𝐁𝐞'𝐞𝐥𝐞𝐧 𝐝𝐢 𝐅𝐞𝐥𝐢𝐱

𝐍𝐎𝐌𝐄 ♛

ʙᴇ'ᴇʟᴇɴ

Il nome della giovane le è stato dato in riferimento al suo potere: la super velocità. Di fatto il nome significa "freccia" ed è riferito alle abilità belliche. Col passare degli anni e dell'evolversi del suo potere, il suo soprannome è infatti diventato "La Freccia". È una velocista iperattiva ed energetica, capacità rara che ha segnato non solo il suo carattere, ma anche appunto il suo nome.
La giovane non ha un cognome, perciò viene conosciuta come "Bèelen di Felix", ossia la città da cui proviene.

𝐄𝐓𝐀' ♛

22 ᴀɴɴɪ

Bèelen ha 22 anni. Come tutti non festeggia il suo compleanno, anche perché non ha idea di quando sia. Perciò conosce la sua età sommando ogni anno che passa. È stata strappata dalla sua famiglia quando era terribilmente piccola, e da allora ha solo conosciuto campi di addestramento e il palazzo dorato, dove è stata reclutata quando aveva 17 anni. È da allora che vive lì, 5 anni in totale, e non ha mai conosciuto altro. Deve ammettere che la cosa non le piace, il fatto di non conoscere il giorno preciso della sua nascita, perchè non gliel'hanno mai detto? Ma tendenzialmente non ci pensa, i dubbi ed i pensieri la assalgono solo ad ogni capo dell'anno, quando la sua età sale. D'altro canto pensa che è una condizione comune a tutti, e che quindi forse non dovrebbe farsi trascinare da tutti quei pensieri.

𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐎 ♛

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I capelli rossi di Bèelen sono mossi naturali, c'è da dire però che lei si preferisce liscia, perciò nelle occasioni importanti (non avendo sempre tempo) fa degli impacchi con delle erbe che le allisciano i capelli, rendendoli morbidi e setosi. Ha degli occhi celesti, particolarmente chiari, le sue pupille tendono a rimpicciolirsi ed ingrandirsi con facilità, in base alla luce o se sta provando una emozione forte. In realtà è una cosa che posseggono tutti, ma si voglia per la facilità con cui le succede o per il fatto che è tutto evidenziato dai suoi occhi molto chiari, con lei si vede maggiormente. Ha un corpo poi non così robusto, il suo potere le fa bruciare molti grassi e in effetti il suo corpo è formato praticamente solo da massa magra.

𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 ♛

Bèelen nacque nella città di Felix. Quando aveva due anni fu strappata dalla sua famiglia e portata in un campo di addestramento, sola, e senza nulla di minimamente familiare. La giovane non ricorda praticamente nulla della sua vita prima di diventare una recluta; anche se in realtà ha solo un vago, indefinito e sfumato ricordo. Una donna che tende le braccia verso di lei, dai capelli lunghissimi e rossi. Ha la sensazione di ricordarsi la morbidezza di quei capelli, come fossero seta, e in certi momenti crede di ricordarsi anche il suo sorriso. Molto probabilmente, quella donna, era la sua amata madre. Tanto spesso si era detta che tutte quelle immagini erano solo un frutto della sua mente, immagini create dalla lei bambina, che per confortarsi nei momenti bui, si rifugiava in quei ricordi durante la notte. Ma da un momento all'altro si disse di smettere di farsi del male, di smettere di tormentarsi riguardo alla veridicità di quei momenti, e invece goderseli con felicità, che essi fossero fantasie o meno. E' stata cresciuta da tanti "impiegati", ma solo due ebbero un'importanza particolare nella sua vita: Karen e Sigfrud. Karen aveva dei lunghi capelli castani, molto scuri, che si avvicinavano al nero, quasi sempre raccolti in uno chignon; mostrava probabilmente un po' più di anni di quelli che aveva in realtà, e aveva due occhi verdi intensi come quelli di pochi. Era una donna molto dolce ed estremamente sensibile, caratteristiche che esternava con fierezza, probabilmente per questo lei e Sigfrud non sono mai andati molto d'accordo. Karen fu colei che si occupò di Bèelen al di fuori degli orari di addestramento. Quando la bambina arrivò al campo, Karen notò di come avesse al collo una collana marrone, un intreccio di fili, e come ciondolo un artiglio, dalla punta leggermente limata. La donna aveva l'ordine di requisire tutti gli oggetti personali, ma chissà per quale motivo, guardando negli occhi di quella bambina spaventata, decise di tenere il ciondolo con sé, per poi darlo a Bèelen poco prima di partire per il palazzo dorato, una volta che era stata reclutata. Fu la madre che Bèelen non ebbe mai avuto. La incoraggiò ad avere fede, a credere nel suo potere, e soprattutto ad essere orgogliosa di poter servire il sacro governo e di essere stata scelta per andare al palazzo dorato. Appoggiò sempre in tutto e per tutto il carattere della giovane, e la esortò a non smettere mai di avere fiducia in sé stessa. La prima ferita, la prima caduta, la prima delusione, Karen era sempre lì per lei.

