🎈 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐫 ↬ ᴊ.ᴡʏ×ᴄ.ʏᴊ🎈

Richiesta da: thesansaegyo

Ship: Wooyoung  [Ateez] × Yeonjun  [TXT]

Tipo: Smut, un po' divertente

Tema: Amicizia-amore

Trama: Sin da quando erano bambini, Wooyoung e Yeonjun sono sempre stati molto legati. Il minore, però, ha sempre nascosto la sua cotta per l'altro con la paura di non essere ricambiato. Adesso che ha finalmente deciso di dichiararsi, si ritroveranno in una situazione più o meno nuova per entrambi.

Word count: 4170

Non sono molto brava a scrivere cose divertenti per cui mi scuso se non fa così ridere, spero ti piaccia comunque!

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I corridoi della scuola erano sempre pieni di studenti, non ci si liberava mai del brusio delle voci mentre si camminava tra quelle file di armadietti prima dell'inizio delle lezioni. Wooyoung era all'ultimo anno e ne aveva abbastanza di ogni singolo dettaglio di quell'edificio.

«Ehi sordo!» sentì il suo amico chiamarlo mentre camminava lentamente per arrivare al suo armadietto, non si era neanche accorto che lo stava seguendo chiamandolo da almeno dieci minuti. «Ciao idiota, quanta allegria stamani» rispose mentre l'altro lo raggiunse e mise il braccio sulle sue spalle con fare amichevole. Era normale che si rivolgessero l'uno all'altro in quel modo, erano amici sin da quando erano bambini ed entrambi avevano uno spiccato senso dell'ironia.

«Non sono io ad essere troppo allegro, sei tu che sei una mummia» Yeonjun era quasi sempre sorridente, non importava cosa accadesse, lui sapeva trovare il lato positivo di ogni cosa e per questo spesso Wooyoung lo invidiava. «Preferisco essere una mummia piuttosto di sembrare Truman Burkbank» continuarono a farsi strada tra i ragazzi che sostavano a parlare lungo il corridoio fino ad arrivare all'armadietto del minore.

«Hey non sfottere più così il povero Truman» il rosa si allontanò dall'altro per lasciargli prendere le sue cose nell'armadietto. «Dove sta Sooyun?» Wooyoung cambiò discorso non avendo voglia di continuare a scherzare in quel modo.
«Speriamo a fanculo» rispose prontamente il più grande facendo accigliare l'altro, che lo guardò leggermente confuso. Sooyun era la ragazza di Yeonjun e stavano insieme da mesi.

Mesi in cui Wooyoung non aveva fatto altro che vedere i due sempre appiccicati e sentirsi costantemente il terzo incomodo ogni qual volta fosse in loro compagnia, o meglio, ogni volta che voleva stare con il suo migliore amico, lei era sempre in mezzo e andava a finire con Wooyoung che fissava lo schermo del cellulare mentre gli altri due erano troppo presi a mangiarsi la faccia a vicenda.

«Avete litigato?» chiese, e anche stavolta la risposta arrivò rapidamente «Abbiamo rotto». Tuttavia minore non ne rimase troppo sorpreso, era da due o tre settimane che i due non avevano più la stessa sintonia, discutevano continuamente e Yeonjun non faceva altro che lamentarsi con lui facendolo innervosire e non poco.

«Ora ho capito perché sei così felice» gli lanciò un'occhiata veloce con un sorrisetto per fargli capire che stava scherzando e vide l'altro imbronciarsi in modo simpatico «Un po' di sensibilità amico, sono appena stato mollato, ho il morale a terra». A quelle parole Wooyoung non poté fare a meno di scoppiare a ridere e poco dopo l'altro lo seguì.

La verità era che Yeonjun da un po' di tempo a quella parte non sopportava più la ragazza, non perché fosse cattiva, ma perché dopo mesi che ci stava insieme aveva iniziato a notare tutti i comportamenti poco corretti che aveva nei confronti degli altri e alcuni suoi atteggiamenti che avevano iniziato a dargli sempre più fastidio.

