🍂 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐫 ↬ ʜ.ʜᴊ×ᴋ.sᴍ×ʏ.ᴊɢ 🍂
Richiesta da: thesansaegyo
Ship: Hyunjin × Seungmin × Jeongin [Stray Kids]
Tipo: Smut leggermente bondage, un pochino angst
Tema: Omegaverse
Trama: Seungmin sta da tempo con un alfa molto violento che non si fa scrupoli ad usarlo solo per il suo piacere. Gli unici a preoccuparsi per il povero omega sono i suoi migliori amici, che forse con il tempo si riveleranno più di tali.
PS. Perdonatemi, non so perché Chan nelle mie storie finisca sempre con l'essere una testa di cazzo, vi giuro che lo amo.
Word count: 3400
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Si era ritrovato nuovamente in quella stanza buia, accadeva sempre più spesso ormai ed ogni volta quei giorni erano peggiori. Se gli avessero chiesto come era finito in quella situazione, probabilmente non avrebbe saputo neppure lui come rispondere.
Era da ormai tre anni che Seungmin finiva a piangere rannicchiato in un angolo dello stanzino, mentre ogni parte del suo corpo gli doleva in modo inspiegabile. I lividi restavano sulla sua pelle per più giorni del solito ed era costretto ad indossare felpe e pantaloni lunghi nonostante fosse estate.
Non poteva indossare indumenti che lasciavano scoperta troppa porzione di pelle, altrimenti tutti lo avrebbero notato, ed era una cosa che assolutamente non sarebbe dovuta capitare. Chan aveva sempre costretto l'altro a sottostare a d'ogni suo bisogno, erano fidanzati, se così si può dire, inizialmente non era così violento, e forse proprio a causa di ciò Seungmin si era lasciato infatuare da quelle finte carezze che presto si sarebbero tramutate in schiaffi.
E la cosa peggiore era che Seungmin non riusciva a sottrarsi a tutte le volte che durante un heat, il suo compagno lo usava solo per il suo piacere per poi picchiarlo se non fosse subito tornato ad eseguire i suoi ordini così come li voleva lui.
«Seungmin che cazzo fai? Ti ho detto di sparecchiare la tavola che devo lavorare!» una voce irruppe nel silenzio della stanza sgretolando anche le poche speranze che il giovane aveva di salvarsi per quel giorno. L'alfa entrò con passo svelto giungendo in pochi secondi al corpo rannicchiato dell'altro e, afferrandolo per i capelli, lo fece mettere in piedi bruscamente.
«T-ti prego, l-lasciami» provò a dire l'omega ma senza molto successo dato che l'altro in risposta lo trascinò fuori dalla porta facendo si che i suoi occhi cristallizzati dalle lacrime incontrassero l'accecante luce del sole. «Prima ti fai scopare per bene e poi ti lamenti pure» commentò spingendolo violentemente contro il tavolino della sala da pranzo.
Era sempre così, si divertiva a rinfacciargli il fatto che anche lui per sua natura fosse troppo voglioso di ricevere attenzioni, e proprio per quello gli era impossibile tirarsi indietro durante quei giorni, che poi erano anche gli unici in cui il suo alfa lo calcolava, anche se in modo negativo.
Con riluttanza Seungmin iniziò a togliere tutti gli oggetti presenti sul tavolo e, con gli occhi che tentavano di chiudersi, rischiò diverse volte di inciampare sui suoi stessi piedi, facendo sì che una risatina derisoria uscisse dalle labbra socchiuse dell'alfa, che nel frattempo si era seduto al tavolo iniziando a svolgere il suo lavoro da casa come ogni giorno.
E finiva sempre in quel modo, con Seungmin che in lacrime tentava di uscire di casa senza farsi vedere, per poi vagare ore ed ore tra le vie della città con la speranza di svegliarsi ad un certo punto e realizzare che quello non era stato altro che un brutto incubo. Ma sapeva che fosse la realtà, e per quanto potesse essere spaventosa, è difficile fuggire da essa, seppur restasse molto simile ad un incubo.
Però proprio come in un incubo, quando tutto sembra andare male, quando non importa quanto tu stia correndo forte perché sai che l'oggetto delle tue paure ti raggiungerà comunque, sul più bello arriva qualcosa che ti salva e ti fa fare un sospiro di sollievo nel renderti conto che non si è mai del tutto soli con le nostre paure e che esse possono essere superate, seppur con molta fatica.
