3. You're too mean, I don't like you
⋆˚࿔Chase Me, Capitolo 3𝜗𝜚˚⋆
«Valery Blair, è richiesta in presidenza.»
Non c'è niente di meglio che iniziare una giornata scolastica nell'ufficio del preside.
«Che hai combinato?», chiede Kev.
«Proprio niente.»
«In bocca al lupo», mi dà un bacio affetuoso sulla fronte e sparisce tra gli altri alunni.
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Apro la porta dell'ufficio del preside.
«Mi ha richiesta?»
«Sì, vorrei parlarti della questione che ti ho già anticipato al telefono.»
Eppure al telefono non mi ha anticipato proprio un bel niente e, essendo io una persona davvero molto impaziente, se non scopro cosa sta succedendo entro adesso, impazzirò.
Il preside mi fa cenno con la testa di accomodarmi sulla sedia davanti a lui.
«Ho provato a contattare i suoi genitori ma sembrano irraggiungibili. Tutti e due.»
Merda.
«Sì, umh... è che sono partiti per un viaggio di lavoro.»
Faccio un sorriso di circostanza che spero non capisca sia falso. Mi scruta con i suoi occhiali dalle lenti minuscole e inizio a sudare freddo.
Non deve scoprire che siamo da soli.
«Okay... però lei non è ancora diciottenne, chi si prende cura di voi tre? Avete un altro tutore legale che faccia le veci dei genitori?»
Alza un sopracciglio scuro e i suoi occhi marroni sembrano volermi scannerizzare per sapere se mentirò o meno.
«Ovvio, c'è... la nostra vicina.»
Che cosa ho detto? Oddio, oddio.
Dovevo stare zitta. Ho solo complicato le cose. Mi strapperei tutti i capelli.
Perché, Val? Perché dovevi proprio accennare la vicina di condominio che più odia te e i tuoi fratelli?
«Bene, allora dì pure alla tua vicina che devo parlarle di alcune questioni in quanto a voi tre.»
«Ma certo...»
Sì, ovviamente, e adesso come convinco quella stronza a stare al gioco?
Potrei offrirle dei soldi, ma non penso proprio dato che mancano perfino a noi. Magari molti kebab gratis potrebbero convincerla... E finalmente quel lavoro di merda mi sarebbe utile in un qualche modo.
«Può dirmi il nome e il numero della tua vicina?»
Questa domanda mi coglie davvero alla sprovvista, anche se inevitabile.
E poi il preside continua a guardarmi con quel cipiglio serio talmente irritante...
Inizio a sorseggiare un po' di caffè dal mio bicchierino per prendere tempo. Rimango in silenzio a bere cercando di farmi venire in mente un modo per tramutarmi in nebbia e fuggire da sotto la porta.
Non avrei dovuto mentire sin dall'inizio, ripensandoci. Una bugia tira l'altra, in qualsiasi caso. E in questo caso, mi sto solo scavando la fossa da sola.
Non ci vorrà molto prima che il preside Miller smascheri tutta questa messinscena e ci mandi i servizi sociali a casa.
Ci divideranno, com'è già successo quando eravamo più piccoli e da lì in poi non ci vedremo mai più.
«Gwendolyn Hudson, è il suo nome.»
Il preside annuisce e annota il tutto su un quadernino.
«D'accordo, il numero puoi scrivermelo pure per e-mail, non voglio farti perdere troppo tempo per seguire le lezioni.»
Inizio a torturarmi le mani con un brutto presentimento che cresce nel petto. Sto solo peggiorato le cose.
«Comunque, l'ho convocata qui per parlare del comportamento di sua sorella, visto che i vostri genitori sono partiti e lei è la sorella più grande e responsabile.»
Non è vero, non sono la più grande. Il più grande è Matt che ha diciott'anni, io ne ho diciassette e Lana quattordici, ma Matt viene praticamente considerato un bambino.
«Di cosa si tratta?»
"Si muova ad andare al punto."
«Come ho già detto: è una questione molto delicata...»
"Ma quanto ci vuole? Se non si muove la sfuriata che farò potrebbe non essere altrettanto delicata."
Con lo sguardo lo sprono ad andare avanti, perché mi sto davvero alterando. I Blair, come ho forse già accennato, non hanno molta pazienza.
«Lana, negli ultimi giorni ha assunto comportamenti strani e molto insoliti per lei. Di solito è molto gioiosa e piena di energie, ma mi è stato riferito recentemente dai professori, che adesso Lana sembra spenta, triste.»
Abbassa gli occhi su dei fogli e si alza gli occhiali sul naso.
«Sa il perché?» domando, sinceramente interessata.
«Sì, mi è stato riferito che hanno visto un suo compagno di classe avere dei componenti illeciti e maleducati nei suoi confronti.»
«Lana viene bullizzata!?», inizio ad andare nel panico e mi tengo ai braccioli della sedia.
