🌂 𝐀𝐫𝐦𝐲_𝟐𝟑𝟎𝟓𝟎𝟔 ↬ ᴘ.sʜ×ᴋ.ʜᴊ 🌂
Richiesta da: Army_230506
Ship: Seonghwa × Hongjoong [Ateez]
Tipo: Soft smut
Trama: In una fredda giornata d'inverno, tutto ciò che vuole Seonghwa è passare un po' di tempo con Hongjoong e riscaldarsi insieme a lui sotto le coperte, ma il comportamento del minore lo farà dubitare sulla loro relazione.
Word count: 4600
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I raggi del sole entravano dalle grandi finestre della stanza passando attraverso le sottili tende color crema. C'era silenzio completo mentre due sagome dormivano serene nel letto matrimoniale della spaziosa camera al piano più alto del palazzo.
La mattina era sempre così, Seonghwa non aveva mai voglia di alzarsi presto, specialmente con quel freddo di dicembre. E quando c'era Hongjoong con lui, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di restare sdraiato sotto le coperte piuttosto che doversi alzare per andare a lavorare.
«Hwa svegliati è tardi» si sentì scuotere il busto e si costrinse ad aprire le palpebre solo per poi rimanere accecato dalla luce proveniente da fuori le coperte che lo nascondevano fin sopra le guance.
«Mmmh... Voglio dormire ancora un po'» mormorò accompagnando le sue parole con un gesto caotico della mano che voleva far intendere all'altro di lasciarlo stare. Comprese solo qualche secondo dopo che Hongjoong si stava vestendo freneticamente e nel frattempo stava cercando di svegliarlo perchè probabilmente era in ritardo a lavoro.
Lanciò un'occhiata alla sveglia sul comodino che infatti segnava le 8.40, e in teoria alle 8.30 sarebbe dovuto essere nella sua azienda, ma dopotutto anche se fosse arrivato tardi per un giorno non sarebbe successo niente dato che era lui il titolare.
«Fai come vuoi io devo andare che sono in ritardo a lavoro» affermò il minore infilandosi velocemente i pantaloni vicino al bordo del letto. «Hongjoong, sono io il tuo capo. Non ti licenzierò se rimani a dormire con me un altro po'» disse Seonghwa ridacchiando debolmente mente cercava di svegliarsi nonostante le sue palpebre continuassero ad impedirglielo, probabilmente anche a causa delle ore piccole fatte la sera prima.
«Non sono un fannullone come te, ho delle cose da fare nella vita e devo passare da casa mia prima di andare dove tu già dovresti essere.» asserì Hongjoong terminando di vestirsi e guardandosi attorno in cerca del suo telefono che aveva messo in un punto che non ricordava neppure.
«Quanto sei noioso Hongjoong...» il maggiore si tolse le coperte rabbrividendo alla fredda aria invernale presente nella stanza, nonostante fino a tardi ci fosse stato il riscaldamento acceso.
Viveva da solo da quando si era trasferito ed era diventato titolare di un'azienda tessile, il suo appartamento si trovava all'ultimo piano di un palazzo, non si poteva dire fosse una casa da ricchi, ma sicuramente gente comune non poteva permettersela facilmente.
Hongjoong era suo dipendente da quattro anni ormai, ma solo da poco più di uno erano diventati così intimi. Prima Seonghwa si divertiva con qualche ragazza o ragazzo incontrato in un bar la sera, mentre da quando aveva legato di più con quel suo stilista non facevano altro che trascorrere notti assieme. Ad entrambi piaceva la compagnia dell'altro e ormai tutti sapevano che stessero insieme, e non gli dava fastidio, almeno ad uno di loro.
«Zitto e vestiti» lo ammonì Hongjoong passandogli i vestiti che stavano fino a poco prima sul pavimento «Ci vediamo dopo» terminò di parlare diretto ad andare verso la porta e lasciare quell'appartamento anche se controvoglia, ma dopotutto anche fosse potuto arrivare in ritardo senza avere problemi non gli sembrava giusto nei confronti degli altri dipendenti, per cui si impegnava sempre a non sfruttare i privilegi che frequentare il suo datore di lavoro comportava.
«Aspetta» Seonghwa lo afferrò prontamente per un polso prima che potesse allontanarsi troppo dal letto, non si era ancora vestito ma le coperte gli arrivavano fino alla vita lasciando scoperto solo il nudo addome.
