Capitolo 5- Squadra perduta
Diamond City non sembrava aver portato ai risultati sperati.
Tuttavia qualcosa di buono erano riusciti a ricavarne fuori, ovvero l'affascinante reporter della città: Piper Wright. Una ragazza che amava veder fatta la cosa giusta e voleva portare a galla la verità.
Per alcuni giorni, furono queste le attività svolte da Rei, Piper e il fedele segugio Dogmeat. Preston segnalava di insediamenti tormentati dai predoni e loro li sistemavano, permettendo alla gente di prosperare e convincerli a unirsi ai Minutemen; in modo da contagiare altre persone con la propria solidarietà. Oppure ripulivano dei posti dagli eventuali mutanti che lo infestavano, costruendo poi dei segnalatori radio capaci di attirare coloni nelle vicinanze, farli stabilire in quel posto e dando loro una casa.
Ci stavano prendendo gusto e col tempo le due legavano sempre di più, viaggiando fra un insediamento e l'altro e guardandosi le spalle come una squadra.
Fra un incarico e l'altro, vollero passare anche alla stazione di polizia di Cambridge, aiutando i membri della Confraternita d'Acciaio: recuperando le tecnologie per la scriba e ripulendo gli avamposti per i cavalieri. Il paladino Danse non poteva che apprezzare l'impegno della donna nel suo lavoro. E anzi, per la prima volta da quando si erano conosciuti, Rei riusciva a scorgere serenità negli occhi del freddo uomo della Confraternita.
Il giorno dopo, erano diretti proprio a Cambridge per l'ennesima missione affidata dal paladino. Sulla strada, le due non facevano altro che chiacchierare, a volte scherzando sulle battaglie avute di recente. Oppure su eventi a detta di Rei "divertenti".
<<E quando ho usato il cadavere di quel tizio che voleva assaltare Sanctuary per salutare mama Murphy? "Dammi tutti i soldi, nonna!">>
Disse la donna dai capelli argenti cercando di fare una voce diversa. Si era procurata un vecchio cappello nero da ispettore per coprire la testa dai raggi solari, oltre che degli occhiali da sole.
<<Oh dio, Blu. Non farmici pensare!>>
E scoppiò in una risata divertita. Anche Piper aveva cambiato leggermente abbigliamento, indossando dei pezzi d'armatura sopra il suo impermeabile. Nei loro viaggi capitava spesso di prendere gli equipaggiamenti dai nemici sconfitti o di trovarli in giro, o a volte trovavano dei mercanti erranti, che vendevano loro qualche oggetto interessante.
La costante sensazione di essere osservate però, interrompeva quel momento di serenità. Inoltre Dogmeat, prese ad abbaiare alle spalle delle due, Rei non capiva come mai il cane fosse così agitato, ma sentiva che non erano al sicuro lì. E fu quando sentì una voce profonda richiamarle, che si misero in allerta.
<<Umani qui! Sangue e dolore!>>
Erano i supermutanti, quei grossi omoni verdi che tenevano imbracciate le armi. Erano in quattro, facilmente gestibili in realtà.
La donna del Vault era pronta a estrarre la sua spada per affrontarli... ma qualcosa saltò fuori da dentro un edificio e aggredì i supermutanti.
Rei sapeva benissimo identificare quella "cosa": un Deathclaw! Quel feroce mutante che affrontò la prima volta uscita dal Vault. La creatura prese a sbranare con violenza quei grossi omoni verdi, e quelli non ancora aggrediti provarono ad aiutare i compagni. Ma la bestia, senza neanche guardarli, li scagliava con un colpo della sua coda, riprendendo poi il pasto poco dopo.
I tre non persero tempo e fuggirono più velocemente possibile, ma Rei sentiva che c'era qualcosa di diverso in quel Deathclaw e fu quando lei si girò che la bestia alzò lo sguardo verso di lei. Forse aveva appena fatto un errore... no, perché il mostro mutante non sembrava interessato a loro, ma la donna poteva giurare di aver visto un ghigno su quella bocca insanguinata pieni di denti. Il mostro riprese a sbranare quei mutanti e dopo aver finito con uno, passava agli altri rimasti a terra, come a volersi assicurare che fossero tutti morti.
