Chapter twenty-nine
~c-ciao..~ disse, sentendo un colpo al cuore quando notò le due occhiaie scure ,che contornavano i suoi splendidi occhi verdi.
Harry girò il viso dalla parte opposta.
Draco abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi.
~sei qui per allenarti. Solo perché Hermione ha insistito. Non è una mia scelta, che sia chiaro~
Il biondo annuì sconfitto.
Scesero nella stanza dietro la porta misteriosa e si posizionarono uno nel lato opposto dell'altro.
~ti ho insegnato molti incantesimi. Vediamo se le mie parole sono servite a qualcosa o se sono state solo sprecate~
Draco prese la bacchetta e alzò lo sguardo verso Harry.
Sentì il respiro mancargli ma trattenne lo stesso lo sguardo e assunse un'espressione seria e indifferente.
Era il migliore nell'indossare maschere.
~rimani concentrato~
~Rictusempra~ gridò dopo.
~Protego~ fece lui di rimando, e sorrise leggermente quando si accorse di essere ancora tutto intero.
Harry sollevò un angolo di bocca.
~ancora. Stupeficium~
Draco mosse la bacchetta da sotto a sopra con un gesto orizzontale pronunciando l'incantesimo nella sua mente.
~ottimo. Facciamolo diventare più difficile. Colpiscimi tu~
~petrificus totalus~ esclamò. Harry riuscì a schivarlo.
~expelliarmus~ evitò anche questo.
~everte statim!!!~ ma nemmeno questa volta riuscì a colpirlo.
Harry ghignó e si leccò il labbro inferiore.
Era così bello mentre pronunciava quegli incantesimi.
I suoi occhi grigi brillavano, illuminando la stanza.
Aveva il volto leggermente scavato e due pesanti occhiaie sotto agli occhi, ma del resto, era un Malfoy, era stupendamente magnifico anche così.
Draco strinse i denti e impugnò saldamente la sua bacchetta.
Ce l'avrebbe fatta.
Non si sarebbe messo in ridicolo davanti a lui.
Sospirò poi con un gesto fulmineo gridò.
~INCARCERAMUS~
Spesse funi marroni comparvero sotto gli occhi dell'Auror che preso alla sprovvista, non riuscì a evitarle.
Le corde gli si legarono dalla vita fino ai piedi, facendogli perdere così l'equilibrio. Cadde a terra con un tonfo profondo e la bacchetta gli scivolò dalle mani.
Draco si avvicinò con un ghigno in viso.
Lo guardò trattenendo una risata.
~finite incantatem~ disse e le funi scomparvero, liberando così il corpo dell'ex-Grifondoro.
Harry guardò il biondo con occhi meravigliati.
Draco gli porse la mano per aiutarlo ma Harry rifiutò.
Si alzò e passò le mani sui suoi vestiti stropicciati.
~b-bravo..facciamo una pausa va bene?~ Draco annuì e distolse lo sguardo.
Erano seduti uno di fronte all'altro. Uno sorseggiava caffè, l'altro Te.
Non avevano detto una parola da quando erano saliti.
Harry sapeva benissimo cosa Malfoy avrebbe apprezzato, infatti quando tornò dalla cucina con una tazzina di caffè, non si meravigliò di vedere sul volto del biondo un leggero sorriso.
Guardò il corpo dell'ex Serpeverde , seduto sulla sedia con le gambe accavallate, e gli si formò un groppo alla gola.
Le sua mani erano così eleganti e pallide che dovette mordersi le labbra per evitare di fare versi d'apprezzamento.
Deglutì, poi si allargò il colletto della maglia, sentendo un improvviso calore invadergli tutto il corpo.
~c-come...va?~ che razza di deficiente. Come voleva che andasse?
Draco alzò il viso verso di lui e Harry deglutì nuovamente quando incontrò i suoi occhi.
~va~ rispose solo.
Poi riabbassò lo sguardo sul contenuto della tazza.
~Scorpius tutto bene?~
~non è più affar tuo~
~giusto~abbassò il viso, imbarazzato.
