Capitolo 8- Il Castello

La notizia del ritrovo del Castello aveva smosso la mente di Rei, facendole abbandonare il suo obiettivo primario solo temporaneamente. Valentine l'avrebbe aspettata, gentile da parte sua considerando l'ostilità che aveva la donna nei suoi confronti.

Non era colpa del sintetico, ma nemmeno l'Istituto aiutava a migliorare la situazione di queste macchine. Anche se Nick, sembrava tutto fuorché una semplice macchina.

Preston e il generale arrivarono sul posto, in un negozio distrutto non molto lontano dall'enorme struttura in cemento bianco. L'ingresso principale del Castello era abbattuto, così come il muro occidentale. Era messo male, ma probabilmente col giusto lavoro sarebbe tornato in piedi.
I ricognitori e i Minutemen alleati erano già sul posto, attendendo ordini dal generale.

<<Sono tutti qui, generale.>>

Disse Preston, tenendo ben carico il suo moschetto laser in attesa di ordini.

<<Guardalo. Fa impressione, eh? Il suo vero nome è Fort Independence, ma per i Minutemen è sempre stato il Castello.>>
<<Ah, certo. Come la sottoscritta che fa di nome Railey, ma tutti chiamate Rei... Sto scherzando, tu mi chiami solo "Generale". In effetti sembri un disco rotto, a volte.>>
<<Ehm... non vedo come altro dovrei chiamarti. Comunque, ora hai capito perché ho insistito tanto per riprendercelo?>>

E la donna rimase in silenzio osservando com'era messo la struttura, al che guardò il suo compagno con un'espressione perplessa.

<<Ma certo, mi sembra in ottime condizione per avere... seicento anni?>>

Chiese la donna con evidente sarcasmo, che il Minutemen colse vista la risposta.

<<Ammetto che ha visto giorni migliori, ma non abbiamo mai evitato il duro lavoro. L'obiettivo primario è ripulire il cortile. Le mura su questo lato sono più esposte, ma se giriamo a sud, raggiungeremo anche l'ingresso principale.>>

Il Castello dei Minutemen era stato preso dai Mirelurk, dei giganteschi granchi corazzati mutanti. A differenza dei loro parenti crostacei prebellici, questi erano dotati di un guscio parecchio resistente, persino i proiettili parevano inefficaci.

Uno poteva non sembrare un grosso pericolo, ma tanti Mirelurk erano letali anche per i guerrieri più esperti. Come se non bastasse, vi erano diverse varianti: i guscio morbido, i più facili da sconfiggere, come dice il nome non erano molto resistenti; quelli classici, dal guscio spesso; i lamartiglio, dalle chele piuttosto affilate e letali, spesso velenose; e luminescenti, una variante entrata in contatto con scorie radioattive, dalle quali hanno subito una mutazione che li rendeva capaci di rilasciare radiazioni intorno a loro.

Per fronteggiare questi nemici, i Minutemen alleati proposero alcune strategie: attaccarli frontalmente, dai lati, oppure usare Rei come esca per poi farli cadere in una trappola. L'ultima parole spettava proprio al generale, quindi la donna si prese qualche istante per riflettere sul da farsi. Fino a quando non disse tirando fuori la sua spada...

<<Li attirerò allo scoperto, voi pensate a creare una linea di fuoco su entrambi i lati. E quando saranno di meno, li attaccheremo tutti insieme.>>

Insomma, sembrava voler fare un miscuglio delle tattiche proposte, in modo da crearne una sola che potesse funzionare. Due dei Minutemen alleati si appostarono nelle mura distrutte occidentali, mentre Preston e il terzo soldato erano davanti all'ingresso. La situazione era tranquilla, troppo tranquilla.

Rei avanzava lentamente nel cortile dell'enorme fortezza, ma ancora niente Mirelurk. Anche se era ben intuibile da dove sarebbero sbucati, visto che alcune zolle di terra erano rialzate a collinetta. La donna si guardò ben intorno, erano cinque... forse sei. Non si erano ancora accorti di lei. O forse facevano finta di non notarla per tenderle una trappola. Essendo comunque degli animali, un forte rumore poteva allertarli.