Era una teoria pazza, ma l'unica sopravvissuta iniziava a pensare che forse quella creatura le aveva aiutate e anzi... fosse anche intelligente. Forse i Deathclaw non attaccavano gli umani, ma erano questi a farlo per difendersi. Poi notò un dettaglio particolare su quella creatura mutante: aveva dei pezzi d'armatura in cuoio a coprire le sue braccia e il torso.
Tutto iniziava ad essere più confuso, così lasciò da parte quei pensieri, per concentrarsi sul loro cammino, non dopo essersi allontanate di almeno un centinaio di metri.
<<Wow! Sfuggite all'attacco di un Deathclaw e di supermutanti in un solo giorno, incredibile vero... Blu?>>
Ma la compagna sembrava immersa nei suoi pensieri, e solo dopo qualche istante le rispose.
<<Eh? Uhm, sì. Scusami, quel mostro mi ha fatto venire qualche dubbio.>>
<<Di quale dubbio stai parlando?>>
Ma questo sarebbe rimasto un mistero, perché erano appena arrivate alla stazione di polizia di Cambridge.
<<Ne parliamo dopo, d'accordo?>>
<<Come preferisci.>>
Entrate nella struttura, salirono la piccola scalinata che portava all'atrio, dove vi era il paladino Danse ad attenderle.
<<Iniziato, Piper, Dogmeat...>>
Disse i loro nomi come a salutarli e quando si voltò verso il compagno canino, questo abbaiò e si fece fare qualche carezza dal grosso uomo in armatura atomica. Sebbene la maggior parte del tempo era abbastanza freddo, forse si stava affezionando al cagnolone compagno di Rei. Ma chi non lo farebbe?
In questi giorno d'incarichi, la sopravvissuta del Vault era stata promossa al grado di "Iniziato", in modo che ora potesse aiutare i cavalieri della Confraternita durante le missioni o andare in ricognizione sotto ordine dei paladini.
<<Hai qualche incarico particolare d'affidarmi, Paladino?>>
<<Ci sarebbero molte cose che potresti fare. Qui siamo a un punto morto, avremmo dovuto ricevere notizia della squadra di pattuglia della zona. Sono qui nel Commonwealth da molto prima di noi, purtroppo abbiamo altri incarichi di cui occuparci.>>
<<Lo faremo noi! Farò rapporto a missione compiuta.>>
<<Eccellente. Ti segno la zona sulla mappa, quando arriverai lì, sintonizzati sulla frequenza radio e dovresti trovare la loro posizione.>>
L'uomo diede anche loro una ricce trasmittente, in modo che potessero comunicare a distanza per qualsiasi evenienza.
L'obiettivo quindi sembrava piuttosto semplice, ma avevano come l'impressione che non sarebbe filata così liscia.
Lasciarono quindi la stazione di polizia e si rimisero in viaggio, anche se la sensazione di essere osservate non svaniva.
Camminarono per circa un'ora, ma finalmente arrivarono nella zona indicata dal paladino Danse, così Rei accese la radio del Pip-Boy, sintonizzandola sulla frequenza della richiesta di soccorso. Sullo schermo vi era anche un valore ad indicare l'intensità del segnale; più si avvicinavano all'obiettivo e più il valore aumentava fino al 100%.
<<Dunque... siamo a 8%, ergo, ancora lontane.>>
<<Qualche idea sul dove andare, Blu?>>
<<Adorabile come sopravvaluti il mio senso dell'orientamento.>>
Di fatto Rei si perdeva molto facilmente, era una fortuna che avesse almeno la mappa a indicarle i punti da raggiungere. Piper sembrava preoccupata di questo dettaglio.
