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Pov's Cristian
mentre rientro in stanza mi ritorna in mente la voce di antonio mentre cantava.
la sua voce è diversa quando canta, è più profonda, e la rende così bella che la ascolterei per ore e ore senza stancarmi.
Salgo sulla scaletta per salire sul mio letto e mi butto chiudendo gli occhi.
Ho giocato a calcetto con Maria per più di un ora e ho le braccia che mi fanno malissimo.
Metto la mano in tasca per prendere il telefono, e cade un fogliettino sul letto.
Lo prendo e lo apro.
Oggi sei bellissimo, come sempre
Sorrido d'istinto leggendolo e divento leggermente rosso.
"Cosa stai leggendo?"
Dice Alejandro uscendo dal bagno.
Faccio un piccolo salto per lo spavento, mi porto una mano sul petto, e nascondo il bigliettino in tasca.
"Nulla"
Dico sorridendogli.
Lui si avvicina al letto e sale, sedendosi di fianco a me.
Io inizio a giocare con le dita, non so se stia aspettando che io dica qualcosa, o semplicemente vuole stare qui vicino a me.
"Volevo parlarti"
Dice girandosi verso di me.
So già di cosa vuole parlare, e non so cosa gli dirò, ma non posso sviarlo per sempre.
"Dimmi"
Dico sorridendo e lui mi prende la mano.
"Volevo parlare del bacio"
Mi dice accarezzandomi il dorso della mano.
"L'ultima volta siamo stati interrotti da Maria"
Disse e io annuisco non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle nostre mani.
Stavo cercando cosa dire, ma tutte le volte che aprivo la bocca per parlare la richiudevo, perché pensavo non fosse la cosa giusta da dire.
"Tutto bene?"
Mi chiede mettendomi un braccio sulle spalle.
"Sì..."
Dico e alzo lo sguardo verso di lui.
Il suo sguardo mi ipnotizza e mi mette quasi in imbarazzo.
Chiudo per un attimo gli occhi e faccio un respiro profondo.
"Mi sono sentito... Bene..."
Dico e lui fa un mezzo sorriso, però sa che non ho finito di parlare.
Lui mi abbraccia e mi stringe.
Poggia la testa sulla sua spalla e rimaniamo così per un po'.
"Quindi... Ti è piaciuto?"
Sussurra Alejandro al mio orecchio e non dico niente.
Lui rimane fermo e mi prende le mani, stringendole.
"Sì... Ma..."
Tento di parlare ma subito vengo interrotto dal rumore della porta che sbatte.
"Dovete venire al falò, ci hanno convocati tutti con urgenza"
Dice Anita alzando lo sguardo verso di noi, e appena ci vede chiude la porta.
Alejandro sbuffò e io mi rilasso, Anita mi hai salvato.
Mi alzo e gli do un bacio sulla guancia, scendo la scaletta ed esco velocemente dalla stanza.
Non sapevo cosa dire, mi stavo per bloccare, per fortuna è arrivata lei.
"Che cosa stavate facendo eh?"
Mi dice Anita affiancandomi, mentre apriva la confezione di una cherry.
"Stavamo solo parlando"
Dico alzando le spalle e lei sbuffa.
"Vuoi una cherry?"
Io annuisco e me ne passa una, che subito apro e inizio a mangiarla.
È una delle mie caramelle preferite.
"Su forza andatevi a sedere"
Ci dice l'animatrice ,e noi ci sediamo su un tronco d'albero, dove ci sono anche Maria e Felipe che stavano parlando.
Appena arriva anche Alejandro l'animatrice si mette in mezzo a noi
"Ho una comunicazione da farvi, il campus ha deciso che tra pochi giorni i vostri genitori verranno qui per assistere alle ultime due prove, che sono quella di cucina e quella di calcio"
Nessuno dice una parola, anche perché non penso che ci sia una persona felice per questo.
E conoscendo mia madre mi inizierà a fare un interrogatorio, se per caso scoprisse qualcosa riguardante Antonio e Alejandro.
"Ora potete prendere i marshmellow e cucinare nel falò se volete, e divertitevi"
Dice per poi andarsene, rientrando nel campus.
Tutti si alzano per prendere da mangiare ma io rimango seduto, non ho voglia di andare da tutti gli altri.
"Cosa ci fai ancora qui?"
Mi chiede Maria incrociando le braccia.
"Non ho voglia di stare con tutti gli altri"
Confesso guardandola e lei alza gli occhi al cielo.