E questa salvezza per Seungmin era rappresentata dai suoi migliori amici, erano le uniche persone su cui sapeva di poter contare e che lo avrebbero sempre sostenuto. Quando sentiva di star attraversando l'oscurità più totale, cercava sempre le sue luci che lo avrebbero salvato da se stesso e dai suoi timori.
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Era un giorno come un altro quando l'alfa sentì qualcuno bussare alla porta e corrugò le sopracciglia stranito dal momento che non stavano aspettando nessuno. Lanciò un'occhiata al suo compagno che ricambio con sguardo stranito per far capire che non sapeva chi fosse.
Hyunjin sospirò ed andò ad aprire la porta pronto a mandar via uno dei soliti venditori che disturbano sempre nei momenti meno opportuni. Ma quando girò la chiave e si affacciò fuori l'appartamento, il suo cuore si spezzò nel trovarsi davanti il suo più grande amico in lacrime e con un nuovo livido sul volto.
Le sue mani si strinsero a pugno alla realizzazione che era stato quel malato del suo alfa ad averlo ridotto così una volta ancora. «P-posso entrare?» chiese titubante, ma prima che l'altro potesse rispondere, una voce acuta si udì provenire dal salotto «Amore, chi è?» e subito dopo dei passi precedettero la figura di Jeongin che comparve alla vista dei due «Oh stanto cielo» commentò incredulo.
I due fecero entrare Seungmin nel loro appartamento, ed esattamente come ogni volta iniziarono a consolarlo dandogli anche del ghiaccio da mettere sui lividi. Ma questa volta era diverso, mentre Jeongin si stava occupando del suo amico omega, Hyunjin non stava più in sé e sarebbe voluto andare a far fuori l'altro alfa in quell'esatto momento.
«Dopo questa giuro che quel bastardo ha finito di vivere!» urlò usando la voce da alfa che fece sussultare Jeongin, «No ti prego, non servirebbe a niente vendicarti con lui» mormorò Seungmin facendo fare un sospiro esasperato agli altri due.
«Ma lo vuoi capire che stando con lui soffri e basta!? Sei fortunato che ancora non ti abbia marchiato!» Hyunjin aveva ragione, ancora sarebbe stato in tempo a scappare e ha salvarsi, ma Seungmin era fin troppo cocciuto ai suoi occhi e non ne aveva mai avuto l'intenzione.
«Min... Ha ragione, non puoi continuare a soffrire così. Fatti aiutare, noi possiamo darti una mano e starai meglio» fu Jeongin a parlare questa volta, più tranquillo rispetto al suo alfa. Seungmin si limitò a scuotere la testa chiudendo gli occhi «Non voglio parlare di lui ora» disse con un filo di voce.
I due si scambiarono un'occhiata comprensiva e Jeongin si alzò per accompagnare l'altro nel loro letto. Non avevano una camera degli ospiti purtroppo, ma ogni volta che l'omega di ritrovava a dormire lì perché era troppo sconvolto per tornare a casa, a nessuno dei due dava fastidio averlo nel loro letto.
Una volta messo a riposare l'amico, il blu chiuse la porta della stanza tornando verso Hyunjin ed abbracciandolo stretto per cercare conforto, quasi come se anche lui si sentisse allo stesso modo di Seungmin. «Che vogliamo fare?» chiese il maggiore accarezzandogli la schiena.
Loro due stavano insieme da due anni ormai, se erano sempre amati e il più piccolo aveva già il suo marchio. Avevano sempre sperato che anche il loro amico trovasse qualcuno da amare e da cui essere amato, ma invece era finito in quella situazione assai poco carina.
«Dobbiamo impedire che torni da lui, mi fa male vederlo soffrire così ogni volta» mormorò il più piccolo contro il petto del compagno, «Lo so.. lo so.. ma non possiamo chiuderlo in casa» commentò allora Hyunjin mentre pensava ad una soluzione.
«Basta» improvvisamente Jeongin si staccò dall'altro e prese le chiavi dell'auto dal tavolo per poi dirigersi verso l'uscita «Vado a prendere le sue cose, non può tornare là», a quelle parole Hyunjin non reagì molto bene, aveva paura che quel mostro potesse ferire anche il suo omega e a quel punto veramente non avrebbe più rivisto un'altra alba.
