❝ ᴀɴᴇᴍᴏɪᴀ ❞ : Bowie Young

Nome

Bowie

Tipico nome da cowboy, sua mamma lo ha sentito in una delle sue innumerevoli scorribande e dato che onestamente è abbastanza difficile cercare un nome che non sia già stato usato da qualcun altro nella famiglia hanno deciso di dargli questo. In realtà apparteneva ad un criminale che è stato giustiziato e che abitava nella cella accanto alla sua per un breve periodo di tempo ma questo a suo figlio non l'ha mai detto. A lui ha raccontato che fosse il nome di uno stalliere che una volta le ha regalato una sella. Molto meno sospetto. È un nome piuttosto breve quindi non ha particolari soprannomi. Dato che è difficile da pronunciare i suoi parenti più piccoli lo chiamano Beeby o anche solo By. Gli altri lo chiamano o con il suo nome, dato che per fortuna non ha un doppione in famiglia, o con soprannomi alternativi come "biondo", "bro", "ehi, tu" o anche "cugino". Alla fine l'importante è capirsi e in generale lui tende sempre a girarsi o a fare attenzione quando qualcuno sembra avere bisogno di una mano o entra in una stanza senza una ragione precisa, magari solo per fare una visita. In effetti di solito è lui che chiama gli altri. Ha una buonissima memoria per i nomi, tanto che ricorda quelli di tutte le sue vittime e i suoi committenti. Non si offende però se le persone dimenticano il suo, è abituato ad essere in un posto dove ci sono tante persone.

Rider
Questo soprannome se lo è guadagnato quando era molto piccolo perché anche prima di imparare a parlare sapeva già andare a cavallo. Certo, era ovviamente in sella ad un pony molo piccolo ma comunque saper cavalcare all'età di un anno e mezzo è abbastanza strano. Non per la sua famiglia ovviamente, che la reputava la cosa più normale del mondo e infatti erano abbastanza preoccupati per il fatto che Angel non ne fosse ancora capace. Da questo punto di vista quel poveretto ha dovuto subire una grande pressione sul fatto che Bowie fosse sempre stato molto più atletico di lui.

Comunque per fortuna non ha avuto particolari problemi posturali da questa sua passione considerato quanta altra attività fisica pratica.

The Equalizer

In effetti non sa bene come sia nato questo soprannome ma gli è rimasto e non gli dispiace per niente. È il soprannome che gli hanno dato alcune delle persone che lo hanno ingaggiato come mercenario e lui è pienamente convinto che sia un nome assolutamente perfetto per un assassino che "mette a posto" la "casa" e "mette alla porta" gli "ospiti indesiderati". All'inizio lo hanno anche chiamato per fare delle pulizie in realtà e si sono anche spaventati quando hanno visto questo cowboy di due metri e venti vestito di nero che comunque dopo un attimo di perplessità ha preso grembiule e straccio e si è messo a pulire. I soldi sono soldi. Ora ormai tutti quelli che sono nel campo degli assassinii, se ne esiste uno, sanno più o meno che tipo di lavoro faccia e che tipo di persona sia, si è sparsa la voce che sia un'ombra colossale con un solo occhio, dovuto al fatto che il suo occhio blu è molto più visibile rispetto a quello marrone sotto l'ombra del cappello.

Età

Ventidue anni, nato il 4 agosto

Bowie potrebbe sembrare molto più grande di quello che effettivamente è ma in realtà ha solo ventidue anni. Certo, nel mondo da cui lui proviene ventidue sono anche tanti per non essere sposato e non avere figli, anche per questo sua sorella Alexis è una benedizione per lui, perché ha due anni in più di lui, è ancora single e sembra non avere una grandissima intenzione di avere mai una relazione, quindi i parenti si consolano pensando che almeno Bowie è interessato quindi forse c'è speranza. Inoltre il fatto che molti suoi fratelli siano sposati e con figli gli toglie dalle spalle il peso di dover portare avanti dinastia e cognome, cosa che non avrebbe comunque potuto fare dato che non gli piacciono le donne.

Il suo fisico scolpito e il suo lavoro lo fanno probabilmente sembrare più grande di almeno una mezza dozzina di anni e la cosa non gli dà fastidio dato che gli dà molta più credibilità quando deve trattare con dei clienti o degli altri cowboy. In realtà il suo comportamento e la sua età mentale non fanno trasparire un giudizio molto diverso. Certo, forse è un po' troppo impulsivo per essere un adulto fatto e finito, ma alla fine molti dei cowboy lo sono, quindi la cosa non è esattamente un indicatore affidabile.

Non gli dà fastidio se sbagliano la sua età, non è di quelli che si offendono perché pensi che siano più vecchi o perché non dimostrano la loro età, anche perché spesso mente sull'argomento, quindi tante persone non si pongono nemmeno più il problema. Anche all'interno della famiglia alcuni dei suoi parenti ogni tanto si sbagliano e in effetti lui stesso.

Il suo segno zodiacale è il Leone, ma lui non sa cosa sono i segni zodiacali quindi non mi spenderò sull'argomento.

Sempre o Mai?

Mai

Sembra che io non possa creare un personaggio Sempre e la cosa non mi disturba particolarmente. Certo, Bowie non aspira alla conquista del mondo e non ha Nemesi che deve uccidere, ma nonostante una volta fosse generoso e altruista adesso mette quasi sempre i propri bisogni prima di quelli degli altri e non si fa scrupoli ad uccidere e mutilare, quindi non si può esattamente definirlo un principe di belle speranze. Vero anche che non è mai andato all'Accademia, quindi il giudizio di Kay su di lui potrebbe variare da quello qui riportato e che in effetti le sue azioni malvage sono tutte rivolte alla salvezza di qualcuno che non è lui ma comunque si sta parlando di un mercenario che non esita a togliere vite per soldi, quindi proprio immacolato non è.

Favola di provenienza

Far West

Non è effettivamente una favola, più una sorta di mito comune. Non molte persone dell'Accademia credono che i cowboy esistano davvero e credono che il Far West sia più che altro una storia e questo è bastato per classificarla come una favola da portare in vita.
Bowie è nato in una grandissima fattoria nella quale vive tutta la sua famiglia e che è di loro proprietà da diverse generazioni.

Genitori

Caroline Steward
Una volta era una ricercata. Nulla di grave, ha solo svaligiato un paio di banche ma ha usato i soldi ricavati per cercare alcuni bambini di una cittadina vicina. Almeno, questo è quello che dice lei, molti però si chiedono che cosa apra la chiave che porta sempre al collo, se non una qualche sorta di cassaforte segreta.

Ben "Dinamite" Young
Anche lui non ha avuto un passato proprio pulito, come forse si può capire dal soprannome, datogli per più di un motivo. Il motivo principale che produceva e vendeva dinamite. In effetti è stato proprio in questo modo che i due si sono incontrati: Caroline aveva bisogno di un po' di dinamite per entrare nel caveau di una banca e Ben era in città. Dopo una rocambolesca fuga i due si erano trovati a passare qualche giorno insieme nel deserto, per poi scoprire che i rispettivi gemelli stavano per sposarsi e avevano in effetti vissuto nello stesso luogo per un lunghissimo periodo di tempo.

Bowie ha poi dodici fratelli: Lewis, Oliver, Loiusiana, Bo, Kelly, Alexis, Bowie, Angel, Charlie, Minnie, Mery, Jolene e Ally. Ovviamente se contiamo lui sono tredici, Louisiana però è morta quattro anni prima dell'inizio della narrazione, quindi adesso sono solo in dodici. La maggior parte dei fratelli sono più grandi di Bowie e Angel è suo gemello.

Storia

Bowie è nato in una mattinata specialmente calda di agosto. Le cicale stridevano e il sole era alto nel cielo quando il bambino è nato. Bowie è il settimo di tredici fratelli, anche se una dei tredici, Louisiana, è ormai morta quindi all'atto pratico sono solo dodici.