Quindi prese la pistola con la mano sinistra, mentre con la destra reggeva la sua spada rivoluzionaria. Sparò un paio di proiettili in aria e i grossi crostacei uscirono allo scoperto. E fu proprio in quel momento che la linea di fuoco iniziò a sparare contro di loro, di fatto andando a confonderli. C'erano un guscio morbido, tre normali, uno luminescente e un lamartiglio. Un Mirelurk a guscio morbido si avvento contro la donna e questa parò il suo colpo di chela con la spada, e quando il crostaceo provò a colpirla di nuovo, parò di nuovo quel colpo. Dimostrando ottimi riflessi. Questi mutanti non erano noti per la loro velocità, ma quando attaccavano direttamente, erano abbastanza rapidi.

<<Avanti granchietto, non sai fare di meglio?>>

Avendo un guscio più fragile, anche il resto della corazza lo era, quindi con una spezzata la donna riuscì a recidere una chela e poi con un colpo di pistola dritto al volto, lo uccise.

Per uccidere un Mirelurk, c'era un solo modo: sparargli in volto, ovvero l'unica parte vulnerabile. Rei aveva capito subito che queste creature non erano imbattibili, si trattava solo di mirare con attenzione.

I Minutemen concentrarono il fuoco contro le creature anfibie e lentamente vennero sterminati. Il cortile era pulito.

<<Mi sembra fin troppo facile.>>

Afferma l'unica sopravvissuta, controllando nei cadaveri dei granchi giganti se ci fosse qualcosa d'interessante. Sembravano aver ingoiato qualche tappo, non molti, ma potevano fare comodo.

Preston allora si dirige verso quello che era un nido pieno di uova e col calcio del moschetto, diede un colpo secco agli involucri, uccidendo anche la creatura all'interno.

<<Purtroppo no, generale. Dobbiamo liberarci delle uova, altrimenti torneranno sempre. Probabilmente avranno nidificato anche dentro le mura e potrebbero esserci dei Mirelurk superstiti.>>
<<Quindi non posso prendermi un cucciolo di granchione come secondo animale domestico?>>

Chiese la donna mentre teneva in mano un uovo di quelle creature. All'improvviso l'uovo si schiuse, e uscì quello che sembrava un ammasso di carne rannicchiato dal corpo allungato. La creatura emise un verso e Rei lo tenne in braccio come un bambino.

<<Ehi piccolino. Sarò io la tua mamma!>>

Ma il piccolo Mirelurk non sembrava d'accordo e la morse alla mano. La donna gemette del dolore e lo buttò a terra, schiacciandolo poi con una pedata.

<<Non devo più avere questa empatia naturale...>>
<<Fai attenzione. Sono comunque mutanti, potrebbero trasmettere radiazioni.>>

Fortuna che Rei si portava sempre dietro alcune scorte di medicinali: Stimpak, Rad-X e Radaway. Quest'ultimo era una soluzione chimica capace di eliminare le radiazioni nell'organismo. Andava inserito nel corpo come una qualunque flebo.

La donna stava lontana dalle zone radioattive e in generale faceva attenzione a non farsi colpire dai ghoul, ma spesso poteva capitare di prenderle senza accorgersene e prima che diventassero un problema, meglio curarsi.

Dopo che i ricognitori fecero ritorno, indicarono tutte le zone del Castello dov'erano stanziati i nidi. Così, quando Railey si riprese, poterono incominciare il loro lavoro di distruzione delle uova. Bastava un colpo secco di fucile per romperle, erano piuttosto fragili, anche se Rei preferiva un approccio più elegante: usava la spada per infilzare l'involucro e la creatura all'interno, senza fare macelli con esplosioni di liquido amniotico, talvolta pure radioattivo.

Dentro le mura la situazione era più complicata, essendo uno spazio ristretto, se ci fossero stati dei Mirelurk da affrontare, non era l'ideale. Le stanze ai lati del Castello erano ampie, ma non abbastanza per un combattimento con esseri così larghi.
Allora l'unica sopravvissuta ebbe un'idea per usare quegli spazi ristretti a loro vantaggio: lasciare che i granchi mutanti li seguissero lungo i corridoi; essendo molto larghi, sarebbero andati a incastrarsi con le chele restando fermi, così potevano mirare in tranquillità ed eliminarli. La tattica sembrava funzionare, non essendo animali molto intelligenti, finivano per mettersi in trappola da soli.

