ᴍᴀɢɢɪᴇ.

Sanctum Sanctorum, New York City.
14 - 02 - 2019.
08:40 a.m.
Sala da Pranzo.

ᴀᴠᴇʟɪɴᴇ

Sapete quando vi alzate e sentite che quel giorno succederà qualcosa che potrebbe dare una svolta alla vostra vita? Quella sensazione che quando succederà voi sarete pronti a riceverla senza pensarci due volte?...Bé, io questa mattina mi ero alzata con questa sensazione.
Non sapevo di cosa si trattava ma sapevo che c'era, poi che sarebbe successo o no non lo sapevo ma se fosse veramente successo l'avrei colta al volo senza pensarci troppo, anche perché non sapevo se si poteva trattare di qualcosa del mio passato e in cuor mio lo speravo con tutta me stessa.

Infatti quella mattina mi ero alzata con ritrovato vigore e una serenità estranea al carattere che mi contraddistingueva da quando sono qui...mi piaceva questa Aveline spensierata e senza pensieri.
Mi ero alzata presto quella mattina e non ritrovando più il sonno perduto decisi di vestirmi con una camicetta azzurrina, jeans attillati scuri e scarpe con il tacco di pelle nera per poi scendere in cucina a preparare la colazione, di Strange e Wong non c'era traccia e pensai che erano ancora a letto a dormire, la giornata prima era stata molto divertente ma anche stancante.

Da quando sono tornata sulla Terra non ho mai cucinato e non sapevo se nemmeno riuscivo a farlo, ma dopo aver sfogliato un libro di cucina posato su un davanzale trovai la ricetta e leggendola una volta stranamente mi ricordai tutti i passaggi...queste cose erano strane quanto strabilianti, ma quello che mi dava fastidio era che mi ritornavano inconsciamente e le facevo in automatico, come se la mia mente e le mie mani conoscessero già quello che dovevano fare...era come non avere le mani sul volante mentre la macchina correva a tutta birra, non avevo il controllo.

Comunque decisi di cucinare dei pancake alla cannella, preparai una composta di mele e tagliai delle noci che avrei messo sopra alla composta una volta che avrei composto il piatto, poi preparai una caraffa con una spremuta d'arancia e preparai il caffè con un po' di latte di fianco per chi ne volesse favorire...constatai che mi piaceva molto cucinare ed ero soddisfatta di ciò che avevo creato con le mie mani.
Intanto che aspettavo che la padella si scaldasse preparai la tavola con una tovaglia lilla e ghirigori d'oro, presi tre bicchieri di vetro con dei bellissimi ghirigori gotici stampati sopra, posate e tre piattini azzurrini, tutto questo fatto con cura e amore.
Dopo diciotto minuti fini di cucinare i pancake e assemblai tutto sui un tre bellissimi piattini mentre il resto li misi in un grande piatto che portai in sala da pranzo, preparai la caraffa di spremuta d'arancia e misi su il caffè nella moka mentre preparavo tre tazzine posandole vicino hai piattini...sembravo la donna di casa che prepara la colazione per il marito e i figli.

Quando portai la moka fumante in sala da pranzo vidi che Strange e Wong si erano alzati e che guardavano la tavola imbandita con sguardo sorpreso e incredulo, ridacchiai alle loro facce e mettendo la moka in tavola dissi sorridendo <<Buongiorno ragazzi>>.
Loro mi guardarono e risposero allo stesso momento <<Buongiorno Aveline>>.
<<Dormito bene?>>.
Sempre insieme risposero <<Benissimo>> sembravano Pinco Panco di Alice nel Paese delle Meraviglie di cui mi ha parlato Tony.
Mettendo la mano destra sul fianco mi voltai a guardarli <<Tutto bene? Avete una faccia sorpresa e incredula! Che c'è? Non vi aspettavate la colazione già pronta?>>.
I due si guardarono e Stephen rispose <<Tutto bene, solo che non ci aspettavamo che preparassi la colazione>>.
<<Ero sveglia e ho pensato di fare qualcosa per voi, lo so che non è molto ma spero che apprezziate il gesto>>.
Lo Stregone Supremo mi sorrise <<Apprezziamo il gesto Aveline, ma non devi sentirti in obbligo di ricambiare la nostra ospitalità perché non serve e poi l'ho promesso agli Avengers, mantengo sempre la mia parola>> credo che mi tenga qui solo per questo, ma non posso sputare in faccia alla mano che mi nutre.
<<Non lo metto in dubbio, ma in ogni caso consideratela una mia gentilezza e poi per tre giorni non ci vedremo, quindi ho pensato di farvi un'abbondante colazione>> un po' mi dispiaceva non vederli per tre giorni, però mi mancavano anche i ragazzi e non vedevo l'ora di rivederli.

I due guardarono la tavola imbandita e Wong disse con sguardo lussurioso <<Non posso rifiutare tale colazione>>.
Ridacchiai <<Perdonatemi se faranno schifo, non so nemmeno come sono riuscita a farli>> vedendoli imbambolati sulla soglia della sala da pranzo indicai le sedie <<Sedetevi pure ragazzi e mangiate, questo è tutto per voi>> i due si guardarono e sorridendo eseguirono l'ordine sedendosi sulle sedie, per poi iniziare a servirsi la colazione con aria felice...devo averli spiazzati preparandogli la colazione o pensavano che non ne ero in grado, cosa non del tutto lontana perché anche io ero rimasta spiazzata.
Poco dopo anche io mi unì a loro e soddisfare così la fame insistente che mi martellava lo stomaco, ultimamente mi ero accorta di avere sempre fame e la cosa non so se era positiva o negativa...so solo che ora voglio mangiare i miei pancake con la composta di cannella, un buona buona spremuta d'arancia e un buon caffè con un goccio di latte.

Prima però di iniziare a mangiare guardai i due Stregoni che si mangiavano i pancake come se non ci fosse un domani, ingozzandosi quasi con avidità e fame, ciò mi fece ridacchiare e dissi <<Devo dedurre che vi siano piaciuti per ingozzarvi come due maialini>>.
I due a queste parole si fermarono a guardarmi colpevoli ancora con il boccone in bocca e Strange dopo aver deglutito disse <<Scusa per il brutto spettacolo Aveline, questi due maiali andrebbero castigati>>.
Wong lo guardò contrariato mandando giù il boccone <<Parla per te! Questi pancake sono fantastici!>>.
<<Non lo metto in dubbio, ma stavamo mangiando come dei maiali>>.
<<Allora sono un maiale! Tanto la cosa non cambia>> poi mi guardò sorridendo <<Comunque sono buonissimi mia cara, abbiamo scoperto che hai un talento culinario niente male>>.

Sorrisi <<Oh! Grazie Wong!>>.
Mi puntò l'indice contro <<Ho deciso! Sarai la mia allieva>>.
Strange lo fulminò <<Devo dissentire! Lei è la mia allieva, se ne vuoi uno basta chiedere>>.
<<Ma che hai capito tu, intendevo allieva nella cucina e non nelle arti magiche o qualunque cosa facciate>> poi gli sorrise in modo beffardo <<Mi devo ancora abituare dell'ultimo per prendere un allievo>>.

Ovviamente l'altro si scandalizzò contrariato da questa frase <<Ehi! Non serve offendere Kong Fu Panda!>>.
<<E tu non fare il gradasso Paperon de'Paperoni>> intanto io avevo preso i miei pancake iniziando a mangiare essendo che fra poco dovrei essere al Complesso...e mi stavo godendo lo spettacolo e guardando chi l'avrebbe spuntata questa volta, anche se sospetto che ci riesca Stephen come sempre.
Il bisticciare andò avanti per qualche minuto in cui io continuavo a mangiare indisturbata mentre i due Stregoni, che dovrebbero essere adulti, si stanno in realtà comportando da bambini di cinque anni...non smettono mai di sorprendermi, trovano sempre un pretesto per litigare e se fossi la loro mamma a quest'ora sarebbero in castigo nelle loro camere a pensare hai loro errori.

Quando finalmente si decisero a mollare la questione io ormai mi stavo bevendo il caffè con aria tranquilla, infatti i due mi fissarono sorpresi e il Stregone Supremo chiese <<Hai già finito?>>.
Lo guardai cercando di resistere nel ridergli in faccia a causa della sua faccia sorpresa <<Voi stavate bisticciando ed io avevo troppa fame per aspettare, scusate>>.
Si passò le mani tra i capelli <<Non scusarti, come sempre finiamo per bisticciare inutilmente>>.
<<Io spero solo che siano ancora caldi, caso mai scaldateli o usate un incantesimo>>.
Wong intervenne <<Niente incantesimi di fuoco qui dentro!>>.
Stephen lo guardò <<Lo hai detto come se volessi farlo>>.
<<E non è così? Ti conosco abbastanza bene da sapere che lo farai senza esitazione>>.
L'altro ridacchiò <<Non posso ne confermare e ne negare questa cosa>>.
<<Lo sapevo! Non ti permetterò di trasformare il Sanctum Sanctorum in un falò vivente>>.
<<E i poveri boy scout? Non posso negare alle povere Marmotte dei sani Marshmallow>>.
<<Che vadano in mezzo a un bosco quei boy scout! Qui non si accenderanno fuochi>>.
<<Quelli di avvertimento?>>.
<<No>>.
<<Fuochi d'artificio?>>.
<<Diamine no!>>.
<<Per rituali magici?>>.
<<Nemmeno per idea!>>.
<<Per scaldarmi?>>.
<<No! Ci sono i riscaldatori per quello>>.
<<Per cucinare qualcosa?>>.
<<No! No! E No!>> ormai si stava per accendere un'altra miccia.
L'altro sbuffò <<Non si può fare niente>>.
<<Esatto>>.
<<Sei barboso>>.
<<E tu sei infantile>>.

Questa volta decisi di intervenire e mettendo giù la tazza ormai vuota esclamai <<Ragazzi! Piantatela adesso>> quando i due si fermarono a guardarmi continuai <<Non so cos'è successo stamattina, ma comincio a pensare a qualche incantesimo malevolo>>.
Strange sbuffò <<Forse è lui che mi ha lanciato una Maledizione senza Perdono>>.
Wong aggiunse fulminandolo <<O forse ti sei alzato con le scatole girate come dicono qui in America>>.
Mi passai la mano destra sugli occhi <<Maledizione o no vi prego di smetterla, vi ho fatto la colazione e dovreste gustarvela da amici, invece vi scannate a vicenda per futili motivi ed io non voglio stare tre giorni al Complesso a preoccuparmi che non vi trovi ammazzati l'un l'altro, voglio andare serena e fiduciosa di trovarvi sereni tra voi>> lo so che potrebbero essere bisticci futili, ma è sempre brutto per me vederli discutere a vicenda.

I due mi guardarono colpevoli e lo Stregone asiatico disse con voce mortificata <<Mi dispiace Aveline, ti abbiamo rovinato la colazione>>.
Stephen annuì <<Dispiace anche a me, ti promettiamo che ci troverai vivi al tuo ritorno>>.
Gli sorrisi <<Lo spero! Altrimenti non saprei come si manda avanti un Santuario>>.
<<Ti credi migliore del sottoscritto?>>.
<<Può essere>> lo dissi con una disinvoltura tale da essere estranea al mio carattere...mi sa che oggi sarà una buona giornata.
Wong aggiunse tutto contento <<Sono sicuro che Aveline sarebbe una Maestra delle Arti Mistiche eccellente>>.
Gli sorrisi <<Grazie per la fiducia, ma sono già intrigata a padroneggiare i poteri che ho già, non mi serve apprenderne altri>> per quanto mi affascinano, non credo di essere in grado di gestirne due per volta, anche se volessi diventare una Maestra delle Arti Mistiche.

Loro stavano per replicare, ma ad un certo punto il mio cellulare che avevo posato sul tavolo fece una piccola suoneria e guardandolo vidi che mi era arrivato un messaggio, per cui lo presi e lo aprì rivelando l'utente che me lo aveva mandato: Tony Stark.
Curiosa sul suo contenuto lo lessi:

Buongiorno Ametista!.
Spero che hai fatto dei bei sogni d'oro in quella catapecchia appartenente a Gandalf il Grigio, so che ci sono le termiti.
Mi dispiace disturbarti, sarai qui a momenti spero, ma vorrei farti conoscere una persona.
Sa di te e scalpita per conoscerti, non sai quant'è difficile farlo stare zitto, specialmente quando cita la cultura pop.
Quindi sbrigati a congedarti da Gandalf e Jackie Chan e vieni qui.
Non vediamo l'ora di rivederti, le nostre care donne hanno già organizzato il vostro pomeriggio di shopping a mie spese.
Non capirò mai voi donne, quando si tratta di scarpe firmate perdete la testa.
Ti aspettiamo e ho anche una sorpresa per te a proposito! Spero che ti piaccia.

Firmato.
Il miliardario, playboy e filantropo ;)...ci ho messo anche la faccina!.

Leggendo questo messaggio scossi la testa ridendo, solo lui poteva mandare messaggi così, la cosa che mi divertiva sempre sono i nomignoli che da alle persone e a quanto pare ne ha scelto uno anche per me!...Ametista, non suonava male.
Ero anche curiosa di sapere della sorpresa e della persona misteriosa che voleva farmi conoscere, sicuramente un altro supereroe che loro conoscono e stando alle sue parole era molto entusiasta di presentarmelo...speravo sempre in una persona della mia famiglia.
Decisi di rispondere anche se li avrei raggiunti fra poco:

Buongiorno anche a te Uomo di Metallo!.
Ho dormito bene in questa catapecchia come ti piace chiamarla, anche se di termiti non ne vedo.
Comunque sto per arrivare, quindi sono proprio curiosa di conoscere la persona che vuoi presentarmi e anche della sorpresa!.
Anche io non vedo l'ora di rivedervi ragazzi!.
Porta pazienza, cercherò di non spendere troppo ;).

Firmato.
Ametista semi - stabile.

Appena glielo inviai fui risvegliata da Strange che chiese preoccupato <<Tutto bene?>>.
Lo guardai mettendo giù il cellulare <<Si, tutto bene>>.
<<Chi era?>>.
<<Tony, mi ha chiesto di raggiungerlo subito, a quanto pare vuole farmi conoscere una persona>>.
Annuì <<Mi stavo dimenticando che oggi dovevi andare da loro>>.
Gli sorrisi <<Quando si sta bene si perde la cognizione del tempo>>.
<<Vero>>.
<<Comunque dovevo andare via in qualsiasi caso, si è fatto tardi e mi spettano degli allenamenti>>.
Wong disse con tono mortificato <<Dovevamo fare la colazione insieme ed ora starai via per tre giorni>>.
Lo guardai <<Dispiace anche a me andarmene ragazzi, ma i patti erano quelli e non mi posso sdoppiare>>.
<<Ci mancherai>>.
<<Anche voi>> sembrava tanto duro, ma il bibliotecario era un pezzo di pane e mi era stato simpatico dal primo momento.
Stephen si alzò in piedi <<Sono sicuro che tre giorni passeranno in fretta e quando tornerai troveremo qualcosa da fare insieme, io e Wong ci penseremo, per cui fallo anche tu>> e mi fece l'occhiolino...tipico di lui.
Mi alzai anche io <<Farò del mio meglio Maestro Strange>> e anche io gli feci l'occhiolino, ciò causò l'ilarità del nostro amico che derideva la faccia un po' scocciata dello Stregone in questione che non apprezzava il nomignolo.
Infatti questo ci guardò <<Avete finito voi due? Ho notato che vi coalizzate troppo contro di me ultimamente e la cosa non mi piace>>.
Wong lo guardò <<Ti senti in minoranza poverino?>> l'altro volle sicuramente replicare, ma si trattenne e alzò gli occhi al cielo...non ero sicura di trovarli interi al mio ritorno.

Mettendo il cellulare nella tasca dei jeans e pulendomi dalle briciole dissi <<Tornerò quando meno te l'aspetti Wong, intanto cerca di tenere tutto tranquillo qui e se hai libri da sistemare aspettami>> lui mi sorrise ed io gli feci un occhiolino giocoso.
Stephen tirando fuori lo Sling Ring disse <<Non possono aspettare, sarò io a sistemarli>>.
Lo guardai <<Cosa? A me piace sistemare>>.
<<Allora ti troverò qualcosa da fare quando ritornerai>>.
<<Come lavare per terra?>>.
Mi indicò <<Non è una brutta idea sai? Questi pavimenti non vengono lavati da molti anni, forse dalla Prima Guerra Mondiale se non di più>>.
Divenni seria <<Scordatelo>>.
<<Avevi detto tu che volevi fare qualcosa!>>.
<<Si, ma credo che tu sia un maniaco del pulito>>.
Wong rise <<Ha svelato il tuo segreto più profondo e recondito!>>.
Strange lo guardò <<Zitto tu! Se vuoi gli racconto del tuo di segreto profondo e recondito>>.
<<Non azzardarti>>.
<<Se vengo minacciato pungo>>.
Constatando che ero in ritardo intervenni <<Ragazzi, devo proprio andare adesso, parleremo delle pulizie quando torno>> se serviva a farli smettere mi sarei messa un grembiule e guanti.
Lo Stregone Supremo annuì e con le mani aprì il portale che dava sul salotto del Complesso <<Passa delle belle giornate Aveline e se hai bisogno chiamaci>>.
Annuì sorridendo <<Contateci, ci vediamo tra tre giorni allora>> gli salutai con la mano e attraversai il portale raggiungendo così la mia nuova meta...un po' mi dispiaceva la freddezza di come mi aveva liquidata, speravo che l'uscita di ieri l'avesse un po' aperto, ma non si cambia in un giorno e lui non deve essere il tipo da addii strappalacrime.

Mi dispiaceva lasciarli molto probabilmente nell'ennesima lite e senza io che li freno, anche se non sembra funzionare un cavolo, ho paura di trovarli pestati l'un l'altro.
Speravo però che il loro volersi bene gli avrebbe fermati a fare qualcosa di veramente sconsiderato...non capirò mai veramente gli uomini e sicuramente pensano la stessa cosa di noi.
Decisi però di scacciare questi pensieri e di concentrarmi su quello che questi tre giorni avevano da offrire, sperando sempre in una cosa bella e di certo non volevo perdermela.
Sento che oggi sarà una bella giornata.

Quando il portale si richiuse dietro di me e il silenzio era tornato sovrano potei sentire delle voci provenire verso la cucina, così con aria solare la raggiunsi e vidi che seduti intorno al tavolo rettangolare a fare colazione che partiva da pane e marmellata e latte e cereali c'erano: Steve, Bucky, Sam, Natasha, Bruce, Tony e Wanda, all'appello mancavano Thor, Clint, Rhodey e Visione, quindi o erano in missione o erano fuori sede per problemi personali...speravo in niente di pericoloso, ma sapevano che avevano affrontato di peggio che qualche criminale chissà dove.

Stava per annunciarsi, ma fu vista da Sam che si alzò in piedi sorridendo <<Aveline! Sei arrivata finalmente>> e fu seguito dagli altri che si erano alzati a loro volta per salutarmi...un saluto più caloroso di quello che avevo ricevuto al Sanctum Sanctorum.
Sorrisi raggiante <<Ragazzi! Ho fatto il prima possibile, ma dovevo pur fare la colazione>> e li abbracciai uno a uno.
Wilson, che fu l'ultimo ad abbracciarmi, disse sorridendo in modo sornione <<Ci sei mancata Ametista>>.
A quel nome guardai il miliardario <<L'hai detto proprio a tutti? Avevano ragione quando avevano detto che mi avresti trovato un soprannome>>.
Tony alzò le spalle con aria quasi colpevole <<E' più forte di me, essendo che sei nella squadra non ho potuto non trovartelo>>.
<<E come mai Ametista?>>.
<<Perché i tuoi poteri hanno lo stesso colore della gemma preziosa e guardando bene anche della Gemma del Potere>> si mise le mani nei pantaloni eleganti che portava <<Pensavo fosse un'idea carina, ma se non ti piace...>>.
Lo interruppi <<No! Mi piace molto come soprannome>>.
<<Bene! Perché se no avresti rovinato la sorpresa che ti ho fatto>>.
<<E di cosa si tratta? Sembravi molto contento di mostrarmela nel messaggio>>.
<<E lo sono! Aspetta che lo vado a prendere e ricorda che la curiosità uccise il topo>>.
Bucky mormorò a Sam <<Da che pulpito viene la predica>> e i due ridacchiarono complici, ma si beccarono una sberla sulle loro nuche da parte del miliardario che era passato per prendere la sorpresa per me...quei due non smettono mai di sorprendermi vedendo la loro complicità, ma se la usavano contro qualcuno dei loro compagni mi sa che si beccavano le corna.