«Non ci credi nemmeno tu, piuttosto passami gli appunti di filosofia» disse Wooyoung prendendo i suoi libri e ricordando di non averglieli ancora chiesti. «Smetterai mai di guardare il cellulare durante le lezioni invece di ascoltare?» chiese in risposta il rosa estraendo dai libri che teneva in mano un mazzo di fogli spillati.

«Solo quando tu smetterai di essere così allegro» rispose Wooyoung anche se non era vero che non ascoltava, semplicemente si perdeva facilmente ad osservare l'altro durante le ore di lezione, specialmente se si trattava di una materia così noiosa a parer suo.

«Da qui in avanti ti faccio le fotocopie allora» e con quello Yeonjun si avviò verso la classe lasciando il minore a finire di prendere le sue cose. In realtà Wooyoung adorava il fatto che l'altro fosse sempre felice, amava ogni singola cosa del suo amico e avrebbe tanto voluto dirglielo, ma non ne aveva il più minimo coraggio.

È vero, loro si divertivano a prendersi in giro in modo giocoso quasi tutto il tempo, raramente avevano avuto dei discorsi seri riguardo un argomento che non fosse la scuola. Ma ormai da tempo Wooyoung custodiva un sentimento profondo dentro di sé, ogni volta che l'altro gli rivolgeva un sorriso genuino oppure ogni volta in cui inconsciamente lo sfiorava, il cuore del povero ragazzo faceva una capriola. Ma purtroppo non riusciva a dirglielo, ci aveva provato, però ogni volta finiva con il rimanere a bocca chiusa e con quel segreto ancora tale.

Non sapeva neanche lui da dove fosse iniziato tutto quello, si era semplicemente svegliato una mattina con una voglia assurda di vedere l'amico e di stare insieme a lui, e lo fece, poi quando dovettero separasi sentì il suo cuore piangere e proprio in quel momento si rese conto di quanto fosse importante Yeonjun per lui. Da allora non ebbe più smesso di fantasticare e immaginarsi che sapore avrebbero avuto le labbra dell'altro sulle sue, sembravano così dolci viste da fuori, come zucchero filato. Continuava a vivere con la consapevolezza di dover esternare i propri sentimenti prima o poi, lui stesso non avrebbe voluto tenerli nascosti per sempre, solo non aveva idea di come farlo.

Durante il corso della mattinata il moro, come sempre, passò la metà del tempo ad osservare l'altro mentre seguiva diligentemente la lezione. Non era una cosa che riusciva a controllare, gli veniva naturale, stava là seduto ad annoiarsi e i suoi occhi cadevano inevitabilmente sulla figura di Yeonjun poco più lontano. E in quei momenti ringraziava il cielo di stare in fondo all'aula e di poterlo ammirare segretamente senza che questi si accorgesse di nulla.

«So di non essere bello quanto lui ma potresti ascoltarmi per due secondi?» una voce lo riportò alla realtà e scosse la testa risvegliandosi solo per rendersi conto di essere stato quasi tutta la lezione ad osservare l'amico. «Non stavo guardando lui» rispose prendendo in mano la matita per almeno far finta di seguire e scrivere qualche appunto.

«No certo, stavi fissando la gomma caduta in terra» disse Yeosang facendo sbuffare l'altro «Quanto sei simpatico» controbatté Wooyoung sforzandosi di non ridere anche lui per non dargliela vinta. «Sempre e comunque» anche il biondo amava scherzare così come il suo amico, lui e Wooyoung si erano conosciuti durante il primo anno e da quel momento erano diventati inseparabili, tanto che a volte il più grande tra tutti diventava geloso della loro amicizia.