<<Sta andando tutto troppo liscio.>>

Pensò Railey dando un calcio al cadavere di un Mirelurk. E aveva ragione, fino a quel momento se l'erano cavata anche troppo bene, non avevano subito alcuna perdita.

<<In effetti è strano. Quel mostro marino non si è fatto vedere.>>
<<Mostro marino? Pensavo fossero stati i Mirelurk a prenderne possesso.>>
<<Di fatto è così, ma quel mostro era impossibile abbatterlo al tempo. E se le mura sono ridotte così, è proprio colpa sua.>>
<<Beh, se non è apparso, vuol dire che è morto... giusto?>>

Non passò neanche qualche secondo che un forte rumore smosse la terra, come un ruggito, ma nessun animale conosciuto poteva produrre un fragore così grande senza sembrare... enorme.

<<Che cazzo è stato?!>>

Chiese Rei sembrando spaventata e imbracciando la sua Autorità virtuosa, il fucile laser donato dal Paladino Danse.

<<Dev'essere lei! Probabilmente i rumori della battaglia l'avranno svegliata... la regina.>>

I due andarono all'esterno per controllare e lo scenario era terrificante: un enorme deformità dal grosso guscio simile ad un aragosta emerse dal mare; era simile a un enorme granchio, un aragosta e dalle zampe anteriori simili a una mantide religiosa. Era assolutamente orribile, ed era alta almeno quanto un supermutante Behemoth, ovvero quattro o cinque metri. Era la Regina dei Mirelurk, uno delle creature più resistenti della Zona contaminata e anche delle più forti. Non quanto i giganteschi supermutanti o Deathclaw, ma lo stesso temibili.

<<Oh Cristo... Godzilla!>>

Urlò la donna del Vault riconoscendo nella gigantesca creatura un certa somiglianza con un brand prebellico.
La bestia gigante camminava lentamente verso di loro con le sue sei zampe, emettevano un forte rumore di carne che si adagiava con forza sul terreno. Quando Preston ordinò ai suoi uomini di arretrare, fu troppo tardi. La Regina sparò da due delle sue bocche dei potenti getti d'acido, che sciolsero i due uomini sul posto, facendoli morire fra atroci sofferenze. Li aveva ridotti ad un ammasso di carne, sangue e ossa in putrefazione.

Erano rimasti in tre, l'altro Minutemen si rifugiò dietro le mura, spaventato e completamente assuefatto dall'adrenalina. Anche Rei e il compagno si ritirarono dentro le mura per evitare di essere colpiti.

<<Non voglio morire... non voglio morire...>>
<<E nessuno morirà! Il generale sa benissimo come agire, giusto?>>

Cercò Preston di motivare il compagno, ma al momento persino l'unica sopravvissuta sembrava a corto d'idee.

<<Ah certo! Me lo dici tu come abbattere questa grossa puttana?>>

La gigantesca creatura marina aveva iniziato a smuovere le mura del Castello con le sue chele, cercando di far uscire allo scoperto le sue prede. Forse l'acido non poteva sciogliere il cemento, ma poteva comunque far crollare loro tutto addosso. Fortuna che nei corridoio vi erano vari punti di accesso alle zone alte sopra le mura, in modo da poter trovare un punto strategico.

<<Di qua!>>

Salirono una scalinata nell'ala est del castello, raggiugendo quello che sembrava il cadavere di un vecchio mortaio distrutto. Se solo funzionasse ancora, avrebbero potuto usarlo contro la creatura.

I tre iniziarono a sparare laser da più direzioni verso la Regina Mirelurk, ma questa sembrava completamente immune ai loro attacchi, ed avanzava verso i muri integri, cercando di abbatterli caricando. Anche se un colpo solo non bastava.

<<Così non va... serve qualcosa di più pesante.>>

Fortuna che Rei teneva conservate delle granate a frammentazione e ne tirò una verso i piedi della Regina e questa si ferì. Gli esplosivi funzionavano, ma gliene erano rimaste due, e dubitava altamente che l'avrebbero abbattuta con quelle. Le ultime granate avevano avuto molto effetto, ma la creatura riusciva ancora a muoversi e sparare acido, ma minaccia non era ancora sventata.