Tony guardò il il leader dei Vendicatori mentre si avvicinava a noi <<Cerca di tenere i tuoi due amichetti sott'occhio, perché la prossima volta potrei creare un cane robot che come unica programmazione ha punzecchiare questi due fino allo sfinimento>>.
<<Stark...>>.
<<No! Forse un bel lupo!>>.
<<Tu provaci e te lo rompo quel lupastro!>> quando gli si toccava le persone a cui teneva di più tirava fuori le unghie a quanto pare.
Alzò le mani <<Okay! Niente lupo! Scherzavo!>>.
Questa volta fu Natasha a rifilargli una sberla sulla nuca <<Tu fai sempre scherzi imbecilli Stark, tutta la tua vita è uno scherzo>>.
<<Ehi! Non serve offendere>>.
<<Non è un offesa, ma un dato di fatto>>.
Wanda ridacchiò <<Inconfutabile>>.
Bruce aggiunse <<Nemmeno la scienza può trovare la risposta per te>> intanto Steve, Bucky e Sam se la ridevano alla grande nel vedere il miliardario preso d'assalto dalla spia, strega e scienziato insieme...a quanto pare avevano creato un fronte comune contro di lui e non sapeva come uscirne.
Infatti Tony li guardò indignato <<Pugnalato alle spalle dai miei compagni...infami! Sappiate che darò tutto in eredità ad Aveline>>.
Io che me la ridevo smisi guardandolo <<Eredità a me? Perché io?>>.
<<Sei l'unica che possa fidarmi a quanto pare>>.
Sam esclamò <<Ha riso anche lei!>>.
Lo indicai <<Vero>>.
<<Se è così niente sorpresa>>.
Sbarrai gli occhi <<Cosa?>>.
<<Sei stata cattiva>> ma vedendo la mia faccia delusa scoppiò a ridere e mi porse il pacchetto <<Scherzavo! Eccoti la sorpresa>>.
Sam rise <<Lo dici come se fosse un ovetto Kinder>>.
<<Non sono Willy Wonka mio caro Piccione, ma sono bravo a fare pacchetti>>.
<<Insomma, mio nipote sa fare di meglio>> e con queste parole si ribeccò una sberla sulla nuca dal miliardario, che se Bucky non lo fermava, lo avrebbe colpito anche con una rivista trovatosi su un mobiletto...sono passata dall'asilo alle elementari.

Quando la situazione si fu calmata grazie al sangue freddo di Steve chiesi <<Posso aprirlo o mi devo aspettare una Guerra Civile tra eroi?>> a queste parole i presenti si guardarono tra loro con imbarazzo e non riuscivo a capirne il motivo, avrei sicuramente indagato a tempo debito.
Il miliardario che fu il primo a riprendersi annuì <<Apri pure! Sono curioso di vedere se ti piace>>.
<<Mi avete regalato un Pony?>>.
<<Cosa? Credo che sia troppo piccolo>> mi fissò <<Volevi un Pony? Posso fartelo avere>>.
<<No no, il mio era solo sarcasmo nel vederti così brioso per questo regalo>>.
Steve sospirò <<Passi troppo tempo con Stark>>.
Lo guardai <<Come mai lo dici?>>.
Tony sbuffò <<Ignoralo, la vecchiaia gli sta facendo male>> poi mi sorrise <<Prima che qualcun altro ci interrompa...>>.
<<Lo apro>> con delicatezza cominciai a togliere via la carta regalo color lillà e una volta aperto vidi di cosa si trattava, una tazza bianca con una gemma viola stampata in centro e capì di cosa si trattava.

Come per leggermi del pensiero il miliardario disse <<E' la tua tazza personalizzata, tutti noi ne abbiamo una e mi sembrava giusto che anche tu ne avessi una, infondo sarai un Avenger e ci sto lavorando dall'arrivo a sorpresa di nonno Fury, ti piace?>> tutti mi fissavano sorridendo attendendo una mia risposta...il bello è che non sapevo cosa dire.
Dopo averla ammirata per qualche secondo la posai delicatamente sul tavolo e corsi ad abbracciarlo stretto a me <<E' stupenda Tony, grazie mille, io...non so cosa dire>>.
Ricambiò l'abbraccio <<Non devi dire niente, a me basta che ti piaccia>>.
Mi staccai da lui sorridendogli <<E' perfetta>>.
<<Allora a me basta>> mi dette una piccola carezza sulla guancia destra e mi lasciò andare...non riuscivo ancora a comprendere la gentilezza che mi stavano dando conoscendomi da così poco, ma gli ero molto grata perché è ciò che mi serve per non impazzire del tutto.
Sorrisi a tutti <<Non so perché siete così gentili con me, ma vi ringrazio per tutto quello che state facendo, tazza e tutto il resto>>.
Loro mi sorrisero e Steve disse <<Non devi ringraziarci Ava, il nostro lavoro è proprio salvare le persone e noi speriamo di riuscirci anche con te, avremmo voluto farlo prima e comunque siamo sempre gentili, vero ragazzi?>> tutti annuirono in assenso e ridacchiai...sono un po' pazzerelli a volte ma è difficile non volergli bene.
Ricordando il soprannome guardai la russa <<Hai detto a tutti il soprannome che mi hai dato>>.

Mi sorrise in modo innocente <<Dovevamo pure abbreviare il nome, non che sia brutto ma ormai tutti si chiamano con i soprannomi>>.
<<E ci sono differenze da quelli che fa Tony?>>.
<<Nettamente! I suoi sono stupidi>>.
Ovviamente il miliardario protestò <<Ehi! Red Sparrow, oggi a quanto pare ti piace offendere>>.
<<Se fai lo stupido si>> poi mi guardò <<Spero che non ti dia fastidio>>.
<<Cosa? No no! Mi piace come soprannome e credo che la mia famiglia mi chiamasse così>>.
Wanda chiese curiosa <<Come fai a dirlo?>>.
<<Bé, quando abbiamo fatto la seduta e vedendo una parte della mia infanzia ho sentito che mi chiamavano così, per cui per me può essere d'aiuto se mi chiamate anche Ava oltre al mio nome intero o Ametista>>.
<<Lo faremo allora>>.
Le sorrisi grata e poi guardai Steve <<Dove sono gli altri quattro della banda mascherata? Non li vedo>>.
Il Capitano fulminò il miliardario <<Ti conviene non passargli la tua personalità Stark, a quanto pare sta prendendo da te>>.
Il sottoscritto alzò le mani con aria innocente <<Non è colpa mia se sono più interessante di te Capitan Ghiacciolo>>.
<<A me non serve una Stark 2.0.>>.
<<Saresti fortunato>>.
<<Se fortuna intendi averti sempre in torno, non so quale sia la tua concezione di fortuna>> ciò fece tacere il miliardario che lo guardò inorridito.
Bucky e Sam risero dando una pacca amichevole al Capitano e poi quest'ultimo disse <<A quanto pare ti ha spento>>.
Tony sbuffò <<E' solo un piccolo assestamento di percorso, ha vinto la battaglia ma non la guerra>>.
<<Continua a raccontartela, ultimamente ti spegne sempre>>.
Bucky aggiunse <<Stai perdendo molte battaglie, prima o poi dovrai arrenderti>>.
Il miliardario li fissò <<Non succederà mai>>.

Non so cosa c'era nell'aria oggi, ma sembra che tutti quanti abbiano voglia di discutere per stronzate e la cosa mi seccava un po' ad essere sinceri, così dissi <<Ragazzi, apprezzo che vogliate alleggerire la tensione e tutto il resto, ma sono appena uscita da un altro litigio tra Stephen e Wong, non voglio entrarne in un altro>>.
Steve mi guardò <<Scusa Ava>>.
Gli sorrisi <<Fa niente Capitano>>.
Tony con un sorrisetto impertinente e sospettoso chiese <<Da quando lo chiami Stephen?>>.
<<Da poco>>.
<<Strano, sembrava che lo volessi azzannare da un momento all'altro>>.
Wanda gli dette un pestone sui piedi <<Forse perché hanno fatto pace?>> poi mi guardò <<Una bella cosa comunque, ma avremmo modo di parlarne durante la nostra uscita>>.
Natasha aggiunse sorridendo <<Vogliamo sapere tutto!>>.
Ridacchiai <<Sapete che siete due pettegole?>>.
<<Se ci sarà una storia d'amore vogliamo saperlo!>>...credo di essere arrossita.
Stark si mise a ridere a queste parole <<Aveline e Strange? Sapevo che i russi avevano senso dell'umorismo, ma questa è troppo>>.
La spia lo guardò freddamente <<Che c'è? Credi che non possa scattare l'amore anche per un tipo come Strange?>>.
<<Affatto, lui è incapace di amare e lo sai anche tu, l'unico di cui gli importa è se stesso>>.

Un po' seccata intervenni <<Ammetto che non ha il carattere più facile del mondo, ma è molto di più di ciò che vedi in lui, sa essere anche un uomo con un gran cuore...anche se spesso prevale la ragione sul sentimento>>.
<<Sempre direi, comunque mi dispiace, non era mia intenzione offendere la vostra neonata amicizia, come ha detto la Streghetta è una bella cosa>> per il soprannome gli arrivò un altro pestone dalla sottoscritta e lui la guardò <<La vuoi piantare con i tuoi pestoni? Potrei tagliarti la gamba e sostituirla con una di legno!>>.
Bruce ridacchiò <<E la chiamerai Gamba di Legno?>>.
Lo indicò <<Non è una brutta idea socio>>.
Bucky intervenne ridacchiando <<Credo che prima dovresti affrontare Visione, non credo che gradisca che gli si faccia del male alla sua donna>>.
Wanda lo indicò <<James è più sveglio di te>> e poi i due si dettero il cinque.
Il miliardario la fissò con sfida negli occhi <<Manchurian Candidate può essere abile e saggio dato la sua veneranda età, ma non sarà mai più intelligente di me>>.
Sam intervenne <<Credo che potrebbe sorprenderti su cosa sa fare questo dolce vecchietto>>.
<<Ne dubito>>.
<<Scommettiamo?>>.
<<Cosa?>>.
<<Un volo con la tua armatura>>.
<<Cosa? E perché? Tu hai le tue ali>>.
<<Ma non sono la tua armatura>>.
Bucky dette man forte al suo amico <<Se sei così sveglio mi supererai facilmente>>.
<<E ne sono sicuro! Ma se vinco io?>>.
Sam incrociò le braccia <<Volerai con le mie ali>> e gli porse la mano.
Il miliardario gliela strinse con convinzione <<Affare fatto Wilson>> vedevo che si pregustava la vittoria ritenendo i due più stupidi di lui...speravo che perdesse un po', anche se posso sembrare cattiva.

Steve che era rimasto in silenzio fino adesso decise di prendere in mano la situazione <<Ragazzi! Credo che sia ora di essere seri, scherzare va bene, ma quando le cose esagerano basta>> mi indicò <<Aveline non è venuta qui per essere sotto stress>>.
Lo guardai <<In verità dovremmo allenarci nel corpo a corpo>>.
<<Giusto>> prima che il miliardario potesse intervenire continuò <<Una parola sulla mia età Stark e finirai a pulire le latrine>>.
<<Vorrai dire bagni>>.
<<Ed io cosa ho detto?>> non ricevendo risposa perché sapevano che era la stessa cosa si rivolse a me incrociando le braccia al petto <<Thor, Clint, Rhodey e Visione sono in missione a Boston, dovrebbero tornare in giornata>> immaginavo che fosse il motivo della loro assenza.
Preoccupata chiesi <<Qualcosa di grave?>>.
Scosse la testa <<Nulla che non possano gestire, sta tranquilla, dei trafficanti d'armi hanno venduto a gente poco raccomandabili armi Chitauriane e dobbiamo impedire che raggiungono i destinatari>>.
<<Chitauriane?>>.
<<Armi aliene>>.
<<Sono quelli dell'attacco a New York di cui mi avete parlato?>>.
<<Esatto, qualcuno è riuscito a fare una fusione con la nostra tecnologia e vogliamo impedire che persone innocenti muoiano a causa di quello sconsiderato>>.
<<Avete un nome del fabbricante?>>.
<<No, spero che riescano a scoprirlo presto>>.
<<Prima lo fermate e meglio è>> poi guardai il miliardario venendomi in mente una questione <<Tony, nel messaggio mi avevi detto che volevi presentarmi una persona, dov'è?>> non avevo visto nessuno oltre a loro e non capivo se era uno scherzo di pessimo gusto...non che dovevo restare al Sanctorum, ma sono venuta qui trafelata e curiosa sulla misteriosa persona.

A questa domanda si grattò la nuca imbarazzato <<Ehm...Non è qui>>.
<<Cosa?>>.
<<Non è colpa mia giuro! Doveva venire, ma poco prima che arrivassi a disdetto per un contrattempo>>.
<<Del tipo?>>.
<<Gita scolastica>>.
<<Gita scolastica? Quanti anni ha scusa>>.
<<Non l'ho datato al carbonio, però è giovane>>.
Sbuffai <<Si, ma è un bambino o adolescente?>>.
<<Adolescente, comunque mi dispiace di averti trascinata qui>>.
Gli sorrisi <<Non fa niente Tony, tanto dovevo venire lo stesso qui e poi mi dovevo allontanare da una nube temporalesca>>.
<<Che portano il nome di Stephen Strange e Wong?>>.
<<Indovinato!>>.
<<Sono forte negli indovinelli>>.
Bruce intervenne ridacchiando <<Non come Thor, lui proprio non li capisce>>.
Wanda scosse la testa divertita <<Viene da un altro mondo, lasciateli un po' di dignità a quel pover'uomo>>.
Tony la fissò <<Gli lasceremo la sua dignità quando Vicky il Vichingo imparerà a non vantarsi sul fatto che lui è degno di alzare quel suo stupido martello e noi no>>.
<<Come tu ti vanti di essere il più intelligente del mondo>> e la mia amica gli fece la linguaccia.
Sam e Bucky scoppiarono a ridere e il primo disse <<Spento per la seconda volta!>>.
Il secondo aggiunse <<La stai proprio perdendo la guerra>> e si dettero il cinque...quei due erano peggio dei bambini.
Natasha disse ridacchiando <<Ti conviene alzare la bandiera bianca e ammettere che oggi non è la tua giornata Stark>>.
<<Può essere, ma domani quando sarò fresco e riposato si pentiranno di avermi sfidato>> ignorando i gesti di finta paura di quei due posò gli occhi su di me <<Comunque domani ci sarà sicuramente e se c'è un altra gita scolastica faccio causa alla scuola>>.
Steve lo fissò ridacchiando <<Ne saresti sicuramente capace, peccato che la scuola serva>>.
<<Si, ad annoiarsi>>.
<<Se hai miei tempi c'era la possibilità di andare a scuola come ora forse non sarebbe scoppiata la guerra>>.
<<Mi sembra che sai leggere, scrivere e contare>>.
<<Le cose essenziali si, ma non oltre>>.
Sam aggiunse <<Saresti stato bravo come pittore, hai un talento naturale>>.
Guardai il Capitano curiosa <<Sai disegnare?>>.
<<Me la cavo>>.
Bucky scosse la testa <<Il solito modesto! Altro che cavartela! Sei un mago con le matite>>.
Sorrisi <<Vorrei proprio vedere qualche tuo lavoro>>.
<<Forse un giorno>>.
Natasha posò la mano destra sulla sua spalla <<Sei troppo timido con le donne, non combinerai niente se non tiri fuori la grinta, ci sono un sacco di donne in giro>>.
<<A me ne basta solo una>>.
<<Scarti tutte quelle che ti presentiamo Rogers>>.
Barnes aggiunse <<Non sai quanto ci ho lavorato anche io hai miei tempi, nessuna le andava bene>>.
<<Forse perché ero magno e c'era la possibilità che mi pestassero i piedi?>>.
<<Non ti ha mai fermato però>>.
<<Ma nessuna di loro mi ha mai considerato>>.
Io lo guardai <<Non hai mai avuto nessuna?>>.
Abbassò gli occhi <<Se per qualcuna intendi starci insieme no, ma prima che mi congelassi per settant'anni ho baciato la donna che avrei voluto avere al mio fianco>> sorrise tristemente <<Si vede che non era destino>> poi indicò i suoi compagni <<Loro continuano a cercarmi qualcuna, non dico che sia impossibile, ma voglio trovare la compagna giusta>>.
<<Mi sembra un buon ragionamento, lo senti quando la trovi>>.
Sam e Bucky esclamarono insieme <<Vogliamo diventare zii!>> e ciò fece ridacchiare tutti quanti...se mai arrivassero bambini qui tutti sarebbero parenti e la cosa mi piace perché sono una famiglia.
Natasha sbatte le mani facendo tornare l'attenzione su di lei <<Credo che sia il caso di finire la colazione e di iniziare l'allenamento, dopo noi tre saremo impegnate in un pomeriggio tra ragazze>>.
Wanda aggiunse contenta <<Abbiamo organizzato tutto!>>.
Tony sbuffò <<Si, a discapito dei soldi dei contribuenti>>.
La russa lo fissò <<Tu li usi per marchingegni>>.
<<Che servono per la squadra>>.
<<Sarà, ma a voi maschietti vi piacciono certe cose e a noi femminucce altre cose>>.
<<Scarpe?>>.
<<Non solo quelle>> per quanto ci tenessi ad uscire con Natasha e Wanda, non volevo spendere soldi di Tony comprendo cose futili, ma non lo avrei mai detto ad alta voce perché le avrei ferite ed era l'ultima cosa che avrei voluto fare.

Prima che potesse scatenarsi l'ennesimo putiferio intervenni <<Mentre voi finite la colazione io mi preparo per l'addestramento, ci troviamo in palestra>>.
Steve annuì <<Non ci metteremo molto>>.
<<Non strozzatevi per venire subito mi raccomando>>.
Ridacchiò <<Staremo attenti>>.
Sorrisi e poi guardai gli altri <<Voi cosa fate nel frattempo?>>.
Tony circondò le spalle di Bruce <<Io e il mio socio ci ritireremo in laboratorio, abbiamo del lavoro da fare>>.
Lui annuì <<Dobbiamo completare qualcosa d'importante>>.
<<Vi auguro di riuscirci>> non sapevo di cosa si trattasse e non avrei oltrepassato la linea perché non avrei capito un acca di scienza.
Sam incrociò le braccia la petto <<Io e Buck abbiamo una sfida in sospeso>>.
Lo fissai <<Del tipo?>>.
<<Chi fa il miglior centro entro dieci minuti usando l'arco di Barton>>.
<<E ve lo lascia usare?>>.
<<No, ecco come mai la stiamo facendo mentre lui non c'è>> e mi fece l'occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo <<Siete proprio diabolici voi due>>.
<<Mi ruba sempre la Nutella e non mi si deve rubare la Nutella!>>.
Guardai Bucky ridacchiando <<E tu come mai lo fai?>>.
<<Sostiene di essere più bravo di me con i tiri a distanza e anche con le freccette, per cui userò il suo arco per ripicca>>.
<<Ruba del cibo anche a te?>>.
<<Si, le Fieste>> poi guardò il suo amico <<Dopo ci facciamo una birretta seduti sugli sdrai in giardino?>>.
<<Mi sta bene>> e si dettero il pugno soddisfatti dei loro piani per la mattinata.
Scuotei la testa divertita e poi guardai l'ultima persona <<Tu Wanda? Quali sono i tuoi piani?>>.
Incrociò le braccia al petto sorridendo <<Credo che mi guarderò un bel film>>.
<<E cosa se posso chiedere?>>.
<<Piccole Donne>>.

A queste parole Tony alzò gli occhi al cielo sbuffando <<Che il grande Einstein ci aiuti! Lasciatemi uscire da qui prima che veda questo film>>.
La Strega Scarlatta lo fissò <<Cosa non ti va a genio di questo film?>>.
<<Donne in età adolescenziale con problemi di cuore, specialmente una che non fa altro che lamentarsi di come non sia una brava attrice e cerca il principe azzurro di Biancaneve, devo continuare?>>.
<<No per carità, lo so che detesti i film romantici>>.
<<Non tutti, ma quello è palloso>>.
<<Non capisci un acca di film, a te piace solo Godzilla!>>.
<<Perché è un bel film e a senso!>>.
<<Nei tuoi sogni, cosa c'è di sensato in un lucertolone gigante che distrugge tutto? Tanto vale che lo mettano contro King Kong!>>.
<<Non sarebbe un brutto film sai? Vincerebbe Godzilla>>.
<<Io credo King Kong, non puoi negare che è più figo>>.
Il miliardario prese Bruce per le spalle e disse sorridendo beffardo <<Ti lascio credere quello che vuoi Piccola Strega, ma se vuoi scusarci abbiamo da fare>>.
Il suo amico lo guardò confuso <<Ma dovrei finire la colazione!>>.
<<La finirai dopo>>.
<<Ho fame!>>.
<<Ti farò portare un panino più tardi, ora muoviti Spinacio>> e lo trascinò via prima che potesse protestare...povero Bruce, non ha nemmeno avuto il tempo di salutare la sua ragazza che lo guardò andare via con sguardo triste e compassionevole, chissà cosa dovevano fare di così importante da trascinarlo via in quel modo.

