ꜱɪᴀᴍᴏ ᴀɢʟɪ ɪɴɪᴢɪ.

Sanctum Sanctorum, New York City.
09 - 02 - 2019.
08:35 a.m.
Sala da Pranzo.

ᴀᴠᴇʟɪɴᴇ

Quella mattina non avevo proprio fame e la voglia di scendere rischiando di vedere Strange era poca, quasi volevo restarmene sotto le coperte restandomene barricata per tutto il giorno, ma non potevo, oggi sarei andata al Complesso per la mia prima lezione di combattimento e questo mi diede la forza per uscire dal letto per scendere di sotto...anche se avrei incontrato sicuramente il proprietario di questa casa.

Dovrei sentirmi in colpa per ciò che è successo, anche se ero la vittima, ma non lo sono.
Si era comportato come l'offeso della situazione mentre ero io quella che si era sentita offesa.
Si era comportato come una primadonna, non badando hai sentimenti degli altri...non se ne era curato minimamente.
Voleva avere ragione ad ogni costo, tanto da arrivare a dire cose che mi avevano ferita...cose che mi avevano portato allo schiaffo...se lo meritava ma perché mi sento così in colpa ad averlo fatto? Infondo quello in torto è lui.
La cosa che mi aveva dato fastidio è il fatto che se l'era presa anche con Wong, lui non centrava niente, ma gli aveva riservato lo stesso mio trattamento...perché lo aveva fatto?.
Non riesco a capirlo.

Guardai nel mio armadio e optai per una giacchetta nera, maglia a maniche corte color panna, leggings di jeans scuro e stivaletti di pelle nera.
Sapevo di dovermi vestire sportiva, ma ricordandomi che al Complesso avevo lasciato un completo sportivo, decisi di vestirmi in modo casual, mi pettinai i lunghi capelli castano scuro e scesi per fare un minimo di colazione...sperando che ci sia solo Wong a farmi compagnia.

Quando arrivai in sala da pranzo vidi che la fortuna era dalla mia parte, Wong era seduto a bersi un tè mentre leggeva un libro, non c'era traccia dell'altro Stregone.
Sorrisi e dissi <<Buongiorno Wong>>.
Lui distolse lo sguardo dal libro posandolo su di me e sorrise <<Buongiorno anche a te Aveline, dormito bene?>>.
<<Poteva andare meglio, ma tutto sommato poteva andare peggio>> gli sorrisi <<Tu invece?>>.
<<Lo stesso, sono sveglio da un bel po'>>.
<<Mi dispiace>>.
Mi sorrise <<Non fa niente mia cara, immagino che sia dovuto alla stessa persona>>.
<<Immagini bene...non ho chiuso occhio per la prima ora, mi rimbombavano in testa le sue parole>>.
<<Deve essere stato fastidioso>>.
<<Per dire un eufemismo...come se avessi una pulce nell'orecchio che continuava a ripetermi le sue parole...sono arrivata a pensare che fosse nella mia camera>>.
<<Una pulce fastidiosa che ha tormentato anche me...anche se a te è andata peggio>>.
Annuì <<L'aversela presa anche con te mi ha fatto infuriare>>.
<<So cavarmela Aveline, non è la prima volta che succede>>.
<<Ma dovrebbe imparare a controllarsi>>.
<<Concordo con te mia cara, ma non posso fare molto a riguardo a parte diventare la voce della sua coscienza>>.
<<E ti ascolta?>>.
<<Dipende dalla giornata che ha>>.
<<Quindi tutto il suo carattere si basa sulla giornata che ha?>>.
<<Bizzarro ma vero>> mi indicò la sedia e continuò <<Ti ho già preparato il tè e i cookies, essendo che ieri sera non li hai mangiati>>.
Sorrisi <<Ti ringrazio Wong>>.

Mi sedetti tranquillamente e presi un cookies intingendolo nel tè contenuto in una bella tazza di ceramica bianca con dei fiori viola come decoro, il manico era imbellito da dei ghirigori d'oro...era stupenda.

Dopo aver finito il cookies dissi <<Questo biscotto è fantastico Wong, sei stato bravo>>.
<<Ti ringrazio Aveline>> dopo avermi sorriso chiese <<Oggi devi andare dagli Avengers vero?>>.
Annuì <<Il mio primo addestramento, non so se essere felice o preoccupata in realtà>>.
<<Perché preoccupata?>>.
<<Non lo so, ho la sensazione che non sono pratica di pugni e calci ruotanti, quindi finirei per fare una figuraccia>>.
<<Solo per questo? Non per il fatto che ti insegnano l'arte della guerra?>>.
<<Anche...non so se sarò all'altezza delle loro aspettative>>.
<<Lo sarai sicuramente mia cara>>.
<<Come mai ne sei così sicuro?>>.
<<Perché da quello che ho visto sei molto determinata e poi ti addestreranno il gruppo più forte della Terra, loro sono qualificati per queste cose>>.
<<Immagino di essere in buone mani allora>>.
<<Lo sei tranquilla>>.
<<A proposito, sarà meglio che mi sbrighi, non voglio arrivare in ritardo>> e cominciai a mangiare i biscotti con più velocità...senza però strozzarmi.
<<Sono più flessibili con gli orari, non come qualcuno di nostra conoscenza>>.
Sapevo di chi parlava così chiesi <<A proposito dove si trova tu sai chi?>>.
<<In biblioteca, sta li dalla mattina presto e non è nemmeno sceso per la colazione>>.
<<Vorrà evitare ogni contatto con me, persino la mia vista lo disturberà>>.
Mi fissò per qualche secondo e poi disse <<Fa sempre così quando qualcosa lo turba>>.

Lo fissai a mia volta <<Ah qualcosa lo turba? Io dovrei essere turbata dopo ciò che mi ha detto, ma per quanto lo sia sono uscita dalla mia stanza per fare il mio dovere, non sono rimasta li come una reclusa per non rischiare di vederlo>>.
<<Lo so Aveline, lui...>>.
<<E' un bambino cocciuto a cui non gli è mai stato impartito le buone maniere, dovresti smetterla di scusarlo sempre Wong, non fa bene a lui e nemmeno a te credimi>>.
<<E' una brava persona>>.
<<Lo so, ma deve imparare che le conseguenze delle sue azioni hanno sempre un prezzo, nulla è gratis, quindi se lui si reputa dalla parte del giusto bene, ma io non andrò a chiedergli scusa per avergli tirato uno schiaffo...di certo se continua in questa linea io con lui ho chiuso>>.
<<Nessuno te lo chiede Aveline>>.
<<So anche questo, solo...un po' mi dispiace per tutto questo, ho tentato di creare un legame e di essere gentile, ma tutti i miei tentativi sono andati al vento, lui semplicemente non vuole averlo un legame con me e cercare un minimo di contatto tra...che ne so...amici? Volevo tanto esserlo Wong credimi e...>>.

Lui mi interruppe <<Ti credo mia cara, so che tu avevi la volontà per farlo e credimi nel profondo lo voleva anche lui, ma il suo carattere forte glielo ha impedito ed è sempre stato così, finché non lo impara non raggiungerà mai il vero scopo della sua vita>>.
<<E qual è il suo?>>.
<<Essere lo Stregone Supremo, ma non è così a mio avviso, però non chiedermi cos'è perché lo deve sapere solo lui>>.
<<Spero che lo scopra, forse allora potrà cambiare>>.
<<Lo credo anche io>>.
<<Solo una cosa non ho ancora capito, cosa gli ho fatto per ricevere questo trattamento...non gli ho fatto niente di male>>.
<<Non gli hai fatto niente Aveline>>.
<<Non si direbbe>>.
<<Entrambi avete dei caratteri forti e questo vi porta a scontrarvi, ma avete anche delle cose in comune>>.
<<E quali? Io non ne vedo Wong>>.
<<Ce ne sono fidati, solo che non te li ha ancora mostrati>>.
<<Bè quando vorrà mostrarmeli, io sarò pronta e solo allora ci crederò>>.
Annuì e poi disse <<Se me lo permetterà cercherò di parlarci, ma non posso prometterti niente>>.
<<E non voglio che lo fai, non mi illudo che avrai successo...non per te Wong, ma per lui>>.
<<Lo so, ma ci proverò lo stesso>>.
<<Ammirabile amico mio, dico davvero>>.

Mi sorrise e poi disse <<Ti apro io il portale per il Complesso Aveline>>.
<<Doveva farlo Strange vero?>>.
Annuì <<Non importa, tanto sono stato anche io al Complesso una volta quindi so dov'è>>.
<<Devi avere un immagine chiara per riuscirci?>>.
<<Si, altrimenti non si apre>>.
<<Oh...è utile ma al tempo stesso no...è un'arma a doppio taglio>>.
<<Esattamente...sei molto perspicace amica mia>>.
Gli sorrisi e poi dissi <<Ti ringrazio Wong, se non fosse per te non saprei come arrivare al Complesso>>.
<<Non devi ringraziarmi mia cara, mi fa piacere aiutarti e poi consideralo una restituzione del favore che mi hai fatto aiutandomi a sistemare la biblioteca>>.
<<Ma non voglio che sia una restituzione del favore che ti ho fatto, l'ho fatto senza un secondo fine>>.
<<Lo so, ma io voglio farlo ugualmente Aveline>>.

Restai un po' sorpresa perché io e Wong ci conosciamo da due giorni e già si comporta come se fossimo amici da anni ed anche io lo reputo tale, l'unico qui che mi tratta con gentilezza e rispetto <<Bè se è così consideralo ripagato, ma questa è l'ultima volta okay? D'ora in poi quando ci aiuteremo sarà solo per amicizia e basta, niente scambi di favori>>.
<<Va bene mia cara, solo per amicizia>>.
<<Bene>> sorrisi e continuai <<Ora che abbiamo risolto questa questione, finisco la colazione e poi vado che faccio veramente tardi>>.
<<Dormirai li?>>.
Annuì <<Tornerò domani in mattinata>>.
<<Sai dirmi quando? Sai devo sapere quando aprire il portale>>.
<<Credo che per le 11:30 vada bene, troppo tardi?>>.
Scosse la testa <<Va benissimo mia cara, te l'aprirò nella Sala Comune se a te sta bene>>.
<<Mi va benissimo Wong, sicuramente sarò li...anche perché mi perderei in quei lunghi corridoi, non ho avuto modo di orientarmi molto e sono sempre stata accompagnata da qualcuno...è brutto non sapersi orientare>>.
<<E' comprensibile Aveline, sei nuova a tutto questo e non devi sentirti in colpa nel fatto che non sai orientarti>>.
Gli sorrisi grata <<Hai sempre parole dolci per me Wong e lo apprezzo>>.
Lo vidi arrossire <<Cerco di essere gentile con tutti>>.
<<Un comportamento positivo ed è ammirevole, Strange dovrebbe imparare da te in questo>>.
<<Cerco di insegnarglielo, ma come vedi con scarsi risultati>>.
<<Tu stai facendo il possibile, non sentirti in colpa per questo>>.
<<Cercherò di non esserlo>>.
<<Non ne vale la pena credimi...certe persone non vogliono essere aiutate e non devi farti carico di questo fardello, te lo dico da amica>>.
<<Credi che Strange non voglia essere aiutato?>>.
Annuì <<Vuole fare tutto da solo e crede che quello che fa sia sempre giusto, non è un comportamento da uno che vuole farsi aiutare, specialmente se chi lo vuole aiutare è un suo amico>>.
<<Dovrei lasciare perdere quindi?>>.
<<Si, se vorrà essere aiutato sa dove stai...ora possiamo cambiare il discorso per favore? Lo dico con tutta la gentilezza possibile>>.
Lui annuì <<Lo so che non vuoi parlare di lui, quindi chiudiamola qui>>.
<<Te ne sono grata>> dopo avermi sorriso tornò a concentrarsi sul libro, mentre io tornai alla colazione che finì in cinque minuti fortunatamente.

Ero felicissima.
Non vedevo l'ora di tornare al Complesso e rivedere gli Avengers...mi mancavano e anche Peter e gli altri, se avrei avuto tempo gli avrei chiamati.
Mi servivano facce amiche.

Come detto da Wong, mi aprì il portale per il Complesso che dava sulla Sala Comune e, dopo avermi augurato buona giornata, lo chiuse e mi voltai sorridendo per guardare chi era presente ad accogliermi.

Seduti comodamente sui divani c'erano Steve, Natasha, Bucky, Sam e due uomini che non avevo mai visto...chi sa chi erano e volevo scoprirlo, quindi mi schiarì la voce e salutai <<Buongiorno ragazzi!>>.
Tutti i presenti si voltarono nella mia direzione e i primi quattro vedendomi esclamarono <<Aveline! Sei arrivata>>.
<<Già e a proposito, scusate il ritardo>>.

Tutti si alzarono e si avvicinarono a me sorridenti, tranne i due sconosciuti che restarono fermi a fissarmi incuriositi...erano un po' inquietanti.

Steve posando una mano sulla mia spalla rispose con gentilezza <<Non sei in ritardo Aveline stai tranquilla>>.
<<Sicuri? Non voglio mancare alla mia prima giornata di allenamenti>>.
<<Sicurissimi, sei in anticipo in realtà>>.
<<Davvero? Wow! Sono stata fortunata allora>>.
Natasha mi abbracciò e poi disse <<Ben tornata Ava>>.
Ricambiai l'abbraccio <<Grazie Nat>>.
<<Hai fatto colazione?>>.
Annuì <<Wong è stato così premuroso nel prepararmela>>.
<<Un uomo da sposare>>.
<<Sembra di si>>.

Venne vicino a me e con aria complice disse <<Dopo voglio sapere tutto>>.
<<Di che cosa?>>.
<<Dai che lo sai, dello Stregone che ti sta addestrando>>.
Sapevo a chi si riferiva e infatti mi irrigidì un pochino tanto da dire in modo piatto <<Vedremo...non ne voglio parlare>>.
<<Perché?>>.
<<E' complicato>>.
<<Bè scomplicalo>>.
<<Non è facile Nat, ma ne parliamo dopo okay?>> dopo che lei annuì poco convita mi guardai in torno e chiesi <<Dove sono gli altri?>>.

Steve incrociò le braccia al petto e rispose <<Tony e Bruce sono andati a prendere Pepper all'aeroporto e dovrebbero tornare per pranzo, così potrai conoscere la fidanzata di Stark>>.
<<Me ne aveva parlato, sono felice di conoscerla>>.
Nat intervenne <<Ti adorerà di certo>>.
<<Lo spero>> guardai Steve e continuai <<E il resto?>>.
<<Wanda, Rhodey e Visione sono in missione a Oslo, una banda criminale che teniamo d'occhio da mesi sta creando troppo scompiglio e abbiamo deciso di intervenire, entro sera dovrebbero tornare>>.
<<Avete fatto bene, qualcuno doveva fermarli>>.
<<E ci riusciremo, comunque io e Nat oggi pomeriggio non ci saremo>>.
<<Dove andate?>>.
<<Una missione a Washington, staremo via solo qualche ora>.
Sorrisi <<Siete pieni di lavoro>>.

Lui annuì <<Il nostro lavoro non ha un attimo di tregua e quello che facciamo è molto importante>>.
<<Lo è infatti e sarà meglio che lo imparo anche io se dovrò essere un Avenger>>.
<<Sarai una perfetta Avenger>>.
Lo guardai sorridendo <<Che adulatore>> e ciò lo fece arrossire scatenando l'ilarità di Natasha, Bucky e Sam, tanto che quest'ultimo esclamò <<Lo sapevo che era in grado di arrossire!>>...e credo che con questa frase il Capitano avrebbe voluto nascondersi in un angolino per quanto era rosso in viso, era capibile ma non resistetti e risi anche io...sono cattiva lo so.

