🧸 𝐘𝐨𝐨𝐧 ↬ ᴘ.sʜ×ᴄ.s 🧸
Richiesta da: giraffeyoon
Ship: Seonghwa × San [Ateez]
Tipo: Soft
Trama: Seonghwa e San si frequentano da un po', ma il secondo è già impegnato con un'altra persona. Proprio questo rende il maggiore costantemente irritato e stanco di dover condividere la persona che ama, così ad un certo punto deciderà di imporre una scelta a San.
Word count: 3700
•ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও•
•ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও•
Alcuni raggi di sole colpirono gli occhi del castano facendolo svegliare, la tenda era rimasta leggermente aperta da qualche ora prima, il sole si era spostato e naturalmente l'unico spiraglio di luce presente doveva arrivargli proprio negli occhi.
Si ritrovò bloccato tra due possenti braccia muscolose e sorrise senza rendersene conto. San era ancora addormentato e come sempre lo stava abbracciando stretto. Cercò di muoversi per liberarsi dalla sua presa e alzarsi, ma non ebbe molto successo dato che, leggermente infastidito, il minore mugolò e lo strinse ancora più forte.
Era abituato ormai a quelle situazioni, dopo settimane in cui si incontravano di nascosto e passavano lunghi pomeriggi assieme, talvolta addormentandosi anche, stanchi del lavoro. Seonghwa amava San, da tanto ormai, ma questi, nonostante dicesse di ricambiarlo, continuava a comportarsi come se non fosse così.
E lui era troppo codardo per decidere di chiarire la cosa una volta per tutte.
«Non alzarti..» mugolò San con la voce impastata dal sonno, sarebbe voluto restare un altro po' di tempo lì con Seonghwa. Gli piaceva stare con lui, sapeva benissimo di provare dei sentimenti nei suoi confronti, e soprattutto sapeva che essi fossero più forti di quelli che provava per la sua effettiva ragazza.
Sì, San era fidanzato da due anni ormai. Con Saejin stava bene, perfettamente a dire la verità, ma lei non era come Seonghwa. Saejin era la persona che suo padre aveva scelto per lui, colei che avrebbe dovuto sposare perché di buona famiglia e probabilmente la ragazza più dolce sulla faccia del pianeta.
Ma lei non era Seonghwa.
Lui era semplicemente fantastico agli occhi di San, nessuno sapeva farlo sentire bene come il castano e proprio per questo si ritrovava ogni volta a tradire la persona con cui sarebbe dovuto stare, con quel ragazzo di origini umili e che per fortuna suo padre neanche conosceva.
Ma per quanto volesse stare con Seonghwa, non poteva. Perché semplicemente non era la persona che avevano scelto per lui. Questo faceva soffrire entrambi, San perché si sentiva bloccato in quella situazione, e Seonghwa perché non avrebbe voluto dover condividere la persona che amava.
D'improvviso il telefono del minore squillò e si decise svogliatamente di allungare un braccio per prenderlo. Seonghwa ne approfittò per spostarsi già infastidito da chi pensava che fosse ed iniziare a rivestirsi. Era palese che a chiamare fosse Saejin, chiunque l'avrebbe fatto dopo aver passato mezza giornata senza sentire il compagno.
«Saejin?» disse cercando di avere una voce normale e non impastata dal piccolo pisolino che si era fatto «Sono da un amico», faceva male, fin troppo, sentire quella frase. Nonostante sapesse di non essere solo un amico, non riusciva ad evitare di chiedersi cosa fosse in realtà per l'altro.
Era un amante certo, ma lui non voleva essere quel tipo di amante. La loro sembrava quasi una storia da Alta Infedeltà, ma lui non voleva essere il cattivo della storia, non lo aveva mai voluto, eppure si era ritrovato ad esserlo.
«Si- non..no- non mi sono reso conto dello scorrere del tempo» continuò a parlare seduto sul bordo del letto mentre intanto il maggiore si era alzato e rivestito per poi attendere in piedi che l'altro finisse di parlare.
