Oc per la role di -bvnnyboo
(Sono il secondo profilo di y-yvki, da cui hai ricevuto l'iscrizione)

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―🟪―𝐍𝐎𝐌𝐄 ;
Ebbene, di nome ne ha solo uno la nostra bellissima oc, ed è akiko, giapponese.
Come nome ha diversi significati, ad esempio:
'aki' significa brillante o splendore, oppure ancora autunno. Mentre 'ko' significa bambina.
Senza neanche farlo apposta tutte queste parole coincidono con il carattere e i gusti della ragazza.

Il nome era sempre piaciuto alla ragazza, nonostante fosse un nome nettamente femminile e avrebbe preferito qualcosa di unisex.

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―🟪―𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄 ;
Anche di cognome ne ha solo uno, e gli basta e avanza. Il suo cognome è semplicemente endō e alla ragazza non ha mai sinceramente interessato scoprirne il significato.

Quello era il cognome di suo padre, per cui era anche il suo. Punto.

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―🟪―𝐄𝐓𝐚̀ ;
L'età della ragazza è pari a 18 anni umani.

Ad akiko però non piace dire 'ho 18 anni', a giorni la fa sentire troppo vecchia, e a giorni troppo giovane.
Semplicemente quando glielo chiedono risponde che 'ho l'età giusta per oggi' e poi dice un numero che può essere 16 quando si sente più piccola, ma in certi casi è arrivata a dire anche 30/35. Dipende da come si sveglia la mattina.

In ogni caso chi la conosce sa che ha 18 anni perché li dimostra sia fisicamente sia mentalmente con svariati cambi di umore giornarieli.

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―🟪―𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐕𝐎𝐋𝐓𝐎 𝐑𝐄𝐀𝐋𝐄 ;
[addison grace.]

La prima cosa da sapere, è che akiko non ha mai portato i capelli lunghi, le hanno sempre dato fastidio. Li ha sempre tenuti o corti, o fino alle spalle, ma mai di più.

Oltre ad un bel viso ha anche un bel fisico, e lo sa per cui 'perche non metterlo in mostra?'.

Si atteggia sempre da 'diva', si potrebbe dire, sapendo di avere una fila di ragazzi che le vanno dietro ovunque metta piede. Ma lei cosa pensa di se stessa? Non si piace più di tanto. Sa di essere molto bella ma non riesce a vedersi così. Semplicemente lo sa.

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―🟪―𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐕𝐎𝐋𝐓𝐎 𝐒𝐇𝐀𝐃𝐎𝐖𝐓𝐈𝐌𝐄 ;

Strano a dirsi, soprattutto per chi conosce bene la ragazza, che di norma ama le attenzioni dei ragazzi su di sé, ma il suo personaggio all'interno del videogioco è un ragazzo.

Probabilmente la prima volta che è entrata nel gioco ha pensato una cosa tipo 'sono femmina tutta la vita, perché dovrei esserlo anche qua?'. E così creò lui.
Il suo pg, a cui diede un nome ed una backstory, con un aspetto inquietante quanto affascinante.

Tuttavia, quando giocava, non c'era lei che muoveva il personaggio, era lui, era la sua vita. La vita di quel ragazzo che lei aveva creato, era lui che faceva le scelte per il gioco, non lei.

Il ragazzo da lei creato ha un aspetto che molti definirebbero 'inquietante', 'schifoso', o 'disgustoso', ma alla ragazza piace tantissimo.

È sempre stata affascinata dalle cicatrici ed infatti il ragazzo ne è ricoperto. Pezzi di pelle completamente cicatrizzati attaccati tramite pinzette alla pelle ancora intatta. Pelle talmente marchiata, talmente usurata, fino ad arrivare ad avere un colorito quasi violaceo.
E a contornare il tutto occhi azzurro acceso e capelli corvino così intenso che quasi non si riesce a distinguerli l'uno dall'altro.

Ebbene sì,
questo era il tipo di persona che alla ragazza piaceva davvero. Marchiata dalla vita, tanto che lo si può vedere sulla sua stessa pelle.
Che riusciva a sfruttare le sue debolezze con fascino.

In tutto questo, questo individuo usava alcune delle graffette per tenere insieme il suo corpo anche come piercing. Principalmente all'orecchio, dove ne teneva due o tre.

Di fisico con poteva certo lamentarsi, a parte le cicatrici, che comunque non erano un male.
Non era un mingherlino, questo è certo, ma non era neanche così muscoloso da fare invidia a the rock, per che per akiko era veramente troppo.

Era riuscita a creare una via intermezza.

Per quanto riguarda il suo personaggio, a lui era riuscita a dare un'età precisa, e cioè 25 anni. Le sembrava la più adatta per il personaggio.