«Perchè non gli parli?» dopo qualche minuto di silenzio Yeosang parlò di nuovo, «Di cosa?» Wooyoung corrugò le sopracciglia anche se dentro di sé sapeva a cosa si riferisse l'altro, «Non so ad esempio del fatto che gli stai completamente sotto»
«Pensi che non ci abbia provato? Non ci riesco» rispose il moro scarabocchiando sul foglio per tenersi impegnato, «Perchè? Siete letteralmente uniti come colla, non ti odierà di certo se gli dici che ti piace» le parole di Yeosang fecero iniziare Wooyoung a pensare, era vero che erano molto uniti, ma proprio per quello aveva paura che dicendolo il loro rapporto sarebbe potuto cambiare in peggio nel caso l'altro non avesse ricambiato, così come si immaginava lui.

«E se glielo dicessi e rovinassi ciò che abbiamo adesso? Magari poi mi schiferà perché mi vede solo come un amico» Wooyoung si lasciò uscire quelle parole senza riflettere e il maggiore fu veloce a girargli uno schiaffo sul braccio «Ma sei diventato imbecille tutto insieme o lo sei sempre stato? Siete amici da tipo tutta la vita, come potrebbe schifarti? Secondo me dovresti dirglielo, inoltre si è appena lasciato, quale momento migliore se non questo»

«Appunto si è appena lasciato, con una ragazza. Yeonjun è etero e sicuramente non prova le stesse cose, sono solo un povero sfigato che si è innamorato del suo migliore amico etero, sembra la trama di un dramma adolescenziale» disse Wooyoung leggermente alterato, cercava sempre di non pensare alla situazione in cui stava ma adesso Yeosang sembrava volergliene ricordare per forza. «Beh sei un adolescente e di qualsiasi cosa ne fai un dramma, direi che è la definizione perfetta» Wooyoung roteò gli occhi pregando che la lezione finisse in fretta, ma il tempo come sempre sembrava non passare mai. «Credimi Yeosang vorrei dirglielo, ma ho paura di rovinare quello che abbiamo ed è l'ultima cosa che voglio al momento» in quell'istante la campanella di fine lezione suonò e i due si alzarono prendendo le loro cose per uscire dall'aula. «Yeonjun è un bravo ragazzo, non penso proprio che questa cosa possa rovinare il vostro rapporto, al massimo può migliorarlo. Lo sto dicendo per te Wooyoung, ti toglieresti un peso e per di più potresti guadagnarci qualcosa di grosso» affermò Yeosang facendo l'occhiolino e indicando con la coda dell'occhio il rosa che intanto sostava sulla porta ad aspettare l'amico.

«Sei un pervertito!» rispose Wooyoung per poi correre dal suo amico impaziente. Però la discussione non finì lì, ma bensì continuò nella testa del moro per tutto il tempo a venire. Doveva trovare il coraggio di dirglielo, Yeosang aveva ragione, aveva completamente ragione, ma c'era una parte di Wooyoung che continuava a ripetergli che non fosse la cosa giusta. Così continuò a camminare mentre l'altro gli parlava di cose che in quel momento non stava minimamente ascoltando perché troppo intento a riflettere su cosa fare.

Passò qualche giorno da quando Yeosang aveva tentato di far aprire occhi all'amico, e da quel momento Wooyoung non aveva più smesso di pensarci, non che prima ci riflettesse raramente, ma quella cosa era divenuta quasi un tormento. Voleva dichiararsi, voleva poter urlare al mondo intero i suoi sentimenti più di quanto non lo avesse mai voluto, ma era stato difficile ammetterli perfino a sé stesso, non sapeva proprio se c'è l'avrebbe fatta.

Nonostante ciò, decise di provarci. Era arrivato ad un punto in cui aveva talmente tanta voglia di confessare ciò che provava, che non si chiedeva più cosa sarebbe successo dopo. Aveva parlato più volte con Yeosang di quell'argomento, e ogni volta questi gli consigliava di provarci, assicurandogli che comunque fosse andata, Yeonjun non si sarebbe mai allontanato da lui. E Wooyoung finì con il farsi convincere, proprio per questo adesso si trovava seduto su una panchina sotto una giovane quercia nel parchetto vicino casa del maggiore. Era il posto in cui da piccoli passavano la maggior parte del tempo giocando tra i cespugli e nel piccolo recinto di sabbia costruito artificialmente.

