~38~

Il giro al Luna Park non era ancora finito, avevamo ancora molte attrazioni e bancarelle da fare e vedere, l'ultima a cui miravo era la ruota panoramica. «PengPeng!» risi chiamandolo in quel modo, non lo chiamavo spesso con il suo vero nome, «Si?» domandò lui girandosi verso di me, «Che ne dici se saliamo lá?» indicavo l'enorme cerchio che si muoveva lentamente con le sue capsule, mi sembrava un po' indifferente mentre Jacob guardava la giostra, «Uhm, si va bene...» prendendo la mia mano e avvicinandoci verso la ruota panoramica, salendoci con calma, il dondolio della giostra fece irrigidire Cobi, «Tutto okay Cobi? Stai sbiancando...» in poco tempo, da fronte a lui mi misi seduta  accanto, tranquillizzandolo abbracciandomi ad un suo braccio, così da farlo sciogliere un po'. Guardavamo fuori dai vetri nella stessa direzione, si vedeva benissimo tutta Seoul, avrei quasi giurato anche tutto il resto della Corea, il mio cuore batteva a mille e sentivo anche quello di Jacob a contatto con il mio braccio appoggiato al suo petto, «Sono felice di essere arrivata fin qui!» esclamai continuando a fissare le luci della città in quel leggero cielo che iniziava a diventare sempre più rosso per il tramonto, «Intendi con la ruota panoramica?» disse Cobi girando la testa verso di me, ma io ero ancora concentrata su quelle sfumature, accennai una leggera risata e scossi la testa in segno di negazione, «No, Cobi...» tolsi lo sguardo dal cielo per posare i mie occhi nei suoi, «...per essere qui con te e con gli altri, per aver creato qualcosa di, secondo me, spettacolare e per quello che mi aspetta anche!» sorrisi avvicinando il mio viso al suo, prendendo il suo tra le mie mani, «Sono felice di essermi messa con te, sei il mio calma ansia...» senza accorgermi mi stavano scendendo delle lacrime e il pollice di Cobi si posò dolcemente sulla mia guancia per asciugarne una, «Sai, scontrarsi in aeroporto...» aveva la voce bassa e alle mie orecchie quasi tremante «...credo sia stato un colpo di fulmine...» non avevo bisogno di guardarlo per capire che si stava imbarazzando e arrossendo, con cautela mi avvicinai alle sue labbra e con un abbraccio mi incollai a lui in un dolcissimo bacio.

