❝ ᴛʜᴇ ᴅᴇꜱᴛɪɴᴇᴅ ❞ : Enyer Frision-Talon
❝𝓝𝓸𝓶𝓮
𝐸𝓃𝓎𝑒𝓇 ⸻
Questo è un nome tramandato all'interno della famiglia da diverse generazioni. L'ultimo ad averlo all'interno della famiglia è stato il bisnonno paterno, che era un uomo particolarmente intelligente e che è stato la causa dello sviluppo economico della casata, che prima era piuttosto piccola. Questo nome è sempre stato dato al figlio minore, quindi Enyer ha sempre dato per scontato che non avrebbe avuto altri fratelli dopo di sé, come effettivamente è successo.
❝𝓒𝓸𝓰𝓷𝓸𝓶𝓮
𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃-𝒯𝒶𝓁𝑜𝓃 ⸻
Il primo cognome è quello che Enyer ha ereditato dalla propria famiglia, il secondo invece è quello della famiglia della donna che ha sposato. La famiglia dei Frision è molto antica e si tramanda il titolo nobiliare da innumerevoli generazioni. Al contrario, quella dei Talon in origine non era nobile, ma era molto ricca, per questo dopo qualche generazione ha comprato il titolo nobiliare, aggiungendo il suffisso -on al cognome originale della famiglia.
❝𝓔𝓽à 𝓮 𝓭𝓪𝓽𝓪 𝓭𝓲 𝓷𝓪𝓼𝓬𝓲𝓽𝓪
𝟤𝟤𝟩 𝒶𝓃𝓃𝒾, 𝓃𝒶𝓉𝑜 𝒾𝓁 𝟣𝟣 𝑜𝓉𝓉𝑜𝒷𝓇𝑒 𝒶𝓁𝓁𝑒 𝟣𝟫:𝟤𝟥 ⸻
A differenza di tutti i suoi fratelli, che sono nati di mattina o nel primo pomeriggio, Enyer è nato di sera. Il giorno in cui è nato, in particolare era una notte particolarmente fredda, insolita per quel periodo dell'anno. A causa del fatto che tutti i fratelli erano nati di mattina, il padre era rimasto alzato tutta la notte precedente alla nascita, quando ormai era chiaro che il bambino sarebbe nato entro brevissimo, e a causa della stanchezza derivante dalla notte passata in bianco, si è addormentato su una poltrona fuori dalla sala dove la moglie stava partorendo proprio mentre Enyer nasceva.
Di aspetto estetico dimostra circa sedici, diciassette anni, ma essendo un Otheren ha vissuto molto per più di due secoli per riuscire a crescere abbastanza da ottenere quell'aspetto estetico. Di solito quando va in giro mostra le ali, quindi le persone possono dire che è molto anziano, ma quando va in giro senza ali sembra in tutto e per tutto un adolescente.
❝𝓛𝓾𝓸𝓰𝓸 𝓭𝓲 𝓝𝓪𝓼𝓬𝓲𝓽𝓪
𝒴𝒶𝓃𝓃𝒶, 𝒾𝓈𝑜𝓁𝒶 𝒹𝒾 𝒱𝑒𝓇𝒶𝓃 ⸻
Enyer, un po' come tutti i nobili, è nato nella residenza di famiglia, dove erano nati anche tutti i suoi fratelli. Essendo l'ultimo nato tutti i fratelli maggiori aspettavano con trepidanza la sua nascita e appena hanno saputo che il fratellino era nato, ancora mezzi addormentati sono accorsi per vederlo. Appena nato ha pianto per qualche ora. È stato irritante già da appena nato.
❝𝓐𝓼𝓹𝓮𝓽𝓽𝓸
𝒲𝑜𝑜𝒾𝓃 – 𝐸𝓁𝑒𝒸𝑒𝑒𝒹 ⸻
Enyer ha l'aspetto estetico di un sedicenne ma con un portamento molto più contenuto e posato. Di solito si muove in modo molto circospetto, quasi come una pantera; infatti spesso le persone che lo vedono si sentono abbastanza in pericolo e lui sa molto uso di quest'aura minacciosa per intimidire gli interlocutori. La sua espressione viene accentuata dagli occhi grigi e sottili, che sembra quasi che stia sempre dubitando di tutti quelli che gli stanno attorno. E diventa ancora più inquietante quando la sua vera natura da Otheren viene svelata e i suoi occhi si tingono di giallo, dandogli un aspetto quasi demoniaco.
Ha un fisico asciutto e slanciato, nonostante i suoi continui allenamenti non ha molta massa muscolare a causa del suo tipo di costituzione, più flessibile che forte. Ha un'altezza decisamente nella media per un uomo, un metro e sessanta, circa, cosa che è sempre stata un cruccio per lui. Sa che il suo corpo non ha ancora finito di svilupparsi e che forse crescerà ancora nel futuro, ma per il momento non riesce a rassegnarsi a dover guardare i suoi interlocutori dal basso, quindi indossa sempre dei tacchi che contribuiscono a rendere sinuosa e lievemente ancheggiante la sua camminata. A prima vista, se non fosse per la sua espressione minacciosa e l'atteggiamento confidente che Enyer sembra mantiene in qualsiasi situazione si direbbe un ragazzino a cui piace vestirsi con gli abiti dei genitori.
Da quando ha cominciato a frequentare gli ambienti dei militari ha cominciato a tenere i capelli in un taglio molto corto, soprattutto sulla nuca e sulle basette. Uno dei motivi per il quale li tiene così corti è anche che una delle cose che fa quando è nervoso è arrotolarsi delle ciocche di capelli intorno alle dita e lui odia mostrare di essere nervoso. Inoltre spesso per lo stress si strappava anche delle ciocche. Lui ci tiene al proprio aspetto estetico, gli dà fastidio l'idea di non essere sempre al meglio, quindi ha cercato di eliminare questa abitudine. Inutile dire che quando si lascia crescere troppo i capelli a volte si ritrova comunque ad arrotolarsi tra le dita delle ciocche.
Una cosa che gli piace molto del proprio aspetto estetico è il contrasto tra i capelli scuri, le ali nere e la pelle bianca, che lui fa sempre molta attenzione a non far abbronzare. Quando era più piccolo e girava tra gli eserciti di Yanna invece era costantemente abbronzato, per l'attività fisica che svolgeva all'aperto. È molto probabile che una persona che l'abbia visto abbronzato non lo riconosca con la pelle pallida come la ha ora, perché gli conferisce un'aria molto più seria ed eterea, lì dove come era prima sembrava molto più alla mano e spensierato, anche perché tendeva a non comportarsi in maniera troppo rigida, rimanendo comunque sempre in guardia.
Quello che gli piace di più del proprio corpo sono le dita affusolate delle mani, che spesso si ritrova ad allungare e ad osservare quando è annoiato e le ali. Gli piace moltissimo suonare il pianoforte e, più che ascoltare la musica, gli piace vedere come si muovono le dita sulla tastiera. Per quanto riguarda le ali, invece, le cura moltissimo. Prima di andare a dormire passa almeno un quarto d'ora a pettinare le piume e a sistemarle.
Nonostante la pelle chiarissima ha alcune cicatrici e alcuni nei, sparsi un po' ovunque sul corpo ma soprattutto sulla schiena e le spalle. Ne ha uno sull'anulare, sulla falange più vicina al palmo, che lui di solito nasconde con un anello o con dei guanti.
❝ℝ𝕚𝕒𝕤𝕤𝕦𝕟𝕥𝕠 𝕒𝕤𝕡𝕖𝕥𝕥𝕠
Un metro e sessantatré.
Settantuno chili.
Capelli neri corti.
Occhi sottili e grigi. Gialli quando a contatto con l'acqua di mare.
Incarnato chiarissimo. Nei sulla schiena e le spalle, uno sull'anulare. Varie cicatrici.
Dita sottili.
❝𝕆𝕦𝕥𝕗𝕚𝕥𝕤
Essendo nobile e davvero molto ricco decisamente non si trova a lesinare sui soldi da usare per i propri vestiti. Non gli interessa, ovviamente, comprare le stoffe più costose solo perché ne ha la possibilità, ma ha una vera e propria passione per broccato e ricami, quindi spesso i suoi vestiti finiscono per costare moltissimo. Di solito indossa abiti formali, camicia, cravatta a foulard, gilet, giacca e pantaloni, solitamente di colori scuri e ricamati. Nelle situazioni formali indossa abiti sul nero con ricami floreali, abbinati a camice bianche. I suoi abiti preferiti però sono quelli rossi, che indossa nelle occasioni più importanti e mondane, come balli o banchetti, abbinati a camice nere. I suoi vestiti naturalmente sono fatti in modo da permettere alle ali di passare attraverso la stoffa grazie a dei buchi. Spesso indossa sulla giacca delle spille di gemme, la sua preferita ha rappresentato lo stemma della famiglia. Non può sopportare i cammei, quindi di quelli non ne possiede. Gli piace indossare manichetti di pizzo sotto alle maniche.
Come scarpe solitamente indossa stivali di pelle nera o marrone, ma rigorosamente con tacchi di almeno una spanna. Quando è in casa indossa delle scarpe di panno ricamate, per proteggersi dal freddo del pavimento di marmo, quelle senza tacco, per essere più comodo. Spesso d'estate gli piace girare per la residenza a piedi nudi o fare delle passeggiate per i campi sentendo sotto i piedi l'erba fresca.
Gli piace dormire con le ali aperte quindi di solito dorme solo con un paio di pantaloni, in modo da non intralciare le ali almeno mentre si riposa. Riesce a non avere troppo freddo anche d'inverno perché nei climi più freddi tiene le ali chiuse attorno al petto con le piume leggermente gonfiate per scaldarsi.
Avendo i capelli così corti non ha il problema di doverli legare, quindi non porta in giro nastri o accessori simili, ma, sempre palando di accessori, gli piace moltissimo indossare guanti, soprattutto d'inverno, bordati di pizzo o semplici, gli vanno bene in qualsiasi modo. Un altro tipo di accessori che gli piace indossare sono i cappelli. Gli piacciono particolarmente i cilindri neri, anche perché nel complesso lo rendono più alto.