Aveva chiesto a Yeonjun di vedersi in quel luogo, colpito da un improvviso coraggio, aveva intenzione di dirgli tutto. Era arrivato perfino in anticipo, non voleva farlo aspettare e inoltre qualche minuto a riflettere un'ultima volta respirando l'aria meno tossica tra le piante gli avrebbe fatto sicuramente bene. Attese per più del tempo previsto, in effetti Yeonjun sembrava essere in ritardo, ma Wooyoung non ne fu sorpreso dato che lo era quasi sempre. Fu circa quindici minuti dopo l'ora dell'appuntamento che finalmente scorse la chioma rosa dell'altro avvicinarsi a lui con fare disinvolto.

«Alla buon'ora!» esclamò appena l'altro fu abbastanza vicino da sentirlo, «Quando hai detto che stavi arrivando ho pensato che ti avessero investito per strada» gli disse alzandosi dalla panchina ed andandogli in contro di qualche passo prima che l'altro lo raggiungesse definitivamente, «Mi dispiace deluderti ma non è così» rispose Yeonjun tenendo una mano nella tasca dei jeans larghi che indossava.

«Spiritoso come sempre» sussurrò il minore mentre l'altro gli passò accanto diretto a sedersi sulla panchina in cui fino a poco prima l'aveva aspettato Wooyoung.
«Tutto bene?» gli chiese Yeonjun vedendo che non aveva la solita voglia di scherzare, ma che anzi, dalla sua faccia pareva che avesse appena ricevuto una minaccia di morte. «Si si benissimo» mentì il moro mentre l'ansia prese possesso del suo corpo. Tornò lentamente indietro sedendosi di nuovo e iniziando a guardare l'altro mentre nella testa si ripeteva un'ennesima volta le parole che aveva preparato.

«Sicuro di stare bene? Sembra che ti sia morto il gatto» disse Yeonjun ritrovandosi per la prima volta in imbarazzo mentre stava con l'altro, «Per favore Jun, Saja sta benissimo» rispose con un tono evidentemente serio e fu allora che il maggiore si preoccupò voltando il busto verso Wooyoung per potergli parlare meglio.
«Vorrei parlarti di una cosa seria... Però veramente seria, senza scherzare» iniziò Wooyoung muovendo nervosamente le mani, Yeonjun lo guardò notando quando agitato fosse e lo rassicurò accarezzandogli il ginocchio «Ma certo, però così mi fai preoccupare, di cosa si tratta?» anche lui iniziava ad essere nervoso per questa cosa di apparentemente così grande importanza.

«Non è una cosa brutta, cioè... spero che non lo sia. È da tanto che voglio dirtelo, ma non ho mai avuto il coraggio» parlò calmo guardandolo negli occhi, «Lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa» lo rassicurò di nuovo l'amico cercando il suo sguardo che però ormai non aveva più dato che Wooyoung aveva abbassato gli occhi andando a fissare le sue mani mentre si muovevano nervose.
«Ecco... È da molto che mi sono reso conto di una cosa... Ho capito che... Si insomma... mi piaci.» asserì tornando subito a guardarlo in faccia per vedere una sua reazione, e pochissimi secondi dopo riprese «Non come amico, penso... Penso di provare qualcosa per te, non importa se tu non provi lo stesso, non devi. Volevo dirtelo perché non ce l'ha facevo più ma-» venne bruscamente interrotto da due labbra morbide che si posarono sulle sue delicatamente.

Non chiuse subito gli occhi non aspettandosi quel contatto e solo dopo qualche secondo in cui ancora le loro labbra erano unite, si rese veramente conto di ciò che stava succedendo. Avrebbe voluto urlare di gioia, quei boccioli avevano l'esatto sapore che si era immaginato per tutto quel tempo e sarebbe potuto rimanere ad assaporarli per ore. Esattamente come fece.

