⋅ XXIII ⋅

HONEYMOON FADES| vmin

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<JIMINNIEEEE!!!>
Il nominato si sentì soffocare da un peso addosso.
<Ma che ci fai qui Tae?> chiese ancora assonnato.
<È il tuo compleanno amoreeee! Auguri ti amo!!!>
<mh grazie!> si stropicciò gli occhi e si rese conto della situazione.
<ma..dov'è Kook? Intendo, se non c'è come sei entrato?>
<Mi ha aperto ed è uscito. Credo sia andato da Hoseok, volevano parlarsi.>
<Ah..capisco. Pensavo mi facesse gli auguri.>
<Sicuramente te li farà dopo Chim.>
Accarezzò la guancia del minore e sistemò i suoi capelli arruffati.
<Ti devo dare il mio regalo di compleanno, ma prima mangi, ti lavi, ti vesti e scendiamo in cortile, poi te lo darò!>
<Oh bhe...sarò flash allora!>
Così come detto fece il minore scendendo dal letto e preparandosi in fretta e furia, con tutto il rischio di soffocarsi con la piccola merendina che aveva addentato per la fame.
Finito di sistemarsi i due corsero verso il cortile dove il resto del gruppo li aspettava con dei palloncini per Jimin.
<Oh mio dio...ragazzi! Non dovevate davvero.>
<Invece si Min! Voglio dire, non sappiamo come le cose si evo->
<Intende dire che potremmo anche separarci in futuro come fanno molti gruppi.>
Yoongi pestò un piede ad Hoseok, che combinava continuamente disastri, facendolo imprecare.
Jimin ovviamente capì subito e rise.
<Auguri..> si avvicinò Jungkook abbracciandolo in un modo tenero e protettivo, come se volesse tenerlo lì per sempre al sicuro.
<Facci vedere il tuo regalo Tae.> disse Namjoon complice.
<Si subito. Ecco tieni> porse una bustina all'altro. Il festeggiato aprì l'oggetto e ne rivelò il contenuto: un weekend nel centro città, nell'hotel forse più lussuoso. I suoi occhi si sgranarono immediatamente e si coprì la coca con la mano libera.
Si guardò intorno e poi rivolse la sua attenzione verso Tae.
<S-sei impazzito? Oddio...oh madonna mia Tae sul serio?>
<Si. Non ti piace quell'Hotel? O la città? Possiamo sempre cambiare se vuoi, non c'è alcun proble->
Jimin gli saltò addosso e lo strinse fino a fargli mancare il fiato.
<Ovvio che mi piace scemo!> baciò la punta del suo naso, ancora in braccio al maggiore.
<Bene! Allora fai le valigie e andiamo.>
<ora??>
<e altrimenti quando?>
Emozionato ed euforico subito scese dal maggiore e salutando tutti con degli abbracci, tirò il maggiore con sè e andarono in camera per preparare le valigie.

Fortunatamente il luogo non era lontano e i due non ci misero troppo tempo per arrivare.
Era ormai arrivata sera e i due si trovavano sul divano di quel gigante e lussuoso salone, a scambiarsi effusioni amorose.
Quando ad un tratto Taehyung si arrestò di colpo e spostò Jimin dal suo corpo.
<Che ti prende?>
<Aspettami qui, non ci metto tanto.>
Questo è il "non ci metto tanto" che una mezz'ora se ne andò. Il campanello della camera suonò e Jimin si alzò per aprire. Come un razzo, Tae gli passò avanti precedendolo nell'aprire la porta e facendo entrare un carrello con del cibo gourmet e ringraziando il cameriere.
<Tae ma che->
<Shh vieni con me!> prese la bottiglia di champagne con i due bicchieri appostiti e lo condusse al bagno, quello che Jimin aveva fortunatamente dimenticato di vedere. Aprì la porta e vide questo bagno enorme con un vasca idro-massaggio al centro, ovviamente non una di quelle semplici, bensì una di quelle con tanto di rivestimento in pietra. Le bolle di sapone che riempivano la vasca e dei petali di rose rosse che l'adornavano. Per ultima cosa il pezzo forte: la lastra di vetro che permetteva di vedere il panorama della notte stellata di quella città.
<Oh madonna santissima. È troppo bello.> disse Jimin appuntando ogni parola. Osservò tutto nei minimi dettagli e ci mise un po' per realizzare il tutto.
<Bhe che fai non entri?> si girò e sorprese il maggiore nudo che entrava in vasca. Si imbarazzò a quella vista, ma non se lo fece ripetere due volte che si libero delle sue vesti ed entrò in vasca. Si poggiò al bordo e mise il mento sulle sue mani, osservando quel fantastico panorama.
Tae decise di fare la sua mossa: si posizionò cautamente dietro il minore e accarezzò le sue spalle lasciandoci dei baci.
Il minore si girò e fronteggiò Tae. Avvolse il collo del maggiore con le sue mani e con le gambe attorno al bacino dell'opposto, avvicinò il suo corpo ormai bisognoso. Si guardarono e iniziarono un bacio lento e casto, quale si tramutò in uno passionale e tutt'altro che innocente. Quel momento fu caratterizzato solo da gesti e zero parole. Le mani di Tae presero ad esplorare il corpo dell'opposto quale si sensibilizzò, e non poco, a quel contatto, avvertendo milioni di brividi. Tae passò a baciare e marchiare il collo caldo e profumato del sottomesso.
I due passarono così la notte godendosi il tepore dell'acqua (e non solo) e quell'atmosfera d'amore creata.

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