~33~

Passai la notte ad alternare a fissare il soffitto e il mio dito medicato da Jacob, non riuscivo a prendere sonno; da lì a poco ci sarebbe stato il comeback ed ero nervosa, come sarebbero stati i vari programmi? Sarei stata intervistata davanti a tantissime persone e quello mi agitava un po' anche il quel momento. Sentii bussare alla mia porta, mi girai su di un fianco verso la porta, prendendo il mio cellulare per guadare l'ora, le 7:58, era già così tardi? «Chi è?» domandai, rimettendomi sdraiata, questa volta a pancia un su, «Sono St.Van...» ci fu un momento di silenzio ma riprese a parlare dopo pochi secondi, «...oggi dobbiamo verificare le ultime cose prima della stampa per il design della copertina dell'album...» non finii di ascoltarlo, fiondandomi velocemente in bagno per prepararmi, in un quarto d'ora mi vestii con cose a caso, guadandomi allo specchio mentre fuori dalla mia porta Geumhyuk ancora era intento a parlare, «Scusa mi sono persa un pezzo...?» dissi girandomi su me stessa un paio di volte convinta del mio outfit della giornata, «Se aspetti un attimo possiamo andare in agenzia insieme, c'è anche Lou?» finì con domandarglielo, recuperando la borsa con il computer e le varie cose che avevo dal viaggio-lavoro, aprii la porta ritrovandomi davanti a St.Van, Lou e Jacob, «Ah quindi siamo noi quattro ad arrivare primi oggi?» chiesi sorridente sfoggiando il mio look, «Ziu è già partito, con la sua moto...» indicò alle sue spalle Cobi, «Che!?!» esclamai io, pensavo che dopo la giornata stancante sarebbe stato il primo a ritardare invece eravamo di nuovo in competizione, presi la manica di Lou e il braccio di Cobi per tirarli verso la porta d'ingresso, per uscire e recarci il prima possibile in azienda, anche perché avrei voluto finire il mio lavoro e revisionare le varie foto. «Comunque stai davvero bene oggi vestita così!» esclamò Lou, ricevendo così un'occhiata da Jacob che prese le chiavi della macchina e glie le appoggiò violentemente sul petto, facendolo indietreggiare di qualche passo, per, dopodiché, aprire la porta ed uscire per salire in macchina pronti per raggiungere la nostra destinazione.

Scesi dalla macchina con la borsa a tracolla con dentro il computer che mi pesava, raggiunsi le porte scorrevoli che si aprirono al mio passaggio, salutai la nuova segreteria della reception, Cho-Ae era stata promossa e mi aiutava con le scartoffie per i nuovi arrivati al posto dei mie capi che erano sempre occupati con composizioni, coreografie e basi per le canzoni. Scattai verso gli uffici e sbattei la porta contro il vaso, per fortuna di plastica, della pianta del mio ufficio, appoggiai il computer portatile e cercai Ziu per dieci minuti, trovandolo poi nella sala pausa a bere un caffè freddo; entrai lentamente nella stanza guardandolo, cercavo di nascondere la mia vera espressione, quella che avevo doveva sembrare una maschera convincente, misi su un dei miei sorrisi finti, per poi attaccarlo di sorpresa con tutta la furia che avevo, in se non ero arrabbiata, anzi ero felice, mi era sembrato di essere tornata ai primi giorni della mia vita con loro, mi bloccai pensandoci su, «Zana?» domandò Heejun, passando la sua mano davanti ai miei occhi, mi ero imbambolata pensando a quei ricordi, scrollai la testa, «Si, Ziu?» lo fissai alzando di poco il capo, «No, niente, sembravi persa... comunque stavi dicendo?» sorseggiò un po' del suo caffè, io mi ero talmente disconnessa che non ricordavo più neanche cosa stavo dicendo, «...sai che non ricordo...» alzai gli occhi al cielo e mi puntai un dito sotto il labbro inferiore, «Eri arrabbiata perché sono arrivato primo stamattina?» disse appoggiando la sua tazza del caffè nel lavandino della sala, «Ah si?» feci scappare dalle labbra una leggera risata, «Oh si, eri infuriata stamattina quando te l'ho detto!» sentii dire alle mie spalle, facendomi girare a osservarlo, «Si è vero...» dissi a Jacob, raggiungendolo, «...ma ora non lo sono più!» lo presi per il polso e lo trascinai con me nel mio ufficio, «Heejun! Muoviti, revisione foto e riprese nel mio uffici tra cinque minuti!» urlai con la speranza che mi avesse sentito, avevo deciso di fare l'autoritaria con lui lasciando stare la nostra stupida idea di "competizione".