Il minore si sentì tirare un braccio e prima che se ne rendesse conto si ritrovò sdraiato sopra all'altro con le loro labbra pressate assieme. Seonghwa lo baciò stringendolo a sé per non lasciarlo alzare e l'altro si aggiustò per non schiacciarlo con il suo peso prima di tentare più volte di staccarsi senza che il maggiore glielo lasciasse fare.
Quando finalmente Hongjoong riuscì ad allontanarsi di qualche centimetro dalla faccia dell'altro, questi mise un piccolo broncio di disappunto. «Devo andare» mormorò mentre entrambi si guardavano negli occhi, sapevano che avessero continuato non si sarebbero più fermati.
Seonghwa sospirò sapendo che l'altro avesse ragione perché era ora che anche lui si alzasse e iniziasse a fare qualcosa di produttivo invece di continuare ad oziare sotto le coperte. «Ti voglio qui stasera.» affermò con tono deciso e bastò il pensiero di ciò che sarebbe accaduto quella sera per far eccitare il minore al quale vennero le guance rosse.
«Dove vuoi che vada altrimenti» replicò con un ghigno in volto prima di lasciare un ennesimo e veloce bacio a stampo sulle labbra secche del suo fidanzato e dirigersi finalmente verso la porta.
Era sempre così, Hongjoong aveva una sua casa e una sua vita che sembrava proprio non voler mostrare al maggiore, forse perché non pensava che fossero ancora arrivati a quel punto o forse perché non pensava che la loro fosse una cosa seria. Dopotutto quindici mesi sotto certi punti di vista non sono così tanti.
Però per Seonghwa la loro relazione era veramente seria, non ne aveva mai avuta una così con nessuno e avrebbe tanto voluto che le loro vite si unissero e combaciassero in una sola linea, invece di restare due rette incidenti.
Aveva il coraggio di chiederglielo? No. Non sapeva come l'avrebbe presa e non voleva rovinare ciò che avevano, ma ogni volta che dormivano insieme e poteva stringerlo a sé per tutta la notte desiderava che quel momento non finisse mai. E di conseguenza la mattina dopo aveva ancora meno voglia del solito di alzarsi dal letto.
Si riprometteva di dirglielo appena ne avesse avuta l'occasione, ma poi accadeva che gli passasse accanto mentre stava parlando con qualche collega e lo vedeva zittirsi immediatamente come se non avesse voluto che lui ascoltasse le loro conversazioni. Allora si sentiva di non appartenere pienamente alla vita di Hongjoong, non gli aveva mai domandato cosa fosse per lui e cosa provasse veramente, le cose tra loro erano accadute in modo naturale senza troppe parole a contornare il tutto.
Avrebbe voluto che le cose cambiassero e conosceva abbastanza il carattere del minore da sapere che se non avesse agito lui per primo, non sarebbe cambiato proprio nulla.
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Hongjoong arrivò a lavoro decisamente in ritardo e sperò vivamente che nessuno avesse notato la cosa, aveva avuto appena il tempo di passare da casa per cambiarsi i vestiti e, sebbene sapesse che ciò non avrebbe comportato problemi a livello lavorativo, gli dava comunque fastidio comportarsi come qualcuno che si approfitta della cosa.
Si sedette alla sua scrivania, non aveva un ufficio, ma lavorava in una grande stanza con molte postazioni separate da dei pannelli in plastica. La sua era probabilmente la più disordinata, non era mai stato una persona molto organizzata, ma dopotutto aveva cose più importanti da fare e quindi finiva sempre con il lasciarla così.
«Hey Joong, ti sei divertito stanotte eh?» esclamò il collega vedendolo arrivare con un aspetto più disordinato del solito, «Non sei divertente, Yunho» replicò Hongjoong prendendo posto sulla sua sedia e posando la cartellina con carte e progetti sopra al ripiano in legno.
«Oppure Seonghwa ti ha fatto arrabbiare?» provò di nuovo dato che dalla risposta dell'altro non sembrò che avessero fatto quello, anche se in realtà era proprio così solo che il biondo non voleva farlo sapere a tutti. «Avete problemi?» domandò San girandosi dalla sua scrivania dopo aver sentito la conversazione «Sembra che tu abbia corso una maratona per venire qui» constatò poi appena vide le condizioni un po' discutibili del maggiore.