I suoi genitori e la sua famiglia in generale sono molto abituati ad avere in giro tante persone, quindi quando nacque non fecero una festa speciale, prepararono semplicemente un po' più di torta per la madre di Bowie, che in effetti era piuttosto provata dal parto gemellare. Il bimbo infatti era nato come maggiore di due gemelli, suo fratello Angel arrivò quando ormai era il tramonto. I due bambini crebbero nella fattoria tra giochi e piccoli lavoretti. Bowie imparò praticamente a cavalcare prima di aver neanche cominciato a camminare ed aveva una grande passione per il bestiame e i cappelli da cowboy. Era uno dei bambini più coccolati perché era impossibile non notarlo e riconoscerlo grazie agli occhi diversi. Angel invece era sempre stato un po' più riflessivo. Certo, si divertiva anche lui a rincorrere i coniglietti e scappare dai tacchini ma a volte gli piaceva anche sedersi accanto al focolare e giocare con le bambole con le sorelle più piccole. Di solito in quelle occasioni Bowie arrivava come un ciclone a rubare una bambola facendo la parte del bandito; a quel punto doveva intervenire Oliver a prenderlo per il colletto della camicia e dargli una bella ramanzina che gli entrava da un orecchio e gli usciva dall'altro.

Ha sempre avuto un bellissimo rapporto con tutti i suoi fratelli ma col crescere ha soprattutto cominciato a passare le giornate con Angel, dal quale non si separerebbe nemmeno se cascasse il mondo, e con Alexis, la sorella di due anni più grande di lui che sa essere piuttosto misantropa ma adora i suoi fratellini minori. I tre spesso giocavano a nascondino nelle case dei parenti o rapivano le povere galline e in generale erano delle grandissime pesti.

Essendo gemelli i due ragazzi hanno praticamente fatto le stesse esperienze durante gli stessi momenti della vita: scoprirono insieme il ruscello dietro la loro fattoria e dall'altra parte il deserto, cavalcarono il loro primo toro, si fecero rincorrere dal loro primo toro, si presero le sgridate più grandi della loro vita e in generale si cacciarono in un sacco di guai.

Bowie di solito era quello a cui davano la colpa a buon diritto, Angel quello che cercava di addossarsi la colpa anche se nessuno gli credeva mai. Ma andava bene così e a Bowie faceva piacere che il suo gemello cercasse di salvarlo dalle conseguenze delle proprie azioni. Anche lui se poteva, cercava di aiutarlo. Certo, non era facile perché Angel non faceva quasi mai cose sbagliate, al massimo si metteva nei guai cercando di fare qualcosa di divertente, ma Bowie gli spostava i rami in modo da non farlo inciampare o lo aiutava a passare buche che bisognava saltare. Cose semplici, ma che lo rendevano immensamente felice.

Fin da quando era alto un tappo e un centimetro non faceva altro che correre da un capo all'altro della fattoria a vedere se qualcuno avesse bisogno di una mano. Sapeva che tutti gli volevano bene ed erano delle brave persone quindi voleva contribuire alla felicità di tutti facendo anche lui la sua parte. All'epoca non considerava nemmeno che ci fosse un mondo fuori dalla fattoria. Un pomeriggio piovoso vide suo fratello Lewis rientrare con i cuginetti al seguito e tre ragazze che avevano un'aria molto spaventata e che Bowie non aveva mai visto prima di allora. Naturalmente subito preparò per loro una fetta di torta e un caffè e cercò di capire chi fossero e come mai erano spaventate: avevano forse incontrato un toro imbufalito? O forse un tacchino? Anche quelli sono terribili, non c'è da scherzare con i tacchini.

Le ragazze erano state rapite da dei banditi e salvate da Paul e Lewis, mentre la piccola Alice faceva più che altro supporto emotivo. Bowie non si capacitava di come qualcuno potesse aver anche solo pensato di fare del male a delle ragazze talmente dolci e gentili. Immaginò che le poverine dovessero essere ancora un po' sconvolte e forse non avevano ben capito cosa stava succedendo. Non lo disse loro però, per paura di offenderle e si limitò a commentare con Angle che probabilmente anche se non fossero arrivati Lewis e Paul non sarebbe successo loro niente. In più le ragazze si sposarono dopo poco nella famiglia, quindi era ovvio che la questione fosse in effetti una faccenda a lieto fine, altro che tragedia.

Bowie visse la sua vita tranquilla tra campi e vacche fino a quando, nell'anno dei suoi diciotto anni, la famiglia non fu colta da un lutto improvviso lutto: sua sorella maggiore Louisiana morì dopo un lungo male prima di compiere i suoi trent'anni. Tutti sono rimasti sconvolti dalla sua perdita anche se dopo averla vista soffrire così tanto è stato quasi un sollievo vederla riposare in morte. Bowie non sapeva benissimo come reagire. Certo, aveva sempre saputo che cosa sono la morte e la malattia, ma non li aveva mai sperimentati così da vicino. In un primo momento non aveva ben capito la gravità della situazione ma quando aveva visto sua madre preoccupata aveva capito che la situazione stava diventando molto preoccupante. Nonostante questo aveva deciso di fare tutto quello che poteva per la sorella e nell'ultimo mese di vita le era restato vicino quasi più di tutti gli altri. I due avevano sviluppato un legame molto profondo in quel breve tempo, legame che non avevano avuto modo di sviluppare essendo sempre impegnati ed essendo la casa sempre così piena di persone. Louisiana gli parlava molto della morte e di come si sentiva a doversene andare. Gli confidò che era spaventata ma se ci pensava bene alla fine non aveva molto altro che le sarebbe piaciuto fare prima di morire quindi poteva andarsene in pace. Diceva che c'erano momenti in cui piangeva e non capiva perché proprio lei dovesse andarsene e altri in cui le risultava chiaro che la sua sofferenza sarebbe stata la chiave per qualcun altro per vivere una vita migliore. Bowie capì che cosa intendeva solo molto più tardi.

Quando Louisiana alla fine spirò il giovane seppe che quello era ciò che voleva fare nella vita: aiutare le persone. In effetti a ben pensarci anche da bambino aveva sempre adorato aiutare tutti e lo faceva sempre con il sorriso sul volto ma non ci aveva mai riflettuto profondamente. Cominciò a mettere molto più impegno nel lavoro nei campi, offrendosi anche dei fare il lavoro di chi quel giorno non aveva molta voglia, criticato molto duramente da sua sorella Alexis, che aveva invece sempre creduto nell'"ognuno per conto suo".

Era sera quando Angel fece il suo annuncio: sarebbe partito per vedere il mondo al di là della fattoria. Cosa c'era che non andava con la fattoria? Niente, era solo curioso di vedere che altro c'era, se le favole erano vere e come vivevano quelli che sapevano usare la magia. La famiglia era piuttosto scioccata ma rispettarono la sua decisione ed Angel partì dopo poco meno di una settimana. Fu una separazione molto dolorosa per i due gemelli, che non avevano mai passato una giornata l'uno lontano dall'altro. In tutto il periodo che Bowie fu lontano da suo fratello ogni sera rivolgeva una preghiera al Cielo perché glielo riportasse a casa sano e salvo.

E dopo pochi mesi Angel tornò, e non da solo. Si portava dietro una moglie e una figlioletta. I due si erano incontrati quasi subito dopo la partenza di Angel dalla fattoria e si erano sposati dopo una sola settimana di conoscenza! Erano cowboy dopotutto e non si facevano spaventare da queste cose se si erano innamorati a prima vista. Debbie era nata da poche settimane quando i due erano riusciti a tornare a casa.

Bowie era sconvolto. Felicissimo, ovvio, ma sconvolto. Non aveva mai contemplato l'idea di non essere la persona più importante della vita di Angel ad un certo punto. Dopo aver avuto questo pensiero ovviamente si riebbe. Come si permetteva anche solo di pensare una cosa del genere? Doveva essere entusiasta che Angel avesse trovato qualcuno da aggiungere alla famiglia e con cui passare il resto dei suoi giorni. Si commosse all'idea di avere finalmente un nipotino dal suo gemello preferito e quando Angel gli chiese di esserne il padrino al battesimo stava davvero per mettersi a piangere.

Sembrava finalmente tutto perfetto, tutto una favola.

Se sono fosse che Angel si ammalò.

All'inizio non sembrava grave. Una febbre, forse un'influenza, ma dando fondo ai risparmi messi da parte da sua moglie ce l'avrebbero fatta senza problemi. Poi però il medico dovette comunicare loro che era strano che non fosse ancora migliorato dopo un mese. Chiese se qualcuno nella loro famiglia fosse mai morto di una malattia con un nome molto strano. Era quella che si era portata via Louisiana. Era ereditaria.

Angela passò una settimana senza mangiare e Bowie notti insonni a spaccare legna convincendosi che le gocce che aveva sul volto fossero solo sudore.

Non esisteva una cura, proprio come era successo con Louisiana si poteva solo cercare di rallentare il deterioramento del paziente.

Come avrebbe fatto Angela, come avrebbe fatto Debbie? E come avrebbe fatto lui?!