«Ma sei pazzo!? Non ti permetto di andare» urlò regolando dopo pochissimi secondi il tono di voce per non disturbare l'amico nell'altra camera, Jeongin però si aspettava una reazione del genere e fece un sospiro per poi convincerlo «A quest'ora in genere esce sempre, me lo ha detto Seungmin. Farò veloce e starò attento»
«Vengo con te.» controbattè prontamente il più alto, «Devi rimanere qui con lui, e poi non voglio che tu ti faccia prendere dalla rabbia e commetta azioni esagerate, torno subito okay?» il blu guardò l'altro con un sorriso in volto prima di stampargli un bacio sulle labbra ed uscire di casa.
Hyunjin avrebbe voluto fare qualcosa per fermarlo, ma il carattere del suo omega era particolare e sapeva che quando si metteva in testa una cosa era difficile smuoverlo. Sospirò passandosi le mani tra i capelli mentre si chiese se fosse dovuto correre a fermarlo e ad imporgli di tornare in casa o se avesse solo dovuto aspettare il suo ritorno mettendo da parte la preoccupazione che lo stava mangiando vivo. Ma non gli era mai piaciuto imporre le cose con la forza, per questo decise di aspettare seppur il suo continuo pensiero per la successiva ora sarebbe stato il compagno.
Quando finalmente sentì la porta dell'appartamento aprirsi di nuovo e un rumore di borse e borsoni seguito da dei passi, schizzò dritto verso l'entrata e sorrise vedendo Jeongin pieno di cose ma ancora tutto intero. Gli corse incontro e l'abbracciò nonostante si fossero visti non molto tempo prima.
Jeongin entrò e posò tutto quanto in un angolo con la consapevolezza che poi avrebbero messo apposto in seguito «Ho portato via tutte le sue cose, per fortuna tengono una chiave nascosta fuori la porta. Starà da noi da qui in avanti, quello non sa dove abitiamo perciò è al sicuro» pronunciò quelle parole con una nota di felicità nella voce e l'alfa non poté fare altro che concordare.
Dal momento in cui Seungmin si svegliò, la sua vita cambiò drasticamente. All'inizio tentò di opporsi alla decisione che i suoi amici avevano preso per lui, ma più il tempo passava e più si rese conto che stava decisamente meglio di prima. Non aveva più visto Chan da quel momento, era uscito di casa un giorno senza sapere che sarebbe stata l'ultima volta in cui i loro sguardi si sarebbero incontrati. Dovette cambiare numero del cellulare e i luoghi che frequentava, ma furono sacrifici fattibili una volta capito che quella era veramente la cosa giusta da fare.
Non seppero neanche che fine avesse fatto Chan a quel punto. I primi tempi quando ancora non aveva cambiato numero, lo tartassava di chiamare e messaggi minatori, ma vedendo che Seungmin non diede segno di esistere probabilmente se ne fece una ragione e non tentò neanche più di aspettarlo fuori il solito supermercato o il solito forno, posti in cui più di una volta Hyunjin lo aveva trovato a braccia conserte con un cipiglio in volto.
Si poteva dire che da quel giorno Seungmin iniziò ad essere felice, veramente felice. Circondato dai suoi migliori amici che gli dimostravano continuamente di volergli bene. Presto i lividi sparirono e anche le ferite sul suo cuore si rimarginarono lasciando spazio solo a vecchie cicatrici. Finalmente poteva dire di star vivendo e non sopravvivendo.
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Passò del tempo, molto tempo, e oramai i tre vivevano insieme come se lo fossero sempre stati, l'affetto che provavano l'uno per l'altro era aumentato molto ed adesso Hyunjin e Jeongin non si vedevano più come una coppia sola, ma sentivano che in qualche modo anche Seungmin era entrato a far parte della loro quotidianità, un po' come quando si fa un figlio e non si è più solo in due ma c'è una terza persona, con l'unica differenza che Seungmin era più facile da gestire rispetto ad un bambino e soprattutto sapeva essere molto più provocante.
Con il tempo, infatti, i lividi sul suo corpo sparirono del tutto e tornò ad essere il ragazzo che era un tempo, solare e sicuro di sé. Si era reso conto lui stesso che stare lontano dal suo vecchio compagno gli aveva permesso di ritrovare la felicità e la serenità strappategli via, ed era grato ai suoi amici per averlo aiutato nonostante tutte le sue opposizioni.