<<Merda... e ora cosa posso inventarmi?>>

Si chiese mentre schivava un getto di acido, buttandosi di lato.
Preston allora ebbe un'idea, urlando al generale.

<<Nelle mura orientali, c'è qualcosa che potremmo usare contro di lei, vallo a prendere! Noi penseremo a distrarla!>>

Anche se preoccupata del fatto che una volta tornata, poteva ritrovarsi da sola, Rei decise comunque di seguire le indicazioni del compagno.

Arrivata nell'ala orientale del Castello, trovò la soluzione per debellare quell'enorme problema: un Fat-Man, l'arma più potente mai creata. Nel Vault 114 Preston diede la sua opinione sull'uso di quell'arma, faceva tornare l'umano al passato, quando fece quel terribile errore, quando premettero quel pulsante... Tuttavia, a mali estremi, estremi rimedi. Nemmeno all'unica sopravvissuta entusiasmava l'idea di lanciare una testata atomica, ma non avevano alternative contro la Regina Mirelurk, era l'unica soluzione. La donna prese la pesante catapulta con la Mininuke inserita e si diresse all'esterno.

Prese la sua pistola e sparò in alto, in modo da attirare l'attenzione dei suoi compagni, che corsero verso di lei. Il Fat-Man avrebbe annientato la regina, ma se si fossero trovati nel raggio dell'esplosione, sarebbero diventati cenere.

C'erano almeno cinquanta metri di distanza fra l'unica sopravvissuta e la grande creatura marina. Rei era pronta a sparare, Preston e il Minutemen compagno si erano messi al riparo. La Regina Mirelurk si girò verso di loro, iniziando lentamente ad avanzare.

<<Ehi, stronza! C'è posto per una sola regina in questo castello! E sono io!>>

Premette il grilletto che azionava la catapulta e la testata atomica venne lanciata verso il bersaglio, si poteva chiaramente avvertire il suono dell'aria che veniva tagliata dalla velocità, e prima del grande botto, la donna si buttò a terra. La Mininuke esplose, producendo un forte boato e polverizzando il suo bersaglio, lasciando un piccolo fungo atomico dove prima vi era la regina.

Per fortuna era la parte di muro esterna già distrutta, quindi non aveva causato grossi effetti collaterali, ma aveva fatto terra bruciata.

L'esplosione non aveva un grosso raggio, ma i detriti erano volati ovunque. Della regina rimaneva solo metà del suo enorme corpo esploso e una grossa poltiglia di sangue e tessuti bruciati. Avevano riconquistato il Castello, anche se questo aveva portato ad una ricaduta dei propri errori passati come esseri umani.

<<La guerra non cambia mai, eh?>>

Preston si congratulò col suo generale per aver sventato la minaccia. Così usò la sua pistola lanciarazzi segnaletici per informare i Minutemen nelle vicinanze che la battaglia era vinta, in questo modo sarebbero arrivati operai per riparare quel che rimane delle mura e occuparlo.

Qualcuno però si stava avvicinando, una donna, sembrava una soldatessa per gli abiti mimetici, ma era molto anziana e imbracciava un moschetto laser esattamente come i Minutemen.

<<Che mi venga un colpo... allora qualcuno è finalmente riuscito a ucciderla!>>

Disse l'anziana guardando il corpo distrutto della regina Mirelurk, quindi Rei e Preston si avvicinarono curiosi per capire chi fosse.

<<Mi scusi... lei chi è?>>
<<Il mio nome è Ronnie Shaw, dei Minutemen del Commonwealth.>>
<<Ronnie Shaw?!>>

Si chiese Preston sorpreso dalla cosa. Rei allora chiese se la conoscesse. Quell'anziana signora faceva parte del movimento ai tempi del vecchio generale Becker, il quale venne assassinato dai disertori che portarono alla rovina dei Minutemen.
Incredibilmente era sopravvissuta a quella mattanza e ora era di nuovo con loro.