«Ero in ritardo» rispose lui ignorando deliberatamente la prima domanda, «Questo lo abbiamo visto, ma con i vantaggi che hai non hai bisogno di correre per arrivare a lavoro» disse San tornando con gli occhi sul suo lavoro. Loro due erano gli amici più stretti che Hongjoong avesse, non era un tipo che legava con molti e tendeva ad essere sempre molto freddo e distaccato, ma stando accanto tutti i giorni erano finiti con lo stringere un qualche tipo di amicizia.
«Lo sapete che non mi piace sentirmi privilegiato» disse Hongjoong iniziando a lavorare per non perdere ulteriore tempo, già era fin troppo tardi e avrebbe dovuto ultimare un disegno entro la fine della mattinata.
«Ormai andate avanti da più di un anno con questa storia, lo sanno tutti che state insieme e non mi sembra che ci siano problemi riguardo ciò» affermò Yunho sorseggiando la sua tazza di caffè mattutino, i due capivano le motivazioni di Hongjoong però arrivati a quel punto tutta la preoccupazione che il ragazzo si portava appresso era inutile e fastidiosa.
Lo conoscevano e sapevano benissimo quanto alle volte fosse testardo e chiuso, non era colpa sua e non lo faceva apposta, semplicemente tendeva a tenere tutto fuori dalla sua vita perché non era abituato ad avere nessuno di così importante come era Seonghwa. Avrebbe voluto dirglielo e dimostrarglielo di più ma quello era semplicemente il suo carattere e non poteva cambiarlo.
«Non ho voglia di parlare di questo ora» sviò il discorso isolandosi come suo solito per concentrarsi sul lavoro senza venire disturbato, i colleghi anche a loro volta tornarono con gli occhi sulle carte consapevoli che sarebbe stato difficile farlo parlare.
Passò del tempo ed ormai era quasi ora di pranzo, quando Yunho ruppe il silenzio della stanza con la sua voce squillante. Erano rimasti in pochi lì dentro dato che la maggior parte dei dipendenti era uscita per avere la meritata pausa pranzo prima di rimettersi a lavoro.
«Avete mai pensato di andare a vivere insieme?» domandò posando la matita, lui avrebbe aspettato ad andare in pausa perchè prima voleva terminare il lavoro. «Perchè dovremmo andare a vivere insieme?» rispose Hongjoong continuando a tracciare linee sul foglio, anche San a quel punto si unì di nuovo alla conversazione.
«È così che si fa quando si sta con qualcuno da tanti mesi» disse sarcasticamente il minore guadagnandosi uno sguardo di rimprovero da parte del biondo che solo per un momento alzò gli occhi dal foglio.
«Scopate sei notti su sette, e quella una solo perché il sabato sera esci con noi. In pratica vivete già assieme e solo le tue cose continuano ad abitare in casa tua.» affermò Yunho e San annuì concordando con lui, il maggiore si decise ad interrompere il suo lavoro per rispondere ai suoi amici che quel giorno sembravano volerlo stressare molto riguardo quella storia.
«Non so se sia il caso.. voglio dire non so quanto sia seria la nostra storia e n-» iniziò ma si interruppe appena vide Seonghwa entrare con passo spedito nella stanza mentre teneva dei fogli in mano. A differenza di quella mattina, adesso indossava un completo grigio chiaro con scarpe e cravatta nera, outfit molto simile a quello di tutti i giorni.
Seonghwa si stranì appena notò di aver interrotto la loro conversazione, quel comportamento di Hongjoong gli stava dando sempre più fastidio. Si avvicinò alle scrivanie dei tre intenzionato a dagli i loro portfoli dopo averli visionati, ma improvvisamente gli venne voglia di fare anche un'altra cosa. «Stavate parlando di me?» domandò guardando negli occhi Hongjoong il quale si sentì un minimo a disagio, lo sguardo del suo compagno era sempre molto pesante da sostenere.
Nel mentre che porse quella domanda diede una delle cartelle che aveva in mano a Yunho, il quale senza dire niente la prese, dopotutto era il suo capo e non voleva mettere il naso in faccende che non lo riguardassero. «No» rispose secco Hongjoong abbassando lo sguardo e nel frattempo Seonghwa fece il giro andandogli dietro per consegnare anche a San il suo lavoro.