<<Quindi... andremo a caso sperando di trovare la direzione giusta?>>
<<Amo quando mi leggi nel pensiero, ma sì, esatto.>>
Disse la donna del Vault, con tono ammiccante verso la giornalista, successivamente presero a camminare avanti a loro. E fortunatamente il segnale aumentava, così proseguirono, ma poi iniziò a diminuire. Allora cambiarono direzione andando verso ovest e riprese ad aumentare. Sempre di più... sempre di più. Fino a quando non arrivò a 90%.
Ed ecco la posizione della squadra dispersa: una casa distrutta, immersa nella radura contaminata e con diversi corpi a terra, in un piccolo cratere causato, probabilmente, da un esplosione.
Il Pip-Boy aveva anche la funzione di contatore Geyger, infatti iniziò a suonare non appena si avvicinarono. Quindi la zona era radioattiva, dovevano stare attente... Appena Piper provò ad avvicinarsi, Rei la fermò e prese dalla sua borsa un flacone con dentro alcune pillole.
Era un Rad-X: un farmaco capace di proteggere il corpo temporaneamente a un esposizione non protetta alle radiazioni e tutti i sintomi da contaminazione. Ingoiò un paio di quelle pillole e aspettò qualche secondo in modo che facessero effetto.
<<Farò in fretta, state indietro voi due.>>
A giudicare dalle armature atomiche fuse o distrutte e i corpi carbonizzati, erano sicuramente soldati della Confraternita. La radioattività doveva essere dovuta dai loro nuclei di fusione, che una volta esplosi devono averla rilasciata; o magari qualcuno aveva fatto esplodere una granata al plasma; o peggio, dovevano essere stati colpiti da una MiniNuke, una testata nucleare in miniatura.
<<Completamente fuse... ma cos'è successo qui?>>
Si chiese la donna, guardando i corpi ormai senza vita di quegli uomini e donne che avevano dato la vita in nome del loro ordine.
Non tutto però sembrava distrutto, qualcosa si era salvato: un olonastro di battaglia. Inserito dentro il Pip-Boy, lo fece partire e si poterono subito udire rumori di spari nella registrazione.
Si allontanarono quindi dalla zona.
<<...Imboscata lungo la strada!>>
Urla la voce di un uomo apparentemente anziano, a giudicare dal tono.
<<Sono cinque volte più di noi! Varham, rapporto!>>
<<Nucleo al 5%!>>
<<Dobbiamo distruggere le armature! Non possono finire...>>
Poi il rumore di un'esplosione...
<<Varham!>>
<<Merda! Alstin, attiva l'autodistruzione! Faris, ripiegare! Raggiungeremo la vecchia base militare, e da lì punteremo al nostro rifugio. Useremo i nostri nomi in codice! Ok! Muoversi, muoversi, muoversi!>>
E ancora un'altra esplosione. La squadra una volta capito che non c'era speranza di fuggire, devono aver distrutto le armature facendosi saltare in aria, e probabilmente, annientando anche i loro nemici.
Le donna del Vault e la giornalista si guardarono negli occhi, con un profondo disagio interiore. E anche Dogmeat sembrava aver compreso la gravità della situazione, sentendo i suoi guaiti di tristezza.
<<Dovremmo... fare rapporto al paladino Danse.>>
Piper annuì. E in assoluto silenzio ripresero l'avanzata verso la zona indicata dall'uomo nella registrazione. Rei prese la ricce trasmittente, cercando di mettersi in contatto col paladino.
<<Paladino Danse?>>
<<Sei tu, Iniziato. Notizie sulla pattuglia?>>
<<Sì, e non sono buone. La squadra di ricognizione ha subito un'imboscata. Hanno distrutto le armature atomiche per non farle cadere in mano nemica. Solo tre superstiti.>>
<<Una grossa perdita. Però... hanno fatto il loro dovere. La nostra tecnologia va protetta a ogni costo. Benissimo, grazie per il rapporto. Chiudo.>>
La comunicazione venne interrotta. Forse era solo lei ad aver avuto quest'impressione, ma Danse sembrava titubante nelle sue parole.