Era evidente che Saejin fosse piuttosto arrabbiata e come poteva essere biasimata? Dopotutto l'unica persona che ci stava rimettendo era lei, Seonghwa si chiedeva alle volte se per caso sapesse di essere tradita, d'altronde non era così normale che San passasse tanto tempo dal suo "amico".
«Va bene, si, va bene va bene arrivo» e con quello chiuse la chiamata alzandosi mentre si infilò la maglietta per poi indossare anche i pantaloni e prendere la giacca poggiata sulla poltrona. «Devi andare?» domandò Seonghwa nonostante già sapesse che era così.
«Si, ci vediamo appena posso, okay?» disse San e il maggiore si limitò ad annuire. Appena l'altro ebbe finito di prepararsi, si avvicinò a lui, ma questi si spostò uscendo dalla stanza come a fargli strada per la porta. Sapeva che San voleva baciarlo, ma lui non ne aveva voglia in quel momento, non dopo che il suo umore era calato a causa della telefonata.
Il minore si stranì ma non ci fece più di tanto caso, semplicemente lo salutò ed uscì dall'appartamento pronto a convincere la sua ragazza che non aveva fatto apposta a non chiamarla, sperando che gli credesse un'ennesima volta.
Seonghwa restò dentro casa sua con un grande vuoto nel petto, sospirò passandosi una mano tra i capelli e ripetendosi che San lo amava e che se avesse potuto sarebbe rimasto con lui. Però poi si chiese per quale motivo non poteva, è vero, i suoi genitori avevano scelto lei, erano persone molto legate alle tradizioni come quella dei matrimoni combinati. Ma se fosse stato il suo caso, sarebbe arrivato anche a litigare con i genitori e non parlargli più pur di stare con San, quindi perché l'altro non sembrava disposto a fare la stessa cosa per lui?
━
La giornata seguente era piuttosto calda e Seonghwa decise di uscire con suo fratello, San non sarebbe comunque andato da lui poiché avrebbe dovuto lavorare, e così decise di prendersi un po' di tempo da passare in compagnia di Yeosang.
I due avevano un buonissimo rapporto e lui era per Seonghwa probabilmente la persona più importante che avesse.
Andarono a prendere delle granite in un piccolo chioschetto allestito per le vie della città assieme a tante altre bancarelle di cibo ed oggettistica varia. «Allora? Come va con lo studio?» Seonghwa frequentava l'ultimo anno di università, ma l'aveva iniziata più tardi e proprio per questo Yeosang aveva già terminato gli studi nonostante fosse un anno più piccolo.
«Bene, forse è l'unica cosa che va bene al momento» disse per poi maledirsi subito dopo dato che l'altro non sapeva della sua situazione con San, «Che vuoi dire? Cosa è successo?» Yeosang conosceva il maggiore abbastanza da sapere che qualcosa non andava, e che era anche una cosa grossa.
«No niente... Niente di importante» tentò di rassicurarlo l'altro, ma ovviamente lui non gli credette, non dopo aver notato il suo tono di voce che era un misto tra deluso ed arrabbiato. «Puoi dirmi tutto, c'è chiaramente qualcosa che ti turba» continuò Yeosang per farlo parlare, al ché Seonghwa lo guardò per qualche secondo negli occhi e il suo sguardo gli fece capire che non doveva temere di dirglielo, nonostante già lo sapesse.
Non gli piaceva coinvolgere Yeosang nei suoi problemi, lui aveva già i propri e non gli sembrava giusto, ma nonostante ciò questa volta cedette decidendo di dirgli la verità. Forse perché aveva bisogno di un punto di vista esterno, forse perché da solo non riusciva a prendere una decisione su cosa fare, o probabilmente entrambe.
«Si tratta di San» iniziò aspettandosi una domanda e uno sguardo stranito da parte del fratello, che di fatto arrivarono subito dopo, «San non era il tuo amico? Che ha fatto?» domandò preoccupandosi per l'altro, nonostante fosse più piccolo di età, era sempre stato il più maturo e protettivo dei due.
