Chapter twelve
~Potter, leva quelle luride scarpe dal mio tavolino!~ esclamò entrando in soggiorno.
Harry lo guardò male ma fece come gli era stato detto.
~dov'è il mio te?~
~provo per te veramente tanta compassione..il
Te!?Ma sei serio?~
~Malfoy..ti avevo detto che volevo un te, se mi hai portato quello schifo ti giuro che...~
~quello schifo ha un nome ed è uno spreco non pronunciarlo..è davvero molto bello, lo ammetto~
Harry lo guardò storto e Draco alzò gli occhi al cielo. Gli passò la tazza e Harry sorrise riconoscendo la bevanda da lui richiesta.
~come fai a odiare il caffè? Proprio non ti capisco~
~ognuno di noi a gusti differenti.. a te piace il caffè e a me piace il te~
~quello che hai appena detto non ha un minimo di significato~
~si che lo ha~
~lasciamo stare..~ disse Draco sedendosi sulla poltrona.
~Posso chiederti una cosa?~
~certamente~ rispose il biondo.
~dov'è andata Priscilla?~
~oh.. lei e gli altri elfi sono andati a fare la spesa e ho detto loro che potevano anche passare a comprarsi qualcosa da vestire~ rispose mentre prendeva alcuni fogli dal tavolino e ne leggeva il contenuto.
Harry sorrise.
~sei molto gentile con loro~
~già~ disse solo. Harry lo guardò. Dopo parecchi minuti parlò.
~ti mancano?~
~chi dovrebbe mancarmi?~ chiese svogliatamente.
~i tuoi genitori~ Rispose e il biondo sbuffò.
~mia madre l'ho vista pochi giorni fa mentre mio padre... ha avuto quel che si meritava~mentì. Quando era piccolo era stato molte volte picchiato da Lucius. Il padre
lo aveva più volte sminuito dicendogli quanto fosse ignorante rispetto a Hermione. Gli diceva sempre di essere uno stupido perché si faceva superare da qualsiasi altro studente. In pozioni Hermione era sempre al suo pari e, nonostante non volesse mai ammetterlo, sapeva benissimo quanto la ragazza fosse in gamba. In Difesa Contro le Arti Oscure, tutti sapevano che il migliore era Potter. In Incantesimi Hermione e così era per tutte le altre materie. Andava molto bene a scuola, era sempre stato uno dei primi, ma era questo il problema. Non era mai stato il primo. E questo faceva arrabbiare molto suo padre. Ed era proprio per questo che Draco aveva persino provato odio verso la sua figura paterna. Non apprezzava mai gli sforzi fatti, voleva sempre di più. Non si congratulava mai per i bei voti del figlio. Era solo capace di offenderlo dicendogli che era un buono a nulla, che si faceva superare da Nati Babbani e da un Potter.
L'aveva fatto entrare nella squadra di Quidditch solo per dimostrare che anche i Malfoy potevano giocare. Aveva comprato a tutti i componenti della squadra la scopa nuova di quell'anno per dimostrare che lui poteva farlo.
Stava obbligando Draco a lavorare per il Ministero, e ce l'avrebbe anche fatta se non fosse stato rinchiuso ad Azkaban.
Ma la cosa che più Draco aveva odiato, era l'averlo obbligato a marchiarsi. Non prendiamoci in giro, Lucius non amava suo figlio. Amava solo la fama e i soldi. Se avesse davvero amato suo figlio, non gli avrebbe permesso di diventare un orribile e lurido mangiamorte. Doveva ammetterlo, Draco all'inizio era stato entusiasta di questa cosa. Finalmente poteva dimostrare di essere primo in qualcosa. Diventare un seguace di colui-che-non-deve-essere-nominato, l'avrebbe reso potente e le persone si sarebbero spaventate di lui. Ma col tempo, aveva capito che non era quello che voleva. Non voleva far male alle persone. Desiderava solo essere visto, nulla di più.