Fanarts;;
(dabi. toya todoroki.)

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―🟪―𝐊𝐖𝐀𝐌𝐈 ;

Il suo kwami si chiama bommo,
ed è il kwami del panda.

Dal punto di vista della ragazza è un kwami bellissimo sia caratterialmente che esteticamente, ma dal punto di vista del ragazzo, mettendosi nei suoi panni e comportandosi come lui, diciamo che i due non si stanno troppo simpatici.

Bommo è un kwami solare e divertente.
Raramente smette di sorridere o di ridacchiare con la sua voce squillante, che stando però a sentire il ragazzo, è altamente odiosa.

Nonostante ciò pure il corvino deve riconoscere che il suo amichetto bommo l'ha aiutato diverse volte con i suoi poteri da kwami.

Yin e Yang;;
Il primo potere degno di nota di questo piccoletto è proprio questo.
Il corvino l'ha soprannominato 'yin e yang'.

Il panda è considerato da molte colture come la reincarnazione di questo simbolo per i suoi colori e per le macchie sul corpo.

Ma a cosa serve questo potere?
In realtà è abbastanza simile al lucky churm ma si può usare solo in situazioni molto specifiche.
Se a qualcosa manca il suo complemento, allora bommo lo può creare.

Eterna giovinezza;;
Il panda è considerato da altrettante culture anche il simbolo dell'eterna giovinezza in quanto è molto tenero sia da piccolo che da adulto.

Fatto sta che un kwami che dona l'eterna giovinezza non esiste, bommo si limita a guarire ferite in modo che la persona colpita e guarita possa vivere ancora qualche anno.

Forza;;
Ebbene, oltre a guarire le ferite e trovare la tua anima gemella bommo può anche rafforzare le capacità fisiche del suo portatore.

E qua voi direte 'ma non lo fanno già tutti i kwami?'. Beh sì, ma essendo il panda un animale molto forte di persè, le capacità del possessore di questo kwami vengono ampliate ancora più degli altri portatori.

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―🟪―𝐍𝐈𝐂𝐊𝐍𝐀𝐌𝐄 ;
Akiko nel gioco non ha un verso e proprio nickname, usa infatti il nome che ha dato al ragazzo, e cioè : akio.

Akio non è altro che la versione maschile del nome akiko, dato che alla ragazza il suo nome era sempre piaciuto ha deciso solo di metterlo al maschile.

Per quanto riguarda il suo nome da eroe, per quello ha deciso di chiamarsi 𝘆𝖺𝗇𝗀, ebbene, ha scelto questo nome perché gli piace come suona e perché è comunque uno dei poteri del suo kwami.

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―🟪―𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐚̀ ;
La ragazza è di origini giapponesi anche se non sembra.

Suo padre è Giapponese mentre la madre è americana, per questo non ha l'aspetto tipico giapponese.

Sempre vissuta a Tokyo da quando era bambina ha imparato a parlare come lingua madre il giapponese, quanto crebbe un po' imparò a parlare bene anche l'inglese dato che la madre gli parlava sempre in quella lingua.

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―🟪―𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 ;

Carattere nella vita reale :
Akiko si presenta come una ragazza solare e amichevole. Le piace la compagnia di altre persone, infatti ha molti amici.

Come già detto sa di essere una bella ragazza e per questo si atteggia come fosse una diva, ma più che altro lo fa per far ridere.
Un'altra cosa molto importante da sapere su di lei è che ama fare ridere le persone, e lo dimostra sempre con il suo atteggiamento.

Anche a scuola molti ragazzi le fanno il filo, e strano a dirsi, non le dispiace.
La verità è che nonostante sappia di essere molto bella, ha veramente poca autostima.
Il fatto che molti dei suoi coetanei le vadano la fa sentire un po' più amata e ben voluta.

Nonostante a molti possa dare fastidio avere una fila di ragazzi che ti sbavano dietro e si tende a trattarli male, ad akiko invece sembrava scortese o in qualche modo 'non divertente' scacciarli malamente. Infatti li tratta sempre con gentilezza. Non gli da mai corda, non ha mai accettato un solo regalo che hanno cercato di fargli, anche quello le sembrava scortese.
Semplicemente sorrideva e si scusava se non riusciva a ricambiare i loro sentimenti.

Ma tutto questo a scuola,
a casa come si comportava?
Rispetto.
Rispetto era la parola che suo padre usava di più in assoluto.

Semplicemente se ne stava con la bocca chiusa se non era interpellata, quando le chiedevano qualcosa le capitava di rispondere con una battuta, ma nessuno rideva e lei sprofondava nell'imbarazzo più completo.