"ʙᴇ'ᴇʟᴇɴ, ɴᴇʟʟᴀ ᴛᴜᴀ ᴠɪᴛᴀ ᴠᴏɢʟɪᴏ ᴄʜᴇ ᴛᴜ ᴛɪ ʀɪᴄᴏʀᴅᴀ ᴜɴᴀ ᴄᴏsᴀ, ʟᴀ ᴛᴜᴀ ғᴏʀᴢᴀ ɴᴏɴ ʀɪsɪᴇᴅᴇ ᴍɪɴɪᴍᴀᴍᴇɴᴛᴇ sᴏʟᴏ ɴᴇʟ ᴘᴏᴛᴇʀᴇ ᴄʜᴇ ᴅɪᴏ ᴛɪ ʜᴀ ᴅᴏɴᴀᴛᴏ, ᴍᴀ ɴᴇʟʟ'ᴜɴɪᴄɪᴛà ᴅᴇʟ ᴛᴜᴏ ᴄᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ, ᴅᴇʟʟᴀ ᴛᴜᴀ ʙᴏɴᴛà, ᴅᴇʟʟᴀ ᴛᴜᴀ ɢᴇɴᴛɪʟᴇᴢᴢᴀ ᴇ ᴘɪᴇᴛà, ɴᴏɴ ʟᴀsᴄɪᴀʀᴇ ᴍᴀɪ ᴄʜᴇ ɪʟ ᴘʀɪᴍᴏ ᴀʙʙɪᴀ ʟᴀ ᴍᴇɢʟɪᴏ sᴜʟ sᴇᴄᴏɴᴅᴏ".

Sono queste le frasi che Bèelen ha sempre trovato in Karen, che l'aveva presa a cuore come non aveva fatto con nessuno. Lasciarsi andare fu dura, per entrambe, ma Bèelen ricorda Karen ogni giorno per quello che è stata: sua madre; ed ogni volta che stringe il suo ciondolo tra le mani, non pensa solo a sua madre perduta, ma anche a quella trovata nonostante tutti gli eventi della sua vita.

Con Sigfrud il rapporto fu molto diverso: un uomo alto, senza capelli ma con una barba lunghissima, occhi impenetrabili e immobili così come, apparentemente, il suo animo. Fu il principale addestratore di Bèelen, anche se ovviamente non l'unico. Pretendeva sempre il meglio e anzi, la assoluta perfezione da lei. Un addestramento pesante, rigido e rigoroso, che l'ha fatta diventare l'eccellente soldato che è oggi.
Lavorarono sulla sua forza fisica, sul combattimento corpo a corpo, sull'utilizzo delle armi, e ovviamente sulla gestione del suo potere. Affrontarono tutti i punti deboli della giovane, a partire dalla facile distrazione, fino alle tecniche per utilizzare le sue energie al meglio. Sigfrud non lasciava spazio alle emozioni. Durante i primi anni, Bèelen provò un certo odio nei suoi confronti, ma col tempo l'odio lasciò spazio al forte desiderio di renderlo orgoglioso, di essere alla sua altezza, di essere "perfetta". Tutte le volte che Bèelen sbagliava, lui le faceva ripetere l'esercizio ancora, e ancora, e ancora, fin quando lei non era priva di forze, ma non ci fu un solo istante, in cui lui perse la fiducia in lei, anche se questo non lo mostrò mai.

