•høuse of gøld [sequel]•
Il bimbo chiuse la porta delicatamente, come per non svegliare la mamma sdraiata su quel letto bianco.
Si girò, trovandosi faccia a faccia con la giovane infermeria che gli aveva permesso di entrare e un'altro dottore.
"Ragazzino, cosa ci facevi in quella stanza?"
Chiese il dottore, scrutandolo da dietro le lenti lucide dei suoi occhiali.
"Oh, ecco- io... Ero solo- andato a trovare la mamma..." sussurrò lui, stringendo la custodia dell'ukulele tra le manine, e quello gli diede un po' di conforto.
"Dottore, sono stata io ad autorizzarlo" si intromise l'infermiera, spostandosi leggermente in modo da fiancheggiare il bimbo.
Lui alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di lei, regalandole un sorriso dolce che venne ricambiato quasi subito.
"Vai piccolo, il tuo papà ti stava ti stava aspettando" gli disse la giovane, posandogli una mano sulla spalla e, dopo essersi congedata dal dottore, lo accompagnò dal padre.
"Cucciolo, ecco dov'eri"
Il papà si alzò dalla sedia blu su cui era seduto e andò incontro al figlio e alla sua accompagnatrice.
"La ringrazio signorina, di solito questo piccoletto tende ad essere molto curioso"
"Oh, non si preoccupi, è stato a fare visita alla mamma"
"Ah davvero? Allora, le hai cantato la tua canzone?"
"Si" rispose il bambino, raggiante "spero che le sia piaciuta"
"Sicuramente le sarà piaciuta. Ora dobbiamo andare però. Arrivederci signorina"
"Arrivederci" li salutò lei con un sorriso.
Non potevano sapere che la signora nella stanza aveva appena riaperto gli occhi.
Suspance.
No scherzo, è finita qua. Lmao.
Si, la finisco così. Sorry.
Bye people.
Non mi uccidete please.
~Mad Skull🖤
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