«Finalmente sei arrivato» salutò Yeonjun aprendo la porta di casa, «Non puoi capire quanto caldo fa fuori, pensavo di sciogliermi mentre camminavo lungo il marciapiede» asserì l'altro entrando e passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore. «Vuoi fare una doccia?» chiese il maggiore sapendo che il fidanzato non venisse da casa sua ma bensì dalla palestra del quartiere. Wooyoung nel frattempo era andato in cucina a prendersi dell'acqua da bere, conosceva a memoria ogni singolo dettaglio di quell'appartamento e si comportava come se fosse casa sua, cosa che sapeva all'altro non avrebbe dato fastidio.

«Magari» rispose alla domanda precedente vedendo Yeonjun avvicinarsi dopo averlo seguito. Gli diede un bacio a stampo passando le braccia attorno alla sua vita, un bacio che successivamente si trasformò in tanti altri veloci uno dopo l'altro. «Ti aspetto qui allora» affermò il rosa lanciando la sua presa sul corpo di Wooyoung, il quale sorrise malizioso «Non avere pensieri strani su di me mentre sono sotto la doccia» fece un sorrisetto avviandosi verso il bagno e Yeonjun rise «Non puoi impedirmelo».

Wooyoung andò in bagno e si svestì completamente per poi mettersi sotto il getto d'acqua. Era da quasi due mesi che stavano ufficialmente insieme e nessuno dei due sarebbe potuto essere più felice, Yeonjun aveva confessato a Wooyoung che anche lui ultimamente si sentiva diverso in sua presenza, aggiungendo che se non fosse stato l'altro a dichiararsi per primo, probabilmente lui non ci sarebbe mai riuscito. Il loro rapporto tuttavia non era cambiato più di tanto, aveva continuato a scherzare sempre proprio come facevano prima, solo che adesso le loro battutine insignificanti erano accompagnate da gesti che davano una nota di dolcezza ad ogni situazione.

Non era la prima volta che Wooyoung faceva una doccia a casa dell'altro, spesso si ritrovava a stare da lui poiché, abitando poco fuori città, doveva attenersi agli orari dei mezzi pubblici e puntualmente ne approfittava per spendere del tempo assieme al fidanzato. Nel frattempo Yeonjun si era buttato sul suo letto in attesa che l'altro finisse di lavarsi, e la sua mente non aveva potuto fare a meno di viaggiare e di creare fantasie a cui non avrebbe dovuto pensare.

D'improvviso Wooyoung entrò nella stanza indossando solo un paio di boxer e il rosa iniziò a sudare freddo, lo aveva ovviamente già visto nudo, ma non da quando stavano insieme, e adesso non poteva fare a meno di soffermarsi su ogni singolo dettaglio di quel corpo perfetto, mentre proprio quella visione gli scaturiva una strana sensazione addosso. «Non mi guardare troppo che sennò mi consumi» disse Wooyoung riportando l'altro alla realtà, successivamente aprì l'armadio con l'intenzione di cercare un qualsiasi indumento pulito da mettere dato che i suoi erano tutti sudati «Prendo una delle tue magliette, lo spettacolo è finito»

Ma mentre stava per infilarsi una maglia bianca trovata a caso, sentì due braccia cingergli la vita e il respiro del maggiore accanto all'orecchio «Non penso ti serva». Yeonjun non era riuscito a resistere al suo ragazzo e si era alzato non appena aveva percepito i pantaloni farsi stretti, non era stata una mossa ragionata, aveva semplicemente seguito l'istinto del suo corpo andando a prendersi ciò che tanto desiderava.