"ᴄʀᴇᴅɪ ᴄʜᴇ ɪɴ ᴜɴ ᴄᴏᴍʙᴀᴛᴛɪᴍᴇɴᴛᴏ ᴠᴇʀᴏ ʟ'ᴀᴠᴠᴇʀsᴀʀɪᴏ ᴛɪ ʟᴀsᴄᴇʀà ᴜɴ ᴍᴏᴍᴇɴᴛᴏ ᴅɪ ᴛʀᴇɢᴜᴀ?! ᴀʟᴢᴀᴛɪ sᴜʙɪᴛᴏ! sᴀʀᴇsᴛɪ ɢɪà ᴍᴏʀᴛᴀ ᴅᴜᴇ ᴠᴏʟᴛᴇ!"

Tuonava con la sua voce.

Nel campo lo chiamavano "l'Uomo di Pietra", vista la sua espressione irremovibile e il suo apparentemente sembrare privo di sentimenti. Combattere contro di lui per Bèelen era un onore, era terribilmente stimolante, visto che era uno dei migliori addestratori delle cinque città. L'uomo con lui aveva sempre un lungo e robusto bastone di legno scuro, così resistente da sembrare una stecca di marmo. Erano in pochi quelli che Sigfrud decideva di addestrare con una certa intensità, mettendoli sotto la sua ala, e si diceva che tutti i suoi allievi siano diventati grandiosi guerrieri, tutti reclutati poi al palazzo dorato. Bèelen ricorda come fosse ieri l'ultimo giorno in cui due si videro, era il giorno prima della sua partenza per il palazzo dorato.

Erano nel grande cortile all'aperto dove Bèelen si era sempre addestrata, circondato da un porticato di legno. L'ultimo addestramento era appena finito, e i due si trovavano uno di fronte all'altro. Era quasi sera, il cielo nuvoloso e il vento freddo.

"ɪʟ ᴛᴜᴏ ᴀᴅᴅᴇsᴛʀᴀᴍᴇɴᴛᴏ ғɪɴɪsᴄᴇ ǫᴜɪ, ᴀɴᴄʜᴇ sᴇ ʟᴀ ᴠɪᴛᴀ ɴᴏɴ sᴍᴇᴛᴛᴇʀà ᴍᴀɪ ᴅɪ ɪɴsᴇɢɴᴀʀᴛɪ. ᴛɪ ʜᴏ ᴛʀᴀsᴍᴇssᴏ ᴛᴜᴛᴛᴏ ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ʜᴏ ᴘᴏᴛᴜᴛᴏ, ᴜsᴀʟᴏ ᴄᴏɴ ʟᴀ sᴀɢɢᴇᴢᴢᴀ ᴄʜᴇ ʀɪsɪᴇᴅᴇ ᴅᴇɴᴛʀᴏ ᴅɪ ᴛᴇ"

disse per poi chinare la testa.
In quel momento negli occhi di Bèelen si formarono lacrime, che nascose chinando il capo a sua volta. L'uomo camminò di fianco a lei, sorpassandola. Lei alzò la testa, col vento che le accarezzava i capelli.

"ᴍᴀᴇsᴛʀᴏ"

disse voltandosi di scatto.

"ᴠɪ ʜᴏ ʀᴇsᴏ ғɪᴇʀᴏ?"

aggiunse poi, con la voce più ferma che riuscì a trovare in quel momento, nascondendo il suo tremolio, con le lacrime che scorrevano sul suo viso e stringendo le mani in dei pugni. L'uomo si fermò, si voltò e camminò fino a trovarsi di fronte a lei. Spostò il suo bastone nella mano sinistra, e con la destra prese delicatamente il volto della giovane da sotto il mento, sollevandolo un poco. In quel momento, fece una cosa che nessuno aveva mai visto prima:

sorrise.

Un sorriso gentile, nessuno probabilmente aveva mai visto i suoi zigomi salire così in alto, e nei suoi occhi Bèelen vide una luce, una luce che ha sempre saputo esistesse, ma che non aveva mai mostrato. Anche lei sorrise commossa, e l'uomo si ritirò poco dopo, col suo solito passo da uomo, apparentemente, di pietra.