Ad un certo punto una voce profonda intervenne fermando le risa <<A quanto pare si sono dimenticati di noi, che pugnalata al cuore>>.

Un'altra voce più dolce ma anch'essa profonda intervenne in risposta <<Devo darti ragione amico arciere, fa più male di una spada dei Predoni su Vanaheim>>.

<<Quelle credo facciano più male amico>>.

Gli altri si voltarono verso le voci e Natasha disse <<Scusate ragazzi! Vi giuro che non era nostra intenzione ignorarvi>> poi mi prese il braccio destro e continuò <<Vieni che ti presento gli ultimi membri degli Avengers>>.
Mi trascinò davanti a loro e disse <<Lei è Aveline Dawson>>.
Mi sorrisero <<Piacere!>>.
Nat continuò indisturbata come se fosse un treno in corsa <<Lui è Clint Barton conosciuto come Occhio di Falco, invece lui è Thor il Dio del Tuono>>.

Clint era un uomo sui 47 anni, alto 1,75, corti capelli castano chiaro, occhi azzurri, naso tozzo e longilineo, labbra sottili, niente barba, portava un giubbotto di jeans scuro, felpa grigia, maglietta rossa, jeans scuri e stivali marrone scuro...sembrava un tipo serio ma che allo stesso modo era simpatico, un tipo di cui ti puoi fidare insomma.

Thor era un uomo sui 38 anni anche se sospetto che essendo un Dio ne abbia di più, alto 1,90, lunghi capelli biondo come l'oro che arrivavano fino alla spalla e le frange erano raccolte sulla nuca, occhi azzurri come il cielo, naso sottile e longilineo, labbra sottili e ben definite incorniciate da una barba rada bionda, portava un armatura nera in cui erano incorporati cuoio e metallo, stivali di cuoio neri, bracciali di cuoio neri, un lungo mantello rosso ed infine in mano aveva un martello...aveva tutta l'aria di essere un Dio e non era dato a caso, poi era anche un bell'uomo e sembrava che avesse origini norrene, mi informerò sicuramente su di lui.

Finalmente avevo conosciuto gli ultimi due membri degli Avengers che non avevo trovato al mio arrivo.
Sorridendo dissi <<E' un piacere conoscervi finalmente, mi hanno parlato molto di voi ed ero curiosa>>.

Clint esclamò <<Non sapevamo di essere così famosi>>.
Ridacchiai <<Lo siete e tu dovresti essere il famoso arciere chiamato Legolas>>.
Gli altri ridacchiarono, ma quest'ultimo sbuffò <<Scommetto che c'è lo zampino di Stark, ne sono sicuro>>.
Steve intervenne <<Lo sai come è Clint, troverà sicuramente un soprannome anche ad Aveline, non ci vorrà molto>>.
Io guardai il Capitano <<Rocket mi ha già affibbiato un soprannome>>.
<<E quale?>>.
<<Fiorellino>>.
Ridacchiò e poi disse <<Bè vedrai che Tony te ne troverà uno che ti affibbierà per tutta la vita>>.
Clint mormorò quasi sconsolato <<E' un mago in questo>>.

Sam a quelle parole sbuffò <<Poteva andarti peggio di così credimi, a me ha dato Piccione>>.
A quelle parole risi <<Scusa Sam, ma ti ha dato veramente Piccione?>>.
<<Si>> e Steve gli dette una pacca sulla spalla per consolarlo.

Bucky intervenne <<A me invece Manchurian Candidate>>.
Clint rise <<Come quel vecchio film>>.
<<E non voglio guardarlo>>.

Poi toccò a Steve <<A me Capitan Ghiacciolo>>.

Natasha disse <<Non avevo un soprannome abituale, ma ora mi chiama Red Sparrow come la protagonista di un film di spionaggio, ma lo fa in rare volte>>.
Il suo amico arciere commentò <<Scommetto che lo hai minacciato di morte>>.
<<Esatto>>.
<<Non ti smentisci mai Nat>>.

Thor che fino a quel momento se ne era stato in silenzio intervenne <<A me Point Break>>.

Steve annuì <<Per non dimenticarci di Wanda che è la Piccola Strega, Rhodey la Grande Arma e Visione il Superbot...anche per i Guardiani ne ha trovati ma è meglio che te li raccontiamo la prossima volta>>.

<<Ed io devo aspettare l'inevitabile che dia un soprannome anche a me giusto?Che bella prospettiva>>.
Clint ridacchiò e disse <<Ormai è una tradizione i suoi soprannomi>>.
<<Quindi dovrei sentirmi onorata?>>.
<<In un certo senso si>>.

Sorrisi e poi guardai l'altro uomo che era arrivato alla base <<Thor mi hanno detto che sei un Dio>>.
Lui annuì <<Il Dio del Tuono>>.
<<E che vieni da Asgard, la casa degli Dei>>.
<<Esatto>>.
<<Devo dirtelo, la cosa mi affascina e vorrei saperne di più se sei disposto>>.
<<Ma certo! Sono sempre felice di rispondere alle domande di voi mortali>>.
<<Ti ringrazio della gentilezza Thor e spero che ci conosceremo meglio>>.

Mi sorrise e dopo aversi avvicinato a me fece una cosa inaspettata, mi prese la mano destra tra le sue grandi mani e posò un leggero bacio sul dorso <<Per me è un piacere fare la sua conoscenza Lady Aveline>>...credo di essere arrossita perché vidi Natasha ridersela sotto i baffi e pensai "Dopo me la paghi".

Fortunatamente Clint mi salvò da questa imbarazzante situazione intervenendo <<Hey rubacuori! Puoi lasciarle la mano, ti ricordo che sei già fidanzato>> per mia fortuna...anche se era un bell'uomo e per giunta un Dio proveniente da un mondo lontano, non ero interessata a lui in senso sentimentale.

Dopo che lui mi lasciò la mano, l'arciere mi guardò <<Ci hanno raccontato di cosa ti è successo Aveline, ci dispiace>>.
<<Ormai è successo, inutile cruciarsi>>.
<<Per fortuna che i Guardiani ti hanno trovata, se no posso solo immaginare cosa ti avrebbero fatto quelle carogne>>.
<<Sono stata fortunata>>.
<<Proprio una fortuna lo ammetto, so anche che adesso stai da Strange>> sogghignò e continuò <<Quel Harry Potter sa il fatto suo, non c'è dubbio su questo>>.
<<Non c'è proprio dubbio si>> ci saprà fare con le Arti Mistiche, ma con i rapporti umani è una frana.

Natasha deve aver colto la mia nota quasi sconsolata nella mia voce perché mi guardò per dire "Tanto dopo mi dici tutto, non mi scappi"...era ammirabile la sua determinazione, ma era anche insistente.

Come per l'arciere, fui grata anche per il salvataggio di Steve che mi salvò dal dovere spiegare il mio stato d'animo quando si parla di Strange, anche se sapevo di non poter sfuggire all'interrogatorio della Vedova Nera <<Ragazzi mi dispiace interrompere, ma io e Natasha adesso dovremmo portare Aveline in palestra ad addestrarla, avrete modo di conoscervi a pranzo>>.
Loro annuirono e Thor disse sorridendo <<Abbiamo saputo che diventerai un Avenger>>.
<<A quanto sembra si, per questo mi addestrano>>.
Con tono fiero disse <<Sarai addestrata dai migliori combattenti della Terra, diventerai una formidabile guerriera alla pari di Lady Sif>>.
<<Lady Sif? Chi è?>>.
<<Una mia amica ed è l'unica guerriera donna nell'intera Asgard>>.
Sorrisi <<Allora devo sentirmi onorata se diventerò come lei>> .

Ad un certo punto Clint prese Thor dalle spalle e lo trascinò lontano da noi <<Hai sentito il Capitano? Parliamo dopo con lei, ora lasciala andare al suo addestramento>>.
<<Ho sentito!...Ma dove andiamo?>>.
<<A farci un giro e a trovarti degli abiti terrestri da metterti>>.
<<Oh...D'accordo>> poi si voltò verso di me è disse <<A dopo Lady Aveline!>>.
Ridacchiai <<A dopo Thor! A dopo Clint!>> l'altro mi salutò con la mano e poi sparirono dietro a una porta diretti agli alloggi...erano proprio simpatici e Clint sembrava un padre che sgridava suo figlio.

Dopo che sparirono Sam con le mani dentro le tasche dei jeans chiese <<Da quando il biondino è così loquace? Quando mi ha conosciuto ci ha messo quasi un mese ad accettarmi, invece con Aveline è diventato mister chiacchierone...qualcuno di voi ha la risposta?>>.
Bucky dette un pacca sulla spalla all'amico e rispose <<E' molto semplice Sam, tu non sei una donna>>.
<<E con questo?>>.
<<E con questo? Ma proprio non ci arrivi pennuto? Non c'è molto da capire>>.
<<Forse per te, ma io non capisco>>.
Bucky sbuffò passandosi la mano destra sulla faccia e disse <<Qualcuno di voi buoni sammaritani può aiutarmi?>>.
Natasha rispose all'aiuto <<Come ha detto Barnes non c'è molto da capire, tu sei un uomo mentre Aveline è una donna ed anche molto bella>>.
<<E ripeto...e con questo?>>.
Anche lei sbuffò e disse esasperata <<Diamine Wilson! Le donne hanno un certo ascendente sugli uomini ed è così da secoli...è anche viceversa, ma Thor è un uomo e Aveline lo affascina tanto da indurlo ad accettarla subito, ora comprendi o ti devo fare un bel disegnino?>>.
Ci pensò un attimo e poi rispose <<Ora ho capito e niente disegnino grazie>>.
Nat scosse la testa <<Certo che a volte sei un ritardato>>.
Bucky aggiunse <<E anche somaro>>.
Sam li guardò offesi <<E voi degli insensibili ipocriti>>.

Come sempre toccò a Steve calmare gli animi <<Ore basta! Devo già calmare Tony e Strange quando litigano, quindi non ci mettete anche voi vi prego>>.
L'amico esclamò <<Ma hanno iniziato loro! Non è colpa mia se non ho capito subito e di certo non serviva darmi del ritardato e somaro>>.
<<Non mi interessa chi ha iniziato!>> poi guardò gli altri due e continuò <<E voi potevate evitare di dargli del ritardato e somaro, non voglio offese per nessuno chiaro?>>.

Doveva avere usato il tono autoritario che lo contraddistingueva perché i tre annuirono abbassando gli occhi e mi fecero pena.
Steve dopo aversi calmato mi guardò <<Scusaci Aveline, non avrei voluto che assistessi a questa cosa>>.
Gli sorrisi per rassicurarlo <<Ma non devi scusarti, sai è normale litigare e anzi, mi preoccuperei del contrario>>.

Mi guardò confuso <<Come mai?>>.
<<Bè si dice che se non si litiga mai c'è qualcosa di losco dietro, mentre se litighi c'è dietro qualcosa di giusto>>.
Ci pensò un attimo <<Parole saggie, chi te le ha dette?>>.
Cercai di ricordare, ma solo in quel momento mi resi conto che non potevo rispondere <<Lo sai che non lo so? Deve essere qualcuno di cui non ho memoria>>.
<<Vedrai che te ne ricorderai>>.
<<Lo spero>> per cambiare discorso sorrisi e continuai <<Allora, cosa consiste l'allenamento di oggi?>>.

Steve battè le mani e sorridendo rispose <<Adesso io e Natasha ti alleneremo nel combattimento corpo a corpo fino a pranzo, poi nel pomeriggio Bucky e Sam ti alleneranno nelle armi da fuoco e da taglio fino a cena>>.
<<Devo imparare a sparare?>>.
Lui annuì <<E' essenziale che impari ad usarle, potresti averne bisogno>>.
Annuì in assenso e poi chiese <<E con Wanda? Quando inizio?>>.
<<Non avevamo programmato una seduta con lei, ma se vuoi potresti farlo domani mattina prima di tornare al Santuario...a proposito, Strange ti ha dato un orario per quando ritorni?>>.
<<Ehm... ho detto a Wong di aprirmi il portale per le 11:30>>.

Vedevo che aveva la faccia confusa, ma se aveva delle domande in merito non me le fece , anzi rispose in modo tranquillo <<Bene, avrete tutto il tempo per la vostra prima seduta>>.
Gli sorrisi <<Sicuramente la prima volta non caverò un ragno dal buco, ma potrei sbagliarmi...chi sà>>.
<<Sempre essere positivi>>.
<<Stare con voi mi rende positiva>> sorrisi e guardando gli altri tre chiesi <<Il gatto vi ha mangiato la lingua per caso?>>.

Loro scossero la testa e Natasha disse <<Se per il gatto intendi Steve allora si>> e Bucky e Sam scoppiarono a ridere seguiti da me a ruota, quella donna sapeva metterti in difficoltà in qualsiasi modo possibile.

Steve si morse l'interno della guancia e poi disse <<Sai che c'è, Romanoff?>> e lei fece un sorrisetto impertinente, doveva essere una loro frase in codice o qualcosa del genere.

Io intervenni alzando la mano <<Non dovevamo allenarci?>>.
I due mi fissarono e Steve si diede una sberla sulla fronte <<E' vero!>>.
Natasha esclamò <<Saranno i primi segni della vecchiaia>>.
<<Ho cento anni, non sono morto>>.

Io intervenni <<Bè lasciatelo dire Steve, porti benissimo i tuoi novantacinque anni>>.
<<Oh...grazie>>.
Sorrisi e poi dissi <<Bè vado a vestirmi in modo appropriato per l'allenamento, poi possiamo iniziare>>.

Loro annuirono e Natasha disse <<Ti aspettiamo in palestra allora>> alzai il pollice in assenso facendogli l'occhiolino e poi sparì dietro alla porta dirigendomi verso la mia stanza per cambiarmi d'abito...non vedevo l'ora di iniziare.

Dopo aver deciso di mettere un top da ginnastica nero, leggings neri, scarpe da ginnastica grigie e legato i lunghi capelli in una coda di cavallo ordinata, raggiunsi i miei amici in palestra e mi complimentai con me stessa per avermi ricordato la strada da percorrere.

Trovai solo Steve e Natasha ad attendermi in palestra ed entrambi in tenuta d'addestramento.

Steve portava una maglietta a maniche corte grigia ed era molto attillata perché metteva in risalto i suoi muscoli e il corpo scolpito, pantaloni da ginnastica blu notte e scarpe da ginnastica grigie.

Natasha portava una canottiera rosso scuro, leggings a pinocchietto nere e scarpe da ginnastica nere, dovevo dire che metteva in risalto le sue forme perfette e il suo corpo tonico.

Proprio quest'ultima mi vide e sorrise <<Sono felice che hai trovato subito la palestra, io e Steve avevamo paura di doverti cercare per tutto il Complesso>>.
Ricambiai il sorriso <<Fortunatamente non ce ne è stato bisogno>>.
Steve intervenne <<Quando ci siamo trasferiti qui, mi ci è voluto un po' per orientarmi>>.
Nat rise <<Me lo ricordo molto bene, Tony ti aveva persino installato il GPS sul tuo cellulare per non vederti più usare la cartina>>.

Steve scosse la testa divertito <<Non me lo ricordare, dopo che sono entrato nel suo laboratorio senza permesso mi ha cacciato via e il giorno dopo me lo ha installato>>.

Lo guardai divertita <<E lo sapevi usare?>>.
Scosse la testa <<Essendo una frana completa con la tecnologia di oggi, ha dovuto venirmi dietro per quattro giorni filati prima che avessi capito...mi ha maledetto in ogni lingua conosciuta, ma per non incappare in altri problemi lo ha spiegato anche a Bucky>>.
<<E lui è stato bravo?>>.
<<Più di me di sicuro, già dopo un ora aveva capito tutto ed è stata la prima volta che Tony si è complimentato con lui da quando era entrato negli Avengers...anzi lo ha persino abbracciato facendolo diventare rosso in viso come non ho mai visto>>.

