𝐕𝐈𝐈𝐈

<<Ahiiii che male!>> mi alzai di scatto battendo la testa al tavolo, ero così distratto in quei giorni che non riuscivo neanche a pensare a ciò che stavo facendo.
Stranamente non ero triste, non lo ero per niente. Hongjoong mi aveva tradito e tutto quello che riuscivo a provare era rabbia, ma non perché lo amavo, ero arrabbiato con me stesso per non essermi allontanato prima da lui, credevo di amarlo ma non era così, gli volevo bene, quello si.

Non mi fidavo di Yeosang, non eravamo amici, per quanto ne sapevo poteva pure decidere di pubblicare quella foto su tutti i social, come se non avessi già abbastanza problemi.

Avevo deciso di rompere con Hongjoong appena visto quel bacio, era stato il colpo di grazia, la goccia e che fece traboccare il vaso.
Hongjoong non sembrava dispiaciuto di ciò e questo aveva facilitato le cose, anche se ammetto che un po' mi aveva fatto male scoprire che anche lui non mi amava.

//

Due giorni prima...

<<Ma mi stai ascoltando!?>>
Hongjoong teneva gli occhi fissi sul suo cellulare <<Certo>> <<E allora perché continui a guardare il telefono?>> Alzò la testa scocciato, sembrava che lo stessi importunando.
<<Ho capito, non vuoi che posto la foto perché sei geloso>>

<<Non sono geloso! È solo che mi dà noia che metti foto così>> finalmente posò il cellulare sulla scrivania <<Ma possibile che ti devi sempre lamentare di qualcosa!>> Non ne potevo più di litigare perché si comportava da menefreghista <<Ah sono io che mi lamento!? Tu invece sei santo, vero!?>>
<<Non attaccare con questa storia>>
Cominciò ad urlare anche lui.

<<Ti comporti come ti pare e piace perché pensi che essendo ricco puoi fare quello che vuoi! Beh ti sconvolgerà la vita sapere che nel mondo ci sono anche altre persone e che potresti ferirle!>>

<<Ti ferisco se pubblico una foto più sexy!?Ma ti senti quando parli?>> Una leggera risata apparve sul suo volto
<<Non si tratta di quello! Quando ti comporti come se io non esistessi, ecco quando mi ferisci!>>

<<Va bene allora dato che mi comporto così, facciamo che adesso me ne vado, e quando torno non voglio trovarti ancora qui!>> Uscì dalla stanza prima che io potessi ribattere.
Anche litigare era diventato impossibile con lui.

//

Erano passati due giorni, ancora frustrato. Avevo bisogno di una distrazione, di fare qualcosa di elettrizzante, che mi facesse dimenticate ciò che era successo nell'ultimo periodo.

Stavo al parco, in un momento di rabbia e frustrazione iniziai a tirare calci al muro. Avevo bisogno di sfogarmi in qualche modo, e prendere a pugni quel fighetto nuovo o lo stesso Hongjie non era nelle opzioni.

<<Tutto bene?>> Quella voce, ancora lei <<Non è il momento Heyjin>> l'ultima cosa di cui avevo bisogno era di averla accollata addosso.
<<Stai dando dei calci ad un muro, che momento dovrebbe essere?>>
La guardai sperando di intimorirla e che se ne andasse, ma lei rimase lì.
Si avvicinò a me e mi prese la mano <<Se hai bisogno puoi parlarne con me>> il suo sguardo sembrava quello di chi mira ad ottenere altro, quell'idea che solo una volta era passata per la mia mente, adesso stava riaffiorando, solo che ora non c'era niente ad impedirmelo.

Sapevo che non era una buona idea raccontare tutto ad Heyjin, "Ma in fondo che male può fare" pensavo una cosa ma subito dopo ne facevo un'altra.
<<Va bene>> lei sorrise e si appoggiò al muro con la schiena <<Hongjoong e io ci siamo lasciati>> la buttai subito lì e notai il suo volto cambiare espressione.

<<Seriamente!?>> Non risposi ma la guardai rimanendo serio, così capì che stavo dicendo la verità.
<<Non ti dispiacere per me, tanto so che non aspettavi altro>> un sorriso apparve sul suo volto <<In effetti, ora puoi fare quello che vuoi....>>
Forse perché ero arrabbiato e stanco, o forse perché avevo voglia di fare qualcosa di diverso, di sbagliato, magari tutte e due messe assieme, ma cominciai a prendere seriamente l'idea di andare con Heyjin.

<<Giusto>>
<<Non pensavo che il tuo ragazzo fosse tutto ciò che ti frenava dal provare questa esperienza>>
Mi stavo lasciando trasportare dalle sue parole, sapeva essere così persuasiva quando voleva.
<<Non sono un traditore>>
<<Menomale>> rise.
Fece qualche passo ancora più vicino a me, ormai potevamo sentire i respiri l'uno dell'altro.

Prese nuovamente la mia mano ma stavolta la posò sulla sua vita <<Possiamo farlo se vuoi>> la sua voce diventava sempre più sensuale, "Dovrei accettare?"
Avevo proprio voglia di fare, per una volta tanto, qualcosa di sbagliato, qualcosa di cui il giorno dopo mi sarei pentito, qualcosa che mi avrebbe fatto provare quell'adrenalina che ti viene quando fai ciò che non dovresti fare.