Ripresosi da ciò che abbiamo visto Sam dichiarò <<Prima che la cosa ci contagi anche noi, io e Bucky andiamo in palestra per la nostra sfida, tanto avevamo finito la nostra colazione>>.
Il suo amico lo guardò <<Tanto se abbiamo fame ci facciamo un panino più tardi>>.
<<Con salame e formaggio>>.
<<Sta da dio con le birrette>>.
<<Una combo perfetta>> si presero per le spalle e poi mi guardò <<Noi ci vediamo in giornata Ametista>>.
<<Non vedo l'ora Sam! Cercate di fare i bravi>>.
<<Lo facciamo sempre non è vero Buck?>>.
<<Sempre, a dopo Ava>> e poi anche loro se ne andarono per i fatti suoi con aria pimpante...dei bambini cresciuti fisicamente ma non mentalmente.
Wanda annunciò <<Io mi porto la colazione in soggiorno mentre mi guardo il film, cercate di non distruggerla>>.
Natasha sorrise <<Faremo il possibile>> poi anche la strega se ne andò con la colazione per gustarsi il film in pace...un momento per se è sempre meglio, anche se sospetto che avrebbe voluto che Visione fosse qui con lei.

Rimanendo da solo con gli ultimi due Avengers rimasti dissi <<Senza indugio andrei a cambiarmi, mi aspetta una grande giornata oggi!>> non lo so perché avevo assunto quest'aria pimpante, in effetti è tutto il giorno che è così.
I due infatti si guardarono e Steve chiese <<Stai bene Aveline?>>.
<<Sto bene perché?>>.
<<Sembri felice>>.
<<Ed è un male se lo fossi?>>.
<<No! E' solo che ti vediamo sempre così malinconica che ci fa strano vederti così contenta>>.
<<Lo so, solo che oggi sento che succederà qualcosa di bello, non so nemmeno io come mai di tutto questo e non so di cosa si tratta, ma so che c'è e voglio scoprirlo, vi è mai capitato di sentirvi così?>>.
Lui annuì <<Ho provato sensazioni simili, quindi non sei pazza come credi che sei>>.
Natasha aggiunse ridacchiando <<Se pensavi che ti avremmo reputato una sensitiva ti sbagli di grosso, scambiamo messaggi con un procione quindi se anche lo fossi non sarebbe una cosa sconvolgente>>.
Ridacchiai sentendo il mio amico animale <<A lui piace scrivere sul tablet, credo che sia il Tony Stark dei Guardiani>>.
I due scoppiarono a ridere e la russa disse <<Se Tony sente che l'hai paragonato a un procione ti fa passare guai seri, credimi, si è vendicato per molto meno>>.
<<Allora non lo verrà mai a sapere, se voi non parlate>>.
Steve si chiuse la bocca come una cerniera <<Nulla verrà detto da noi>>.
<<Bene perché voglio godermi la tazza nuova>> poi mi avviai verso la mia camera continuando <<Buona fine colazione>> una volta superato le porte sospirai felice...una nuova giornata era iniziata e speravo fosse stata produttiva.

Volevo impegnarmi al massimo per riuscire a riprendere in mano la mia vita ed essere una brava Avenger, così da evitare il carcere promesso da Fury.
Qualche giorno fa lo facevo solo per quello, evitare di finire in gabbia per una cosa di cui non sono affatto colpevole, ma vedere come questi uomini e donne si trattano l'un l'altro come se fossero una famiglia mi faceva desiderare di entrarci e trovare una parvenza di amore che non sentivo da un po'...che avevo in effettiva dimenticato non per mio volere, molto probabilmente se trovassi davanti a me la mia famiglia non li riconoscerei causandogli altro che dolore più di quanto gli sia stato già fatto dopo la mia scomparsa, per ora era meglio che non vengano a sapere che sono qui.

Ero stata fortunata che avessi lasciato molti dei vestiti che avevo comprato qui al Complesso, in fondo non appena saprò gestire i miei poteri ritornerò qui in pianta stabile e non volevo lasciare nessun indumento in giro.

Pensandoci ero elettrizzata di abitare qui con gente che teneva a me già dopo qualche giorno dal mio arrivo, però in fondo mi sarebbe mancato vivere al Sanctum Sanctorum con Stephen e Wong, a modo loro tenevano a me quanto gli Avengers e i Guardiani della Galassia, lasciarli da soli mi dispiaceva più di quanto immaginassi...è possibile provare affetto per delle persone che conosci da pochi giorni e che ti fanno sentire accettata? Forse per una persona normale che ha memoria di chi lei sia può essere anormale, ma io non lo sono affatto, sono la definizione esatta di anormale, ho poteri letali e senza memoria, perciò credo fermamente che sia possibile provare affetto con così poco tempo.

Mi cambiai per l'allenamento con un top nero che mi fasciava perfettamente il petto, leggings attillati neri, scarpe da ginnastica nere e bianche ed infine una coda di cavallo alta per essere libera nei movimenti, poi constatando che ero apposto raggiunsi la palestra per iniziare l'addestramento..era ora di entrare in scena.

Fortunatamente ci misi poco a raggiungerla e li trovai ad aspettarmi già belli che preparati per massacrarmi, ma sapevo che ci sarebbero andati piano con me...almeno finché non avrei imparato a combattere bene, dopo sicuramente ci sarebbero andati dentro ed io speravo di riuscire a contrastarli al meglio delle mie possibilità.

Appena si accorsero della mia presenza mi sorrisero e Natasha disse <<Mi fa piacere che non ti sia persa, ormai hai più orientamento di Steve>>.
Il diretto interessato la guardò <<Lo sai che sono ancora qui vero Nat?>>.
<<Lo so, non credo che hai sviluppato il potere dell'invisibilità con il Siero del Super Soldato>>.
<<Certe volte vorrei averlo>>.
<<Per quale motivo? Per non vedere questi cattivoni?>>.
Sbuffò <<Certe volte sei insopportabile sai?>>.
<<Se non lo fossi qui cadrebbe tutto in malora>>.
<<Non hai tutti i torti, basta che non mi diventi come Stark>>.
Rise <<Nessuno può essere come Tony Stark>>.
<<Giusto>> e risero di gusto, molto probabilmente se il miliardario fosse qui si crogiolerebbe per questa frase, anche se penso che sia più derisoria che un complimento.

Dopo essersi calmati il Capitano mi sorrise <<Allora Aveline, dopo questi minuti di pura follia in cui sei arrivata ed assistito pazientemente, che ne dici di iniziare l'allenamento?>>.
Ricambiai il sorriso <<Certo! Comunque non mi sono certo annoiata in questa pura follia, riemergermi in quest'atmosfera mi rende sempre felice>>.
<<Lo so, solo che non voglio che passiamo da stupidi>>.
<<Per divertirsi? Non si passa mai da stupidi se ti stai divertendo, forse le persone dovrebbero esserlo di più>>.
Nat lo guardò <<Ha capito tutto, il divertimento fa sempre bene allo spirito, ti sei divertito alla festa di Tony dopo aver sconfitto l'Hydra no?>>.
Steve la guardò <<Mi sono divertito si, ma l'arrivo di Ultron ha rovinato il divertimento>>.
<<Quando mai veniamo lasciati in pace dai cattivoni?>>.
<<Ora è un periodo relativamente tranquillo da pazzi>>.
<<Davvero? Ti sei dimenticato dei pazzi che hanno fatto del male ad Aveline>>.
<<Giusto, ma finché non scopriamo di più non posso considerarli una propria minaccia>>.
<<Io non li considererei nemmeno stinchi di santo, se non fanno male alla Terra lo faranno a qualcun altro>> aveva ragione...mi sentito impotente di non poterli aiutare, costringendo i miei amici alla ricerca d'informazioni su queste persone ed altri a dovermi addestrare per sapermi proteggere, avevo rovinato le loro vite.

Evidentemente mi videro triste perché mi guardarono e Steve chiese <<Tutto bene Ava?>>.
<<S...Si>>.
<<Non ti credo per la cronaca, puoi parlarci>>.
Li guardai <<Mi sento inutile e anche responsabile per tutto questo, se avessi un minimo ricordo su di loro non costringerei Peter e gli altri ad attraversare mezza Galassia solo per cercare informazioni e nemmeno voi ad addestrarmi>>.
<<Non ci stai costringendo a fare niente che noi non vogliamo, siamo qui proprio per questo e non sei per niente inutile, non è colpa tua se non ricordi niente>>.
<<Può essere, però non allevia il peso>>.
Nat chiese <<Come mai responsabile? Insomma, non hai chiesto nulla di tutto questo>>.
<<Forse no, però è successo lo stesso e mi sento responsabile ad aver rovinato le vostre vite>>.
<<Ma tu non ce le hai affatto rovinate Ava! Tu sei una vittima e non la carnefice, se la tua preoccupazione è non riuscire ad aiutarci ti giuro che non devi farlo, ci metteremo un po' di tempo si, ma prima o poi li staniamo e per loro sarà la fine>>.
<<Non dubito delle vostre capacità e nemmeno delle doti investigative di Pete, ma continuo a pensare a una cosa che è diventata come un tarlo fastidioso>>.
Steve chiese <<Del tipo?>>.
<<Che verranno a prendermi appena scopriranno che sono qui e voi siete in pericolo>>.
<<Non possiamo sapere se ti cercano>>.
<<E' così, fidati, se sono potente la metà di quanto dite per loro sono preziosa e faranno di tutto per riavermi>>.
<<Se così sarà saremo pronti a riceverli>>.
<<Non so se avete affrontato persone come loro, persino i Guardiani hanno avuto difficoltà a cacciarli>>.
<<Dovremmo unire le forze allora>> mi posò le mani sulle mie spalle e mi guardò dolcemente e sicuro <<Lo so che tutto questo ti pesa Ava, vivere nell'ignoto e con la paura costante che vengano a prenderti non ti fa stare tranquilla, ma devi credere fermamente che impediremo loro di farti del male o di portarti via, questo addestramento serve proprio a questo e vedrai che quando avrai imparato ringrazierai tutti i sforzi che hai fatto per arrivare al traguardo, noi saremo sempre qui per te>>...con questo discorso credo che riesca a convincere anche i sassi di essere utili.
Sorrisi <<Io credo in voi ragazzi>> abbassai gli occhi <<E di me che non so se potete fidarmi>>.
<<A causa del tuo potere?>>.
Annuì <<Ne uscirei distrutta se facessi del male a voi o a delle persone innocenti, darei tutto per sbarazzarmene>>.
<<Lo so, ma la pensi così perché ora non li controlli del tutto>> mi prese il mento tra il pollice e l'indice <<Ma quando ci riuscirai sarai l'Avenger più forte, ma non dire a Thor che l'ho detto va bene?>>.
Annuì ridacchiando <<Non lo verrà mai a sapere>>.

Natasha mi dette una pacca amichevole sulla spalla <<Fa tornare la baldanza di prima e preparati a una bella dose di stretching e corsa, poi si passa al sacco>>.
Gli sorrisi determinata <<Lo distruggerò quel sacco!>>.
<<Brava! Così si fa! E' lo spirito giusto>>.
Steve mise le mani sui fianchi <<Facciamo quattro giri del Complesso e speriamo che riesci a reggere>>.
<<Speriamo! Caso mai sarò quella distesa a terra con le gambe molli come il pongo>>.
Natasha rise <<Allora dovremmo usare un raschietto>> poi spinse me e il Capitano verso l'uscita <<Muovetevi pelandroni! Abbiamo un po' di ore d'allenamento davanti a noi e la strada è ancora lunga>>.
L'uomo di fianco a me la guardò <<Saresti stata perfetta nella Gestapo>>.
La russa lo fulminò con lo sguardo <<Ti conviene ritirare questa frase Rogers, altrimenti giuro che ti mangio tutti i ghiaccioli al limone che ami tanto e chiedo hai tuoi compagni di giochi di aiutarmi>>.
<<Non lo faresti mai>>.
<<Mettimi alla prova>>.
Si fissarono per qualche secondo e conoscendo forse la sua onestà nelle sue promesse disse <<Va bene, ritiro tutto>>.
<<Bene e ora, scattare!>> poi si precipitò fuori di corsa e dopo che io e Steve ci fummo fissati negli occhi le andammo dietro pronti alla corsa campestre che i due avevano ideato...speriamo di poter reggere il loro ritmo e di non finire squaqquerata per terra già al secondo giro.

Dopo due ore di allenamento tra corsa in stile Olimpiadi e prendere a pugni il povero sacco da box che non so come finì distrutto nemmeno dopo qualche pugno grazie a un energia viola fuoriuscire dai miei pugni, potei sedermi sulla panchina grondante di sudore e un asciugamano che circondava il collo...un'altra cosa da aggiungere hai miei poteri e hai miei problemi, dovevo parlarne assolutamente con Stephen la prossima volta che ci vediamo per capire com'era possibile tutto ciò e senza che io lo volessi.

Accaldata per tutto il movimento che avevo fatto, mi fissai le mani come ad aspettarmi che un energia viola uscisse dai palmi al di fuori dal mio controllo, ma non successe niente e i palmi olivastri rimasero tali ed inattivi per tutto il tempo che restai a fissarli...ora che mi aspettavo di vederli non sbucavano! Non fanno mai quello che gli dico e la cosa mi secca al quanto.

Sentì una pacca amichevole sulla schiena sudata e alzando lo sguardo vidi che i miei compagni d'allenamento si erano seduti sulla panca insieme a me anche loro sudati e la russa disse sorridendo <<Quando hai detto che avresti distrutto il sacco non pensavo che lo facessi sul serio>>.
<<Io...ehm...non era mia intenzione>>.
<<Guarda che non è un accusa nei tuoi confronti, solo che siamo sorpresi che lo hai sradicato dal soffitto con un'onda d'urto violacea>>.
<<Sono sorpresa quanto voi>>.
Steve chiese <<Non l'hai mai fatto con Strange?>>.
Scossi la testa <<Con lui sto imparando ad accenderli e spegnerli, vuole aspettare che ci riesca normalmente prima di passare a qualcos'altro>>.
<<Sembra però che nel tuo subconscio tu sia in grado di fare qualcosa di più, dovresti dirlo allo Stregone>>.
<<Lo farò appena ci rivedremo e spero di capirci qualcosa, sembra che sfuggano sempre al mio controllo ed è seccante!>>.
<<Posso solo immaginarlo! Potrebbe essere che si stanno evolvendo, insomma, i tuoi poteri provengono dalla Gemma più pericolosa di tutte e potrebbe essere fattibile>>.
<<Potrebbe! Ma ne devo parlare con l'esperto prima di esserne sicuri>>.
Mi posò la mano destra sulla mia spalla <<Se fosse così, ho fiducia in te e riuscirai a gestirli alla grande>>.
<<Ogni giorno la meta sembra sempre più lontana>>.
<<Perché vedi i tuoi poteri come una maledizione e non una cosa con cui convivere pacificamente, poi le cose non sono mai immediate e se Sam fosse qui ti direbbe di lavorarci su ogni giorno>>.
Ridacchiai <<Sembra saggio come consiglio>>.
<<Lo è, lui ha lavorato con persone che tornate dalla guerra erano come fantasmi abbandonati a se stessi, sta anche aiutando Bucky con i suoi problemi, quindi se parlassi con lui di questo ti farebbe una filippica saggia su come affrontare le cose>>.
Ridacchiai <<Potrei provare, tanto ormai le ho provate tutte e Sam mi sembra un tipo apposto>>.
<<Un po' birbante a volte, ma lo è>>.
<<L'ho notato! Lui e Bucky sembrano due bambini cresciuti>>.
Ridacchiò <<Non hai tutti i torti, mi sorprende come quei due siano passati dal detestarsi al volersi bene>>.
Natasha intervenne <<Sarà perché hanno un amico in comune>>.
<<Può essere, ma la maggior parte delle volte li vedo sempre loro due insieme e sono felice di ciò, avrei detestato vederli sempre litigare>>.
<<Ne parli come se fossero una coppia sposata!>>.

Io non resistetti e scoppiai a ridere immaginandomeli vestiti da sposi, allontanando così la preoccupazione dei miei poteri dai miei pensieri scambiandola con l'immagine buffa dei miei amici vestiti di bianco e nero...se fossero stati qui mi avrebbero linciato senza pensarci due volte.

I due al mio fianco mi fissarono sorpresi dello mio scoppio di risa e Nat chiese <<Cosa c'è di tanto buffo?>>.
La guardai sorridendo <<Non dite a Sam e a Bucky quello che sto dicendo, ma quando hai detto coppia sposata me li sono immaginati vestiti da sposi>> non mancò molto che scoppiai di nuovo a ridere seguita dai due...sembra che ci sia un gas esilarante che gira nell'aria della palestra da quanto stiamo ridendo, spero che non passiamo d'allarme o che i diretti interessati vengano qui a guardare se va tutto bene e la si che avremmo riso di più tanto da essere trasportati in infermeria per il mal di stomaco o peggio.

Una volta calmatoci volli soddisfare una mia curiosità che mi era sorta quando ero arrivata <<Posso chiedervi una cosa?>> dopo che i due annuirono continuai un po' titubante <<Quando ho nominato la Guerra Civile tra supereroi, avete assunto una strana aura negativa e sguardi strani, se non sono indiscreta nel chiedervelo come mai l'avete fatto?>>.

Per qualche secondo restarono in silenzio maledicendomi di questa domanda, ma poi entrambi sospirarono e fu Steve a rispondere <<Diciamo che non siamo sempre stati così uniti come ci hai conosciuto Ava, per un certo periodo abbiamo avuto delle forti divergenze che ci hanno portato a dividerci>> ero sorpresa da ciò, li vedo così uniti che mi è difficile immaginarmeli in pieno litigio.
<<Che tipo di divergenze?>>.
<<Dopo i fatti di Ultron la gente ha cominciato a pensare che più cercavamo di fermare le catastrofi più la gente ne pagava il prezzo, la loro fiducia in noi stava scemando sempre di più e dopo i fatti di Lagos hanno deciso di creare una legge che ci tenesse sotto controllo del governo americano, gli hanno chiamati Accordi di Sokovia, ci obbligavano a sottostare a delle leggi che ci avrebbero impedito si essere autonomi e a intervenire quando il governo lo avrebbe ritenuto necessario>>.
Indignata esclamai <<Ma è una cosa stupida e ignobile! Voi avete salato vite mentre loro se ne stavano buoni seduti sulle loro sedie comode e poi è togliere la libertà!>>.
<<E' proprio ciò che ci ha portato a dividerci, io la pensavo come te mentre Tony credeva che gli Accordi fossero l'unico modo per impedire catastrofi, ma sotto sotto era per alleviare i suoi sensi di colpa per Ultron>>.
<<Wanda mi aveva detto che si sentiva in colpa, lo ha creato lui vero?>>.
Annuì <<Con le buone intenzioni, ma finendo per creare un assassino>>.
<<Non sempre vanno bene, ma sono sicura che aveva un obbiettivo nobile>>.
<<Può essere, comunque non era solo gli Accordi ad averci diviso>>.
<<No?>>.
<<Un uomo di nome Helmut Zemo ha usato Bucky per scatenare una Guerra Civile tra supereroi, voleva che ci distruggessimo a vicenda e per farlo ha usato un video dove i genitori di Tony venivano uccisi dal Soldato d'Inverno>>.
<<Da Bucky?>>.
Natasha intervenne <<Non l'ha fatto per sua scelta sia chiaro, quando è successo era sotto controllo dell'Hydra e non ricordava chi fosse e nemmeno chi fossero i suoi amici, ma rimane sempre un peso per lui che fa difficoltà a lasciare andare>> capivo come mai diceva sempre che sapeva ciò che provavo, anche lui l'ha provato sulla sua pelle e non l'avrei visto diversamente da adesso.
<<Se è stato lui ad uccidere i genitori di Tony, come mai non sembra arrabbiato con lui? Mi sembra che coesistano pacificamente>>.
<<Non è stato facile farli coesistere, quando l'ha scoperto ha tentato di ucciderlo non volendo sentire ragioni sul fatto che non fosse colpa sua, ci siamo divisi entrando in clandestinità, almeno quelli che non hanno firmato, ma poi non so come qualche mese dopo Tony ci aveva contattato dicendo che gli dispiaceva per la reazione che aveva avuto in Siberia>>.
<<Così di punto in bianco?>>.
Annuì <<Siamo rimasti spiazzati e sospettosi su questo cambio di idea, ma ci disse di raggiungerlo al Complesso e noi fiduciosi lo facemmo dove ci fece nascondere dal governo>>.
<<Bucky? Lo portaste con voi?>>.
Scosse la testa <<Era in Wakanda in pieno trattamento per liberarsi dal controllo mentale imposto dall'Hydra, ci raggiunse qualche mese dopo quando fu sicuro di non far del male a nessuno>>.
<<E Tony lo lasciò venire?>>.
Fu Steve a rispondere <<Era stato lui ad invitarlo, all'inizio pensavo che volesse fargli del male, però mi sorprese quando gli chiese scusa per averlo voluto uccidere e dicendogli che non lo riteneva più responsabile tanto dal volerlo nascondere con noi, perciò annunciò che avrebbe fatto di tutto per togliere gli Accordi di Sokovia così da far ritornare insieme la squadra>>.
<<E ci riuscì?>>.
<<Dopo una dura battaglia contro il Segretario Ross e il governo riuscì a farli togliere e reintegrare tutti quanti, persino il perdono per Bucky>>.
<<Veramente?>>.
Annuì <<Deve andare ancora dal terapista come d'accordo, ma poi lo integrammo negli Avengers ed è con noi da allora, mi sorprendo sempre come lui e Tony siano riusciti a coesistere così pacificamente guardando i loro trascorsi burrascosi>>.
Sorrisi <<E' un brav'uomo e sono sicura che sei felice di averlo al sicuro e al tuo fianco, poi Tony mi sembra un uomo che sappia quando sbaglia, forse in ritardo, ma lo fa>>.
<<Era stato difficile per me scegliere tra loro due essendo entrambi miei amici>> poi sorrise <<Non sai quanto e il bello è che è portato per questo lavoro! Ha trovato una famiglia e gli auguro il meglio per lui>>.
<<E' fortunato ad avere te e Sam a sostenerlo, se ha passato quello che sto passando io con la memoria avere qualcuno vicino aiuta>> avere loro, i Guardiani, Strange e Wong vicino mi impedisce di sprofondare nell'oblio.
<<Lo dice sempre, anche se all'inizio faceva difficoltà a distinguere il vero dalla realtà a causa di tutti quegli anni di manipolazione mentale, ma ora sembra più stabile>>.