«C-come?» chiese Wooyoung leggermente sorpreso da quell'azione. In realtà non avevano mai parlato di sesso, entrambi erano altamente inesperti in quel campo e si erano sempre limitati a fare delle semplici battute su di esso senza averlo mai neanche provato, o nel caso di Yeonjun, senza averlo mai provato con un maschio.
L'unica cosa che conoscevano erano i loro ruoli, mentre per il resto era un territorio del tutto inesplorato. «Non dovresti provocarmi così, ti pare?» rispose Yeonjun toccandogli delicatamente il petto e l'addome, «Vieni» gli tolse la maglietta dalle mani conducendolo verso il letto ad una piazza e mezza. Lo fece sdraiare per poi stendersi sopra di lui ed iniziare dargli dei baci lungo il collo, «Sicuro di ciò che stai facendo, Jun?» chiese Wooyoung sorpreso dal comportamento dell'altro, non si aspettava una simile reazione da parte sua e venne colto impreparato, nonostante quel tipo di attenzioni le gradisse eccome.

Yeonjun smise di baciarlo per guardarlo negli occhi, prese la sua mano e la portò al cavallo dei suoi pantaloni facendogli sgranare gli occhi a nel percepire la sua reazione tenuta nascosta dal tessuto dei jeans «È colpa tua, devi rimediare» sentenziò per poi tornare a baciarlo sulla bocca questa volta senza dargli il tempo di rispondere. Tutto quello che stava accadendo fece eccitare a dismisura Wooyoung che non era abituato a ricevere quel tipo di tocchi, quando era entrato nella stanza non aveva minimamente pensato al fatto che fosse quasi completamente nudo, e non sapeva se pentirsene o se esserne felice. Il suo corpo iniziò ad urlargli di fare qualcosa per placare quel crescente dolore che provava in mezzo alle gambe, e non se lo fece ripetere due volte, strinse la maglia del maggiore allontanandolo leggermente da sé per potergli parlare ad un soffio dalle sue labbra «Ti voglio».

Yeonjun fece un sorrisetto in risposta tornando a baciarlo, per poi staccarsi subito dopo «L'hai mai fatto?» gli chiese ed il minore scosse il capo «Tu?»
«Non con un maschio» rispose leggermente nervoso dopo essersi reso conto di dove quella situazione lì stesse portando. «Non penso cambi molto... Devi infilarlo allo stesso modo» disse con una risatina l'altro e Yeonjun sorrise «Sei incredibile».

Riprese a baciargli il collo scendendo piano piano verso l'addome e nel frattempo Wooyoung allargò le gambe attorcigliandole attorno alla vita dell'altro. Iniziò poi a sbottonargli i pantaloni stufo di essere l'unico senza vestiti, e subito il rosa lo aiutò alzandosi in ginocchio per togliersi la maglietta e lasciar scivolare via i jeans. «Sei sicuro che vuoi farlo adesso? Insomma non so... Se preferisci aspet-» venne interrotto dall'altro che infilò inavvertitamente una mano dentro i suoi boxer andando a massaggiare quell'erezione ormai prorompente.

«Smetti di parlare e scopami» asserì il moro con un sorrisetto, a quel punto Yeonjun non se lo fece ripetere una terza volta e continuò a baciargli l'addome scendendo sempre più verso il basso fino ad arrivare all'elastico delle mutande. Non aveva mai baciato il corpo di un ragazzo, era diverso, era più grosso e dai lineamenti meno delicati, ma gli piaceva da impazzire. Non sapeva se fosse perché era il corpo di Wooyoung, o perché gli piacessero anche i maschi in generale, ma ciò di cui era sicuro era che non gli importava affatto in quel momento. Voleva solo passare una delle esperienze più belle della sua vita con la persona che da quasi due mesi si era reso conto di amare.

Gli sfilò i boxer sentendo un sospiro provenire dalle labbra dell'altro per la vergogna di trovarsi nudo. Scese ancora più in basso saltando la parte importante ed andando a lasciare dei leggeri morsi nel suo interno coscia, «Jun basta ti prego non ce la faccio» dopo quelle parole l'altro arrestò ciò che stava facendo e si alzò spogliando completamente anche se stesso per poi infilarsi nuovamente tra le gambe del moro. Wooyoung capì in quel momento che il suo ragazzo non aveva idea di come andare avanti da lì in poi, di certo non sapeva nulla a differenza del minore che invece, pur non avendolo mai fatto, ci era già arrivato vicino una volta.