<<Perché no...>> anche io mutai la mia voce per farle capire che non scherzavo, posai anche l'altra mano sulla sua schiena <<Ad una condizione però...>> Continuò lei.
<<Quello che vuoi>>
<<Solo sesso. Niente sentimenti. Niente coinvolgimenti. Niente carezze o parole dolci. Niente che ci leghi. Solo sesso. Solo una volta. Poi basta, non ci rivediamo più. Ci stai?>>
Rimasi un po' stupito da ciò, dopo tanto che ci provava... Voleva solo sesso?
Era perfetto per me, era proprio quello che cercavo e sorprendente la persona che poteva darmelo era sempre stata lì, a due passi.

<<Ci sto>>

<<Vieni>>

Mi prese per mano e mi portò fino ad una casa, non conoscevo il quartiere, era piccola ma a due piani, la classica casa di periferia.
<<Dove siamo?>>
<<A casa mia>> mi bloccai prima di entrare <<Come!? Non vuoi coinvolgimenti e mi porti a casa tua!?>>

<<Se conosci un posto migliore dimmelo, ma fino a quel momento questo andrà più che bene. Stai tranquillo i miei non ci sono>> entrò e posò la sua borsa <<Che fai non vieni?>>

Varcai la soglia, era tutto buio, l'unica fonte di luce proveniva da fuori ed, essendo sera, era molto poca.
Mi portò nella sua stanza, anche lì senza accendere la luce, per ciò che riuscivo a vedere nella penombra era una camera piccola, accogliente, con un sacco di poster e foto attaccati sui muri.

Iniziò a spogliarsi mentre io scrutavo ogni singolo angolo della stanza.
<<Vuoi restare lì immobile?>>
La guardai. Aveva veramente un corpo stupendo, si tolse il reggiseno e lo lanciò in terra.
<<Oh no!>>

🔥

Mi scaraventai su di lei buttandola sul letto, le finii di togliere le calze e la gonna.
Poi anche io mi svestii e, ancora con i boxer, mi sdraiai su di lei. Aveva un corpo che solo a vederlo mi faceva eccitare.
Lei notò la mia erezione e sorrise, le baciai il collo e poi infilai una mano nelle sue mutande, fece un gemito e continuai.
Mi spinse giù con le mani, voleva che gliela leccassi e lo feci.
Era tanto che non sentivo quel sapore, il sapore di una donna, mi piaceva ma ormai ero abituato a quello dei ragazzi, a quello di Hongjie "Basta! Toglitelo dalla testa San!"

Mi tolsi anche io le mutande <<Sicura?>>
Mi guardò <<Mai stata più sicura>>
La penetrai, il bagliore della luna che entrava dalla finestra rendeva quella situazione ancora più bella.
Non le guardavo il volto, non volevo ricordarmela in quel modo. Ero solo io con una persona che mi faceva stare bene, mi faceva provare piacere e questo bastava.

Venni fuori perché non avevo con me il preservativo e poi lei si girò mettendosi a pecora.
Lo facemmo di nuovo, questa volta analmente, era veramente brava.

Continuammo finché non fummo stremati, lei ci sapeva veramente fare, a quel punto ci buttammo sul letto.

Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere come degli scemi, era stato bello, più bello di quello che mi aspettavo.
D'improvviso fece una cosa che non mi sarei mai aspettato, mi abbracciò e chiuse gli occhi.
Ero talmente stanco che non ebbi la forza di reagire e mi addormentai con lei nel suo letto.

🔥

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Aprii gli occhi vedendo un raggio di sole che mi colpiva direttamente in faccia, rimasi accecato e mi stropicciai il volto.
Mi ci volle un attimo per capire dove fossi e per rimettere a fuoco tutti i ricordi della sera prima.

Mi voltai e vidi accanto a me Heyjin, ancora addormentata. Non volevo svegliarla, mi alzai e raccolsi i miei indumenti da terra; nel frattempo analizzai velocemente la stanza che non avevo avuto tempo di scrutare la sera prima, il letto era ad una piazza e mezza e sopra di esso c'erano tre mensole con un sacco di oggetti sopra.
Dalla parte opposta la scrivania tutta disordinata fiancheggiava un alto armadio con dei poste attaccati sopra.

Mentre mi stavo vestendo si svegliò anche lei <<Già ne te vai?>> Mi stavo mettendo la maglietta
<<Niente coinvolgimenti, ricordi?>>
Mi guardò sorridendo <<Hai ragione, perdona il mio lato romantico>> rivolse lo sguardo sul soffitto.
<

<Dove sta il bagno?>> Le chiesi prima di andare <<In fondo al corridoio>>.

Uscii dalla stanza in cerca del bagno, vidi una porta alla fine di quel corridoio, entrai convinto che fosse quella giusta, ma...

<<Oh cazzo!>>

{Flashforward}

???'s p.o.v.

Si muoveva tutto.

Continuavo a scivolare da una parte e dall'altra.

Destra e sinistra.

Avanti e indietro.

Non capivo cosa stesse succedendo.

Non vedevo nulla, quel sacco mi lasciava a malapena respirare

Ad un certo punto scivolai sui piedi di qualcuno, non era uno di loro, aveva delle scarpe diverse.

Sobbalzai.

Poi silenzio.

Improvvisamente tutto si fermò.

Un gran frastuono arrivò dall'esterno.

<<CAZZO LASCIATEMI!>>

Nessuna risposta, solo risate.


Sono cattiva a finire il capitolo così lo so..
Una preghiera per la me che stava scrivendo di San con una ragazza😂

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