~39~
Ed ecco che la comitiva di sette ragazzi si era messa a correre nella serata più esaltante per le strade si Seoul, o almeno questo era quello che mi sembrava. Eravamo troppo presi dal nostro correre che per poco non ci saremmo fatti mettere sotto da un camion che arrivava all'incrocio davanti all'appartamento, «Porca Vacca!» esclamai io in italiano, mi piaceva usare sempre frasi o parole per imprecare o insultare, perché così nessuno mi capiva, guarda il camion che sfrecciava di fianco a noi che oramai eravamo, incolumi, sul marciapiede, rimasti fermi per qualche secondo per verificare se effettivamente eravamo tutti interi e senza traumi per poi fissarci tutti in faccia uno ad uno e convincerci di dover arrivare al più presto possibile davanti alla porta d'ingresso del VAV Apart; davanti al cancelletto che portava alla scala si trovava un pallet di almeno un metro di altezza, impacchettato con cura, mi avvicinai e lessi il foglio plastificato su di esso, 'Manager Zana V-Moon Entertainment' non finii di leggere il resto, dove c'era scritto l'indirizzo della casa, «Ragazzi, chi ha voglia di vedere delle Digipak?!» dissi girandomi verso i sei che ormai mi stavano sovrastando, poi mi resi conto che il pacco era davvero grande, come lo avremo spostato? «Il problema è spostarlo...» girai la testa e il mio sguardo si posò su St.Van, Jacob e Lou, «Voi tre..» li indicai, «...siete i tre della palestra che mostrano gli addominali, aiutatemi a portarli dentro!» sorrisi soddisfatta mentre gli altri tre iniziarono ad entrare, con molta calma riuscimmo a portare all'interno tutta la merce senza danneggiarla, eravamo pronti per osservare le Digipak in tutto il loro splendore.
Il primo teneva le Digipack di St.Van, ACE e Ayno, le avevo progettate tutte da sola alla fine con l'aiuto di un amica dall'Italia nel modo da avere un aiuto alternativo, le estasi dai tre pacchi mostrando una copertina dorata, molto elegante e luccicosa, la seconda rossa, mostrava audacia e sensualità, la terza bianca, luminosa ma allo stesso modo dava il giusto mix tra eleganza e soprannaturale che era quello che volevo. Gli occhi di Geumhyuk si sgranarono e con delicatezza prese in mano la Digipack con il suo nome, «Ma è stupenda! L'oro poi è... Meravigliosa!» alzò lo sguardo dalla superficie leggermente in rilievo, «Zana!» si avvicinò abbracciandomi forte, «Te lo avevo detto, altro che la pizza!» risi così forte da sperare di non aver svegliato i vicini; ACE e Ayno se le tenevano orgogliosamente davanti a sé con la copertina rivolta verso gli altri.