Dopo del tempo che poteva essere fino ai suoi 16 anni letterali smise di cercare di far ridere la sua famiglia, limitandosi a rispondere quando gli veniva chiesto qualcosa.

Con suo padre non ha un rapporto bellissimo, lui è un uomo molto serio e lei non lo è per nulla.
Tuttavia, hanno alcuni interessi in comune, come la musica. La ragazza infatti suona la chitarra e capita che ha volte facciano dei duetti, lui con la tromba e lei con il suo strumento. Quello è uno dei pochissimi momenti in cui si sente a casa.

Con sua madre quello che ha non si può definire un rapporto.
Raramente si parlano, solo quando era bambina la donna le prestava più attenzioni.
Crescendo le due si allontanarono sempre di più, la madre era sempre impegnata con il lavoro e prestava molto raramente attenzioni anche al resto della famiglia.

Carattere nel gioco :
Dunque, se akiko è solare e amichevole, akio è tutto il contrario.

Non ha molti amici e la maggior parte del suo tempo lo passa da solo, o comunque con bommo che non smette mai di parlare.
È

successo a volte che gli chiudesse la bocca con due dita per farlo smettere di parlare, e il piccolo ridacchiava passando attraverso la materia del corpo e ricominciando con le sue chiacchere.

Il ragazzo è generalmente silenzioso e raramente fa qualche battuta, e se la fa, di solito è una presa in giro;

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"Diciamo che sei stato lento" alzò le spalle prendendo l'oggetto situato davanti a lui sorridendo beffardo al giocatore che aveva davanti "è un peccato che tu sia così scarso"
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;con le persone che non conosce finisce per risultare antipatico, ma chi lo conosce sa che non lo è veramente.

Di solito con i suoi amici, che definisce 'pochi ma buoni', finisce per fare battute squallide e a prenderli per i fondelli in più occasioni.

È molto determinato,
quando si mette in testa qualcosa deve riuscire a farlo/averlo.
Raramente chiede aiuto, non vuole farsi vedere debole anche in situazioni in cui avrebbe veramente bisogno di una mano. Anche dalle persone a cui vuol bene.

Si affeziona però molto facilmente, e quando succede qualcosa, qualsiasi cosa, ad uno dei suoi amici finisce per arrabbiarsi molto. Troppo. E di conseguenza agisce impulsivamente.

Un'altra cosa da dire del ragazzo è che non è per nulla una persona impulsiva.
Analizza la situazione e agisce di conseguenza. Solo in situazioni in cui si arrabbia particolarmente (come quella descritta prima) agisce d'impulso mosso dalla rabbia.

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―🟪―𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 ;

Akiko è nata in giappone. A Tokyo.
E vive nella stessa casa da quando è nata, è una villa.

Suo padre è un uomo ricco, ha una catena di ristoranti che gli procura molto denaro ogni anno. In questo modo è riuscito a pagare studi di prim'ordine alla ragazza. Sono sempre riusciti ad avere una vita agiata e con tutti i confort possibili.

Tuttavia,
se lo si chiede alla ragazza, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di avere una vita meno confortevole ma con una famiglia amorevole.

Ma ora un po' di backstory :

Della sua infanzia la castana non ricorda molto, infatti il cervello inizia ad immagazzinare informazioni dall'età di 5 anni, per cui inizieremo a parlare da quando compì quell'età.

Un compleanno per una bambina è un evento unico (anche se lo si ripete ogni anno) e così era anche per akiko, che proprio non vedeva l'ora che ogni anno arrivasse quel giorno.

Ed era così anche quel giorno, qual fatidico giorno, aveva compiuto 5 anni.
Era seduta al tavolo ad aspettare che qualcuno le facesse gli auguri o che le arrivasse un regalo.
Quando sentì la porta aprirsi e sua mamma entrò nella stanza lei si alzò in piedi sulla sua sedia e sfoggiò uno dei sorrisi più belli ;