Il giro sulla ruota si era concluso da un quarto d'ora e stavamo aspettando il gruppo per mangiare qualcosa prima di tornare a casa, Jacob ed io stavamo seduti ad un tavolo di un chiosco del Luna Park, nel cielo splendevano le stelle e una pallida luna, alzai lo sguardo puntandolo sullo spicchio, «C'è la luna!» indicai per farla vedere al mio ragazzo che alzò lo sguardo seguendo il mio dito, sembrava più interessato alla mia mano che al cielo; qualche secondo dopo i ragazzi arrivarono, «Vi siete divertiti voi due?» disse Ayno, facendomi girare di scatto, «Noi si, guarda qui!» sventolai la coppia di peluche che Cobi mi aveva vinto al tiro a segno, il sorriso di Yoonho mi contagiò facendomi sorridere ancora di più, «Ma siete palesemente voi due!» esclamò Lou affiancandosi a Ziu facendoglielo notare, «Uhm si è vero...» disse senza staccare gli occhi dal cellulare Heejun, «Oppa!» gridai verso Ziu che staccò il contatto con l'apparecchio, «Si noona?» disse lui fissandomi come un cucciolo, «Cosa dici?» gli misi i due peluches davanti a gli occhi, «Sono carini...» girai lo sguardo verso Cobi poi verso di lui, «Solo, sul serio?» feci un espressione imbronciata, «I peluche ci somigliano, no?» li prese in mano Jacob portandosi il tigrotto appena poco sotto la sua testa e poi accanto a me il muso del gattino, fissava ancora un po' confuso ma poi i suoi occhi si sgranarono, «Aaaah verooo!» indicò verso di noi ridendo, l'avrei preso a sberle se non fossimo stati in pubblico, considerato che molti passanti si fermavano per chiedere autografi, riconoscendo i VAMPZ che con mia sorpresa lo chiedevano anche a me. Ci era venuta voglia di pizza, e da quando io avevo messo piede su suolo coreano non avevo ancora assaggiato la famosa pizza coreana, e questo mi dava una curiosità molto alta, visto che ero una molto critica in fatto di pizza, che quando andavo in vacanza in Francia o non la ordinavo mai o se la ordinavo era per vedere se erano finalmente riusciti a renderla come l'originale e togliendogli quel dannatissimo formaggio chiamato Emmental. «Questo posto sembra interessante!?» squadrai l'insegna con scritto 'Pizza', «Non farti ingannare, non è quella italiana, ma è buona...» disse St.Van tenendo la porta del locale aperta per farci entrare, «Mi fido, Geumhyuk!» sorrisi passandogli davanti, Cobi nel frattempo mi teneva stretta a se, dalle mie spalle, e con un a mano teneva i peluches che penzolavano sul mio petto. Il locale era una semplicissima pizzeria come quelle italiane, il profumo di pizza si sprigionava in tutta la zona, e mi stava decisamente venendo l'acquolina in bocca; il menù non dava molte scelte, ne presi una semplice con sopra roba a caso, sperando in un caos di sapori, nel tempo di attesa ordinammo birra, che mi andò subito alla tesa, «Allora dovete capire che la pizza italiana è qualcosa di spettacolare!» partì dalle mia labbra, cercavo di continuare il mio discorso ma Cobi mi bloccò mettendomi una mano sulla bocca, «Si okay Zana okay...» sorrideva lui mentre mi lasciava dalla sua presa, «Okay starò zitta...» feci roteare gli occhi, notando che le nostre ordinazioni stavano arrivando. La osservavo da un paio di minuti, il colore in se era anche carino e gradevole alla vista, ma avevo il terrore di metterne in bocca anche solo un piccolo pezzo, i ragazzi si erano già fiondati sulle loro, «Non mangi?» disse Ziu con la bocca piena, il mio nervoso era abbastanza evidente, il mio sguardo lo fulminò zittendolo e facendolo continuare a masticare, accanto a me, Cobi prese un sorso di birra per poi rivolgermi la parola, «Perché non la provi?» appoggio il bracci sullo schienale della mia sedia e con una mano prese una fetta che mi avvicino alle labbra, «Fai aaaah...» ero confusa e leggermente imbarazzata, mi stava davvero imboccando come con i bambini, «Cobi?» lo fissavo ma non con uno sguardo cattivo bensì in colpa, poi tornai sulla fetta con sopra quello che doveva essere manzo, «Se sto male di stomaco stanotte dormo in camera tua...» addentai un pezzo di pizza e masticai lentamente per cercare di assaporarla, «...ci sono i testimoni...» indicai gli altri con una mano e con l'altra coprivo la bocca per evitare di sputare cibo, in se la pizza non era male, aveva un suo perché considerando che era coreana, presi un'altra fetta dal mio piatto considerando che quella che Jacob aveva preso in mano prima di imboccarmi se l'era finita.

Finimmo la pizza e con se la sera e la giornata al Luna Park, mi ero divertita davvero tanto, speravo in altre giornate simili, ma al momento mi saltava in mente solo il Comeback, mancavano pochissimi giorni e le prime copie degli album con tutte le versioni ci erano state spedite in azienda e alcune in appartamento; le copie che ci erano arrivate in appartamento, mi schiaffeggiai leggermente la fronte facendo sentire il sonoro ciaf del colpo sulla pelle, «Cosa succede?» domando Jacob mentre mi teneva per mano, «Hai dimenticato qualcosa in pizzeria?» chiese invece ACE, «No, no, niente di tutto ciò...» risposi io, «...spero solo siano imballati con cura...» finii, i sei ragazzi mi guardavano confusi, «Zana, di che stai parlando?» domandò Lou, io accelerai il passo e mi tirai Zhang Peng a presso, «Scusatemi, mi ero scordata che oggi sarebbero arrivate le Digipak!» tutti gli occhi si puntarono su di me e presero a correre, così che non ero più io a trascinare Jacob ma lui a tirare me. Ero esaltata di più io o loro? Forse loro, visto che alla fine avevo completato i layout da sola, almeno per le digipak era stato così, non avrei mai pensato a una loro reazione così esaltata, era davvero stata la giornata del ritorno all'infanzia, una delle migliori giornate con i VAV.

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