«Sì, ma stiamo già risolvendo la faccenda. Ho programmato un colloquio con il ragazzo in questione e i suoi genitori», annuisce con la testa e incrocia le mani dalla carnagione scura sulla scrivania.
Anch'io annuisco, ancora preoccupata.
Perché non me l'ha detto? Sono davvero così pessima come sorella o... come amica?
«Può andare adesso.»
Mi alzo sconcertata e raggiungo di nuovo il mio armadietto. Vedo che l'anta è stata aggiustata.
Mi giro per cercare Kev ma vedo il ragazzo biondo dell'altro giorno che mi fa un cenno.
Mima di avere qualcosa con le mani. Io gli mostro il pollice in su, pur non avendo capito che diavolo volesse dire con quei gesti.
Mi ha aggiustato lui l'armadietto?
Lo apro e ci trovo dentro un bigliettino.
Per aver lanciato quella canna dal balcone.
Che tipo strano...
Torno con lo sguardo sul bigliettino e noto che sotto c'è un'altra cosa scritta.
Ps: mi chiamo Jake.
Mi giro e vedo che mi fissa ancora.
Alzo gli occhi al cielo e noto che non è l'unico che mi sta guardando.
Il ragazzo nuovo - Chase, credo - mi lancia occhiatacce infuocate e piene d'odio.
Che forza! Il "nuovo arrivato" mi odia già!
Perché, poi?
«Sorellina.»
«Porca troia!», Matt mi fa lanciare il bigliettino per il colpo di paura che mi fa prendere. Mi porto una mano sul cuore.
Ma da dove spunta?
«Perché il preside ti ha chiamata?», incrocia le braccia e aspetta una risposta.
«Non so, chiedi a Lana.»
Gli sbatto l'anta dell'armadietto in faccia e me ne vado.
Matt's pov
"Chiedi a Lana"?
Ma che cazzo vuol dire?
Torno dai miei amici e mi appoggio al muretto del cortile di fianco a Chase.
«Chi era quella?», chiede.
Alzo un sopracciglio e scuoto la testa. «Non ci pensare neanche.»
«Di fare cosa?», un ghigno gli si forma in faccia.
«Di provarci con mia sorella. È off-limits, per due motivi: Uno, è mia sorella, due, sta sotto allo stesso ragazzo da anni.»
Lo guardo male e mi accendo una sigaretta, ma prima che possa fare un tiro me la ruba e mi costringe ad ascoltarlo.
Sospiro e incrocio le braccia.
«Le piace stare sotto, eh?»
Gli dò una gomitata che lui sembra non avere mai ricevuto, visto che il suo corpo non si muove di un millimetro.
«Attento a come parli di lei.»
«Scherzavo, Matt. Stai facendo tutto tu.»
Lo squadro con sufficienza.
«Volevo solo fartelo sapere.»
Lui alza le mani in segno di resa. Mi ridà la sigaretta e ne prende un'altra.
«Chaseee», una bionda sculetta nella nostra direzione.
«Che cazzo vuoi Sarah?», domando espirando il fumo.
Mi guarda corrugando le sopracciglia e imbronciando le labbra.
«Non il tuo. Ho detto Chase.» Gli rivolge un sorriso sensuale e Chase ricambia.
Ma pensa te che troia.
«Hai già fatto il giro della scuola?», chiede sbattendo le sopracciglia.
Dio, che nervi.
Chase scuote la testa.
«Vuoi che te la mostri?», alza un sopracciglio e si lecca le labbra.
Io mi avvicino con la bocca all'orecchio di Chase.
«È tutta tua. Però ricordati di usare le protezioni. Sarà andata a letto con tutta la scuola.»
Faccio un ghigno e Chase ridacchia.
«Cosa gli hai detto Matt?!» si mette le mani sui fianchi pronunciati.
«Nulla, continua pure a fare il tuo lavoro.»
Il suo profumo insopportabile mi pizzica le narici.
Circondo il filtro della sigaretta con le labbra per l'ennesima volta.
La bionda lascia perdere e se ne va prendendo per mano Chase, che sfila subito la mano da quella della ragazza, ma continua comunque a seguirla.
Jane si mette a ridere a crepapelle. Quasi mi ero dimenticato della sua presenza.
«Oddio, sto soffocando. Batti il cinque, Matt», mi sorride mentre le do il cinque.
«Dov'è Jake?», le chiedo.
«Il mio fratellino? Non so, probabilmente a limonarsi una ragazza, o un ragazzo, o tutti e due insieme», alza le spalle e io rido.
Mi ruba la sigaretta dalle mani.
«Ma hai visto quante ce ne sono?», chiedo indicando i pacchetti di sigarette appoggiati sul muretto.
«Sì, ma io volevo proprio questa», mi sorride e continua a fumare senza senza distogliere lo sguardo dal mio.