<<Dopo la sua morte non era rimasto nessuno con le palle necessarie e l'intelligenza per tenere unito il gruppo.>>
<<Mh. Quindi se tu sei qui, è perché l'esplosione di prima deve averti risvegliato dal tuo riposino pomeridiano.>>

Rispose Rei con sarcasmo.

<<Molto divertente. Ma sì, e anche perché si sente parlare di un nuovo generale dei Minutemen. Quindi Garvey... sei il suo fedelissimo?>>
<<Ve lo assicuro Ronnie, lei è il generale di cui abbiamo bisogno. Ora con il Castello di nuovo in nostro possesso, sarà più facile raggiungere tutto il Commonwealth.>>
<<È un'ottima cosa! Ma lo chiede a te "nuovo generale". Cosa ti fa pensare che la gente rivoglia la rinascita dei Minutemen?>>

Chiese l'anziana con supponenza, e Rei alzò un sopracciglio con fare perplesso.

<<Non mi piace il tono che usi con me. Ho ucciso quell'aragosta gigante per riprendere questo posto, e almeno noi aiutiamo la gente. Tu invece? Cos'è che faresti?>>
<<Risparmiami la morale, signorina. Facevo parte dei Minutemen da ancora prima che tu nascessi.>>

E a quella frase la donna del Vault rimase in silenzio, per poi scoppiare in una risata divertita, portandosi una mano lungo il viso e reggendosi alla spalla del compagno, come se fra poco sarebbe crollata a terra per le risate.

<<Certo... come no. Allora nonna, che cosa vuoi da noi?>>
<<Tanto per cominciare, è giusto che tu sappia che il Castello è dotato di un'armeria. Si trova nel bastione occidentale.>>

Ovvero un'enorme porta di ferro blindata a fianco al muro occidentale distrutto, peccato non funzionasse, dato che la leva per aprirla era dall'altra parte. Quindi dall'esterno era impossibile. Secondo l'anziana Minutemen esisteva un'altra strada per arrivare all'armeria: passare dai sotterranei. E così fecero.

Una delle stanze dove avevano nidificato i Mirelurk aveva una porta che conduceva ai sotterranei del Castello, nel bastione settentrionale. Il percorso era per qualche motivo disseminato di mine, ma riuscirono a evitarle tutte quante, fino ad arrivare davanti a un generatore a fusione nucleare: abbastanza potente da generare energia per un intero quartiere senza problemi, anche se richiedeva nuclei di fusione per funzionare.

<<Fate attenzione, da questa parte dovrebbe esserci il Sergente. La sentinella del Castello, peccato sia impazzito da anni, perciò tenetevi pronti.>>

Le sentinelle erano dei robot guardiani molto grandi, ingombranti, ma letali. Dotati spesso di armi laser, mitragliatori e lanciafiamme. Erano forse i robot più forti che si potessero incontrare, distruggerne uno era molto complicato.

Non dovettero preoccuparsi, dato che l'enorme automa era completamente disattivato, e il motivo era presto detto: siccome funzionavano a nuclei di fusione, questo doveva essersi esaurito nel tempo.

<<Oh... questa sì che è una sorpresa.>>
<<Nessun problema, troverò qualcuno esperto di robotica e lo rimetterò a nuovo, sarebbe un peccato lasciare qui questo bestione.>>

Disse la donna dando una pacca sul telaio del robot. Oltre il Sergente vi era una porta di sicurezza bloccata, e per sbloccarla serviva un terminale. Fortunatamente Ronnie conosceva la password e poterono sbloccarla.

Nella stanza non c'era granché, solo un terminale, una cassa di vino e... uno scheletro. Uno scheletro vestito con abiti coloniali, simili a quelli dei generali nell'era rivoluzionaria. L'anziana allora affermò che quello poteva essere l'ex generale McGann, morto probabilmente da quarant'anni. Guardarono sul terminale, ed effettivamente confermava la sua versione. Quando la Regina Mirelurk attaccò il Castello, doveva essersi rifugiato nel sotterraneo, ma doveva essere rimasto lì per troppo ed era morto.

Vi era un'aria di tristezza nell'aria, era comunque un generale esattamente come Rei, ma l'anziana la incalzò, dicendole che quell'uniforme poteva prenderla lei.