Il medico ritornò dopo pochi giorni con una buona notizia. Una cura era stata inventata! Non esattamente efficace al cento per cento, ma valeva la pena tentare. Sembrava che la sorte stesse tornando a sorridere per la loro famiglia quando il medico prese Bowie da parte e gli confidò che la medicina andava presa mensilmente e il prezzo non era esattamente irrisorio. Bowie sbiancò.

Non poteva togliere ad Angel la possibilità di vivere, lui era la cosa più preziosa che esistesse. Doveva vivere per sua moglie e sua figlia se non per lui.

Fu in quel momento che prese la sua decisione: avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare il fratello, foss'anche vendersi come schiavo. Comunicò al dottore che ci avrebbe pensato lui ai pagamenti e si raccomandò di non parlare dal prezzo a nessun altro. Comunicò alla famiglia che adesso che il pericolo per la salute di Angel era scongiurato voleva partite per un viaggio alla ricerca di se stesso e così fece.

La sua prima idea naturalmente fu quella di svaligiare banche come aveva fatto sua madre in passato. Prese quindi un cavallo e partì alla volta della baca più vicina. Appena mise piede nella squallida cittadina seppe che non ce l'avrebbe mai fatta. Le persone vivevano raggruppate ai piedi delle case impolverate e l'unico luogo che sembrava essere vivo era il saloon, fuori dal quale vecchi ubriachi erano ammonticchiati alla ricerca di un bicchiere di vino e giovani non meno brilli si prendevano gioco di loro svuotando bottiglie. Scese da cavallo e una donna subito gli si avvicinò, offrendosi di mostrargli un bel posto. Bowie aveva bisogno di un posto dove dormire e, anche se il prezzo per la notte intera gli sembrava eccessivo, decise di seguire il consiglio della donna. Gli sembrava molto gentile, sicuramente aveva buone intenzioni, come le fate madrine delle favole. Si accorse che qualcosa non andava quando la donna cominciò a spogliarlo, cosa che sulle prime pensò potesse essere una questione etnica, sulla quale non voleva propriamente imporsi, e soprattutto quando cominciò a spogliarsi pure lei.

Era finito in un bordello. Non gli era nemmeno passato per la testa che quella potesse non essere una pensione. Risolto il malinteso decide di pagare comunque la donna e rimanere lì a dormire, già che c'era. Da quel momento ha preso l'abitudine di passare le notti che passa in paese e non accampato nei boschi o nel deserto nei bordelli, anche se non ha mai preso parte o hai intenzione di prendere parte ad alcuna delle attività che vi si svolgono.

La mattina successiva la cittadina sembrava ancora più desolata. Tutti gli uomini erano andati a lavorare e rimanevano nel sole accecante del mezzogiorno solo vecchi seduti all'ombra o donne intente a cucinare. I bambini probabilmente stavano lavorando anche loro. Era incredibile come quel posto fosse così diverso dalla sua fattoria, dove i bambini erano sempre all'aria aperta a giocare e le mucche pascolavano quasi tra le case, accompagnate da un eventuale cugino o cane che le teneva d'occhio distrattamente.

Non aveva il cuore di derubare questa povera gente dei suoi risparmi, semplicemente non poteva. Se avesse avuto la possibilità avrebbe preferito piuttosto dare loro dei soldi per aiutarli. Decise che doveva trovare un altro modo per fare soldi. Fu in quel momento che arrivò di fronte all'ufficio dello sceriffo. All'esterno c'era un buon numero di manifesti di vari noti ricercati, ognuno con la sua taglia. Ne staccò uno se lo portò agli occhi. Non aveva idea di cosa ci fosse scritto ma sapeva leggere i numeri e la somma era abbastanza per coprire due mesi della medicina di Angel. Si calcò il cappello in testa e si avviò verso l'ultimo luogo dove il ladro di bestiame era stato avvistato.

Non fu troppo difficile trovare Jeff lo Smilzo, che sembrava il ritratto di un bandito con i baffetti, il fazzoletto alzato sul bavero, lo sguardo malvagio e gli occhi scintillanti di risentimento. Bowie cercò chiaramente di convincerlo con le buone a consegnarsi alla giustizia. Gli spiegò tutta la storia di suo fratello e lo pregò di essere comprensivo.

Il bandito gli disse che anche lui aveva una famiglia da sfamare e non poteva di certo farlo da dietro le sbarre. Bowie rimase interdetto: a questo non ci aveva pensato. Mentre rimuginava sul dilemma lo Smilzo tirò fuori dalla fondina la pistola e gli sparò in pieno petto. O almeno ci provò, perché Bowie all'ultimo riuscì a scansarsi e venne colpito alla spalla con talmente tanta forza da disarcionarlo. Cadde sul terreno arido e non ci furono foglie ad attutire la caduta. Il bandito rubò il suo cavallo e lo lasciò steso lì a morire.

Vedendosi la vita scorrere di fronte agli occhi Bowie si domandò se avesse avuto un senso. Non era riuscito a fare nulla di quello che avrebbe voluto: salvare Angel, trovare il Vero Amore e salvare chi ne aveva bisogno. Ora finalmente capiva cosa intendeva Louisiana quando diceva che se ne poteva andare senza risentimento e rimpianti. Per lui era troppo presto, doveva riuscire almeno a pagare qualche mese per le medicine di Angel! Avrebbe rinunciato ai suoi desideri, avrebbe rinunciato a tutto il resto, ma avrebbe salvato il suo gemello.

Sarebbe sopravvissuto e avrebbe ammazzato chi lo avesse ostacolato. Avrebbe ucciso Jeff, anche se aveva una famiglia. Avrebbe preso e consegnato alla giustizia chiunque gli fosse richiesto di prendere perché nulla era più importante di Angel, se lo ricordava solo ora.

Questi furono i suoi ultimi pensieri mentre chiudeva gli occhi e il mondo diventava nero per l'ultima volta.

Si risvegliò nella stanza dove era stato la mattina precedente. Piuttosto perplesso sbatté le palpebre: era stato un sogno? Il dolore alla spalla gli confermò che tutto quello che era accaduto non era un sogno ma un fatto realmente avvenuto. E allora perché era di nuovo lì? Non era morto dissanguato nel deserto? La risposta si parò di fronte a lui: un mercante che stava viaggiando e lo aveva visto. Decidendo di fare un atto di pietà aveva deciso di salvarlo e di portarlo in un posto sicuro dove potesse venire curato. Era dolorante ma era vivo: questo era l'importante.

Appena fu abbastanza in forze da potersi tenere in sella Bowie si rimise in cerca di Jeff. Lo ritrovò dopo qualche giorno: l'uomo non si era sentito particolarmente minacciato dall'attacco, se così si può definire, di Bowie, quindi non si era dato la pena di spostarsi di molto, solo quel tanto che bastava per non essere accusato di omicidio quando il cadavere del biondino fosse stato ritrovato. La sorpresa quindi di ritrovarsi proprio quel biondino nella sua camera da letto al calare della sera fu enorme.

Jeff, piuttosto malfermo sulle gambe, stava tornando da una serata con degli amici che gli avevano offerto da bere. Aprì la porta della sua camera facendo un enorme sforzo per non addormentarsi direttamente sul pavimento ma trascinarsi fino al letto. Ma nella stanza c'era già qualcuno. Bowie lo aspettava con una sigaretta in mano, seduto a gambe accavallate su una sedia accanto al davanzale. La pistola appesa alla sua cintura luccicava alla fioca luce di una lampada ad olio. All'inizio il ladro pensò di avere le allucinazioni. Il vino e quel fumo gli stavano facendo dei brutti scherzi. Si sfregò gli occhi con i pugni ma il giovane era ancora lì e lo fissava senza dire una parola, tirando la sua sigaretta. Jeff si mise a ridere, riconoscendolo. Come aveva fatto a sopravvivere? Aveva dovuto sedurre una ninfa che lo curasse con le sue arti magiche? Eppure non era molto attraente quando lo aveva lasciato in quella pozza di sangue.

Bowie sollevò un sopracciglio. Stava prendendosi gioco di lui anche in quella situazione? Sfoderò la pistola e gli sparò in un ginocchio. Il bandito strillò di dolore, non avrebbe mai più potuto camminare anche se fosse sopravvissuto. Finalmente Bowie si alzò dalla sua sedia con un sospiro, la sigaretta quasi finita. Si accucciò accanto all'uomo singhiozzante che si teneva la gamba e lo osservò con attenzione: come si era ribaltata la situazione. Certo che lui non aveva fatto così tanta scena.