La base non era molto lontana dalla loro attuale posizione, infatti ci misero poco ad arrivare. Sulla strada nessuna delle due osava proferire una parola, quella storia era abbastanza turbante, ma almeno Rei doveva mantenere il sangue freddo.
Il posto sembrava sgombero, anche se alcune mine erano piazzate in vari punti strategici, e fu solo grazie a un ghoul esploso a causa di una mina, che lo seppero.
Superato il campo minato, entrarono dentro la base, completamente demolita al suo interno, buona parte del piano di sopra era aperto e si vedeva il soffitto. E per non far mancare nulla, c'erano anche dei ghoul ferali. Non troppi fortunatamente.
Rei ne uccise due con singolo fendente di spada, decapitandoli entrambi allo stesso tempo, mentre Piper sparò a quelli del piano di sopra.
Cercarono per un po', ma alla fine trovarono il cavaliere Astlin, una ragazza corvina con circa l'età di Piper. Purtroppo era senza vita, fredda come un cadavere; nemmeno i tentativi di rianimarla servirono. Aveva diversi morti su alcune parti del corpo e i denti insanguinati, oltre che il cuoio capelluto cadente. Doveva essere stata morsa dai ghoul e questi l'avranno uccisa con le radiazioni.
<<Deve averne ammazzati un bel po', prima di morire.>>
Commentò Piper, visto che c'erano dei cadaveri di ghoul in quella stanza, il cavaliere dev'essersi difesa bene prima di lasciare questo mondo. Anche lei aveva un olonastro, quindi lo prese per ascoltarlo. C'erano anche le sue medagliette con lo stemma della Confraternita, avevano incise le sue iniziali: Tara Astlin. Forse era il caso di raccoglierle.
Inserito l'olonastro nel Pip-Boy, fece partire la registrazione, mentre uscivano dalla base.
<<Cavaliere Tara Astlin. Squadra di ricognizione 429-Alfa della Confraternita d'Acciaio. Matricola 3431. Sono trascorse tre ore da quando ho attivato il mio segnalatore di pericolo. Nessun contatto da parte del Paladino o di Faris. Il loro obiettivo era la stazione satellitare sulla costa. Potrebbero essere fuori portata. Avevo l'ordine di difendere questo posto a ogni costo, ma il sito è stato completamente invaso. La porta non reggerà ancora per molto... Paladino Brandis, è stato un onore.>>
La registrazione si interruppe.
Rei non sapeva proprio cosa dire, sembrava piuttosto provata dalla cosa, ma allo stesso tempo, il fatto che questi cavalieri avessero dato la vita per proteggere i loro ideali... le dava forza, e determinazione. Piper chiese alla compagna se andasse tutto bene, questa annuì semplicemente.
<<Andiamo, abbiamo una missione da compiere.>>
E la stazione satellitare citata nella registrazione, era molto vicina alla base. Quindi non ci misero moltissimo a raggiungerla.
C'era solamente un problema... il posto brulicava di supermutanti. Erano ovunque: sopra le torri di controllo, a terra e persino in delle capanne create da loro. Attaccarli a viso aperto, era un ottimo modo per finire ammazzate, serviva una strategia prima di sferrare un'offensiva.
A una prima occhiata, il problema sembravano i loro cecchini e i segugi mutanti: grossi cani mutati esattamente come i padroni, molto aggressivi e fedeli solamente ai supermutanti. Rei trovò un punto strategico e col suo fucile da caccia, sparò ai grossi animali, uccidendoli sul colpo. Ovviamente i padroni non furono contenti e si misero subito alla ricerca del responsabile. Approfittando della confusione, le ragazze e il cane si introdussero dentro la stazione satellitare, salendo sulle torri e uccidendo i vari supermutanti che pattugliavano dall'alto.
L'unica sopravvissuta diede alla compagna il suo fucile da caccia, in modo che potesse difendersi meglio contro quei mostri. In modo da sfoderare il fucile laser di Danse, soprannominato: Autorità Virtuosa.