Non sorride mai, di solito si limita ad uno sguardo serio e severo, anche con le persone più importanti. Di solito si limita ad accennare un lieve inchino o un cenno con il capo se deve salutare qualcuno.
❝𝓡𝓪𝔃𝔃𝓪
𝒪𝓉𝒽𝑒𝓇𝑒𝓃 𝒹𝒾 𝓁𝓊𝒸𝑒 ⸻
Come tutti i suoi familiari, naturalmente, è un Otheren di luce. È molto fiero di essere un Otheren, lui stesso si considera appartenente ad una razza superiore. Essendo sposato con un'umana non può avere figli ma non si preoccupa particolarmente. Gli piace pensare che prima o poi troverà una donna con cui avere un figlio, anche se dovesse volerci molto. Poi in effetti avere un figlio non è la sua priorità.
❝𝔻𝕖𝕥𝕥𝕒𝕘𝕝𝕚 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕟𝕒𝕥𝕦𝕣𝕒
Per tanto tempo ha nascosto la sua vera natura, quindi è abbastanza abituato a comportarsi come un normale essere umano se necessario. Gli piace tantissimo, però, volare e rimanere in generale con le ali spiegate. Il peso delle ali sulla sua schiena è talmente familiare che lo fa quasi sentire perduto non averle. Perdere le sue ali sarebbe la cosa peggiore che gli possa succedere.
❝𝓥𝓸𝓬𝓮
𝒥𝑜𝓈𝒽 𝒮𝓂𝒾𝓉𝒽 – 𝒜𝓈𝒽𝑒𝓈 ⸻
La sua è una voce molto bassa e abbastanza graffiante. Ha un'estensione vocalica piuttosto ampia, soprattutto suoi toni gravi, anche se riesce a raggiungere anche acuti discreti.
❝𝓡𝓾𝓸𝓵𝓸
𝒩𝑜𝒷𝒾𝓁𝑒 ⸻
Tutto sommato Enyer è un bravo nobile. Si interessa dell'economia del suo feudo senza mai esagerare nello sfruttamento dei cittadini. Fa uso di schiavi, naturalmente, ma preferisce usare come lavoratori persone pagate perché ritiene abbiano maggiore motivazione nel lavorare bene, considerato anche che tra dare vitto e alloggio ad un gruppo di schiavi e dare uno stipendio a dei lavoratori che pagano l'affitto i costi sono più o meno gli stessi. è anche molto brava a mantenere rapporti diplomatici con gli altri nobili, un po' per il suo bell'aspetto e un po' per le sue abilità di persuasione e gestione. Non darebbe la sua posizione da conte a nessuno e se qualcuno gliela togliesse lui cercherebbe di riprendersela in ogni modo.
❝𝕊𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒
Enyer è nato in periodo invernale nella tenuta di famiglia nella parte più meridionale dell'isola di Veran. Da quando è nato è stata una balia umana a prendersi cura di lui: essendo nobili e potendoselo permettere i genitori avevano preferito far curare ad una persona esterna a causa dell'alto tasso di mortalità. Di lui si prendevano poi cura i fratelli maggiori e la nonna paterna che abitava con loro insieme a tutti gli altri parenti.
Già da quando era molto piccolo dimostrò di avere un'inclinazione piuttosto spiccata verso la cattiveria. Piuttosto che assecondare i fratelli preferiva finire a fare a botte con loro, non si lasciava intenerire dalle sorelle per, piuttosto, staccare la testa alle loro bambole e sfruttava la propria posizione da più piccolo della famiglia per addossare le colpe ai fratelli più grandi. Quando, molto spesso, i fratelli si rifiutavano di giocare con lui, uno dei suoi passatempi preferiti era quello di andare nella biblioteca di famiglia a leggere. Gli piacevano in particolare i libri di storia e quelli sulla politica, che spesso e volentieri chiedeva al padre di spiegargli. Quello era quasi l'unico contatto che aveva con suo padre che dovendo gestire il feudo (non so se questo termine è corretto ma facciamo finta di sì) non aveva molto tempo da dedicare alla famiglia. La persona che vedeva meno in assoluto, poi, era sua madre, con la quale, però, aveva un bellissimo rapporto. Di solito la madre rimaneva con le sorelle di Enyer, ma veniva sempre a trovarlo la sera, per dargli la buonanotte e per leggergli una storia. La sua storia preferita era il racconto di come gli Umani avessero invocato loro Otheren nel passato e le storie degli Otheren leggendari. Ne era talmente ossessionato da aver promesso a una delle sue sorelle che non le avrebbe decapitato l'ultima bambola di porcellana solo se l'avesse chiamata Iride. Quella bambola fu l'unica trattata con un minimo di rispetto da Enyer per tutta la sua vita. I bisnonni, appena fu in grado di reggersi in piedi ci tennero ad insegnargli a ballare e a suonare, anche se con le sue manine gli era quasi impossibile reggere gli strumenti e essendo ancora così piccolo se non c'erano i suoi fratelli con cui esercitarsi era impossibile per lui riuscire a ballare con un adulto. Certo, a meno di non volare, ma a quel punto i movimenti delle gambe risultavano assolutamente inutili. I nonni invece insistevano che fosse più importante imparare la retorica e la dizione e lo coinvolgevano in dibattiti immaginari in cui lui difendeva sempre il colpevole, che finivano sempre con i nonni che si chiedevano come mai il loro nipotino avesse una morale così contorta. I genitori ci tenevano solo che imparasse a leggere, a scrivere e a far di conto, dato che, essendo il più piccolo dei fratelli, non avrebbe ereditato nulla, o perlomeno nessuna proprietà da gestire.
In fondo, nonostante si accapigliasse sempre con i suoi fratelli, si volevano bene e cercavano di aiutarsi tra loro se ce n'era bisogno. Gli volevano bene in particolar modo il primogenito, Fesaris, e la terzogenita, Hilian, rispettivamente il maschio e la femmina più grandi, che si consideravano un po' come dei mentori e delle guide per il fratellino.
I problemi arrivarono senza preavviso una sera d'inverno, quando si era da poco festeggiato il dodicesimo compleanno di Enyer. Un uomo irruppe nel salone da pranzo dove la famiglia si riuniva per mangiare. L'uomo era una delle sentinelle e stava sanguinando. Riuscì a comunicare rantolando la notizia di una attacco improvviso di una squadra di individui sconosciuti e poi stramazzò al suolo. Per essere solo un dodicenne Enyer prese la morte dell'uomo piuttosto bene. In effetti non lo sconvolse più di tanto e questa fu la cosa che lo turbò di più. Sapeva che la morte era una cosa terribile e che vedere una persona morire davanti ai propri occhi doveva essere una bruttissima esperienza, anche a giudicare dai visi dei fratellini sconvolti alla vista del sangue sgorgare dal cadavere dell'uomo ed allargarsi in una pozza sempre più ampia ai piedi del tavolo. Il bambino invece riuscì a scollare gli occhi dall'immagine ipnotica del sangue che fluiva nella fughe delle mattonelle solo quando la madre lo prese in braccio e lo affidò alla sorella maggiore. Durante i minuti che Enyer aveva passato quasi imbambolato si era riuscito a dedurre che gli uomini che avevano attaccato la residenza dovevano essere degli Sterminatori. Essendo così vicini al confine con Estera la possibilità che degli Sterminatori li attaccassero era da sempre stata considerata ma non era mai stata presa seriamente. Gli adulti della famiglia si prepararono per attaccare gli intrusi mentre ai bambini fu ordinato di mettersi in salvo. Mentre i bambini correvano a nascondersi ad Hilian venne un'idea per assicurare la salvezza almeno del più piccolo. Si separò dai fratelli e si diresse verso l'ala della servitù, che si trovava nel caos più profondo al momento. La ragazza fermò una delle domestiche, che era stata la balia di Enyer e le chiese di tenere con sé il bambino: a dodici anni, infatti, aveva ancora l'aspetto fisico di lattante di pochi mesi. La balia accettò e rivestito Enyer di degli abiti umili e avvoltolo in una coperta gli ordinò di chiudere gli occhi e di fingere di dormire. Hilian lo abbracciò stretto e gli diede un tenero bacio sulla fronte. Enyer ricambiò e, quasi tra le lacrime, chiese scusa alla sorella per tutte le bambole che lui le aveva rovinato. Lei sorrise dolcemente e gli assicurò che senza la testa erano davvero più belle. Poi, prima di scoppiare in lacrime, scappò via con gli altri fratelli. Enyer sapeva che non l'avrebbe mai più rivista.
Furono delle ore che sembravano settimane, quelle che seguirono. Quando la villa calò finalmente nel silenzio era quasi l'alba. Gli Sterminatori, piuttosto soddisfatti, si mostrarono nell'ala della servitù solo dopo qualche minuto. Se ne presentarono solo tre, di cui uno senza più un braccio e un altro, un Mournagh, con la pelliccia intrisa di sangue. Sembrava non avere nemmeno la forza di ritrasformarsi. L'unico in uno stato pressoché integro prese la parola e ordinò alla servitù di seguirli fuori dalla villa. Lungo la strada Enyer poté osservare la sua casa distrutta: pavimenti spaccati, lampadari crollati, statue per terra e quadri squarciati. Il sangue macchiava quasi ogni superficie e i calcinacci rendevano difficile ai servi proseguire sul loro cammino. Ogni tanto si imbattevano in un cadavere. La balia era troppo sconvolta per pensare di chiudere nascondere quella vista al bambino e si rese conto che aveva visto il cadavere di sua madre solo quando lo sentì tremare violentemente contro il petto. La donna soffocò un singhiozzo. L'ultima cosa che Enyer vide, prima che la bali agli coprisse il viso con la coperta fu Iride, a con il viso a pezzi e il vestitino strappato, in una pozza di sangue.
Ora che non poteva più guardare si mise ad ascoltare. Erano esattamente nel centro del gruppo, ma nel silenzio tombale della villa distrutta le voci degli Sterminatori risuonavano chiare e distinte nell'aria.
"... comunque si sono battuti bene, non credete?"