Al contrario, sua madre aveva pianto quando aveva scoperto del destino non scelto di Draco. Non avrebbe mai voluto una cosa del genere per suo figlio. Lei non aveva il marchio, però appoggiava le idee del marito. Doveva appoggiarle. Era anche lei una seguace dell'Oscuro Signore ma diciamo che lo faceva solo perché lo faceva il marito. Narcissa era stata l'unica che aveva davvero amato Draco. Era stata sempre presente quando lui voleva sfogarsi su qualcosa. Era presente quando Lucius faceva ragionare Draco. A volte gli diceva di smetterla, che poteva bastare,oppure che era solo un bambino ed era normale che sbagliasse. Lucius diceva sempre che il dolore rendeva più forte. E punire Draco fisicamente era il metodo migliore per farlo diventare potente. Voleva il meglio del meglio da lui. Così gli avevano insegnato e lui naturalmente lo aveva insegnato al figlio. Era sempre presente se doveva punirlo ma era assente se Draco chiedeva aiuto in qualcosa oppure voleva sfogarsi su quanto Potter lo facesse innervosire. Durante i primi anni ad Hogwarts gli aveva riempito la testa di Potter. Ogni giorno se ne usciva con un argomento nuovo e casualmente, l'argomento riguardava sempre il giovane mago. Potter e i suoi amici.. Potter e la sua maledetta fama... Potter è il preferito dei professori... Sapere cosa ha fatto oggi Potter?... indovinate un po' che ha combinato Potter...è tutta colpa di quella sua maledettissima cicatrice...
Dopo un po' Lucius si era stancato.
Nonostante tutto quello che gli aveva fatto passare, Draco non riusciva a non pensare che in quel preciso momento se ne stava rinchiuso in una fetida, buia e agghiacciante cella senza alcun ricordo di se stesso e del suo passato. Se ne stava lì, vuoto e senza più un anima. Viveva e basta, senza provare emozioni,senza provare sensazioni, non provava più niente. Era vivo ma era vivo per metà. Perché, che cos'è la vita se non puoi amare, se non puoi odiare e se non puoi piangere? Non c'era rimedio a tale proposito e Draco per questo ne risentiva molto. Avrebbe preferito vederlo dietro le sbarre fino alla fine dei suoi giorni,che vederlo rinchiuso ignaro di tutto ciò che lo circondava, ignaro di se stesso e della sua famiglia.
~mi dispiace... non potevo testimoniare anche a suo favore... lui... ha tentato più volte di uccider-~ il biondo lo interruppe.
~va bene così... non parlare mai più della mia famiglia.. piuttosto, come stanno mammina e paparino tuo?~ chiese ghignando. Harry roteò gli occhi. Ormai era abituato a questo tipo di prese in giro.
~lo so che lo stai facendo solo per non soffrire, con me non funzionano questi trucchetti, un tempo forse, ma non ora. Prometto di non parlare mai più della tua famiglia~
Nel salotto del grande Maniero regnò il silenzio.
~fammi vedere gli altri~ e Harry annuì, sicuro che non avrebbero più riaperto il discorso.
********
La lettura gli era sempre piaciuta. Sin da bambino aveva amato immergersi in quei libroni enormi e mescolarsi con le lettere. Amava leggere e diventare parte della storia. Gli piaceva immedesimarsi nel protagonista e aprire la fantasia per viaggiare in un mondo fantastico dove tutto era possibile. Ma non solo le storie, amava leggere qualsiasi cosa. La lettura riusciva a impegnargli la mente e a non pensare a ciò che aveva intorno. Leggeva di tutto. La Storia di tanti anni fa per esempio. Gli piaceva immagazzinare informazioni e arricchire la sua mente. Leggeva la gazzetta del profeta, leggeva gli antichi libri polverosi dimenticati nella biblioteca al Manor. Gli piaceva davvero tanto leggere. Amava la lettura da sempre, ma in quel momento stava iniziando a odiarla.
Erano passate quasi due ore e Draco Ed Harry, se ne stavano svogliatamente buttati sul divano in pelle nero, a cercare indicazioni e informazioni su un certo mangiamorte di nome Thorfinn Rowle.
~non so chi possa essere..~
~non l'hai mai sentito?~ chiese il corvino.
~non mi ricordo...forse..no,non credo~
~cosa?~
~se è quello che penso, mi sembra che era stato mandato a cercarvi, a te e ai tuoi amici.. insieme ad un altro che se non ricordo male si chiam-~
~Antonin Dolohov~ disse Harry stringendo i denti.
~lo conosci?~
~lui e il suo amico hanno provato ad attaccarci in un pub di Londra..Li abbiamo schiantati ed Hermione gli ha eliminato la memoria.. non so come possa essere riuscito a riaverla~
~mm..capisco..~
Harry si torturò le mani con fare nervoso e Draco guardò il tavolino davanti a se.