<<Questi bestioni saranno pure stupidi, ma hanno scelto un posto molto strategico...>>
Pensò fra sé e sé Rei.
Piper uscita fuori dal nascondiglio, sfruttava il fatto che Dogmeat riuscisse a distrarre i supermutanti per poi ucciderli con un colpo alla testa. Mentre Railey cercava di coprire la compagna e il suo amico a quattro zampe, ma un supermutante più forte degli altri saltò fuori all'improvviso da dentro una roulotte, armato di mitragliatore a canne rotanti. Iniziò a fare fuoco contro la donna, ma questa cose via evitando i proiettili e correndo su un ponte pericolante. Quando il mutante dovette ricaricare, la donna ne approfittò per crivellarlo di colpi del fucile laser, disintegrando il mostro.
Lentamente si diresse verso l'altra sponda, in modo da essere al sicuro. Purtroppo la battaglia diventava più intensa, visto che i nemici aumentavano col passare dei secondi. E sembrava essere arrivato anche il capo di questi abomini.
<<Trovatele! Trovate quelle umane!>>
Urlava con tono piuttosto profondo, mentre un suo compagno arrivò da lui per dirgli qualcosa. Quel mutante Rei lo riconobbe, era uno di quelli che le aveva attaccate prima di venire lì, quando poi vennero salvate da quel Deathclaw. Sembrava si fosse divertito, infatti al mostro verde mancava un braccio.
<<Kick, dobbiamo fuggire! Quel Deathclaw ci sta seguendo!>>
<<Codardo, tu avere paura di piccolo Deathclaw?! Sparire!>>
E subito dopo, gli spaccò la testa con un colpo di martello.
I nemici erano ovunque e uscire allo scoperto non era una buon'idea. Persino Piper e Dogmeat si erano rifugiati dentro la roulotte, chiudendola per bene mettendo la scrivania davanti alla porta.
Rei indietreggiò, nella speranza di trovare una strategia per farli fuori tutti. Forse eliminando il capo il loro morale si sarebbe abbassato al punto di lasciare andare le due e fuggire dalla zona. Era possibile comunque udire le chiacchiere di quei mostri e appena sentì cosa stavano dicendo quei due mutanti, la donna spalancò gli occhi sorpresa.
<<Come sta il soldato?>>
<<Non parla più ormai, senza braccio e respiro...>>
E subito dopo scoppiarono in una risata, una risata che fece scattare i nervi della donna. La fortuna volle, che sopra la torre vi era il satellite ed era possibile salirci... qualcuno aveva lasciato un'armatura atomica T-51 in quel posto, un modello molto più avanzato rispetto a quella indossata la prima volta. Forse apparteneva proprio a quel soldato ucciso. Il nucleo di fusione c'era ancora, quindi poteva entrarci e usarla al massimo delle capacità.
Entrata nell'armatura, udii il capo dei supermutanti urlare a gran voce...
<<Portatemi l'umana del Vault! Portatemi la sua testa!>>
Imbracciato il fucile laser e la sua spada, fece un salto nel vuoto: atterrando a pochi metri dal supermutante capo, sfondando l'asfalto sotto ai suoi piedi; alzò il capo e rispose lei stessa con tono furente.
<<Vieni a prenderla!>>
Il mostro si girò verso la donna in armatura atomica e rise di gusto, buttando poi a terra il suo martello e schioccandosi i pugni.
<<Io forte! Umana con armatura sempre debole! Affronta me, ora!>>
<<Senz'armi? D'accordo.>>
E la donna buttò le sue armi a terra, sarebbe stata al gioco del mutante unicamente per umiliarlo.
Il supermutante caricò la donna, colpendola sul casco con un destro. Rei poteva solo immaginare quanto potessero far male i pugni di quel mostro, così non volle correre rischi. Se l'avesse presa, l'impatto avrebbe potuto causarle una commozione cerebrale. Così portò il piede leggermente indietro e piegò la testa nella medesima direzione, poco prima di colpita. Dando così l'impressione di averle smosso il cranio. In questo modo i danni erano diminuiti e la forza d'impatto pure.