Un giorno, mentre a Seungmin venne un calore, si ritrovò in casa senza soppressori. Era solo e non poteva certo uscire a comprarne, avrebbe rischiato troppo e non voleva assolutamente cedere alla tentazione e saltare addosso al primo alfa che avrebbe visto. Si chiuse in camera nell'attesa che arrivassero i suoi amici usciti poche ore prima per andare a fare la spesa e altri giri in centro.
Quando finalmente tornarono si era fatto abbastanza tardi ed era quasi ora di cena, appena Hyunjin entrò nell'appartamento percepì subito qualcosa di diverso, l'odore dell'omega stava da tutte le parti e in poco tempo gli inebriò i polmoni. La coppia si guardò negli occhi ed entrambi fecero un sorrisetto malizioso.
Era da un po' che pensavano di fare qualcosa con il loro amico, ormai stavano praticamente tutto il tempo assieme e l'affetto che provavano anche verso di lui era cresciuto inevitabilmente tanto. Proprio per questo pensarono contemporaneamente che quello fosse il momento perfetto, lo avrebbero aiutato a soddisfare i suoi bisogni e nel frattempo avrebbero vissuto un'esperienza nuova ed appagante per tutti e tre.
Posarono le borse distrattamente in un angolo e raggiunsero la porta della camera da letto dopo poco. Jeongin bussò pensando che forse sentire la sua voce lo avrebbe fatto stare più tranquillo «Min siamo noi, ti serve aiuto?» disse con voce abbastanza alta e dall'altra parte sentì solo dei gemiti di approvazione.
Lentamente abbassò la maniglia per poi entrare lentamente seguito dal compagno. Seungmin stava rannicchiato sul letto con un forte dolore tra le gambe e la presenza di Hyunjin che non aiutava affatto.
I due si avvicinarono al bordo del letto posizionandosi uno da una parte e uno dall'altra, Seungmin provò a chiedere dei soppressori ma Jeongin lo zittì prima portandogli un dito davanti alla bocca.
«Shh.. facciamo in un altro modo questa volta» disse il blu ricevendo uno sguardo stranito da parte dell'amico, il quale capì le loro intenzioni appena la mano di Hyunjin iniziò ad accarezzargli l'addome ancora coperto dal tessuto di una canottiera.
«Vuoi?» chiese l'alfa per ricevere il consenso, Seungmin ci riflettè qualche secondo ma poi annuì vigorosamente troppo bisognoso di alleviare il dolore che portava all'inguine. Velocemente venne privato di ogni indumento facendo rimanere la sua erezione scoperta.
Hyunjin fu il secondo a spogliarsi sentendo i pantaloni farsi stretti dopo che il compagno gli ebbe stambato un bacio sulle labbra. Jeongin lo seguì a ruota e in poco tempo tutti e tre furono completamente nudi sopra al materasso. L'alfa procedette con l'afferrare i polsi dell'omega in calore legandoli alla testiera del letto con un nastro presente per caso sul comodino.
Nel mentre Jeongin iniziò a massaggiargli l'erezione facendo scorrere la mano sul suo membro, dalle labbra dell'altro iniziarono ad uscire gemiti abbastanza forti già in partenza, senza che riuscisse ad opporsi a niente di ciò che gli stavano facendo. Il suo corpo voleva sempre di più e le poche facoltà mentali rimaste gli avevano dato il permesso di lasciarsi andare e godere di quei tocchi da troppo tempo inconsciamente bramati.
Poco dopo Jeongin di basso inglobando tutto il membro dell'altro omega, iniziò a sentire il suo liquido preseminale uscire e lubrificare tutta la sua lunghezza mischiato alla saliva del blu. Hyunjin si beò di quella vista con una voglia sempre più alta di avere entrambi quei corpi splendenti.
«Adesso basta» fermò il biondo prendendolo per i capelli e facendo sì che lo guardasse dritto negli occhi. Jeongin capì e gattonò fino a salirgli sopra per spingerlo a sdraiarsi con la schiena contro la spalliera del letto. Hyunjin sentì in poco tempo le morbide labbra del minore circondargli tutta l'erezione e si lasciò scappare un gemito roco chiudendo gli occhi.
Si godette per un po' quel piacere prima di affarrare le gambe di Seungmin e voltarlo verso di sé in modo da avere una migliore accessibilità. Senza avvertire infilò due dita dentro di lui e percepì le pareti dell'altro letteralmente divorarle ed inglobarle.
