¬ᴅᴏɴ'ᴛ ʟᴏsᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴇᴀᴅ¬
E ancora non accadeva un assassinio. Le nuvole facevan cadere sempre più pioggia e nessuno riusciva a scamparne.
La paura stava aumentando negli Ultimate.
E mancava poco più di una giornata prima che l'acqua inondasse tutto e tutti.
Già il ristorante era mezzo andato, mancava poco prima che tutto si inondasse, e se tra oggi e domani non sarebbe successo nessun omicidio, sarebbero di sicuro tutti morti annegati o di freddo.
I fulmini di tempesta riempivano il cielo, facendolo sembrare impazzito e pieno di onde di luce.
Tutti avevano paura.
Erano rinchiusi, anzi no, si erano rinchiusi nell'Hotel. La porta di entrata era stata chiusa con vari mobili, tipo comodini, sedie, letti e molto altro, per non fare entrare l'acqua ad ogni costo.
Le uscite di emergenza erano state chiuse con assi di legno tirate via da un vecchio sgabuzzino trovato nel ristorante, e il sotto era stato coperto da coperte di riserva che potevano assorbire l'acqua.
L'uscita sul tetto era stata chiusa a chiave e aveva anche ella delle coperte per bloccare il flusso dell'acqua. Erano pronti a tutto, pure a combattere se necessario. Nessuno lì voleva morire annegato, nessuno e nessuno. Anzi, forse alcuni si, ma il resto no. La paura stava consumando da dentro gli Ultimate, e MonoClown se la rideva a vederli piangere mentre avevano il terrore dell'acqua che stava pian piano avanzando. Era le cinque di pomeriggio. L'acqua aveva raggiunto metà della porta di entrata, ma ovviamente nessuno lo poteva sapere, visto che tutto era bloccato. Avevano solo otto sette, poi sarebbero morti tutti per colpa della grande piaga che infliggeva il Circo.
Letteralmente, i pesci nuotavano in quella strana acqua che cadeva dalle nuvole, ed erano tutti piranha o grandi quali pronti a sbranarti.
I tre loschi figuri guardavano la situazione da delle videocamere. Si guardarono maliziosamente tutti e tre, erano pronti a fare qualcosa di bastardo e stramalvagio.
- Lo facciamo? -
Chiese una delle voci femminili
- Non devono morire, l'esperimento deve andare avanti, necessitiamo di questi ragazzi, devo corrompere una delle loro menti, e penso che accadrà proprio a mezzanotte -
Disse l'anziano tra le due.
Aido stava coltivando alcune piante che aveva in camere sua, qualche rosa e un giglio, calma e serena, tanto è Aido, che ti puoi aspettare?
Era lì dalle quattro del pomeriggio.
Non era stanca ed era molto felice di lavorare, e sarebbe rimasta per le prossime ore, se sarebbe dovuta morire, sarebbe morta insieme alla sue piante. Eiko, la sfortunata, aveva programmato di farsi una bella doccia verso le undici, almeno sarebbe morta pulita.
Tutti credevano di star morire, ma nessuno sapeva ciò che in realtà stava per accadere.
Si fecerò le dieci e mezza.
Il pendolo alla reception fece il solito rumore di sempre per indicare le ore.
I figuri loschi iniziarono a premere una delle sei tastiere che avevano intorno a loro. Adamo stava fumando una sigaretta in reception quando ricevette una strana scossa dal suo bracciale. Nessuno era presente, tranne una figura che non posso dirvi, e se no che omicidio sarebbe? Questa figura era nascosta sotto dietro il tavolo della reception. Quando Adamo ricevette la scossa, le sue pupille si rimpicciolirono.
Aveva la bocca aperta e gli usciva della bava.
Per poi dirigersi verso errore.
La figura lo seguì, incuriosito da ciò che stava per accadere e...
Aido era ancora in camera sua. Aveva paura che la sua rosa preferita si facesse male e non prendesse abbastanza acqua, nonostante facesse il diluvio universale.
Luke era in camera con lei, solo che dormiva e aveva molto sonno.
Aido sentì dei passi in corridoio, e ciò era molto strano visto che il più era nelle proprio stanze. Si incamminò verso il corridoio e aprì leggermente la porta di camera sua.
Vide Adamo che stava andando verso il piano di sopra, con un'aria stanca e depressa, ma sempre con la bocca aperta e le pupille piccole.