Stavamo revisionando le foto e il layout del design per l'album cartaceo, «Che ne dite di fare anche delle Digipak?» domandai io guardando intensamente le foto in singolo, erano perfette da mettere su ciascuna copertina, e i CD sarebbero stati tutti personalizzati da ogni membro del gruppo, alzi lo sguardo dallo schermo, ormai fermo da non so quanti minuti, per osservare le loro reazioni, «Quindi? Vi piace come idea?» conclusi, mostrando come sarebbero state le copertine per ognuno di loro, mentre facevo vedere il risultato a ACE, dalla mia porta si sentì bussare, un tocco abbastanza gentile e quasi impercettibile, ma io avevo un udito super fine e sentivo anche rumori lontani almeno diversi metri da me. La porta si spalancò dopo l'avanti di alcuni di noi, la persona sulla soglia aveva un non so che di "famigliare", sentivo e ricordavo di averlo già visto da qualche parte, sì, quel qualche parte era nei VAV fino al 9 marzo del 2023; il ragazzo dai capelli color rame avanzò all'interno della stanza, ero seduta ma uno scatto mi fece alzare indicando il ragazzo, «Baron!» esclamai, notando il mio dito puntato su di lui, abbassai in fretta il braccio, non volevo essere maleducata e fargli una brutta impressione speravo che non mi avesse visto. I ragazzi si avvicinarono a lui e lo salutarono calorosamente con abbracci e strette di mano, mi avvicinai anche io presentandomi come Manager del gruppo e emergente nel campo degli Idol, «E' davvero formidabile!» esclamò Baron con gli occhi che gli brillavano, «Sei italiana ma il tuo coreano è impeccable!» si avvicinò a me e mi prese le mani congiunte, fissai gli altri e mi cadde l'occhio sull'espressione di Jacob, era imbarazzato? Gli lanciavo occhiate per capire in che situazione mi aveva cacciato, la sua reazione, mettersi una mano dietro la nuca e fissare altrove. «Scusa, ma come fai a saperlo?» domandai rivolgendomi solo al rosso, «Cobi mi ha scritto che si era fidanzato!» disse facendo spuntare un sorriso dolce e innocuo sul suo viso leggermente tondeggiante, sorrisi anche io, «Non sapevo che foste ancora in contatto...» mi scostai da una parte per guardare Cobi che tentava di nascondersi dietro Choonghyup, «Cobi, potevi dirmelo!» rimasi a fissarlo dopo essermi staccata dal ragazzo ancora sorridente e un po' confuso, «Tanto rimanevi un ultimate comunque... E poi, Baron sarebbe stato forse un Wrecker...» dissi girandomi verso quel ragazzo arrivato con poco preavviso sotto un comeback. Finimmo di guardare le foto e organizzare le impaginazioni, prima di mandarle in stampa, con la compagnia di Baron, con l'idea di andare a pranzo tutti insieme; avevo preso da parte Jacob per dirgli che non c'erano problemi se parlava con dei suoi vecchi colleghi, anche perché non erano solo quello ma anche degli amici con cui aveva perso la collaborazione, mi piaceva la presenza di Baron, era stata la visita migliore di sempre, e avrei sperato che Cobi mi avrebbe fatto conoscere anche gli ex, e originali, membri del gruppo con il quale aveva debuttato oltre a St.Van ed ACE, anche solo per conoscere meglio i suoi vecchi amici e non solo quelli che ormai erano diventati la mia famiglia.

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