~come va al San Mun-~
~senti, inutile che ti fingi interessato. Hai detto che non te ne importava più niente. Smettila di chiedere~
~stavo solo-~
Draco si alzò.
Poggiò la tazza sul tavolo e indossò la giacca scura, voltandosi di spalle.
~credo che per oggi possa bastare~ si smaterializzò senza nemmeno salutare.
Harry sbatté gli occhi più volte.
~com'è andata?~ chiese elettrizzata.
~come volevi che andasse. Normale~
~avete parlato?~domandò curiosa la riccia.
~se n'è andato e non ha nemmeno assaggiato il caffè~
~oh..mi dispiace Harry~ gli poggiò una mano sulla spalla.
~Sa difendersi divinamente.
Pensavo avesse qualche problema con un qualsiasi incantesimo ma è persino riuscito a legarmi! Credo sia meglio chiudere questi allenamenti.. sa già tutto quello che c'è da sapere~
~ha evocato anche il Patronus?~ Harry spalancò leggermente gli occhi. Si era dimenticato della cosa più importante.
~no, quello no. Non gliel'ho chiesto~
~è importante saper evocare il proprio Patronus. Domani potresti insegnarglielo~ sorrise.
~sicura che verrà?~
~assolutamente~sorrise.
•••••••••
~signore, c'è una ragazza che dice che il suo amico ha ingerito per sbaglio qualche goccia di distillato vivente~
~Ma che razza di idiota farebbe mai una cosa del genere?~ sbraitò.
~nessuno, signore~
~esatto!~
Si rimise il camice che si era poco prima levato e seguì l'infermiera.
~allora..cos-~
~la prego, lo aiuti! N-noi stavamo.. lui... si è addormentato e il suo b-battito era..~ singhiozzò.
Draco le si avvicinò e guardò il corpo del ragazzo.
~come vi chiamate?~ chiese continuando ad osservare il giovane.
~io Roxy lui è Ernie~ disse guardandolo negli occhi.
~e quanti anni avete, Roxy?~
~Ernie ne ha quasi 17.. io sono un anno più piccola~ singhiozzò guardando il suo amico.
~andate a Hogwarts?~ chiese per tranquillizzarla,mentre prendeva delle boccette dal mobile posto al loro fianco.
~si..~
~sai cosa succede se si ingerisce del distillato di morte vivente?~
~s-si muore~
~no, non proprio. Il distillato provoca un sonno profondissimo, si è quasi morti, ma non del tutto.
Che tu sappia, esiste un antidoto?~
~n-non lo so..~
Draco sorrise.
~esiste. E il tuo amico è fortunato perché ne ho la scorta piena~
Prese qualche goccia di quel liquido e la introdusse nella bocca di Ernie.
~si chiama Pozione Occhiopallato ed è formata da diversi ingredienti quali pungiglioni di celestino essiccati, zanne di serpente e aconito~
~fra quanto si sveglierà?~ chiese poco dopo.
~fra non molto~ sorrise.
~ho notato che ha dei tagli sulla gamba~ li indicò.
~s-si.. è inciampato e si è tagliato con la boccetta di distillato c-che gli era caduta dalle mani~
~va bene. Jocelyn, in quel cassetto sotto lo specchio, ci deve essere rimasta qualche goccia di essenza di purvincolo. Usala per lenire le ferite di questo ragazzo~ lei annuì e corse allo specchio.
~sei stata molto coraggiosa a portare il tuo amico qui. Si può sapere come hai fatto visto che sei ancora minorenne?~
Le guance della ragazza divennero rosse, e ben presto tutto il suo viso prese la stessa tonalità di quel colore.
~s-sono venuta via camino..~
~via camino? E come sei arrivata qui? Non ci sono camini~ aggrottò le sopracciglia.
~un negozio qui accanto ne ha uno~
~hai portato il tuo amico fino a qui,tutta sola?~
Le sue guance divennero se possibile più rosse.
~mm mm~
~Ernie!~ disse lei guardando il suo amico.
~Ehi Roxy..dove mi.. ~ mugugnò.