«Ti serve un aiuto?» chiese ridacchiando nel vedere il volto spaesato dell'altro. Yeonjun annuì e così Wooyoung gli prese un dito portandolo davanti al sua entrata per fargli vedere cosa fare, di certo avrebbe voluto essere preparato prima di sentirsi penetrare per la prima volta. Il rosa capì e lo infilò dentro iniziando a muoverlo sempre più velocemente, poi ne aggiunse anche altri due e, sentendo le pareti del più piccolo stringersi attorno alla sua mano, non poté fare a meno di pensare a come sarebbe stata la sensazione successivamente, quando sarebbero arrivati al dunque.

Quando ormai Wooyoung aveva iniziato a rilasciare gemiti sempre più forti, l'altro capì di dover interrompere percependo il piccolo buco essere pronto ad ospitare qualcosa di più grosso. Si posizionò davanti all'entrata guardandolo negli occhi per ricevere l'approvazione dell'altro, che preso dal momento annuì vigorosamente voglioso di sentirlo dentro di sé, per poi essere colto impreparato dalla grandezza e lasciarsi andare ad un urlo di piacere misto a dolore.

Yeonjun sentendolo sgranò gli occhi e si fermò di scatto con la paura di avergli fatto troppo male, soprattutto quando vide una lacrima uscire dagli occhi serrati del più piccolo. Istintivamente si sporse in avanti baciandolo con la speranza di alleviare il dolore che stava evidentemente provando l'altro «Stai bene? Ti ho fatto male?» chiese preoccupato. «N-no... Solo stai fermo» disse Wooyoung cercando di abituarsi a quella presenza dentro di sé. Passarono dei secondi e per Yeonjun stare fermo stava diventando sempre più difficile, in genere quando lo faceva con la sua ex ragazza non doveva aspettare più di tanto, lo faceva e basta, gli veniva naturale, mentre adesso il minore sembrava così fragile sotto di lui che aveva paura di fare qualsiasi mossa.

«C-credo... Che puoi muoverti adesso» affermò il moro pochi minuti dopo sentendo il bisogno di provare ancora più piacere. A quelle parole Yeonjun iniziò a dare piccole spinte per poi aumentare sempre più la velocità, mentre la vista del corpo di Wooyoung che si contorceva per il piacere sotto di lui lo rendeva sempre più estasiato. Continuò a muovere il bacino sentendo il suo apice avvicinarsi, non avrebbe mai pensato che farlo con un ragazzo potesse essere così appagante, ma si era dovuto ricredere non appena le pareti di Wooyoung si strinsero attorno al suo membro facendogli provare il massimo del piacere.

Non passò molto tempo che entrambi arrivarono al limite e Wooyoung fu il primo a riversarsi sulla propria pancia mentre con la mano si masturbava per soddisfare l'immenso bisogno di essere toccato. Poco dopo anche l'altro lo raggiunse uscendo velocemente da dentro di lui così come era abituato a fare con le ragazze. Stanco si sdraiò accanto al minore mentre entrambi avevano i respiri irregolari ed erano ancora colpiti dagli ultimi istanti di piacere. «Non sei male in fondo» disse Yeonjun scherzando e ricevendo in cambio una gomitata da parte dell'altro «Non rovinare tutto aprendo quella tua bocca di merda okay?»
«Mmmh il sesso ti rende troppo scontroso» rispose il maggiore appoggiando la testa sopra al petto di Wooyoung e ascoltando ogni singolo battito accelerato del suo cuore, gli sembrò una melodia così rilassante che entrambi finirono con l'addormentarsi in quella posizione troppo esausti dopo l'atto appena compiuto.

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Ci ho messo tanto a scriverla ma finalmente eccola qua, spero ti sia piaciuta♡︎






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