A quelle parole risi <<Povero Bucky, sicuramente avrebbe voluto sotterrarsi per l'imbarazzo>>.
<<Per dire un eufemismo, Sam ovviamente non perse tempo e lo prese in giro per una settimana...mi è toccato fare il confessore di entrambi, ma non mi sono schiarato>>.
Natasha sbuffò divertita <<Non dire stupidaggini Rogers! Hai dato ragione a Bucky e a ragion veduta, Wilson a volte sa essere irritante come un sassolino in una scarpa>>.
<<Lo so, ma io non posso schiararmi ufficialmente Nat! Sono amico di entrambi e un mio schieramento causerebbe una ferita profonda su tutti e due, quindi preferisco starne fuori>>.
Io annuì <<Non fa una grinza>> aveva ragione sul fatto che essendo suoi amici non si poteva schierare.
Natasha mi fissò <<Gli dai ragione?>>.
<<Si, insomma se io fossi Bucky non vorrei che un mio amico si schiarasse, se anche scegliesse me>>.
Steve si posò le mani sui fianchi e disse <<Grazie Aveline, almeno tu mi capisci>>.
Risi e risposi <<Non serve ringraziarmi, infondo è quello che penso>>.
Nat intervenne con fare divertito <<Vi siete schiarati voi due è! E contro di me per giunta>>.

Io e Steve ridemmo e quest'ultimo disse <<Non ci siamo schiarati contro di te Romanoff, sono solo divergenze d'opinione, vero Aveline?>>.
Annuì sorridente <<Niente di personale>>.
Lei sbuffò <<Si si...andatele a raccontare al cane queste cose, tanto non mi fregate e tanto per la cronaca, questa cosa me la sono legata al dito>>.
Io con finta paura chiesi <<E con questo me la farai pagare durante l'allenamento?>>.
<<Può essere, io colpisco quando meno te l'aspetti>>.

Guardai il mio amico di fianco a me ed esclamai <<Steve ti prego salvami>>.
Lui ridacchiò <<Farò il possibile, ma sono sicura che avrà qualcosa in serbo anche per me>>.
Gli detti un pugno scherzoso sul braccio <<E questo è per dirmi che ogni uno deve pensare per se?>>.
Lui scosse la testa <<Non lo farei mai>>.

Natasha sorridendo intervenne <<Ha ragione, lui è la sola persona nell'intero universo che pensa sempre agli altri prima di se stesso>>.
<<Un gentiluomo insomma>>.
<<Di altri tempi>>.
<<Non se ne trovano più così>>.
<<Una cosa che lo rende affascinante, ma questo zuccone sembra che nessuna donna gli vada bene e devi vedere le donne cosa fanno quando lo vedono per strada, fanno gli occhi a cuoricino e una persino lo ha chiamato "Stallone americano di prima qualità">> rise e continuò <<Ovviamente è diventato rosso come un peperone ed ha aumentato il passo per allontanarsi il più possibile da quelle donne in calore, ci abbiamo riso su per una settimana, specialmente Tony, ma poi lo abbiamo lasciato in pace per la sua dignità>>.

Steve scosse la testa <<Stai giocando a un brutto gioco Romanoff>>.
<<Oh...che paura!>>.
<<Si si, gioca con il fuoco e vedrai che prima o poi ti scotti di sicuro>>.
<<Ho sempre rischiato di scottarmi Rogers, per tutta la mia vita poteva essere l'ultima volta che camminavo in questa terra, ma non è mai successo e chiamalo destino o fortuna, il fatto sta che sono ancora qui>>.
<<Sei qui grazie alla tua abilità Nat, non per il destino o per la fortuna>>.
Io intervenni <<Mi associo>>.
Lei mi guardò <<Chi sa perché ciò non mi sorprende>>.
<<Stiamo elogiando le tue abilità Natasha, non devi prendertela>>.

Lei fece un gesto di non curanza con la mano destra <<Non me la sono presa tranquilla, ci vuole ben altro per ferirmi>>.
Steve ridacchiò <<E non so nemmeno cosa sia, in tutti questi anni non l'ho mai scoperto>>.
<<E mai lo scoprirai>>.
<<Si se voglio aver cara la pelle>>.
<<Impari in fretta>> e si dettero una pacca sulla spalla scoppiando a ridere...ammiravo il legame forte che li univa e anzi, lo invidiavo.

Non so nemmeno io il perché, ma una parte di me sperava di avere un legame così con Strange, solido e disposti a supportarci nel momento del bisogno, ma so che non potrà mai capitare perché lui mi reputa un peso, un intrusa che abita a casa sua, una persona di cui si vuole liberare presto come un malattia...vorrei tanto che le cose tra noi fossero migliori, ma più faccio la gentile, più lui mi tratta male ed è finita con un litigio...le cose non torneranno normali tanto presto tra noi e la cosa mi terrorizza, ho paura che renda tutto difficile solo perché ho detto una parola di troppo e lui non riesce a staccarsi dal suo ego nemmeno per dire che anche lui ha sbagliato...tutta questa situazione è un casino e che stavolta non tocca a me rimediare, sta a lui.

Posso dire però che ho un legame solido con i Guardiani e che potrebbe espandersi con gli Avengers una volta conosciuti meglio...questo mi rincuorava un po', perché da quando mi era successo tutto questo dentro di me sentivo solo la solitudine e nient'altro, ho sempre paura che le persone a me vicino mi facciano del male e la cosa era sempre presente anche se facevo di tutto per cacciala via, dicendomi che andrà tutto bene e che loro sono miei amici...per un po' funziona, ma poi ritorna tutto più amplificato e ciò mi fa pensare che necessito di una persona la mio fianco che scacci questa paura...la paura di restare da sola.

Ero così immersa in questi pensieri che sobbalzai quando la voce profonda e preoccupata di Steve mi arrivò alle orecchie <<Aveline tutto bene?>>.
Scossi la testa per riprendermi e risposi <<Sto bene, ero solo...immersa in una mia riflessione, tutto qui>>.
<<Eravamo preoccupati non sentendoti più parlare, pensavamo che stessi male o che avevamo fatto qualcosa di male>>.
<<No no tranquilli, non avete fatto niente di male>>.
<<Sicura?>>.
<<Si, pensavo solo a quanto invidio il vostro rapporto>>.
Natasha chiese confusa <<Perché?>>.
<<Voi potete contare su di voi e vi volete bene, vi ho visti...io non ho nessuno e colui con cui vorrei instaurare un rapporto solido come il vostro mi considera una pezza da piedi per essere gentili, pensavo solo a questo ecco>> non so, sentivo di dovermi spiegare con loro e anche che potevo aprirmi...per quanto mi è concesso almeno.

I due si guardarono e Steve disse <<Ho il sospetto di sapere qual è quella persona Aveline>>.
Feci una risata finta <<Mi sa che non è una cosa segreta>>.
Nat ridacchiò <<Non lo è mia cara, sappiamo di chi si tratta e vogliamo sapere tutto>>.
<<Come dei confessori?>>.
Steve rise <<Se lo vuoi chiamare così>> scosse la testa divertito e poi continuò <<Ieri Strange ci ha parlato cosa pensa di te e immagino che non siete in buoni rapporti>>.
<<Per dire un eufemismo...ma di preciso cosa pensa di me?>>.
<<Aveline io...>>.
Lo interruppi <<Steve ti prego>>.

Dopo avermi fissato per qualche secondo sospirò e poi rispose <<Che sei una chiacchierona, impicciona e sfacciata>>.
Ribollivo di rabbia, ma non lo detti a vedere <<E' quello che pensa di me allora...bene, tanto penso altrettanto peggio di lui>>.
Nat esclamò <<Non mi sorprende>>.
La guardai <<Perché?>>.
<<Perché è sputato a Stark ed io ci ho messo un bel po' per farmelo andare a genio, ancora vorrei prenderlo a sberle quando si comporta da stronzo egocentrico>>.
<<La stessa cosa io, ma non con Tony! Sia chiaro, ma con Strange>>.
<<E che ci abiti insieme>>.
<<Non vedo l'ora di andarmene>>.
Steve curioso chiese <<Esattamente cos'ha fatto per suscitare questo mal contento?>>.

Lo fissai e chiesi in modo implorante <<Domanda di riserva?>>.
<<Aveline ti devi aprire con noi, ti puoi fidare perché non sei sola>>.
Gli sorrisi grata <<Mi fido e non è che non voglio parlarvene, ma adesso vorrei dedicarmi all'allenamento per un oretta e più senza pensare a Strange...vi prego>>.

I due, forse anche a causa del mio tono implorante, annuirono e Steve disse <<Va bene Aveline, pensiamo all'allenamento>>.
Natasha come avevo pensato aggiunse <<Ma poi vogliamo sapere tutto>>.

La guardai con il sopracciglio destro alzato, ma con aria divertita chiesi <<Ti hanno mai detto che sei una pettegola Nat?>>.
<<Non recentemente>>.
<<Ma te lo dicono>>.
<<Certo! Ma non me ne importa molto, non bado a cosa pensano di me le altre persone, l'unica opinione che mi importa è quella dei miei compagni...e della tua ovviamente>> e poi mi fece l'occhiolino con fare complice...riusciva sempre a sorprendermi il fatto che sia lei che il resto degli Avengers mi trattino come una di loro, come se fossi stata una loro compagna di squadra da sempre, fin dalla fondazione di questa squadra...di questa famiglia, perché è quello che sono, una famiglia unita e pronti a difendersi l'un l'altro...era ammirevole e spero che molto presto anche io possa godere di questo amore familiare, mi accorsi solo ora di volerlo con tutto il cuore.

Gli sorrisi e poi dissi <<Se può esserti di conforto Nat, io penso bene di te...anche se sei un'impicciona>>.
Lei ridacchiò <<Un'impicciona che ti ridurrà a una poltiglia durante l'allenamento, non ci andrò morbida con te sappilo>>.
<<Lo so ahimè...>> poi guardai l'unico uomo nella stanza <<Steve ci vai leggero con una principiante vero?>>.
<<Cercherò Aveline, ma non posso nemmeno andarci tanto leggero>>.

Misi le mani sui fianchi e poi dissi <<Non ci credo! Sono circondata e volete farmi fuori>>.
Nat ridacchiò <<Tutto vale in guerra, almeno ciò che può metterti in vantaggio sul nemico>>.
<<Bè io non sono il vostro nemico, sono la donna che vi è stata affidata da Peter e il resto dei Guardiani>>.
<<Lo sappiamo, ma vogliamo insegnarti a resistere anche nelle situazione più dure che ti si presenteranno davanti a te>>.
<<Avresti anche ragione>>.

Steve mi posò la mano destra sulla mia spalla e disse <<Imparerai con il tempo Aveline, non avvilirti se troverai delle difficoltà all'inizio, tutti abbiamo avuto i nostri gratta capi all'inizio della nostra carriera, nessuno nasce maestro...nemmeno lo Stregone di Bleecker Street>> e anche lui mi fece l'occhiolino in modo complice, forse aveva intuito cos'era successo tra me e Strange...o se lo era aspettato conoscendo il carattere dello Stregone, fatto sta che non mi fece domande in merito, anche se sapevo che gli dovevo una spiegazione come minimo per ripagare la loro gentilezza, si stavano facendo carico di farmi diventare un' Avenger e soprattutto di una donna con un potere distruttivo nelle vene che se dovesse lasciarsi andare potrebbe distruggerli...gli dovevo questo ed altro.
Gli sorrisi grata e poi dissi <<Questo mi tira su la giornata>>.
<<Lo speravo>>.

Mi ero accorta dell'assenza di due Avenger, così per cambiare discorso chiesi <<Dove sono Sam e Bucky?>>.
<<Sono andati a New York per delle commissioni, ma tornano per pranzo e con l'occasione portano qualcosa di pronto>>.
<<Perché di solito cucinate?>>.
<<Certo! Siamo dei cuochi provetti e sopraffini, vero Nat?>>.
Lei annuì <<I migliori sul mercato>>.
<<Addirittura?>>.
<<Noto una nota derisoria nella tua voce>>.
<<Cosa? Io? Ti starai sbagliando>>.
<<Invece l'ho notata e sai una cosa? La prossima volta ti cuciniamo noi, ti faremo un piatto da gourmet da leccarti i baffi>> e mi dette la mano.
Io gliela strinsi con vigore <<Ci sto>>.

Steve mi guardò sorridendo <<A Natasha piacciono le sfide>> poi si sfregò le mani e continuò <<Direi di iniziare, se no arriva mezzogiorno e siamo ancora qui>>.
<<Giusto...cosa devo fare?>>.
<<Bè direi di iniziare con una corsetta per sgranchirsi le gambe, poi facciamo un po' di stretching e poi iniziamo con le pose basilari del combattimento, oggi non ti faremo partire con il botto perché prima devi sapere come partire e tutto il resto, ti va bene?>>.
Io annuì <<Gli allenatori siete voi, io eseguo solo le vostre direttive>>.

Steve sembrò soddisfatto della risposta, perché la russa rise e poi disse <<Hai visto Rogers? Una persona esegue i tuoi ordini volentieri>>.
Confusa chiesi <<Perché voi non li eseguite?>>.
Fu Steve a rispondere <<Li eseguono solo quando gli fanno comodo, per il resto fanno di testa loro>>.
Lo fissai sorridendo <<Allora hai un grosso grattacapo>>.
<<Non me ne parlare>>.
Nat gli diede un pugno affettuoso sulla spalla <<Non prendertela Rogers, sai che in questa squadra ci sono un sacco di teste calde>>.
<<Lo so, per mia sfortuna>> poi mi fissò e chiese <<Aveline vuoi andare a correre fuori o preferisci qui? Come preferisci>>.
<<Devo decidere io?>>.
<<Bè si, sei tu la diretta interessata>>.
Ci pensai un attimo e poi risposi <<Se è così andiamo fuori, mi sentirei più tranquilla>>.
<<E fuori sia! Poi torniamo dentro e cominciamo>>.
<<Perfetto!>> saltellavo sul posto come una scolaretta in gita.

Loro risero vedendomi così entusiasta e poi Natasha disse <<Ho pensato che essendo che conosci solo le musiche di Quill, dopo ti faremo ascoltare qualche musica di questi tempi che ne dici?>>.
<<Che va bene per me, ma cos'hanno le musiche di Peter?>>.
<<Niente, solo...che sono da vecchi>>.
<<Vecchi?>> scoppiai a ridere e dopo essermi calmata continuai <<Questa gliela devo dire>>.
<<Sarà indignato>>.
<<Come minimo, ma sarebbe buono prendere la Milano e tornare qui a dartele di santa ragione, anche se sei una donna>>.
<<Io sono pronta a riceverlo>>.

Steve intervenne <<Posso capirlo sapete? Questi scapestrati criticano la musica che ascolto>>.
Lo fissai sorridendo <<E cosa ascolti di così terribile?>>.
<<Anni 40, musica dei miei tempi insomma>>.
<<E cosa c'è di male? Anzi vorrei ascoltarla>>.
<<Appena ne avrò l'occasione te le farò ascoltare>>.
<<Ci conto...comunque perché le criticano?>>.
<<Per lo stesso motivo di Quill, per loro sono da vecchi>>.
<<Io non le ho ancora sentite ma sono sicura che mi piaceranno>>.
<<Grazie Aveline>>.
<<E di che? Per così poco?>>.
<<Anche le cose più piccole possono avere significato>>.
<<Parole profonde Steve>>.