"Chissà come hai fatto a pensare di potermi uccidere prima del dovuto..." rifletté sottovoce Bowie. Gli spense la sigaretta sulla guancia, tra le sue urla e lo sfrigolio della carne bruciata. Poi gli sparò un colpo secco in testa. L'uomo smise subito di muoversi.

Bowie non aveva avuto esitazione a premere il grilletto: quell'uomo aveva tentato di ucciderlo già prima e senza preavviso, sarebbe stato sciocco sfidarlo ad un duello. Ora che l'aveva fatto però non riusciva a capacitarsene. Non era la prima volta che vedeva un morto, ma questa volta era diverso. Osservando il sangue colare sul pavimento e sporcargli la punta degli stivali Bowie provò ribrezzo. Ma forse più per se stesso che per il morto. Gli faceva paura come poteva essere così spietato e freddo. Aveva appena tolto la vita ad un uomo, diamine, avrebbe dovuto essere scosso!

Mentre guardava gli occhi vitrei del cadavere e il calore lasciare il corpo che fino a poco prima stava parlando e piangendo Bowie decise che non aveva importanza. Avrebbe fatto tutto. Tutto quello che doveva. E poi ci sarebbe stato tempo per i rimpianti e per le lacrime.

Tutto il tempo che voleva.

Ma assieme ad Angel.

Carattere

Prima di tutto questo Bowie è sempre stato una persona gentile ed altruista. Ha sempre odiato i soprusi e nessuno più di lui si è mai battuto per gli indifesi. Lo definivano la crocerossina della fattoria perché se qualcuno si faceva male o aveva bisogno di una mano sapeva che poteva sempre chiedere a lui e lui avrebbe fatto quello che poteva per aiutare. Non è molto facile per lui ignorare chi si trova in difficoltà e pensa sempre agli altri prima che a se stesso, quindi spesso quando è in giro si priva volentieri del cibo per far mangiare una bambina che ha trovato per strada o cede il proprio letto all'ultima coppia che è arrivata alla locanda. Preferirebbe dormire per terra che sapere che qualcun altro lo sta facendo. Non gli piace dover dire di no a qualunque richiesta e non ha molto amor proprio. Non accetta facilmente regali di ringraziamento, soprattutto se sono in denaro, perché sa che se dovesse chiedere una ricompensa per le azioni buone che fa diventerebbero interessate e questo non è assolutamente quello che lui vuole ottenere. Sa che sono davvero poche le persone che ne hanno il potere che fanno delle cose buone. Si ricorderà per sempre la prima volta che è arrivato in una città governata da una delle principesse delle storie e ha trovato un manifesto che aveva un'enorme ricompensa per la sorellastra della reale. Una volta catturata aveva addirittura scoperto che la sorellastra non aveva fatto nulla di male se non minacciare la linea di successione della principessa sul trono. All'inizio aveva sperato che fosse un caso isolato ma più diventavano famose le sue abilità di assassino più famose erano le persone che lo ingaggiavano e più loschi erano i loro piani. Ricorda benissimo il primo giorno in cui ha rifiutato un incarico: un re gli aveva chiesto di uccidere un infante appena nato perché era il suo figliastro bastardo e non voleva che la moglie lo venisse a scoprire e uccidesse la sua bellissima amante.

Era rimasto disgustato. Dopo questi eventi ha perso completamente il suo lato ottimista e sempre pronto a sperare per il meglio. Non è facile riprendersi dopo una notizia del genere, soprattutto se gli eventi attorno a te continuano ad essere simili: re malvagi uccisi dalle figlie, Cenerentola che divorzia suo marito, streghe perdonate che diventavano top model... probabilmente era perché loro ne avevano il potere. Erano talmente importanti e grandi e potenti che non si rendevano conto di cosa volesse dire per la popolazione essere semplicemente i sudditi innocenti. Quando un drago si abbatteva su una città l'unico pensiero del principe era quello di salvare la principessa, ma dei sudditi innocenti le cui case vengono devastate dagli incendi e abbattute dal combattimento nessuno parla mai. Bowie pensava che chi avesse il potere di usare la magia o, perché no, anche solo una montagna di soldi facesse di tutto per aiutare chi ne aveva bisogno. Lui lo avrebbe fatto se avesse potuto e nel suo piccolo pensava anche di fare una buona cosa nell'aiutare suo fratello catturando criminali. Criminali a volte meno colpevoli dei suoi committenti, ma pur sempre criminali. Nel suo piccolo aiuta la giustizia, perché chi ne ha la possibilità non lo fa più in grande? È una domanda destinata a non avere una risposta, temo.

Questo è il motivo per cui se il suo committente è un personaggio delle favole tende a non fidarsi. In realtà anche se non è un committente: se una volta li adorava adesso non può sopportare reali e magie, che tanto lo affascinavano da piccolo. Ha sempre paura che siano un trucco e che il prezzo da pagare per un una piccola scintilla di speranza sia orribile. Può apparire sospettoso ma in effetti è solo cauto: facendo il mercenario è abbastanza difficile mantenere la mentalità che tutto andrà bene e che le persone sono buone, quindi preferisce partire pensando esattamente il contrario e venendo piacevolmente smentito, al massimo. Sempre meglio non farsi trovare impreparati.

Questo comunque non è il suo motto quando si tratta di lavoro: potrebbe essere la persona più disorganizzata che conosce. Non gli piace fare piani e strategie prima di partire allo sbaraglio, quindi spesso arriva quasi impreparato di fronte al suo obiettivo. Certo, un minimo di ricerca la fa, ma giusto quel tanto che basta per non morire prima di aver fatto un passo. Tanto la maggior parte degli attacchi ormai li ha subiti, si tratta di memoria muscolare a questo punto. È particolarmente creativo e non gli piace avere una linea alla quale dover obbedire per poter agire, uno dei motivi per cui lavora da solo, insieme al fatto che non vuole dividere i soldi. È creativo anche nella vita di tutti i giorni comunque, anche se non si può proprio definirlo una persona artistica.

Nonostante il suo lavoro consista nel fare del male alla gente di solito tende ad essere una persona ragionevole e calma, non capita molto spesso che si arrabbi. In realtà a casa propria i suoi familiari non lo vedono arrabbiato da quando ha smesso di fare i capricci, quando aveva otto anni. Di solito se si trova ad avere dei diverbi o delle difficoltà con qualcuno al quale non vuole fare del male tende a cercare un compromesso e si pone sempre in discussione, cercando di trovare un compromesso. Ci sono cose però che non accetta e considera una grandissima mancanza di rispetto da non passare impunita. Sicuramente al primo posto ci sono le persone che mentono senza un buon motivo o che feriscono gli innocenti. Certamente non può saltare in una rissa tutte le volte che una donna viene insultata o che un oste viene minacciato da un ubriaco ma diciamo che la maggior parte delle volte Bowie fa il paladino della giustizia. Gli insulti non lo tocca no più di tanto perché onestamente chi siete voi per insultare me, non vi conosco neanche, ma se qualcuno insulta la sua famiglia o il suo cavallo apriti cielo, non c'è scampo per nessuno. Non essendo molto bravo a parole di solito finisce con qualcuno sanguinante per terra che per una buona dose delle volte in realtà è stato lui. Già, forse attaccare una ventina di cowboy armati fino ai denti da solo non è proprio una bella idea. Certe volte Bowie sa essere davvero troppo impulsivo e un po' stupido in effetti.

È estremamente rispettoso delle altre persone, soprattutto degli sconosciuti, ed è anche molto timido, quindi non si permetterebbe mai di alzare la voce o di guardare qualcuno in maniera poco appropriata. Una parolaccia ogni tanto gli scappa, ma evita gli insulti, pesanti o meno. Inoltre si imbarazza per il contatto fisico quando non si tratta di cose semplici come una pacca sulla spalla o una mano sulla schiena, diventa rosso come un pomodoro e si tira il cappello sulla faccia. Gli piace esprimere il proprio attaccamento per una persona facendo piccoli gesti come carezze per sistemare le pieghe dei vestiti, buffetti, piccole spintarelle per sistemare la direzione e abbracci. Gli piacciono molto gli abbracci ed essendo così alto di solito fa anche piacere essere abbracciato da lui.