Jeongin si staccò dal membro dell'alfa rimanendoci collegato solo tramite un filo di saliva che si ruppe non appena Hyunjin si mosse posizionandosi davanti all'entrata del moro. Sfilò le sue dita e lo penetrò di colpo facendogli fare un gemito acuto in risposta. Iniziò a muoversi dentro di lui con tutta la forza che aveva in corpo e nel frattempo Jeongin non era rimasto con le mani in mano, ma bensì aveva ripreso a succhiare l'erezione di Seungmin per fargli provare il massimo del piacere.
Non passò molto che l'omega venne, troppo estasiato da tutto quel piacere. A seguito anche Hyunjin arrivò al culmine riversandosi fuori dal minore con un profondo gemito. Il corpo di Seungmin sembrò fatto apposta per lui e si chiese per quale motivo non avevano mia provato quell'esperienza fino a quel momento.
Jeongin intanto vedendo che l'altro si era allontanato e voglioso di ricevere attenzioni, si infilò di prepotenza tra le gambe dell'omega sfinito sul letto «Voglio farlo anche io» disse e, prima che Hyunjin potesse dire niente in risposta, lo penetrò a sua volta affondando lentamente a differenza di come aveva fatto l'alfa poco prima, non era mai stato attivo con nessuno e la sensazione che quelle pareti gli facevano provare era a dir poco fenomenale.
Hyunjin osservò la scena sorpreso dall'intrepidezza del suo compagno. Rimase per qualche minuto ad osservare quelli che adesso poteva definire i suoi due omega darsi piacere e dopo poco sentì la sua erezione formarsi di nuovo inevitabilmente con quello spettacolo sotto gli occhi.
Si avvicinò posizionandosi dietro Jeongin e prendendolo per i fianchi al fine di bloccare i suoi movimenti, questi non ci mise molto a capire le intenzioni dell'alfa che subito dopo spinse il suo membro contro l'entrata non preparata del blu.
Jeongin lanciò un gemito contemporaneamente ad un lamento di Seungmin che intanto aveva smesso di sentire le spinse dell'altro. Il biondo ci mise un po' ad entrare per bene dentro il compagno da quella posizione ma quando sentì di avercela fatta diede una spinta che fece cadere Jeongin in avanti, il quale fini con le mani poggiate accanto alla testa di Seungmin.
Entrambi i membri della coppia iniziarono a muoversi facendo provare il doppio del piacere a Seungmin che adesso iniziò a sentire anche la potenza delle spinte di Hyunjin in quelle del blu. Quest'ultimo invece si sentì venire in pochissimo tempo mentre riceveva piacere sia davanti che dietro, ma continuò a muoversi permettendo anche agli altri due di liberarsi una seconda volta.
Quando Hyunjin venne nuovamente non uscì dal corpo dell'altro ma si rilasciò dentro di lui per poi uscire qualche secondo dopo lentamentee stendersi sul letto con il respiro pesante. Anche Jeongin lo seguì sdraiandosi dal lato opposto in modo tale che Seungmin restasse al centro.
Fu l'alfa a slegare i polsi di Seungmin affinché potesse abbassare le braccia e riposare, appena lo fece questi però si voltò verso di lui avvicinando la testa al suo collo e cingendogli le spalle con le braccia. Hyunjin fu sorpreso e guardò il compagno per ottenere il suo permesso, questi annuì sorridendo e allora l'alfa lasciò che l'omega risposasse avvinghiato al suo corpo.
Jeongin gli afferrò solamente una mano per poi cadere anche lui nel mondo dei sogni senza preoccuparsi di fare una doccia per togliersi tutto quel sudore e liquido seminale di dosso. Erano tutti e tre estremamente felici e appagati come non lo erano mai stati, la loro vita li aveva portato a vivere quell'esperienza non molto ben vista ma allo stesso tempo da togliere il fiato.
E infondo nessuno avrebbe potuto dirgli cosa fare o non fare, per cui voleva dire che da quel momento Jeongin avrebbe accettato con piacere di condividere il suo alfa con il suo, ormai non più tanto, migliore amico.
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Non l'ho fatta propriamente bondage perché non volevo rischiare di esagerare, per cui mi sono limitata al solo atto che è già di per sé abbastanza hard.
Spero ti sia piaciuta anche questa!
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