~31~

La corsa tempestiva verso casa non ci aveva fatto controllare se eravamo stati seguiti, la strana sensazione che avevo addosso l'avevo ancora, si era affievolita ma era come se qualcuno continuasse a osservarmi insistentemente. Varcammo la soglia dell'abitazione, senza che Jacob accennasse a mettermi con i piedi per terra, si girò verso gli altri, «Non ho una bella sensazione...» disse, a quel punto mi appoggio a terra, continuavo a reggermi su di lui per non rischiare di cadere a terra per qualche mancamento improvviso, «Sinceramente...» iniziai a parlare mentre mi massaggiavo delicatamente la fronte, tra il giramento di testa e il male che mi era venuto nel tragitto del ritorno a casa, «...è da un po' che mi sento osservata, da dopo le terme...» mi soffermai a pensare allo sguardo di quel tipo che per sbaglio avevo urtato, se l'era presa così tanto da dover iniziarmi a pedinare per qualche vendetta? Mi ero scusata e quello continuava a insistere, avessi fatto davvero qualcosa di male cosa mi sarebbe capitato? Fortunatamente avevo, a consolarmi, sei meravigliose persone, che sicuramente mi avrebbero sostenuta e dato ragione più di qualsiasi altro. Non ero in me, e non mi accorsi che dai miei occhi iniziavano a sgorgarmi a fiumi lacrime, sul mio viso non c'era ombra di tristezza ma neanche di terrore, ero forse solo un po' stressata, avevo lavorato molto in quei giorni e il relax non mi era molto servito, «Ehi!» esclamò Jacob, tentando di asciugarmi le lacrime con la manica della felpa, sorrisi d'istinto ma si vedeva che non stavo affatto bene, «E' tutto okay, scusatemi!» singhiozzai io cercando di trattenere il resto di quelle lacrime, presi per la stoffa morbida il braccio di Jacob e lo trascinai verso la porta della mia stanza, mi inchinai chiedendo scusa a gli altri che avevano un volto preoccupato, «Per qualsiasi cosa, sai che ci siamo anche noi!» sentii dire da St.Van, a quel punto lascia cadere il braccio di Cobi dalla mia presa e corsi ad abbracciare Geumhyuk, «Grazie, senza di voi non so cosa potrei fare!» staccai la mia presa da lui e li guardai tutti e cinque, feci spuntare un leggero e timido sorriso, per poi tornare alla porta dove Jacob mi strinse tra le sue braccia bisbigliandomi che non mi avrebbero mai abbandonato. Aprii la porta della mia stanza, facendola scorrere molto lentamente, e per scomparire subito all'interno della stanza, facendola chiudere a Jacob alle spalle. Mi coricai, stanca della giornata e dell'accaduto, stringendo il piumino leggero tra le mie mani, accanto a me rimase Zhang Peng, di sicuro quella notte non mi sarei addormentata, feci scivolare la mia mano fuori dalla coperta e la strinsi a quella di Cobi, «Ci sarete per ogni cosa, vero?» domandai io con gli occhi ancora lucidi, non spiccò parola ma il suo gesto mi tranquillizzò facendomi addormentare con molta difficolta.

La mattina seguente mi risvegliai da sola nella mia camera, ero sicura di essermi addormentata stringendo la mano di Jacob, me la guardai con ancora la sensazione che fosse da poco che me l'aveva lasciata, alzi lo sguardo vero la porta della stanza e la notai socchiusa, entrava un leggero brusio di voci indaffarate in una conversazione al quanto vivace, decisi di alzarmi e di andare a capire cosa stesse succedendo. Aprii piano la porta ritrovandomi Lou, Jacob e St.Van immersi in un discorso al quanto serio con un poliziotto, che si segnava tutto su di un taccuino, «Va tutto bene?» domandai io avvicinandomi ai quatto che stavano fermi in piedi davanti alla porta, all'esterno stava una volante con un altro poliziotto seduto dal lato del guidatore, appena si accorsero di me i miei coinquilini e colleghi si girarono ad osservarmi, il loro volto era preoccupato, «Stiamo solo informando che ci potrebbe essere uno stalker...» appena sentii quelle parole mi venne automatico mettermi una mano sulla bocca e una sul petto, il mio cuore aveva accelerato i battiti e i miei occhi si erano sgranati talmente tanto da non riuscire a far scendere neanche una lacrima, «Signorina, non sappiamo se sia per lei o per qualcuno del gruppo, siete qui per girare un video musicale, giusto?» si fece spazio la guardia, ponendomi quella domanda, «Si, da quattro giorni...» dissi con la voce tremante, «...questo è il nostro ultimo...» risposi, affiancandomi ai mie tre amici che mi tenevano per le spalle facendomi e dandomi forza, «Se dovesse succedere qualcosa non esitateci a chiamare!» annuimmo alla sua richiesta prima di fargli chiudere il taccuino e darci le spalle per uscire.

Non potevamo farci bloccare, il nostro lavoro era quasi alla fine, mi finii di sistemare e con gli altri ci recammo a completare quello che avevamo iniziato, non potevano disturbarci durante gli ultimi scatti. Stavamo in mezzo a degli scogli per scattare alcune foto, il vento si alzò violento rendendo molto naturali i movimenti dei miei capelli e dei tessuti, alcuni scatti erano davvero molto sensuali, dovevano ritrarre me con alcuni di loro, se non tutti, in pose abbastanza romantiche; la mia preferita era quella con Jacob, ovviamente, lo dovevo tirare a me solo con la cravatta che aveva addosso, un'altra che mi piaceva era quella con St.Van e Ziu, con Geumhyuk la scena era molto dolce e elegante, quasi regale, il mio outfit prevedeva di indossare i guanti e lì lui ne teneva in mano uno e con l'altra mi teneva delicatamente dando allo scatto l'intento di un baciamano, quella con Heejun era più una scena fraterna, dove io lo abbracciavo da sopra le spalle come per dare la sensazione di una sorella minore gelosa e possessiva, quello che secondo me aveva Jacob al momento di quello scatto, un leggero tocco di gelosia in corpo. Quella con Lou era semplice e delicata, noi due semplicemente appoggiati schiena contro schiena con i palmi delle mani che combaciavano, quelle con ACE e Ayno invece erano più distaccate ma tutte avevano un collegamento con il romanticismo, alcune idee mi erano venute da un video, che da quel che ricordavo era unofficial dei fratelli gemelli Rin e Len dei Vocaloid, delle 'star' in ologramma che venivano usati in Giappone, in particolare da Regret Message e Servan Of Evil, lo stile di quei video era in stile vittoriano, io lo avevo reso più gotico e meno malinconico e competitivo; anche se non ero proprio dell'umore di pensare che avevo fatto un buon lavoro, collegando e aiutandomi un po' con stile giapponesi, ero ancora preoccupata da quella cosa del giorno prima. Speravo con tutta me stessa che tornando a Seoul la situazione si calmasse, senza portarmi dietro tutto quel disastro che mi stava facendo lentamente crollare, avrei raggiunta davvero casa senza cadere in qualche catastrofe? Ero sicura di riuscire a non portarmelo dietro, il sesto senso però non collaborava a farmi stare bene, era il momento di tornare nel mio posto sicuro, era l'unica cosa di cui il mio corpo aveva davvero bisogno.

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