Ora che il supermutante aveva la guardia abbassata, poté afferrare il suo braccio, stringendolo nella sua morta di metallo. Il mostro si dimenava nel tentativo di liberarsi.
<<Ora tocca a me.>>
Rei aveva conservato così tanto rancore e furia verso quei mostri e quell'unico pugno tirato in pieno volto al mostro mutante fu sufficiente per lanciarlo a terra con una furia indicibile. Dopodiché fece un balzo verso di lui, atterrando col piede sopra il suo cranio, schiacciandolo completamente e facendolo esplodere in un tripudio di sangue.
Gli altri mutanti indietreggiarono quando la donna alzò lo sguardo verso di loro e scapparono subito dopo, ma Rei non aveva ancora finito. Uscì dall'armatura atomica e prese dalla cintura una delle sue granate, tirò la linguetta e lanciò verso il gruppo di abomini, che non si era minimamente accorto della granata in volo. E quando questa esplose, i pezzi dei loro corpi volarono via, li aveva uccisi tutti quanti sul colpo. Non aveva motivo di ucciderli, visto che stavano fuggendo, ma era diventata un questione personale, non poteva più tollerare la loro sola esistenza.
La donna respirò affannosamente vedendo i cadaveri fatti a pezzi di quei mostri, era stanca, ma era anche soddisfatta di averli sterminati tutti. Tornò nell'armatura atomica e si mise alla ricerca del cavaliere della Confraternita. Non prima di aver raggiunto la roulotte dove si nascondevano Piper e Dogmeat, bussò un paio di volte alla porta e disse...
<<Consegna pizze.>>
Dopo qualche secondo la giornalista aprì e rispose...
<<Sono senza mancia, è un problema?>>
<<Possiamo trovare una soluzione diversa, signorina.>>
In quel palese flirt, il cane rimase a guardare e abbaiò anche per riportarle alla realtà.
Ripresero quindi la ricerca del cavaliere disperso, che a quanto pare era uno scriba... o meglio, quello che ne rimaneva. Al poveretto mancava un braccio e il suo intero stomaco era completamente aperto. Oltre che uno spettacolo orribile, vi era anche un fetore pestilenziale. La donna del Vault recuperò l'olonastro e le medagliette del ragazzo. Doveva essere morto mangiato vivo, visto che i suoi occhi erano completamente spalancati. Chiuse le palpebre allo scriba e presero ad ascoltare la registrazione.
<<Parla Faris. Sono passate... due ore da quando il Paladino se n'è andato. La gamba... non riesco a bloccare l'emorragia, il proiettile deve aver reciso un'arteria. Brandis... se sentirai questa registrazione, spero tu abbia raggiunto Astlin in tempo. Non potevi fare nulla per me. Vai al bunker a nord. Te la caverai. Questa... è la cosa importante.>>
E la registrazione si interruppe, con le voci sei supermutanti in avvicinamento. Non immaginavano pensare quali sofferenze avrà patito prima di morire...
Dietro l'olonastro sembrava esserci una password d'accesso, forse proprio quella del bunker di cui parlava lo scriba.
Verso nord vi era il limite della mappa del Commonwealth, un bunker al confine sembrava una posizione piuttosto strategica.
Dopo qualche ora di viaggio, i tre arrivarono finalmente al luogo, sperando di trovare effettivamente un superstite.
Era molto probabile, viste le numerose mine disseminate lungo il percorso, forse piazzate per far desistere eventuali curiosi. Inserita la password nel terminale davanti alla porta, Rei poté sbloccare la porta di sicurezza.
Un uomo all'interno della stanza urlò con tono intimidatorio.
<<Non muovetevi! Un solo passo... e vi faccio saltare la testa!>>
Era un uomo anziano, vestito con la classica tuta arancione della Confraternita e con alcuni pezzi di un'armatura da combattimento. Visto che erano tre i superstiti, doveva essere proprio il paladino Brandis.