"Se dicessi di no mentirei, rimaniamo solo noi di una squadra di quasi quaranta uomini!"
"In quanti erano?"
"Senza contare i bambini?"
"Sì. Anzi, no, conta anche quello più grande, anche lui ha combattuto."
"Giusto, allora direi... una decina, credo. In ogni caso è stato molto soddisfacente."
"Già, testare le nostre abilità su un vero campo di battaglia ara una cosa che desideravo fare da molto tempo. E con degli avversari così forti sono sicuramente riuscito a migliorare."
"Tun non miglioreresti nemmeno se ti allenassi per altri cento anni!"
Qui ci fu una risata.
"Insomma, un po' mi dispiace."
"Perché mai? Non è la prima volta che uccidi un Otheren, no?"
"No, no, certo che no: mi dispiace per la casa, guarda che spreco. Avremmo potuto attirarli fuori e lasciare la casa intatta, non ti sembra?"
"Forse hai ragione. Ma combattere in uno spazio chiuso era più vantaggioso, sai com'è, loro hanno le ali..."
Enyer non riuscì ad ascoltare oltre. Si mise le mani sulle orecchie e cercò di concentrarsi sul rumore accelerato del cuore che gli batteva nella testa. Una sensazione di nausea si era impossessata di lui e lui cercò di prendere dei respiri profondi per non mettersi a piangere. Sentire come quegli uomini parlavano dei suoi genitori, della sua famiglia, come se fossero solo burattini da allenamento, come se la loro vita non contasse nulla, come se l'arredamento fosse più importante del cadavere di sua madre riverso su una mattonella, con le braccia scomposte, le ali arruffate e il sangue sul petto lacerato, sentire come i suoi fratelli uccisi non entrassero nemmeno nel conto dei morti... tutto questo era troppo per lui. Non ce la fece più e si mise a piangere. Pianse silenziosamente, scosso dai brividi. E mentre le lacrime scorrevano sul suo viso e il suo cuore cercava di svuotarsi di tutto quel dolore, improvvisamente fu assalito da un'altra emozione, molto più forte: l'odio.
Come si permettevano quegli uomini di trattare la sua famiglia come spazzatura, ridere e chiacchierare allegramente dopo aver ucciso donne e bambini. Come si permettevano quelle schifose creature anche solo di pensare di avere il diritto di alzare anche un solo dito contro lo loro, degli Otheren. Fu quello il pensiero che lo scosse di più: li hanno uccisi solo perché erano Otehren. Sotto la coperta leggera che lo avrebbe dovuto separare dall'orrore del mondo Enyer scoprì la cosa più terribile che esiste al mondo: il desiderio di vendetta, la sete di sangue. Tutti quelli che avevano osato alzare le mani sulla sua famiglia avrebbe dovuto pagare, morire in un modo ancora peggiore.
Forse se avesse avuto un'indole più buona avrebbe reagito in maniera diversa, ma la sua già forte inclinazione per la violenza quella mattina cambiò per sempre la sua vita. Sotto le coperte sorrise. Che quegli uomini ridessero, ora che potevano, perché non sarebbe dorata ancora per molto. Una volta fuori dalla villa gli Sterminatori si dileguarono, di ritorno dai loro complici per trattare le loro ferite e ripartire per Estera.
Enyer visse per qualche anno con la balia dopo quanto avvenuto, ma non perse mai di vista il proprio obiettivo primario, quello di vendicarsi degli Sterminatori che hanno ucciso la sua famiglia. Per poter raggiungere il suo obiettivo gli servivano essenzialmente potere e forza. Per questo, una volta lasciata la balia, con la quale era rimasto fino alla morte di lei, più di cinquant'anni dopo, e con l'aiuto di diverse persone riuscì a raggiungere Tecla. Rimanendo nei pressi dei campi di battaglia e degli accampamenti dei soldati osservata i militari nei loro allenamenti e cercava di imitarli. Dopo un po' i militari, vedendolo sempre nei pressi degli accampamenti ma più per imparare che per mendicare cibo e soprattutto trovando prodigioso che un bambino così piccolo non avesse paura di loro, lo presero sotto la loro ala. Naturalmente non per molto, solo per qualche mese, poi Enyer se ne andò. Non era sicuro di come quegli uomini avrebbero preso la notizia che lui fosse un Otheren.
Con gli anni Enyer ebbe modo di allenarsi e di addestrarsi, scontrandosi occasionalmente con soldati e militari per monitorare la crescita delle sue abilità. Parallelamente cercò di capire come funzionasse la sua abilità di ipnosi, che sua madre non gli aveva mai lasciato usare prima e divenne davvero bravo nell'uso di quest'ultima.
Gli anni passavano e con il passare del tempo i ricordi di Enyer di quella notte si facevano sempre più vaghi e distorti e le sue motivazioni iniziali si ingigantirono nel suo cuore e nella sua memoria. Senza realizzarlo pienamente i primi motivi della sua vendetta sbiadirono e la sua risoluzione divenne più ferrea di prima. Il suo obiettivo, lentamente, si estese dalla vendetta su coloro che avevano ucciso la sua famiglia, che essendo passato quasi un secolo erano probabilmente già morti, a tutti gli Sterminatori. E poi ai Protettori e ai Cacciatori. Infine a tutto il regno di Estera. Un sogno di vendetta piuttosto ambizioso, per un singolo uomo. Enyer è sempre stato ambizioso, non si faceva spaventare da simili dettagli. Insieme all'allenamento fisico continuò a portare avanti i suoi studi e la sua istruzione, studiando nelle biblioteche che riusciva a trovare o da maestri occasionali, che gli insegnavano volentieri, colpiti dall'acutezza di quello che consideravano un bambino. In questi anni, infatti, Enyer cercò di nascondere la sua natura, per cui rimase sempre ben lontano dalla costa.
Una volta raggiunta un'età fisica soddisfacente, di circa una sedicina d'anni, finalmente poté dedicarsi al raggiungimento dell'latra cosa che gli mancava: il potere. Il titolo nobiliare infatti gli rimaneva, ma non valeva nulla, dato che le terre che una volta erano della sua famiglia erano state ormai riassegnate o vendute ad altri nobili. La villa di famiglia, in particolare, era stata acquisita da una crescente famiglia di nobili, che fino ad un secolo prima erano solo mercanti: grazie alle loro ricchezze avevano comprato un titolo nobiliare e si erano stabiliti nella villa, che avevano fatto restaurare. Ora, dopo tanti anni, la maggior parte delle persone non si ricordava nemmeno che la casata dei Talon non fosse in origine nobile. Enyer aveva deciso già da tempo che quella casata sarebbe stata il suo obiettivo, non poteva sopportare ancora di vedere altre persone abitare nella sua casa. La strategia che aveva decisa di adottare era piuttosto semplice. Prima di tutto si procurò qualche ferita, abbastanza grave da richiedere un intervento immediato ma non abbastanza da essere mortali se non curate nel giro di qualche ora. Con i vestiti strappati e senza soldi né armi si trascinò fino al cancello della villa, dove fece appena in tempo a rantolare qualcosa quando svenne per la perdita di sangue.
"... e se invece non si svegliasse?"
"Suvvia, Tara, datti un contegno, sei una nobile, non dovresti preoccuparti questo ragazzo."
"Ma madre!"
"Forza, usciamo da questa stanza. Hai già perso fin troppo tempo al capezzale di questo sconosciuto."
"Voi andate, io rimarrò qui ancora per un qualche minuto."
Quando la donna se ne andò la ragazza sopirò ed Enyer la sentì sedersi accanto a lui sul bordo del letto. Decise che poteva essere un buon momento per mostrare di essersi svegliato: strizzò gli occhi ed espirò rumorosamente. A quel punto aprì gli occhi e si trovò davanti il viso di una ragazza, avrà avuto una ventina d'anni, più o meno. Enyer cercò di sorriderle e si mostrò sorpreso e in effetti guardandosi in giro si era reso conto di non riconoscere la stanza in cui si trovavano. La ragazza si affrettò a spiegargli dove si trovasse e come fosse arrivato lì, chiedendogli poi come si chiamasse. Enyer si presentò solo con il proprio nome, fingendo di non possedere un cognome. Nei giorni successivi i due si incontrarono ancora per parlare. Enyer condivideva con lei pensieri profondi e pettegolezzi, le insegnò a suonare il pianoforte e le dipinse un ritratto. Era chiaro che la ragazza fosse interessata a lui e insistette perché lui rimanesse ad abitare nella villa anche dopo essersi ristabilito, offrendogli un lavoro da maggiordomo. Enyer odiò quel lavoro: la padrona di casa, la madre di Tara, era una donna molto acida e sembrava averlo preso in antipatia, con il risultato che la vita divenne difficilissima per il ragazzo. La donna gli ordinava di fare tutti i lavori più umili e gli faceva rifare tutto una seconda volta anche se non c'erano imperfezioni nel suo lavoro. Il passatempo preferito di Enyer in quel periodo era immaginare il modo più doloroso per ucciderla.
Alla fine, dopo quasi sei mesi da quando si erano conosciuti, finalmente Tara confessò gli confessò di essere profondamente attratta da lui. Essendo la secondogenita non avrebbe dovuto essere un problema sposare un uomo che non fosse nobile. L'unico problema era la madre della ragazza, che nel frattempo aveva continuato a odiarlo. In effetti la donna era sembrava tenerlo d'occhio più del solito nell'ultimo periodo. Quando Tara annunciò della sua intenzione di sposare Enyer la madre si congelò sul posto. Alla fine dette il suo consenso e Tara la abbracciò, felicissima.
La cerimonia del loro matrimonio fu davvero lunga, in più sembrava che la madre di Tara stesse cercando di rallentare il processo. Tutte le volte che la donna incrociava Enyer lo guardava con sospetto: il ragazzo sapeva che stava cercando di escogitare qualcosa, ma non sapeva cosa. La risposta gli arrivò da sé quando la donna annunciò che terminato il matrimonio avrebbero celebrato in famiglia con una cena in un ristorante in riva al mare.