Natasha intervenne <<A volte sembra un biscotto della fortuna, sempre pronto a dirti frasi saggie sulla vita>>.
Il Capitano la guardò <<Se non ci fossi io Romanoff con queste frasi voi sareste in balia del mare mosso senza il faro, comprendi?>>.
<<Oh io comprendo, che ti piace metterti in mostra>>.
<<Non è vero! Non lo sono mai stato>>.

Lei si avvicinò a lui e con un ghigno disse <<Mai dire mai>> sembravano marito e moglie, se non sapessi che Nat stava con Bruce avrei pensato che lei e Steve stessero insieme...una cosa bizzarra.

Battei le mani per richiamarli all'ordine e poi intervenni <<Ragazzi non voglio interrompere il vostro diverbio matrimoniale, ma non dovevamo andare fuori?>>.
Loro mi fissarono e Nat rispose <<Hai ragione, se non ci sbrighiamo siamo fuori dai tempi previsti, ma sappi che ho deliberatamente ignorato l'ultima frase sul diverbio matrimoniale>>.
<<Perché ti farebbe fastidio avere Steve come marito?>>.
<<Certo che no, ma io amo Bruce e poi vedo Rogers come un amico>>.
Steve aggiunse <<Anche per me>>.

L'altra lo indicò e con voce complice disse <<Ti trovo la ragazza prima o poi, sappilo>>.
<<Pensa all'allenamento di Aveline e poi alla mia fidanzata>>.
<<Sono multi - tasking>> poi mosse le mani e ci fece segno di uscire <<Forza! Andale !>>.

Io mi avviai verso l'uscita con Steve al mio fianco, ma prima di attraversare la porta mi voltai verso di lei <<Sei un comandante spietato Natasha>>.
<<Grazie cara>> gli tirai una linguaccia e ci avviammo all'aria aperta per dare inizio all'allenamento.

La corsa durò una mezzoretta abbondante, contando anche lo stretching e già avevo le gambe doloranti, non che mi impedisse di camminare o altro, ma sentivo lo sforzo che avevo compiuto e già bastava, però la consapevolezza che poi avrei imparato le basi del combattimento mi dava forza.

Sudavo come una capra tibetana e anche Nat lo era, infatti eravamo sedute su una panca per riposarci asciugandoci con un asciugamano, ma la cosa che mi sbalordì fu che Steve era fresco come una rosa e sembrava quasi riposato, infatti presa dalla curiosità gli chiesi <<Come diamine fai a non sudare Steve? Sembri come se non avessi corso capperi!>>.

Mise le mani sui fianchi sorridendomi e poi rispose <<E' perché ho il Siero del Supersoldato nelle vene>>.
<<Siero del Supersoldato? E cos'è?>>.
<<Un siero capace d' incrementare tutte le capacità fisiche e mentali di un essere umano portandole all'apice della perfezione, il mio metabolismo è accelerato, quindi non provo fatica e non posso ubriacarmi>>.
<<Non puoi ubriacarti?>>.
Scosse la testa <<Non posso>>.
La mia curiosità era a mille <<Tu sei l'unico con il siero Steve?>>.
<<Si, sono l'unico beneficiario diciamo così, ma Bucky ha una variante in corpo e durante la Seconda Guerra Mondiale c'è stato un'altra persona che lo possedeva, ma a lui ha causato danni...il Dottor Abraham Erskine, colui che mi ha trasformato in Captain America, diceva che il siero amplifica oltre al fisico anche tutto quello che c'è all'interno, quindi cattivo diventa peggiore e buono diventa migliore>>.
<<Bè tu sei diventato migliore, ma l'altra persona è diventata peggiore?>>.
<<La peggiore che abbia mai visto, si chiamava...>>.

Non sentì il nome perché un mal di testa mi colse all'improvviso facendomi mettere le mani sui capelli dal dolore...assomigliava molto al mal di testa che avevo avuto sulla Milano quando mi sono ricordata il nome.

Delle immagini mi apparvero nella mente...questo però la scorsa volta non era successo.


Un cubo che emanava una grande luce azzurra mi apparve davanti ed era in mano a un uomo con la faccia rossa e scheletrica vestito di nero, sulla manica faceva bella mostra di se un simbolo...un teschio con dei tentacoli che fuoriuscivano da esso.

Delle frasi mi si insinuarono in testa.

"Il Tesseract era il gioiello della collezione di Odino".

"Non è per gli occhi degli uomini comuni".

"Non puoi controllare il potere che possiedi, brucerai!".

"Signori, in poche parole, ho imbrigliato il potere degli dèi!".

"Ma sapevamo entrambi che l'HYDRA non poteva più crescere all'ombra di Hitler...Hail HYDRA!".

"Qualunque cosa ti abbia raccontato Erskine, sono stato io il suo più grande successo!".

"Provava risentimento per il mio genio e ha tentato di negare ciò che era legittimamente mio".

"Avresti potuto avere il potere degli dèi!".

"Io ho visto il futuro, Capitano! Non esistono bandiere!".

Poi sentì la voce di Steve.

"Questa è la mia scelta".

Poi sentì la voce di Natasha.

"Questo è il Tesseract, la sua energia potrebbe distruggere il pianeta".

Una strana voce che non conoscevo si palesò poi nella mia mente.

"Mondi più grandi che il Tesseract rivelerà".

Altre voci si susseguirono.

"Il Tesseract mi ha mostrato tantissime cose! È più che conoscenza...è verità!".

"Ho visto il vero potere del Tesseract e quando lo esercito...".

"Avere il Tesseract, avere il potere... uno smisurato potere!".

Poi come tutto iniziò, finì, lasciandomi solo il mal di testa come ricordo...cosa diamine era successo? Chi era quel tizio? Sembrava..."Teschio Rosso"...una voce me lo sussurrò lasciandomi basita.

Sia Steve che Natasha accorsero al mio fianco preoccupati vedendomi che tenevo la testa tra le mani sofferente e il primo chiese <<Aveline? Cos'hai? Stai bene?>>.
Con voce sofferente risposi <<Sto...bene tranquilli>>.
Nat si sedette al mio fianco e disse <<Non mi sembra che stai bene>>.
Steve rincarò la dose <<Infatti, puoi essere onesta con noi e lo sai, quindi cosa ti è successo?>>.

Quando il dolore si attenuò un pochino mi tolsi le mani dai capelli e risposi <<Ho avuto un forte mal di testa>>.
La russa chiese <<Ti è mai successo prima?>>.
Annuì <<Quando stavo con i Guardiani, mi è venuto un mal di testa come questo e li mi sono ricordata il mio nome>>.
Steve con sguardo curioso chiese <<Stavolta ti sei ricordata qualcosa del tuo passato?>>.
Scossi la testa <<No, erano frasi...poi un uomo strano mi era apparso davanti a me con in mano un cubo azzurrognolo...parole come Odino, HYDRA, Erskine e Tesseract erano comuni...qualcuno di voi due sa spiegarmi il motivo di queste frasi? Io...non so cosa siano>>.

I due si guardarono con sguardo allarmato e poi Steve mi fissò attentamente <<Sei sicura di aver visto e sentito queste cose Aveline?>>.
<<Sicurissima...perché?>>.
Lo vidi titubante nel rispondere a questa domanda, quindi Nat sbuffò sonoramente e disse <<Steve diglielo, ha il diritto di saperlo essendo che diventerà una di noi>>.
Non volevo che mi nascondessero delle cose così intervenni <<Non voglio che mi teniate all'oscuro ragazzi, se sapete qualcosa, ditemelo per favore>>.

Mi fissò per qualche secondo e poi rispose <<E va bene...per noi quelle parole hanno molto senso perché fanno parte della nostra storia, partiamo dal Tesseract okay?>> si sedette e continuò <<Il Tesseract è una specie di contenitore per la Gemma dello Spazio, una delle Gemme dell'Infinito...sai cosa sono?>>.
<<Wong me ne ha accennato, ma ha promesso di raccontarmi la loro storia>>.

Lui annuì <<Io ci ho avuto a che fare durante la Seconda Guerra Mondiale, ho impedito a uno psicopatico chiamato...>>.
Lo interruppi <<Teschio Rosso>>.
<<Esatto...come fai a saperlo?>>.
<<Una voce me lo ha sussurrato...non so dirti di più perché questo sconcerta anche me>>.

<<Non preoccuparti, comunque si...Teschio Rosso voleva usare l'energia del Tesseract per uccidere molta gente, ma sono riuscita a fermarlo prima che completasse il suo piano e per farlo mi sono dovuto schiantare sui ghiacci ibernandomi per settant'anni>>.

Gli posai una mano sulla spalla <<Mi dispiace molto Steve, presumo che hai lasciato indietro persone che ti stavano a cuore>>.
Lui annuì <<Una persona si, però mi consolo che Bucky sia qui con me...almeno ho una persona del mio passato>>.
<<Vedo quanto siete uniti>>.

Natasha dopo qualche secondo continuò il racconto <<Il Tesseract fu costudito dallo S.H.I.E.L.D. fin da quando il padre di Tony, Howard Stark, non lo trovò durante le ricerche per trovare Steve.
Sette anni fa fu rubato da Loki, il Dio degli Inganni e fratello di Thor, che lo usò per conquistare la Terra con il suo esercito di Chitauri, ma noi riuscimmo a fermarlo e restituendo ad Asgard ciò che gli apparteneva...li nacquero gli Avengers originali>>.
<<E il Tesseract è ancora ad Asgard?>>.
<<Ben custodito, Thor ha fatto molte pressioni sul fatto di sorvegliarlo a vista>>.
<<Immagino per la sua pericolosità>>.
<<Esatto, quella cosa a fatto più danni di qualsiasi arma umana>>.
<<Chi può custodirlo meglio degli Dei>>.
<<Nessuno>>.

La curiosità mi aveva accesso così continuai <<E chi è Odino?>>.
Lei si voltò completamente verso di me e rispose <<Odino è il Padre degli Dei, Sovrano di Asgard ed è il padre di Thor>>.
<<E il Tesseract apparteneva a lui?>>.
<<Si, ma poi lo ha spedito sulla Terra>>.
<<E come mai?>>.
<<Credo per tenerlo al sicuro, ma non lo so...questo devi chiederlo a Thor>>.
Annuì e chiesi <<E l'HYDRA? Cos'è esattamente?>>.

Fu Steve a rispondermi <<Era un organizzazione criminale fondata durante la Seconda Guerra Mondiale il cui unico scopo era conquistare il mondo con atti terroristici per istituire un nuovo ordine mondiale di stampo nazional socialista ed era guidata da Teschio Rosso, pensavo di averla sconfitta dopo aver fermato il loro capo, ma non fu così perché come diceva il loro motto "Tagli una testa e altre due ne spuntano furi"...scoprì che era sopravvissuta e che aveva causato disastri, guerre e molto altro durante la mia assenza infiltrandosi persino nello S.H.I.E.L.D., alla fine gli abbiamo smascherati ed io e gli Avengers gli abbiamo dato la caccia in tutto il mondo per sradicare quegli infami>>.
<<Ma esiste ancora?>>.
<<Io spero di no, gli abbiamo tolto molti comandanti, ma ormai niente può sorprendermi...però sta tranquilla, se non fosse sconfitta ci faremo trovare pronti>>.

Gli sorrisi e dopo avermi passato una mano sulla faccia dissi <<Mi dispiace per questa mia curiosità incontrollabile, magari vi ho fatto ricordare cose dolorose>>.
Natasha intervenne ridacchiando <<Ma che dici Ava! Non devi scusarti, specialmente per questo>>.
Steve aggiunse <<E la curiosità non è un crimine, puoi chiederci qualunque cosa, infondo tu devi recuperare molte cose e credimi, io ti capisco...dovevo recuperare settant'anni di avvenimenti>>.
Io risi <<Immagino che lavoraccio è stato>>.
<<Proprio un lavoraccio, ma per mia fortuna ho incontrato persone che mi hanno aiutato e noi lo faremo con te, per qualsiasi cosa>>.
<<Grazie ragazzi, non sapete come mi sento nuda senza ricordare nulla>>.
<<Lo immaginiamo, ma è per questo che ci siamo noi>> erano completamente diversi da Strange, erano disponibili a saziare la mia curiosità, mentre lui diceva che era un male...due cose completamente diverse.

Steve si alzò e guardandomi preoccupato chiese <<Aveline ce la fai a continuare l'allenamento? Vuoi che rimandiamo?>>.

Rimandare significherebbe tornare al Sanctum Sanctorum prima del tempo e io non volevo rivedere Strange tanto presto, poi il mal di testa mi era passato, quindi lo fissai sorridendo <<No ce la faccio, tranquillo Steve>>.
<<Sicura?>>.
<<Sicurissima>>.
<<Bene allora, partiamo con le basi di combattimento...non ti faremo fare nulla di difficile oggi, quindi sta tranquilla>>.

Dopo che anche io e Nat ci fummo alzate quest'ultima disse <<Non sarebbe il caso di fargli tirare un po' di pugni sul sacco da box? Prima di fare altro deve imparare come si tira un pugno>>.
La guardai <<Mi reputi una schiappa per caso?>>.
<<No, solo che ci sono molti tipi di pugni e devi imparare come muoverti>>.
Steve intervenne a dargli man forte <<Forse ha ragione Natasha, se impari come muoverti la prossima volta possiamo passare alle mosse>>.
Io annuì <<Se per voi è meglio così va bene>>.
Nat con voce divertita chiese <<Pensavi che ti insegnassimo subito i calci rotanti?>>.
<<Perché esistono?>>.
<<Certo che esistono! Solo che è una mossa delle arti marziali e per te è ancora presto per impararli, poi fa molto "Dalla Cina con Furore" con Bruce Lee>>.
Steve divertito disse <<Ma se vorrai te lo insegneremo, ma molto più avanti>>.
Io annuì e poi chiese <<Allora, dove sono questi sacchi da box? Voglio imparare a dare i pugni>>.
Steve stava per muoversi, ma si bloccò di colpo per poi voltarsi verso di me <<Forse ho una cosa migliore, vieni>> curiosa di cosa si trattasse lo seguì insieme a Nat.

Mi fece fermare in mezzo a un tappetino blu e poi prese qualcosa da un sacco nero lasciato vicino a una colonna, quando si rialzò vidi che si trattava di un paio di guanti neri e curiosa chiesi <<Cosa sono?>>.
<<Sono guanti da allenamento e servono per boxare, ci permette di allenarci con i pugni>>.
Alzai le sopracciglia <<Quindi...dovrei dare i pugni su quei guantoni?>>.
<<Esatto, ti aiuterà a concentrarti ad avere un avversario davanti e anche a tirare i pugni>>.
Nat sogghignò <<Bella pensata Rogers>>.
Scrollai le spalle e chiesi <<Cosa devo fare?>>.

Fu la rossa a rispondermi <<Mettiti davanti a lui per prima cosa.
Poi devi assumere una posizione stabile e pronta all'azione; tieni la spina dorsale dritta; appoggiati sulle punte dei piedi e distribuisci equamente il peso su entrambi; per avanzare, fai un passo con il piede anteriore e fai scivolare quello posteriore; fai un passo e scivola quando ti muovi di fianco; mantieni rilassata la parte superiore del corpo quando ti muovi; non devi mai incrociare i piedi; devi fare passi brevi e fulminei che ti permettano di rimanere sempre al limite della portata del tuo avversario; impara meglio che puoi a ruotare, a compiere passi diagonali seguendo la linea del piede anteriore ed anche nella direzione opposta in modo di avere molta mobilità in combattimento; esercita sempre le gambe e se puoi allenati anche con il sacco da boxe anche durante la nostra assenza così da non perdere le nozioni del combattimento...guarda come faccio io>> e incominciò a mostrarmi tutto quello che mi aveva detto sotto il mio sguardo ammirato e curioso...era davvero brava e sinuosa, i suoi movimenti erano lo specchio dei duri allenamenti che si era imposta per diventare com'era adesso...provavo molta ammirazione nei suoi confronti.