~ti ho portato al San Mungo.. avevo paura che Madama Chips ci scoprisse~
Draco uscì dalla stanza. Non voleva di certo stare a sentire i loro segreti adolescenziali!
~ottimo lavoro, Jo~ si congratulò con la ragazza e poi anche con l'infermiera più adulta anche se non aveva fatto nulla.
~sono rimasto più del dovuto. Vi auguro una buona serata ragazze~ detto ciò, si tolse il camice e scese all'ultimo piano, smaterializzandosi successivamente davanti casa Potter.
Sospirò un paio di volte.
Si sistemò i capelli e si morse il labbro inferiore.
Dopo il quasi discorso imbarazzante del giorno precedente, sperava davvero che Harry non aprisse bocca.
Bussò alla porta sentendo tutto il suo corpo andare in panico.
~arrivo!! Solo un attimo~ gridò una voce all'interno della casa.
Sentì la chiave girare e la porta cigolare.
~Hermione finalmente ce
l'ha-~
~ciao~ fece il biondo incatenandosi alle pupille del moro.
~ehm.. ciao..s-sei,cioè ... sei venuto~
~mi hanno trattenuto un po' al San Mungo~ disse imbarazzato.
Harry lo guardò e come ogni volta, il suo cuore perse un battito.
I capelli sbarazzini, gli occhi trasparenti, le labbra piene e rosse per il freddo.
~vuoi farmi entrare o vogliamo allenarci qui?~
Harry scosse il capo.
~oh si..scusa~ si spostò di lato e lo fece entrare.
~vuoi qualcosa?~
~no~
~ehm..ok.. allora andiamo giù~
Scesero nella stanza ma a differenza del giorno precedente, si misero al centro, uno accanto all'altro.
Un baule scuro e possente era posto a qualche metro dai loro piedi.
~sai cos'è quello?~
~no ma ho un brutto presentimento. Sembra simile a quello usato da Lupin durante il nostro terzo anno~
~hai una memoria molto ferrea~ sorrise ma smise subito,quando non notò traccia di divertimento sul viso del biondo.
~mm.. allora, li dentro c'è un molliccio e io gli farò prendere la forma di dissenatore. Tu dovrai evocare il tuo Patronus per proteggerti da questa copia~
~non so creare il Patronus~
~tu provaci~sorrise.
~e se non ci riesco?~
~provaci ancora~
~facile per te. Tu lo sai già creare~
~anch'io prima non riuscivo a crearlo. Sono svenuto un paio di volte prima di riuscirci. Ma poi l'ho evocato, e mi sono sentito molto,molto fiero~
~Va bene.. ci provo~
Harry sorrise e con un movimento di bacchetta fece scattare la serratura del baule.
Si aprí lentamente e ne uscì fuori una figura incappucciata. Era nera, con un mantello lungo e scuro.
Draco sentì quel poco di felicità scomparire dal suo corpo.
Quest'ultimo si coprì di brividi e lui rimase a guardare quella creatura spaventosa, senza riuscire a fare niente.
Creatura che aveva succhiato via, tutta l'anima del padre,tutta la sua felicità, i suoi ricordi. L'aveva lasciato vuoto, senza conoscenze.
~Malfoy! Ora!~
Draco scosse la testa. Puntò la sua bacchetta di biancospino contro la creatura e dopo secondi di smarrimento, riuscì a pronunciare la formula.
~expecto patronum~ ma non successe nulla.
Il molliccio si avvicinò.
~Expecto Patronum!~ ma non successe ancora nulla.
~expecto..expe-~
Harry si mise davanti a lui e a gran voce pronunciò l'incantesimo.
~EXPECTO PATRONUM~ una luce azzurrina invase tutta la stanza, illuminando ogni cosa sopra e sotto di loro.
Gli occhi di Draco guardarono incantati quella barriera luminosa, respingere la creatura oscura. Harry spinse la luce fin dentro il baule e poi lo chiuse di scatto.
Draco divenne rosso di imbarazzo quando si accorse di avere la schiena del moro incollata al suo petto e la mano abbronzata poggiata su un fianco.