L'uniforme del generale aveva un cappotto blu, con diverse stelle sul colletto; una camicia bianca sotto il cappotto; un'armatura in ferro a proteggere il petto con impressa una grossa stella bianca; una tracolla con attaccato una ricce trasmittente; pantaloni e stivali in pelle marrone in pelle, con tanto di guanti. C'era anche un elegante cappello a tricorno marrone. In effetti l'unica sopravvissuta trovava quell'abbigliamento piuttosto carino, quindi l'avrebbe indossato... anche subito. 

Non perse tempo a spogliarsi di quell'ingombrante tuta del Vault 111 e tutti i pezzi d'armatura, non sembrava importarle molto di mostrare il suo belvedere ai compagni Minutemen. Infatti Preston la riprese.

<<Generale! Ti sembra il caso?>>

Disse l'uomo andandosi a coprire il volto, non volendo sembrare invasivo. Mentre l'anziana se la rideva di gusto.

<<Che c'è? Non hai mai visto una donna spogliarsi?>>
<<No!>>
<<La cosa non mi sorprende.>>

Rispose la donna con tono sarcastico. Voleva bene a Preston, e se a volte lo prendeva in giro, era perché in fondo ci teneva e lo trattava come un amico. Era proprio Rei ad essere provocatoria e per certi versi... invadente, o espansiva come in questo caso.

Dopo poco si mise l'uniforme da generale, si trovava molto più a suo agio e le stava anche perfettamente. Ronnie quindi chiese alla donna sembrando quasi felice...

<<Allora, come ti senti, generale?>>
<<Come mi sento? Toglierò quest'uniforme solo in due occasioni: per lavarla e quando dovrò fare sesso.>>

Rei

In onore al generale Mcgann, ho deciso che indosserò quest'uniforme. Mi piace! Non è troppo ingombrante ed è molto comoda. Puzza come una fogna, ma quello è il meno.

Ronnie ci ha portati nell'armeria, e noto che abbiamo un po' di tutto! Moschetti laser, torrette laser, esplosivi, Fat-Man. La parte più succosa è il progetto di una certa Artiglieria, ovvero quel mortaio distrutto sull'angolo del Castello. Fra poco arriveranno gli operai, così potremo costruirla, intanto ne approfitto per rifornirmi di munizioni.

Diavolo... mi sento così completa con quest'uniforme! Probabilmente, anche se trovassi delle armature migliori, non penso me la toglierò mai. Prima lo stile, poi la protezione.

I Minutemen stanno festeggiando la vittoria contro quell'aragosta gigante e anch'io posso tirare un sospiro di sollievo. Ho seriamente bisogni di riposarmi... Mi allontano dal gruppo, andrò a sedermi da qualche parte per riposare, ma è lì che sento una voce... una voce piuttosto profonda, a tratti impossibile da replicare umanamente, sembra come modificata. Anche se ben comprensibile...

<<Ce l'hai fatta, quindi...>>

Proviene da dietro le mura del Castello, forse è oltre l'ingresso principale, ma appena mi alzo, la "cosa" che parla mi richiama.

<<Non muoverti, non è ancora il momento di vederci. Però, hai capito chi sono, giusto?>>

Sì,  è chiaro che questa voce è il mio misterioso alleato Deathclaw,. Quindi avevo ragione, è intelligente e sa persino parlare.

<<Naturalmente. Ora... dimmi chi sei.>>
<<È una domanda alla quale non posso ancora risponderti.>>
<<Allora... che cosa vuoi da me?>>
<<Anche questo è ancora un segreto. Ti basti sapere che sono dalla tua parte. Presto arriverà il momento in cui parleremo meglio. Sopravvivi fino ad allora, Prescelta.>>

Non voglio lasciarlo andare così facilmente, quel mostro mi deve delle risposte, ma sono troppo stanca per pensare anche a lui...
Lo sento allontanarsi, i suoi passi pesanti sono inconfondibili. Perché mi ha chiamato Prescelta? in cosa lo sono? E soprattutto... chi è? Come cazzo fa un Deathclaw a parlare come un umano?
Quanti misteri che riserva questo nuovo mondo per me. E chissà se troverò mai le risposte.

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