Dopo che ebbe finito di mostrarmi i movimenti mi guardò sorridendo e disse <<Prova tu>>.
Steve aggiunse mettendosi anche lui nella giusta posizione <<E ricorda, se non ci riesci la prima volta non succede niente, l'importante è rialzarsi e riprovare>>.
Annuì e dopo aver scrollato le spalle mi misi in posizione, cercando di imitare il più possibile le mosse che Nat mi aveva mostrato e chiesi all'uomo davanti a me <<Devo dare pugni forti o andarci piano?>>.
Lui mi sorrise incoraggiante <<Da pure pugni forti, io sono una roccia>>.
<<D'accordo>>.

Stavo per tirare un pugno al guantone, ma la russa intervenne alzando le mani <<Aspettate! Aspettate!>>.
Noi la fissammo interdetti e Steve chiese <<Cosa c'è Nat?>>.
<<Rendiamo l'atmosfera più...favorevole>>.
<<E con cosa?>>.
<<Con un po' di sana musica!>>.
<<Non credo...>>.
<<Che sia il caso?>>.
<<Esatto>>.
<<Lasciamo decidere a lei Rogers, che ne dici?>>.
<<Che va bene>> mi guardò e chiese <<Aveline vuoi ascoltare un po' di musica finché ci alleniamo?>>.
Sorrisi <<Certo! Adoro la musica e poi mi aiuta a concentrarmi>>.
Nat esclamò felice <<E musica sia!>> poi si avviò verso uno stereo vicino al muro e dopo aver premuto dei tasti la musica uscì dalle casse prendendo tutta la palestra con le sue note movimentate.
Curiosa chiesi <<Che musica è?>>.

Dopo che fu tornata vicino a noi muovendo i fianchi rispose <<Si chiama Believer degli Imagine Dragons>>.
<<E' molto belle e...movimentata>>.
<<Vero? Ti da carica e mi piace ascoltarla quando mi alleno>>.
<<Spero che me la dia anche a me la carica>>.

Lei stava per palare ma Steve la interruppe <<Spero anche che possiamo iniziare questo beneamato allenamento>>.
Lo guardai <<Giusto...iniziamo>> mi rimisi in posizione di combattimento e cominciai a tirare i pugni sui guantoni sotto le note movimentate di Believer.

Dopo due ore di sfiancanti pugni sui guantoni d'allenamento ed essermi corretta un paio di volte, finalmente il Capitano aveva decretato l'allenamento chiuso e che era ora di andare a pranzo, ormai erano le undici e mezza e i due Avenger che erano andati a New York erano tornati con il pranzo...il mio stomaco brontolava per la fame e ormai avevo le braccia e gambe doloranti, avevo persino paura di non riuscire a camminare.

Mi sedetti sulla panca con un tonfo e mentre toglievo le fasce che la russa mi aveva applicato sulle mani per non rischiare di rompermi le nocche dissi <<Sono distrutta>> oltre al dolore alle braccia e alle gambe, avevo anche il sudore che scendeva copiosamente dalla fronte e dal petto...ero una massa ambulante di sudore e mi sentivo sporca, non era una bella sensazione.

Steve e Natasha mi raggiunsero e quest'ultima mi passò un asciugamano pulito <<Immagino, con tutto questo sudore potresti far uscire l'Hudson dai margini>>.
Notando la sua nota divertita la guardai <<Noto un certo sarcasmo>>.
<<Può essere>> scuotei la testa divertita e poi mi passai l'asciugamano sulla faccia e sul corpo per togliere via il più possibile ogni traccia di sudore...mi ci voleva una doccia.

Steve dopo essersi tolto via i guantoni e averli posati sulla panca mi guardò con un sorriso fiero <<Siamo agli inizi Aveline, ma oggi sei stata brava>>.

Lo guardai sorridendo <<Ti ringrazio Steve>> mi passai l'asciugamano sulla nuca e poi lo riguardai <<Almeno qualcuno apprezza i miei sforzi>> dovevo smetterla di pensare a Strange...perché non riuscivo a togliermelo dalla testa? Specialmente dopo come mi aveva trattata? Sarà per il fatto che mi brucia essere stata il soggetto della sua rabbia e del suo sarcasmo...sarà sicuramente così.

Questa frase non deve essere sfuggita a Natasha perché chiese sorridendomi <<Quel qualcuno abita al 177a di Bleecker Street vero?>>.
<<Si...>> io abbassai gli occhi incapace di dire una parola, quando si parlava di lui non so il perché, ma la mia voce sembrava bloccarsi e anche tutta la mia buona volontà di spiegare cos'è successo.

La tenacia della rossa poi non mi era d'aiuto perché non mollava l'osso <<Dai racconta cos'ha combinato Strange, perché sappiamo che ha fatto qualcosa>>.
<<E' così evidente?>>.
<<Che è successo qualcosa tra voi? Si, si nota molto perché ogni volta che si parla di lui ti irrigidisci e vuoi cambiare discorso, ma sta volta non puoi scappare all'interrogatorio della sottoscritta>>.
<<Ma è pronto e ho fame!>>.
<<Non mi importa, hai aspettato fino adesso e potrai aspettare ancora qualche minuto>> e sbuffai sonoramente...non volevo parlarne.

Steve con voce gentile disse <<Aveline non possiamo obbligarti a raccontarci cos'è successo, quindi non lo faremo, ma pensa a questo...>> mi posò le mani sulle spalle e continuò <<Non puoi tenerti tutto dentro perché finirai per scoppiare, non devi avere paura del nostro giudizio perché noi siamo qui per ascoltarti ed aiutarti...puoi fidarti di noi>>.

Lo fissai attentamente e dopo aver riflettuto sul fatto che glielo dovevo, ma soprattutto che avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, annuì e dissi <<Va bene...E' successo che ieri abbiamo litigato e di brutto>>.
Lui mi fissò curioso <<Litigato? Per cosa?>>.
<<Ieri c'è stato il nostro primo allenamento e ho avuto delle difficoltà, insomma devo ancora abituarmi al fatto di avere dei poteri, quindi potete immaginare quanto sia difficile per me controllarli e tirarli fuori come un coniglio da un cilindro...per lui è tutto facile, lui è l'uomo perfetto al mondo e che non fallisce mai>>.
Nat mormorò <<Conosciamo il suo grande ego, assomiglia moltissimo a Stark>>.
<<Ecco un'altra cosa che detesta! Essere paragonato a Tony>>.
<<Ma è la verità! Comunque continua>>.
<<Una persona dovrebbe essere comprensiva e non pretendere subito da te risultati immediati, come avete fatto voi, ma lui no...pretendeva il meglio senza guardare i piccoli progressi che avevo fatto>>.
<<E ne hai fatti?>>.
Annuì <<Sono riuscita ad accenderli e spegnerli, senza fare del male a qualcuno>>.
Steve disse <<E' un ottimo risultato>>.
<<Vallo a dire a lui, quando a pranzo Wong gli ha chiesto com'ero andata lui a risposto "Ci sono stati dei lievi progressi, ma ci si deve lavorare ancora su"...vi rendete conto? Mi ha demoralizzato e fatto sentire come se quello che avevo fatto non fosse niente! Ci ho messo tutto l'impegno possibile per riuscirci e lui nemmeno un piccolo riconoscimento...non lo trovo giusto>>.
Natasha mormorò <<Che stronzo...>>.
Steve si mise le mani sui fianchi <<Già>> poi mi fissò <<Scommetto che non è finita li vero?>>.

Io annuì <<Ero così arrabbiata che forse ho detto qualcosa che non dovevo>>.
<<E cosa?>>.
<<Una frase che mi pento di aver detto, "Forse lei dovrebbe imparare un po' di umiltà essendo che si crede superiore agli altri", appena l'ho detta mi sono pentita all'istante perché non potevo dire questo senza conoscerlo...ovviamente lui se l'è presa lasciando la stanza, aveva trovato un pretesto per andarsene perché doveva venire qui da voi...non sapete quanto ci sono restata male per questo, tutto il giorno e nemmeno Wong è riuscito ad alleviare i sensi di colpa che avevo>>.

Natasha disse <<Hai detto la verità Aveline, io non ci vedo niente di strano e poi già al primo impatto si capisce che ha un ego smisurato, non ci serve mica essere un mago per capirlo>>.
<<Lo so, una parte di me lo sapeva...ma l'altra no>>.
Steve intervenne <<Hai capito il tuo sbaglio e questo è un bene>>.
Io lo fissai <<Ho sbagliato?>>.
<<Cosa? No! Mi sono espresso male forse...dicevo che se una parte di te si sentiva in colpa hai fatto bene ad accorgetene tu stessa, non tutti ne sono capaci e se puoi si deve cercare di rimediare>>.
<<Rimediare...magari fosse stato semplice>>.
<<Cos'è successo?>>.
<<Quando è tornato al Sanctum Sanctorum ho tentato di rimediare, gli ho chiesto scusa con tutto il cuore e con tutto il pentimento possibile, ma non ha funzionato>>.
<<Non ha funzionato?>>.

Scossi la testa <<Non ha accettato le mie scuse, anzi la sua risposta è stata semplicemente "No" con l'aggiunta di "Vi credo sul fatto che non lo farete più, ma non potete sperare che vi perdoni così" e non per ultimo "Doveva pensarci prima di dare aria alla bocca...ora come ora non ho lo spirito adatto per perdonarla"...vi rendete conto? Non aveva lo spirito adatto per perdonarmi facendo la parte dell'offeso quando ero io la parte offesa...ma ciò che mi ha fatto infuriare è stato quando ha esplicitamente detto che era contento di avermi fuori dai piedi e li non ci ho visto più, gli ho tirato un sonoro schiaffo sulle guance con tutta la rabbia che avevo in corpo per poi tornarmene nella mia camera...ecco come mai voglio stare il più lontano possibile da lui! Non mi meritavo questo trattamento, specialmente dopo aver messo da parte il mio orgoglio e avergli chiesto scusa>> misi le mani sulla faccia per cercare di fermare le mie parole che uscivano come un fiume in piena, ma non funzionò molto perché continuai <<Volevo solo che fossimo amici, o almeno cercare di esserlo, volevo avere un rapporto d'amicizia come il vostro! Complicità e affiatamento, non chiedevo altro, ma con lui è impossibile e me ne rendo conto...non potremo mai essere amici>> e poi causa il troppo stress represso fin in quel momento cominciai a piangere, non badando alla figura della debole che avrei dato hai due Avenger.

Non ci mancò molto che i due si avvicinassero a me preoccupati e Steve si abbassò alla mia altezza <<Non piangere Aveline, vedrai che andrà tutto bene>>.
Anche Natasha che mi aveva circondato le spalle con il suo braccio destro gli dette man forte <<Non devi piangere per lui, non merita queste lacrime...meriterebbe solo qualche calcio sul suo culetto magico>>.
A queste parole ridacchiai anche se ero ancora scossa dal pianto <<Sarebbe una scena molto appagante>>.
<<Se vuoi ci penso io>>.
<<Saprò chi chiamare, ma non servirà...non sono così cattiva com'è stato lui con me>>.
<<Non merita di averti sotto il suo stesso tetto Ava>>.

Steve annuì <<Infatti...forse abbiamo fatto male ad affidarti a Strange, dovevamo pensarci noi o dare il compito a Wanda>>.
Natasha lo guardò <<Lo sai che Fury non ci avrebbe lasciato Aveline sotto la nostra custodia se non avessimo coinvolto Strange, poi noi non avremmo potuto aiutarla e la ragazzina deve ancora padroneggiare bene i suoi poteri per riuscire ad aiutarla...non abbiamo molte opzioni>>.
<<Lo so Nat! Solo...non dovevamo metterla sotto la custodia di Strange almeno senza uno di noi presente, non è un tipo che è conosciuto per la sua pazienza, dovevamo aspettarcelo>>.
<<Uno di noi presente? Già ha storto il naso quando abbiamo deciso di mandarla da lui, pensa te se con lei andava uno di noi, ci avrebbe spedito in una delle sue strambe dimensioni...specialmente se con lei andata Tony, quindi non era una soluzione adatta>>.
<<E quale sarebbe quella giusta?>>.
<<Potrebbe restare qui e mandarla al Sanctum Sanctorum quando deve allenarsi, non serve che viva li con quel scorbutico>>.
<<E come ce la portiamo secondo te? Uno di noi dovrebbe portarla in macchina e...>>.

Io per quanto commossa per la loro volontà di cambiare la mia situazione, non potevo permettere che si mettessero nei guai con quello Stregone quindi li interruppi <<Ragazzi non fa niente, rimarrò al Sanctum Sanctorum con Strange e Wong, devo solo portare pazienza e ignorarlo>>.
I due mi guardarono e Steve disse <<Non possiamo lasciarti da lui dopo aver saputo questo Aveline, ci chiedi di fidarci di lui>>.
Io gli sorrisi <<No, vi sto chiedendo di fidarvi di me e poi sono una donna forte, ci vuole ben altro per abbattermi e di certo non mi farò mettere sotto da un presuntuoso come lui>>.
Natasha intervenne <<Sicura? Di te ci fidiamo, ma è di lui che ho qualche dubbio>>.
<<Sono sicura Nat, ce la posso fare>>.
Steve disse con tono non tanto convinto <<D'accordo, ma se succede un'altra volta così chiamaci che ci pensiamo noi>>.
<<Ma certo! Poi ho il cellulare che mi ha dato Tony, quindi posso chiamarvi e poi ho anche Peter e gli altri, quindi come vedete non sono da sola>>.
<<Questo ci rassicura molto, credimi non vorremmo lasciarti da sola con lui se non fosse necessario>>.
<<Ti credo Steve, saprò cavarmela>> poi guardai la russa e continuai <<Sei contenta che hai avuto il tuo aspettato scoop Nat?>>.
Lei ridacchiò e poi rispose <<Non era quello che speravo, ma va bene lo stesso>>.
<<Cosa speravi di preciso? Matrimonio e figli?>>non so il perché la cosa mi allettava molto...come mai avevo questi pensieri?.
<<Qualcosa del genere>> e poi sorrise maliziosamente.
Sia io che Steve esclamammo indignati <<Nat!>>.
Lei alzò le mani e disse <<D'accordo! Come non detto>>.

Il mio stomaco brontolò rumorosamente e i due risero, rossa in viso dissi <<Scusate, tutta questa attività fisica mi ha fatto venire fame>>.
Steve scosse la testa divertito <<Non scusarti Aveline, anche noi abbiamo fame ed è meglio che andiamo in sala da pranzo prima che Bucky e Sam vengano qui infuriati, quando hanno fame quei due sono peggio delle belve>>.
Io divertita dissi <<Sono dei mangioni>>.
<<Non sai quanto, già a metà settimana mancano molte cose dalla dispensa facendo infuriare Tony che dice "Io non posso spendere soldi solo per riempire i vostri stomachi! Se avete fame andate in una trattoria e abbuffatevi fino a scoppiare! Per Giove!">> e ridemmo come dei matti.
Nat aggiunse <<A proposito di lui, credo che ormai sia arrivato e credo che voglia presentarti la sua dolce metà>>.

Mi alzai dalla panca imitata dalla rossa e sorrisi <<Andiamo allora, che se si parla di mangiare posso superare Bucky e Sam di sicuro>>.
Lei ridacchio <<Io parlo di presentazioni e lei pensa al mangiare...andrai d'accordo con quei due>>.
Ridacchiai anche io e poi insieme hai due ci avviammo con una fame da lupi verso la sala da pranzo per gustarci qualunque cosa Bucky e Sam avessero portato dalla Grande Mela.

Quando arrivammo vidi che oltre hai due, c'erano anche Clint, Thor, Bruce, Tony e una donna che non avevo mai visto, doveva essere lei e mi maledissi per non essere più presentabile...cavolo ero piena di sudore!.