Non si spiegò mai perché, ma dire addio a Sigfrud fu molto più doloroso e difficile di dire addio a Karen.

A 17 anni il grande cambiamento.
Ormai era una donna,
e avrebbe dovuto proteggersi
dal mondo esterno
completamente da sola,
poiché nonostante fosse stata portata
da bambina contro la sua volontà
in quel campo di addestramento,
quella era la sua casa
che l'aveva protetta
fino a quel momento.
Nonostante i dubbi iniziali
nei suoi confronti dovuti al suo carattere solare e ritenuto troppo sensibile, col passare degli anni ottenne sempre più fiducia dai membri del sacro governo. Tutte le missioni che le venivano assegnate erano eseguite egregiamente ed era ritenuta da tutti un soldato esemplare. A 20 anni, tre anni dopo il suo trasferimento, a Bèelen fu recapitato un pacco importante, con una lettera. Era da parte di Karen, ma dentro il pacco c'era qulcosa che non apparteneva a lei, qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere:
il bastone di Sigfrud.
L'uomo era morto poco tempo prima, nessuno si spiegava come, anche perché il suo corpo non fu mai ritrovato, ma tutti sapevano che l'uomo e la sua arma erano una cosa sola, e lui non se ne sarebbe mai separato. Lasciò solo un messaggio, annunciando come sua ultima volontà il voler tramandare la sua arma a Bèelen. Fortunatamente nessuno assistette alla scena della scoperta di Bèelen riguardo la notizia, poichè pianto più straziante non si era mai sentito. L'ennesimo punto interrogativo della sua vita: perché?

La sua morte non fu facile da mandare giù, ma Bèelen ingoiò l'ennesimo macigno, convinta che l'uomo l'avrebbe rimproverata severamente, come era abituato a fare, se solo l'avesse vista sprofondare.
L'arma di Sigfrud la utilizza solo per le battaglie più importati, e usandola diventa molto difficile da fermare.
Al palazzo conobbe tante persone, fece amicizia, divenne un'amica, e cercò di crearsi una parvenza di nuova famiglia.
Ci fu una persona con la quale legò in particolar modo: la cosiddetta
"Belva".
Élite del Sacro Governo, strinsero un legame particolare, segnato da una bella amicizia, tanto che la Belva fu l'unica persona a conoscenza dell'esistenza di Sigfrud.
Bèelen, nella quale il Sacro Governo riponeva grande fiducia, era l'unica a poter far visita alla Belva, tenuta in disparte. Bèelen non ha mai capito fino in fondo il perché del suo isolamento. Sapeva ciò di cui era capace, e infatti le veniva raccontato che il tenerla in disparte era semplicemente un mezzo di sicurezza, ma Bèelen non la riteneva una minaccia.
L'una si fidava ciecamente dell'altra, fin quando non arrivò il giorno:

La strage al palazzo dorato.

Bèelen non fu informata immediatamente dell'accaduto, e arrivò sul luogo della strage un attimo dopo la fuga della Belva.

Avrebbe potuto inseguirla?
Si.
L'avrebbe raggiunta?
Certo.
Eppure la lasciò andare, anche se si domanda ancora il perché. Non poteva combattere contro una delle persone più care che aveva.
Se da una parte, anche se non subito, riuscì a capire il suo voler fuggire, dall'altra parte vide il suo andarsene come un tradimento.

Ora continua ad essere quello che è sempre stata: una servitrice della sua terra, in attesa di un'occasione per aiutare davvero a far diventare il suo paese un posto migliore.

𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 ♛

"ʜᴏ ᴠɪsᴛᴏ ᴘᴇʀsᴏɴᴇ ᴀ ᴘᴇᴢᴢɪ
ᴀɪᴜᴛᴀʀᴇ ᴄʜɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ sᴏʟᴏ ᴜɴᴀ ᴄʀᴇᴘᴀ"

Bèelen è una giovane molto solare, energica e socievole. Le piace molto conoscere persone e cose nuove, infatti è molto curiosa e sempre propensa a sperimentare. Le piace scherzare, ridere e portare il buon umore. E' una persona molto affidabile, gentile, empatica e propensa ad aiutare. Ha sempre un sorriso per tutti quando si trova in mezzo alla gente e le piace sentirsi utile. E' un'ottima ascoltatrice e sa dare sempre ottimi consigli se si parla delle vite degli altri. Fino a qui sembra tutto perfetto, no? E invece beh, in realtà sotto l'apparenza c'è un mondo di dubbi e ferite che caratterizza Bèelen. Innanzi tutto, questa ragazza a non parla quasi mai dei suoi sentimenti più profondi o delle paure e dei dubbi che riguardano la sua esistenza. Probabilmente questa caratteristica le è stata trasmessa da Sigfrud. Attenzione: questo non vuol dire che non esprima dubbi su niente. Infatti se si sta parlando per esempio di una missione, lei è la prima ad esprimere il suo dissenso se qualcosa non la convince, ma mai assolutamente niente che la riguardi in prima persona. A lei piace molto il lavoro di squadra, perciò non si sognerebbe mai di non dire quello che pensa quando questo potrebbe compromettere una missione, dove ci sono in gioco le vite dei suoi compagni. Ha un problema con "l'essere abbastanza"; esige sempre la perfezione da sé stessa, e probabilmente è anche per questo che non lascia trasparire le proprie perplessità su sé stessa. La sua è un'esigenza, ha bisogno di essere al suo meglio e di sentirsi utile e di sapere di star contribuendo per qualcosa di buono, è una necessità. Tutto quello che ha sempre saputo di sé stessa con estrema sicurezza è sempre stato questo: essere un perfetto soldato. Senza di questo, alla fine, cosa è lei? Ricorda ancora nella sua mente le parole di Karen, che lei non era solo un'arma, non era solo il potere che aveva nel suo corpo, eppure, Bèelen la maggior parte delle volte questo non lo vedeva.
È una persona davvero molto sensibile, ma non nel senso di fragile, più che altro vive le emozioni in maniera molto intensa. È dotata di grande perseveranza, probabilmente una delle qualità più importanti che ha acquisito durante il suo addestramento. Questa ragazza lotta fin quando il suo corpo non l'abbandona, se avrà le forze, si rialzerà sempre.
Ovviamente, come tutti, ha dei punti deboli.
Se si nomina il suo passato diventa particolarmente suscettibile, soprattutto se si esprimono "sentenze".
Non è una che perde la calma facilmente, ma se una persona a lei cara, o la sua memoria, viene offesa, Bèelen può perdere facilmente il controllo. Una volta presa una decisione è difficile che cambi idea. È stata additata da alcuni come irresponsabile per il suo eccessivo senso di responsabilità nei confronti degli altri; per esempio:
Se durante una missione un suo compagno viene catturato o ferito,
lei tornerà indietro a prenderlo a costo della sua vita, una volta certa di non star mettendo in pericolo qualcun altro. Se la vediamo da questo punto di vista, in certe occasioni è quindi anche impulsiva. Le piace seguire i piani escogitati, ma se per un imprevisto c'è bisogno dall'istinto lei non esita a usarlo.
Di cosa ha paura?
Di fallire, sicuramente.
Ma anche di incontrare la Belva in battaglia.
Riuscirebbe a combattere?
Non ne è certa.
Se nei confronti del suo avversario c'è un qualche rapporto affettivo,
lei non riesce ad attaccare.
Prende le opinioni che hanno gli altri di lei molto sul personale, ci tiene parecchio.
La Bèelen della quotidianità e la guerriera sono due persone abbastanza diverse:
È già stata descritta la Bèelen di tutti i giorni, ma la sua versione in battaglia è alquanto diversa. È come se spegnesse il suo cuore con un semplice gesto. Diventa come una macchina che esegue ciò che gli è stato ordinato con precisione e apparente indifferenza. Questa è una delle tecniche trasmesse da Sigfrud.
Bèelen riuscirebbe ad uccidere tutte quelle persone se avesse il suo cuore aperto?
No.
Perciò, avendo individuato questa caratteristica, il suo Maestro lavorò anche su questo.
Essere troppo fiduciosa sin da subito nelle persone gli ha portato diversi problemi, ma è una caratteristica troppo radicata nel suo animo.
Non bisogna lasciarsi troppo ingannare dal carattere dolce e tendenziale pacifico, sa farsi rispettare molto bene.