La sera designata arrivò e per la prima volta la donna rivolse a Enyer un sorriso, chiedendogli di avvicinarsi a lei. Lui la giudicò una mossa molto sospetta ma si avvicinò, senza aspettarsi che la donna lo spingesse oltre la balaustra del ristorante nel mare. Fortunatamente il fondale era abbastanza basso da non essere un pericolo per Enyer che era completamente vestito, ma abbastanza profondo da non avergli tolto il fiato per l'impatto con la sabbia. Il ragazzo ci mise un attimo a realizzare quello che la donna aveva fatto e in un attimo capì come mai si era sentito osservato per tutta la durata della cena. Allora alzò il capo verso la donna, che lo stava osservando ansiosa dalla balaustra e le sorrise, lo scintillio giallo degli occhi a rendere ancora più grottesco quel ghigno. La donna trattenne il fiato e urlò qualcosa nel buio. Enyer aveva già spiegato le ali ed era saltato sul molo. Afferrò il fioretto che aveva lasciato accanto alla sedia appena in tempo per parare il colpo di un uomo che, sorpreso che il colpo non fosse andato a segno balzò velocemente all'indietro.
La madre di Tara aveva ingaggiato degli sterminatori. E a quanto pareva lei non ne sapeva nulla, perché appena lo Sterminatore si era avventato contro di lui lei aveva lanciato un grido strozzato. La madre cercò di portarla al riparo ma lei si divincolava, quindi i maggiordomi furono costretti a prenderla di peso per portarla al sicuro.
Gli Sterminatori che la donna aveva chiamato erano tre. Lo aveva decisamente sottovalutato. Sfruttando lo spazio aperto e l'esperienza militare che da tanto voleva mettere in pratica, Enyer uccise tutti gli uomini nel giro di pochi minuti e tornò verso la villa. Si prese il suo tempo, vi si recò a piedi assaporando il momento in cui avrebbe ammazzato la donna che da tanto tempo aveva mostrato di odiarlo. Quando arrivò finalmente alla villa il portone era sprangato e le finestre avevano le imposte chiuse. Non sarebbe stato un problema per lui sfondare una finestra ma non voleva danneggiare la villa che era stata la sua casa e che presto sarebbe ritornata ad esserlo. Usò una porta nascosta, sul retro, conduceva nel focolare di un camino monumentale, nella sala da pranzo. Il fuoco era acceso, quando arrivò all'ultima svolta. Da dietro la fuoco poteva sentire i discorsi delle persone nella sala che, per caso o per fortuna erano proprio le persone che cercava.
"Credete che gli Sterminatori siano stati in grado di ucciderlo, signora. Dopotutto, a giudicare dal suo aspetto fisico doveva essere un Otheren piuttosto anziano, forse avreste dovuto chiamarne di più..."
"Sciocchezze, tre Sterminatori bastano e avanzano-"
"Madre, come avete potuto fare una cosa simile! Lui..."
"Silenzio, tu! Non provi nemmeno un po' di vergogna per aver sposato un uomo che ti ha mentito sulla sua natura? Molto meglio essere vedova."
Ci fu un attimo di silenzio.
"Ma che ragionamento è, questo?" Tara sembrava piuttosto confusa.
In quel momento Enyer non ce la fece più. Scoppiò a ridere e oltrepassò il fuoco nel camino. La donna lo guardò come se avesse visto un demone, pallida come un cencio. Il ragazzo si avvicinò lentamente, nella stanza era sceso il silenzio. L'unico rumore udibile era il ticchettio dei tacchi delle sue scarpe e lo sgocciolio degli abiti, ancora impregnati di acqua di mare. Si fermò a pochi centimetri dalla donna e la fissò dritta negli occhi, sorridendo. La donna rabbrividì alla vista di quegli occhi, ancora gialli per colpa dei vestiti zuppi. Enyer sollevò una mano e lei trasalì mentre le accarezzava una guancia lasciandole strisce di sangue sul viso. Poi, senza preavviso, il ragazzo estrasse il suo fioretto e le trapassò lo sterno da paste a parte. La donna cadde con un gemito strozzato. Enyer si voltò velocemente e in un gesto decapitò il maggiordomo. Il fratello di Tara, che fino a quel momento non aveva mosso un dito e non aveva aperto bocca fece per fuggire, abbandonando la sorella, ma Enyer gli lanciò contro il fioretto, che lo trafisse nella schiena, inchiodandolo ad una parete. Non c'erano altre persone nella stanza, oltre a Tara. Enyer liberò il fioretto dalla schiena del giovane e con calma ne pulì la lama nella divisa del maggiordomo, ormai accasciato a terra. Si avvicinò a sua moglie, che lo fissava, come stordita e, dopo aver rinfoderato il fioretto, si accucciò davanti a lei. Le sue ali crearono uno schermo contro luce del fuoco, l'unica luce che Tara riusciva a vedere erano i suoi occhi dorati e scintillanti.
"Vuoi andare a raggiungerli o vuoi restare al mio fianco?"
"Voglio restare." La ragazza lo disse dopo una leggerissima esitazione. Per Enyer andava più che bene.
Quella sera, con l'uccisione di quella famiglia, senza nemmeno rendersene conto il ragazzo si era trasformato nella stessa cosa che lui voleva eliminare. Con la differenza che questa volta l'unica sopravvissuta della famiglia non voleva vendetta, voleva solo amore. Enyer non si prese nemmeno la briga di controllare due volte, sapeva che sua moglie lo avrebbe amato nonostante tutto.
Dopo quella nottata di sangue Enyer assunse il controllo del casato, con il nome di conte Enyer Frision-Talon. Sua moglie gli dette pieno supporto in qualsiasi cosa lui decidesse di fare, accecata dall'amore e dalla paura. Era sempre stata una donna debole. Enyer sfruttò la sua ingenuità per prendere controllo di tutte le attività della famiglia, che la ragazza era stata cresciuta per gestire da sola.
Ora che possedeva sia i mezzi sia i modi per eliminare tutti gli Sterminatori, i Cacciatori e i Protettori lo avrebbe fatto. Un passo alla volta, una persona alla volta, li avrebbe uccisi tutti. Aveva tutto il tempo che voleva.
❝ℝ𝕚𝕒𝕤𝕤𝕦𝕟𝕥𝕠 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒
Nasce nella famiglia nobile dei Frision.
Tutta la sua famiglia viene uccisa da un gruppo di Sterminatori e solo lui sopravvive, grazie all'aiuto della sua vecchia balia.
Crescendo ha studiato strategia e si è allenato militarmente nei pressi di Yanna.
Dopo aver raggiunto i sedici anni di età fisica ha sedotto una nobile di Veran.
I due si sono sposati e lui ha ucciso la famiglia di lei.
❝𝓕𝓪𝓶𝓲𝓰𝓵𝓲𝓪
𝒟𝑒𝓇𝒾𝓈𝒾𝓈 𝑀𝒶𝓁𝓁𝑜𝓃 ⸻
Madre
Era una donna molto forte, che ha insegnato a Enyer l'importanza di perseguire i propri obiettivi. Era sempre stata la più combattiva della famiglia ed è grande al suo senso per gli affari che la famiglia è riuscita a risollevarsi da un periodo di crisi economica.
Era una Otheren di luce.
𝒢𝒶𝓇𝒶𝓃 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Padre
Nonostante sembrasse una persona seria e poco socievole era un uomo molto gentile e posato, sempre pronto a dare una mano ai figli una volta cresciuti abbastanza da non lasciarsi più spaventare dal suo aspetto da orso. Non era davvero in grado di dire di no, quindi spesso era la madre a dover intervenire negli affari al posto suo, nonostante fosse lui l'erede effettivo.
Era un Otheren di luce.
𝐹𝑒𝓈𝒶𝓇𝒾𝓈 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Fratello, primogenito
Purtroppo non ha vissuto abbastanza a lungo per poter essere veramente d'aiuto per la famiglia ma già da piccolo si vedeva che aveva talento negli affari ed era un ragazzo di valore. Crescendo probabilmente sarebbe diventato una sorta di cavaliere della giustizia o comunque un uomo giusto e saggio. Enyer non andava moltissimo d'accordo con lui perché Fesaris gli sembrava troppo sicuro di sé e questo non gli piaceva, ma come tutti i fratelli, si volevano bene.
Era un Otheren di luce.
𝒟𝑒𝓃𝑒𝒶𝓃𝑜𝓇 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Fratello, secondo figlio
Fratello gemello di Amon, era un ragazzino molto intelligente ma di costituzione debole, proprio come il gemello. Silenzioso e riservato, gli piaceva la poesia e spesso passava le serata accanto al camino della sala da pranzo a leggere ad alta voce per la famiglia, dopo cena. Enyer lo trovava un po' noioso ma se aveva qualche problema andava sempre da lui a chiedergli consiglio.
Era un Otheren di luce.
𝒜𝓂𝑜𝓃 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Fratello, terzo figlio
Come il gemello Deneanor è sempre stato di costituzione debole ma era la persona più socievole e rumorosa della famiglia. Poteva passare ore a parlare dei suoi sogni e dei suoi desideri senza mai stancarsi e riusciva ad attaccare bottone anche con dei perfetti sconosciuti. Uno dei suoi passatempi preferiti era prendere in giro Enyer che, essendo il più piccolo della famiglia, era spesso soggetto di attenzioni indesiderate.
Era un Otheren di luce.
𝐻𝒾𝓁𝒾𝒶𝓃 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Sorella, quarta figlia
Una ragazza dolcissima, dal grande istinto materno. In quanto sorella maggiore si occupava moltissimo dei suoi fratelli più piccoli e tentava di prendersi anche cura di quelli più grandi, che però molto spesso la ignoravano. Non che a lei desse fastidio, anzi, era una delle migliori combattenti della famiglia e i fratelli spesso si trovavano con le ossa peste dopo uno scontro con lei. Era particolarmente affezionata ad Enyer, l'unico fratello del quale ricordasse la nascita, perché troppo piccola da ricordare quella delle sorelline.
Era un Otheren di luce.