Essendo molto bello gli è capitato spesso di essere approcciato da uomini e donne, ma lui non ha mai avuto interesse in nessuno di loro. Bowie crede nell'amore a prima vista e una volta credeva anche nel Vero Amore, prima di entrare nel mondo delle favole. Dopo aver appreso del famosissimo caso del divorzio di Cenerentola non sa più neanche se crederci o meno. In ogni caso sa che ci sono certe persone che sono destinate a stare insieme e che esiste la persona giusta per lui, solo che non l'ha ancora incontrata. Non vuole avere relazioni carnali prima del matrimonio, in realtà è riluttante anche solo all'idea di un bacio perché proviene da una famiglia molto vecchio stampo e lui stesso è molto credente. Spera che la cosa non darà fastidio al suo Vero Amore (?) quando lo troverà. Perché sì, Bowie è attratto dagli uomini, quindi sarà un lui. Come si concili con il fatto che sia molto credente non lo sa, ma è convinto che se anche gli assassini possono essere perdonati il suo peccato non debba essere così terribile.

Resta comunque il fatto che sia un uomo estremamente affascinante e non ne è nemmeno molto consapevole. Certo, sa di essere bello perché tutti gli dicono che assomiglia a sua madre e lui considera sua madre la donna più bella del mondo ma di certo non si immagina che possano esserci persone che gli sbavano dietro. E anche essendo consapevole non potrebbe usare quest'arma a suo vantaggio per esempio per attirare con più facilità una donna che è un suo bersaglio perché si imbarazzerebbe e non lo considererebbe nemmeno molto professionale in tutta onestà.

Aspetto

È un bel ragazzo, tutti dicono che assomiglia a sua mamma, cosa che lui ha sempre considerato un grandissimo compimento. Ha i capelli biondo platino tipici della sua famiglia, sotto il sole sembra quasi che scintillino come tante spighe dorate. Per gli standard famigliari, che li prevedono lunghi o fino alle orecchie o fino a metà della schiena, è un po' particolare. Gli ricadono in morbide onde, quasi boccoli, fino alle spalle. Sono lunghi abbastanza perché riesca a legarli in una coda se fa caldo e perché spuntino da sotto il cappello ma non abbastanza perché gli siano d'intralcio. Non si sono ancora visti capelli bianchi ma se anche ci fossero non si vedrebbero molto per via del colore chiaro del resto della chioma e se anche dovessero vedersi li porterebbe con stile.

Di solito si rade la barba, gli fa solo caldo e aiuta a renderlo riconoscibile perché anche quella è biondissima. Se dovesse lasciarla crescere comunque sarebbe quasi ingestibile perché riccia, l'unica alternativa sarebbe farci le treccine.

Ha la pelle abbronzata, scurita sotto il sole del deserto. Ha un segno impressionante a livello della cintura: sotto è bianco come una mozzarella, sopra è di un bel dorato rossastro, il che è ovviamente dovuto al fatto che spesso va in giro senza camicia ma non gli è ancora capitato di girare senza pantaloni o peggio, stivali! Sarebbe comunque uno spettacolo ma bisognerebbe coprire gli occhi di qualcuno.

A voler essere del tutto onesti poi bisogna anche dire che ogni tanto va in giro nudo, ma è solo quando vuole fare un bagno: di solito entra in acqua completamente vestito ma se non c'è nessuno in giro o se vuole lavarsi non si fa troppi problemi. Si imbarazzerebbe terribilmente se qualcuno lo beccasse e chiamerebbe Darling per coprirlo e potenzialmente recuperare gli abiti. Di solito infatti mette tutte le sue cose e quello che in generale è di valore in groppa alla sua cavalla. Oltre a dargli una bella abbronzatura i giorni di lavoro nei campi gli hanno fruttato un finisco asciutto e tonico, agilità e forza non indifferenti. Diciamo che è abituato a scalare alberi e portare puledri e vitelli a spalle.

È molto alto anche per gli standard della famiglia: due metri e una spanna. Non è strano quindi vederlo indossare jeans che sono talmente corti da doverli tenere bloccati negli stivali o camicie che gli lasciano l'ombelico in bella mostra al primo movimento col quale accenna a tendere le braccia verso l'alto. Questo è uno dei motivi per cui spesso gira con la camicia direttamente sbottonata e i pantaloni troppo bassi sui fianchi anche se saldamente assicurati dalla cintura con la fondina dalla quale non si separa quasi mai.

Altre cose da cui non si separa mai sono il suo cappello e i suoi speroni. E ovviamente Darling, ma lui non si permetterebbe mai di considerarla una cosa. Quando c'entra il suo cavallo sa essere molto vendicativo quindi è meglio evitare commenti di ogni genere su questo argomento se non sono complimenti.

Solitamente indossa anche un buon numero di gioielli assortiti: collane e orecchini dorati sono un must, in tutto ha una decina di piercing sulle orecchie. Gli piacciono sia i gioielli di una certa classe e costo sia quelli semplicemente carini. Possiede un paio di orecchini al lobo a forma di farfalla che gli ha regalato una bambina per ringraziarlo di aver salvato la sua sorellina che era caduta in un fosso e una catenella con un crocifisso che spesso si rigira nelle mani quando sta pensando.

In particolare poi gli piacciono gli anelli. Spesso ne porta uno su ogni dito e possono rivelarsi utili invece di tirapugni se ha bisogno di scappare velocemente da una situazione e non vuole sparare.

Gli piacerebbe molto avere dei tatuaggi ma sa che con un tatuaggio in un'area troppo visibile lo renderebbe troppo riconoscibile. O quantomeno più di quanto è adesso con gli orecchini e i riccioli biondi.

Ha degli occhi molto particolari: quello destro, dal lato della cicatrice è di un azzurro limpido e trasparente come se fosse fatto di ghiaccio che a volte tende al grigiastro, come quelli di sua mamma. Il sinistro invece è di un marrone talmente scuro da tendere al nero. Lunghe e folte ciglia biondissime glieli incorniciano. Di solito tiene la visiera del cappello bassa sul volto in modo che lo strano colore dei suoi occhi non sia ben visibile quando è in missione, perché se qualcuno li vedesse risulterebbe troppo riconoscibile anche per un mondo di favole e magia.

Quando sorride di solito lo fa a labbra chiuse, sollevando un angolo della bocca. Non ha le fossette e purtroppo nemmeno le lentiggini ma ha una piccola cicatrice che dallo zigomo destro arriva all'orecchio, ricordo di un proiettile che è riuscito a schivare solo all'ultimo. In realtà ha un gran numero di cicatrici sparse su tutto il corpo, la maggior parte invisibili, alcune invece in bella mostra, soprattutto per il fatto che ha l'abitudine di andare in giro con la camicia aperta. La più grande è un foro di proiettile molto dilatato sulla spalla sinistra. È anche la prima cicatrice che si sia mai fatto e non sapeva bene come comportarsi con la ferita, per questo la ferita si è allargata tanto e ha creato una cicatrice talmente grande. Altre notevoli sono sette linee livide sulla schiena ampia, regalo della frusta di uno sceriffo non molto pacifico, una molto lunga sulla coscia e una sull'avambraccio che ha quasi rischiato di recidergli un muscolo, entrambe ferite da taglio. Ormai non conta più la quantità di cicatrici che gli vengono da proiettili, probabilmente ne ha una ventina in tutto e dopo aver imparato come trattarle subito i buchi sono molto meno visibili. Quella che fa più impressione è una linea che va a zig-zag lungo il suo addome, proveniente da una rissa spettacolare ancora argomento di conversazione tra i residenti parlano e della quale è stato l'unico sopravvissuto. È anche leggermente in rilevo, quindi è abbastanza difficile non notarla.

Ha mani e piedi davvero grandi, tanto che deve farsi guanti e stivali si misura. Possiede un unico paio di entrambi e tutti di pelle che indossa quasi sempre.

Solitamente si veste con un paio di pantaloni scuri, un pastrano o una giacca di pelle nera, i suoi stivali di pelle, la sua cintura con la fondina, i proiettili e un lazo, i guanti e il suo cappello da cowboy nero e un po' liso con una piuma d'aquila legata con un cordino rosso che insieme ai gioielli è l'unica nota di colore del suo outfit. La camicia è opzionale e quando la mette di solito la lascia sbottonata.

Ha l'abitudine di rigirarsi il crocifisso tra le mani o passarsi le dita sulle labbra quando sta pensando. Se è arrabbiato o infastidito stringe le labbra e comincia a giochicchiare con la pistola nella fondina. Altrimenti cerca di distrarsi per non finire a tirare un pugno in faccia a tutto quello che respira attorno a lui. Non è molto aggressivo di solito. Di solito.

Se è in imbarazzo tende a rigirarsi una ciocca di capelli tra le mani e distoglie lo sguardo.