«In realtà... Non siamo solo amici» ammise il maggiore quardandosi le mani poggiate sulle sue gambe, stavano seduti su una panchina in un parchetto della zona e doveva ammettere di essere un po' agitato nel dire la verità.
«Oh.. state insieme?» chiese allora il minore per poi vedere l'altro leggermente perplesso, «Non lo so in realtà» Seonghwa non era mai stato uno di tante parole, e la cosa era piuttosto evidente dato che Yeosang dovette tirargli fuori le parole di bocca a forza.
«Lui è fidanzato, con una ragazza... e dovrebbero sposarsi tra non molto» disse il maggiore e l'espressione sul volto dell'altro mutò in totale confusione, «Aspetta non mi dire che..» realizzò cosa quello poteva stare a significare e gli caddero letteralmente le braccia appena Seonghwa annuì guardandolo negli occhi.
«Vai con una persona impegnata!?» quasi urlò colto di sorpresa e il castano dovette fargli segno di abbassare la voce, «Non solo è impegnato ma si deve pure sposare, ti rendi conto?»
«Non è così, è più complicato» tentò di calmare il fratello «Lui non vuole veramente stare con lei, i suoi genitori sono a favore dei matrimoni combinati» puntualizzò osservando il volto sconcertato del minore.
«Beh non cambia molto la cosa però, sei comunque l'amante di qualcuno» affermò Yeosang in tutta sicurezza, «Lo so, credimi, è proprio questo il problema, non vorrei esserlo» rispose mortificato il castano, l'unica cosa che desiderava era avere San tutto per sé, ma non era facile da ammettere e tantomeno da far in modo che accadesse.
«Allora smetti di vederlo» disse ovvio l'altro con un'alzata di spalle, al ché Seonghwa ridacchiò pensando che se veramente fosse stato così facile probabilmente non ne starebbero neanche parlando «Non è così semplice».
«E cosa c'è di complicato? Così fai solo male a te stesso, finiscila di andare dietro ad uno stronzo che ti scopa e poi ti lascia per stare con qualcun altro» Yeosang non tenne a freno la lingua e semplicemente disse ciò che pensava, ma sapeva che le sue parole non avrebbero ferito il maggiore.
«Yeosang! San è la persona più buona che conosco, non mi ferirebbe mai volontariamente» il castano fu sorpreso di sentirgli dire quelle cose, ma sapeva che non le aveva dette con cattiveria.
«Questo non lo rende meno stronzo, seppure non con te lo è comunque, hai pensato alla sua ragazza?»
«Lo so, ma non è colpa sua se è costretto a stare con lei. Lui non è cattivo, lui... lui è l'unico che riesce a migliorarmi anche le giornate peggiori e a farmi ridere quando è l'ultima cosa che ho voglia di fare, lui è la persona più importante della mia vita dopo di te, però..» parlò sinceramente senza vergognarsi di dire quelle cose a suo fratello, arrivando però all'unica conclusione possibile ed effettiva.
«Però?» lo incitò Yeosang a proseguire vedendolo interrompersi, «Però... Io sono solo il suo amante» affermò tristemente Seonghwa guardando in basso, non poteva farci niente, quella era la realtà e non poteva sfuggirne.
«Tu lo ami?» domandò allora il minore consapevole che l'altro non volesse accettare la verità e fosse incapace di prendere la giusta decisone perché accecato dai suoi sentimenti, «Troppo, è proprio per questo che ci sto male» Seonghwa lo guardò negli occhi per fargli capire quando fosse serio.
«Lui ti ama?» quella fu l'ultima domanda che si sarebbe voluto sentir porre, San lo amava? Sarebbe veramente stato con lui se avesse potuto?
«Non...» provo a dire qualcosa ma non sapeva neanche lui come rispondere, «Ecco il motivo per cui ti dico che devi smettere, continuando così ferisci solo te stesso».