Aspettò qualche secondo e quando quel silenzio stava iniziando a diventare troppo pesante perfino per gli altri dipendenti seduti dalla parte opposta della stanza, Seonghwa parlò di nuovo «Hongjoong vieni con me, ti devo parlare» la tensione si poté percepire chiaramente nelle sue parole e il nominato sospirò prima di alzarsi lentamente e seguire il suo capo fino ad una stanza, lasciando Yunho a terminare il lavoro mentre San si alzò per andare a pranzare.
Seonghwa non gli aveva dato ancora il suo portfolio, ma non era questa la cosa che lo preoccupava, non tanto quanto il motivo per cui volesse parlargli così di punto in bianco e non nel suo ufficio. Infatti il maggiore si diresse nella piccola stanza ricreativa che conteneva una piccola cucina in cui i dipendenti potevano mangiare durante il lavoro o anche prendersi un semplice caffè.
«Cosa c'è?» chiese Hongjoong entrando nella stanza dietro a Seonghwa, il quale si voltò subito con aria scocciata. «Cosa c'è!? Vorrei che la smettessi di comportarti così» buttò fuori il maggiore guardandolo negli occhi, non sapeva da dove gli fosse arrivata tutta quella rabbia, ma per quanto volesse bene ad Hongjoong, avrebbe voluto poter dire che fosse suo e non che fosse solo qualcuno con cui si vedeva la notte facendo poi finta di niente il giorno.
«Così come? Non mi sembra di fare niente di sbagliato» affermò il biondo incrociando le braccia, «Come zittirti quando entro nella stanza o fare finta che tra noi non ci sia nulla» replicò Seonghwa con tono più amareggiato che arrabbiato, e l'altro si permise di ribattere «Lo sai che voglio lasciare separato il lavoro dalla vita privata»
«Si ma un conto è mantenere la professionalità e un conto è diventare tutta un'altra persona» continuò ad incalzare il più grande senza interrompere il contatto visivo, «Non divento un'altra persona, cambio solo atteggiamento» puntualizzò Hongjoong con voce calma, non potevano urlare poiché avrebbero solo dato spettacolo.
Seonghwa a quel punto fece una risatina delusa e lo sorpassò «Certo come no, la notte ti fai scopare e il giorno neanche mi conosci» disse sbattendogli il portfolio sul petto che venne preso appena in tempo dall'altro prima che cadesse, e uscì senza aspettare una risposta da parte di un Hongjoong che di fatto non ne aveva alcuna.
Il biondo rimase lì in piedi scioccato per le parole dell'altro, la delusione con cui aveva pronunciato l'ultima frase gli fece capire quando il suo comportamento lo stava ferendo. Hongjoong non lo aveva realizzato fino a quel momento perché semplicemente non aveva mai avuto una relazione così seria e tantomeno con il suo datore di lavoro.
Dopo un po' tornò alla sua scrivania senza dire una parola, e Yunho fece lo stesso avendo intuito che qualcosa non andasse e non volendo rischiare di mettere più carne al fuoco.
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La sera arrivò prima del previsto, durante il resto del giorno non avevano parlato per niente poiché Seonghwa era rimasto chiuso nel suo ufficio e Hongjoong non aveva abbastanza voglia di parlargli da andare a cercarlo apposta. Ad essere sincero le parole del maggiore lo avevano leggermente ferito e non pensava di star dando quell'impressione all'altro, ci rifletté ed arrivò alla conclusione che probabilmente entrambi si sarebbero dovuti venire in contro affinché le cose funzionassero.
Per questo adesso si trovava fuori la porta di casa di Seonghwa con solo il cellulare nella tasca e una vasca piena di amarezza in cui sarebbe potuto benissimo affogare dentro.
Il maggiore gli aprì la porta dopo più tempo del solito e fu chiaro come il sole appena gli aprì che non era più eccitato come quella mattina. «Hey» si passò le dita tra i ciuffi corvini e tornò in camera lasciando la porta aperta per l'altro. Non aveva molta voglia di stare con lui in quel momento, ma non se la sentiva di mandarlo via, soprattutto perché sapeva che farlo non sarebbe stato assolutamente di aiuto.