~dove credi possano essere andati? Non hai mai sentito parlare di un nascondiglio o roba del genere?~
~non che io ricordi..il Signore Oscuro preferiva dire tutto a mio padre e ad altri suoi uomini preferiti. Mio padre non mi diceva mai niente..~
~non fa niente... troveremo un altro modo per trovarli..~
Draco annuì anche se non del tutto convinto.
~Potter?~
~si?~
~tu credi che...cioè..p-pensi che verranno anche da me?~
Harry lo guardò serio, intuendo subito le sue paure.
~no Malfoy.. non verranno. E se lo faranno, puoi star tranquillo,che non sarai solo~ Draco lo guardò e come sempre i loro occhi si unirono creando il più bel capolavoro del mondo. Grigio del verde, verde nel grigio. Rimasero così, gli sguardi mescolati, i cuori impazziti, per molto tempo. Tant'è che Priscilla tornò a casa e trovandoli in quel modo,le venne da sorridere.
~ehm..?~
Draco fu il primo a risvegliarsi. Puntò il suo sguardo in quello dell'amica e divenne rosso quando trovò sul viso rotondo dell'elfa, un sorriso malizioso.
~P-Priscilla? Non ti ho sentito..~
Harry guardò prima Draco poi Priscilla e poi di nuovo Draco. Sembrava avessero appena fatto chissà che cosa, invece si erano solo guardati. La risposta di Harry aveva smosso qualcosa dentro il biondo. Cosa intendeva con quella frase? Che lui sarebbe stato al suo fianco? Lo avrebbe protetto?
~c-che ne dici se..continuiamo domani? Nel mio ufficio...s-se ti va~ chiese Harry grattandosi la nuca.
~per me va bene~ sorrise Draco rosso come i capelli di Ron.
Harry schiarì la gola.
~bene..io, vado~ fece serio lanciando un'occhiata al portone d'ingresso.
Malfoy annuì. Priscilla li guardava alternando lo sguardo da uno all'altro. Sorrise pensando a quanto fossero stupidi. Scosse leggermente la testa e decise di fare qualcosa prima che quei due potessero salutarsi.
~Signor Potter, signore. Che ne dice di rimanere
per cena?~
Draco spalancò gli occhi. Harry invece si guardò intorno spaesato.
~n-non saprei..~
~Padron Draco ne sarà molto felice, non è così?~ chiese guardando Draco.
Lui guardò Priscilla e poi Harry.
~S-si...molto f-felice~ rispose sentendo dentro di lui il cuore battere a duemila per l'agitazione.
Harry sorrise radioso e, insieme al Padrone di casa e alla sua elfa domestica, si diresse in sala da pranzo.
*********
Passarono una serata tranquilla. Tralasciando i parecchi sguardi sfuggiti e le guance tinte di rosso. Per non parlare delle mani sudate e della mezza erezione di Draco ogni volta che vedeva Harry mettere qualcosa in bocca.
Anche Harry era stato maluccio. Averlo a fianco e sapere di non poter fare niente, lo faceva sentire quasi in gabbia.
Avevano mangiato in silenzio, parlando raramente. E se lo facevano, i loro discorsi finivano sempre o al lavoro, o al Quidditch.
In quel preciso momento erano seduti sempre sullo stesso divano in pelle,davanti al fuoco. La sera faceva sempre freschino e nonostante alcuni incantesimi di riscaldamento all'interno del Manor, Draco preferiva sempre accendere il camino. Gli piaceva guardare il fuoco ardere e sentire gli scoppietti che gli sembravano tanto rilassanti. Erano seduti distanti. Ognuno per ogni bracciolo.
Entrambi morivano dalla voglia di toccarsi e di sentire quelle sensazioni calde e forti che provavano in compagnia dell'altro.
Il coraggio era sentire stata una caratteristica dei Grifondoro, questo lo sapevano tutti, ma quel giorno, fu Draco il più coraggioso.
~Potter. Avrei delle cose da dirti e te ne sarei eternamente grato se mi ascoltassi senza interrompere~
Harry si voltò verso Draco e socchiudendo le labbra, l'unica cosa che fece fu annuire. Sentiva il cuore iniziare a battere forte.
~i-io.. volevo parlare del ...del b-bacio~
~Malfoy ti avevo dett-~
~hai detto che non mi avresti interrotto~ lo guardò male.