𝐅𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 ♛

Come si potrà dedurre, Bèelen è nella fazione del Sacro Governo.
Perché vi chiederete?
Semplicemente, perché no?
Nella sua vita, l'unico ambiente nel quale la giovane ha vissuto, ha sempre idolatrato e venerato il Governo. Non conosce altro, e in quelle volte dove la sua mente ha messo in dubbio la sincerità e la purezza delle intenzioni dell'istituzione che serve, si è rimproverata severamente. Come poteva pensare certe cose? Il Sacro Governo le ha dato tutto, le ha dato la possibilità di dare un senso alla sua vita, e lei come avrebbe mai potuto ricambiarlo con dei dubbi? Perciò si, segue la sua fazione poiché crede, o forse se lo impone, che tutto quello che fa per il governo è giusto. Tutte quelle morti hanno un senso. Il rispetto delle leggi e l'ordine hanno un senso. La perfezione ha un senso.
Perciò rimane fedele al Governo, del quale si è guadagnata l'estrema fiducia grazie ad anni di obbedienza e compiti eseguiti egregiamente.
Se non fosse una guerriera al servizio del governo,
cosa sarebbe lei?

𝐏𝐎𝐓𝐄𝐑𝐄 ♛

La super velocità

Bèelen ha un potere di classe S.
Essere super veloce.
Non è una capacità molto comune,
il che l'ha probabilmente resa speciale per il Sacro Governo.
Sa muoversi veloce come il soffio del vento, tanto mentre usa il suo potere è come se tutti gli altri andassero al rallentatore, ed è capace di captare così ogni movimento.
All'inizio è stata dura.
Molto dura.
Non appena ebbe la consapevolezza di ciò che possedeva, gestire il suo potere le sembrava quasi impossibile. Ha perso il conto di tutte le ferite ed i lividi che si è fatta. Ma col tempo e la devozione, sono iniziati i primi progressi, e dopo anni e anni di allenamento, ora ne ha il pieno controllo.
Certo, ovviamente ci sono dei punti deboli.
Molti è riuscita a controllarli, come la facile distrazione dovuta a tutti gli stimoli che riceveva, oppure i giramenti di testa quando utilizzava il potere per troppo tempo, ma alcuni ovviamente sono rimasti.
Per esempio il "rifornimento": ella infatti spreca tantissime energie utilizzando il suo potere, perciò ha bisogno di rifocillarsi dopo ogni battaglia. Se non lo fa, il rischio è, oltre alla debolezza, quello degli svenimenti. Nei casi più estremi, se continuasse per tanti e tanti giorni ad usare i suoi poteri senza cibarsi, questi ultimi la consumerebbero portandola alla morte.

𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓𝐀' ♛

La giovane ama follemente cantare e ballare. Quando sa di non essere vista o sentita, le piace stare nelle sue stanze, o in luoghi nascosti che solo lei conosce, a danzare a piedi scalzi canticchiando canzoni. La prima volta che vide tante persone ballare felici, fu a 20 anni, in una delle tante missioni contro i ribelli, quando trovarono un villaggio intento a festeggia qualcosa. Quella sera fu l'unica dove Bèelen non attaccò, e aspettò che i suoi compagni finissero.

In aggiornamento

𝐒𝐕𝐈𝐋𝐔𝐏𝐏𝐈 ♛

A parte quelli che ho già chiesto a MJ, al momento mi piacerebbe avere sicuramente diverse conoscenze per lei, del resto è una persona estremamente socievole; per adesso non ho intenzione di farle intraprendere una storia d'amore, ma se con l'andare avanti nella role si creerà il rapporto giusto perché no? Per quanto riguarda le rivalità, anche per quelle al momento non sono interessata, anche perché di per sé Bèelen non è una persona guerrafondaia, ma come per la questione romantica, se durante la role creare un rapporto di rivalità può essere interessante allora sono disponibile~~


bacchedimirto

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