«Hey» Hongjoong entrò chiudendosi la porta alle spalle prima di raggiungere l'altro nella stanza in cui solo quella mattina avevano scherzato come se non ci fosse alcun problema. Seonghwa si sedette alla piccola scrivania che teneva nella stanza per continuare a fare ciò che stava facendo, probabilmente cose di lavoro che non era riuscito ad ultimare il giorno per via del troppo nervosismo causatogli dalla discussione con Hongjoong.
Il minore si avvicinò andandogli alle spalle e, pur rimanendo in piedi, si appoggiò allo schienale della sedia provando poi ad abbracciare l'altro che non sembrava intenzionato a parlare, Seonghwa sospirò mentre le mani del suo fidanzato si poggiarono sul suo petto spingendolo a stare con la schiena attaccata alla sedia girevole.
«Non si risolve tutto con il sesso, Hongjoong» disse spostandogli le braccia per fargli capire di non avere alcuna intenzione di andare avanti, «Possiamo parlare di oggi?» domandò il biondo sapendo di non poter evitare l'argomento e avendo soprattutto capito che questa volta non sarebbe stato l'altro ad iniziare la conversazione, anche perché era lui a doversi scusare e non Seonghwa.
«Io non ho nient'altro da dire» tagliò corto il maggiore continuando a lavorare, «Mi dispiace di averti dato quell'impressione, non voglio far finta di non conoscerti o niente del genere, è solo che..» iniziò Hongjoong senza essersi preparato assolutamente nulla da dire, e infatti si ritrovò incartato nelle sue stesse parole.
«É solo che?» chiese Seonghwa girandosi con la sedia e decidendo di lasciar perdere quelle bozze per concentrarsi nel sistemare le cose, sapendo che tanto con il biondo accanto non sarebbe riuscito a concentrarsi. Hongjoong si sedette sul bordo del letto prima di continuare a parlare prendendo un bel respiro.
«È solo che sono fatto così, tendo ad essere sempre molto freddo e distaccato e non ho mai avuto una relazione seria, per questo non so come dovrei comportarmi» ammise guardando a terra, già era troppo difficile per lui dire quelle cose e non ce l'avrebbe fatta guardandolo negli occhi, ma sapeva che si sarebbe dovuto aprire prima o poi se voleva che ciò che avevano durasse.
«Non ti sto dicendo che devi starmi appiccicato o che devi urlare ai quattro venti di noi, semplicemente vorrei che non mi trattassi come un estraneo per poi infilarti nel mio letto quando ti pare» Seonghwa parlò quasi come se non gli facesse piacere ciò che facevano, quando in realtà era tutto il contrario.
«Non sei obbligato a farlo con me se non ti piace» affermò Hongjoong per poi alzarsi dal bordo del letto e fare un passo verso la porta, non voleva andarsene ma sembrava che all'altro non facesse molto piacere la sua presenza. Il maggiore, però, gli afferrò il polso prima che potesse farne un altro e lo tirò verso di sé.
Hongjoong capì e si sedette sulla coscia di Seonghwa, il quale gli passò il braccio dietro la schiena posando poi la mano sul suo fianco per non farlo scivolare, nonostante non ce ne fosse bisogno. «Hongjoong, io adoro farlo con te, okay? Non era questo che intendevo, solo che mi piacerebbe essere incluso nella tua vita come tu sei nella mia» disse e il biondo rispose poggiando la testa sulla sua spalla, non poteva negarlo, adorava quando il maggiore lo teneva in quel modo e forse ogni tanto un po' di dolcezza non faceva male.
«È difficile per me, ma ci proverò. Perché veramente non voglio perderti a causa del mio comportamento da idiota» affermò il minore con tono triste e basso, Seonghwa se ne accorse se decise di abbracciarlo per bene mentre Hongjoong si sistemò a cavalcioni su di lui.
«Devi fare molto più di questo per perdermi, quindi stai tranquillo e cerca di fare meno l'idiota, okay?» chiese accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo, Hongjoong ridacchiò mormorando un 'Okay' e poi alzò la testa per baciare l'altro.
Gli lasciò un piccolo bacio a stampo inizialmente, non volendo spingersi troppo oltre dopo che l'altro gli aveva chiaramente detto che non voleva, ma con sua sorpresa Seonghwa ricambiò rendendo quel tocco più profondo ed eccitante.