Harry mise la bacchetta nella tasca dei pantaloni e si voltò. Socchiuse le labbra quando si trovò faccia a faccia con il biondo.
~non ci sono riuscito~
~ci riuscirai~ alternò lo sguardo da un occhio all'altro.
~mm..forse~ guardò di sfuggita le labbra del moro e d'istinto si prese un labbro fra i denti.
~abbiamo finito?~ chiese non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle labbra.
~dovresti continuare ad allenarti. Domani metteremo in azione il piano~ rispose sentendo il suo membro risvegliarsi. Era ovvio che lo stesse decisamente provocando.
~devo farlo per forza?~
~puoi benissimo scegliere di non farlo. Poi se ti ritrovi vuoto e senza vitalità,non prendertela con me~ fece un passo indietro sentendo finalmente l'aria entrare nei suoi polmoni.
~quindi?~
~solo perché non voglio finire come mio padre~ disse scontroso.
Prese la bacchetta tra le mani e si mise in posizione.
~fai uscire quell'affare~
Harry sorrise.
~ricorda...
Un ricordo estremamente felice~
~non ho ricordi felici~ ammise guardando fisso verso il baule.
~Malfoy..~
~apri quel dannato coso!!!~
~se non penserai a qualcosa di felice, non riuscirai mai a creare un Patronus! Pensa a qualcosa, qualsiasi cosa, basta che ti renda felice~
~se non apri quel maledetto baule entro un millesimo di secondo, giuro su mio nonno defunto che me ne vado!~
~bene. Allora va pure~ ripose la bacchetta nei pantaloni e incrociò le braccia al petto.
~muoviti, Potter. Fai uscire quel molliccio prima che mi passi la voglia~
~la smetti di essere scontroso? Lo sto facendo per te! Vuoi per caso morire, domani?~
~si, credo sia la scelta migliore~ abbassò la bacchetta, intuendo che quel discorso sarebbe andato avanti per molto tempo.
Guardò Harry negli occhi e ci lesse tanta tanta rabbia.
~ma smettila! Anche a distanza di anni trovi comunque un motivo per stare al centro dell'attenzione!~ si avvicinò.
~non voglio stare al centro dell'attenzione! Ho semplicemente esposto un mio parere~ Si giustificò.
~stupido, a quanto pare!~ fece un passo verso il biondo.
~beh non è colpa mia se è ciò che voglio!~ anche lui fece un passo in direzione del corvino.
~hai mai pensato a come starebbero le persone che tengono a te? Secondo la tua intelligenza, è facile affrontare la morta di una persona
cara?~
~solo mia madre piangerebbe sulla mia tomba. Forse anche Pansy e Blaise.
Il resto del mondo? No, ovvio che no!! A chi cazzo importa di questo schifoso mangiamorte? A nessuno ovviamente. Tutti preferirebbero vedermi morto e non dire che non è vero perché ti strangolo~ sbraitò.
~non era questo quello che intendevo dire~
~ah no? E cosa intendevi dire? Parlavi dei tuoi amici morti? Dei tuoi genitori defunti? Di quel pazzoide evaso? O del lupo mannaro?~
~sta zitto~ strinse i pugni.
~no non sto zitto! Sono stato zitto per molto tempo.. sai cosa ti dico..~ picchiettò l'indice sul suo petto.
~io sono stanco. Sono stanco di tutto! Possibile che tu debba essere quello pieno di amici, quello che tutti amano, quello che tutti vorrebbero avere al proprio fianco?! Perché diamine io vengo sempre dimenticato? Perché non ho tanti fan? Perché non ho tanti amici?~ lo spinse leggermente facendolo indietreggiare.
~perché le persone prima o poi mi lasciano? Perché mi odiano tutti? Perché sono così sfortunato? Perché la mia vita fa schifo? Perché proprio io, fra tanti, sono stato costretto a fare qualcosa che odiavo fare? Perché sono questo?~ tirò su la manica e mise in bella mostra il marchio.