Rei
<<Chi siete? Chi vi manda? Come siete entrati qui dentro?!>>
Ci urla l'uomo della Confraternita. Sembra piuttosto stressato, oltre che incazzato. Visto cos'è successo alla sua squadra, non posso dargli torto.
Esco dall'armatura atomica, con questi soggetti è meglio riporre le armi, oltre che le armature.
<<Calmati, Paladino. Sono con la Confraternita.>>
<<La Confraternita...? No, no, no, impossibile. Loro... sono troppo lontani. Non verrebbero a cercarmi fin qui... vero? Ok... diciamo che ti credo. Come hai fatto a trovarmi?>>
<<Ho seguito gli olonastri lasciati dalla tua squadra... adesso li prendo.>>
Cerco di non fare movimenti bruschi, con questo tipo di stress, è meglio non scherzare. Lentamente prendo gli olonastri dalla borsa e li mostro al paladino. Sembra credermi, dato che abbassa il fucile laser.
<<Gli altri! Che... che cosa gli è successo?>>
<<Sono morti, Paladino. Ho recuperato le loro medagliette.>>
Tiro fuori anche quelle e gliele consegno. Lui cade in ginocchio stringendole fra le mani e portandole al petto.
<<Tu le hai... grazie. Significa molto per me. Ho provato ad andare a cercarli. Ma non potevo fare molto, non da solo... In cuor mio speravo fossero...>>
E s'interrompe lì, forse il ricordo deve fargli male.
<<Penso che trovarmi non sia stato facile. Io... sento di doverti dare qualcosa. In questi anni ho raccolto molte cose. Tecnologia. Di ogni tipo. Se vedi qualcosa d'interessante, serviti pure.>>
Piper sembra aver apprezzato la mia premura verso Brandis. E sento che si può fare ancora di più per questo vecchio paladino. E anche per la Confraternita d'Acciaio.
<<La Confraternita ha bisogno di te, Paladino. Torna a fare rapporto.>>
<<Io... non posso. È passato troppo tempo, non gli servirei più a niente.>>
<<Non è vero. Nessuno conosce il Commonwealth meglio di te. Ci serve il tuo aiuto.>>
Mi sembra di vedere il dubbio nel suo sguardo, ma la persuasione sta funzionando.
<<Sono qui da troppo tempo. Io... non sono più me stesso. Mi accoglierebbero comunque?>>
<<Certo. La Confraternita onorerà la memoria della tua squadra, ma non sarebbe meglio se fossi tu a raccontare la loro storia?>>
<<Se non tornassi, i loro sacrifici... tutto ciò che abbiamo passato... sarebbe dimenticato. Non posso permetterlo! Lo farò. Per loro. D'accordo, prenderò le mie cose. Grazie di tutto, ehm...?>>
Ha funzionato proprio come previsto.
E anche se non sono ancora stata promossa a quel rango, farò finta di essere avanzata, solo per questa volta.
<<Cavaliere Railey Parker.>>
Nel bunker ci sono parecchie munizioni di armi balistiche e alcune a laser. C'è anche un generatore a fusione nucleare, non penso che il paladino si offenda se prendo il nucleo di fusione, del resto dovrà pur uscire da questa topaia.
Dopo essermi rimessa l'armatura atomica e allontanate dalla zona, Piper mi afferra la mano protetta dall'armatura e va ad appoggiarsi al mio braccio mentre camminiamo.
<<Hai fatto la cosa giusta, Blu. Brava.>>
<<Dovere da buon soldato, o buon cittadino.>>
In effetti questo può essere considerato un atto da soldato, oppure da brava persona? Del resto... si tratta più di onorare la memoria dei caduti. Forse è più una cosa personale. Nessuno dovrebbe soffrire quanto ha sofferto Brandis.
Non mi resta che tornare alla stazione di polizia per fare rapporto e già che ci sono, farò qualche incarico per loro.
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