Continuarono a baciarsi per un po' in modo sempre meno casto, finché Hongjoong scese più in basso fino al collo dell'altro intenzionato a lasciare un segno, ma venne fermato dalla mano di Seonghwa che si allargò la cravatta e sbottonò la camicia «Fallo dove non si vede» disse prima che fu Hongjoong a proseguire nell'allargare il tessuto per poi iniziare il suo lavoretto, dopotutto non sarebbe stato carino presentarsi a lavoro con un segno di quel tipo.
Quando ebbe finito, il biondo lasciò un bacio sopra al succhiotto e ritorno sulle labbra dell'altro con maggior passione, cominciò a sentire i pantaloni farsi stretti e istantaneamente si allontanò, non sapeva fin dove volesse arrivare il maggiore e aveva paura che andando avanti non si sarebbero più fermati. Guardò in basso i suoi pantaloni che mostravano un evidente rigonfiamento e anche l'altro seguendo il suo sguardo lo notò.
Seonghwa diede un bacio sulla fronte al minore per poi alzarsi dalla sedia con lui in braccio e posarlo delicatamente sul letto, non voleva farlo velocemente come le altre volte, quella sera voleva prendersi tutto il tempo che gli serviva per poter assaporare il corpo del biondo in ogni modo possibile.
Hongjoong non si oppose a nessuna di quelle azioni e lasciò che Seonghwa iniziasse a baciargli il collo scendendo sempre più in basso mentre le sue mani si muovevano confusionariamente dentro la maglietta del biondo. L'atmosfera nella stanza divenne incredibilmente più calda e d'improvviso tutti quei vestiti iniziarono a stare stretti e d'intralcio ad Hongjoong, il quale inevitabilmente sentì l'eccitazione crescere e la sua erezione pregare di venire liberata.
Ma Seonghwa sembrava non voler aiutare dato che non faceva altro che lasciare baci su baci sulla sua pelle senza andare oltre, «Hwa c-che fai?» domandò con la voce spezzata per capire quali fossero le sue intenzioni, e subito Seonghwa si avvicinò al suo orecchio per parlare sussurrando «Andiamoci piano stavolta» , ed in quel momento Hongjoong avrebbe voluto rispondere 'Piano può andare a fanculo, scopami', ma non lo fece perchè in fondo la dolcezza di tutti quei tocchi non gli dispiaceva affatto.
Finalmente Seonghwa gli tolse la maglietta passando a lavorare sul suo addome, e il biondo pur di distrarsi dal piacere che altrimenti lo avrebbe fatto venire prima ancora di essersi spogliato, allargò totalmente la cravatta del corvino fino a toglierla e buttarla nel letto, poi proseguì sbottonandogli anche la camicia che rimase aperta mostrando gli addominali scolpiti del maggiore.
Allacciò le sue gambe dietro alla schiena di Seonghwa per far scontrare le loro erezioni, voglioso di riceve un qualche tipo di tocco l'ha sotto. L'attrito con la stoffa gli fece rilasciare un leggero gemito che provocò una risatina da parte di Seonghwa, il quale intanto aveva iniziato a stuzzicargli un capezzolo mentre con le mani gli tastava ogni forma del corpo. «M-mi farai impazzire se non ti-» si interruppe per rilasciare un pesante sospiro «Sbrighi» terminò la frase portando le mani dietro la testa di Seonghwa per spingerlo ad andare più in basso.
Dopo poco Seonghwa lasciò stare il suo capezzolo e si allontanò osservando l'addome del minore completamente rosso per i suoi tocchi, sorrise e prosegui togliendosi i pantaloni dato che anche la sua erezione iniziava a dare non poco fastidio. Hongjoong avrebbe voluto continuare a spogliarsi da solo, ma non lo fece perché era talmente succube dei tocchi dell'altro che era come se qualcuno gli avesse privato il corpo di ogni forza.
Il corvino ormai completamente nudo, tolse anche i pantaloni dell'altro e passò una mano sulle sue mutande per sentirlo gemere, e così avvenne dato che Hongjoong senza riuscire a controllare le corde vocali mugolò quasi incomprensibilmente il suo nome.