~non volevo essere questo, non voglio essere questo... perché la mia vita è stata sempre complicata, mentre la tua decisamente migliore? Perché tu venivi sempre aiutato? E perché io dovevo rompermi la schiena, dovevo sudare e graffiare tutto con le unghie pur di raggiungere un piccolo obbiettivo?~ lo spinse ancora e sentì gli occhi farsi lucidi.
~perché io ho dovuto passare un'infanzia spregevole? Mio padre mi picchiava.. a 4 anni dovevo conoscere già la differenza tra purosangue, mezzosangue e babbano.. perché non potevo giocare con gli altri bambini nel parco? Perché dovevo diventare amico solo di coloro che sceglieva mio padre?~ lo spinse ancora e una lacrima scese dal suo occhio grigio.
~perché? Perché ho dovuto soffrire così tanto? Cosa ho fatto per meritarmi tutti questi orrori?! Astoria se n'è andata e mi ha lasciato da solo a crescere un figlio.
Nonostante sapesse quanto fossi incapace in queste cose.. non riuscivo a dare un abbraccio a Scorp, non riuscivo ad amarlo e vuoi sapere perché?~ singhiozzò.
Gli diede un'altra spinta e gli fece toccare il muro con la schiena.
~perché nessuno lo ha donato a me. Nessuno mi ha insegnato ad amare, ad abbracciare, ad essere carino con la gente. Mio padre non mi ha mai detto nulla di gentile. Mia madre lo poteva fare solo se mio padre non c'era.. nessuno mi ha donato amore ed è stato difficile per me donarlo a Scorp, donarlo a mia madre, donarlo a te...~tirò su col naso.
~dopo sei arrivato tu...sei stato tu ad insegnarmi ad amare. Sei stato tu ad insegnarmi a volere bene, a provare sentimenti. Sei stato tu, fin dall'inizio.
Sin dal primo momento che ti ho visto, in quel negozio di vestiti. Avevo già capito che saresti stato tu. Avrei amato una sola persona fino alla fine, e quella persona sei sempre stato tu~ finí con gli occhi ormai pieni di lacrime.
~Malfoy...~ Harry era rimasto senza parole. Draco aveva passato una vita davvero complessa, non ci aveva mai pensato abbastanza da capirlo.
Averlo davanti,con gli occhi rossi dal pianto, un labbro tremolante e le mani affusolate sul suo corpo,gli aveva fatto dimenticare per un attimo il perché si fossero lasciati.
L'unico pensiero che aveva in mente era prenderlo dai fianchi, avvicinarlo al suo viso e baciarlo. Baciarlo così forte da fargli dimenticare tutto ciò che aveva passato.
Avrebbe voluto stringerlo per fargli capire che non doveva per forza essere solo. Harry sarebbe stato con lui,nel bene e nel male.
Alzò una mano e lentamente e con delicatezza, la poggiò sulla sua guancia bagnata dalle lacrime.
Lo accarezzò con il pollice mentre i loro occhi comunicavano.
Verde e grigio.
Due colori così diversi ma così tanto simili.
I loro colori erano fatti per essere mescolati.
I loro cuori per battere insieme.
~D-Draco io-~
Alzarono entrambi il capo verso le scale. Qualcuno aveva bussato alla porta.
~credo sia Hermione~ affermò ricongiungendo i loro occhi.
~c-cosa..cosa stavi d-dicendo?~
Il cuore del moro aumentò i battiti cardiaci.
Hermione bussò ancora.
~v-volevo solo dirti che-~
~Harry!!!~ gridò.
Il corvino guardò ancora le scale che portavano al piano di sopra.
~devo andare~ tolse la mano dalla sua guancia chiara, lo guardò ancora negli occhi poi salì le scale.
Draco si smaterializzò nel momento in cui Harry aprí la porta principale.
Rieccomi con un nuovo capitolo tutto per voi🥰❤️
Secondo voi cosa voleva dire Harry a Draco?
Fa bene a perdonarlo?
O dovrebbe ancora tenergli il muso? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate qualche stellina
Baci stellari a tutti voi ✨✨
~Melissa
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