𝑀𝑒𝓁𝒶𝓀 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Sorella, quinta figlia
Enyer e Melak erano la tipica coppia di fratelli con pochi anni di differenza che non si sopportano. Nonostante la bambina fosse più grande di Enyer era capricciosa come poche e per questo il fratellino si divertiva un mondo a prenderla in giro e a rubarle i giochi. E proprio perché i giocattoli preferiti della bambina erano le bambole lui le decapitava. In caso di necessità però lui era il primo da cui la sorella si rifugiasse e se ce n'era il bisogno si difendevano a vicenda con i denti.
Era un Otheren di luce.
𝒜𝓃𝓉𝒶𝓇 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Sorella, sesta figlia
Tra tutti i fratelli era sicuramente la più dolce e carina. Tutti la adoravano, anche quando faceva i capricci o si comportava male, forse per quegli enormi occhioni azzurri o forse per la sua vocina dolce. In ogni caso tutti avrebbero fatto di tutto per lei. Lei poi se lo meritava, perché a parte rarissimi casi era una bambina affettuosa e accogliente, quando Enyer era piccolo era spesso lei a rimanere a giocare con lui o a fargli compagnia.
Era un Otheren di luce.
𝐼𝓁𝒾𝒶𝓃 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Zio paterno
A differenza del fratello maggiore, il suo aspetto burbero e severo si rifletteva perfettamente nella sua personalità. Proprio per questo non era stato scelto dai suoi genitori per ereditare il feudo, ragione per la quale lui portava ancora del risentimento nei confronti del fratello maggiore. Abitava nella villa con la moglie, Ramsi, anch'essa morta la sera dell'attacco degli Sterminatori. Si è occupato per qualche tempo dell'istruzione di Enyer e il bambino ha cominciato ad odiarlo per quello: era un insegnante davvero troppo severo.
Era un Otheren di luce.
𝒯𝒶𝓇𝑒𝒸 𝑀𝒶𝓁𝓁𝑜𝓃 ⸻
Zia materna
Uguale in tutto e per tutto alla sorella in quanto a carattere, completamente diversa per l'aspetto estetico: viste vicine non sembravano nemmeno sorelle. Le due avevano un buonissimo rapporto e spesso si confrontavano su temi riguardanti la gestione della villa e del feudo. La donna non era sposata e abitava con loro nella villa. Nessuno lo ha mai saputo ma la donna era sempre segretamente stata innamorata di Garan, il marito della sorella. Non avrebbe mai potuto ferire la sorella confidandoglielo o confessandolo all'uomo, che comunque l'avrebbe sicuramente rifiutata, quindi si era limitata a serbare questo sentimento nel suo cuore.
Era un Otheren di luce.
𝒜𝓁𝒶𝓂𝒶𝓇 𝐹𝓇𝒾𝓈𝒾𝑜𝓃 ⸻
Nonna paterna
Donna molto allegra e gioviale, la tipica nonna che regala le caramelle ai nipotini. Tutti i nipoti la adoravano letteralmente e a ragion veduta. È dalla nonna che Enyer ha ereditato la passione per le gemme, perché lei ne aveva una collezione e una volta che era stato particolarmente bravo nell'esecuzione di un brano con il pianoforte la donna gliene aveva regalata una.
Era un Otheren di luce.
𝒟𝒶𝓂𝒾𝓈𝒾𝓈 𝒟𝑜𝓇𝒶𝓃 ⸻
Nonno paterno
Risultava quasi impensabile che un uomo silenzioso e riservato come lui avesse sposato Alamar, una donna così piena di vitalità da illuminare un'intera stanza con il suo sorriso. E invece i due si amavano moltissimo e anche se non lo esprimevano a parole rimanevano spesso seduti l'uno accanto all'altra in silenzio, guardandosi di tanto in tanto beati. L'uomo era spesso dire che quando sarebbe morto non avrebbe avuto rimpianti perché aeva passato la sua vita con la donna che amava. Se la nonna aveva Enyer come preferito, il nonno aveva un piccolo spazio nel cuore dedicato ad Amon. I erano soliti discorrere di letture anche per ore di fronte al fuoco del camino o sulla veranda, quando il tempo era migliore.
Era un Otheren di luce.
𝒢𝑒𝒶 𝐸𝓁𝒾𝓈𝒾𝓇 ⸻
Nonna materna
Enyer non ha mai fatto la conoscenza della nonna materna perché era molto malata e stava quasi sempre nella sua stanza. Una volta era una donna molto gioiosa e spensierata ma dopo la morte prematura del suo terzo figlio non era più riuscita ad andare avanti ed era caduta in depressione. È anche per questo che insistette con la figlia, Derisis, perché facesse curare a una balia i figli appena nati almeno per qualche anno, in modo da non essere distrutta dal dolore in caso questi dovessero morire. La sera in cui morì tutta la famiglia anche lei lottò furiosamente per proteggere almeno i figli che le erano sopravvissuti ma morì dopo essersi distratta alla vista di Terec che veniva colpita alla schiena da uno degli Sterminatori.
Era un Otheren di luce.
𝒯𝑒𝓂𝒾𝓈 𝑀𝒶𝓁𝓁𝑜𝓃 ⸻
Nonno materno
Era un uomo molto dolce, che aveva sempre una parola di conforto per tutti quelli che ne avevano bisogno. Enyer spesso andava in lacrime da lui quando i suoi fratelli lo prendevano in giro e lui era troppo piccolo per capire che era uno scherzo ma troppo orgoglioso per mettersi a piangere di fronte a loro. Il nonno di solito lo stringeva tra le braccia dondolandolo con il movimento della sedia a dondolo dove era solito riposare e gli accarezzava le ali dolcemente. Era sempre il migliore a capire quando qualcuno stava male e cercava sempre di dedicare almeno qualche minuto della sua giornata ad ognuno dei suoi nipoti per non farli sentire soli. Sapeva sempre dire la parola giusta al momento giusto e le sue figlie lo trattavano come un punto di riferimento.
Era un Otheren di luce.
𝒯𝒶𝓇𝒶 𝒯𝒶𝓁𝑜𝓃 ⸻
Moglie
È una donna estremamente delicata, molto debole ed emotiva. Quando ha visto per la prima volta Enyer se n'è innamorata a prima vista e lentamente ha cominciato a dipendere da lui. Non ha cattive intenzioni e non farebbe mai del male ad una mosca, nemmeno se glielo chiedesse Enyer, ma d'altra parte non farebbe mai niente che andasse contro gli interessi del marito per desiderio di giustizia. Sa essere piuttosto spensierata, nonostante la sua situazione non sia delle migliori. L'unica cosa per la quale non sa darci pace è il fatto di non poter avere un figlio con Enyer.
È un'umana.
𝑅𝑒𝒾𝓃𝑒𝓇 𝒯𝒶𝓁𝑜𝓃 ⸻
Fratello della moglie
Non era una brutta persona, forse era un po' un codardo ma era un uomo di principi e non avrebbe mai fatto del male a nessuno, proprio come la sorella. Nonostante questo aveva sempre avuto paura degli Otheren, quindi, anche se non aveva necessariamente nulla contro Enyer, una volta scoperto che era un Otheren non vedeva altro modo di rapportarsi con lui se non di ucciderlo.
Era un umano.
❝𝓢𝓽𝓮𝓶𝓶𝓪
𝒫𝑒𝑔𝒶𝓈𝑜 𝒹𝑜𝓇𝒶𝓉𝑜 𝒾𝓃 𝒸𝒶𝓂𝓅𝑜 𝓇𝑜𝓈𝓈𝑜 ⸻
Lo stemma della casata è la fusione tra gli stemmi della casata dei Talon e quella dei Frision. Essendo una casata di Otheren i Frision avevano come simbolo un pegaso, un cavallo alato, nero in campo dorato. Il nero veniva dal colore delle ali della famiglia, mentre il color oro era stato scelto per indicare la ricchezza della famiglia, sia economica sia intellettuale. Lo stemma dei Talon invece era un coniglio bianco in campo rosso. I due stemmi sono stati fusi da Enyer secondo il suo gusto personale: il pegaso è stato scelto come simbolo del ritorno degli Otheren, l'oro sempre come simbolo di ricchezza e il rosso... il rosso semplicemente perché è il suo colore preferito.
❝ℂ𝕒𝕣𝕒𝕥𝕥𝕖𝕣𝕖
La prima impressione che si ha nel guardare Enyer è di una persona posata e seria e a lui piace mantenere questa figura. Mai impressione fu più sbagliata. Si comincia a capire che il suo carattere non corrisponde per nulla con il suo aspetto solo se ci si entra in confidenza. Tipicamente quando si sente abbastanza libero con qualcuno gli piace molto far pesare alle persone di aver ragione, enfatizzando gli errori degli altri e minimizzando invece i propri. È molto permaloso e odia quando qualcuno gli fa notare che ha sbagliato o che quello che sa non è corretto. Non che lui finga di essere esperto in cose che non conosce, semplicemente fa sapere sempre con prepotenza quello che sa. Anche interrompendo chi sta parlando. Di solito cerca di non mostrare quanto sia infastidito dal non aver ragione, ma si sfoga in seguito con sua moglie o con se stesso davanti allo specchio. A volte però non ce la fa e fa trasparire la sua irritazione dalla sua espressione, diventando ancora più minaccioso.