Stetti per dire qualcosa ma l'ennesimo mal di testa mi colse all'improvviso come le altre due volte che mi sono venute e mi presi la testa tra le mani con in faccia dipinta una smorfia di puro dolore...come mai mi succedevano queste cose? E' la terza volta in pochi giorni che mi coglie questa stramba cosa ed era un altro problema da aggiungere hai problemi di Aveline Dawson.


Davanti a me apparvero le consuete immagini che segnavano questo evento e questa volta mi apparve un liquido rosso sangue che si trasformava in una gemma rossa, una donna dai capelli castani avvolta dal suddetto liquido rosso, un liquido rossastro muoversi ed infine un uomo dalle orecchie a punta avvolto in una nube rossastra...scene che per me non avevano alcun senso.
Come da consuetudine delle frasi seguirono le immagini.

Una voce saggia disse:

"Tale malvagità era possibile attraverso l'Aether, un'antica forza di infinita distruzione".

"Il loro capo, Malekith, creò un'arma da quell'oscurità e venne chiamata Aether.
Mentre le altre reliquie spesso sembrano gemme, l'Aether è fluido e in continua mutazione.
Trasforma la materia in materia oscura.
Si nasconde nei corpi per estrarre energia dalla loro forza vitale.
Malekit provò ad utilizzare il potere dell'Aether perché voleva far tornare l'Universo nell'oscurità.
Ma dopo eterni spargimenti di sangue, mio padre Bor finalmente trionfò...avviando un periodo di pace che perdurò migliaia di anni".

"Noi possediamo l'Aether, Malekith verrà da noi".

"Un figlio che desiderava il trono oltremisura e un altro che addirittura lo ricusa, questo è il mio retaggio".

A seguire una voce cupa e malvagia:

"L'Aether ci ridesta, la Convergenza ritorna".
"Strega! Dov'è l'Aether!".
"Non dovevi venire qui asgardiano! La morte ti avrebbe raggiunto rapidamente".

"Il tuo Universo non sarebbe mai dovuto esistere, il tuo mondo e la tua famiglia verranno estinti!!!".

"L'Oscurità ritorna asgardiano, se qui ad assistere alla fine del tuo Universo?".

"Se pensi di fermarlo sei un illuso, l'Aether non può essere distrutto".

Poi la voce di Thor:

"Malekith sapeva che l'Aether era qui, percepisce la sua energia, se non interverremo lui verrà di nuovo a prenderlo ma questa volta raderà al suolo Asgard, devo portare Jane via da questo mondo".

"So che brami vendetta tanto quanto me, se tu mi aiuterai a scappare da Asgard io te la concederò, vendetta, dopo di che tornerai in cella".

"Di sicuro ti consumerebbe".

"Io vorrei potermi fidare di te".

"Preferisco essere un uomo giusto che un grande Re".

Poi la voce di Loki:

"Pensa che cosa potrei fare con la forza che scorre in quelle vene".

"Fidati del mio rancore".

"Desidero solo una cosa in cambio: un comodo posto da cui osservare Asgard che brucia!".

"Io non l'ho fatto per lui...".

Poi una voce maschile e possente:

"Il Tesseract si trova già su Asgard, non è saggio tenere così vicino due Gemme dell'Infinito".

Ed infine una voce subdola:

"Una in meno, ne mancano cinque".

Poi com'era iniziata fini tutto, scomparvero le immagini e frasi come polvere al vento e il mal di testa era sparito, come se non fosse mai venuto...in quel momento mi accorsi che era la terza Gemma dell'Infinito che mi veniva in sogno e la cosa cominciava a puzzarmi terribilmente, insomma, so che sono collegata a una Gemma, ma non è su di essa che ho i sogni e cominciavo ad impazzire per capirci qualcosa in questo groviglio di fili stretti intorno alla mia mente danneggiata...dovevo trovare una risposta prima di impazzire sul serio.

I due sulla panca vicino a me durante questo strano evento avevano posato le mani sulla mia schiena con sguardo preoccupato e fu Steve a parlare per primo <<E' successo ancora vero?>>.
Annuì <<Nel medesimo modo>>.
Nat chiese <<Quale Gemma ti è apparsa questa volta?>>.
<<Una rossa, anche se in realtà era un liquido desiderato da uno strano essere con le orecchie a punta, l'unica cosa che ho sentito ripetere da Thor e da molte altre voci è la parola Aether, voi ne sapete niente?>>.
Scossero la testa entrambi e poi il Capitano disse <<Noi personalmente no, ma se hai sentito la voce di Thor sicuramente saprà darti spiegazioni dettagliate su questo Aether, appena ritorna dalla missione chiederemo a lui va bene?>>.

Annuì asciugandomi la fronte con l'asciugamano <<Vorrei solo capirci qualcosa, ho già la mente danneggiata e poi arrivano questi strani sogni riguardanti queste dannate Gemme che mi rendono ancora più confusa>>.
Natasha si passò una mano tra i capelli <<In effetti è la terza Gemma che ti viene in sogno e posso forse dedurre che si tratti di quella della Realtà, ma non possiamo esserne sicuri finché Thor non torna>>.
La guardai <<Odio le supposizioni, sono una costante incognita che incasina tutto>> ero tesa e quando ero tesa rischiavo di far scatenare i miei poteri...dovevo cercare di calmarmi.

Avendo capito come mi sentivo e cosa stavo andando incontro la russa mi prese le spalle tese e dichiarò <<Credo che per oggi sia abbastanza e rimuginare su cose che ancora non comprendiamo a pieno ti porterà all'esasperazione, nel vero senso della parola, perciò ora te ne torni in camera tua, ti fai una bella doccia rinfrescante, vestiti in modo decente e andiamo fuori a pranzo prima di fare shopping>>.
<<Credi che possa servire?>> non ne ero tanto sicura, preferivo rintanarmi in camera mia.
<<Certo! Un po' di svago ti rilasserà, specialmente con delle amiche>>.
<<Non è che ne abbia tanto voglia>>.
<<Fattela venire perché non mi schiodo da questa decisione, non puoi restartene qui a pensare a cose che ancora non comprendiamo e hai tuoi strani sogni, fidati quando dico che la cosa migliore è uscire di qui per qualche oretta>>.
<<Lo so, ma...>>.
<<Niente ma, io e Wanda ci abbiamo messo tutto ieri pomeriggio per organizzare la nostra uscita>> sapeva come farti sentire in colpa.
Steve aggiunse sorridendo <<Ha ragione Aveline, stando qui a pensare a questo ti farà solo male e poi quando ritornerai Thor sarà tornato, avrai tutte le risposte>>.
<<Sicuro?>>.
<<Si>>.
<<Cosa farai nel frattempo?>>.
<<Raggiungerò Sam e Bucky per vedere chi ha vinto la fantomatica scommessa e poi cucineremo qualcosa, tranquilla, non sono da solo>>.
Annuì e poi sospirai alzandomi <<E va bene! Andiamo a fare questa uscita tra ragazze>>.
La russa esultò <<Così mi piaci Dawson!>> poi mi sorrise <<Appena hai finito ci trovi all'ingresso>>.
<<Va bene>> guardai l'uomo <<Ci vediamo dopo Steve>>.
Mi sorrise <<Buona uscita Ava e divertiti>>.
<<Come ordina il Capitano>> dopo che ridacchiò usci dalla palestra cercando di scacciare i dubbi dalla mia mente per passarmi il resto della giornata il più serenamente possibile...forse una bella doccia calda li manderà via come il sudore e il dolore alle gambe per la troppa corsa.

Mi sorprende sempre sapere come un piccolo dubbio o pensiero possa portarti all'esasperazione totale, facendoti dubitare di tutto e tutti tanto da considerare la mente un serio problema per la tua salute, ti può portare in direzioni che non vorresti mai prendere e che non si può tornare più indietro se prendi la decisione sbagliata...una strada senza via d'uscita, come il gatto e il topo, solo che io ero il topo e la mia mente era il gatto.

Continuo a chiedermi come potrò mai vivere la mia nuova vita se continuo ad avere paura della mia mente e pensando a cosa mi sono lasciata alle spalle, ma credo che dovrò conviverci e basta...sperando di essere forte abbastanza per riuscirci.

Dopo essermi rivestita come quando sono arrivata, trovando il look adatto per un uscita, mi ricongiunsi con le mie amiche e ci avviammo a New York con la stessa auto di Tony che avevamo usato la scorsa volta...pensandoci bene forse l'uscita era un buon modo per distrarmi e sinceramente mi erano mancate, come andare nella Grande Mela a godermela come se fosse la prima volta e nella mia mente ero stata teletrasportata a Central Park, dove camminavo in compagnia di Stephen Strange imparando molte cose su di lui passando una delle più belle giornate da quando ero tornata sulla Terra...in quel momento appresi che mi mancava un po' e la cosa mi rendeva molto confusa.

Questa volta mi portarono a mangiare in un altro posto chiamata "La Locanda" ed era a Brooklyn, volevano farmi provare un posto nuovo ed io ne ero ben contenta anche se le novità avevano un gusto agrodolce da un po'...non mi hanno portato altro che guai da quando ho perso la memoria e volevo qualcosa di tangibile a cui aggrapparmi.
Era un bel posticino tranquillo, con le pareti bianche e in stile rétro grazie all'arredamento del locale, mi era piaciuto da subito se devo essere sincera ed è come se lo conoscessi...che fossi una cliente abituale di questo posto? Ma nessuno mi aveva conosciuto in effetti, se fossi stata qui prima mi avrebbero certamente riconosciuta, per il bene del resto della giornata scacciai questa domanda, non volevo rovinare niente alle mie due compagne di shopping.

Prendemmo tre lasagne alla bolognese, tre New York Cheesecake, una bottiglia di vino bianco e tre caffè espressi, un giusto pranzo secondo loro che annunciarono con orgoglio di aver organizzato tutto con molta attenzione e dedizione, volevano regalarmi una bella giornata rilassante ed io gli ero molto grata per questo perché mi stavano facendo dimenticare tutti i miei problemi.

Passammo la maggior parte del pranzo a parlare del più e del meno, cosa da definirsi da donna, ma quando arrivammo al dessert l'indole pettegola di Natasha Romanoff sbucò fuori facendomi quasi strozzare con la cheesecake <<Ora che siamo solo noi voglio sapere di te e Strange>>.
Io mi battei il torace assistita da Wanda per buttare giù il boccone che mi stava strozzando e la guardai <<Cosa?>>.
<<Hai capito benissimo, non fare la finta tonta>>.
Wanda aggiunse sbuffando <<Quello che la mia sensibile collega voleva dire è che vorremmo sapere come sta andando tra te e Stephen>> tutt'altro modo di chiedere le cose, apprezzavo il tatto delicato della mia amica sokoviana.
Guardandole risposi <<Vanno bene, non capisco questa vostra curiosità>>.
La russa sbuffò <<Perché la scorsa volta eravate sul punto di azzannarvi alla giugulare a vicenda senza pensarci due volte, ma ora sembra che andiate d'amore e d'accordo>>.
<<Bé, amore e d'accordo forse è un po' azzardato, dobbiamo ancora conoscerci meglio per definire questa cosa tale, ma le cose stanno andando meglio di prima di sicuro>>.
La sokoviana sorrise <<Avete fatto pace quindi?>>.
Annuì sorridendo <<Entrambi abbiamo compreso dove abbiamo sbagliato e che ci serviva del tempo per conoscerci meglio, anche se è stato lui a chiedermi scusa per come si era comportato, la cosa mi ha sorpreso perché da come si era presentato si poneva come un tipo molto orgoglioso>>.
<<E lo è, credimi, su questo assomiglia a Stark perché nemmeno lui vuole accettare di sbagliare e chiede scusa raramente, per cui sorprende anche me che ti abbia chiesto scusa>>.
Nat aggiunse con tono malizioso <<Avrà avuto un buon incentivo>>.
La guardai <<Con questo cosa stai cercando di dirmi?>>.
<<Dai Ava, dovresti arrivarci che l'incentivo sei tu>>.
Mi indicai <<Io?>>.
<<Si! Forse non te ne sei accorta, ma sei entrato nelle sue grazie e non solo come allieva>>.

Assunsi un aria scettica <<Io non credo, come hai detto tu eravamo pronti ad azzannarci fino all'altro ieri, le cose non cambiano in un giorno all'altro>>.
<<Non hai visto l'occhiata che ti ha lanciato quando vi siete conosciuti, se non gli interessassi non avrebbe lasciato il suo sguardo su di te per qualche secondo credimi>>.
<<Ero nuova, i casi nuovi vanno sempre guardati>>.
<<Ma tu non sei un caso Aveline, tu sei una donna e anche molto bella, forse non sai che stai attirando sguardi da molti generi maschili>>.
<<Non ci bado se devo essere sincera, non mi pongo il problema>>.
<<Dovresti>>.
<<Perché?>>.
<<Hai attirato l'attenzione di Wilson>>.
<<Di Sam?>>.
Annuì <<Non vuole fartelo capire, ma ho sentito le conversazioni con i suoi amici Cip e Cip, tu hai attirato la sua attenzione>>.
Wanda aggiunse guardando male la nostra amica <<Non avresti dovuto saperlo, se Sam non te lo ha fatto capire c'è un motivo>>.
Le sorrisi <<Non preoccuparti, non gli farò capire che lo so>>.
<<Ti ringrazio! Finalmente una donna di buon cuore>>.
La russa la guardò seccata <<Perché io non lo sono?>>.
<<A volte sei di ghiaccio>>.
<<Non ho violato la sua privacy! Non ero li per ascoltare apposta>>.
<<Ma non te ne seri nemmeno andata però>>.
<<Credi che lui non lo faccia?>>.
<<Sam è un gentiluomo, per quanto a volte sia fastidioso>>.
<<Aveline non gli dirà niente e poi se occhio non vede, cuore non duole>>.
<<Un ottima giustificazione>>.

Per calmare la situazione intervenni <<Ragazze, credetemi, per ora non sono interessata ad avere una relazione con nessuno, ne con Sam e nemmeno con Stephen, io e lui siamo solo amici>>.
Natasha non demordeva guardandomi maliziosamente <<Per ora, ma ricorda le mie parole, una donna e un uomo non possono essere amici>>.
<<E perché mai?>>.
<<E' scientificamente provato, finiscono sempre per innamorarsi e non c'è modo di evitarlo>>.
<<E come lo sai? Ti basi sulla scienza>>.
<<E sul' esperienza>>.
<<Esperienza?>>.
<<Si! Io e Bruce eravamo amici e siamo finiti insieme, la stessa cosa con Wanda e Visione, Tony e Pepper erano persino capo e segretaria, hai un mucchio di esempi>>.
<<Quindi credi che io e Stephen finiremmo insieme?>>.
<<Si! Per ora credete di essere solo amici, ma poi finirete per capire che l'affetto che provate l'uno per l'altro non è amicizia, ma amore>>.
Scossi la testa cercando di scacciare la possibilità <<Credo che leggi troppi libri romantici Nat>>.
<<Non capisco perché non vuoi credermi>>.
<<Perché so quel che sento ed è amicizia, almeno quella che potrebbe diventare una forte amicizia, non riguarda l'amore>>...almeno lo spero.
<<Per ora la pensi così, ma finirai per capirlo prima o poi e farai di tutto per starci insieme>>.
<<Cosa ti verrebbe in tasca per sapere? Sempre se le tue previsioni romantiche prendessero piede?>> volevo proprio vedere dove voleva arrivare.
<<Mi verrebbe in tasca che l'uomo più serio che abbia conosciuto stai insieme alla donna più dolce che io abbia mai conosciuto!>>.
<<E' una specie di sfida per te? La fai sembrare così>>.
Wanda aggiunse con tono comprensivo <<Quello che vogliamo dire è che Stephen non è un tipo facile, lo sai quanto me quanto può esserlo, per cui una donna dolce come te potrebbe portarlo a migliorarsi e se devo essere sincera vi vedrei bene insieme>>.
La guardai <<Ti prego Wanda, non anche tu>> in risposta lei fece spallucce sorridendo sorniona...si erano coalizzate contro di me ed io non avevo nessun modo di contrattaccare, ero in trappola.
Natasha finendo il dolce disse <<Non diciamo che deve succedere domani Ava, ma un giorno potreste scoprire entrambi che provate qualcosa di più che amicizia e che quindi non ci sarebbe nulla di male se entrambi lasciaste entrare un po' d'amore nelle vostre vite>> la nostra amica sokoviana finì l'ultimo boccone e annuì in assenso...non posso darle torto.

Anche io finì di mangiare e misi giù la forchetta <<Non dico che sia impossibile, infondo Stephen è una persona buona più di quanto lascia a vedere, tiene dentro di se il meglio per paura di soffrire ed io ho capito, per cui se mai un giorno le tue previsioni si avverassero sarà lui a stabilire quando è pronto, in quanto a me adesso voglio concentrarmi unicamente sui miei poteri e sulla mia memoria, poi noi tre ritorneremo sull'argomento del mio futuro fidanzato>> poi le fissai <<Non avete altro da fare voi due? Tipo missioni e le vostre relazioni sentimentali?>>.
Le due fecero spallucce nuovamente e la russa rispose <<Siamo multitasking>>.
<<Non ne dubito! Ma pensate di più a voi che a questa ragazza semi - stabile, me la caverò da sola con i problemi di cuore>>.
<<Siamo in grado di badare anche a te, non è vero Wanda?>>.
Lei annuì <<Sicuro! Nessuno dovrebbe restare da solo e nemmeno tu>>.
<<Io non sono da sola, ho voi e ciò mi basta>>.
<<Ne siamo lusingate, sul serio Ava, ma hai bisogno di un uomo al tuo fianco e poi hai una vera famiglia li fuori e che aspetta solo di riabbracciarti, non lo vuoi anche tu?>>.
<<Si! Solo...>>.
<<Solo cosa?>>.
Abbassai gli occhi <<Sono incompleta ragazze e non ho intenzione di tornare dalla mia famiglia in questo stato, non sapendo chi sono, li distruggerei di più>>.
<<Quindi preferisci farti credere scomparsa?>>.
Annuì <<E' meglio per tutti, credetemi, almeno finché non ricordo chi sono>>.
Natasha mi fissò <<Non fare come Bucky, anche lui si era isolato per due anni dopo essersi liberato dall'Hydra, ciò a causato una ferita sanguinante a Steve perché lui lo avrebbe voluto al suo fianco anche se non si ricordava completamente di lui>> sospirò <<Sono sicura che la tua famiglia vorrebbe riaverti anche così, non hai minimamente pensato che potrebbero aiutarti con la memoria?>>.
<<Si, ma non so dove stanno se anche volessi andare da loro>>.
<<Cosa credi che stiamo facendo? L'intera squadra si sta adoperando per scoprire più informazioni su di te e siamo andati persino a Washington per riscuotere favori>> resosi conto di aver detto qualcosa di troppo si premette le mani sulla bocca scioccata e chiuse gli occhi.
Wanda la guardò contrariata <<NATASHA!>>.
<<Scusa! Non volevo!>>.
<<Doveva essere una sorpresa!>>.
La fissai confusa <<Perché?>>.
<<Diciamo che non volevamo darti false speranza Aveline, se non trovassimo niente ne rimarresti distrutta>>.
<<Forse, ma potrei aver accettato la cosa, non sono così fragile come credete>> un po' mi seccava che avessero scelto per me...io non ho avuto scelta per come sono adesso.

