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"𝑩𝒆𝒏𝒗𝒆𝒏𝒖𝒕𝒊 𝒎𝒊𝒆𝒊 𝒄𝒂𝒓𝒊, 𝒃𝒆𝒏𝒗𝒆𝒏𝒖𝒕𝒊 𝒂𝒍 𝒐𝒍𝒅 𝑯𝒐𝒍𝒍𝒚𝒘𝒐𝒐𝒅 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒚!!!"
Disse la voce allo speaker, se ne sentivano per tutti i lati, su ogni casa, bar e perfino palo della luce.
"𝑺𝒂𝒑𝒆𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒓𝒆𝒈𝒐𝒍𝒆, 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒕𝒆 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒔𝒊𝒂𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒆!!!" disse di nuovo per poi attaccare la musica e lasciare ai ragazzi la festa.
Una festa come tante, scherzi, risate, alcol e nessuna regola.
Assolutamente nessuna.

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"911 qual'è la sua emergenza?" Disse la voce di una donna dall'altra parte della cornetta del telefono.

"Si buonasera, mi trovo al old Hollywood party, mandate in ambulanza immediatamente, il mio migliore amico è ferito, perde sangue da tutte le parti...aiuto vi prego!!" Disse una voce maschile ansimante, era rotta,spezzata e sembrava non riuscisse neanche a respirare bene.

"Ragazzo calmati, io mi chiamo Alice, resteremo in chiama finché non arriverà un ambulanza, dove ti trovi??" Disse di nuovo la voce femminile provando a rassicurare il ragazzo.
Il problema era evidente, il suo migliore amico stava per morire...

"Sono in un vicolo vicino al 𝑜𝑙𝑑 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑦𝑤𝑜𝑜𝑑 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑦，𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 ▅▆▇▆▅ , vi prego sbrigatevi." Rispose la voce del ragazzo che continuava a fare lunghi respiri così da riprendere fiato.
La mano della poliziotta spinse un interruttore e la registrazione finì.

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"È la terza chiamata che ci arriva così, ragazzi feriti da delle strane creature..."
Disse la poliziotta prendendo una cartellina e facendone uscire fuori tre foto.

"I corpi hanno gli stessi tagli, e tutti hanno veleno di tossina botulinica, un veleno mortale a presa rapida per chiunque se lo inietti nelle vene..."
Disse mostrando le foto, tre ragazzi completamente diversi tra di loro con tutti gli stessi segni sul petto.

Erano letteralmente squarci sulla loro pelli, l'avevano tagliati come se fosse burro.
E il veleno aveva lacerato completamente gli organi interni come intestino, polmoni e persino neuroni celebrali.

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"Ragazzi che succede??" Chiese una mora mentre continuava a versarsi da bere nel bicchiere.
"Non hai sentito l'ultima, hanno ritrovato già tre cadaveri, avevano l'intestino aperto e fuori dal corpo..." rispose un altro moro vicino a lei, un suo amico.

La musica si era affievolita, e adesso in molti ragazzi invece che ballare e urlare stavano semplicemente parlando, chi seduto chi in piedi.

"Beh, non è di certo una cosa nuova, in questi giorni si può fare qualsiasi cosa, dal bere da minorenni a prendersi il ragazzo della tua migliore amica..." disse l'amico mentre anche lui si riempiva il bicchiere.
Lo speaker continuava a parlare ma nessuno dei due capiva bene che cosa stesse dicendo.

"Al rubare dentro le case e uccidere persone, si tranquillo, so le regole del gioco..." rispose la ragazza scocciata, da qualche anno si era introdotta questa regola così da "sedare", per una notte, anche gli animi più controversi.

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Una festa, tanto alcol e dei corpi disseminati per i vicoli più bui e malfamati di Manhattan, potrebbe sembrare una serata normale ma i nostri ragazzi non sapevano ancora che quella festa sarebbe stato l'ultimo momento della vita di molti....

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Salve cari e benvenuti ufficialmente in questa roleplay.
Vorrei dirvi che la vostra Artemiss vi terrà sulle spine non spiegandovi nulla della trama, ma sarebbe cattivo, quindi non perdiamo troppo tempo.

Siamo ne 20** distopico dove il governo da sempre richiede nei suoi cittadini la perfezione.
E sembra proprio che l'abbiano trovata, grazie al progetto Eden.
Un vero e proprio gioco che serve al governo per testare, manipolare e decidere se qualcuno è degno di passare allo stadio successivo, un passo più vicino al paradiso.
Ed è proprio nella notte dove tutto è lecito, chiamate anche "purgatory night" che attueranno il piano liberando i vari mostri e chiudendo l'intera New York dentro una "bolla".

La mattina dopo non tutti saranno presenti, anzi, letteralmente solo pochissimi sopravvissuti potranno scendere in strada ad osservare il caos in cui è caduta New York.
Ragazzi e ragazze con impiantato addosso un microchip così da tenere d'occhio ogni loro passo durante la partita.
Saranno in grado di vivere, e forse finire, l'odissea che si creerà da lì a breve??

Una vera lotta di sopravvivenza che si stanzierà per tutta New York, ora diventata un arena di gioco, e l'unico è quello di arrivare alla fine dei giochi.

In molti pensano che non ci sia modo di scappare, altro pensano che morire sia meglio.
Ma alcuni scettici invece insistono sul voler superare la barriera, unico muro che li separa dal mondo esterno.

"Infondo si dice che per essere
una stella si deve prima bruciare,
allora bruciamo l'intera città..."

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Buongiorno cari, come già detto nuovo giorno nuova roleplay, non c'è molto da dire su questo capitolo, chiedete pure se avete dubbi.
Ma l'unica cosa importante da dire qui è che dobbiamo ringraziare mia moglie stvrgirllll perché senza di lei non avrei neanche un idea.

Ci si vede al prossimo capitolo!!