«Ma non posso dirgli che non voglio più stare con lui, fare stare male entrambi e basta» disse Seonghwa pur sapendo che continuando in quel modo sarebbe stato male comunque, ma come poteva avere il coraggio di lasciare una persona quando l'unica cosa che avrebbe voluto era averla per sempre al suo fianco?
«Digli che deve scegliere, o te o lei, non può continuare ad avere entrambi» affermò Yeosang con tono serio, prendendo un sorso della sua granita «Io ti voglio bene, Seonghwa, e non voglio che soffri per uno così» gli prese la mano per rassicurarlo, aveva ragione, avrebbe dovuto fare in quel modo, ma la paura era sempre la stessa «E se scegliesse lei?».
Yeosang lo guardò compiaciuto «Lo supererai, vorrebbe dire che la tua persona è ancora fuori da qualche parte che ti sta aspettando» gli sorrise stringendogli la mano e anche Seonghwa fece un piccolo sorriso consapevole che suo fratello avesse più che ragione.
━
Passò qualche giorno e arrivò il pomeriggio in cui San bussò inaspettatamente alla porta di Seonghwa, questi non sapeva che sarebbe passato da lui e ne fu al quanto sorpreso. Aveva riflettuto molto sulle parole di Yeosang e sapeva ciò che avrebbe dovuto fare, a dire la verità lui stesso era stanco di quella situazione e avrebbe voluto che in un modo o nell'altro tutto terminasse.
L'atteggiamento del minore stava diventando letteralmente estenuante e non era facile per lui avere a che fare con quei sentimenti discordanti tutti i giorni. San entrò nell'appartamento più strano del solito, sorrise brevemente per poi avvicinarsi a Seonghwa ma questi ancora una volta si allontanò dandogli le spalle.
«Vuoi qualcosa da bere?» domandò andando in cucina, sapeva benissimo che San si fosse accorto del suo comportamento, così come lo aveva fatto la volta prima, ma non gli importava perché era deciso come non mai a chiarire la situazione.
«Perchè ti comporti così?» chiese a sua volta l'altro ignorando la domanda posta in precedenza, Seonghwa restò in silenzio appoggiandosi al ripiano della cucina per poi girarsi verso l'altro che lo aveva intanto raggiunto.
«C'è qualche problema?» continuò a chiedere preoccupato, si poteva vedere da un miglio di distanza che qualcosa stesse turbando l'animo del ragazzo, «In realtà si» rispose Seonghwa frustrato.
«È che non sopporto più tutto questo» affermò con tono deciso appoggiando i palmi delle mani al ripiano dietro di lui, «Tutto questo cosa?» domandò San stranito, magari poteva sembrare una cosa ovvia, ma per lui non lo era così tanto, o forse semplicemente non voleva vederla.
«Come cosa, questo, quello che facciamo» disse il maggiore passando dal frustrato allo scocciato, «Che c'è di male? Anche volendo non si possono cambiare le cose» rispose San non capendo a pieno i sentimenti dell'altro.
«Non lo capisci, vero?» Seonghwa fece una faccia sconsolata scuotendo la testa e l'altro si avvicinò lentamente a lui prendendogli una mano «So che vorresti fosse diverso, e lo vorrei anche io, ma non possiamo farci nulla» affermò semplicemente cercando di consolarlo, ma ciò non fece altro che fare infuriare ancora di più il maggiore.
«No invece, qualcosa potresti benissimo farla se solo avessi le palle» il castano gli diede un colpo sul petto per farlo arretrare di qualche passo, «Che stai dicendo?»
«Sto dicendo che mi sono stancato di te e di come ti comporti!» esclamò esasperato Seonghwa guardando l'altro dritto negli occhi, e San rimase colpito da quelle parole.