Mi guardarono mortificate e la sokoviana disse <<Ci dispiace tanto di non avertelo detto, so che molto probabilmente ce l'avrai su con noi adesso>>.
<<Non sono propriamente arrabbiata, ma sono molto seccata>> sospirai <<Insomma avete scelto per me...nulla di questo è una mia scelta e pensavo che voi foste l'eccezione>>.
<<Non l'abbiamo fatto con l'intenzione di ferirti, volevamo solo darti una certezza, tutto qui>>.

In quel momento mi accorsi che le mie mani erano avvolte in una tenue luce viola e capendo che i miei poteri stavano sbucando fuori a causa del mio malumore, mi rilassai e dopo avermi accertata che fosse tutto finito le guardai <<Fa niente, lo so che volevate farmi una sorpresa, solo non nascondetemi più nulla, ve ne prego>>.
<<Lo promettiamo, vero Nat?>>.
Lei annuì <<Ti diremo tutto prima e quello che sappiamo te lo riferiremo domani, te lo prometto>> speravo vivamente che l'avessero mantenuta, perché loro erano la mia assoluta certezza e se non potevo fidarmi nemmeno di loro si che sarei crollata come un castello di carte.
Abbassai gli occhi sospirando <<Mi manca non sapere chi siano la mia famiglia, insomma, penso al dolore che la mia scomparsa gli ha causato e averli visti nel ricordo ha riacceso una scintilla dentro di me, desidero incontrarli e fargli sapere che sono viva, ma temo i loro sguardi una volta tornata da loro>>.

Loro si fissarono cercando un modo per confortarmi e la russa disse <<Almeno tu hai una famiglia che merita di sapere che sei viva e che ti ama, non molti di noi sono così fortunati>>.
Le guardai <<Non ne avete una?>>.
<<I miei genitori sono morti quando ero piccola e non so nemmeno chi siano, ma ho una specie di famiglia adottiva proveniente dal mio passato, ma non parliamo molto come vorremmo...è complicato>>.

Guardai Wanda e lei capì che aspettavo una sua risposta che non tardò ad arrivare <<I miei genitori si chiamavano Oleg e Iryna Maximoff ed erano molto amorevoli con me e Pietro, io li amavo molto e adoravamo guardare le sitcom americane ed è grazie a questo che parlo bene l'americano, ma sono morti quando io e mio fratello avevamo 10 anni in un bombardamento, da allora siamo stati io e lui da soli, almeno finché non abbiamo trovato gli Avengers e se anche lui non è più qui con me, questo gruppo di eroi è la mia famiglia adesso>> una tristezza sgrondava dalla sua voce e potevo solo immaginare cosa significasse perdere i genitori così e poi anni dopo anche il fratello gemello...gli Avengers l'hanno salvata come stanno salvando me ed è una cosa che ci accomuna.
<<Tutti voi avete storie così?>>.
La russa rispose <<Più o meno>> incrociò le mani sopra il tavolo <<Steve e Bucky hanno perso i genitori da tempo e non solo perché sono arrivati hai tempi nostri e quest'ultimo aveva anche dei fratelli, non hanno più nessuno; Sam ha perso i genitori anche lui, ma fortunatamente ha una sorella e dei nipoti; Thor ha un padre e un fratello, ma a perso la madre qualche anno fa; Tony come sai li ha persi molti anni fa e non ha fratelli, fortunatamente ha Pepper; Bruce li ha persi quando era piccolo ed è da solo, quindi io e lui abbiamo l'un l'altro; Clint la stessa cosa ma fortunatamente ha una famiglia a cui badare; Visione essendo un androide non ha genitori ed infine Rhodey ha il padre vivo e credo che sia l'unico di noi ad avere un genitore in vita, quindi vedi che siamo pieni di sofferenza tra le nostre fila ma anche felicità ed è ciò in cui devi aggrapparti Ava, altrimenti non ne esci più>> non sapevo di tutta questa sofferenza e mi pentì di aver tirato fuori l'argomento, come se fossi solo io a soffrire.

Contemplai le sue parole per qualche secondo e poi dissi <<Sarà più forte di me pensare positivo, ma cercherò di fare del mio meglio>>.
<<Dov'è finita la baldanza di stamattina?>>.
Ridacchiai <<Prosciugata con l'allenamento>>.
Wanda ridacchiò anche lei prendendo la tazzina di caffè <<Ti devono aver spolpato per dire così>>.
La guardai anche io dopo aver bevuto un sorso di caffè <<Tra corsa allo stremo e combattimento non riuscivo a reggermi più in piedi, se poi mettiamo anche una nuova visione di un'altra Gemma dell'Infinito, la mia giornata è stata si prosciugata della baldanza>>.
<<Ne hai avuta un'altra?>>.
Annuì <<Una rossa, ma stiamo aspettando Thor per capirci qualcosa>>.
<<Lo hai visto nella visone?>>.
<<Si, l'unica cosa che si è capita è la parola Aether>>.
<<Certamente una cosa norrena>>.
Natasha con tono divertito mandò giù un sorso e disse <<La signorina qui presente non voleva venire, preferiva starsene rintanata in camera sua>>.
Wanda mi fissò <<AVELINE!>>.
Io guardai la russa con sguardo omicida <<NATASHA!>> doveva sempre dire cose per metterti in difficoltà.
La sokoviana continuò <<Abbiamo fatto tutto questo per te e tu non volevi venire?>>.

Alzai le braccia essendo che ho finito la bevanda <<A mia discolpa ero sopraffatta dalla situazione che mi era passata la voglia, ma lei mi ha praticamente minacciata di morte atroce se non fossi venuta>>.
La diretta interessata intervenne indignata <<Ehi! Non ti ho puntato una pistola>>.
<<Il tono bastava per farmi capire che sarei capitata male se non fossi venuta, comunque ora sono qui no? Non facciamone un dramma ragazze, ve ne prego>> per infierire usai la faccia più lacrimevole di tutte per ammorbidirle.
Le due sospirano e la russa sbuffò <<Tu e la tua faccia da cerbiatta dovreste essere bandite, ma l'intento è riuscito>>.
<<Davvero?>>.
<<Si! Per stavolta sei perdonata, ma che non succeda mai più>>.
Incrociai le dita della mano destra <<Parola di lupetto>> e tutte e tre ridacchiammo per poi continuare <<Allora, quali sono i piani per oggi?>>.
Fu Wanda a rispondere <<Sano shopping ovviamente! Farà bene al tuo animo tormentato>>.
<<Quindi secondo voi vestiti e scarpe aiuterebbero i miei problemi?>>.
<<Si!>>.
<<E come?>>.
Natasha rispose con tono ovvio <<Distoglie i pensieri malsani che girano nella tua testa e credimi, ne hai assoluto bisogno>>.
Sospirai divertita <<Sapete che l'armadio non è infinito? Prima o poi finisce>>.
<<Lo so, ma fino ad allora sempre avere le cose più belle che puoi comprare, specialmente se paga Stark>>.
<<State esasperando quel pover'uomo>>.
<<Lui ci esaspera ogni giorno, quindi siamo pari>>.
<<Hai una concezione diversa del pareggiare i conti Nat lo sai vero?>>.
<<Che ci vuoi fare, sono fatta così io>>.
<<Una pettegola di prima categoria>>.
<<Se non spettegolo io nessuno lo farà, sono meglio di Vanity Fair>>.
Confusa chiesi <<Cos'è Vanity Fair?>>.

Le due si guardarono e la pettegola continuò <<E' una rivista di moda e pettegolezzi diciamo, te ne dobbiamo comprare una assolutamente>>.
<<E cosa ci dovrei fare con quella?>>.
<<Leggerla? Sei una lettrice accanita e poi ti tiene al passo su cosa ti sei persa da quando sei scomparsa da qui>>.
<<Messa così è utile, quindi scommetto che poi passiamo a prenderne una>>.
Mi indicò << Esatto!>>.
Alzai gli occhi al cielo <<Cosa farei senza di voi ragazza>>.
Wanda ridacchiò <<Perduta nell'oblio>>.
<<Era retorica, ma hai ragione>>.
Natasha intervenne con tono cospiratorio <<Noi abbiamo sempre ragione Ava, ricordatelo sempre>>.
<<Ho un po' di problemi con la memoria, ma vederò di ricordarmene>> scoppiammo a ridere e in quel momento mi resi conto che mi sarei presa veramente pentita se fossi rimasta al Complesso, mi sarei persa questo bel momento con due brave donne che cercavano solo di regalarmi una bella giornata con l'intento di dimenticare i miei problemi...non potrò mai ringraziarle abbastanza.

Non so quanto tempo restammo ancora nel locale con i piatti vuoti davanti a noi, ma continuammo a parlare di tutto dimenticando il mondo che ci circondava e desideravo che anche Gamora, Nebula e Mantis potessero essere con noi per godere la compagnia di queste due donne straordinarie, ma loro erano molto lontane da me a viaggiare nella Galassia alla ricerca di risposte su cosa mi era successo...mi accorsi che era da molto che non lo sentivo e la mancanza si faceva sentire ogni volta che pensavo a loro.

Si dice che quando trovi persone che ti fanno sentire bene allora sei a casa, ma io non so se questa sia la mia casa o la Milano, sono così legata a entrambi i gruppi di eroi da non poter scegliere ed io non volevo affatto farlo.
Dovrò capirlo con il tempo temo e non so se mi piacerà la risposta.

Credo che avessimo girato ogni negozio d'abbigliamento di New York disponibile, perché il cielo stava cominciando ad imbrunirsi sempre di più e noi eravamo sommerse di borse contenente di tutto il vestiario che disponeva questa enorme città conosciuta in tutto il mondo...a me bastavano poche cose, ma queste due erano peggio di due iene se dicevi di fermarsi, per cui restai zitta e le seguì senza fare storie.

Fortunatamente eravamo nell'ultimo negozio della lunga tappa in cui sono stata partecipe e stavamo guardando la biancheria intima, infatti in mano tenevo un vestitino nero di pizzo ma semi trasparente dall'aria molto carina e chiesi a Wanda che era vicino a me <<Cosa serve questo? Per dormire?>>.
Lei guardò cosa avevo in mano e sorrise distogliendo lo sguardo da un completino simile rosso <<No, non serve per dormire soltanto>>...ero molto confusa.
<<Se non serve per dormire allora che funzionalità ha?>>.
Si concentrò su di me <<Veramente non sai cos'è?>>.
Scossi la testa <<Dovrei?>>.
<<Si, non si sa quando potrebbe servirti>>.
Contenta esclamai <<E' un vestito da portare fuori allora!>>.
Lei scoppiò a ridere <<Se vuoi che tutti i maschi di New York ti saltino addosso si, ma non credo che tu sia disposta a questo>>.
Scossi la testa <<Per niente>>.

Con un completino verde scuro in mano Natasha si avvicinò a noi per guardare e chiese <<Di cosa parlate?>>.
La sokoviana la guardò sorridendo <<Ava mi chiedeva cosa serve il vestitino che ha in mano, pensa che sia un indumento da fuori>>.
La russa rise e poi rispose <<Quello è una cosa a cui piacciono molto i maschietti, ne vanno matti quando si sta per fare sesso, li eccita>>.
A queste parole lo misi giù un po' schifata <<Allora non mi serve>>.
Lei inorridita lo riprese dandomelo in mano <<Invece si! Non si sa mai se ne avrai bisogno>>.
Sbuffai <<E con chi?>> anche se forse sapevo già la risposta.
<<Con Strange! Con chi se no?>> come avevo detto.
<<Con nessuno? Non è nei miei piani futuri andare a letto con lui>>.
<<Sbagli! Sempre essere attrezzati per l'occasione e se non con lo Stregone, ci sarà qualcun altro>>.
<<E chi?>>.
<<E che ne so! Sai quanti maschi ci sono in questa Terra? Abbastanza da accalappiartene uno!>>.

Alzai il vestito all'altezza della faccia <<Quindi mi stai dicendo che questo coso eccita gli uomini?>>.
<<Si! Come l'ape e i fiori ed è una porta sicura per il letto>>.
<<E voi ne siete esperte?>>.
<<Non per vantarcene ma si>> alzò il suo verde <<Questo è un completino che certamente userò con Bruce quando potremmo restare da soli la prossima volta e anche Wanda lo sta prendendo per Visione>>.
La strega annuì <<A lui piace il rosso>>.
La guardai <<Sono un po' confusa su questo Wanda, come fate tu e Visione a farlo? Insomma, lui è un androide e tu umana, per caso a il coso di metallo?>>.
Le due scoppiarono a ridere e la diretta interessata rispose sorridendo <<Nulla del genere, c'è altro al di fuori del sesso Ava e noi facciamo proprio quello>>.
Arrossì vistosamente <<Mi imbarazza parlare di questo e non so perché voi sembrate immuni>>.
<<Perché noi siamo abituate e tu no, vedrai che verrà tutto naturale con il tempo e poi è un argomento imbarazzante per tutti, persino io lo sono con la tua domanda>>.
La guardai mortificata <<Scusa, non era mia intenzione>>.
<<Non devi scusarti! E' una cosa naturale pensare un androide e un umana insieme sia strano, almeno Nat e Bruce sono entrambi umani>>.
La russa intervenne <<Siamo lo stesso attenti per ovvie ragioni verdi, ma credo che come la mia collega ha detto queste cose diventano naturali quando trovi il partner giusto>>.
Sorrisi <<Sono contenta che abbiate trovato il compagno giusto, sul serio, ma io devo ancora lavorarci su>>.
<<Non precluderti all'amore amica mia, una vita senza di esso non sarebbe viverla pienamente>>.

Non potei rispondere perché una voce dolce femminile intervenne chiudendo così la questione scottante in cui eravamo cadute <<Aveline? Sei tornata! Dove sei stata?>>...un vago presentimento si era fatto largo in me, ma non potevo dargli un nome.
Mi voltai verso la voce e vidi davanti a me una bellissima donna bionda con i capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo, vestita con un completo nero elegante che mi fissava con occhi lucidi e commossi per poi abbracciarmi stretta a se per paura che scappassi via...sembrava conoscermi, ma io non sapevo chi fosse.

Con aria confusa chiesi restando immobile come un pezzo di legno <<Come prego? Avrà sbagliato persona>> sicuramente era così, non c'era altra spiegazione, però mi accorsi di una cosa e continuai con altrettanta confusione <<Un momento...come fa a sapere il mio nome? Chi è lei?>>.
A quelle parole si scostò da me con aria confusa quanto io stessa, ma come se non credesse a quello che sentisse e rispose con lo sguardo aggrottato ma tenendo le mani salde sulle mie braccia <<Sono Maggie...la tua migliore amica, ricordi?>> se fosse così facile.
<<Migliore amica? Maggie? Deve certamente aver sbagliato persona, perché io non l'ho mai vista in vita mia>>.
<<Se è uno scherzo Ava è davvero di pessimo gusto, smettila>>.
<<Di far cosa? Non sto facendo niente e non è uno scherzo>>.
<<Deve esserlo!>>.
<<Non lo è! Mi creda, se l'avessi vista lo saprei di certo no?>> mi colse un dubbio e continuai <<Come mai mi chiama Ava?>>.
<<E' il tuo soprannome>>.
<<E come fai a saperlo che lo è?>>.
<<Perché io ti conosco da quando sei nata! Siamo insieme da allora!>>.
Un subbuglio di emozioni contrastanti stavano per esplodermi nel petto <<Impossibile>>.
<<Perché dovrei mentirti?>>.
La guardai con sospetto <<Potresti essere un agente degli uomini che mi hanno fatto questo>> la indicai impaurita <<Sei una di loro!>> era come se stessi per perdere il controllo di me stessa.

In quel momento le mie due compagne di viaggio si avvicinarono a me in modo preoccupato e Natasha disse <<Calmati Aveline, stai dando spettacolo>>.
La guardai <<Cosa?>>.
Fu Wanda a rispondere cercando di allontanarmi dalla presa ferrea della donna <<Guardati le mani e capirai>>.
Lo feci senza esitare e vidi che due sfere viola stavano fluttuando dalle mie mani e che stavano sbucando anche le venature odiose e mormorai <<Mio Dio>> cercai di mandarle via come Stephen mi ha insegnato, ma stavo fallendo miseramente.

La donna davanti a me le vide e le fissò terrorizzate chiedendo <<Cosa diamine sono? Che succede?>> a quanto pare la situazione stava degenerando sempre di più e sarebbe esplosa da un momento all'altro...questa giornata stava andando di male in peggio.

Comprendendo che la situazione stava per raggiungere il punto di rottura le mie due amiche presero in mano la situazione e cercarono di nascondere le mie mani il più possibile e poi Natasha chiese risoluta ignorando la domanda della donna <<Wanda, puoi fare qualcosa?>>.
<<Potrei farla calmare, ma per farlo dovrei entrare nella sua testa e non credo che sia etico come prima cosa e poi non posso farlo qui davanti a tutti>>.
<<Allora portiamola nel retro del negozio, non credo che manchi molto>> intanto io ero come in un blocco, ero presente e sentivo, ma non mi muovevo di un centimetro anche se provavo a farlo.
<<Concordo>> senza essere vista alzò le buste con la sua magia scarlatta e posò i vestitini dove stavano.
Intanto la russa mi prese per le spalle portandomi verso la porta sul retro, ma poi guardò la donna bionda e disse in tono autoritario<<Tu seguici e ti spiegheremo tutto>>.
La fissò un po' contrariata <<Altrimenti?>>.
<<Togliti di mezzo>> era spietata, non c'era altro da dire.
Dopo qualche minuto sbuffò e annuì <<Fa strada>> e poi tutte e quattro seguite dalle borse fluttuanti, a cui erano state celate agli altri clienti, uscimmo dal locale per cercare di sistemare questo casino...in quel momento mi accorsi di quanto fossi emotivamente instabile e la cosa mi fece paura.

Il vicolo dietro al negozio era buio e sudicio, ma fortunatamente era anche solitario e non girava anima viva, perfetto per questa situazione, per cui potemmo stare da sole.

Una volta che Wanda chiuse la porta dietro di se per poi concentrarsi su di me chiese <<Aveline, riesci a calmarti o vuoi che provo io? Se così fosse dovrei entrarti in testa e non sarà piacevole>>.
Io che ero ancora tra le braccia di Natasha la guardai con sguardo quasi smarrito <<No, ci provo io...solo....dovete aiutarmi>>.
<<E come? Diccelo e lo faremo>>.
<<Rassicurandomi o qualcosa del genere>>.
Natasha chiese <<Pensare positivo?>>.
<<Fate quello che credete giusto, ma fate smettere tutto questo>> le venature stavano aumentando sempre di più.
Entrambe si misero davanti a me fissandomi con apprensione e la russa iniziò <<Va bene Ava, pensa alla Milano e hai Guardiani della Galassia: come ti divertivi a ballare con Peter, giocare con Rocket e Groot, parlare con Gamora, Nebula e Mantis e scherzare con Drax>>.
Ripensai a tutto questo e al mio desiderio di rivederli, la cosa sembrava funzionare, così dissi con gli occhi chiusi <<Continuate>>.
Fu Wanda a continuare <<Ora pensa al Complesso e a noi Avengers: come ti diverti ad uscire con queste due rompiscatole, guardare le bambinate di Sam e Bucky, scherzare con Tony, allenarti con un maestro paziente come Steve, partecipare alle chiacchiere burlone di Thor e Clint, leggere con Bruce seduti sul divano, comprendere ciò che sei con Visione e cercare di non far parlare Rhodey dei spoiler dei film che non hai visto>> intanto mi facevano segno con le mani di inspirare ed espirare...sembrava funzionare perché la calma poco a poco stava tornando, ma la sensazione di aver fallito era molto presente nella mia mente.