Lo privò infine anche dell'ultimo indumento sorprendendosi di vederlo duro come mai prima di allora, si abbassò di nuovo per dargli un altro bacio sulle labbra «Sei molto voglioso stasera» commentò prendendo tempo solo perché vedere l'altro pregarlo con lo sguardo per essere toccato era la cosa più appagante che avesse mai visto, «T-ti odio» borbottò Hongjoong facendolo ridere leggermente.
«Vuoi essere preparato?» domandò allora Seonghwa, e, appena il minore annuì, lo penetrò con due dita beandosi dei gemiti che già iniziò a lasciar uscire l'altro. Mentre il corvino continuò a lavorare con la sua mano dentro di lui, Hongjoong non ce la fece più e andò a masturbarsi per alleviare quel gran fastidio che stava provando.
Ma venne fermato da Seonghwa che non voleva che venisse così presto «Un po' di pazienza piccolo» disse spostandogli la mano per poi mettersi nella giusta posizione e penetrarlo entrando completamente in lui in una volta sola. Hongjoong fece un gemito più acuto che subito si prolungò appena Seonghwa iniziò a muoversi dando spinte sempre più forti. Sapeva che il biondo non avrebbe avuto bisogno di abituarsi alla sua grandezza, perciò andò sul sicuro.
In tutto quello il maggiore non smise neanche un attimo di baciarlo per rendere il tutto più eccitante, ed esattamente come accadeva ogni volta che lo facevano, si dimenticò del fatto che fosse inverno e del suo odio per il freddo, perché Hongjoong per lui era l'esatto opposto, era una fiamma bollente che sicuramente mai si sarebbe spenta.
Quando si sentì arrivare al limite e vide che anche Hongjoong non avrebbe retto ancora tanto, aumentò la potenza delle spinte e iniziò a far scorrere la mano destra lungo l'asta del minore, il quale con quel gesto gli sembrò di arrivare fin tra le stelle, sommato alle spinte del corvino che con precisa esperienza sapevano esattamente che punto colpire per farlo urlare.
Poco dopo entrambi vennero contemporaneamente e Seonghwa rimase per qualche secondo di più dentro l'altro per riprendere fiato, prima di alzarsi e andare in bagno a pulirsi dallo sperma schizzato sul suo addome. Hongjoong restò sdraiato non avendo la forza per alzarsi ed attese che il maggiore pulisse anche lui con un panno bagnato.
Entrambi esausti si infilarono sotto le coperte e il biondo non perse tempo ad accoccolarsi tra le braccia dell'amato, che gli passò un braccio dietro la schiena per averlo più vicino a sé. Hongjoong poggiò la testa sul suo petto prima di commentare in modo insolito «Sei fantastico».
Seonghwa rise e accarezzandogli la spalla con il pollice per poi lasciargli un bacio sulla fronte «Lo faremo più spesso in questo modo allora» affermò riferendosi all'insolita dolcezza che gli aveva riservato.
Hongjoong parlò poi d'improvviso facendo scaldare ulteriormente il cuore del maggiore «Stavamo parlando di te oggi, cioè di noi.» ammise per fargli capire che non gli avrebbe più nascosto i discorsi tra lui e i suoi colleghi. «Mh.. ti danno fastidio? Devo licenziare qualcuno?» domandò Seonghwa scherzando e facendo ridere pure l'altro.
«Mi hanno chiesto perché non viviamo insieme...» disse Hongjoong alzando la testa per incontrare lo sguardo dell'altro, «Praticamente vivi qui, lo sai vero?» rispose Seonghwa capendo che fosse il momento adatto per chiedergli quella cosa che aveva sempre voluto chiedergli.
«Lo so» disse solo il minore senza sapere come andare avanti, ma venne colto di sorpresa dalla domanda che uscì dalle labbra del corvino «Che ne diresti di venire a vivere qui definitivamente?» propose trattenendo il respiro in attesa di una risposta, «Tu vorresti?»
«Assolutamente, vorrei dormire tutte le notti con te, vorrei andare e tornare da lavoro insieme e soprattutto vorrei che questo fosse anche il tuo posto sicuro, quindi sì, lo vorrei.» concluse e subito Hongjoong alzò la testa per dargli un veloce bacio sulle labbra.
«Allora lo farò.»
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Scrivere questa os mi ha softata tantissimo, spero ti sia piaciuta♡︎
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