~hai ragione, perdonami, ma non voglio parlare di quello che è successo~
~e non parlare. Devi solo stare a sentire, parlerò io~
~Malfoy..~
~per favore..~ pregò e Harry non riuscì a resistere a tale richiesta.
Annuì lentamente provando a non pensare all'enorme vergogna che sentiva. Voleva parlargli anche lui ma ogni volta che lo stava per fare, gli veniva un dolore fortissimo alla pancia e si sentiva tremare.
Guardò Draco che guardava a sua volta il fuoco brillante nel camino.
~so di non essere mai stato una persona coraggiosa, sono sempre stato codardo, ho preferito scappare davanti alle occasioni. Sono passati tanti anni dalla Guerra Magica e l'unica cosa a cui penso ancora oggi, è la mia codardia. Avrei voluto tanto affrontare i problemi, ma la verità è che non ne ho mai avuto la forza. Ho sempre lasciato andare, ho permesso a mio padre di comandare la mia vita e ho permesso al Signore Oscuro di renderla un inferno~ si fermò per riprendere fiato e per regolare il battito del suo cuore visto che stava battendo come mai prima. Ce la stava facendo. Stava affrontando i suoi problemi. Per una volta affrontava ciò che aveva davanti con forza e coraggio.
~l'altra volta, quando mi hai b-baciato..~ si fermò ancora ed entrambi sentivano il sangue scorrere nelle vene con più velocità.
~ho sentito q-qualcosa.. qualcosa che non avevo mai provato..e mi ha fatto paura..~ Harry ascoltava serio deglutendo ogni poco. Strinse le gambe sentendo il cavallo dei pantaloni farsi sempre più stretto.
~non mi hai mai lasciato parlare..ora puoi anche prendermi in giro, non mi importa.. se solo mi avessi lasciato parlare, avrei potuto dirti,quanto volessi rifarlo~ si alzò e si avvicinò a Harry. Arrivò davanti a lui. Harry giurò di sentire il suo cuore fermarsi.
Il biondo si avvicinò pian piano al volto del moro non distogliendo mai gli occhi grigi dai suoi verdi.
~c-cosa vuoi fare Malfoy?~ chiese sempre più agitato sentendo i loro nasi sfiorarsi.
~una cosa che desidero fare da troppo tempo~
le labbra piene di Draco toccarono quelle sottili di Harry che si schiusero per lo stupore. Si esplorarono con dolcezza e calma. Poco dopo le bocche si unirono con più disperazione. Entrambi avevano desiderato a lungo quel bacio. Draco prese i capelli di Harry in un pugno ed il moro gemette nel bacio. Le loro lingue si cercarono timidamente aumentando sempre di più la voglia e la bramosia di baciarsi. Draco senti la leggera barba scura solleticargli il volto e gli piacque da morire. Sentiva lo stomaco contorcersi. I respiri mescolati. Il petto unito a quello di Harry. I cuori che battevano all'unisono. Entrambi galoppavano all'interno della gabbia toracica. Draco aveva paura potesse uscire.
Harry poggiò una mano sulla guancia candida di Draco e questo gli succhiò il labbro inferiore. Si staccarono poco dopo. Entrambi rossi in viso. Harry aveva le labbra consumate e tinte di un rosso che difficilmente sarebbe andato via.
Entrambi avevano scoperto una cosa che riusciva ad emozionarli più di qualsiasi altra cosa. Harry pensò che la magia e la grandezza del mondo magico fu nulla in confronto al bacio con Draco.
Anche il biondo pensò la stessa cosa.
Baciare Harry era stata l'esperienza più bella che gli era capitata. Baciare Potter era come assaggiare un pezzo di Paradiso. Ma nemmeno questo riusciva a pareggiare con le emozioni che provava in quel momento. Una cascata di emozioni gli aveva riempito il cuore e inebriato la mente. Harry sentiva qualcosa dentro di lui ricominciare a lavorare. Si sentiva completo. Dopo tanto tempo era riuscito a sentirsi minuzioso ,definitivo ed esauriente. Tutte particolarità che pensava di aver perso. Dopo Ginny specialmente.
Si allontanarono pian piano uno dall'altro, imbarazzati più di prima, senza guardarsi negli occhi.
~b-buonanotte Malfoy~
~buonanotte P-Potter~
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top