Aido aveva paura di Adamo, perciò chiuse la porta lentamente, senza fare rumore, e ritornò ad ascoltare il ticchettio della pioggia. Quando Aido guardò fuori da camera sua, erano le dieci e quaranta.
Eiko si era spogliata, era pronta a darsi la doccia. I suoi capelli rossi le cadevano sulla schiena come una cascata rossa.
Aprì la doccia ed entrò dentro.
L'acqua calda le accarezzava tutto il corpo. Aveva un po' di paura nel lavarsi, non voleva che le cadesse una doccia addosso. Quando sentì un rumore. Erano le undici e mezza, aveva iniziato la doccia un po' in ritardo, e aveva sentito un grande contro tipo un bacino di acqua, ma non ci fece caso, anche se il muro era sottile, si poteva soltanto rumori di quel genere, e non voci o altro.
Poi, dopo cinque minuti uscì, si asciugò e si vestì.
E poi arrivò la mezzanotte.
Tutti erano svegli. Avevano paura. Avevano terrore. Avevano le lacrime agli occhi e il cuore che andava veloce. Non accadde un emerito cazzo.
Il più urlarono felici, ma poco dopo accadde il peggio.
Le porte si aprirono in malo modo.
Qualcuno aveva sabotato le barricate, togliendo qualche pezzo di armatura della barricata. Tutti quelli nella reception, tipo Nagisa e Yui, corserò verso l'ascensore per poi salire in camera loro, visto che le prima porta ad aprirsi fu quella anteriore che non aveva troppa acqua.
Quando tutti si chiuserò in camera.
La porta di entrata si aprì con violenza e l'acqua si riversò dentro.
Lo stesso vale per la porta del tetto, che fece allagare il piano sesto, e l'acqua entrò nelle camere per sei quando, l'acqua si ritirò come se avessero tolto il tappo alla vasca.
Tutti uscirono dalle camere e festeggiarlo quando...
Notarono che Adamo non c'era.
Tutti iniziarono a cercarlo.
Non era da nessuna parte, e tutti credevano fosse fuori dall'hotel, quando un urlo poco virile si sentì per tutto l'Hotel.
Era Satoshi, e aveva ritrovato nel proprio bagno, perfetto e pulito, una scena macabra. Tutti corserò verso il bagno e.. Si trovarono una scena orribile.
La vasca era piena di acqua piena di sangue.
Il corpo di Adamo c'era dentro, con le mani legate da un nastro di seta resistente rossa, dietro al lavandino da cui doveva uscire l'acqua, giusto per dire, in verticale.
La testa era stata ficcata dentro sopra il lavandino e sembrava sputare acqua dalla bocca. Gli occhi erano all'indietro.
I polsi erano tagliati e le gambe piene di tagli.
Un po' di acqua era strabordata, e per terra c'era un grande nastro nero e un coltello da macellaio pieno di sangue.
Adamo Amar era morto.
Un suono di campane si sentì per tutto il Circo.
Dai vari megafoni apparve la voce di MonoClown.
- Un corpo è stato scoperto, Adamo Amar è morto e la prima piaga è scomparsa. Dopo un certo periodo di tempo, inizierà il Class Trial, che potrà portare la vostra sorte a qualsiasi destino, intanto vi dono il ClownFile! Che contiene tutte gli indizi che troverete e tutte le cose sulla morta di Adamo Amar! -
Disse per poi spegnere l'annuncio.
Ora tutti avevano capito, che il Killing Game era serio, ed era iniziato.
Indizi:
- Nessuno li sa, ma io ve li scriverò, infatti dovete mandare i vostri oc a cercarli, e non dovete trovarli subito, esiste una cosa chiamata realismo-
- Tre finestre sono aperte:
Quella della stanza One, quella della stanza Two e quella della stanza Five.
- Nella finestra della stanza Two, tra i fiori di Aido c'è ne sono alcuni fuori posto.
- Sul tetto, c'è attaccato ad un palo, una corda che può portare dalla finestra più lontana a quella più vicina
- La serratura elettrica è stata forzata e tolta . Qualcuno che ha molta esperienza deve essere stato.
- Testimonianze di Aido e Eiko
ClownFile 1:
Vittima: Adamo Amar
Causa di morte: Decapitazione
Orario di morte: Mezzanotte e dieci minuti
Arma usata: Coltello da macellaio
Luogo di morte: Bagno di camera sua
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