Curiosità

Religione

Come tutti i suoi familiari è cattolico praticante e si sente molto legato alla propria religione. Certo, è vero che di solito viaggiando così spesso non va a messa tutte le domeniche e soprattutto uccide gente di lavoro, ma alla fine non considera le due cose in grande contrapposizione. L'importante è confessarsi subito dopo, giusto?

Porta sempre un crocifisso al collo e ha un grande rispetto per i membri del clero. Ovviamente crede nella libertà di culto quindi non si scandalizza particolarmente se le persone con cui parla non riconoscono il simbolo, anche perché la maggior parte dei personaggi delle fiabe non conoscono la sua religione e vive tranquillamente a contatto con creature come demoni, anche se è più circospetto nei loro confronti.

Animali

Possiede un grande quantità di animali, anche se la maggior parte li lascia sempre alla fattoria, portando con sé solo Darling, la sua cavalla. Non contiamo ovviamente il bestiame che la sua famiglia alleva, essendo una famiglia di cowboy.

Prima di tutto ha quattro cani che lo adorano e lo aiutano nei lavori della fattoria. Li usa infatti per radunare le mandrie e per dare la caccia ad animali scappati o predatori molesti. Sono degli animali dolcissimi, tre Golden Retriever dal manto dorato e un Rottweiler nero. I primi tre sono un maschio e una femmina, Secolo e Miele, con la loro cucciola Bianca. La cucciolata è più grande ma gli altri cuccioli sono stati regalati ad altri parenti quindi non sono propriamente di Bowie anche se spesso gli corrono dietro. Il Rottweiler è una femmina di nome Furia, un po' meno affettuosa degli altri ma molto efficiente nel suo lavoro. Non un solo estraneo si è avvicinato alla fattoria sotto il suo sguardo.

Nella fattoria abitano moltissimi gatti che però vanno e vengono come vogliono e non sono di nessuno nello specifico. Il gatto che Bowie preferisce è una gatta rossa e bianca particolarmente sveglia che sa aprire le porte, anche quelle chiuse a chiave, e non si lascia nemmeno toccare se non ne ha voglia. Bowie è l'unico che sia mai riuscito a prenderla in braccio senza beccarsi un'artigliata.

Con suo fratello condivide la proprietà di un falco di nome Zeus. È un animale molto altezzoso e se non viene direttamente chiamato rimane sempre nel proprio nido o addirittura in giro per i fatti suoi. Bowie pensa che sia molto forte e il fatto che spesso torni con delle prede da cucinare aiuta a renderlo ancora più interessante. Gli piacerebbe farsi un tatuaggio di un falco se potesse. A volte Bowie lo ha portato nei suoi viaggi per comodità ma è anche piuttosto indiscreto quindi se deve andare sotto copertura o in maniera discreta di solito evita.

Come animali personali invece ha una piccola tarantola, Candy, e un serpente, Rosa. In realtà il serpente più che essere rosato è biancastro, ma la sua sorellina ci teneva a chiamarlo così quindi non c'è stato molto da fare. Pur essendo gli animali più pericolosi che possieda sono anche i più mansueti e di solito passano la giornata acciambellati insieme da qualche parte in casa sua. Ovviamente Bowie non li porta con sé nei suoi viaggi ma spesso si serve del loro veleno per portare a termine alcune delle sue commissioni.

Darling

Darling è la cavalla di Bowie, un bellissimo Mustang bianco pezzato.

Bowie l'ha trovata in una situazione disperata della quale non si dimenticherà mai. Stava venendo inseguito da un ufficiale della polizia locale aiutato da uno spiritello dei venti che lo stava ostacolando in ogni maniera possibile facendo deviare tutti i proiettili che lui sparava loro contro. Era stato perito e non c'era modo che si potesse salvare quando ad un certo punto, svoltando in un vicolo aveva visto un uomo che stava tirando la cavalla riottosa e coperta di sangue per le briglie. Un altro uomo era accorso per calmarla ma aveva una pistola in mano: volevano abbatterla. Subito Bowie si era slanciato, capendo di avere la possibilità di salvare due vite: era saltato in groppa alla cavalla, tirando un calcio in faccia all'uomo che la teneva per le briglie, facendogliele mollare. I due erano partiti veloci come un fulmine e la cavalla lo aveva condotto in un luogo sicuro. Da quel momento i due vivono in armonia, coscienti di aver salvato l'uno la vita dell'altro. Certo, Darling non è esattamente la cavalla più affettuosa del mondo e se non lo disarciona in un laghetto almeno una volta alla settimana non è felice, ma Bowie è paziente e le vuole bene così com'è. Sta solo appettando il giorno in cui anche lei lo accetterà. È una femmina con degli standard molto alti e non ha mai mostrato grandissimo interesse per gli altri cavalli. Bowie ne è felice e non la spinge e cercare altre relazioni perché sarebbe sicuramente devastato se lei dovesse lasciarlo per un altro, anche se fosse un cavallo.

Pistola

Sappiamo che Bowie non è proprio un pacifista ed è in effetti un ricercato quindi capita non poche volte che venga fermato da un cacciatore di taglie o da un qualche emissario della polizia per essere assicurato alla giustizia. Quando questo accade deve essere in grado di difendersi, quindi porta sempre con sé almeno un paio di pistole. In cintura tiene dei proiettili di scorta e ai fianchi gli pendono due fondine.

Ha una mira quasi infallibile e gli è capitato spesso di venire chiamato in aiuto da un qualche parente per uccidere un corvo particolarmente amante delle loro colture. In quest'epoca le pistole spesso non sparavano correttamente e potevano anche esplodere in mano a chi le usava, quindi è ancora più impressionante che Bowie riesca ad usarne una correttamente. Quando gli capita di passare qualche giorno in fuga, lontano dalle città abitate, non ha mai problemi a trovare il cibo per sostentarsi.

Cucina

È un eccellente macellaio e se la cava a fare da mangiare: dopotutto deve riuscire a non morire di fame dopo essere stato scampato ai suoi inseguitori. Certo è che però non sa fare moltissimi piatti: spezzatino, arrosto e spiedo di tutti gli animali che gli capitano sotto tiro e forse una minestra, nulla che richieda di bilanciare sapori o un tempo di preparazione superiore ai dieci minuti.

C'è da dire che non è schizzinoso quindi mangia tutto quello che passa in convento e sarebbe anche molto difficile esserlo considerato che non è quasi mai a casa con qualcuno che cucina per lui.

Ha una grandissima passione per i dolci ma non ne mangia molto spesso principalmente perché non ne ha occasione. Fosse per lui si sazierebbe ad ogni pasto con torta di mele e gelato.

Fumo

Non è esattamente un accanito fumatore ma gli piace fare un tiro ogni tanto. Nei suoi viaggi è entrato in possesso di una bellissima pipa di sandalo con un fornello in terracotta che però è abbastanza fraglie, quindi sta a casetta. Mentre è in viaggio se ne porta dietro una molto piccola di noce che era di uno dei suoi nonni. Trova davvero rilassante il processo di mettere il tabacco e schiacciarlo nel fornelletto per poi accenderlo con un fiammifero. Non porta molto tabacco con sé perché non la usa molto spesso quindi quando lo finisce e non ne trova in giro di buono opta per un pacchetto di sigarette. Preferisce la pipa in quanto a sapore ma le sigarette e i sigari sono più pratici se vuole fare un tiro veloce senza stare a livellare il tabacco.

Alcol

Non è neanche un accanito bevitore per sua fortuna ma un cowboy che entra in una taverna e non chiede un bicchiere di whisky o di rum è francamente poco credibile. Gli piacciono i sapori dolci e i vini secchi. Ne va da sé che i superalcolici come gli amari non li può sopportare. Una goccia basta a fargli arricciare le labbra di disgusto.

Non beve molto spesso ma quando lo fa lo fa con stile e di solito la serata finisce in tragedia. Quando è ubriaco Bowie diventa molto emotivo e piange letteralmente per qualsiasi cosa quando di solito invece è piuttosto distaccato ed essendo abituato ad uccidere non si fa esattamente impietosire. C'è anche da dire che non gli va a genio l'idea di perdere il controllo di se stesso di fronte a sconosciuti che potrebbero essere malintenzionati quindi spesso si mette semplicemente a bere da solo o se lo sta facendo per fare compagnia a qualcuno o solo per ammazzare il tempo in un saloon beve solo un bicchierino.

