水
"Giyu?"
(T/n) si sorprese nel pronunciare il nome del suo amico per la prima volta dopo anni. Non si aspettava di rivederlo comparire come membro del Corpo Ammazza-demoni, ruolo che era stato riluttante ad accettare.
"Pensavo che qui ci fossero dei demoni. A quanto pare si trattava solo di te." commentò il ragazzo disinteressatamente, ignorando l'espressione sorpresa sul volto della (c/c).
"Solo di me?! Sei davvero così poco felice di rivedermi dopo tutto questo tempo?" domandò (T/n) infastidita dalla mancanza di affetto del corvino. Non che si aspettasse i salti di gioia, ma un po' di entusiasmo lo avrebbe gradito.
"Non sono venuti qui con l'obiettivo di incontrarti. Te l'ho detto, sono qui in missione."
"In ogni caso, come hai potuto constatare, qui non c'è un singolo demone. C'erano, ma adesso non ci sono più. Me ne sono liberata io." rispose (T/n), cercando di trattenere il crescente nervosismo causato dalla mancanza di tatto di Giyu.
"Pensavo che..." Giyu esitò "Avessi lasciato il Corpo Ammazza-demoni."
"Lasciato? Pensavi che io fossi morta, non è così?" affermò con certezza (T/n). Non lo biasimava. Era normale che lo pensasse. A ruoli invertiti, anche lei avrebbe immaginato che il suo migliore amico, una delle poche persone che amava, fosse morto, ingaggiando uno scontro con un demone più potente di lui. "Tu, invece? Non avrei mai pensato avresti continuato a fare questo lavoro..."
"Sono il Pilastro dell'Acqua." rispose seccamente il corvino.
"Il Pilastro dell'Acqua? Addirittura? Ne hai fatta di strada, non avrei mai pensato che... no, avevi tutte le capacità per farlo, che invidia!" commentò allegramente (T/n).
"Ti sbagli." la interruppe Giyu.
(T/n) sgranò gli occhi. Sapeva già quale sarebbe stato il prossimo argomento che il Pilastro avrebbe affrontato. Prima che questo iniziasse a parlare, si rivolse ai due bambini che le stavano facendo compagnia.
"Andate a dormire, è tardi, ci sentiamo nei prossimi giorni!" esclamò la (c/c), sorridendo gentilmente.
La ragazzina afferrò la mano del fratello minore, spingendolo ad ubbidire alla richiesta di (T/n), nonostante le proteste di quest'ultimo, che non apprezzava particolarmente l'arrivo del cacciatore di demoni che rischiava di disturbare la quiete che la (c/c) aveva portato nel villaggio, uccidendo il demone che per anni si era rifugiato tra gli alberi di ciliegio ai piedi della montagna.
"No, Giyu, sei tu che ti sbagli." ribatté (T/n) con tono comprensivo, una volta avuta la certezza che i due bambini se ne fossero andati. "Hai sempre avuto questa tendenza a sottovalutarti."
"Lui era migliore di me. In tutto. Dovrebbe essere lui il Pilastro dell'Acqua, non io. Io sarei dovuto essere mangiato da un demone, non lui."
Benché Giyu non avesse detto il nome del 'lui' a cui si stesse riferendo, (T/n) sapeva alla perfezione chi fosse il soggetto delle sue affermazioni.
"Sabito non avrebbe mai voluto sentirti dire queste cose. Perché non lo capisci?"
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