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Pov's Cristian

Poco dopo lo ripoggiai, sentivo i passi dei ragazzi che arrivavano e mi decisi a far finta di dormire magari avrei scoperto qualcosa di interessante.
Aprendoli leggermente vidi Anita e Alejandro camminare nella stanza probabilmente in cerca di qualcosa poi fui sicuro di aver avuto il suo sguardo addosso anche solo per pochi secondi

"si è lasciato abbracciare, lo sto perdendo"
disse, il suo tono di voce risultava cosi triste.
Mi venne improvvisamente un senso di colpevolezza

"ehi Anto non ti toglierà la felicità"
sussurrò Anita consolandolo

"sarebbe normale visto  che io l'ho tolta molte volte a lui"
li sentivo allontanarsi.
Cosa vuol dire?
si stanno prendendo in giro l'un l'altro solo per ferirsi?
E Antonio mi sta solo usando.
Lo sapevo.
Appena uscirono mi portai una mano alla bocca parecchio sorpreso.
Sapevo che non potevo fidarmi di Garcia ma come al solito ho concesso il beneficio del dubbio, ecco spiegato il suo comportamento cosi premuroso e dolce degli ultimi giorni.
Ma forse non era innocente neanche Alejandro se aveva ferito cosi tante volte Antonio.
Mi venne in mente la sua frase che disse ieri

"non puoi fidarti di lui"
questa frase continuava a ronzarmi in testa.
Sostanzialmente io ero il mezzo per farla pagare ad Alejandro e mi stava bene così ma non lascerò che porti avanti questa messa in scena.

Scesi dal letto e mi misi la felpa visto il freschino che fa la sera.
Erano tutti radunati al solito posto

"mi raccomando Ragazzi, state attenti"
la ragazza finì di parlare e tutti si alzarono felici

"vieni con me?"
Disse Antonio porgendomi la mano, addirittura pensai.

"Dove si va?"
Evitai di prendere la mano ed iniziai a seguire gli altri che già si dirigevano fuori

"é una specie di tradizione... una sera ti lasciano libero di andare per la città, a fare compere o a mangiare il cibo tipico."
Rispose sorridendo.

Scendemmo la collina tutti correndo e ridendo.
Eravamo davvero eccitati.

Sentivamo ancora le ragazze del campus che ci urlavano di stare attenti.

Alla fine della corsa mi dimenticai di rallentare e caddi, ma sentì due braccia possenti prendermi al volo e tirarmi su. Alejandro si era fermato a guardare mentre Antonio mi stringeva fra le sue braccia. Respirai affanosamente ancora spaventato.

"grazie Anto"
lo guardai sorridendo, stavo bene lì sdraiato tanto che non avrei voluto tornare in piedi.

Lui mi sorrise e mi tirò su.

"di niente Cris"
mi passò una mano fra i capelli e mise una mano attorno alla mia spalla continuando a camminare.

"Saresti capace di spiegarmi cosa è successo fra te e Ale?"
Poggiai la testa sulla sua spalla.

Sentivo ancora lo sguardo infuriato di Alejandro su di noi.

"È successo che mi sono fidato e lui se n'è approfittato"
mi accarezzava dolcemente.

Forse ero io troppo tranquillo, il classico bravo ragazzo.
Forse per quello tutti volevano me.

Arrivammo a quello che sembrava un ristorante

"Anto..."
non mi diede neanche il tempo di parlare

"non ti preoccupare ci penso io" mi incoraggiò ad entrare e ci sedemmo.
Io presi la solita paella come lui solo che aggiunse un pezzo di carne di manzo.

Fu molto gentile, non accennava a niente di male.

Durante la cena parlammo come 2 amici che andavano a cena insieme poi quando dovevamo pagare e misi la mano in tasca trovai un altro bigliettino

"al chiaro della luna sei ancora più bello❤"
sorrisi e mi guardai intorno.

Notai che Antonio si stava sporgendo per vedere

"ehi!"
Gli diedi uno schiaffo  leggero sulla guancia

"mi scusi"
alzò le mani ridendo.

Chiunque fosse mi aveva visto anche sta sera, e un po' inquietante certo ma è un ammiratore segreto non un serial killer.

Anto finì di pagare e non voleva sentir ragione di farsi dare i soldi.

Alla fine mi disse che era il premio per aver vinto l'ultima sfida da solo.

Sorrisi pensando che ancora si ricordava di quella vittoria.

Nonostante tutta la fatica avevo vinto per lui.

Ci fermammo davanti ad uno dei giochi

"voglio quel peluche"
disse incrociando le braccia.

Era uno di quegli stand dove prendi l'arma e spari alle lattine, e visto che ero bravo in quel gioco decisi di prendere il finto fucile e pagai i 3€

Antonio rimase un po' fermo a guardarmi non capendo le mie intenzioni poi rise.

Non so perchè ma mi piaceva renderlo felice e dargli tutto quello che chiedeva, in generale sono cosi con tutti ma con lui particolarmente, mi arrabbio se non riesco nel mio intento per lui.

Presi il peluche del panda enorme e glielo passai

"tenga bambina"
dissi ridendo.
Si mise a saltare mentre stringeva a se il panda

"grazie"
mi sorrise

"forse è ora di tornare al campo" sussurro guardando il suo orologio.

Anto annuì e cominciai a camminare.

Parlammo della possibile sfida di domani fino al accampamento principale.

"Ci vediamo domani"
gli feci l'occhiolino

"a domani Cris"
sorrise e si girò diretto verso la sua casetta e anch'io andai alla mia.
Entrai ancora felice, per una volta non avevo litigato con lui.

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