Non siamo passati inosservati, perché il gruppetto si voltò verso di noi e ci venne incontro sorridendo...notai che Thor era in abiti terrestri perché portava una giacca verde militare, felpa nera, maglietta grigio chiaro, jeans chiari, scarponi marrone scuro e portava i lunghi capelli raccolti in un codino sulla nuca...era molto diverso da come l'ho visto stamattina e non sembrava un Dio vestito così, molto probabilmente quando viene sulla Terra usa quest'abbigliamento per mimetizzarsi con i mortali come dice lui...ottima pensata.

Quando mi raggiunsero Tony allargò le braccia sorridendo e disse <<Ecco la nostra nuova matricola! Coma va con Mago Merlino?>>.

Sembra la domanda della giornata e non mi andava di rispiegare tutto anche a lui in questo momento, mi ero appena ripresa dalla spiegazione di prima e la fame mi attanagliava quindi la voglia era zero, ma per non farlo star male risposi <<Non commento>>.
<<Va male se dici così>>.
<<Con lui si, ma per il resto mi trovo bene>>.
Bruce ridacchiò <<Bè se va male con lui non ti trovi affatto bene, infondo è con lui che devi trattare>>.
Tony lo fissò <<Ti sei dimenticato di Jackie Chan socio>>.
<<Giusto!>> poi mi guardò <<Con lui come va?>>.
Ridacchiai <<Con lui va benissimo...è gentilissimo con me, poi è un ottimo padrone di casa e un bravo cuoco>>.
I due mi fissarono e dissero <<Devi portarci qualcosa che ha fatto lui>>.
<<Sarà fatto!>>.
Tony disse <<Scommetto che Strange non si scomoda a cucinare>>.
<<Ma che! Mi deve ancora una cena, sai doveva mostrarmi le sue doti culinarie>>.
<<Con il cappero che ha cucinato! Non mi aspettavo altro da Mago Merlino>> e ridemmo contagiando tutti i presenti nella stanza.

Dopo che le risa finirono una voce femminile e dolce intervenne <<Tony? Lei deve essere la ragazza che è sotto la vostra custodia vero? Perché non me la presenti?>>.

Lui si voltò e disse <<Scusa tesoro...certo vieni!>> la donna venne affianco a lui sorridente e Tony continuò <<Lei è Aveline Dawson>>.

Poi il suo fidanzato la indicò <<Lei è Virginia Potts, ma preferisce essere chiamata Pepper>>.

Pepper era una donna sui 45 anni, alta 1,75, lunghi capelli rosso rame che gli arrivavano fino al seno, occhi azzurro cielo, naso sottile e longilineo, labbra sottili colorate di rosso ed erano incorniciate da delle fossette, portava un vestito elegante e attillato nero con una cintura bianca in vita e dei tacchi vertiginosi nero lucido che metteva in risalto le sue gambe affusolate...era una donna bellissima e capisco il perché Tony se ne sia innamorato, poi aveva tutta l'aria di essere una donna d'affari.

Gli sorrisi timidamente <<Piacere di conoscerla, Tony mi ha parlato di lei>>.
<<Il piacere è mio, durante il viaggio mi ha raccontato anche di te...anzi non finiva di elogiare la tua bellezza e dolcezza, devo dire che aveva ragione ma non preoccuparti, non sono gelosa>>.
Io arrossì vistosamente e Tony intervenne <<Quando arrossisce diventa ancora più bella>>.
Pepper annuì <<Concordo>>.
Io li guardai <<Se continuate così finirò per diventare un pomodoro>>.

Tony a queste parole mi fece l'occhiolino <<E che pomodorina>>.
Steve intervenne <<Tony...>>.
L'altro alzò le mani in segno di resa <<Che c'è? Se mi facevi finire Capitan Ghiacciolo, volevo dire che il Mago Merlino è uno stupido a non accorgersi di quanto lei sia bella e speciale, non dovrebbe lasciarsela scappare>>.
Sam mormorò <<Sembrava che ci stessi provando con lei>>.
Il miliardario lo fissò <<Ehi Piccione! Ti pare che vado a flirtare con Aveline proprio davanti alla mia fidanzata?>>.
Pepper lo fissò <<Ci mancherebbe!>> e scoppiammo a ridere.

Poi Natasha che era vicino a Bruce mano nella mano intervenne <<Che ne dite di andare a mangiare e di parlare con lo stomaco pieno? E poi io Rogers dobbiamo andare a Washington oggi pomeriggio e non vorremmo tardare>>.
La signorina Potts la guardò <<Perché dovete andare a New York?>>.
Steve e Nat si guardarono e il primo rispose con una nota quasi titubante <<Per delle questioni burocratiche per Fury, niente di particolare o pericoloso>> speravo che non centrassi io, già che vadano li per Fury mi insospettisce molto.

Bruce con la russa andò a sedersi al tavolo e disse <<Scusate ma ho fame>>.
Bucky andando a sedersi lo guardò <<Ma non sai nemmeno di cosa si tratta!>>.
<<Oh io mangio di tutto, basta che non mi dai le Escargot>>.
<<Abbiamo un altro buongustaio tra le nostre fila>>.
<<Sono anche più vecchio>>.
<<Ma che dici! Io ne ho centouno>>.
<<Bè allora gli porti benissimo>> e i due scoppiarono a ridere.

Steve scosse la testa divertito e poi guardò la fidanzata del miliardario <<Si ferma a mangiare con noi signorina Potts?>>.
Lei gli sorrise <<Certamente, anche se non so cosa si mangia>>.
Tony sentendo quelle parole chiese <<Barnes? Wilson? Cos'avete portato di buono? Sperando che non ve lo siete mangiato durante il tragitto>>.
Sam lo fissò <<Molto divertente Stark>>.
<<Lo so! Ma ora rispondete a questa beneamata domanda per Giove!>>.
Bucky dopo aver aperto il sacchetto di plastica e togliendo ciò che c'era all'interno rispose <<Abbiamo preso del pollo arrosto, patatine fritte, insalata, fagioli con la salsa barbecue e per ultimo dei Donuts con la glassa al cioccolato al latte...che te ne sembra Stark?>>.
<<Che puoi iniziare a sganciare>> e con appetito nei suoi occhi castani prese per mano Pepper e si andò a sedere imitati da Sam, Bucky, Thor e Clint.

Quest'ultimo guardando il cibo esclamò contento <<Questo si che è un pranzo degno di un Asgardiano!>>.
Clint al suo fianco lo guardò sorridendo <<Tu devi sempre parlare in questo modo?>>.
<<E come parlerei?>>.
L'arciere fece gesti strani e disse con il vocione <<Colui che ne sarà degno possiederà i poteri di Thor!>> si ricompose e continuò <<Se vuoi mimetizzarti tra gli umani ti consiglio di rivedere il tuo vocabolario ed aggiustare la tua voce>> ovviamente gli altri risero di gusto e nemmeno io poteri trattenermi.

Ad un certo punto Tony disse <<Aveline non vieni a mangiare? Pensavo che avessi fame>>.
<<Ne ho molta infatti>>.
<<E perché stai li impalata come una statua? Strange ti ha lanciato un Petrificus Totalus?>>.
<<Mi manca solo questo>> ridacchiai e poi continuai <<Ero persa nei miei pensieri tutto qui>>. Steve che non sapevo che era di fianco a me posò la sua mano destra sulla mia spalla e mi sorrise <<Andiamo>> io annuì e anche noi ci unimmo agli altri, presi posto tra Thor e Clint che avevano riservato il posto per me e constatai quanto anche loro erano ben disposti nei miei confronti...ne ero felice.

Il pranzo era buonissimo e non so se era per la fame da lupi che avevo o per il cibo in se, fatto sta che lo divorai con gusto e Thor si complimentò con me per la voracità con cui mangiavo il pollo...devo dire che mi vergognai un pochino, ma gli altri scoppiarono a ridere e solo ora notai che anche loro stavano divorando il piatto con la mia stessa voracità, anche Pepper lo fece scatenando il sconcerto del fidanzato, molto probabilmente non è abituato a vederla mangiare con appetito.

Ho avuto modo di conoscerla durante il pranzo ed era una donna dolce, forte e compassionevole, aveva dei principi che me la fecero ammirare subito e anche la paura ben celata di perdere Tony a causa del suo lavoro, era una cosa comprensibile e speravo mai che dovesse provare il dolore della sua perdita.

Con un Donuts in mano mi venne in mente una domanda che non gli avevo chiesto, così mandato giù il boccone le chiesi <<Signorina Potts...>>.
Lei mi interruppe <<Chiamami pure Pepper>>.
Sorrisi <<Pepper...volevo chiederle che lavoro fa, sempre se posso>>.
<<Ma certo che può, io sono l'amministratore delegato delle Stark Industrice>>.
<<E cosa fa esattamente?>>.
<<Bè...l'amministratore delegato è un membro essenziale del Consiglio di Amministrazione che si trova all'interno di un azienda o in una società, in questo caso nelle Stark Industrice.
Il suo ruolo è molto centrale e fondamentale perché detiene i poteri del consiglio e costituisce il più alto ruolo esecutivo, deve essere capace di affrontare ogni emergenza in cui è coinvolta l'azienda e saper guidare i suoi dipendenti>>.
<<Quindi...>> ero un po' confusa.
Lei dovette averlo capito perché mi sorrise <<Io ricopro questo ruolo all'interno delle Stark Industrice, la guido praticamente e sono io a decidere ogni cosa all'interno dell'azienda>>.
<<Capisco...e chi ti ha dato il ruolo?>>.

Prima che lei potesse rispondere intervenne Tony con voce contenta <<E' stato il sottoscritto! Ho visto in lei le giuste qualità per esserlo e non me ne sono mai pentito>>.
Io annuì e poi chiesi <<Ma non mi avevi detto che avevi chiuso l'azienda?>>.
Lui scosse la testa <<Ho chiuso la produzione di armi, ora facciamo altre cose che non mettono in pericolo la Terra>>.
<<E cosa costruite? Frullatori?>>.

Lui scoppiò a ridere <<No, anche perché se costruissimo frullatori dovrei cambiare tutta la facciata della mia azienda, dovrei chiamarla Cooking Mama>>.
Sam intervenne <<Allora dovresti fabbricare Nintendo DS>>.
<<Sono roba vecchia! Quanto sei rimasto indietro Wilson?>>.
<<Da un po' a sentire te>>.
Scuotei la testa divertita e poi chiesi <<Allora cosa produci adesso Tony?>>.
Lui si sistemò meglio sulla sua sedia e poi rispose <<Tanti progetti che possono aiutare il mondo, stiamo costruendo tecnologie di medicina avanzata e penso di buttarmi sui viaggi spaziali, sono molto affascinato dagli altri mondi al di fuori della Terra>>.
<<Dei bei progetti non c'è che dire>>.
<<Grazie cara>>.
<<Io ho visitato qualche pianeta finché stavo con i Guardiani, devo dire che è stata una bella esperienza>>.

A queste parole tutti mi guardarono e Clint sbalordito chiese <<Hai sul serio visitato altri mondi?>>.
Risi e poi risposi <<Certi che li ho visitati! Ho visitato Xandar e Contraxia, posti bellissimi a suo modo e molto diversi tra loro, la Terra è completamente differente e se sapeste quanto la tecnologia sia più avanzata della nostra inorridireste per l'invidia>>.
Natasha guardò il miliardario e disse <<Tony mi sa che ti conviene dichiarare bancarotta delle Stark Industrice, ormai sei sorpassato>>.
Clint aggiunse ridacchiando <<Sei un fossile amico>>.
Tony li fissò e poi disse <<Quanto siete divertenti voi due...se dichiaro in bancarotta la mia società come farei con Pepper? Lei ci lavora>>.

Io intervenni incrociando le braccia sotto il seno <<Potrebbe diventare l'amministratore delegato degli Avengers...qualcuno che si occupi della parte burocratica di questo lavoro, se lei è brava quanto affermi non dovrebbe avere problemi ad individuare i cavilli legali e a tenere testa a Fury>>.
Vidi tutti gli occhi dei presenti posarsi su di me con sguardo sorpreso così li fissai a mia volta <<Che c'è>>.
Pepper mi sorrise e disse <<Ti ringrazio Aveline per aver pensato che io sia adatta per il ruolo che vorresti che ricoprissi...davvero>>.
<<E' quello che penso>>.
Tony sorridendo apertamente disse <<A quanto pare sei portata per le questioni legali...potrei assumerti alle Stark Industrice Aveline! Saremo dei collaboratori fantastici e poi potresti aiutarmi con la tecnologia spaziale, infondo hai vissuto nello spazio con i Guardiani per un mese quindi saresti perfetta>>.

Gli sorrisi <<Ne sarei lusingata Tony davvero, ma ho già i miei problemi e non voglio caricarmene di altri finora...posso darti lo stesso una mano se ti serve, ma sarebbe meglio che chiedessi a Pete, lui è più esperto di me in materia...anche perché lui ha vissuto nello spazio più di me>>.
Lui alzò le mani <<Tranquilla capisco perfettamente, vedrò di chiedere a Flesh Gordon le informazioni che mi servono>> poi mi sorrise e continuò <<Comunque voglio sapere le tue esperienze nello spazio appena hai un po' di tempo libero dagli allenamenti con Mago Merlino>>.
<<Certamente! Ne sarei felice>> volevo essere il più gentile possibile.

Ad un certo punto Steve si alzò e chiese <<Vi va un caffè?>> noi annuimmo e lui si avviò in cucina per preparare la bevanda stimolante.
Thor stravaccandosi sulla sedia disse <<Altro che caffè! Ci vorrebbe un bel liquore Asgardiano!>>.
Lo guardai sorridendo <<Ah si? Vorrei assaggiarlo>>.
Mi fissò con i suoi occhi azzurri e disse <<Per quanto ammiro la sua forza Lady Aveline, quel liquore non fa per lei>>.
<<Perché mai?>>.
<<Perché è stato invecchiato più di mille anni in botti costruite con i relitti della flotta Brunhel...non è fatto per uomini normali!>>.
Nat ridacchiò <<Solo Steve è riuscito a reggere quel liquore>>.
Clint al mio fiancò mi posò la mano sinistra sulla spanna e con l'indice della mano destra indicò tutti <<Sono sciro che Aveline riuscirebbe a reggerlo e detronizzare Steve>>.
Il diretto interessato si girò a guardarlo <<Ne sembri sicuro Barton>>.
<<Ne sono sicuro! Ci scommetterei la mia fattoria>>.
Tony a queste parole lo fissò <<Allora scommettiamo! Così quella fattoria sarà mia e di Pepper>>.
Lei lo fissò <<Non pensavo che volessi vivere in una fattoria caro>> sembrava quasi divertita.
<<Dici sempre che vorresti un posto tutto nostro! Cos'è meglio di una fattoria sperduta nel nulla e con un grande odore di mucca?>>.
<<Niente, se non fosse il fatto che non so fare la contadina e che sarei lontanissima dal mio lavoro>>.

Lui ci pensò un attimo e poi commentò <<Non fa una grinza>> poi guardò il suo amico arciere <<Affare sfumato Legolas>>.
Clint lo guardò e disse <<Tanto non te lo avrei lasciata per nulla al mondo Stark, preferirei combattere l'esercito di Chitauri che lasciarla nelle tue mani>>.
<<E perché mai?>>.
<<Perché tu rovineresti l'atmosfera contadina che si respira>>.
Tony lo indicò <<Questo è vero!>>.
Steve tornò con un grande vassoio con dieci tazzine sopra e lo posò sul tavolo <<Eccoli qui!>> poi mentre serviva le tazzine continuò <<Comunque perderesti Tony, io lo reggo grazie al Siero del Supersoldato ma Aveline non ha il metabolismo accelerato come il mio...finirebbe in uno stato catatonico e ubriaca già al primo sorso come il signore della festa di Tony, lo sbarco in Normandia è stato tremendo ma quel liquore ti stende subito>>.