In effetti però di solito non gli piace dare di proposito fastidio a delle persone a caso. Cioè, se qualcuno gli fa uno sgarbo o non gli piace allora sì che comincerà a prenderla di mira. L'unico momento in cui riesce a contenersi dal fare del male a qualcuno è quando ha bisogno di quella persona. Magari si lascerà andare ad un sospiro o ci metterà qualche secondo in più per rispondere, ma alla fine si conterrà ed eviterà di picchiarlo. Alla fine però troverà un modo per ricambiare la gentilezza, eccome se lo troverà. A meno che, naturalmente, nel frattempo non abbia sviluppato un bel rapporto con suddetta persona. È altamente improbabile, perché per lui è molto difficile cambiare opinione su una persona dopo una prima impressione negativa. Sarà molto facile invece, dopo una prima impressione positiva finire fuori dalle sue grazie. Comunque anche se anche una certa persona non gli piace cerca di giudicare oggettivamente se questa persona può essere utile. Non sempre ci riesce, dopo tutto le sue emozioni prendono spesso il sopravvento su di lui, altrimenti se fosse davvero una persona razionale non si capisce come possa essere giunto alla conclusione che uccidere tutti gli Sterminatori, i Cacciatori e i Protettori possa dare una qualsiasi soddisfazione. In generale è una persona piuttosto collerica, quindi bisogna evitare di farlo arrabbiare o potrebbe andare in giro a mandare tavoli all'aria. Cerca comunque di mantenere buoni rapporti con le persone che hanno il potere e con i ricchi. Mantiene anche un buon rapporto con alcuni militari che conosceva nel periodo in cui girava per il regno per trovare persone con cui allenarsi. Essendo una persona con molti interessi se trova qualcuno che vuole dalla sua parte non gli è molto difficile trovare argomenti suoi quali trovare un punto di collisione. È versato nelle arti, è bravo a combattere, è un discreto studioso ed è anche bravo a poker. Ha pochissima pazienza, quindi se non riesce quasi subito a trovare un modo per portare una persona dalla sua parte si arrenderà. Sinceramente ha dovuto aspettare abbastanza nella vita per mettersi anche ad aspettare qualcun altro.
Al contrario, quando una persona gli ha giurato fedeltà o comunque sono in stretti rapporti si ingelosisce molto facilmente, indipendentemente dal sesso della persona in questione. Quando capita lo fa vedere chiaramente, in modo che sia la persona a cui lui è vicino sia quello che ha scatenato questa sua gelosia se ne rendano conto e si affrettino a chiarire l'equivoco o si sentano estremamente imbarazzati in caso effettivamente ci sia ragione per essere gelosi. Certo, qualcuno se ne frega e ritiene il suo atteggiamento troppo possessivo, anche perché a volte le persone che lui reputa vicine sono solo collaboratori che sinceramente si sentono più in soggezione per quella sua aria minacciosa che per il suo atteggiamento scostante e freddo da personcina gelosa. Probabilmente però la persona di cui è più geloso in generale è sua moglie, che lui monitora sempre nei suoi spostamenti e nelle occasioni sociali che frequenta, nonostante effettivamente non la ami. Alla donna non dà fastidio, anzi, aspetta con gioia i momenti successivi a qualsiasi eventi in cui deve fare un resoconto dettagliato al marito delle persone con cui ha parlato e di quello che si sono detti: è uno dei pochi momenti in cui parlano.
Per quanto riguarda l'atteggiamento con i nemici, non mostra pietà. In effetti non mostra pietà nemmeno a coloro che non sono strettamente nemici, ma questo è un altro dettaglio. Uccide a sangue freddo, tortura e interroga senza farsi scrupoli. A volte uccide persone a caso solo perché è arrabbiato o ha la luna storta. Essendo un crimine tecnicamente non ha in giro ad uccidere tizi a caso per strada, di solito cerca di trattenersi quando è in veste ufficiale di conte, ma quando ha bisogno di liberarsi di un po' di stress si reca a giustiziare qualche prigioniero di guerra in uno dei tanti accampamenti di soldati a Yanna.
❝ℝ𝕚𝕒𝕤𝕤𝕦𝕟𝕥𝕠 𝕕𝕖𝕝 𝕔𝕒𝕣𝕒𝕥𝕥𝕖𝕣𝕖
Irritante.
Permaloso.
Calcolatore ma emotivo.
Impaziente.
Geloso.
Spietato.
❝𝓐𝓶𝓪
𝒮𝒶𝓃𝑔𝓊𝑒 ⸻
Sin da quando era bambino Enyer ha sempre avuto una grande passione per il sangue. Non solo guardare il sangue, che lo affascinava moltissimo con i suoi colori ed il suo scintillio quasi viscido, ma anche per il suo sapore ferroso e intenso. Credo sia inutile dire che uno dei suoi piatti preferiti è la carne al sangue. In generale la vista del sangue gli dà una scarica di adrenalina, lo eccita. Sia mentre combatte, cosa che disorienta non poco i suoi avversari, che lo vedono sgranare gli occhi o leccarsi le ferite e ricominciare a combattere con ancora più prontezza di riflessi, che in altri contesti: non stupisce che lui e sua moglie siano sempre ricoperta di tagli e ferite dopo una notte insieme.
𝑅𝑜𝓈𝓈𝑜 ⸻
È il suo colore preferito, che forse poteva essere anche scontato, visto la sua insana passione per il sangue. In generale però considera il rosso come un colore molto nobile e ricco, non per nulla lo ha scelto per lo stemma della famiglia. Gli ricorda anche la sua famiglia perché sua madre e sua sorella Hilian avevano entrambe i capelli di un rosso acceso e brillante. Forse è anche per questo che è diventato il suo colore preferito. Per un certo periodo di tempo tutte le volte che vedeva una donna con i capelli rossi si illudeva che potesse essere sua madre, ma il ricordo di lei manteneva almeno vivo il desiderio di vendetta.
𝒜𝒷𝒾𝓉𝒾 ⸻
Mi pare ovvio che gli piaccia vestirsi, ma in particolare gli piacciono gli abiti eleganti e le stoffe ricche e ricamate. In effetti gli piace moltissimo anche l'idea di essere in grado di permettersi abiti del genere. L'unica bottega che va a visitare personalmente infatti è proprio quella del sarto: dagli altri negozi ordina direttamente dalla villa o manda dei servitori a comprare. Dal sarto invece va spesso e volentieri, di solito si ferma anche a chiacchierare con il proprietario. Nonostante gli piaccia molto il mondo dell'abbigliamento non ha una grande passione per la moda, tende ad usare solo quello che gli piace e non quello che è popolare al momento. Una curiosità che tutti i sarti del paese conoscono è che Enyer si vesta solo di nero, bianco e rosso, non ha mai comprato vestiti di altri colori. Le uniche situazioni in cui si veste di altri colori sono quelle rare volte che gli capita di andare sotto copertura vestito da contadino, occasione nella quale indossa abiti marroni o di colore simile.
𝒢𝑒𝓂𝓂𝑒 ⸻
Come già accennato Enyer ha una passione per i gioielli, passatagli da sua nonna paterna. I due spesso si sedevano al tavolo da toilette della nonna e si mettevano a passare in rassegna tutti i gioielli della donna. Il gioiello più prezioso che Enyer possiede è una spilla con un grande rubino, proprio quello regalato dalla nonna, che indossa sempre sopra attaccato alla cravatta durante gli eventi. Di solito indossa sempre almeno un anello sull'anulare per nascondere il piccolo che neo che gli piace così poco e l'anello con lo stemma della famiglia sul pollice. Occasionalmente indossa altri anelli, spille e alamari.
❝𝓞𝓭𝓲𝓪
𝒫𝒾𝒶𝓃𝓉𝑜 ⸻
Non solo odia piangere lui stesso, cosa che a volte gli accade, non solo per il dolore fisico ma anche per quello emotivo, ma odia anche sentire gli altri piangere. Non c'è un motivo specifico, gli dà fastidio il suono che fanno. Se non si dovesse trattare di una persona importante potrebbe anche uccidere qualcuno che piange solo per l'irritazione che gli provoca.
𝒱𝒾𝑜𝓁𝒾𝓃𝑜 ⸻
Tra tutti gli strumenti che ha mai provato il violino è sicuramente quello che odia di più, non so se lo sapete ma viene anche chiamato "strumento del diavolo" tanto è alta la difficoltà per imparare a usarlo. E poi anche perché quando si inizia a suonarlo emette dei lamenti che sembrano arrivare direttamente dall'oltretomba. I suoi nonni lo hanno obbligato ad imparare a suonarlo, ma per lui è ancora uno strumento maledetto. Non gli piace suonarlo e preferisce di gran lunga il pianoforte o il flauto, ma se fosse necessario è in grado di suonarlo.
𝒫𝓇𝑜𝒻𝓊𝓂𝑜 ⸻
Gli dà tantissimo fastidio il profumo. Enyer ha un olfatto piuttosto sensibile, quindi non sopporta prima di tutto avere del profumo addosso, soprattutto se forte perché gli fa addirittura girare la testa dall'intensità. Inoltre reputa l'odore dei profumi veramente terribile, tutti o troppo dolci o troppo finti. Evita quindi di comprare profumo e cerca di tenersi abbastanza lontano da chi ne indossa. È scontato dirlo ma anche sua moglie non usa profumo, un po' per non dargli fastidio, un po' perché sa che lui non le permetterebbe comunque di comprarlo o lo rivenderebbe in caso lei lo comprasse. Se sa che una persona è solita usare molto profumo evita di accettare i suoi inviti.
𝒯𝑒𝓂𝓅𝑜 ⸻
Come già accennato Enyer è una persona veramente impaziente. Odia aspettare le persone e odia dover attendere qualcun altro per qualcosa che potrebbe fare da solo anche per cose che possono fare solo loro. Dopo aver aspettato così tanto per ottenere un corpo quasi maturo gli dà fastidio anche solo dover aspettare un secondo di più.
❝𝓟𝓪𝓾𝓻𝓮
𝒟𝑒𝒷𝑜𝓁𝑒𝓏𝓏𝒶 ⸻
Una delle sue più grandi paure è quella di essere considerato debole o di non riuscire a fare quello che deve e che sa di essere in grado di fare per un momento di debolezza o per un'incapacità fisica. Sa che non ci sono seconde possibilità nella vita e sa che se dovesse perdere un'occasione per un errore momentaneo non se lo perdonerebbe mai.
𝒢𝓊𝒻𝒾 ⸻
Gli fanno abbastanza inquietudine i gufi, hanno degli occhi davvero troppo umani. Gli sembra sempre che lo stiano fissando e gli stiano cercando di scrutare l'anima. Inoltre i gufi rappresentano la giustizia e la conoscenza, cose che in generale non si allineano molto con la sua personalità, più improntata alla cattiveria e alla meschinità. Inoltre lui ha una leggera avversione un po' per tutti gli uccelli, perché gli sembra irrispettoso che tanta gente paragoni gli Otheren a degli uccelli per colpa delle ali.
