𝑃𝑟𝑒𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎

Ci tenevo ad informarvi che sono felice di poter raccontare questa storia. Per me è molto importante, è una parte della mia vita e della mia infanzia. Questa storia risale a quando ancora ero piccola – esiste un prequel a questa storia, ma potrei raccontarlo più in là se vi piace questa -, ma non ho mai avuto in mente di raccontarla ad altre persone – penso perché credevo non sarebbe mai piaciuta a nessuno, oltre al fatto che l'avevo ideata più che altro per gioco che per farla leggere o conoscere da qualcuno.
Se oggi racconto questa storia è perché ci tengo a far conoscere la storia di questi ragazzi e delle loro strepitose e drammatiche avventure – e vite soprattutto. Tenete sempre a mente che è stata ideata da una ragazzina delle medie, quindi non giudicate la storia solo perché potrebbe risultarvi strana o a tratti surreale, ma fatelo in modo critico e dandomi consigli per migliorare.

Grazie ancora, dalla vostra 𝓣𝒶𝓇𝓉𝒶𝓰𝓁𝒾𝒶





Parole giapponesi che userò maggiormente (per chi non sa il giapponese):

· A tenshi = un angelo
  Aibou = partner, compagno
  Arigatou = grazie

· Bakemono = mostro

· Demo = però, ma

· Hai = si
  Himitsu = è un segreto

· Idol = cantanti che fanno altri lavori oltre il cantare

· Kawaii = carino/a, puccio/a
  Kyuketsuki = vampiro

· Matte! = aspetta

· Nandemonai/nandemonaiya = niente, non è nulla
  Neko = gatto

· Okaasan = mamma
  Ohayo = giorno
  Onee-san = sorellona, sorella

· Tadaima = sono tornato
  Tensai = genio
  Tsumannai = noioso/a, che noia

· Usotsuki = bugiordo/a
  Uragirimono = traditore/traditrice

· Yatta = evviva

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