Il miliardario non voleva darsi per vinto <<Ma Aveline ha il potere della Gemma del Potere che scorre nelle sue vene! Sono sicura che ti batterebbe>>.
Clint intervenne <<Se anche fosse non ti prenderai la mia fattoria, quindi mettiti l'anima in pace>>.
<<La mia anima è ferita sappilo>>.
<<Costruiscitene una tua! I soldi non ti mancano di certo>>.
<<Vedremo>>.

Io bevetti un abbondante sorso di caffè gustandomi l'aromaticità che dava al mio palato e già con qualche sorso sentì tornarmi le forze che avevo speso durante l'allenamento, sembrava una bevanda divina.

Mentre finivo l'ultimo sorso vidi Steve e Natasha alzarsi e il primo disse <<Ragazzi io e Nat andiamo a cambiarci e ci avviamo verso Washington>>.
Bucky che era rimasto zitto fino adesso chiese <<Di già?>>.
<<Si, ci vogliono quasi quattro ore per arrivare e quattro per tornare, quindi prima facciamo e prima torniamo, dovremmo essere di ritorno per le sei quindi toccherà a voi preparare la cena>> poi fissò i suoi migliori amici e continuò <<E voi dovete allenare Aveline con le pistole e coltelli oggi pomeriggio, cercate però di non stressarla più del dovuto perché oggi è stata una giornata stressante per lei>>.
Sam rispose <<Certo Cap! Per le quattro la lasceremo libera in modo che può riposarsi>>.
<<Bene perché domani mattina prima di tornare al Sanctum Sanctorum avrà la prima seduta con Wanda>>.
<<Di già?>>.
<<Prima iniziamo e meglio è>> i due annuirono e tornarono al loro caffè.
Nat intervenne <<A chi lasciamo il comando?>>.

A quelle parole Tony, Thor, Clint, Sam e Bucky alzarono la mano e questo fecce sbuffare i due, gli unici con le mani abbassate eravamo io, Pepper e Bruce...la cosa mi faceva ridere.

La rossa guardò l'uomo al suo fianco e disse <<Mi sa che tocca a te decidere Rogers>>.
<<Come sempre>>.
<<Ehi! Questi sono i doveri di un capo, sapevi a cos'andavi incontro mettendoti a capo degli Avengers>>.
<<Lo so>> mise le mani sui fianchi e poi continuò <<Sarei tentato di dare a Bruce il comando, ma so che non gli piace>>.
Lui sospirò sollevato <<Grazie>>.
Steve annuì <<Quindi comanderà Tony finché non torniamo intesi?>>.

Loro annuirono un po' abbattuti e Tony disse tutto contento <<Si! Sarete sotto il sottoscritto, sappiate che dovete avere paura di me>>.
Il Capitano a queste parole lo guardò serio in volto <<Guarda che do l'incarico a Clint se vuoi instaurare un clima di terrore>>.
Tony lo guardò con il suo solito sorriso sghembo <<Scherzavo Rogers! Puoi stare tranquillo, non diventerò Ivan il Terribile>>.
<<Lo spero per te, perché se mi viene riferito di ciò ti farò passare un intera giornata con Strange al Sanctum Sanctorum solo voi due>>.

A queste parole scosse la testa energicamente <<No! Per carità! Preferisco tornare in Afghanistan a farmi catturare di nuovo più tosto di passare una giornata con quel prestigiatore...farò il bravo promesso! Basta che non mi spedisci nel suo studio da otorino>>.

A queste parole lo guardai <<Perché otorino?>>.
Mi fissò a sua volta e rispose <<Non te lo ha detto?>>.
<<Detto cosa?>>.
<<Che era nel ramo della medicina, non ti ha detto niente?>>.
<<No, lui non mi ha detto niente...come tutto del resto, per me è un estraneo>>.
<<E bravo il nostro maghetto! Un covo di segreti risiede in lui>>.
Pepper intervenne <<Se non vuole parlare avrà le sue buone ragioni>>.
<<Può essere tesoro, ma non aiuta molto Aveline così>>.
<<Si sono appena conosciuti, lasciali il tempo che creino un legame>>.
<<Lui un legame? E' il tipo a cui i legami non piacciono proprio, credo che preferirebbe starsene rinchiuso in quella catapecchia di Santuario fino alla fine dei suoi giorni più tosto di creare un legame con qualcuno, specialmente con Aveline>> poi mi fissò <<Senza offesa>>.

Alzai le mani <<Niente offesa, anche perché hai ragione su ogni parola...si comporta da recluso>>.
Sam intervenne fissando gli altri sul tavolo <<Per caso siamo su un reality show intitolato "Sparliamo male di Strange"?>>.

Tony lo fissò <<Piccione, quello che io ed Aveline stiamo facendo è una condivisione di opinioni sul maghetto di Bleecker Street, che rende difficile la permanenza di quest'ultima al suo Santuario>> poi mi guardò <<Non è vero?>>.
<<Verissimo>>.
<<Ecco quindi ascolta e muto>>.
Sam stava per ribattere ma il Capitano intervenne <<Ragazzi non è che mi state ispirando fiducia se fate cosi, possiamo fidarci?>>.
Il miliardario lo fissò allibito <<Rogers...non ci serve la tata, stai tranquillo qui penso tutto io>> mise la sua mano destra sul cuore e continuò solennemente <<Parola di lupetto>>.
<<Questo mi rassicura molto>>.
<<Ehi!>>.
Steve ridacchiò e poi si avvicinò a me abbassandosi <<Aveline noi andiamo e ti lasciamo nelle mani Stark, fai l'allenamento con Sam e Bucky e sta tranquilla, torneremo prima possibile>>.
Io annuì <<Va bene...e Steve?>>.
<<Si?>>.
<<State attenti per favore>>.
<<Come sempre>> poi mi sorride rassicurante e insieme a Natasha si avviò verso gli alloggi...quest'ultima si girò verso di me e mimò con la bocca "Buona fortuna" poi mi fece l'occhiolino e se ne andò...quella donna era troppo forte.

Quando sparirono dalla vista Tony si alzò sfregandosi le mani <<Allora...chi sparecchia?>>.
Fu Pepper a rispondere risoluta <<Tutti>>.
<<Mannaggia! Ci ho provato>>.
Clint passandogli di fianco con in mano il suo piatto gli diede una pacca amichevole sulla spalla <<Ti è andata male amico>>.
<<Così sembra>> poi sospirando cominciò a radunare i bicchieri, mentre io decisi di raggruppare i piatti...fu un lavoro di squadra, ogni uno contribuì a pulire le stoviglie che aveva usato e in meno di dieci minuti la cucina era ritornata pulita come prima...uno splendore.

Avevo deciso di non farmi la doccia prima dell'allenamento con i due Avenger e nemmeno di cambiarmi, così mi dissi pronta a cominciare essendomi ristorata a sufficienza...i due sembravano sollevati che non dovessero aspettarmi ed io ero sollevata di non rischiare qualche linciaggio da parte loro.

Per quanto riguardava gli altri ritornarono alle loro abitudini: Tony e Bruce si rintanarono nel loro laboratorio per lavorare a chi sa cosa; Pepper decise di godersi la giornata in salotto a vedersi un film in compagnia di Thor che era curioso di vedere il film che stavano trasmettendo in Tv e Clint si rintanò in palestra ad allenarsi, dice che a casa non ha mai tempo perché la sua attività principale è fare l'arredatore d'interni per sua moglie...deve essere bello avere qualcuno che ti ama al tuo fianco, dei figli che ti vogliono bene e una casa tutta tua...invidiavo la vita di Clint.

In quanto a me seguì Sam e Bucky nei corridoi infiniti del Complesso per raggiungere il poligono di tiro.

La zona adibita per il poligono di tiro era meglio della palestra perché era più aperto e soleggiato, aveva una grande vetrata affacciata al grande lago che affiancava il Complesso e ciò rendeva tutto molto bello e magnifico, il pavimento era di un nero lucido e le pareti erano grigie anch'esso lucido che rendeva un bel contrasto di colori spenti ed infine c'era un'enorme rientranza alla fine della stanza con appesi quattro fogli su delle aste appesa al soffitto della rientranza...dovevano essere i bersagli, perché c'erti erano appesi sulla parete con i nomi di Natasha Romanoff, Bucky Barnes, Sam Wilson e Clint Barton il cui centro e nei lati erano bucherellati.

Bucky doveva aver colto il mio sguardo rivolto verso i fogli perché disse <<Quelli sono i bersagli in cui abbiamo sparato io, Sam, Nat e Clint>>.
<<E perché sono appesi li?>>.
<<Perché sono i nostri migliori tiri e perché ci piace cercare di superarci l'un l'altro>>.
<<Avete un vincitore?>>.
Scosse la testa <<Siamo tutti pari, nessuno riesce a superare l'altro>>.
<<Una grande rottura>>.
Sam mormorò <<Non dirlo a me>>.
Bucky intervenne con tono divertito <<Sappi che sei quello più scarso>>.
L'altro lo fissò allibito <<Bè sappi che sei vecchio e che cominci a perdere colpi, anzi vedo un capello bianco tra la tua chioma castana>>.
Bucky alzò le spalle non curante e disse <<Ho centoun anni>>.
<<Che spiritoso>>.
Io sorrisi <<Tu e Steve li portate divinamente i vostri cento anni>>.

Il diretto interessato mi guardò <<Grazie Aveline>> dopo aver ricambiato il suo sorriso continuò <<Bene! Iniziamo l'addestramento che dici?>>.
<<Che sono pronta, cosa devo fare?>>.
<<Guardare, io e Sam ti mostreremo come si spara e la giusta posizione, poi ti mostreremo come si usa un coltello da combattimento>>.
Io annuì <<Devo solo guardare per oggi?>>.
<<Sarebbe meglio, ma credo che possiamo farti sparare qualche colpo vero Sam?>>.

L'altro che si era appoggiato rilassato alla parete rispose <<Certo! Anche se sarà il caso di mostrarti i tipi di armi e coltelli per farti un idea...non che serva a molto farti imparare a sparare essendo che hai i poteri, ma ordini sono ordini no?>>.
Bucky annuì <<Anche se lo facciamo per Steve e non per Fury>>.
<<Soprattutto per il Capitano>>.
Li guardai <<Siete molto devoti a Steve>> era una cosa che avevo notato da un po'.

Loro mi guardarono e Sam esclamò <<Certo che si mia cara! Lui è il nostro migliore amico oltre che il nostro leader>>.
Bucky aggiunse <<Ma non siamo i suoi cagnolini sia chiaro>>.
Io alzai le mani <<Questo non lo avevo pensato>> ridacchiai e poi chiesi <<Le armi dove sono?>>.
Bucky sorrise <<Siamo ansiosi vedo...seguici>> mi portarono davanti a un grande tavolo di ferro in cui sopra c'erano pistole e fucili di tutti i tipi e poi iniziò a spiegare <<Non ti sto a dire tutti i nomi dei fucili perché sono difficili da imparare e questo deve essere l'ultimo dei tuoi pensieri, quindi passo a spiegarti la differenza, va bene?>>.
Io annuì <<Procedi>>.

Prese in mano una pistola e cominciò a spiegarmi le differenze, le funzionalità e le tipologie, poi fece le stesse cose con i fucili ed io ascoltai attenta tutto quello che mi diceva per non dimenticare niente e rischiare di sparare accidentalmente a qualcuno.

Poi passarono hai coltelli e anche li mi spiegarono tutte le tipologie di lame e i danni che potevano causare, Bucky mi mostrò anche i movimenti giusti per riuscire a maneggiarli e restai meravigliata dei suoi movimenti fluidi e precisi con cui usava i coltelli da combattimento, si vedeva che sapeva usarli.

Quando ebbero finito la spiegazione mi fissarono e Bucky chiese <<Hai capito Aveline o deve spiegarti di nuovo?>>.
<<Ho capito tutto, siete stati dei bravi insegnanti e avete spiegato bene>>.
Sam si mise le mani in tasca <<Hai sentito compare? Siamo bravi insegnanti, forse dovremmo intraprendere la carriera scolastica>>.
L'altro lo fissò serio <<Mai!>>.
<<Lo immaginavo>> e risero...credo che quei due piace punzecchiarsi a vicenda solo per il gusto di farlo, ma non è una cosa cattiva...ma una cosa amichevole.

Sam dopo essersi calmato mi guardò e chiese <<Aveline vuoi provare a sparare?>>.
Confusa chiesi <<Non avevate detto che oggi dovevo solo guardare?>>.
Bucky rispose <<Ma abbiamo detto che ti avremmo fatto sparare dei colpi, ma devi decidere tu>>.
Dopo qualche secondo di riflessione risposi <<Ci provo dai>>.
<<Bene, allora per prima cosa posizionati a gambe divaricate...a proposito, sei mancina?>>.
<<No>>.
<<Allora metti la gamba destra avanti a te e la sinistra dietro>> io eseguì le sue direttive e continuò <<Bene Aveline>>.
<<Adesso?>>.
<<Adesso ti do una pistola, partiamo da quella>> tornò al tavolo e tornò con una pistola, controllò che tutto fosse apposto e poi me la porse <<La mano destra sul grilletto e la sinistra sotto il caricatore per darti stabilità, togli la sicura e quando se pronta prendi la mira e spara, non preoccuparti se non prendi il centro, la prima volta non si riesce mai>>.

Io annuì e poi guardai davanti a me, chiusi gli occhi e sospirai per calmare l'agitazione che stava crescendo in me causata dalla paura di fallire, Sam dovette aver capito perché intervenne <<Vai tranquilla Aveline, non farai male a nessuno qui e quando ti senti sicura spara>>.

Lo fissai grata e poi portai l'attenzione sul bersaglio davanti a me, sospirai di nuovo e poi con sguardo determinato premetti il grilletto facendo partire il colpo che si infranse vicino al centro, non lo avevo colpito ma già la prima volta sono riuscita ad avvicinarmi il più possibile e per me era una soddisfazione.

I due uomini fischiarono e Sam esclamò <<Complimenti Aveline!>>.
Bucky aggiunse <<Brava! Già la prima volta ti sei avvicinata al centro...encomiabile>>.
Io arrossì <<Grazie>>.
Lui mi sorrise e chiese sorridendo <<Perché non svuoti il caricatore?>>.
Lo guardai attentamente <<Posso?>>.
<<Certo! Ma occhi sul bersaglio>>.

Io annuì e dopo avendomi sentito pronta ripremetti il grilletto svuotando un colpo alla volta tutto il caricatore della pistola, certi colpi andarono bene e altri no ma nel complessivo, sentivo di essere andata bene e la cosa era confermata dai miei due istruttori che si complimentavano per me sulla riuscita dell'addestramento con la pistola.

Bucky riprendendo la pistola disse <<Per oggi è meglio finirla con le armi da fuoco, continueremo la prossima volta>>.
<<Adesso che facciamo?>>.
<<Ti faccio vedere come si usa un coltello, poi se vuoi puoi provare se ti senti pronta ovviamente>>.

