~26~
Quella sera Busan, nella casa dove avevo prenotato, c'era un'aria fresca e da lì si sentivano le onde infrangersi sulla riva, stavo seduta fuori sul portico in stile casa antica Cinese, con la testa puntata verso il cielo, limpido e stellato, le stelle si vedevano meglio che in città; canticchiavo una canzone del nuovo album che mi piaceva, l'avevano provata parecchie volte prima di registrarla, l'avevano scritto a dodici mani, tutti e sei avevano dato contributo dei loro sentimenti. Il mio naso era puntato ancora all'insù a contemplare la volta celeste, iniziava a fare un po' troppo freddo anche perché si stava facendo molto tardi, sentii un qualcosa posarsi sulle mie spalle e fissai il punto dove iniziavo a sentire calore, una giacca nera, che poteva stare addosso anche a due me, alzai lo sguardo appena un po' da dietro la schiena, ritrovandomi davanti il viso di Jacob, «Stavo per rientrare per il freddo ma così...» mi strinsi nella sua giacca, «...quasi quasi ci rimango ancora un po'!» sorrisi verso di lui che si stava sedendo accanto a me, lo stavo per prendere per un braccio quando dall'altro lato si piazzò Ziu, con l'espressione più stizzita mi girai verso di lui, «Come sta andando la serata?» domandò lui, fissandomi con un sorriso stampato in faccia, mi girai lentamente e coprendomi la bocca da un lato bisbigliai qualcosina a Cobi, in due ci alzammo per metterci alle sue spalle, dopo uno sguardo di approvazione iniziammo a prendere a pizzicotti spalle e schiena di Heejun, iniziò a emettere degli urletti che cercava di strozzare, continuavamo a darglieli fino ad una certo punto quando arrivò St.Van al quando stravolto, «Avete finito?» ci chiese, lasciai la presa dalle spalle di Ziu e mi girai verso Geumhyuk, sorridendogli, lasciai i due e mi avvicinai a lui trascinandolo per un polso, «St.Van...» misi le mani congiunte davanti a me in segno di preghiera, «...lasciaci disturbare Ziu, ti prego!» chiusi gli occhi, lui non disse niente fino a quando non gli riaprii, «Potete fargli quello che volete ma domani abbiamo le prime foto...» si stiracchiò, «...e soprattutto per te, sarebbe meglio dormire un po'!» appoggiò una mano sul mio capo per poi salutarmi e augurarmi la buona notte; tornai fuori per controllare i due ragazzi intenti a parlare con calma seduti a fissare l'orizzonte buio della line tra il mare e il cielo, li lascia lì e me ne andai a dormire nella mia stanza, ero l'unica a non avere un compagno di camera, ognuno degli altri stava a due a due in stanze con il tatami per dormire con il futon, mi lavai e indossai il pigiama per buttarmi sul mio soffice materasso, addormentandomi in breve tempo.
La mattina seguente ero un po' frastornata, la sveglia suonava per tutti, l'avevo impostata da un apparecchio nel soggiorno dell'abitazione, alzandomi sentii qualcuno spegnerla e aprire l'acqua del rubinetto della cucina, raggiunsi in un attimo la sala da pranzo, «Buongiorno!» esclamai, Lou stava preparando qualcosa, mentre St.Van stava uscendo proprio in quel momento dalla sua stanza, «Buondì Zana...» disse con la voce ancora assonnata, «Vado a svegliare gli altri...» avvertii i due che si stavano mettendo a preparare la colazione; entrai nella stanza di Jacob ed Ayno con cautela, aprii la porta trovandomi davanti al petto di Cobi, alzai lo sguardo, lui lo abbassò, «Questo per me è un colpo basso di prima mattina....» mi scansai con il viso rosso, «Buongiorno!» sorrise lui recuperando una maglietta che indosso subito, «Ayno è sveglio?» lanciai un'occhiata nella stanza, il ragazzo che avevo nominato alzò un braccio e lo agito in segno di saluto, «Okay, Ayno è vivo, passo a Ziu ed ACE» passai all'altra stanza, volevo aprire la porta scorrevole con violenza per spaventare Ziu ma avrei disturbato anche Wooyoung e sicuramente non lo volevo affatto infastidire, aprii leggermente la porta e notai che ACE era già sveglio e pronto per uscire dalla camera così decisi di urlare all'interno della stanza per svegliare Ziu di soprassalto, cosa che ebbe l'effetto desiderato, me ne uscii tutta felice con un sorriso soddisfatto. La colazione era stata abbastanza veloce e dopo esserci preparati per il primo set fotografico ci dirigemmo tutti e sette verso la zona degli scatti. Il primo set era la spiaggia, avevano messo dei camerini mobili per farci cambiare da gli stilisti, i quali avevano portato una quantità immensa di capi d'abbigliamento techwear; era l'ora di cambiarsi e iniziare gli scatti per il primo concept.