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"Hey mamma lo sai che giorno è oggi?" sorrise verso la madre appoggiando le mani sul tavolo.
La madre si girò a guardarla con la sua solita espressione indifferente. Sbuffò. "Che giorno è?" chiese girandosi verso una mensa decidendo comunque di assecondare la figlia.
La piccola prese un grande respiro, perché secondo la sua convinzione per dare notizie importanti si sprecava più fiato, e sorridendo a 32 denti verso la madre, pronunciò quelle fatidiche parole "è il mio compleanno mamma!" Strillò felice.
La madre si girò di nuovo verso la ragazzina che stava saltellando sulla sedia in estasi.
Alzò un sopracciglio "per cui?" chiese ignorando quello che la ragazzina le aveva detto.
La castana perse per un attimo il sorriso. Alzò leggermente le spalle "per cui...i regali, la festa, le-" la madre la bloccò dal suo elenco alzando la mano chiudendo gli occhi, chiaro segno che faceva quando iniziava ad arrabbiarsi.
Schiuse le palpebre e tornò a guardare la ragazzina "niente festa. Niente regali. Sei grande, se vuoi prenderti qualcosa devi guadagnartelo da sola." detto questo prese un coltello un pezzo di pane e della marmellata e si diresse verso il salotto senza dire nulla.
In un primo momento akiko prese tutto questo come uno scherzo, ma arrivata a fine giornata non ebbe comunque la sua festa.  
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; so che in confronto ad altre backstory questo piccolo aneddoto non è nulla, ma per la ragazza e sua madre questo fu l'inizio del loro distacco.

Infatti akiko non riusciva a capacitarsi di questa cosa, perché tutti gli altri poteva festeggiare la loro festa e lei no?
Non riusciva a capire, molti bambini già raggiunti i 5 anni si sentono grandi, ma fino a quando non compì i 10 akiko non si sentì mai grande.

Quando compì 7 anni sua madre partì per andare a lavorare a Londra come stilista e modella mentre lei e suo padre rimasero a Tokyo.
Nonostante ciò non fu il padre a curarla, ma delle domestiche. Anche il padre stava e sta molte ore fuori per lavoro, in questo modo la ragazza ha dovuto trovare un modo per passare il tempo che non fosse stare a parlare con delle persone che erano pagate per curarla.

Cosa faceva allora?
Leggeva.
Semplicemente leggeva.
In casa avevano una libreria gigantesca, quasi come se fosse un biblioteca, e passandoci dentro ore e ore ogni giorno finì per diventare la sua attività preferita.

Riusciva a immedesimarsi nei protagonisti delle storie che leggeva, amava come gli autori dei libri avessero tutti uno stile diverso tra loro ma ugualmente bello. Meraviglioso.

Quando suo padre suo padre scoprì questa sua passione per la lettura e per lo sfuggire dalla realtà, gli fece un regalo. Il primo regalo che la ragazza ricevette dopo anni. Ed era un videogioco appena uscito. La ragazza ne aveva sentito parlare molto bene e le sarebbe piaciuto averlo, infatti stava risparmiando per comprarlo.
Il nome del gioco era Shadowtime.

Non appena l'ebbe tra le mani lo provò e ci rimase 'attaccata' quasi tutta una notte, nel cercare di capire tutte le funzioni e creando il personaggio perfetto.

Beh, questa backstory non è chissà cosa,
e la ragazza lo sa bene, ma non è successo nulla di così eclatante nella sua vita da doverlo raccontare.

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―🟪―𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓𝐚̀ ;

1 ;

Ha una particolare fissa per il cartone animato 'gli incredili', che è sempre stato il suo preferito.
Quando poi è uscito il secondo film se ne è innamorata ancora di più, soprattutto del personaggio di Evelyn. Si, le piacciono i cattivi.
La intrigano.
Inoltre, le piacciono anche quelle relazioni buono-cattivo, sia in senso di amicizia che romantico.

2 ;

Questa collana non è altro che il miracolous del panda.
Per quanto riguarda akio, non gli mai piaciuta particolarmente, ma deve metterla per forza quindi la nasconde sotto il bordo della maglia.

3 ;

Anche questo, molto semplicemente, è il suo 'costume' per quando si trasforma.
Questo non gli dispiace ma preferisce decisamente il suo solito outfit, per cui non si trasforma troppo spesso, anche se questo comporta l'avere bommo che gli parla continuamente all'orecchio.
Ma in fondo gli vuole bene. In fondo...molto in fondo. ...molto.

4 ;

Semplicemente i suoi vestiti, quello che mette tutti i giorni.

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―🟪―𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 ;
Essendo femmina nella vita reale e maschio nel videogioco preferisce non etichettarsi per cui è queer demisessuale.
Ora mi spiego :
Il termine Queer, viene usato quando una persona della comunità LGBTQ+ non vuole etichettare il suo orientamento sessuale.
Mentre il termine demisessuale viene utilizzato per indicare una persona che si innamora solo dopo aver avuto un rapporto stretto con quella persona. Insomma, l'amore a prima vista non esiste.
Ve lo dico io che lo sono ùwú.

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Mhhh bene, credo di aver detto tutto più o meno.
Mi sento uno schifo ad aver fatto una scheda di meno di 3000 parole quando la tua (parlo alla creatrice della role) era 'corta' (secondo il tuo punto di vista) e ne aveva 7000 qwq.
Vabb, spero possa andare bene cmq ówò