Quelle tre dopo partivano da Jacob, poi Lou e Ziu, erano le mie preferite; «Come mai sono al contrario?» mi disse Cobi tenendo in mano quella di Lou, che glie la passò in un attimo, «Waah ma come...» se la rigirava tra le mani «...decisamente la mia!» sorrise con gli occhi che luccicavano mi sembrava intento a trattenere le lacrime, la prima cosa che mi venne d'istinto fare fu abbracciarlo, «Mi dai quei vibes!» gli sorrisi e estrai quella di Ziu, viola brillante, quella che aveva più dettagli del concept vampiro. Infine quella di Jacob, mi affiancai a lui con in mano la sua Digipack, verde scuro, in stile stregone, io l'adoravo, «Come ti sembra?» la tenevo in mano mostrandola molto fieramente, in tutte c'era un riflesso olografica che avevo notato da Spotlight a Subconscious, volevo lasciarlo per ricordo ai vecchi album, «Quindi? Cobi...?» il suo sguardo era perso sulla copertina della sua Digipack, non capivo la sua espressione, mi girai verso di lui e me la misi in faccia coprendomela completamente, mi abbasso lentamente le mani, fissandomi negli occhi, «Sono meravigliose tutte e sette!» si avvicinò e mi lascio un bacio a stampo davanti a tutti, mi imbarazzo talmente tanto da mollargli la Digipack in mano e mi nascosi, mettendo le mani sul viso. «Ma l'album si chiama 'Hybrid Bodyguard of the Moon'!» esclamò Lou, riguardando bene la copertina, con ancora le mani sul viso annuì, «Lo trovo geniale! Racconta la storia che gira sul concept e sulle altre canzoni messe insieme!» levai le mani dalla faccia completamente arrossita, «Dici sul serio?» li fissavo uno ad uno verificando nei loro sguardi se il mio lavoro era stato accettato, e lo era stato e anche tanto, ero talmente commossa e felice che non trattenni le lacrime, «Vi piacciono davvero?! Ma gli album normali...» estrassi due album abbastanza anonimi, uno nero opaco con le scritte lucide, l'impostazione era simile alle Digipack ma la forma era diversa e un'altro grigio lucido con le scritte opache, sfogliandolo i concept erano tutti molto belli e si bilanciavano correttamente con le copertine, «Questo album è di certo uno dei migliori!» ne presero alcuni da sfogliare, «Non vedo l'ora del comeback...» si fermarono tutti e alzarono la testa, «Ma il comeback è fra tre giorni!» esclamammo tutti e sette.
Il comeback stava davvero arrivando, mancavano tre giorni, io pensavo a come sarebbe stato, a i VAMPZ e ai programmi, loro sei guardavano me e poi in cinque si misero a guardare Jacob. Perché si erano messi a fissarlo? Capivo l'osservare me, la prima volta su un palco, il mio primo comeback e se fosse successo qualcosa di brutto...? Ero preoccupata, «Dite che saprò essere al vostro livello? Sul palco, intendo...» gli sguardi si posarono di nuovo su di me, «Si di certo!» annuì St.Van, le approvazioni arrivarono da tutti, tranne da Cobi che mi sembrava un po' perso, il suo sguardo si posava su di me e sul suo viso aveva un dolce sorriso ma mi dava una sensazione malinconica.
Eravamo stati svegli un po' troppo e io stavo troppo esaltata per addormentarmi, mi giravo e rigiravo nel letto e volevo troppo andare a intrufolarmi nel letto di Zhang Peng ma non potevo svegliarlo, il giorno dopo avremmo dovuto tenere prove e delle interviste, per non parlare del fatto che dovevamo andare anche nelle varie agenzie per girare i programmi e organizzarci con le scalette e con gli altri gruppi in comeback. Ero infastidita dallo stare sdraiata e accesi la luce e guardai i peluches che della vincita al Luna Park, chissà perché, mi chiedevo ancora, avevano tutti gli occhi su Jacob, aveva paura, cosa volevano fare? Volevano farmi lasciare con lui? Ma sembravano così felici tutti della nostra relazione, cosa potevano avere in mente? Ero agitata per troppe cose, dormire non era nelle mie idee din quella nottata; aprii il computer sulle note e inizia a scrivere i miei pensieri, da quando avevo toccato piede sul suolo coreano a quel momento, le cose belle e le cose brutte, tutto, i litigi e le incomprensioni, non stavo tralasciando nulla, le avrei lette in un momento di festeggiamento per riuscire ad aprirmi ancora di più con loro che ormai stavano diventando sempre di più la mia famiglia.
🌸ANNYEONG!
Sono arrivata al 39° capitolo! Ringrazio tantissimo phardix per avermi aiutata con le immagini, non sarei riuscita a renderle così fighe! 🙏🏻
Sono ancora indecisa sé finire fra 2 capitoli o se andare avanti ma le idee di fanno sempre meno! Se ne avete per aiutarmi un po' vediamo cosa posso realizzare... Sono aperta a proposte 🫶🏻
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