ぁかたな(la Katana)
Oggi inizierò questo libro, soprattutto per la mia nuova amica _Mangle_Yos_, amante come me di Rui, il nostro cucciolo.
-No!- la voce di Hanako fluttuò straziante nell'aria, non appena la lama gelida oltrepassò la carne bianchissima del collo di Rui-san, il suo demone, il suo amato.
Giyu, senza esprimere alcunché minima espressione, senza osservare le lacrime che stavano rigando le guance della ragazza, rimise la spada nella sua elsa e si avvicinò a Tanjiro, un giovane ragazzo dai capelli fulvi e scompigliati. Maledetti! Che cosa avevano fatto a Rui?
La giovane si mise ad urlare con tutte le sue forze, fino a lacerare la gola e le corde vocali, sotto sforzo per le grida di lei. Giyu, l'assassino, la osservò atono. Ogni espressione del suo viso era atona: gli occhi scuri non luccicavanao, la carnagione diafana non era attraversata da un minimo rossore e le sue labbra erano distese in un'unica espressione. Poteva essere disgustato, ma poteva non esserlo.
-Lo hai ucciso! Lo hai ucciso! Sei un figlio di puttana, sei un figlio di puttana!- ululò Hanako, gettandosi sul pilastro dell'acqua, il quale cercò di respingere la giovane, ormai impazzita per il dolore e per la collera. Ma era inutile. La ragazza dava pugni, calci e graffiava il viso del ragazzo, lasciando così profonde ferite grondanti sangue.
Tanjiro la prese da dietro, per trattenerla. Era come una gatta isterica. Nessuno l'avrebbe fermata.
-Smettila, Hanako! Cerca di calmarti! Peggiorerai soltanto le cose!- esclamò il ragazzo dai capelli fulvi.
-Assassino, assassino! Ammazzademoni di merda! Mi fai schifo!- gridò Hanako, divincolandosi dalla stretta dell'erede di Yoiichi. Giyu non reagì agli insulti, nè agli spasimi. dell'adolescente. Semplicemente la squadrò fino in fondo, imperturbabile.
-Ora basta, finiscila!- gridò Kamado Tanjiro. Le avrebbe sferrato un pugno nella cassa toracica, se non fosse che Hanako, attraverso il respiro del ragno, ferì gravemente il guerriero.
La ragazza, ormai libera, si precipitò verso il cadavere di Rui. Esso giaceva inerme tra gli stelli dell'erba, bagnati dalla rugiada. Il kimono costellato da ragnatele di velluto svolazzava nella brezza leggera, i piedi scalzi stavano diventando sempre più gelidi e le mani del demone non erano più capaci di muoversi. Con lo sguardo annebbiato dalle lacrime, cercò la testa. Con un sospiro di sollievo la individuò.
Era in mezzo a delle canne di uno stagno. Lo si capiva dalla chioma rosa pallido, riccioluta e ribelle. La giovane corse verso essa e si accasciò a terra, per stringerla al petto.
Oh, quegli occhi rossi, quelle labbra esangui, quel volto cereo erano stati spenti per sempre e, presto, le luci dell'alba avrebbe bruciato il corpo del suo unico amore! No, non poteva non salutare Rui-San. Sarebbe stato doloroso sia per lui che per lei. Le labbra rosa di lei, le sue mani affondarono nella capigliatura del ragazzo. Per un ultimo addio.
'Se mi dovesse succedere qualcosa, osserva la luna piena e chiudi gli occhi. Rivedrai ogni dettaglio della mia anima' le disse Rui, prima di andarsene per la battaglia finale con gli Amazzademoni. Hanako era con lui, in una parte remota del monte Natagumo. Inizialmente non poteva credere a quelle parole, ma vedendo l'atroce fine dell'altro, aveva capito molte cose.
Forse Rui aveva intuito l'inevitabile arrivo della sua fine o forse voleva soltanto rassicurarla. Era cambiato molto, da quando lei e lui si erano incontrati. Da crudele era diventato il demone più protettivo e dolce del mondo. Grazie a lui, Hanako era divenuta più determinata e capace di provare crudeltà e cattiveria verso coloro che l'avevano maltrattata.
Essi erano stati il farmaco per i loro esseri. Entrambi si erano protetti a vicenda, avevano pianto insieme, avevano assistito insieme al
la morte degli umani, si erano baciati, assorbiti.
Erano divenuti una sola anima, un'anima di fili taglienti e di fiori eterei.
Ma com'era nato quel rapporto così viscerale ed eterno? Come si erano incontrati?
Oh, Hanako ricordava come se fosse ieri! La sua mente, sebbene a pezzi, era ancora capace di navigare nell'oceano degli eventi felici e tragici. Doveva solo ricordare.
Osservò la luna piena, la quale aveva strappato le coltri di nebbia e si era mostrata in tutta la sua eleganza. Sospirò e chiuse gli occhi.
Il viso di Rui-San stava divenendo sempre più nitido. Il passato stava riprendendo i colori....
Nota autrice:
Buonasera! Ecco qui il primo capitolo! Spero che vi piaccia. Vi avverto solo che in questo libro ci saranno parolacce, sangue, sesso, abusi fisici e verbali e molte morti terrificanti. Se uno di voi lettori dovesse essere sensibile, che non legga questo libro.
Bye💞
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