Con paura aprì gli occhi e felice vidi che le sfere e le venature erano completamente sparite, ero umana al cento per cento e di questo non potevo che ringraziare le mie due amiche <<Il pericolo è scampato ragazze>>.
Le due sospirarono di sollievo e la russa mi dette una pacca sulla spalla <<Ci hai fatto infartare sul pavimento del negozio Ava, non farlo più>>.
Wanda aggiunse <<Lo so che non è colpa tua, ma ci fai preoccupare>>.
Abbassai gli occhi <<Scusate...tutto questo è andato fuori dal mio controllo e ho fallito>>.
<<E perché mai?>>.
<<Non sono riuscita a contenere le mie emozioni e potevo uccidere voi e tutte quelle persone, se Stephen fosse qui mi avrebbe cazziato alla grande...a ragion veduta>>.
Natasha mi alzò il viso <<Sono sicura che non lo farebbe, sa che devi ancora abituarti>>.
<<Forse non lo conosci bene>>.
<<Se anche fosse vero che ti cazzia, credi di essere stata l'unica? Tutti nella vita sono stati rimproverati per qualcosa, anche per cose futili>>.
<<Può essere, ma io sono pericolosa e non posso sbagliare>>.
<<Tutti sbagliano e tu non sei immune dagli errori>>.
<<Ma io non sono nessuno e lo sapete>>.
Wanda sbuffò <<Perché sei diversa dagli altri? Il diverso su questo non cambia e so che ti senti in colpa, conosco bene la situazione, ma Clint è riuscito a sollevarmi con una semplice discorso epico e poco gentile, quindi ti dico solo questo: Se vuoi piagnucolare iscriviti al liceo, se vuoi fare ammenda è meglio che tu muova il culetto, che vuoi fare?>> non l'avevo mai sentita così determinata e spietata allo stesso tempo, ma credo che sia un modo per svegliarmi dal loop in cui sono caduta...quando stavo per uccidere Groot, inconsapevole ancora della portata dei miei poteri.
Sospirai e poi sorrisi alzandomi dritta <<Muovo il culetto>>.
<<Bene, così è la Aveline che conosciamo>>.
Natasha aggiunse sorridendo <<Può capitare di andare fuori fase, l'importante è uscirne e cercare di restarne fuori>>.
Annuì <<Farò del mio meglio>>.

Ad un certo punto la voce della donna bionda che fino a quel momento era rimasta buona a guardare intervenne con tono quasi spazientito <<Qualcuno mi può spiegare tutto questo per cortesia? Come può la mia migliore amica scomparsa da un anno e mezzo essere qui a far shooping come se niente fosse in compagnia di Vedova Nera e Scarlat Witch e con le mani illuminate da una luce viola?>> intanto si passava le dita tra i capelli biondi in un gesto nervoso...mi pareva già di averlo già visto questo gesto.
Le due si voltarono e Nat la fissò seriamente <<Non ti daremo risposte>>.
<<E perché?>>.
<<Perché non sappiano nulla di te e sinceramente potresti lavorare per il nemico, per riportarla indietro e sappi che non riuscirai a passare me e Wanda>>.
<<Lavorare per il nemico? Riportarla indietro? Ma che cavolo dite! Non lo farei mai! Come non mi metterei mai contro di voi, so che perderei in partenza>>.
<<Non ti conosciamo, come puoi pretendere che ci fidiamo della tua parola>> intanto mi avevano fatto scudo con il loro corpo per proteggermi da un possibile attacco.
<<Non devo di certo dimostrare nulla, ma se proprio volete dirò il mio nome per intero>>.
<<E' già qualcosa e se menti Wanda lo capirà, sai che può entrarti in testa>>.
<<Lo so e ti assicuro che non servirà>>.
<<Parla allora!>>.
<<Mi chiamo Margaret Casey, ma tutti mi chiamano Maggie, sono nata e cresciuta qui a New York e faccio la giornalista, sono una donna normale e che non sa nemmeno combattere, non potrei mai farle del male>>.
Mi indicò <<Come fai a conoscerla?>>.
<<Ve l'ho detto! Io e lei siamo amiche d'infanzia, siamo cresciute insieme nello stesso quartiere fuori città, dove le nostre famiglie risiedono tutt'ora>>.
Prima che potessero continuare l'interrogatorio intervenni essendomi venuto un flash <<Giocavamo con delle bambole in giardino di una casa azzurro pastello, il cui nome erano Natasha e Daisy?>>.
Lei mi fissò con i suoi occhi blu e sorrise <<Si, adoravi quella bambola dai capelli rossi, la cambiavi sempre ed eri sempre alla continua ricerca del fidanzato supereroe per lei>>.
<<L'ho mai trovato?>>.
<<Oh si! Tuo padre ha girato ogni negozio di giocattoli per trovarlo e tu l'hai chiamato Bruce>> deve essere certamente una coincidenza.
Infatti le due mi guardarono e la russa sorrise <<Natasha e Bruce?>>.
Sorrisi alzando le mani <<Ancora non vi conoscevo quando li ho chiamati cosi>>.

Maggie riportò l'attenzione su di se <<Ora che avete la risposta che mi conosce potete spiegarmi tutto questo? Non ci sto capendo niente>> sapessi io.
La guardammo e stetti per rispondere a ciò che sapevo, ma fui preceduta da Natasha <<Non qui, se vuoi sapere tutto dovrai seguirci>>.
<<E dove?>>.
<<Al Complesso>>.
<<Alla vostra base? Sul serio?>> si vedeva che tratteneva l'eccitazione.
Wanda guardò la sua collega <<Sei sicura Nat? Non so se possiamo portare una civile alla base>>.
La bionda intervenne prontamente <<Se avete paura che io riveli i vostri segreti o altro avete la mia parola d'onore che non succederà, la cosa che mi importa è solo Aveline, vi prego>> e fece gli occhi da cucciolo...altra sensazione familiare.
Nat mi guardò <<Ora capisco da chi hai preso il tuo sguardo da cerbiatta>>.
<<In verità è stata Ava a insegnarlo a me, in effettiva è il suo sguardo>>.
<<Ciò non mi sorprende affatto>> ignorando questa frase, mi tornò il pensiero che stamattina mi aveva accompagnata, che qualcosa di bello sarebbe successo e che avrei dovuto coglierlo senza esitazione...quel qualcosa era la donna bionda davanti e me.
Mi voltai verso la russa e chiesi con tono implorante <<Lei è l'unica che può dirmi chi ero ragazze, vi prego, portiamola con noi>> vedevo con la coda nell'occhio uno sguardo confuso da parte della donna, ma fortunatamente decise di non esporre il dubbio.

Le due sospirarono e annuirono, poi Wanda disse <<Non so se agli altri piacerà, ma non possiamo fare altrimenti>>.
La rossa continuò <<Se l'unico modo di placare i tuoi dubbi e anche le nostre ricerche in lungo e in largo, allora sarà il caso che ci segua>>.
Saltellai sul posto felice e le abbracciai <<Vi ringrazio!>>.
Le due ricambiarono e dissero nello stesso momento <<Ti accontenti con poco>>.
<<Per una che ha quasi niente, si accontenta di ciò che li viene offerto>>.
Natasha mi dette una pacca sulla spalla <<Ottima morale, ecco come mai stai simpatica al Capitano>> poi guardò la donna <<Hai la tua auto vero?>>.
Annuì mettendosi meglio la borsa in spalla <<Proprio qui fuori>>.
<<Perfetto! Allora seguici>> poi senza aggiungere altro tutte e quattro uscimmo dal vicolo seguite dalle buste fluttuanti contenenti i nostri acquisti della giornata, per poi raggiungere le nostra auto e sfrecciare verso il Complesso passando per le strade trafficate della grande città ormai illuminate dai lampioni...forse finalmente avrei avuto le risposte che volevo da quando è iniziato tutto questo e speravo che questa donna potesse darmele.

Mi meraviglio ancora della reazione che ho avuto e della pericolosità di ciò che stava per accadere se le due Avengers non avessero agito prontamente, una cosa così piccola e innocente poteva rovinare molte vite...distrutte come il fuoco divora ogni cosa nel suo cammino rendendolo un mostro indomabile e affamato.

Al nostro arrivo il Complesso era acceso come un faro nel buio, sapevi che era li e ti guidava verso la salvezza ed io mi sentì tale, per quanto fossi felice di aver trovato una persona del mio passato, anche se non l'ho ampiamente dimostrato, tornare dove c'erano quelle persone disposte a badare a un pericolo ambulante mi faceva sentire al sicuro...era il posto in cui mi sentivo in pace e accettata per ciò che ero, ed io ne avevo assoluto bisogno in questo momento.

Dopo aver lasciato le auto nel parcheggio e con essa i nostri acquisti, ci fiondammo dentro al abitato per raggiungere la squadra spero ormai riunita e pronti a cenare...non prima di aver risolto la questione della donna bionda che ci seguiva.

Quando entrammo nel grande soggiorno che faceva anche da sala da pranzo, trovammo proprio tutti seduti ad attenderci con le pietanze sui loro piatti, anche quelli che erano in missione e ciò mi sollevò parecchio.

Al nostro arrivo si voltarono tutti a guardarci e appena Tony incrociò lo sguardo della russa si alzò raggiungendola un po' agitato <<Dove diamine siete state è? Cominciavamo a pensare il peggio, stavamo pensando di mandare una squadra di ricerca per trovarvi>>.
Nat alzò le mani <<Calmati Stark prima che ti venga un ictus o cose peggiori, diciamo che siamo state trattenute>>.
<<Da cosa? Scarpe firmate Gucci?>>.
Sbuffò <<Non essere ridicolo!>>.
<<Non lo sono! Specialmente se siamo in pensiero per voi>>.
Divertita chiese <<E' preoccupazione quella che sento?>>.
<<Si Romanoff! Avevamo paura che vi fosse successo qualcosa>>.
<<Credimi, saremo riuscite a gestirlo>>.
<<Tu e Wanda si! Ma Aveline?>>.
<<L'avremmo protetta noi! Mi secca questa tua mancanza di fiducia nei nostri confronti>>.
<<Non è di voi che non mi fido, ma sono delle altre persone>>.
Bruce si voltò a guardarci <<Tony non è successo niente dai! Sono qui adesso e ti pregherei di non urlare contro alla mia fidanzata>>.
Si voltò a guardarlo <<Vorrei ricordarti che fino a poco tempo fa eri anche tu in pensiero per loro, specialmente per la rossa qui>>.
<<Sarei stato il primo ad accorrere in loro aiuto, ma sono qui adesso e non vorrei passare anche la cena a discutere di cose a cui non serve alzare la voce>> aveva pienamente ragione.
<<Sono l'unico che sta dando in escandescenza qui?>>.
Tutti i suoi compagni risposero <<Si!>>.
Sbuffò <<Va bene! La smetto! Vorrei solo sapere il motivo del vostro ritardo, che reputo certamente a causa dello shooping dove spendete i miei soldi come se fosse acqua santa dal cielo>>.
<<Non posso negare questa cosa, ma la causa non è dovuta a questo ma a un incontro strano in cui fra poco non saltava in aria il negozio>>...ecco, questo lo chiamo farti sentire in colpa, infatti mi ero rannicchiata per farmi piccola piccola in modo da non essere vista.

Wanda di fianco a me sbuffò <<E' possibile che non possiedi un minimo di tatto Nat?>>.
<<Che c'è? Lo avrebbero scoperto dopo>>.
<<Ma non nel modo che lo hai esposto tu>> e mi indicò con la testa e mi vide...non avevo mai visto un così sguardo colpevole nei suoi occhi.
Prima che potesse dire qualcosa Clint intervenne <<Cos'è successo? Potete spiegare?>>.
Wanda mi prese la mano destra in modo confortante e poi rispose <<Diciamo che i suoi poteri hanno fatto le bizze per un attimo, il che ha portato a una possibile esplosione in un negozio, ma tranquilli, io e Natasha siamo riusciti a gestirlo>>.
Sbarrò gli occhi <<E come mai è successo?>>-
<<Una forte emozione, sapete che i suoi poteri si basano su questo ed è ciò che è successo>>.
Visione intervenne <<I suoi poteri si stanno anche evolvendo e si toglieranno le catene se non si impara a tenerli sotto controllo>> ennesima mazzata.
Sam lo fulminò con lo sguardo <<Ehi C - 3PO! La vuoi piantare con questa cosa? La stai spaventando>>.
<<Non era mia intenzione>>.
<<Le tue equazioni spaventano noi umani, specialmente lei che non ha il controllo dei suoi poteri>>.
<<Non riesco a capire cos'ho detto di sbagliato>>.
Wanda intervenne <<Amore, queste cose che fai sono estranee a noi umani, seguiamo l'istinto e non le equazioni>>.
<<Capisco>> mi guardò <<Scusa Aveline>>.
Sorrisi <<Non fa niente Visione, tranquillo>>.

Ad un certo punto la donna bionda al mio fianco intervenne con eccitazione <<Non ci posso credere! Sono nella stessa stanza con gli Avengers!>> se quello che ho visto nel mio ricordo è vero, io e lei sognavamo questa cosa da bambine e per entrambe nel modo o nell'altro si era avverato.

Tutti si voltarono a guardarla con sguardi stupiti e Steve chiese confuso <<E lei chi è?>>.
Natasha rispose facendosi da parte per lasciare via libera alla donna <<E' il nostro ritardo, afferma di conoscere Aveline>>.
Rhodey chiese <<Ed è vero?>>.
<<La nostra Ava sostiene di ricordarsi qualcosa di lei, quindi l'abbiamo portata qui essendo che potrebbe essere l'unica persona in grado di aiutarla a ricordare, poi non volevamo spiegare la situazione in un vicolo sudicio>>.
Thor chiese curioso <<Come vi chiamate mia signora?>> sentì di sfuggita Clint mormorare a Tony di come il dio fosse un lecca culo e mister provole, mi trattenni dal ridere per non destare sospetti.

La bionda arrossì e rispose <<Margaret Casey, ma chiamatemi pure Maggie>> con la coda dell'occhio vidi il Capitano guardarla con sguardo rapito non distogliendolo di un millimetro, devono essersene accorti anche i suoi migliori amici perché vidi Sam dare una gomitata amichevole a Bucky per poi sorridere soddisfatti sotto i baffi, come se gli piacesse un mondo vedere il loro leader e amico guardare una donna in quel modo...a quanto so Steve non ha mai mostrato interesse per una donna, almeno fino adesso.

Quest'ultimo disse molto piano, ma udibile <<Un bellissimo nome>>.
Maggie lo guardò e arrossì ancora di più <<Oh! La ringrazio Capitano Rogers>>.
<<Dovere signorina Casey>> i due rimasero a guardarsi negli occhi, come rapiti dai sguardi azzurrini e blu dell'altro...ho creato una nuova coppia?.
Dopo qualche secondo Bruce si schiarì la voce per richiamare l'attenzione sistemandosi gli occhiali e chiese <<E com'è collegata ad Aveline?>>.
La diretta interessata distolse lo sguardo di malavoglia dal Capitano e rispose <<Io e lei siamo amiche d'infanzia, siamo cresciute insieme come se fossimo sorelle nello stesso quartiere fuori New York>>.
<<Quindi sa tutto di lei?>>.
Annuì <<Ogni cosa>>.
Io mormorai guardandola <<Io pensavo fossi mia cugina>>.
Lei mi guardò sorpresa <<Cugina? Come mai l'hai pensato?>>.
<<Perché da come ho visto che ci comportavamo, pensavo che lo fossimo, ma evidentemente mi sono sbagliata>>.
Alzò il sopracciglio destro <<Visto? In che senso?>>.
<<E' difficile da spiegare Margaret>> era la prima volta che la chiamavo per nome e vecchie sensazioni riaffiorarono in me.
<<Bé spiegati Aveline, te ne prego>> mi prese le spalle con sguardo implorante <<Ho passato un anno e mezzo a credere la mia migliore amica morta, credere che la sorella che mi ero scelta non ci fosse più a far risplendere la mia vita con il suo sorriso e dolcezza, che mi rimprovera quando sbaglio e sostiene quando sto male, io voglio sapere cosa ti è successo, perché sinceramente mi sembra strano che tu non ricordi nulla di tutto questo>> mi feriva vedere lo sguardo addolorato nei suoi occhi blu, vorrei potergli dire che mi ricordo tutto, ma sarebbe una bugia peggiore e che causerebbe molti più danni di quanti non ce ne siano ora.

Sospirai azzardandomi a posare le mie mani sulle sue e dissi affranta <<Vorrei poterti dire che ricordo tutto quanto, tornare ad essere quello che tu sostieni che siamo fin da bambine, ma io non ho memoria di tutto questo>> sospirai <<Per me ho davanti un estranea più che un amica, mi dispiace molto>>.
Lei si staccò da me con gli occhi lucidi <<Non posso crederti Ava, non voglio crederci>>.
<<Non sto facendo questo per dispetto e so che è difficile crederci, ma è tutto vero>> quanto darei per averla incontrata quando avessi avuto la mia memoria.
<<Io non...>>.
Steve intervenne con tono più sicuro possibile <<Quello che Aveline ti sta dicendo è tutto vero Margaret, non ha avuto scelta per ciò che le è successo e credimi quando ti dico che sta facendo di tutto per ricordare, la stiamo aiutando in questo>>.

Dopo averlo guardato per un attimo mi chiese <<E' tutto vero allora?>> alla mia conferma si asciugò gli occhi con il dorso della mano e continuò <<Allora voglio sapere per filo e per segno cosa ti è accaduto, voglio sapere quale stronzo si è azzardato a toccare la mia migliore amica>> credo che se lo avesse davanti lo ridurrebbe a una patatina fritta.
Sospirai <<Non so molto in realtà, ma quello che sappiamo te lo diremo, non è vero ragazzi?>> speravo in un loro supporto, che fortunatamente non tardò ad arrivare.
<<Fantastico! Io in cambio ti dirò chi sei e risponderò a tutte le domande che vuoi>>.
Le sorrisi <<Te ne sono molto grata Maggie>>.
Mi fece l'occhiolino <<Farei di tutto per te>> si stava dimostrando una persona che sarebbe stata degna di essere mia amica.

Il Capitano intervenne indicando i posti vuoti in tavola <<Perché non ceniamo e durante ne parliamo?>>.
Margaret lo guardò confusa <<Volete che resti a mangiare?>>.
Tony rispose sedendosi <<L'abbiamo chiesto al gatto, certo che l'abbiamo chiesto a te Maggie>>.
Steve alzò gli occhi al cielo <<Scusa la boccaccia del nostro collega, da aria alla bocca come hobby>>.
<<E che hobby!>> il miliardario sembrava compiaciuto della cosa e scatenò reazioni diverse per tutti.
Maggie posò la borsa su una poltrona sorridendo <<Non si preoccupi Capitano, conosco la reputazione del signor Stark>>.
Sam ridacchiò <<Che tradotto sarebbe che sei prevedibile>>.
Stark lo fissò truce <<Zitto pennuto prima che ti spenno per farci il brodo>>.
<<Credimi quando ti dico che sono indigesto>>.

Per interrompere la scaramuccia che ne sarebbe scaturita dal momento all'altro e vedendo le mie due amiche Avenger sedersi vicino hai loro uomini intervenni curiosa <<Cosa mangiamo stasera?>> speravo roba buona come il pranzo di oggi.
Bucky fece segno a me e a Maggie di sedersi vicino a lui e Steve, poi rispose <<Oggi ha cucinato Sam, ha fatto persino il dolce e dice che sono cibi tipici della Louisiana, ma non ci ha ancora detto di cosa si tratta>>.
Mi sedetti sorridendo al diretto interessato <<Sono curiosa di assaggiare Sam>>.
Ricambiò il sorrise <<Lo speravo! Vengo proprio da li e vorrei farvi provare i piatti della mia famiglia>>.
<<Allora saranno buoni, cosa mangiamo di preciso?>>.
<<Come portata principale c'è il Gumbo, un piatto a base di riso con l'aggiunta o di pesce o carne di pollo e maiale, io ho messo quest'ultimo e anche l'okra, una verdura tipica della Lousiana che metteva sempre mia madre, ho avuto difficoltà a reperirlo ma ci sono riuscito>>.
Wanda guardò la pietanza <<E' una specie di paella>>.
<<Esattamente! Solo più densa>>.
Presi il cucchiaio e chiesi <<Come dolce che abbiamo?>>.
<<Il Baked Alaska, una torta farcita di gelato e ricoperta di meringa bruciata, mia madre la faceva ogni domenica dopo la messa>> si vedeva che era perso nei ricordi più reconditi della sua mente, come se ricordasse la sua vita da bambino ed era dolce da guardare.
Tony prese la posata <<Spero che non hai ridotto la cucina in un campo di battaglia Wilson o che non stai cercando di avvelenarci>>.