Sapeva che non fosse una bella situazione, ma erano andati avanti così fino a quel momento e non vedeva il motivo per cui l'altro si stesse arrabbiando. Anche lui avrebbe voluto poter stare liberamente con Seonghwa, forse era vero che non aveva il coraggio di fare qualcosa per raggiungere quell'obiettivo, e si malediceva da solo per quello.
«Siamo sempre andati avanti così, perché ora non ti sta più bene?» chiese con tono calmo sperando che avesse un qualche tipo di influenza sull'altro, ma con poco successo dato che Seonghwa alzò il suo «Perchè in realtà non mi è mai andato bene! Non sopporto il fatto che lei è nella tua vita così come non sopporto il fatto che il pomeriggio scopi con me e la sera torni a casa e scopi con lei!» urlò dirigendosi fuori dalla stanza subito dopo.
Non voleva mostrarsi così debole di fronte a San, ma tutto quello lo stava letteralmente distruggendo. Corse verso la camera mentre percepì la vista appannarsi, non voleva piangere, era l'ultima cosa che avrebbe voluto, ma, forse a causa della sua eccessiva sensibilità, non riuscì a trattenersi facilmente.
San lo segui con grandi falcate prima che potesse chiudersi nella stanza e lo fece voltare di scatto prendendolo per un braccio, «Si può sapere che ti pren-» il maggiore abbassò la testa e si portò una mano davanti agli occhi «Stai piangendo?» domandò vedendolo in quelle condizioni e istintivamente lo avvolse in un abbraccio.
Seonghwa semplicemente si lasciò stringere continuando a tenere le mani sul volto per non farsi vedere, «Vorrei... vorrei averti solo per me» mormorò con la voce spezzata e gli occhi chiusi, le parole venero fuori ovattate per la posizione in cui stavano.
«Lo so, piccolo, lo so» San sospirò pensando a cosa fare per farlo stare meglio, vedere il maggiore così ferito gli fece inevitabilmente provare un vuoto nel petto, non avrebbe mai voluto farlo soffrire. Non poteva continuare a stare con le mani in mano e lasciare che le cose andassero avanti in quel modo, non era giusto per Seonghwa, non era giusto per Saejin e non era giusto nemmeno per sé stesso.
«Non piangere però» gli disse, ma non funzionò molto poiché il maggiore non fece altro che passare le braccia attorno al suo collo e continuare a piangere sulla sua spalla. San gli strofinò la schiena per farlo stare meglio, ma con poco successo, Seonghwa sembrava veramente aver bisogno di sfogarsi e si lasciò andare tra le braccia dell'amato.
San lo accompagnò verso il divano e lo fece sedere mettendosi accanto a lui, aveva capito il motivo del comportamento del maggiore, ma non pensava che fosse tanto grave la cosa da farlo addirittura piangere, proprio per questo quando lo vide in quello stato decise avrebbe dovuto fare qualcosa.
Continuò a tenerlo stretto mentre da seduti Seonghwa piano piano aveva iniziato a calmarsi. Si sentiva così debole ogni volta che stava con San, quasi come se fosse succube delle sue azioni, e di fatto era così. Sperava che le sue parole avessero smosso qualcosa dentro l'animo dell'altro, voleva veramente che tutto quello finisse perché non ne poteva più di condividere con qualcun altro la persona che amava.
«O me o lei.» disse dopo qualche minuto che stavano abbracciati in silenzio, il minore subito lo guardò mentre stava poggiato sul suo petto, non si aspettava un'imposizione del genere, ma proprio mentre stava per dire qualcosa l'altro continuò «Questo è ciò che mi sono ripromesso di dirti, perché non voglio più condividerti con nessuno, San, non posso sopportarlo ancora. Ma poi ogni volta che ci riflettevo pensavo ad una cosa, pensavo che se scegliessi lei io non saprei come riuscire a vivere senza di te-» si interruppe tradito da un sospiro improvviso a causa del pianto appena fatto.