Acromatopsia

Bowie è affetto da una rara forma di daltonismo che lo rende completamente insensibile ai colori: essenzialmente vede il mondo in bianco e nero. La ragione è un'inattività congenita dei coni che sono i fotorecettori sensibili alla luce diurna. È una malattia ereditaria ma nessuno dei suoi genitori la ha quindi probabilmente l'ha ereditata da un qualche lontano parente ormai morto. Alcuni dicono che sia collegato con la sua eterocromia ma lui è convinto che non c'entri niente. Questo tipo di daltonismo lo limita molto anche perché rende la sua visione diurna molto meno precisa che quella notturna, che invece si è sviluppata maggiormente per compensare*. Si potrebbe dire che vede quasi meglio al buio che alla luce. Anche per questo motivo cerca di indossare sempre il suo cappello, perché l'ombra della tesa larga lo aiuta nelle giornate luminose dato che ha anche problemi di fotosensibilità.

*Tutta questa parte è altamente non scientifica, sto solo cercando di renderlo un personaggio interessante, se siete interessati cercate un vero articolo, non fidatevi di me.

Lingue

Dovendo girare spesso e muoversi tra i vari reami si trova spesso a dover comunicare con persone che non parlano la sua lingua. Per questo ha dovuto un po' arrangiarsi e trovare un modo di comunicare se non fluentemente almeno per le cose principali che può necessitare. Per esempio quasi in tutte le lingue sa salutare, chiedere dove si trovano alcuni dei luoghi di interesse principali, presentarsi e fare alcune domande di base. Per il resto si destreggia a gesti o si arrangia da sé.

Cavalcare

Bowie è uno dei migliori nella sua famiglia a cavalcare. Certo, non quanto i suoi cugini che lavorano al rodeo ma di certo se la cava abbastanza da essere in grado di montare a pelo e cavalcare a briglia sciolta sparando contemporaneamente. Non è ovviamente preciso come quando sta mirando da fermo ma se la cava. Sicuramente la grande intesa tra lui e Darling aiuta molto perché la cavalla da sei semplici suoni o schiocchi specifici della lingua sa dove deve andare e cosa deve fare e sa allo stesso modo avvertire Bowie di rami bassi o curve improvvise con nitriti o tensioni del corpo che lui ha imparato a riconoscere. I due sono veramente in sintonia. Anche questo gli ha guadagnato il soprannome di "Rider".

Mitridatismo

Il mitridatismo è l'immunità a certi veleni dovuta al consumo ripetuto dello stesso. Non vale per tutti i veleni ma ad alcuni ormai Bowie è immune. Si parla dei veleni che non sono istantanei e che non sono abbastanza letali da uccidere con una goccia o un grammo. Inoltre veleni che non costano molto perché altrimenti è impossibile che Bowie li abbia. La motivazione che lo ha spinti a cercare di raggiungere questa condizione non è nulla di assurdo, semplicemente suo cugino Arsenik gli ha consigliato di crearsi una certa dose di resistenza nei confronti dei veleni che è solito usare per non uccidersi per sbaglio se gli capitasse di bere la fiaschetta sbagliata o di pungersi con una freccia o una lama non ben lavata dopo essere stata usata.

Disegno

Bowie è una persona molto creativa e il suo estro si traduce a volte anche in creazioni vagamente artistiche. Dico vagamente perché l'unico soggetto che il giovane è in grado di disegnare sono in effetti gli esseri umani, cosa anche piuttosto positiva, se non fosse che il suo soggetto preferito da disegnare sono i cavalli. Che assomigliano più a rastrelli con troppe gambe o ad ornitorinchi storti che a cavalli, per questo lui mette sempre anche la didascalia. Almeno è consapevole di fare schifo a disegnarli, cosa che da una parte è positiva, perché non pretende che gli altri gli facciano i complimenti su opere bruttissime, ma dall'altra sta diventando un problema perché non si capacita di come sia possibile e piange lacrime amare ogni piè sospinto per questa sua mancanza. E poi non ha un bel ritratto di Darling. In questo periodo sta sopperendo disegnando la versione umanizzata di Darling, che gli sta facendo venire qualche dubbio sul fatto di essere pienamente gay.

Musica

Bowie è egregiamente stonato ma ha orecchio per la musica e sa suonare la chitarra e l'ukulele. Non lo fa molto spesso perché non ha esattamente lo spazio per portarsi dietro una chitarra quando è in viaggio, ma quando ne vede una di solito chiede il permesso e suona qualcosa. Senza accompagnamento cantato. Quello lo aggiunge solo quando è a casa con la famiglia, dove non si sente giudicato nonostante le doti sonore scarsissime. In realtà è molto bravo a suonare e spesso iuta la cugina Donna nelle prove se suo marito non è disponibile per suonare per lei il pianoforte, cosa che li ha resi piuttosto legati. È da lei che ha sentito la storia del matrimonio di Henrik.

Cosa gli piace

Frutta

Dato che Bowie gira e conduce la maggior parte della sua attività nel deserto è abbastanza comprensibile il fatto che gli piaccia molto mangiare frutta. Di solito infatti quando riesce a racimolare qualcosa da mangiare si tratta, se è fortunato, di pane e carne ma alla peggio semplicemente di qualche striscia di carne essiccata che si porta sempre nell'enorme borsone da viaggio. Quando ha la possibilità di mangiare qualcosa che sia più zuccherino e fresco quindi è una vera e propria manna dal cielo. Tantopiù che gli ricorda i bei vecchi tempi, quando lui e Angel si arrampicavano a raccoglierli. La loro famiglia infatti vive proprio al confine del deserto e hanno abbastanza terreno coltivabile da avere dei campi, contornati ovviamente dalle solite piante da frutta. Ci sono un buon numero di prugni, degli albicocchi, dei ciliegi e soprattutto degli alberi di mele. Hanno provato a coltivare dei frutti di bosco ma fa davvero troppo caldo e gli unici che sono riusciti a sopravvivere sono i ribes. Ci hanno messo degli anni per disfarsi di tutti i rovi che avrebbero dovuto essere more.

Acqua

Potrà sembrare una banalità ma adora l'acqua. Da un certo punto di vista è per la motivazione precedente: spesso gira in zone deserte o desertiche e la mancanza di acqua si fa sentire. Non gli è mai capitato di rischiare di morire disidratato perché comunque è abituato al caldo delle zone e sa premunirsi ma comunque ha sentito spesso la mancanza di abbastanza acqua per potersi lavarsi la faccia o semplicemente per farsi un tuffo. Bere un bicchiere di acqua è una delle sensazioni più belle, ma anche farsi un tutto in un bel laghetto non è una cosa da sottovalutare. Bowie infatti adora nuotare e passerebbe tranquillamente ore sotto la superficie a guardare le alghe o a cercare sassi dalle forme interessanti. Ha una buona capienza polmonare e sa rimanere in apnea tranquillamente per un quarto d'ora, ma non sa spingersi troppo in fondo. E ne approfitta anche per darsi una lavata. Per essere un cowboy è incredibilmente pulito in effetti.

Animali

Come sarà stato abbastanza chiaro dal paragrafo precedente Bowie adora gli animali. Gli piacciono sia gli animali domestici che quelli selvatici e in particolare ha una predilezione per i cavalli, che in effetti possono essere un po' di tutte e due i tipi. Gli piace osservare gli animali che incontra nelle foreste e accarezzare tutti i mici che gli capita di incontrare nelle sue varie scorribande. Questo non gli impedisce di uccidere e mangiarne alcuni, ma lo fa solo se strettamente necessario per la sua sopravvivenza, quando si trova in una situazione nella quale non può comprare da mangiare o perché non ha soldi o perché non ci sono persone da cui sia possibile comperare intorno a lui.

Cucito

Non tutti nella sua famiglia si occupano di cucito, anche perché altrimenti diventerebbe direttamente una filiera ma alcune delle sue varie zie e cugine sono specializzate nella creazione di abiti. Non sono propriamente tutte delle sarte, alcune di loro si limitano a rattoppi e ricami ma aiutano tutte con grande zelo. Ovviamente tra le persone che è finito per aiutare Bowie ha dato una mano anche a loro, quindi anche se non saprebbe creare un cartamodello da zero se si tratta di fare un orlo o di ricamare un corpetto è perfettamente in grado di farlo da solo. È una cosa che gli piace tantissimo fare e soprattutto lo rilassa. Poi è utile saper fare un paio di punti dato che quasi tutti i suoi abiti sono fatti su misura, tranne ovviamente le camicie, che sporca e consuma talmente velocemente che sarebbe uno spreco comprare la stoffa appositamente.
Aggiusta da solo i propri vestiti se salta un punto o se qualcosa si scuce.

