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Pov's Cristian

Non capivo perché mentre giocavamo e parlava Antonio non mi rivolgeva più la parola, stava sempre vicino a Felipe e scherzava con lui, e la cosa mi dava fastidio, e non poco.

Mi arrivò uno schizzo in piena faccia all'improvviso, mi girai ed era Felipe.

"Stronzo"
Ridacchia e lo schizzai anche io e lo beccai in piena faccia.

"Raga, vi va di fare una piccola lotta, due stanno sulle spalle degli altri e chi butta per primo l'altro vince"
Propose Felipe avvicinandosi ad Antonio, saremo con le squadre di prima, che noia.

"Va bene"
Disse Antonio dando una pacca alla spalla di Felipe.

"Anche per me"
Disse Alejandro avvicinandosi a me.

"Per te?"
Mi chiese Alejandro con un tono più basso e io annuì leggermente.

"Cristian, iniziamo io e te?"
Domandò Felipe guardandomi negli occhi.

"Va bene"
Gli sorrisi e mi avvicinai ad Alejandro, visto che doveva prendermi sulle spalle.

"Apri le gambe"
Disse Alejandro e io feci quello che disse e lui andò sott'acqua e poco dopo mi sollevò in alto
Stavo per perdere l'equilibrio ma mi aiutò tenendomi salde le gambe al suo petto.

"Grazie"
Lui sorrise e si avvicinò ad Antonio, che aveva appena preso in spalla Felipe.

"Tre... Due... Uno... Via"
Disse Felipe e mi diede una spinta che per poco non mi fece cadere, mi sporsi per spintonarlo ma Antonio indietreggiò ed evitarono il colpo.

Si avvicinarono abbastanza velocemente per colpirci ma Alejandro si spostò in tempo per evitarli e io spinsi Felipe da dietro e cadde in acqua.

"Non vale!"
Disse Felipe appena tornato in superficie, asciugandosi per quanto poteva gli occhi con la mano.

"Hai perso"
Scrollai le spalle rimanendo ancora sulle spalle di Alejandro
Felipe andò sott'acqua e lo persi di vista.
Cercai di vedere dove fosse in acqua ma non si vedeva molto, poi all'improvviso mi sentii spingere dalla schiena e persi l'equilibrio, cadendo.

"Ora siamo pari"
Disse Felipe ridacchiando e io gli feci il dito medio.

"Ora tocca a voi due"
Disse Felipe guardando prima Antonio e poi Alejandro
Ho un brutto presentimento, bruttissimo.

"Ce la fai a reggermi?"
Chiese Alejandro e io scrollai le spalle.

"Lo scopriremo"
Dissi andando sott'acqua e sollevandolo.
C'è la facevo a tenerlo, ma se mi muovo cado sicuro.

"Bravo Cristian"
Mi disse Alejandro e io sorrisi semplicemente, non è che non ho forza eh.

"Tre... Due... Uno... Via"
Alejandro tirò subito un pugno verso il viso di antonio, ma lo evitò per fortuna.

Antonio lo colpì, ma non forte, nella guancia con uno schiaffio, e poi lo spinse, ma non perdemmo l'equilibrio.

Alejandro lo spintonò con cattiveria.
Antonio stava per cadere all'indietro ma Felipe lo strinse forte senza farlo cadere.

Guardai Antonio, il suo sguardo era cambiato, aveva uno sguardo truce, arrabbiato come non lo avevo mai visto.

Tirò un pugno ad Alejandro con tutta la forza che aveva e lo colpì vicino all'occhio.
Alejandro si portò subito la mano dove lo aveva colpito, ma dopo poco gli tirò un pugno anche lui nell'occhio.

La situazione stava degenerando.
Guardai Felipe e il suo sguardo era preoccupato.

Io mi allontanai da Antonio con ancora Alejandro in spalle, facevo fatica a camminare, ma se non lo allontanerò continueranno a picchiarsi.

"Perchè ti stai allontanando?"
Sbraitò Alejandro mentre cercava di divincolarsi.

"Non voglio che vi picchiate"
Risposi raggiungendo la riva, che per fortuna era poco distante da dove stavano litigando. 

"Cosa fai scappi eh?"
Lo provocò Antonio, restando vicino a Felipe.

Alejandro stava per tornare in acqua, ma lo afferrai per un braccio tirandolo verso di me.

"Vai a picchiarlo e non ti parlo più"
Dissi guardandolo in modo seri, Non volevo che si facessero del male.

"Non finisce qui"
Urlò Alejandro per poi andare verso il campeggio.

Lo seguì e all'iniziò nessuno dei due parlò.
Alejandro stava giocando con le sue mani, ma quando arrivammo quasi alla nostra stanza decisi di parlare.

