九 a lady-like thing
𝗖𝗔𝗠𝗠𝗜𝗡𝗔𝗥𝗘 𝗗𝗔 𝗦𝗢𝗟𝗔 𝗘𝗥𝗔 𝗣𝗜𝗔𝗖𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘, si sentiva libera stando da sola con la sua testa. Per di più poteva godersi il cielo in completo silenzio.
Ora, grazie alla lettura, riusciva ad immaginare anche mentre camminava su un semplice marciapiede.
La faceva sentire bene, senza pensieri.
Libera.
Nessun bambino urlante, nessun adolescente fin troppo esasperante.
Niente gemelli con le loro faide futili, le loro urla e a volte i loro pianti, o i loro scherzi.
Nessun Kazu omicida, con le sue risse e i suoi tentati omicidi-
Oh, ma quello era Kazu che stava pestando un probabile innocente?
Come non detto, non poteva godersi nemmeno una camminata in pace.
Miyako sospirò, passandosi una mano sulla fronte.
Non gli aveva mai chiesto il perché facesse così, sentiva che non le avrebbe risposto.
Forse era un suo meccanismo per stare bene, così come l'immaginazione faceva stare bene lei.
Certo, era un meccanismo discutibile.
Ma lei non era nessuno per giudicare, il suo costante voler provare quella sensazione era anche più discutibile.
Si avvicinò al suo ormai rinominato amico, che non accennava a fermare il suo attacco.
Ogni tanto il suo avversario cercava di tirargli un calcio o una gomitata, tutto pur di liberarsi, ma Kazu sembrava proprio avere il controllo dello scontro.
"Dai, ora basta Kazu. Penso si sia capito chi è il vincitore."
Kazu non l'ascoltò, troppo preso da quella lotta, Miyako provò a tirarlo via per fermarlo, ma riusciva a liberarsi dalla sua presa con facilità.
Miyako non era una molto atletica infatti.
Forse doveva colpirlo?
L'avrebbe ascoltata in quel modo?
Conoscendolo avrebbe di sicuro ottenuto una sua reazione.
Ora non cercava più di picchiarla quindi non ci sarebbero state delle ripercussioni.
Nel tentare l'impossibile tuttavia, Miyako sentì qualcosa collidere contro il suo viso.
Precisamente sul suo naso.
Cercando di tirare indietro l'amico, il gomito di quest'ultimo era andato a colpire lei.
Cadde a terra a causa dell'impatto, il mondo le sembrò girare e sentì un liquido caldo colarle dal viso, cadendo sul terreno.
Le stava uscendo il sangue dal naso a causa della botta.
Sentì poi qualcosa nel suo cervello rompersi, una specie di clic era andato a farle scattare qualcosa.
Qualcosa di non piacevole.
Si alzò e si diresse verso l'amico, che si era accorto dopo di ciò che era accaduto.
La guardava sorpreso, preoccupato e forse anche un po' spaventato.
"Ehi, Miyako... mi dispiace. Stai be-"
Kazu non riuscì a finire la frase, un destro lo colpì in viso, facendolo barcollare.
Fece qualche passo indietro, tenendosi la guancia colpita.
La guardò stupefatto.
Miyako si avvicinò poi all'altro, che la fissava spaventato.
Provò ad alzarsi e ad allontanarsi ma lei fu più veloce, un calcio andò a piazzarsi proprio in mezzo alle gambe di lui, bloccandolo.
Cadde in ginocchio, mentre delle lacrime gli colarono lungo le goti, arrossate dal dolore.
Miyako si diresse verso il suo amato scivolo, si sedette alla fine di esso e con una mano si toccò il naso.
Lo sentiva pulsare e un inteso bruciore le stava facendo lacrimare gli occhi.
Aveva sonno e voleva solo tornare a casa, facendosi coccolare dalla nonna.
Sentì Kazu avvicinarsi a lei, ma prima che lui potesse parlare una risata si udì dall'entrata del parco giochi.
I due si girarono a guardare verso la fonte del suono, videro un ragazzo più grande di loro, forse un liceale.
Si avvicinò ai due, mentre un sorriso era dipinto sul suo viso.
Aveva i capelli neri, tirati indietro dal gel in una forma buffa, i pantaloni erano larghi e gli davano un aspetto ridicolo, il colletto della camicia era sbottonato, mostrando una collana, la giacca gli avvolgeva le spalle, vide poi i suoi occhi, anch'essi neri.
Guardò Miyako tenendosi l'addome, mentre un'altra risata usciva dalle sue labbra.
"Sei stata fantastica prima, anche se non è il classico comportamento che ci si aspetta da una bambina"
Miyako lo fissò, diede poi un'occhiata al suo amico, il quale alzò le spalle.
Rivolse la sua attenzione ai suoi vestiti, pieni di sporcizia e qualche goccia di sangue.
Si passò un dito sotto il naso, togliendo quello rimasto.
Forse il suo comportamento era stato condizionato da Kazu e i gemelli.
Beh, non era mai stata femminile dal principio.
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