Cosa non gli piace

Lettura

Si annoia a morte anche alla sola idea di dover imparare a leggere, come potrebbe sopportare di leggere un libro intero. Il nostro cowboy sa riconoscere i numeri, cosa che altrimenti gli renderebbe il lavoro piuttosto difficoltoso, ma non ha mai imparato l'alfabeto e non ci tiene particolarmente. Di solito se deve scrivere una lettera la detta a qualcuno che sia disposto a trascriverla per un paio di spiccioli e se gliene arrivano alcune o non le legge o aspetta di tornare alla fattoria per poterlo fare. Comunque di lettere non gliene arrivano molte considerato che è sempre in viaggio e la sua famiglia sa benissimo che lui non saprebbe come leggerle. Al massimo se hanno qualcosa di urgente da dirgli gli mandano un parente ad avvertirlo.

Pappagalli

Sembra strano che una persona così amante degli animali abbia un uccello tra le cose che non gli piacciono. Quando gli viene chiesto Bowie giura che i pappagalli sono gli unici animali che non gli piacciono. Il motivo è molto semplice: sanno parlare pur essendo degli animali. No, in realtà non è esattamente il fatto che sappiano parlare quanto più il fatto che ripetano delle parole che sentono magari senza nemmeno conoscerne il vero significato. E poi non essendo degli esseri umani non capiscono quello che dicono, anche se la prima volta che ne ha visto uno non lo sapeva e si è offeso mortalmente quando un pappagallo l'ha chiamato "stronzo". Ovviamente gli piacerebbe molto che gli animali sapessero parlare, ma solo per poter comunicare con i loro padroni, non per dire cose strampalate e sconclusionate con una voce decisamente poco piacevole.

Occhiali da sole

Ovviamente considerato quanto è fotosensibile sarebbe una bella idea che mettesse degli occhiali da sole, almeno durante le ore più calde e luminose della giornata, piuttosto che affidarsi alla semplice ombra della visiera del suo cappello. Tuttavia Bowie non riesce a forzarsi ad indossare quei... cosi colorati che ti coprono la faccia. Già è riconoscibile, deve andare anche in giro con un paio di occhiali, magari anche di una forma strana per far capire che è proprio lui, l'assassino con gli occhiali? Poi non crede che gli diano molta credibilità in quanto cowboy ed è sicuro che i suoi fratelli lo prenderebbero in giro da qui all'eternità se dovesse indossarne un paio. Il motivo principale comunque è che semplicemente non gli piacciono.

Orientamento
Bowie ama gli uomini, non ce ne sono di storie. Preferisce quelli più bassi di lui, cosa non difficile, sarebbe stato un problema il contrario. Gli piace l'idea di difendere il suo partner, quindi una volta innamorato farà tutto ciò che è in suo potere per difenderlo da attacchi esterni, immaginari o meno. Sa di essere una persona abbastanza pericolosa ed è molto sicuro di sé e davvero poco riflessivo: se qualcuno minaccia una persona a cui lui vuole bene si butta a capofitto nella mischia, anche con risultati non sempre positivi. Semplicemente non ci pensa e così continua la sua vita tra contusioni e simili.

Non è una persona particolarmente romantica e non ha una buonissima memoria ma più o meno ricorda le date importanti, soprattutto perché le lega a onomastici e santi del giorno, cose che incredibilmente conosce molto bene. Gli piace fare regali ma soprattutto quando li ha creati lui stesso, perché comprare dei regali con soldi bagnati di sangue non è proprio la sua idea di gratitudine. Ovviamente questo si applica anche a tutti i suoi parenti più stretti, gli fa piacere fare dei piccoli pensieri ad ognuno e quando torna da dei viaggi porta un souvenir a tutti.

Regali che non ha mai fatto a dei parenti ma che potrebbe fare ad un partner sono cose come una canzone, una poesia, un ritratto o una passeggiata al chiaro di luna. E naturalmente fiori, cosa per lui che abita ai limitari del deserto piuttosto ardua.

Il suo modo preferito per esprimere affezione nei confronti di qualcuno è con i gesti. Non è molto bravo con le parole, quindi la probabilità di avere un discorso bene articolato e sdolcinato sulla lucentezza degli occhi del suo partner non è esattamente alta. Molto frequenti invece saranno piccoli gesti di attenzione: abbracci, baci, strette, carezze. Gli piace l'idea di un partner più piccolo di lui per poterlo tenere tra le mani, avvolgerlo come un pupazzo e tenerlo stretto e al sicuro.

Non sa se ci crede ancora ma almeno spera di trovare il suo Vero Amore e di vivere insieme per sempre.

Abilità
Sicuramente le sue abilità si concentrano sul lato fisico della sua persona. Bowie è un cowboy fin da quando era piccolo, quindi l'idea di faticare non lo spaventa, anche perché ha un fisico che potrebbe tranquillamente sopportare la maggior parte delle fatiche.

Ha una buona mira, infatti la sua arma principale è una pistola, anche se a volte usa anche una frusta o il suo lazo. Non ha mai provato a tirare con l'arco e non ha idea di come gli verrebbe ma spera che riuscirebbe a cavarsela. Di non uccidere nessuno almeno. È interessante che abbia una mira così buona quando in effetti non ci vede molto bene ma i suoi genitori lo hanno convinto che sia questione di geni, quindi lui non si fa molte domande.

Oltre ad essere molto forte è anche molto agile, abituato a scappare per le vie di cittadine stracolme di persone stese per terra e case costruite talmente storte che ci si domanda come facciano a non cadere. Non è molto flessibile purtroppo, non riuscirà mai a fare una spaccata, ma non se ne fa un grande cruccio. È più che altro felice di quello che sa fare e in realtà i contorsionisti gli hanno sempre fatto un certo effetto.

Sa nuotare molto bene e in situazioni normali può rimanere in apnea tranquillamente per un quarto d'ora. È abituato a nuotare in laghetti e fiumi, quindi neanche le correnti forti lo spaventano se è da solo. Se c'è qualcun altro con lui invece cerca sempre i punti più sicuri dove fare il bagno e rimane sempre all'erta per pericoli nascosti.

È immune ad un bel po' di veleni, quelli più usati. Il massimo che gli succede se ne ingerisce una grande quantità è di avere un po' di nausea o anche dei crampi ma senza problemi gravi che gli restino. Non saprebbe preparare un antidoto neanche in due anni però, quindi cerca comunque di stare attento, dato che l'immunità non è su tutti i veleni.

Vuole il suo lieto fine
Certamente, lo vuole più di ogni altra cosa al mondo. Anche perché se non otterrà il suo lieto fine sa che la sua vita diventerebbe terribile e non osa pensare come potrebbe anche solo pensare di andare avanti senza Angel che lui considera una parte di sé. Probabilmente morirebbe anche lui di crepacuore.

Per quanto riguarda il Vero Amore invece... non è sicuro. Onestamente dopo essere rimasto così deluso dalle fiabe non ci crede nemmeno più al Vero Amore. O almeno questo è quello che si dice lui, se trovasse la persona giusta saprebbe subito che non ci può rinunciare.

Desiderio più grande
Sicuramente al momento il suo desiderio più grande è quello di salvare Angel e riuscire a tenerlo in vita e abbastanza in forze perché possa vivere una vita gioiosa con sua moglie e sua figlia. In sottofondo c'è anche un altro desiderio, quello che fin da piccolo avrebbe sempre voluto realizzare e che però adesso ha deciso di mettere in secondo piano e cioè trovare Vero Amore e vivere anche lui felice e contento.

Theme song

I'll be there for you – Bon Jovi

Don't stop me now – Queen

You give love a bad name – Bon Jovi

My demons – STARSET

Call me – Blondie

Killer queen – Queen

Wonderwall – Oasis

Dear or alive – Bon Jovi

Paradise city – Guns n'Roses

GOSSIP – Maneskin

Livin' on a prayer – Bon Jovi

It's my life – Bon Jovi

American idiot – Green Day

I want to break free – Queen

Immortals – Fall Out Boy

Always – Bon Jovi

Psycho Killer – Talking Heads

I was made for lovin' you – KISS

American pie – Don McLean

Walk this way – Aerosmith

Dude (looks like a lady) – Aerosmith

Every breath you take – The police

Live and let die – Wings

Born to be wild – Steppenwog

When I come around – Green Day

Got my mind set on you – George Harrison

Born in the USA – Bruce Springsteen

GINGERBVEAD 

emilsionante

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