Le parole di mia sorella mi continuano a frullare in testa mentre io e Jane ci passiamo la sigaretta.
«Chiedi a Lana.»
Appena la vedo le faccio un interrogatorio con tanto di luce sparata in faccia.
Valery's pov
Finita la lezione di , geografia mi alzo e prendo tutte le mie cose il più velocemente possibile.
La professoressa di geografia è Satana in persona e non ci tengo a stare in questa classe un secondo di più.
La prossima lezione è quella di inglese, non che sia meglio...
Entro in aula e trovo il solito: gente che si ficca la lingua in gola, altri stravaccati sui banchi che fumano, altri ancora intenti a buttarsi giù dalla finestra, Tyler che spaccia erba...
Mio fratello e gli altri suoi stupidi amici sono quelli che fumano, ovviamente.
Quel gruppo è inseparabile, soprattutto da quando sono stati bocciati tutti insieme. Accidenti che squadra.
Tra loro noto anche il modello. Com'è che si chiamava?
Vedo Kevin che prega per l'interrogazione imminente.
«Non eri ateo?», gli chiedo sedendomi di fianco a lui.
«Stranamente quando ci sono interrogazioni o verifiche cambio religione», mi sorride e mi posizione una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Resto imbambolata a fissarlo mentre lui non capisce il perché.
Distolgo subito lo sguardo imbarazzata.
Del fumo mi arriva alle narici e mi giro nella direzione del gruppo di mio fratello.
Lo fulmino con lo sguardo e lui mi sorride impertinente. Poi indica la droga che vende Tyler e fa il pollice in su.
Il ragazzo nuovo, seduto sul banco di fianco a Matt, si limona una mora che non è neanche della nostra classe.
Bene, si è aggiunto al gruppo un altro playboy.
Mi alzo di scatto.
«Ma dove vai...»
Ignoro Kev e mi dirigo al banco di Tyler.
Sbatto le mani sulla superficie piatta e pianto i miei occhi nei suoi. Lui mi guarda annoiato.
Io sbuffo. «Tyler, quante volte ti ho chiesto gentilmente di non vendere a mio fratello?», fingo un tono paziente.
«Gentilmente? Mi hai minacciato tagliarmi il cazzo e le palle e di farci...», lo interrompo.
«Sì, okay. Non importa come te l'ho chiesto. Non. Devi. Vendere. A. Matt.»
Lui mi squadra e scuote la testa.
«Val, Matt paga molto bene. E poi è più grande di te: è maggiorenne. Può decidere da solo cosa comprare.»
Mi sto alterando e lui lo nota, perché appena sollevo l'indice per puntarglielo contro, Tyler si copre la faccia con entrambe le braccia.
«È proprio perché ti paga bene che deve smettere! Quei soldi ci servono!»
Lui mi guarda come se stesse vedendo una ragazza per la prima volta.
«Okay, vieni ad un appuntamento con me e io farò tutto il possibile.»
Dio, è proprio fatto.
Mi passo la lingua sui denti alzando gli occhi al cielo.
«Ti ascolterò quando sarai lucido», cioè mai, parlando di Tyler.
«Good morning class!», la voce stridula della prof di inglese non tarda ad arrivare.
«Sit down please. Shh, shh, silence.»
La prof cerca di mettere a tacere il vociferare della classe ma con scarsi risultati.
Rubo tre canne a Tyler e torno al mio posto.
«Ehi!», protesta lui.
«E state zitti, cazzo!», la prof sbatte dei fogli sulla cattedra e affila i suoi occhietti eccessivamente truccati.
La signorina Stuart si lascia abbandonare sulla sedia e sospira.
La classe si zittisce.
«We have a new guy in this class, right?»
Nessuno risponde e alla prof manca poco per perdere le staffe.
«Chase Wheeler, come here and introduce yourself.»
Mi giro verso Chase che con un'aria strafottente, non accenna ad alzarsi dal suo posto. Matt gli dà una gomitata.
«Prof, le risparmio le rotture di cazzo. Mi conoscono già tutti in questa scuola.»
Un angolo delle sue labbra si tira un su formando un sorrisetto. I miei compagni di classe ridono mentre io mi sbatto una mano in fronte.
Non sa in che cosa si è cacciato. Mai diventare il nemico della professoressa di inglese. Mai.
«Bene, verifica a sorpresa, allora.»
Lo sapevo che quell'energumeno avrebbe portato solo guai...
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Spazio autrice
Finalmente Valery sta scoprendo cosa succede a sua sorella, ma non sa ancora cosa le aspetta...
In questo capitolo ho messo anche il pov di Matt e successivamente ci saranno anche altri pov di personaggi diversi, per vedere anche il punto di vista degli altri.
Al prossimo capitolo luvs💞
Baci, Sophie💋
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