"Stai pensando ancora a loro?"
Si siede davanti a me e io annuisco.
"È successo qualcos'altro?"
Dice e io rimango in silenzio, senza dire niente.
"Hanno di nuovo litigato?"
Propose e io scossi la testa.
"No, niente litigi"
Rispondo e la guardo negli occhi.
"Alejandro mi ha chiesto che cosa ho provato quando l'ho baciato"
Dico tutto d'un fiato e lei sorride.
"E tu cosa gli hai detto?"
Chiede e io arrossisco leggermente.
"Gli ho detto che mi è piaciuto, volevo dirgli altro, che non mi è piaciuto del tutto, ma Anita ci ha interrotti"
Racconto e lei ascolta attentamente.
"E cosa gli avresti detto se non ti avesse interrotto Anita?"
Mi chiese e io inizia a giocare con le mani.
"Non lo so, perché sentivo come se stessi tradendo qualcuno mentre lo baciavo, ma mi è piaciuto"
Dico sbuffando e guardando la luna in cielo.
"Antonio"
Dice e io annuisco.
Non è mai successo nulla tra di noi, però...
"Con lui è successo qualcosa invece?"
Io annuisco e lei si mette più comoda nel tronco.
"Quando vi siete buttati tutti dallo scoglio, io ero sceso senza tuffarmi e stavo in un punto più isolato, e Antonio è venuto da me"
Lei fa un sorriso perversi e io le tiro un pugno leggero sulla spalla.
"Stava cercando di insegnarmi a nuotare"
Dico e lei trattiene una risata, non è colpa mia se non so nuotare.
"Poi più tardi l'ho ribeccato mentre suonava la chitarra, e abbiamo passato il resto del pomeriggio assieme"
Dico e lei rimane in silenzio, guardando le sue mani.
"Dovresti spiegare la situazione ad Alejandro"
Dice di punto in bianco.
"Dici?"
Dico insicuro e lei annuisce.
"Se continui a non dire niente tu ti sentirai sempre più indeciso, e lui continuerà a insistere"
Ha ragione, e lo so.
Ho solo paura della sua reazione, ma non posso continuare così.
"Grazie Maria"
Lei sorride e mi abbraccia.
"Vai da lui adesso"
Scoglie l'abbraccio e io annuisco, andando verso il falò, dove nel frattempo tutti si stavano divertendo.
Cerco con lo sguardo Alejandro ma non lo riesco a trovare.
Mi faccio strada tra la gente, fino a quando non sbatto contro Felipe.
"Oh scusami"
Dice e io sorrido.
"Niente, sai dov'è Alejandro?"
Gli dico e lui annuisce.
"È andato al lago"
Risponde e io non dico niente, mi giro e mi incammino verso la foresta.
Non vedo quasi niente perché ormai è tardi, però la luce della luna mi aiuta a non inciampare.
Quando arrivo al lago vedo Alejandro sulla sponda che lancia dei sassi e li fa rimbalzare a pelo sull'acqua.
Rimango lì fermo a guardarlo.
È molto bravo, tutti i sassi che lancia fanno almeno tre rimbalzi.
Dopo un po' si gira, io mi nascondo dietro il tronco di un albero sperando che non mi abbia visto, ma purtroppo non è così.
Esco dal mio nascondiglio e cammino verso di lui, fino a quando non mi ritrovo faccia a faccia con lui.
"Volevo parlarti del bacio"
Dico e lui annuisce.
Inizio a giocare con le mani e poi lo guardo negli occhi.
"Mi è piaciuto il bacio, tu sei stato molto carino e dolce, ma dopo che ti ho baciato... Sentivo come se avessi tradito qualcuno"
Dissi senza fare suo nome, anche se dal suo sguardo si capiva che lo avesse capito.
"Ogni volta che sto con te mi sento bene, però un'altra parte di me mi dice che è sbagliato... E non so cosa fare"
Dico e lui rimane fermo immobile, senza dire nulla, mi guardava soltanto.
"Io non so cosa fare..."
Gli dico con il cuore in mano e lui si avvicina, e mi bacia.
Io prima rimango spiazzato, poi ricambio il bacio.
Restiamo a baciarci per almeno un minuto, che mi è sembrato eterno, fino a quando poi non si stacca.
"Pensaci su"
Dice e se ne va, scomparendo nel buio che avvolgeva il bosco.
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