Tutti lo fissammo truci e Clint disse <<Non so se fai apposta a volte sminuire le azioni degli altri Stark, ma dovresti smetterla>>.
<<Che ho detto? Non era una critica nei confronti della sua bravura da cuoco, ci mancherebbe che criticassi i cibi della famiglia Wilson, ho detto solo che di solito la cucina finisce male o i cibi altrettanto peggio>>.
Thor lo guardò ridendo i modo beffardo <<Come te quando il mese scorso hai cucinato l'arrosto di maiale in cui abbiamo rischiato la vita? Era crudo e persino il mio stomaco asgardiano ne ha risentito>>.
Rhodey aggiunse <<O come quando due settimane fa hai insistito di cucinare tu e ci hai dato non solo una lasagna bruciata, ma anche il dolce crudo>>.
Bucky si aggiunse anche lui alla conversazione <<Per non dimenticare di come hai ridotto la cucina dopo aver cucinato miseramente le frittelle riempite alla crema pasticcera, oltre a non averle mangiate perché facevano proprio schifo tutti quanti abbiamo dovuto pulire per metà della giornata invece di fare le nostre faccende>>.
Bruce ridacchiò vedendo la faccia del miliardario <<Possiamo continuare tutto il giorno Tony, quindi hai imparato a tacere e a goderti la cena senza aprire la tua boccaccia?>>.
Costui sbuffò alzando gli occhi al cielo <<Va bene guastafeste! Anche se mi secca essere definito un pessimo cuoco>>.
Natasha lo guardò <<Perché lo sei Stark>>.
<<Come se tu fossi la regina della cucina, riesci a fare solo pietanze russe>>.
<<Forse perché sono russa?>>.
Io intervenni curiosa <<La prossima volta vorrei proprio assaggiare la cucina russa Nat>>.
Mi sorrise <<Certo! Per te lo faccio volentieri>>.

Steve che fino a quel momento stava guardando di sotto' occhi la donna bionda al mio fianco disse sorridendo <<Prima che la cena si raffreddi direi di mangiare, buon appetito!>> dopo aver ricambiato cominciammo a mangiare la pietanza preparata da Sam e dovevo dire che non era per niente male, infatti furono molte le esclamazioni soddisfatte delle persone sedute su questo tavolo che rese molto felice il cuoco, aveva appena condiviso con i suoi amici una parte della sua infanzia e ne andava molto fiero.

Durante la cena mantenemmo i patti e raccontammo a Maggie di cosa mi era successo, dal mio ritrovamento da parte dei Guardiani della Galassia alla mia convivenza con uno Stregone, senza saltare il fatto della mia amnesia e dei miei poteri distruttivi, lei ci ascoltava rapita cercando di assimilare ogni cosa possibile e dare un senso alle informazioni strane che le arrivavano...chi mai potrebbe pensare che un procione armato e un albero parlante esistano sul serio, non chi non li ha mai visti e vissuto con loro per un mese.

Una volta che il racconto fu finito come lo fu il buon dolce, lei posò le posate sul piatto vuoto e disse <<Quindi se ho capito bene hai perso la memoria a causa di questi strani tipi che hanno usato questa Gemma del Potere su di te donandoti poteri molto potenti, sei stata salvata da un gruppo di esseri strani capitanati da un ragazzo rimasto agli anni anni 80, portata qui dagli Avengers di cui devi entrare a far parte per ordine del Capitano Harlock e sei l'allieva del Mago Merlino, mi sono dimenticata altro?>>.
Annuì <<Un riassunto molto coinciso Maggie>>.
Mi sorrise <<Non riesco a capire come mai tu, insomma, tra tutti gli umani perché proprio te?>>.
<<Non lo so nemmeno io il perché, stiamo cercando di rispondere anche a questa domanda>>.
<<Quei tizi non sembrano avere buone intenzioni>> si picchiò il palmo destro con un pugno assumendo una faccia inferocita <<Che provino ad approdare sulla Terra, questa newyorkese li prenderà a calci sul loro malvagio culetto>>.
Thor scoppiò a ridere sbattendo il bicchiere sul tavolo <<Mi piace questa qui! Ha fegato>> poi si accorse di aver rotto l'oggetto di vetro esclamando mortificato <<Ops!>>.

Scoppiammo tutti a ridere tranne Tony che lo guardò con uno sguardo omicida <<Ma cos'hai nella tua testa cavernicolo maldestro? Segatura di pino nordico? Quelli costano e sono di ottima fattura, comprati da Pepper e tu che fai? Lo rompi? Dosa la tua forza prima che facciamo un secondo round in una foresta in Germania>>.
Steve lo fissò <<Come se potessi vincere contro di lui>>.
<<Se non fossi intervenuto lo avrei steso>>.
<<Si, come no>>.
La maggior parte di noi se la stava ancora ridendo e Thor lo guardò mortificato <<Mi dispiace, non era mia intenzione rompere niente>>.
<<Non lo sei mai, ma finisci sempre per rompere qualcosa e comincio a pensare che sei imparentato con Hulk>>.
Bruce si mise la mano destra sulla fronte imbarazzato <<Ti prego di non coinvolgermi nella tua scaramuccia come sempre Tony>>.
<<Ti metti a pancia all'aria ogni volta che qualcuno prova a ringhiare?>>.
<<Solo quando si discute per un bicchiere rotto, cosa stupida comunque>>.
Sam intervenne <<Se ti avesse rotto l'armatura capirei, ma sei straricco, puoi comprare un nuovo bicchiere>>.
Il miliardario lo fissò <<E' discorso di principio Wilson, esiste un detto in cui si dice che chi rompe paga e Mister Muscolo qui dovrà pagare>>.
<<E con cosa? In Mansus? Sei così tirchio da non spendere i tuoi soldi?>>.
Natasha ridacchiò <<Lui è tirchio, fa sempre la ramanzina a me e a Wanda quando usciamo per far shooping>>.
Tony sbuffò <<Voi donne...>>.

Fu interrotto dalla russa che gli puntò l'indice contro con fare minaccioso <<Per il tuo bene non ti conviene continuare la frase Stark, posso farti del male anche con un cucchiaio e lo sai che ne sono in grado>>.
<<Devi sempre minacciare?>>.
<<Gli imbecilli si>> il mio amico miliardario si era fatto molto nemici stasera e la cosa divertiva molti.

Ad un certo punto Maggie mi si avvicinò e chiese sussurrando <<Sono sempre così gli Avengers?>>.
La guardai incrociando le braccia al petto <<Non sempre, sono molto affiatati ma capita che discutono così anche per cose futili>>.
<<Non ti da fastidio?>>.
Scossi la testa <<Questi sono bisticci simpatici, sono stata partecipe in prima persona a un litigio avuto con Strange e quello si che era un litigio molto fastidioso>>.
<<Per qualcosa di grave?>>.
<<Ci sono state delle incomprensioni, ma sono state risolte>>.
<<Bene, perché è sempre bello quando non ci sono ostilità in giro>>.
<<Concordo, la situazione ne ha risentito parecchio>>.
<<Un giorno me ne dovrai parlare, sono curiosa di sapere di più di questo Stephen Strange>>.
Sorrisi <<E' un tipo molto particolare>> mi riusciva semplice parlare e confidarmi con lei, forse nel profondo so di potermi fidare e so di volergli dare una possibilità per ricostruire almeno in parte il nostro vecchio status di migliori amiche...sembrava accettare il mio nuovo mondo e per ciò volevo includerla.

La discussione stava continuando e solo Bucky, Bruce, Wanda, Visione, Clint e Steve se ne stavano buoni a guardare la situazione non emettendo parola, ma poi quest'ultimo intervenne in modo serio <<Ora basta! Capisco discutere di cose importanti, ma non mi sembra che un cavolo di bicchiere rientri in quella categoria! Non stiamo facendo una bella figura con l'amica di Aveline>> credo che se non ci fosse lui a mantenere l'ordine si creerebbe il caos totale.
Tutti quelli coinvolti, Tony, Thor, Sam, Natasha e Rhodey, si zittirono alle parole severe del proprio leader e assunsero uno sguardo colpevole, come quando un bambino viene scoperto a fare una marachella...una parte di me si intenerì della cosa, ma sapevo che non potevo alleviare la strigliata subita in nessun modo.

Il Capitano continuò con tono più neutro <<La cosa importante è scoprire di più della vecchia vita di Aveline e per farlo dobbiamo lasciare che Maggie ci racconti di chi era prima, non mi sembra di chiedervi molto>> la sua determinazione nelle sue parole fu accolta con assoluta accettazione dai suoi compagni, che ricomponendosi attesero il racconto che speravo ne sarebbe seguito con molta trepidazione...era arrivato il momento tanto atteso.

Maggie guardò tutti a uno a uno per poi fermarsi su di me e chiedere <<Cosa vuoi sapere?>>.
<<Della mia vecchia vita, tutto quello che puoi dirmi>>.
Incrociò le braccia sotto i seni e iniziò <<Sei nata il 6 Luglio del 1981 a New York City e sei la primogenita della famiglia Dawson, i tuoi genitori si chiamano Andrew e Monica Dawson ed hai un fratello minore di nome Percival Liam Dawson, una cognata di nome Lena e una nipote che si chiama Tori, il tuo secondo nome è Clea ed eravamo coinquiline ed abitavamo insieme nel nel mio appartamento a Brooklyn per agevolare i nostri lavori>> sapevo il mio secondo nome e i nomi della mia famiglia e ciò mi rese più felice di quanto potessi sperare...almeno posso dare un nome alle facce che avevo visto nel sogno indotto da Wanda.
<<E che lavoro facevamo?>>.
<<Io sono una giornalista anche se sogno di diventare una scrittrice, tu invece sei una dottoressa pediatrica, hai sempre amato i bambini e volevi aiutarli in tutti i modi, i tuoi genitori erano così orgogliosi di te quando gli hai comunicato la tua decisione di studiare medicina e ancora di più quando hai iniziato a lavorare al Metropolitan General Hospital, ti sei fatta molti amici e quando sei scomparsa tutti quanti sono stati in lutto per questo, Sharley Benson era andata di matto quando l'ha scoperto>> ora si spiega come mai so così tante cose di medicina senza che io me ne accorga.
<<Perché?>>.
<<Perché sei dannatamente brava nel tuo lavoro Ava! Sei bravissima con i bambini e li capisci al volo, sei empatica e capisci subito di cosa hanno bisogno anche senza guardare le cartelle cliniche a volte, sei stupefacente diamine!>> sembravo un altra persona e un po' mi mancava essere così.
<<Non ho figli si cui io non ne ho memoria vero?>> avrei fatto soffrire il bambino ed era l'ultima cosa che volevo fare.
Scosse la testa <<Era un tuo desiderio però>>.
<<Ora come ora ho un po' di problemi, quindi non è un bel momento>>.
<<Ci vuole la materia prima e tu non c'è l'hai, non più almeno>> a quanto pare avevo un ex e non so come mi dovrei sentire.
<<La mia famiglia che lavori fanno?>>.
<<Tuo padre è un professore di letteratura all'Università di New York situato al Greenwich Village di Manhattan, tua madre invece è una maestra alla scuola d'infanzia Maryel School di New York, tuo fratello invece lavora per la Cia come braccio destro di una persona molto importante ma che non so, per finire tua cognata è una stilista che lavora da casa e che rifornisce un piccolo negozietto per agevolare le spese della famiglia, come vedi hai una famiglia normale Aveline e saranno così felice di vederti quando deciderai di far loro visita>> sembrava capire le mie riserve sul andare a trovare la mia famiglia in questo momento per me delicatissimo.

<<Parlami della tua famiglia adesso, credo che le nostre famiglia siano unite>>.
Sorrise <<Lo sono in effetti, ci consideriamo una famiglia allargata e siamo soprannominati i Dawson - Casey, crescendo insieme anche il legame tra le nostre due famiglie è cresciuto>>.
<<Raccontami di loro>> intanto vidi con la coda dell'occhio Steve e Bucky lasciarsi uno sguardo significativo, deve essere stato così anche per le loro famiglie...potrei anche immedesimarmi in loro per tutto questo.
<<I miei genitori si chiamano Kyle e Rachel Casey, sono proprietari di una pasticceria a Brooklyn e come ho detto abitano ancora nella mia casa d'infanzia, fanno volontariato per i bambini poveri, mia madre adora andare all'opera di cui preferisce le Baccanti di Euripide e mio padre vedere le partite di baseball, tifa per gli Yankees tanto che ha una mazza firmata da Gerrit Cole di cui è tanto geloso, questa passione la condivide con tuo padre e vanno a ogni partita>> cercai di immaginarmi la scena e mi chiesi se anche io fossi un'appassionata tanto da andare con loro.
<<Hai fratelli?>>.
Scosse la testa <<Figlia unica, ma ho sempre considerato te una sorella>> alzò le mani sorridendo <<Questa è la famiglia Dawson - Casey ed è tutto quello che posso dirti sul tuo passato, so che non è molto e che forse speravi di più, ma non posso dirti molto altro se non un mucchio di ricordi dall'infanzia all'anno scorso quando sei sparita>> ancora non mi capacitavo di essere stata in un altro pianeta per un anno intero insieme hai miei aguzzini, mentre la mia famiglia si disperava per me...dovevo reclamare quel anno che mi hanno rubato con tanta perfidia e anche la vita che mi hanno tolto per i suoi scopi malvagi.

Sorrisi <<E' più di quanto abbia mai osato sperare Maggie e ti ringrazio>>.
Ricambiò il sorriso <<Farei di tutto per te amica mia>> e poi mi abbracciò stretta e questa volta ricambiai con molto calore...lei è la mia salvatrice e gli devo molto.
Staccatoci chiesi confusa <<Percy?>>.
<<E' il soprannome che hai dato a tuo fratello quando era piccolo e siamo finiti per usarlo tutti, nel quartiere dove vivevamo eravamo conosciuti come Ava, Maggie e Percy o come i Tre Moschettieri>> rise <<Una volta ci siamo persino vestiti così quando siamo andati a New Orleans e ad Halloween ci siamo vestiti tu da Lupo Mannaro, io da Vampiro e Percy da Cavaliere Zombie>> scuote la testa <<Quelli sono dei bei ricordi che conservo molto gelosamente e ce ne sono molti altri quando vorrai sentirli, in quasi tutti eri presente e questo ti fa capire quanto eravamo legate>> non saremo cugine ma il nostro legame ci può identificare come tali e ne ero felice...non vedevo l'ora di ricordare.

Gli presi la mano destra dolcemente <<Ti ringrazio per avermi raccontato tutto questo Maggie, almeno so che non ero sola, però mi devi promettere che non dirai a nessuno che sono qui>>.
Tutti compresa Maggie, ma con l'assenza di Natasha e Wanda che sapevano, mi guardarono come se avessi bestemmiato in aramaico e la mia ritrovata amica chiese <<Cosa? Perché?>>.
<<E' meglio così per ora, credimi>>.
<<Devi darmi una spiegazione>>.
Steve aggiunse <<Sono d'accordo con lei, come mai non vuoi?>>.
Li guardai tutti e sospirai <<Non voglio tacere per sempre, ma è meglio che per ora pensino che siano ancora scomparsa>>.
Maggie sbuffò <<Sai com'è presa la tua famiglia da quando non ci sei? E' ridotta molto male Ava! Se non fosse stato per la mia famiglia i tuoi genitori sarebbero impazziti e tuo fratello ha iniziato una caccia all'uomo per tutto il globo ed è così tutt'ora! Non puoi prolungare la loro sofferenza ora che sei tornata>>.
<<E tornare con nessun ricordo di loro è meglio secondo te? Io credo che gli farei ancora più male>>.
<<Potrebbero aiutarti con la memoria>>.
<<Forse, ma non posso rischiare di ferirli Maggie>> mi passai le mani sulla faccia <<Non lo sto facendo per cattiveria o egoismo, ma per il loro bene e risparmiargli il dolore che gli causerò se mi vedono senza nessun ricordo>>.
<<Ma...>>.
<<Non appena avrò qualche ricordo di loro prometto sulla mia vita che andrò a trovarli e fargli sapere che sono tornata, ma per ora non me la sento d'incontrarli, ti prego di capire il mio punto di vista>>.
Bucky al mio fianco intervenne <<Posso capire il punto di vista di Aveline, ci sono passato anche io e so quant'è difficile guardare le persone in faccia quando non sai chi sono, anche se loro si ricordano di te e passare un po' di tempo cercando di recuperare quei ricordi è meglio che vedere uno sconosciuto, quindi appoggio la sua decisione>> a queste parole tutti parvero capire il mio punto di vista ed ero grata per il sostegno del mio compagno Avenger, persino la mia amica parve meditare su questo e speravo che mi capisse anche se sembrava brutto da dire.

Dopo qualche secondo sospirò e mi fissò <<Prometto che non dirò niente alla tua famiglia, però mi devi promettere che appena ti ricordi qualcosa di loro vai subito, ti accompagno io se necessario, ma vacci>>.
Annuì sorridendo <<Lo prometto>>.
<<Mantieni sempre le promesse ed è una cosa che apprezzo molto di te>> sono anche leale a quanto pare.

Ad un certo punto Tony si alzò con aria solenne <<Miei sudditi, dopo un sostanzioso banchetto cucinato da Sir Sam di Delacroix che ne dite orsù di raggiungere il salotto e giocare a qualche gioco in scatola insieme al vostro amato Re?>> tutti scoppiammo a ridere alla sua performance medievale.
Rhodey lo guardò con il sorriso sulla faccia <<Vada per il gioco, ma per l'amato Re passo e credo di parlare a nome di tutti quando dico che la tua interpretazione è stata penosa>> e molti annuirono alle sue parole.
Il miliardario ci fissò tutti e disse <<Non sapete nemmeno apprezzare la buona arte quando la vedete>>.
Clint rise <<Buona arte? I miei figli possono fare di meglio>>.
<<Va bene Legolas! La prossima volta portali e facciamo una gara d'arte, tutti possiamo partecipare e vediamo chi vince>>.
Thor rise come l'arciere <<Risparmiati la vergogna che subirai Stark, lascia perdere e ammetti che non sei bravo a recitare>>.
<<Perché tu sei un esperto immagino>>.

Sorrise soddisfatto <<Io e Loki abbiamo messo in scena la storia di come nostro padre aveva unificato i Nove Regni quando eravamo bambini, siamo stati acclamati da tutta Asgard>>.
<<Si, ma perché eravate i principi e i sudditi non possono dire che fa schifo agli eredi del loro regno>> sembrava tanto che si arrampicasse sugli specchi.
Bucky intervenne <<Io e Steve invece abbiamo messo in scena Pollicino quando eravamo a scuola, lui fu scelto come il protagonista e io uno dei fratelli, secondo la maestra eravamo bravi a recitare e quando giocavamo creavamo storie nostre, te lo ricordi vero Stevie?>>.
Quest'ultimo ridacchiò <<Me lo ricordo, avevamo inventato una storia che parlava di un alieno mangia bambini e di un bambino furbo che gli scappava sempre, ci divertivamo un sacco>>.
Tony sbuffò <<Ho capito! Siete maghi della recitazione ed io una schiappa>>.
Natasha sbuffò <<Come mai te la prendi sempre quando ti dicono che non sei il loro preferito e pessimo nelle cose?>>.
<<E' più forte di me e so di essere odioso>>.
<<Ecco, allora taci e iniziamo a sparecchiare se vogliamo giocare a qualcosa prima di coricarci>>.
<<Sei insopportabile>>.
<<Sono quella che ti tiene in riga e ora lavora>> il pover'uomo sbuffò contrariato ma per scongiurare l'ira della rossa iniziò a raccogliere i piatti e tutti quanti iniziammo a sparecchiare...proprio una catena di montaggio.

Ero proprio euforica per le cose scoperte sulla mia vita, so che non sono tutte e che molte devono essere recuperate, per questo contavo sull'aiuto di Wanda e di Maggie, entrambe potevano restituirmi tutto e dovevo solo portare pazienza un altro po', perché per ottenere quello che vuoi devi aspettare a volte e la troppa fretta può distruggere tutto in un attimo...io non volevo che sfumasse come polvere ora che ero sulla buona strada.