I primi ad uscire con i loro outfit furono ACE, Ziu ed Ayno, e dovevo dire che quello stile stava proprio bene a tutti e tre, con aggiunta di qualche accessorio e tatuaggi per fare un po' più stile bad boy.
Dopo i tre, si divisero i compiti un po' più lentamente, facendo andare avanti prima Lou. Appena dopo il suo cambio ci fu un silenzio di tomba e tutti avevano gli occhi puntati su di lui, «Qualcosa non va?» disse cercando un posto dove specchiarsi, preoccupato per come poteva stare con addosso quello stile diverso dal solito, «In verità...» gli si avvicinarono qualcuno dello staff con uno specchio, «...stai davvero bene!» terminai puntando lo sguardo altrove.
Il prossimo della lista era Jacob, stava a gli stilisti dare gli indumenti e gli accessori, in base a quello che loro vedevano gli lasciavano; non sapevo come reagire, ma appena uscì dal camerino rimasi anche troppo a fissarlo, avrei potuto rovinarlo anche solo con lo sguardo, lo stile techwear gli stava davvero divinamente, la canottiera aderente mi faceva andare in estasi, era sicuramente fin troppo sexy in quei vestiti, avevo la testa da un'altra parte in quel momento, troppo immersa in quel outfit su quello splendido corpo.
Talmente persa nei miei pensieri che mi ero scordata che mancasse ancora St.Van, che presi e lancia verso gli stilisti, «Scusa!» urlai ancora con gli occhi puntati sul meraviglioso completo di Cobi; pochi istanti dopo era pronto anche Geumhyuk che anche lui non mi dispiaceva in vesti techwear, avevo assolutamente azzeccato lo stile, forse quel lavoro era fatto proprio per me. Su di lui era quasi come naturale, presi una bandana da un angolo degli accessori degli stilisti e la legai a un passante dei pantaloni, «Così stacca un po' il nero...» annui soddisfatta, «Pure stilista la ragazza!» sorrise passando la mano sulla mia aggiunta.
Infine toccava a me, cercai qualcosa insieme a lo staff e ad una ragazza degli stilisti, c'erano troppe cose che avrei voluto provare e indossare, ma solo un outfit sarebbe andato bene per quel concept. Mi passai le mani sulla maglietta, e sui ganci dei pantaloni, mi osservai nello specchio che avevano portato all'interno del camerino dopo averlo usato per Lou, mi piaceva un sacco e sicuro avrebbe fatto un figurone con le foto per l'album.
Uscii dal camerino con gli occhi di tutti puntati addosso, «Siamo pronti?» dissi diretta verso il primo punto degli scatti, ignorando gli sguardi, eravamo un poco in ritardo sulla tabella di marcia, il cielo stava iniziando a coprirsi con delle leggere nuvole, gli scatti stavano andando come da copione, quello che avevo scritto e stampato, il tempo e la temperatura erano quelli che avevo sperato e la giornata termino con scatti perfetti.
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