Sam portò un sacco da box malridotto e vedendo il mio sguardo disse <<Lo so...questo ormai è ridotto a un colabrodo, ma lo usiamo per allenarci con il coltello...anzi LUI lo usa per allenarsi, LUI è il maestro dei coltelli>>.
L'altro lo fissò <<Non esagerare>>.
<<Ma è vero!>>.
Bucky scuote la testa e poi disse <<Comunque poi sei libera di andare>>.
Lo fissai interdetta <<Di già? Sono le due>>.
<<E allora?.>>.
<<Hai detto a Steve che staremo qui fino alle quattro>>.
<<Lo so...ma tu sei stanca e non dire di no, quindi è meglio che ti fai una bella doccia e ti riposi un po' fino all'ora di cena, tanto io e Sam dobbiamo tentare di raggiungere un record vero socio?>>.
<<Vero!>>.
<<Quindi non saremo senza fare niente>>.
Io sorrisi <<Grazie ragazzi>>.
<<E di che? Vediamo che sei stanca, non sarebbe consono due allenamenti nello stesso giorno, ma Strange e gli altri hanno concordato così>>.

Io guardai fuori dalla vetrata <<Strange non prende le decisioni al posto mio>>.
Sam intervenne <<Ma è colui che ti ospita e che ti insegna a controllare i tuoi poteri, quindi ha il diritto di prendere decisioni non ti sembra?>>.
<<Sarà, ma non è il mio capo tutto qui>> poi scuotei la testa e continuai per cambiare discorso <<Come devo fare con i coltelli?>>.

I due capendo che non avrebbero tolto un ragno dal buco decisero di lasciar perdere e mi mostrarono come dovevo usare il coltello in modo efficiente e rapido perché in battaglia contava molto queste due cose, io guardai attenta e poi provai anche io...non ero andata bene come con le armi da fuoco e sapevo che non era facile, ma loro mi hanno rassicurato che la prossima volta sarebbe andata bene e mi lasciarono libera di fare quello che volevo...ed io volevo fare una bella doccia rifrescante che mi togliesse via tutto questo sudore che mi si era appiccicato addosso.

L'acqua calda della doccia era stata un tocca sana per la mia pelle, ora era morbida, pulita e profumava di lavanda, tanto da rendere il sudore un lontano ricordo...la sensazione di calma che mi aveva lasciato l'acqua sulla mia pelle era una bella sensazione e mi lasciai cullare da essa, sembravo rinata e la mia pelle olivastra sembrava splendere, ma di una cosa ero certa...mi ci voleva proprio ed era anche servita a liberare i miei pensieri tormentati, come dice il detto "Due piccioni con una fava".

Dopo aver avvolto il mio corpo minuto e aggraziato in un accappatoio bianco, presi un asciugamano del medesimo colore e mi tamponai i capelli per asciugarli il più possibile prima di asciugarli con il phon sul mobile di fianco al lavabo di ceramica bianco, guardai lo specchio appannato a causa della condensa e feci una faccina sorridente proprio in mezzo ma qualche secondo dopo decisi di asciugare lo specchio e cancellare così il disegnino, non volevo lasciare aloni che poi non andassero più via.

Dopo aver avvolto i capelli in un turbante mi avviai a piedi scalzi sulla moquette nera in camera da letto per decidere cosa mettermi, infondo adesso potevo stare tranquilla e non c'era alcuna ragione di vestirmi in ghingheri, cosi optai per una maglietta a maniche lunghe blu scuro, pantaloncini bianchi e ballerine nere...insomma un vestiario per muovermi comodamente all'interno del Complesso.

Posai tutto sul mio letto e il mio occhio cadde in un CD abbandonato sulle coperte lilla con un biglietto sopra, curiosa com'ero lo presi e lessi cosa c'era scritto:

"Non voglio farti vivere nel Giurassico come Quill che ascolta musica da attempati, quindi voglio portarti nella cultura pop, i tempi dei giovani.

Questa è una raccolta che ho fatto per te, troverai tutte le musiche di questi tempi e tutti i loro autori.

Spero che ti piaccia.

Nat".

La calligrafia era in corsivo ed era molto elegante, la rappresentava in tutto direi...specchiava il suo io interiore.

Sicuramente era passata mentre ero impegnata in cucina, sarà entrata in stile ninja per poi dileguarsi nello stesso modo...immaginandomi la scena scoppiai a ridere.

Poi decisi di ascoltare qualche musica del CD mentre mi sistemavo, così lo presi e lo inserì nello stereo sopra un mobile vicino alla finestra curiosa di sentire quali musiche Natasha aveva scelto per me.

Qualche secondo dopo la musica partì e lessi il titolo della canzone "Momories dei Maroon 5"...o non se ne era accorta o lo aveva fatto apporta, il titolo riguardava la memoria ed era il mio tallone d'Achille in quel momento.

Constatando che non c'era cattiveria nel gesto mi avviai in bagno per asciugarmi i capelli canticchiando il ritornello della musica.

Avevo ben cinque ore da poter starmene tranquilla prima di cena e volevo sfruttarla al meglio per poter riposare dal duro allenamento che oggi aveva messo a dura prova il mio corpo, quindi non c'era momento migliore di questo per riprendermi dalla giornata dura che avevo avuto...quindi.

Libro.

Musica.

Letto.

Il trio perfetto per rilassarsi nella propria camera.

Dopo cinque ore di assoluto relax in cui avevo letto, cantato, ballato e persino scritto, su un quadernino che Bucky mi aveva imprestato, tutto quello che sapevo e cosa per me era ancora un punto di domanda, finalmente era giunta l'ora della cena, fu Clint a presentarsi alla mia porta con la notizia che gli Avengers oggi fuori sede erano finalmente tornati alla base affamati più che mai, così insieme ci avviammo verso la sala da pranzo per raggiungere tutti.

Quando arrivammo vidi sopra al grande tavolo cinque cartoni quadrati con stampato sul coperchio una fetta di pizza e la scritta "Antonio's Pizza" faceva bella mostra di se, a quella vista mi venne l'acquolina in bocca.

Tutti i componenti degli Avengers si stavano mettendo un pezzo di pizza sul loro piatto, mentre Pepper passava a chiedere cosa volevano da bere come se fosse una cameriera.

Natasha accorgendosi della nostra entrata disse <<Ragazzi prendete un pezzo di pizza che poi andiamo, ci sono prosciutto e funghi, hai quattro formaggi, wurstel e patatine, tonno e cipolla e pomodorini, rucola e acciughe>>.
Io e Clint ci avvicinammo al tavolo e dopo aver guardato tutti i gusti che aveva elencato chiesi <<Dove volete andare? Non ci sediamo?>>.
Lei scosse la testa <<Andiamo in salotto>>.
<<A fare cosa?>>.
<<Ci guardiamo un film, ci vuole dopo questa giornata no?>>.
<<Non posso darti torto>> presi una fetta di pizza con prosciutto e funghi e continuai <<Cosa si guarda di bello?>>.
<<Stavamo per decidere adesso, ma conoscendo Stark andrà per le lunghe>>.
Risi <<E' così lungo?>>.
<<E' lunghissimo>>.

Il diretto interessato che stava passando in quel momento fece una smorfia e rivolto verso la russa disse <<Ti hanno mai detto che sei saputella?>>.
<<No perché? Girano voci in giro?>>.
<<No questa è la mia opinione, ma non preoccuparti miss saputella, abbiamo ristretto a due film e per cui li mettiamo hai voti>>.
<<Come minimo, ma il voto decisivo va a Aveline>>.

Io che avevo risposto alla domanda di Pepper li guardai <<Non tirate in ballo me! Io non conosco nessun film, quindi il mio voto non conta>>.
Natasha in modo ammiccante disse <<Significa che voterai quello che ti ispira di più>>.
<<Ma...>> non mi lasciò finire che mi prese il bracciò e mi trascinò in salotto.
Clint dietro di me alzò le spalle <<Non puoi ragionare con lei, credi a me!>>.
<<Ti credo>>.
Lei intervenne <<Avete finito di fare comunella?>>.
Insieme rispondemmo <<Si!>>.
<<Bravi>> e stando attenta a non far cadere il pezzo di pizza che avevo in mano, mi lasciai portare in salotto.

Quando arrivammo vidi che i due divani erano stati messi vicini e davanti c'erano un tavolino con sopra tredici bicchieri e una grande Tv accesa sul menù del lettore dei Blue - Ray pronto per essere usato.

Sui divani erano seduti Wanda, Visione, Pepper, Bruce, Thor e c'erano due posti liberi lasciati sicuramente per me e Natasha, invece seduti a terra e appoggiati al divano c'erano Steve, Bucky, Sam, Rhodey, Tony e l'appena sopraggiunto Clint...sembrava un accampamento indiano con tutte le persone radunate in salotto, ma sembrava anche una famiglia ed è ciò che erano...infondo non servono mica legami di sangue per formare una famiglia, basta volersi bene in egual misura.

Dopo che anche io e Natasha ci sedemmo comodamente sui divani, Tony si alzò e si posizionò davanti a noi <<Bene ragazzi, dobbiamo decidere il film da guadare>>.
Rhodey chiese <<Che scelte abbiamo? So che hai ristretto a due film>>.
<<Esatto socio! Ho pensato a due classici del cinema che dobbiamo assolutamente far vedere ad Aveline>>.
Curiosa chiesi <<Di che si tratta Tony? Non tenermi sulle spine>>.
Lui prese due film posati sul tavolino e prima alzò uno dicendo <<Ritorno al Futuro>> poi alzando l'altro continuò <<O Terminator>>.

A queste parole si alzarono mormorii di approvazione e Sam intervenne <<Adesso ci hai messo davvero in difficoltà Stark>>.
<<Lo so, ma il voto decisivo lo ha Aveline, parola di Vedova>> dopo queste parole tutti guardarono male la russa che fece spallucce non curante del fatto che la stavano fissando con occhi di fuoco.
Visione di fianco a me mormorò <<Pare che sia tu a decidere Aveline>>.
Io lo guardai <<Credimi, io non vorrei>>.
Wanda ridacchiò <<Quel che si dice, ti hanno passato la patata bollente>>.
Bruce che teneva Nat stretta a se mi guardò <<Ti conviene scegliere prima che mettano a soqquadro il salotto, perché credimi, ne sono capaci>>.
<<Ma che dovrei scegliere? Non conosco nessuno dei due, almeno ditemi la trama>>.

Clint si girò a guardarmi <<Te la faccio breve, Ritorno al Futuro parlano dei viaggi del tempo, mentre Terminator...>>.
Rhodey lo bloccò <<Anche quello genio>>.
L'arciere gesticolò con la mano <<Si si anche quello! Ma a differenza è che su questo ci sono dei robot assassini mandati indietro nel tempo per cambiare il corso della storia>>.
Steve mormorò <<E di robot ce ne intendiamo>>.

Sam voltandosi verso di me disse <<Ora sai di cosa parlano, quindi ora puoi scegliere? Non voglio essere maleducato, ma ormai il mio stomaco chiede pietà>>.
Non potevo dargli torto, quindi dopo aver guardato di nuovo le copertine dei film dissi <<Ritorno al Futuro>>.
Bucky alzò le mani in aria <<Finalmente!>> so che non c'era cattiveria, quindi non me la presi.
Pepper chiese <<Le pizze sono ancora calde?>> dopo che annuimmo in assenso continuò <<Tony ora metti su il film e iniziamo a cenare>>.
<<Come ordini tesoro>> mise su il film, corse a sedersi nel suo posto e prima di premere play sul telecomando mi sussurrò <<Bella scelta Aveline>> io in risposta gli sorrisi raggiante.

Rhodey esclamò felice <<Marty McFly! Doc Brown! Torniamo indietro nel futuro!>>.

A quelle parole tutti lo rimproverarono e lui chiese innocentemente <<Che c'è?Che ho fatto?>>.

Fu Tony a rispondere con fare ovvio <<Che c'è? Amico! Hai spoilerato ad Aveline i nomi dei protagonisti e la frase iconica del film!>>

Dopo questa consapevolezza del suo errore non voluto si mise la mano destra sugli occhi e mi guardò <<Scusami Aveline, non era mia intenzione credimi...non ho collegato il cervello alla bocca>>.
Io gli sorrisi rassicurante <<Non preoccuparti Rhodey, lo so che non era tua intenzione e poi non ci ho capito niente, quindi...tranquillo>>.
Lui annui sorridendo ma si voltò verso destra quando Tony commentò <<Salvato in calcio d'angolo>> poi scosse la testa e fece partire il film.

La scritta RITORNO AL FUTURO apparve sullo schermo e da li a poco partì anche la musica che trovai subito molto bella.

Portai l'attenzione verso i miei compagni che attenti stavano addentando la fetta di torta senza staccare gli occhi dallo schermo, come se avessero paura di perdere qualcosa d'importante se staccano gli occhi per qualche secondo, sorrisi e poi decisi d'iniziare anche io a mangiare la mia fetta di pizza al prosciutto e funghi e a godermi il film.

Chi sa se io l'avevo visto, ma ora non ha importanza perché lo stavo vedendo ora in compagnia delle persone più gentili e buone del mondo, che oggi mi hanno aiutata molto in modi diversi senza battere ciglio alcuno.

Steve e Natasha erano due allenatori fantastici, pazienti e gentili, ma anche autoritari, ti spingevano a dare il meglio di te senza pretendere che già la prima volta riuscivi a fare tutto, poi ti invogliano a confidarti con loro senza avere paura del loro giudizio.

Bucky e Sam erano due allenatori simpatici, giocherelloni, competitivi ma complici, cercavano di coinvolgerti nelle loro conversazioni e stare al scherzo, ti incoraggiavano a credere nelle tue abilità e non ti facevano sentire in colpa se sbagliavi, ti facevano sentire di famiglia.

Tutti loro oggi avevano contribuito ad insegnarmi qualcosa e ad aiutarmi a imparare cose nuove.

Oggi per la prima volta mi sono sentita a casa e bene con me stessa, sono quasi riusciti a cacciare il perenne ricordo che mi perseguita: la perdita della mia memoria e con essa la mia vecchia vita.

La strada per recuperare ciò che ho perso è molto lunga e sarà un salita questo lo so, ma di una cosa sono certa, come il Sole tramonta per dare spazio alla Luna...Steve aveva ragione.

Siamo agli inizi.

Lotterò per riavere quello che ho perso e con i denti se fosse necessario, ma ritornerò me stessa.

Anche se non so che persona fossi stata prima di questo.

Perfida?.

Gentile?.

Crudele?.

Compassionevole?.

Non lo so...ma lo scoprirò.

ᴀɴɢᴏʟᴏ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ:

Salve Marveliani!
Da quanto tempo è? Sono viva!.

Scusate questa mia imperdonabile assenza di quattro mesi, sono incappata nel maledetto blocco dello scrittore che mi ha messo fuori gioco per tutto questo tempo, mi sono ripresa sono in queste settimane dove ho finito il capitolo.

Passiamo al capitolo.

Di Strange non c'era traccia e il buon Wong oltre a dargli consigli e confortarla l'ha mandata lui al Complesso dove ad attenderla c'erano Clint e Thor, i due Avenger ancora a lei ignoti.
Poi ha conosciuto anche Pepper che gli si è dimostrata molto gentile nei suoi riguardi.
Infine ha fatto i due allenamenti con Steve, Natasha, Sam e Bucky, la sera invece ha visto insieme agli Avengers un bel film con la pizza.

Questo clima familiare l'ha aiutata ma sa che il giorno seguente dovrà rivedere lo Stregone Supremo.
Tra Aveline e Stephen andrà peggio quando si rivedranno o lui riuscirà a capire che ha sbagliato? Riusciranno ad essere amici?.

Non vi resta che scoprirlo nel prossimo capitolo.

Alla prossima.

Vi amo 3000.

ElisabethPrime.

Ps. Uso questo spazio per informarvi di una cosa.
Una mia amica FangirlTV ha scritto una storia riguardante la Marvel e che lei tiene moltissimo far leggere a più persone possibili, io ho accetto di darle una mano.
È una storia bellissima e coinvolgente che vi consiglio di leggere.

Si chiama È DA TUTTA LA VITA CHE TI ASPETTO.
Andatela a leggere e vedrete che non sarete delusi.
Grazie per l'attenzione.

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