Non so quanto ci mettemmo, ma dopo un lavoro di squadra tutte le cose che abbiamo usato per mangiare erano pulite, profumate e sistemate con cura nei loro rispettivi posti e il tavolo era lindo come il culetto di un neonato, meglio di così non potevamo fare.
Ora eravamo tutti in salotto seduti sui divani a giocare a un gioco da tavolo chiamato Monopoly, ma dovemmo dividere le pedine perché non ce ne erano per tutti e per cui molti giocavano a coppie: io avevo la carriola; Natasha il ditale; Bruce il ferro da stiro; Thor e Clint la scarpa; Wanda e Visione il cane; Tony e Rhodey la macchina; Steve e Maggie il cappello ed infine Bucky e Sam la nave, tutti noi ci stavamo divertendo da matti e fortunatamente riuscì a capire come funzionava il gioco dopo che me lo spiegarono con calma...andavo alla mia velocità ma ormai sapevo come fare fortunatamente.

Non saprei dire da quanto tempo stavamo giocando, anche se avevo capito che una partita poteva durare delle ore, ma molti di noi avevano case e alberghi nelle loro proprietà, ma fu Thor alla fine a vincere avendone molte di più di noi e anche molti soldi...ovviamente la cosa fu molto discussa, specialmente da uno di noi che non ama la sconfitta a quanto pare.
Infatti Tony sbuffò incrociando le braccia al petto <<Non è possibile che tu abbia vinto Point Break, avrai certamente barato>>.
Natasha sbuffò <<Come si può barare a Monopoly, Stark?>>.
<<Si può eccome Romanoff! Credimi, questo qui a barato>>.
<<Lo dici perché hai perso spudoratamente, la colpa è tua che hai voluto solo comprare le aziende e le ferrovie, non smettevi di blaterare che portavano più profitto, ma si è visto ed hai perso, accettalo>>.
<<Non posso accettarlo perché ha certamente barato! Sono un imprenditore e so quando qualcuno gioca sporco>>.
Thor alzò le mani <<Io non ho fatto un bel niente! Non sono mica Loki, di lui dovresti preoccuparti>>.
<<Infatti! Me ne sono già preoccupato abbastanza a suo tempo, ora devo preoccuparmi di un barone in mezzo a noi>>.
Maggie chiese rivolto agli altri <<E' sempre stato così competitivo?>>.
Fu Rhodey a rispondere <<Da così a peggio, mi ha persino accusato di barare giocando a Battaglia Navale una volta e li è veramente impossibile barare>>.
Tony sbuffò <<Io so che hai barato>>.

Il Colonnello alzò gli occhi al cielo <<E ci risiamo! Come posso barare se non si può vedere dove metti le navi genio?>>.
Steve annuì <<Non fa una grinza, se aveste giocato a carte posso capire ma Battaglia Navale sradica ogni possibili imbroglio>>.
<<Lo dici tu Capitan Ghiacciolo!>>.
Clint sbuffò infastidito <<Questa tua poca sportività sta infastidendo tutti Stark, quindi accetta che il cavernicolo qui abbia vinte e chiudiamola qui>>.
<<Mi dispiace se vi infastidisce Legolas, ma dovrete sopportare finché le cose non sono chiarite>> intanto io ero per i fatti miei a vedere come si evolveva la cosa...se Stephen fosse qui si sarebbe certamente goduto la scena della sfuriata del miliardario.
Sam guardò il suo amico dal braccio di metallo di fianco a lui <<E poi sono io il poco sportivo>>.
L'altro ridacchiò<<Sei una passeggiata in mezzo a un campo fiorito a confronto>>.
Tony li fissò <<Vi conviene smetterla voi due, la prossima volta che vi servono aggiornamenti delle vostre tute non contante su di me>>.
Bruce lo guardò <<Ti stai mettendo in ridicolo amico, dobbiamo divertirci e non accusare nessuno di imbroglio>>.
<<Da che parte stai tu?>>.
<<Quella che si congratula con Thor per aver vinto>> e dette la mano al dio biondo che gliela strinse grato e da li tutti gli altri lo seguirono a ruota, me compresa, ovviamente il miliardario si astenne sentendosi dalla parte della ragione.

Vedendo il suo comportamento Wanda incrociò le braccia al petto <<Lo sai che sei adulto e paghi le tasse?>>.
<<Lo so e con questo?>>.
<<Ti stai comportando da bambino e anche ridicolo, congratulati con lui e la prossima volta compra proprietà e non solo società>>.
<<Essere ridicolo non è nel mio stile>>.
Steve sbuffò <<E per te conta solo lo stile vero?>>.
<<Se devo perdere viglio farlo sapendo che non è stato a causa di un baro e si, anche per lo stile>>.
Visione intervenne accavallando le gambe e tenendo la mano destra della donna che ama <<Io ho un equazione>>.
Sam sospirò <<Ora si che si fa giorno>>.
Sorrisi e poi guardai l'androide <<Di che equazione parli?>>.
<<Del fatto che è nella natura umana incolpare gli altri per i propri fallimenti ed è raro ammettere la sconfitta, se poi aggiungiamo un carattere eccentrico come il signor Stark qui presente la cosa prende piede, nulla può sfatare questa cosa>>.
Il Capitano lo guardò divertito <<Stai dicendo che Tony non riuscirà mai ad ammettere che sbaglia?>>.
<<Esattamente, nulla di ciò che gli direte cambierà questa cosa>> e tutti scoppiammo a ridere sotto gli occhi del soggetto che vorrebbe smontare l'androide solo con gli occhi.
Stark intervenne <<Sapete che sono ancora qui vero?>>.
Rhodey gli dette una pacca sulla spalla <<Lo sappiamo, ma non ce ne importa>>.
<<Bel amico che sei tu>> guardò tutti alzando le mani <<Credete che non sia capace di ammettere le mie colpe? Va bene! Ragazzi, scusate il mio comportamento ridicolo e immaturo che ho avuto, ho esagerato>> poi porse la mano al dio <<Congratulazioni Thor! Sei il miglior giocatore di Monopoly dell'intero Universo>> ci riguardò <<Contenti? Vi ho sorpreso?>>.
Steve incrociò le braccia al petto <<Se lo hai fatto sul serio si, altrimenti risparmia questo sarcasmo fuori luogo>>.
<<Se lo faccio sul serio non vi va bene nemmeno li?>> non si poteva escludere l'idea che fosse serio.

Dolcemente gli posai la mano destra sulla sua spalla <<Va benissimo Tony, sei riuscito a sfatare quello che non si può fare secondo alcuni>> gli altri si scambiarono sguardi scettici, ma per il bene di tutti tacquero e si scusarono con lui.
Lui mi sorrise <<Ti ringrazio per la fiducia Aveline, a quanto pare sei l'unica che l'ha fatto>>.
<<Non devi ringraziarmi, tendo a fidarmi delle persone>>.
Maggie annuì <<Concordo! Lei si fida molto delle persone>>.
Thor mi sorrise <<Una qualità incantevole in una donna>>.
Sam lo fissò truce <<Hai una fidanzata ciccio, calma i bollori divini>>.
<<Oh! Io amo la mia Jane e per quanto Aveline sia incantevole non potrei mai tradirla>>.
Bucky annuì <<Un uomo fedele finalmente>> gli arrivarono sguardi truci dalle coppie e alzò le mani <<Questo è esteso anche a voi ovviamente, ma gli uomini di quest'epoca sono più libertini ho notato>>.
Steve annuì <<Concordo, siete un po' strani a confronto hai nostri tempi>>.
Tony sbuffò <<Chissà perché non mi sorprende, tu, Barnes e Wilson siete come Qui Quo e Qua>> sorrise <<E poi avete mai pensato che magari siete voi due che siete troppo attempati? Siete età da ospizio, ma potete almeno evolvervi nei modi>> ignorò bellamente i sguardi dei due centenari che lo fissavano come se fosse una mosca schiacciata nel parabrezza...se fossero vicino credo che lo avrebbero strozzato.

Maggie sorrise <<Parlo da donna, ma a me piacerebbe un uomo all'antica come loro, se ne trovano così pochi di questi tempi che speri di trovarlo tu>>.
<<Loro sono gli unici quindi...>>.
<<Sa quello che voglio intendere signor Stark, per cui non critichi il loro modo da tempi passati perché molti potrebbero apprezzare>> poi lei e Steve si scambiarono uno sguardo per poi distoglierlo imbarazzati...qualcosa bolle certamente in pentola.
Thor sorrise al miliardario <<A quanto pare Lady Margaret è più saggia e intelligente di te>>.
Ovviamente la cosa fu presa male da quest'ultimo che lo fulminò <<Non voglio critiche da uno che ha vinto a Monopoly con una scarpa>>.
Rhodey rise <<Ma a sempre vinto mio caro, quindi ascolta la critica e non dare consigli d'amore a degli uomini che sono in questo mondo da più tempo di te>>.
Sam rise <<Colpito e affondato>>.
Mi resi conto di una cosa e intervenni <<Se guardiamo bene anche Clint a vinto!>>.
Tutti mi fissarono e l'arciere chiese sorpreso <<Io?>>.
<<Si! Non eri in squadra con Thor? Se ha vinto lui hai vinto anche tu no?>> gli sguardi che ne seguirono furono tutti sgomenti, come se si fossero accorti della cosa solo in quel momento.

Barton alzò le mani vittorioso <<Ho vinto! Diamine Ava! Se non fosse stato per te non me ne sarei accorto>>.
Il dio biondo lo prese per le spalle scuotendolo <<Abbiamo vinto! Abbiamo reso onore hai nostri antenati vecchio mio>>.
<<Già e anche hai miei figli>>.
Tony sbuffò <<Fortuna del principiante>>.
Bruce lo guardò stringendo la sua donna a se <<No, il loro è stato un lavoro di squadra che tu e Rhodey non avete fatto>> guardò il suo amico soldato <<Senza offesa ovviamente>>.
Rhodes scosse la testa <<Nessuna offesa, ma questo macaco che mi ritrovo come migliore amico ci ha fatto perdere>> e lo fissò truce e facendo alzare le spalle all'altro...erano simpatici da vedere.
Sospirai contenta <<Mi sono proprio divertita ragazzi e lo dobbiamo certamente rifare>>.

Wanda annuì stretta all'androide <<Sicuramente! Magari la prossima volta possiamo giocare a Dungeons & Dragons!>>.
Tony annuì euforico <<Io faccio il mago>>.
Sam lo fissò <<L'hai fatto la scorsa volta il mago, questa volta tocca a un altro farlo e tu fai il nano per una volta>>.
Bucky intervenne <<Posso farlo io il mago? Vorrei fare Gandalf>>.
Il suo amico di fianco a lui lo guardò confuso <<Come fai a conoscerlo?>>.
<<Ho letto "Lo Hobbit" nel 1937, quando uscì>>.
<<Sorprendente amico! Ti devo imprestare il Signore degli Anelli allora!>>.
<<E' un sequel?>>.
<<Si e lo adorerai>>.
Gli dette una pacca amichevole sulla spalla <<Grazie amico!>> un lettore come me a quanto pare.
Il miliardario li guardò <<Per la conferenza sui libri si deve tornare più tardi grazie>>.
Sam lo fissò <<Non prenderò ordini o consigli da uno che legge ancora i Topolini>>.
<<Sono classici e non sono da bambini>>.
<<Si, ma tu li prendi per costruire le macchinine e l'ultima è stata quella di Paperinik>>.
Alzò gli occhi sognante <<Bella quella>>.
Steve sospirò passandosi la mano sugli occhi <<Ho a che fare con un bambino di cinque anni invece con un uomo grande e vaccinato>>.
<<Ehi! Quest'uomo grande e vaccinato ha una relazione stabile>>.
<<Lo so, ma per fortuna che Pepper non è qui per vedere questo tuo comportamento>>.

A queste parole chiesi <<A proposito, dov'è Pepper?>>.
Tony mi sorrise <<A una conferenza a Seattle, dovrebbe tornare tra qualche giorno>>.
<<E' molto indaffarata vedo>>.
<<Come amministratore delegato delle Stark Industrice deve partecipare a molte conferenze, nemmeno a me piace averla così lontana ma sono io che le ho dato la carica e mi tocca sopportare la distanza>>.
<<Vedrai che arriverà il momento in cui state solo voi due>>.
<<Si, quando sarò costretto a letto da vecchio e con la badante che mi imbocca la minestra>>.
<<Una cosa singolare da pensare e poco romantica, ma va bene!>> non riuscivo a immaginarli da vecchi per quanto ci riuscissi.

Ad un certo punto Maggie intervenne con tono mortificato <<Mi dispiace lasciarvi proprio sul bel discorso di anzianità, ma devo proprio lasciarvi ora, mi devo trovare con una fonte a Central Park>>.
Steve la guardò con apprensione <<A quest'ora? Da sola?>>.
Annuì <<Quando il lavoro chiama devo andare, mi sono trattenuta abbastanza e devo sperare che non se la sia filata>>.
<<E' pericoloso a quest'ora>>.
<<Non si preoccupi Capitano, ho fatto un corso di autodifesa e so come difendermi in caso di aggressione>>.
<<Nulla di cui preoccuparsi allora>> anche se sapevo che dentro di se non era tranquillo...forse esiste l'amore a prima vista.

Maggie si alzò e si voltò verso di me con uno sguardo ampressivo <<Io e te ci sentiamo, hai il mio numero e non esitare a sparire ancora va bene?>>.
Ridacchiai e mi alzai <<Starò proprio qui, quindi sai dove trovarmi>>.
<<Ti conviene signorinella! Altrimenti vengo a prenderti io>>.
<<Hai una navicella spaziale da qualche parte?>>.
<<Forse nella borsa>> ridemmo e poi continuò <<In caso chiederò un passaggio hai tuoi amici spaziali, hanno un procione che seguirà il tuo odore>>:
<<Non è mica un cane!>>.
<<Come sente il cibo sentirà tutti gli odori no?>>.
<<Effettivamente>> sorrisi <<Non preoccuparti, non succederà niente>>.
<<Lo spero, perché ti ho appena ritrovata e non voglio perderti ancora Ava>> e mi abbracciò stretta...ero un po' sollevata che fossi mancata a qualcuno e non fossi stata sola come pensavo.
Steve intervenne guardandola <<Non preoccuparti Margaret, la teniamo al sicuro noi, non le capiterà niente>>.
Quest'ultima si staccò da me e lo guardò grata <<Non sa quanto mi solleva sapere questo, so che lo farete e posso stare sicura>>.
<<E può tornare a trovarla quando vuole, per recuperare il tempo perduto e per aiutarla con i suoi ricordi>>.
Sorrise <<Lo terrò a mente Capitano perché domani se è libera vorrei passare ancora del tempo con Aveline>>.
<<Certamente! Dovrebbero esserci degli allenamenti ma poi è libera>>.
<<Perfetto!>> si mise a tracolla la borsa e mi guardò <<A domani allora!>> poi salutò tutti con la mano e sparì dietro alla porta diretta verso l'uscita...mi sembrava più in pace di prima e anche io se devo essere sincera.

Una volta rimasti soli tutti noi notammo lo sguardo del Capitano ancora rivolto a dove Maggie era sparita e ovviamente questa cosa fu presa al balzo dal miliardario che gli dette una gomitata amichevole sul fianco <<Il colpo di fulmine ti ha colpito Rogers? Ci stiamo dando dentro a quanto pare>>.
Steve ritornò alla realtà e lo fisso quasi con aria infastidita <<Chiudi il becco Stark!>>.
<<L'anzianità a fatto colpo sulla giovinezza, chi l'avrebbe mai detto!>>.
Stette per ricevere l'ennesimo cazziatone da parte del soldato, quando Bucky lo fece voltare verso di lui e sorrise <<Non devi arrabbiarti per questo, per quanto l'abbia espressa male Tony ha ragione, hai fatto colpo su Maggie e lei ha fatto colpo su di te>>.
Sam annuì <<Finalmente hai trovato una ragazza che ha attirato il tuo interesse, dovresti ammetterlo e basta>>.
Steve sbuffò <<Non devo ammettere un bel niente>>.
Wilson gli posò le mani sulla spalle <<Continua a raccontartela amico, ma non cambia il fatto che tra voi è scattato un feeling e che non puoi ignorare, non sai quanto darei perché succedesse a me>> mi tornò in mente le parole delle mie due amiche oggi a pranzo e cercai di ignorarle, perché io e lui eravamo solo amici e nulla di più.
<<Non lo sto ignorando! Solo...che non so un bel niente>>.
Bucky sorrise beffardo indicandosi <<Fortunatamente hai un amico che hai suoi tempi è stato un casanova, quindi lascia che ti istruisca>>.
Sam lo indicò <<Da ascolto a Freaky Magoo qui e vedrai che tu e quella bella donna bionda starete insieme>>.
<<E perché pensate che mi interessi?>>.

Entrambi risposero con fare ovvio <<Per lo sguardo da pesce lesso che le hai lanciato da quando è arrivata>>.
Steve si grattò la nuca <<Non fa una grinza>>.
Natasha intervenne <<Mi hai fatto girare mezza New York per trovare la futura signora Rogers e non ti permetto di rovinare tutto, quindi domani tu ci parlerai e uscirai chiaro?>> aveva uno sguardo così minaccioso che il soggetto di tale questione aveva annuito non potendo replicare...in effettiva erano una bella coppia e avrei certamente indagato se anche a lei piacesse lui.
Tony si mise le mani in tasca <<Ad Aveline non credo importi se ti metti con la sua migliore amica>>.
Scuotei la testa <<Anzi, mi farebbe piacere vederla felice>>.
Il Capitano ci fissò e poi sospirò <<Domani ci parlerò va bene? Siete proprio dei ficcanaso quando volete>>.
Il miliardario gli posò la mano destra sulla sua spalla <<Se non lo fossimo moriresti vergine e vecchio, quindi...figurati!>> gli fece il pollice in alto per poi iniziare a raggruppare le pedine del Monopoly...credo che sia ora di coricarci e prepararmi per un altra giornata di allenamenti con i miei amici Avengers.

Questa giornata era stata di molte sfaccettature se devo essere sincera, sono passata dall'essere felice e positiva al essere triste e pessimista, per non dimenticarci della piccola crisi che avevo avuto e che rischiava di fare una strage nel bel mezzo di New York! Questo era certamente un punto che ne avrei parlato con Stephen la prossima volta che ci vediamo.

In compenso aver scoperto chi fosse la mia famiglia e aver rivisto la mia migliore amica, mi aveva spronato a voler ricordare tutto e riprendere in mano la mia vita...farò di tutto per riuscirci, anche le cose più impensabili le avrei prese in considerazione.

Speravo però che fosse la semplice soluzione chiamata Maggie a risolvere questo mio problema e non rivedevo già l'ora di rivederla...non sono l'unica a quanto pare.

Questo era solo il primo scalino della lunga scala che avrei dovuto salire per arrivare in cima e come inizio non era male.

ᴀɴɢᴏʟᴏ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ:

Salve Marveliani!.
Eccomi qui con un altro capitolo dopo tanto tempo dall'ultima pubblicazione e tutto Avengers.

Vorrei scusarmi con voi per questo tremendatissimo ritardo di pubblicazione, spero che non se ne sia andato nessuno e che abbiate aspettato pazienti questa ritardataria.

Sono stata colta da un tremendo blocco dello scrittore che mi ha impedito di pubblicare per molto tempo, ultimamente sto ricominciando pubblicando nuovi capitoli della mia altra storia, ma con questo ci ho messo più tempo e mi dispiace molto.

Devo essere sincera, certe parti di questo capitolo non mi soddisfa per niente e spero che però apprezziate questo capitolo lo stesso, in caso contrario fatemi sapere.

Passiamo al capitolo.

Dopo una colazione preparata per i due Stregoni del Sanctum Sanctorum che se la godono con contorno di bisticci, la nostra Aveline si trasferisce al Complesso per passare tre giorni con i suoi amici Avengers.
Qui è partecipe di bisticci amichevoli e scherzosi tra il gruppo di supereroi e poi inizia l'allenamento, accompagnato da un altra visione su un altra Gemma dell'Infinito, quella della Realtà.
Poi esce con Natasha e Wanda per un pomeriggio tra amiche e qui incontra una persone del suo passato, la sua migliore amica Maggie che lei pensava fosse sua cugina, rischiando poi di scatenare i suoi poteri involontariamente.
Durante la cena con il resto della squadra scopre chi è la sua famiglia allargata e a quanto pare Maggie ha fatto colpo sul nostro Capitano, che è bersagliato dalle frecciatine dei suoi migliori amici e dal miliardario.
Come mai continua a sognare le Gemme dell'Infinito? Come andrà a finire con la sua vita e sui suoi poteri distruttivi? Tra Maggie e Steve come andrà?.

Be'...ho finito il mio monologo e vi lascio al capitolo sperando che soddisfi le vostre aspettative e che possiate godervelo dopo tanto tempo.

Alla prossima.

Vi amo 3000.

ElisabethPrime.

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