𝒯𝓊𝑜𝓃𝒾 ⸻
Non gli piacciono i tuoni quando invece gli piace tantissimo la pioggia. Non gli piace per nulla il suono che fanno e gli dà fastidio il fatto che siano accompagnati da un fulmine, troppo luminosi per i suoi gusti. Danno anche fastidio di notte, spesso si sveglia per colpa di uno, non perché ne abbia paura ma perché fanno tantissimo rumore. E se lui si sveglia di notte è molto probabile che non si riaddormenterà. E a quel punto sarà stressato per tutta la giornata e avrà tanta voglia di ammazzare qualcuno.
❝𝓟𝓾𝓷𝓽𝓲 𝓭𝓮𝓫𝓸𝓵𝓲
𝐿𝒶𝓋𝑜𝓇𝑜 𝒹𝒾 𝓈𝓆𝓊𝒶𝒹𝓇𝒶 ⸻
A causa del suo carattere difficile gli risulta quasi impossibile lavorare in squadra con qual qualcuno senza che questo finisca malissimo. Per colpa sua, ovviamente, per lui è difficile trovare qualcuno che sopporti il suo caratteraccio o che non sia spaventato da lui. Anche Enyer però è abbastanza antipatico e non si fa problemi a dare fastidio o criticare il lavoro altrui, questo non gli impedisce di dare il proprio meglio nel lavorare, anche perché così avrà più ragioni per criticare il risultato mediocre degli altri.
𝑀𝑒𝓂𝑜𝓇𝒾𝑒 ⸻
Se qualcuno insulta la sua famiglia perde completamente le staffe, si lascia sopraffare dalle emozioni e perde il controllo, cominciando ad attaccare anche senza preavviso la persona che ha detto o anche solo accennato ad un insulto nei confronti della sua defunta famiglia. La famiglia che ha adesso, sua moglie, non gli fa né caldo né freddo, l'unico motivo per cui si batterebbe contro chi dovesse insultarla sarebbe per l'onore della famiglia e per il suo status da nobile.
❝𝓟𝓾𝓷𝓽𝓲 𝓭𝓲 𝓯𝓸𝓻𝔃𝓪
𝐹𝑜𝓇𝓏𝒶 𝒻𝒾𝓈𝒾𝒸𝒶 ⸻
Avendo passato molti anni ad allenarsi militarmente ha sviluppato una certa quantità di forza fisica. Non ha dei muscoli troppo evidenti, perché il suo tipo di fisico non glielo consente. Comunque dopo secoli passati ad osservare la routine dei soldati non ha problemi ad immaginare un allenamento adatto ai limiti del suo corpo. Gli dà abbastanza fastidio il fatto di sapere che nonostante tutto l'allenamento non sarà mai forte come qualcuno che ha la struttura fisica adatta ma diciamo che negli anni si è rassegnato all'idea.
𝐼𝓃𝓉𝑒𝓁𝓁𝒾𝑔𝑒𝓃𝓏𝒶 ⸻
È un uomo molto intelligente, sia in campo intellettuale che in campo pratico. È in grado di destreggiarsi in situazioni strane con facilità, usando gli indizi fornitigli e senza aver paura di sporcarsi le mani. È anche bravo a memorizzare e a fare collegamenti logici. In particolare è molto bravo nelle lingue. La cosa in cui è più scarso è la matematica, tanto che di solito per paura di sbagliare, i calcoli riguardanti la manutenzione del feudo li fa fare alla moglie, che invece è una calcolatrice vivente ed è più che felice di essergli d'aiuto.
❝𝓣𝓪𝓵𝓮𝓷𝓽𝓲
𝒯𝒶𝓉𝓉𝒾𝒸𝒶 𝑒 𝓈𝓉𝓇𝒶𝓉𝑒𝑔𝒾𝒶 ⸻
Una delle cose che gli piaceva fare nel periodo in cui girava per Yanna era spiccare il volo e osservare dall'alto le battaglie, approfittandone anche per allenare le ali stesse. Grazie a questo passatempo è diventato molto bravo ad osservare le battaglie e a prendere decisioni rapide per una migliore probabilità di riuscita.
𝒞𝓊𝒸𝒾𝓃𝒶 ⸻
È un talento abbastanza random ma Enyer ha sempre avuto una grande passione per la cucina, tanto che da piccolo il suo luogo preferito era la cucina. Avendo un olfatto molto sensibile è bravo ad associare i sapori e gli odori e riesce per questo ad inventare ricette da zero, solo basandosi sull'affinità tra i vari aromi. Spesso nelle sue peregrinazioni tra i vari campi militari è stato accettato per le sue doti culinarie.
❝𝓒𝓸𝓼𝓪 𝓵𝓸 𝓯𝓪 𝓪𝓻𝓻𝓪𝓫𝓫𝓲𝓪𝓻𝓮
Di solito quando si arrabbia cerca di controllarsi, non gli piace fare scenate, al massimo mostrerà un po' di astio nel suo sguardo, risultando ancora più minaccioso. Se si trova invece con persone con le quali ha confidenza esprimerà tutta la sua rabbia e frustrazione senza mai alzare la voce ma con un tono minaccioso che fa tremare i più. Se poi la rabbia rimane anche dopo essersi sfogato a parole e lui continua ad essere di cattivo umore, parlando ancora meno del solito e lanciando occhiatacce a tutti, il modo migliore per sbollirla è uccidere qualcuno ed osservare il fluire lento del sangue sul pavimento.
𝐸𝓇𝓇𝑜𝓇𝒾 𝑒 𝒾𝓂𝓅𝓇𝑒𝓋𝒾𝓈𝓉𝒾 ⸻
Una delle cose che gli dà più fastidio sono gli imprevisti o comunque quelle situazioni in cui ciò che accade devia da ciò che lui aveva preventivato o immaginato. Gli dà moltissimo fastidio soprattutto quando la colpa non è sua: in quel caso sarebbe arrabbiato e deluso con se stesso, non con gli altri. Quando però la causa della malriuscita di un suo piano non è una cosa di cui lui abbia controllo si arrabbia moltissimo. E nessuno che lo conosca vorrebbe trovarsi nei panni della persona con la quale è arrabbiato. R. I. P.
𝐼𝓃𝒸𝑜𝓂𝓅𝑒𝓉𝑒𝓃𝓉𝒾 ⸻
Sempre parlando di persone, Enyer odia tutti quelli che fingono di saper fare qualcosa ma in realtà non ne sono capaci, a partire dagli architetti, fino ad arrivare ai sicari. Come mai questi due esempi? Una volta acquisita la villa in maniera legale Eneyr ha deciso di ristrutturarla e riportare alcune cose a come erano prima, chiamando, naturalmente, uno dei migliori architetti per fare il progetto per la casa. L'uomo ha dovuto rifare il progetto quattro volte perché tutte le volte non capiva quello che Enyer intendeva fare. Invece la storia sul sicario è molto più divertente. Enyer ne aveva assoldato uno per uccidere l'erede di un nobile, che gli stava particolarmente antipatico e che decisamente non si meritava di ereditare il titolo. Il sicario, probabilmente uno nuovo del mestiere, non ebbe cuore di uccidere il ragazzino e venne catturato. Se Enyer non fosse intervenuto uccidendolo dopo essersi infiltrato nelle segrete del castello in cui era tenuto probabilmente avrebbe anche rivelato che lui era il mandante. Dopo ovvio che gli viene voglia di fare un bel massacro indiscriminato, a chi non verrebbe?
❝𝓒𝓸𝓼𝓪 𝓵𝓸 𝓯𝓪 𝓭𝓲𝓼𝓹𝓮𝓻𝓪𝓻𝓮
Non ci sono molte cose che lo fanno disperare, ma quelle poche lo mandano in uno stato davvero pietoso. Di solito indossa un'espressione ancora più minacciosa del solito e mantiene il suo malumore molto più a lungo. Spesso poi evita di passare la notte con la moglie e rimane sdraiato a letto a piangere.
𝐹𝒶𝓁𝓁𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝒾 ⸻
Una delle cose che gli danno più fastidio sono gli imprevisti e gli errori delle altre persone. Quello che invece lo fa disperare è quando è lui stesso sbaglia a fare un errore di giudizio e per questo un piano viene compromesso. Questa è una delle situazioni più brutte per lui perché sa di dover dare la colpa a se stesso e, se gli altri cercano di giustificare i propri fallimenti di fronte a lui, lui non si giustifica mai e si dà tutta la colpa delle cose sbagliate che può aver fatto.
𝐹𝒾𝒹𝓊𝒸𝒾𝒶 ⸻
Un'altra cosa che lo fa disperare, soprattutto perché è una cosa davvero rara, è dare fiducia a qualcuno che non la merita e quindi rimanere deluso da questa persona. è comunque difficile che lui dia davvero fiducia a qualcuno e ancora meno spesso che quel qualcuno lo tradisca, quindi non è una cosa che succede spesso.
❝ℂ𝕠𝕤𝕒 𝕝𝕠 𝕗𝕒 𝕚𝕟𝕟𝕒𝕞𝕠𝕣𝕒𝕣𝕖
Prima di tutto l'aspetto estetico. Se la persona che vede non gli piace a livello estetico non gli verrà nemmeno voglia di parlare con lei e cercare di conoscerla meglio. Il suo tipo ideale di persona dovrebbe avere i capelli rossi e un fisico snello. Per quanto riguarda il carattere invece gli andrebbe bene ogni tipo di persona, l'importante è che sia fedele e che sia intelligente. È proprio per questo che non è innamorato della moglie, perché la donna non è intelligente e anche se cerca di rendersi utile non riuscirà mai ad essere una parte importante della sua vita, mentre lui vuole un partner su cui sappia di poter contare.
❝𝓢𝓮𝓼𝓼𝓾𝓪𝓵𝓲𝓽à
𝒫𝒶𝓃 ⸻
Non credo ci sia molto da spiegare, diciamo che non si fa problemi per quanto riguarda i partner, perché, diciamocelo, il sangue ce l'hanno tutti, anche se ha una preferenza spiccata per le donne. Non è solito passare una sola notte con una persona perché non si fida: sinceramente se ha bisogno sua moglie è più che disponibile e non si oppone all'idea di farsi tagliuzzare.