San ne approfittò per prendere parola ed evitare che continuasse a dire cavolate «Come puoi pensare che sceglierei lei?» esclamò stringendolo più forte «Sono io che non posso vivere senza di te e non devi neanche pensare che possa farti questo.» lo rassicurò maledicendosi ancora una volta per quanto potessero essere stato stupido a non capire lo stato d'animo del compagno.
San amava Seonghwa più di sé stesso e sarebbe voluto stare con lui per sempre, non avrebbe mai potuto lasciarlo in quel modo. Ma adesso era arrivato il momento di dimostrare ciò, e non sapeva se fosse pronto, però una cosa la sapeva, avrebbe dovuto agire prima di rischiare di perderlo.
«Se vuoi stare con me devi chiudere con lei, credimi, è doloroso anche per me, ma se non lo farai non ti devi far più vedere» Seonghwa si lasciò uscire di bocca quelle parole che furono una pugnalata nel petto per entrambi, ma non ebbe altra scelta.
«Non posso stare senza di te, tu sei tutto per me. Ma non posso neanche dirti che domani lei sarà fuori dalla mia vita. Però posso prometterti una cosa, farò di tutto affinché ciò accada, anche a costo di dover andare contro la mia famiglia» parlò sincero mentre il maggiore si era accoccolato sul suo petto quasi a trovare conforto.
«Mi aspetterai?» domandò sorridendo e sentì l'altro annuire flebilmente «Mi fido di te, San. Non mi spezzare il cuore per favore» quasi lo supplicò con voce spezzata prima di sentire la sua mano venire afferrata dal minore «Non lo farei mai, sei la cosa più preziosa che ho».
San si sfilò un anello dal dito che portava sempre e lo mise in quello dell'altro «Che fai?» chiese Seonghwa stranito, «Ti do il mio anello»
«Ma questo è l'anello di tuo nonno» continuò il castano incredulo e San sorrise dandogli un bacio sulla fronte «Lo so, per questo lo sto dando a te, lo terrai finché non potremmo stare insieme per davvero, consideralo una specie di pegno per sancire la promessa» spiegò mentre Seonghwa lo guardava dal basso appoggiato al suo petto.
Il minore sorrise e si tirò su facendo scontrare le loro labbra in un bacio pieno di dolcezza, si fidava di San e sapeva che se lo aveva detto avrebbe fatto in modo di farlo, e lui non poteva stare senza l'altro, per cui lo avrebbe aspettato, non importava quanto ci avrebbe messo, tutto ciò che voleva era stare insieme a lui.
Iniziarono a baciarsi e presto Seonghwa si ritrovò sdraiato con l'altro sopra di sé, ma al contrario del solito San non sembrava voler andare veloce, anzi, si stava limitando a dei semplici baci. D'improvviso si alzò e gli tese la mano, il minore la afferrò stranito prima di venire tirato su dalla sua posizione.
«Andiamo nel letto, ma non voglio fare sesso oggi» affermò sorridendo e l'altro semplicemente annuì lasciandosi condurre nella sua camera, poche volte erano stati insieme senza farlo, ma quel giorno nessuno dei due ne aveva voglia e volevano solo godersi un po' di tempo assieme.
San si sdraiò appoggiando la testa alla spalliera e fece mettere il castano appoggiato a lui, subito Seonghwa nascose il volto dove il suo collo ispirando il profumo dell'amato, quel profumo da cui era divenuto dipendente sin dalla prima volta.
«Non so quanto ci vorrà, ma sarò tuo prima o poi, te lo giuro» con quelle parole il cuore del maggiore si sciolse ancora di più e non poté fare a meno di fastansticare su quando quel giorno tanto bramato sarebbe arrivato, pur sapendo che per il momento si sarebbe dovuto far bastare quei piccoli attimi che potevano spendere insieme.
Ma come sempre se li fece andare bene, nell'attesa che un giorno ciò che aveva detto San si sarebbe avverato.
•ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও•
•ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও●•·ও•
Io sempre troppo sottona per questi due, cioè guardate che carini, meritano tutto~
Anyways, spero ti sia piaciuta bub♡︎
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top