⋅ XXIV ⋅
HONEYMOON FADES | vmin
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✎AUTHOR'S POV
Il sole si alzò splendente come non mai nel cielo limpido, illuminando la grande e lussuosa stanza dell'adorata coppia. I due si svegliarono assieme, come se fossero sincronizzati. Si guardarono e si sorrisero, consapevoli della notte trascorsa.
<Tutto bene amore?> chiese Tae ammirando il volto dell'amante illuminato dai raggi del sole, che pareva un dipinto divino.
<Si.> si abbracciarono avvolti nelle coperte e si goderono qualche minuto di coccole. Si confessarono ancora il loro amore con gesti dolci e parole che arrivavano direttamente cuore.
<Ma se il mondo stesse finendo tu verresti, vero? Verresti e rimarresti la notte, mi ameresti per l'inferno?>
<Certo Tae, sempre. Come mai questa domanda?>
<Non so, mi sentivo di dirtelo.>
Si abbracciarono ancora, ma furono costretti dall'orario ad alzarsi; l'ora della colazione sarebbe potuta terminare.
Si vestirono e scesero a fare colazione. Decisero dopo di andare a fare un giro per i negozi. Quindi entrarono nuovamente in stanza per prendere il necessario. Jimin si diresse verso la camera da letto, mentre Tae stava sistemando gli oggetti sul davanzale della cucina. Ad un tratto Jimin si accasciò tenendo la mano sul petto.
<Jimin!!> Tae corse a prenderlo.
<Che hai?> chiese preoccupato. Poi Jimin i ricordò di aver saltato le pillole per due settimane.
<L-le pil-llole..> disse a fatica <n-non le ho p-prese..>
<Come hai potuto dimenticarti di una cosa così importante! Dimmi dove le hai messe.>
<N-nel..la m- camera..Un-nivers-sità..> Jimin cercò in tutti i modi di rimanere lucido e far capire a Tae qualcosa.
<Oddio JIMIN! Jimin!> lo scosse ma ormai aveva perso i sensi.
Subito si affrettò a chiamare un'ambulanza. In cinque minuti chiamò tutti, nessuno escluso, e li informò al riguardo.
Jin fu il primo a catapultarsi lì insieme al 118.
<Tae stai bene?> Jungkook richiamò la sua attenzione.
<Ho-o paura Kook>
<Sh andrà tutto bene.> lo abbracciò e lo cullò tra le sue braccia. Hoseok riservò un'occhiata al moro, un'espressione dispiaciuta si leggeva in volto. Li raggiunse e si aggiunse all'abbraccio insieme agli altri.
<P-perchè lo fate?> si guardarono tra loro.
<Perchè ti vogliamo bene Tae.> disse Yoongi, che non osava mai dire cose dolci, neanche di questo tipo.
Fu una battaglia contro il tempo; arrivarono in ospedale in pochissimo tempo e le porte furono sbattute in faccia al gruppo.
<Tae devi avere pazienza, non preoccuparti.>
<Si...mi siedo qui.> si accomodò con la testa fra le mani.
Passò un'ora e mezzo abbondante e i dottori chiamarono Jin dato che se ne intendeva maggiormente tra tutti.
Dopo qualche minuto di chiacchierata, il maggiore si girò e guardò i suoi compagni. Riservò un sorriso, uno triste, uno malinconico e doloroso. Alzò le mani e fece un 'ok' per segnare che tutto era a posto.
<Ragazzi vi do la notizia.> Per farsi capire dal resto abbassò la testa e mimò un 'no' come se si stesse grattando il naso. Tutti compresero quel gesta tranne Tae che pensava solo ad avere la notizia.
<Finalmente ora è tutto finito! Starà bene...senza più nessun tipo di sofferenza..> sorrise.
Tae si alzò dalla sedia felicissimo per la notizia che il maggiore gli riservò. Si catapultò dal minore, in quel momento seduto sul lettino.
<TAETAE!!> si abbracciarono.
<Amore...mi hai fatto preoccupare tantissimo.>
<Non preoccuparti, ora sto benissimo! Ha detto il dottore che posso fare tutto ciò che voglio!> disse entusiasta.
Scese dal letto, si infilò le scarpe ed uscì a salutare tutti i suoi amici. Si abbracciarono come se fosse l'ultimo giorno, o come se fosse il primo dopo tanti anni. Dopodiché tirò Tae e lo portò fuori dall'ospedale.
<Ma dove vuoi andare?>
<Voglio andare dove avremmo dovuto andare prima!>
<ma dobbiamo aspettare per le firme..>
<no tranquillo ho parlato con il dottor Lee>
Jimin si riprese alla grande. Era attivo, carico, pieno di energie positive, saltava da una parte all'altra e tirava il maggiore costantemente. Non si fermava un secondo. Camminava e correva come se fosse l'ultimo giorno che potesse vivere.
Taehyung si stancò molto a seguirlo, era esausto. Jimin era troppo energico quel giorno.
Arrivarono nuovamente in ospedale e si stesero sul letto; Jimin accoccolato tra le braccia di Tae.
Dovevano solo aspettare qualche ora prima che la dottoressa li firmasse le carte per poter uscire 'ufficialmente' da quel posto sofferente.
<Mi amerai sempre vero?> chiese di punto in bianco.
<Certamente! Come mai questa domanda?>
<Volevo solo esserne sicuro.> accarezzò il petto del suo amato.
<Quindi è sicuro che se io dovessi mai andare via, tu non mi rimpiazzeresti mai?>
<Ovvio che no! E poi, perchè dovresti andare via?>
<Non so...un viaggio di studi magari?>
<Verrei con te, non credi?>
<Si hai ragione> sorrise.
Jimin, nonostante la sua iperattività, si addormentò riscaldato dal maggiore, in un nano secondo, senza neanche accorgersene.
<Oh ma guarda! Finalmente questo tornado si è dato una tregua!>
Tae baciò la soffici labbra del suo amato e lo strinse a sé. Sentendolo freddo lo coprì e lo strinse ancor più a sé per riscaldarlo al meglio.
<Prometto che niente e nessuno potrà portati via da me.> baciò il suo capo.
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Spazio autrice :)
Domani è l'ultimo capitolo ;)
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