❝𝔻𝕚𝕤𝕡𝕠𝕟𝕚𝕓𝕚𝕝𝕚𝕥à 𝕒 𝕣𝕖𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖
Per lui non è un problema essere sposato, dopotutto sua moglie lo amerebbe comunque anche se sapesse che ha un'amante, anzi, si dichiarerebbe disposta a tutto, anche a cedere il titolo di contessa solo per poter restare al suo fianco. Diciamo però che Enyer è molto selettivo nei confronti delle persone che frequenta: sia in amore che nelle relazioni lavorative è sempre pronto a fare conoscenze ma sono poche le persone con le quali ha piacere di parlare una seconda volta.
❝𝔻𝕚𝕤𝕡𝕠𝕟𝕚𝕓𝕚𝕝𝕚𝕥à 𝕒 𝕡𝕠𝕝𝕚𝕒𝕞𝕠𝕣𝕚
Ehm...
No.
Come già accennato Enyer è geloso come un gatto rosso, quindi non potrebbe mai pensare di condividere un'amante con qualcun altro. Anzi, se scoprisse che la persona di cui è innamorato sta vedendo altri nello stesso momento ucciderebbe o l'uno o l'altro o entrambi. Dipende da quanto è di malumore.
❝ℂ𝕠𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠 𝕡𝕣𝕚𝕞𝕒 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕣𝕖𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖
Enyer si comporta con le persone a cui è interessato come si comporta con tutti gli altri: in modo serio e severo, senza dargli trattamenti preferenziali solo perché è interessato a loro. Al massimo presta loro un po' più di attenzione che alle altre persone. In caso si renda conto di provare dell'attrazione nei confronti di una persona e sente di potersi fidare di lei glielo confesserà senza tante cerimonie, come già detto odia perdere tempo. Comunque, come già detto, accade poco spesso che lui senta di fidarsi di qualcuno, quindi non si può capire che non gli capita spesso di innamorarsi.
❝ℂ𝕠𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠 𝕚𝕟 𝕣𝕖𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖
Dato che il suo partner dovrebbe essere una persona di cui si fida lo renderebbe partecipe di tutti i suoi piani e di tutte le sue macchinazioni, chiedendo il suo aiuto e accettando i suoi consigli. Non sarà molto presente, forse, non è quel tipo di uomo che dedica un abbraccio o un bacio spontaneo al partner come prima cosa nella mattina. Ovviamente non si sottrarrà ma non farà la prima mossa. Sarà invece molto prodigo di regali, sia molto costosi sia molto selezionati.
❝ℂ𝕣𝕖𝕕𝕖𝕟𝕫𝕖
Sinceramente? Non è particolarmente interessato alla profezia del Destinato ma crede che gli Otheren senza dubbio siano una razza leggermente più nobile delle altre. Non crede che gli Otheren siano delle divinità dato che è uno di essi lui stesso, ma crede di essere nobile di nascita e di stirpe.
❝𝓒𝓸𝓼𝓪 𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓷𝓼𝓪 𝓭𝓲
𝒫𝒾𝓇𝒶𝓉𝒾 𝑒 𝐿𝒶𝒹𝓇𝒾 ⸻
Spesso ne ha assunto alcuni perché attaccassero qualche carico o perché rubassero a qualcuno quindi, anche se in pubblico si mostra scandalizzato dagli atti che commettono potrebbe anche essere lui ad averli commissionati. Dato che mantiene un bel rapporto con la malavita non si preoccupa che qualcuno possa derubarlo, sa che anche i capi della malavita lo tengono in grande considerazione.
𝒮𝓉𝑒𝓇𝓂𝒾𝓃𝒶𝓉𝑜𝓇𝒾, 𝒸𝒶𝒸𝒸𝒾𝒶𝓉𝑜𝓇𝒾, 𝓅𝓇𝑜𝓉𝑒𝓉𝓉𝑜𝓇𝒾 ⸻
Credo sia abbastanza chiaro che li odi, li voglia uccidere, sterminare, seppellire e ballare sulle loro tombe. Per nulla vendicativo mi dicono dalla regia.
𝒴𝑒𝓃𝓃𝑒𝓃 ⸻
Abitando a Yanna gli sono molto familiari. Come la maggior parte delle cose, non gli fanno né caldo né freddo. A livello estetico gli piacciono moltissimo le loro orecchie a punta e, in caso, gli occhi rossi. È già stato detto che il rosso è il suo colore preferito?
𝐿𝑒𝓈𝑒𝓃𝑒𝓃 ⸻
Interessanti, gli è capitato di vedere un paio di volte alcuni di loro in combattimento e li ritiene davvero dei temibili avversari e dei grandi alleati. Gli piacerebbe mantenere dei buoni rapporti con alcuni di loro. Se fosse possibile inoltre gli piacerebbe saperne di più sulla magia in generale.
𝐼𝓂𝒾𝓃 ⸻
Tra tutte le razze è quella che gli piace di più. Alla fine sono stati i loro antenati ad invocare gli Otheren, quindi ha un debole per loro e se gli venisse chiesto asilo o aiuto da parte di uno di loro glielo darebbe senza esitazione. Questo non gli impedisce naturalmente di provare antipatia per alcuni di loro e sicuramente non fa in modo che loro non si trovino vittime di qualcuna delle sue trame.
𝑀𝑜𝓊𝓇𝓃𝒶𝑔𝒽 ⸻
Ne ha qualcuno tra i ranghi del suo piccolo esercito personale. Gli piacciono molto per la loro versatilità e la loro utilità, soprattutto nelle operazioni sotto copertura.
𝒞𝒶𝓈𝑒 𝐿𝒾𝓇𝒾𝒸𝒽𝑒 ⸻
Le ritiene un luogo commerciale come un altro, non gli pare che vendere schiavi sia un'azione particolarmente immorale. È fermamente convinto che se quelle persone ci tenessero davvero alla libertà lotterebbero per liberarsi e per la loro vita. Insomma, non si può stare da fare da balia a tutti.
𝑅𝑒𝑔𝓃𝒾 𝑒 𝓇𝒶𝓅𝓅𝑜𝓇𝓉𝒾 𝒸𝒽𝑒 𝒽𝒶𝓃𝓃𝑜 𝓉𝓇𝒶 𝓁𝑜𝓇𝑜 ⸻
Non gli importa moltissimo della politica estera, solo quel tanto che gli permette di commerciare con gli altri Stati. Per lui tutti gli stati sono solo potenziali clienti. Ovviamente tutti tranne Estera, per la quale nutre un odio profondo, con la quale comunque commercia ma in maniera limitata.
𝒫𝒶𝓇𝒶𝓂𝑜𝓊𝓇, 𝓈𝒸𝒽𝒾𝒶𝓋𝒾 ⸻
Non ha mai fatto uso né dei primi né dei secondi perché ritiene che affidare il proprio corpo o il proprio lavoro a qualcuno che è obbligato a svolgere quel lavoro sia controproducente: loro non sono motivati e c'è il rischio che ti tradiscano. Comunque non è contro l'uso di schiavi in generale.
𝐻𝒶𝓁𝒻 ⸻
Gli dispiace per loro, perché non hanno metà della forza delle razze da cui prendono il nome ma ne hanno comunque tutti gli svantaggi.
𝒟𝑒𝓈𝓉𝒾𝓃𝑜 𝑒 𝒟𝑒𝓈𝓉𝒾𝓃𝒶𝓉𝑜 ⸻
Come già accennato ha sentito parlare di questa profezia ma non ci crede più di tanto. Cioè, è più che favorevole rispetto al fatto che il la creatura destinata a portare la rovina o la salvezza del mondo possa essere un discendente degli Otheren, ma trova davvero assurdo che possa essere figlio di un Otheren di luce e uno di buio, cosa che fa davvero perdere punti alla credibilità della storia.
𝒟𝑒𝒾 𝒹𝑒𝑔𝓁𝒾 𝐸𝓁𝑒𝓂𝑒𝓃𝓉𝒾 ⸻
Non ci crede. E se anche esistessero non crede che potrebbero essere più pericolosi di una qualsisai persona con brutte intenzioni.
❝𝓒𝓾𝓻𝓲𝓸𝓼𝓲𝓽𝓪̀
𝐵𝒶𝓂𝒷𝑜𝓁𝑒 ⸻
Quando vede una bambola non può fare a meno di desiderare di decapitarla. Deformazione professionale derivante dal suo passato da fratello minore.
𝐹𝒾𝑜𝓇𝑒𝓉𝓉𝑜 ⸻
La scelta del fioretto come arma principale è puramente estetica. Essenzialmente la scelta era tra una spada ad una mano o un fioretto e dato che il fioretto è più snello, leggero e sottile fa una figura migliore rispetto ad una banalissima spada. Sembra più sofisticato.
❝𝓟𝓵𝓪𝔂𝓵𝓲𝓼𝓽 𝓶𝓾𝓼𝓲𝓬𝓪𝓵𝓮
𝐵𝓇𝒾𝓃𝑔 𝓂𝑒 𝓉𝑜 𝓁𝒾𝒻𝑒 – 𝐸𝓋𝒶𝓃𝑒𝓈𝒸𝑒𝓃𝒸𝑒 ⸻
𝒲𝒶𝓇𝓇𝒾𝑜𝓇𝓈 – 𝐼𝓂𝒶𝑔𝒾𝓃𝑒 𝒟𝓇𝒶𝑔𝑜𝓃𝓈 ⸻
𝒯𝒽𝑒 𝐵𝒶𝓁𝓁𝒶𝒹 𝑜𝒻 𝒮𝒶𝓇𝒶𝒽 𝐵𝑒𝓇𝓇𝓎 – 𝐿𝒾𝓃𝒹𝓈𝒶𝓎 𝑀𝑒𝓃𝒹𝑒𝓏 ⸻
𝑀𝑒𝒶𝓃𝓉 𝓉𝑜 𝒷𝑒 𝓎𝑜𝓊𝓇𝓈 – 𝐻𝑒𝒶𝓉𝒽𝑒𝓇𝓈 𝓉𝒽𝑒 𝑀𝓊𝓈𝒾𝒸𝒶𝓁 ⸻
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