"Alejandro, che diavolo ti è preso al lago?"
Dissi mettendomi davanti alla porta della stanza, così che dovesse per forza rispondermi.

"Niente"
Disse sbuffando e guardando la porta dietro di me.

"Non picchi una persona senza motivo"
Incrociai le braccia al petto, volevo una risposta.

"Ero arrabbiato, ok? contento adesso"
Mi disse spostandomi da davanti alla porta ed entrò nella stanza.

"Se provi un'altra volta a picchiarlo non ti parlerò più"
Gli dissi mentre lui entrò nel bagno sbattendo la porta.
Vaffanculo a lui, perchè sono in mezzo a due ragazzi che si odiano?

"Che è successo Cristian?"
Disse Maria uscendo dalla nostra stanza guardandomi perplessa.

"Alejandro e Antonio"
Dissi iniziando ad allontanarmi da lì.
Non volevo rientrare in stanza finchè ci sarebbe stato Alejandro.

"Cristian fermati"
Disse prendendomi per il polso Maria fermandomi vicino all'uscita del campeggio.
Mi girai verso di lei guardandola negli occhi, e si vedeva che era preoccupata.

"Puoi spiegarmi cosa è successo?"
Sbraitò guardandomi negli occhi.

"Sediamoci e te lo racconto"
Dissi per poi avvicinarmi a un tronco dove davanti avevano fatto il falò ieri notte.

"Sai che faccio volontariato no?"
Dissi e Maria annuì.

"Si sono iscritti anche Antonio e Alejandro. All'inizio stava andando tutto bene; eravamo divisi:  Io con Alejandro e Antonio con Felipe"
Le spiegai e lei mi guardò confusa.

"Chi è Felipe?"
Chiese e io alzai gli occhi al cielo.

"È uno, ora non è importante, avevamo deciso di fare il bagno al lago, quando a Felipe gli venne la fantastica idea di fare la lotta"
Mimai le virgolette con le dita sulla parola lotta.
Maria continuava a guardarmi senza dire niente, concentrata sul mio discorso.

"Praticamente eravamo divisi in coppie, le stesse di prima. Uno teneva sulle spalle l'altro e bisognava far cadere l'avversario spingendolo. Quando toccò ad Alejandro e Antonio, Alejandro gli tirò un pugno in faccia, e iniziarono a picchiarsi, fino a quando io e Felipe non li abbiamo separati"
Dissi e guardai al cielo, perchè deve essere sempre tutto così complicato.

"Si odiano proprio quei due"
Disse Maria e io non tolsi lo sguardo dal cielo, non avevo voglia di guardarla.

"Non dev'essere semplice"
Constatò Maria mettendo il braccio attorno alle mie spalle.

"Vorrei che tutto fosse calmo come sta mattina"
Dissi e la mia testa mi fece ritornare in mente la voce di antonio mentre cantava 'to make You fell my love'.
Aveva una voce stupenda.

"A proposito, cos'hai fatto che mi hai svegliata?"
La guardai dispiaciuto e lei mi sorrise.

"Non riuscivo a dormire e andai verso il bosco, quando sentì qualcuno cantare una canzone: Era Antonio"
Dissi distogliendo il suo sguardo, che ero sicuro che stesse facendo un sorriso pervertito.

"E cos'avete fatto?"
Mi tirò una gomitata leggera e io sbuffai.

"Ci siamo solo abbracciati per un po'..."
Dissi e lei ridacchiò.

"Secondo me non vi siete solo abbracciati"
Rimasi in silenzio e lei fece un piccolo gridolino.

"Lo sapevo!"
Disse e io alzai gli occhi al cielo.

"Mi ha solo stretto la mano, e poi me l'ha accarezzata, non ci siamo spinti oltre. Come al solito"
dissi le ultime parole sottovoce, in modo che Maria non le sentisse.

"E tu questo lo consideri poco?"
Disse seria e io annuì leggermente.

"Non è poco Cristian! ha iniziato a fare i primi passi Antonio"
Io rimasi in silenzio, non volevo più pensare a loro due per un po', mi è bastato questo pomeriggio.

"Vuoi andare a giocare al calcetto? Ho bisogno di distrarmi"
Chiesi e lei si alzò annuendo.

"Pronto a perdere?"
Mi chiese e io mi alzai.

"L'ultima volta hai perso tu"
Le ricordai e lei alzò gli occhi al cielo e ridacchiai.

"Ora ti batterò"
Mi disse prendendo il mio braccio e iniziò a correre e iniziai anche io a correre.

"Lo vedremo"


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