05
L'ansia di dover incontrare di nuovo il re in maniera molto.. intima stava logorando vivo il ragazzo, così per tenere occupata la mente, entrò nella stanza alle sue spalle.
Aggirò la vasca più grande, quella in cui era stato lavato in precedenza, e constatò che fosse già piena d'acqua calda e limpida.
okay, okay calmati, ricorda ciò che hanno fatto Yorin e Mia pensò.
Tornò verso un piccolo ripostiglio e prese un telo pulito, degli oli profumati ed una ciotola d'oro ripiena di un liquido profumato.
Si girò, e tornò verso la grande vasca piena di acqua calda e li posò accanto ad essa, sentendo ancora l'ansia riempire il suo corpo.
"Noto con piacere che impari in fretta, Jimin" disse una voce profonda che il ragazzo riconobbe subito.
Sussultò leggermente e si girò, vedendo il re davanti ai suoi occhi, ancora -fortunatamente- vestito.
"Io...credevo sarebbe stato meglio cominciare subito, mio re" disse chinandosi leggermente.
Yoongi sì lasciò sfuggire un sorriso guardando il ragazzo arrossire.
"Sembri un servo molto... efficiente" gli si avvicinò di qualche passo fino a trovarsi quasi ad un palmo di distanza dall'altro.
Jimin era timoroso di alzare lo sguardo, nonostante lo stesso re gli avesse detto di poterlo tranquillamente fare, ma si fece coraggio e portò gli occhi su di lui.
Yoongi indossava una tunica diversa da quella di quella mattina, era più sottile e non aveva drappeggi sulle spalle, le copriva come se indossasse una coperta ed era legata in vita da una cita con un nodo molto largo.
Quando arrivò al viso, incontrò gli occhi del re, che era rimasto a fissarlo a sua volta.
Ancora non poteva credere che esistesse un ragazzo tanto bello quanto Jimin dai tratti così dolci e sensuali. Lo trovava ancora più carino quando lo vedeva imbarazzato.
"Sono pronto per fare il bagno" disse con calma il re e Jimin rabbrividí nel sentire ancora quella voce così profonda, ma si ricostruì presto annuendo e tirando un lungo sospiro.
Con lentezza avvicinò le mani al nodo già allentato della cintura del sovrano e lo slacciò con fluidità.
Non potè fare a meno di arrossire per l'ennesima volta quando portò poi le mani alle sue spalle e far scivolare da esse la tunica, la quale cadde a terra lasciando nudo il corpo del sovrano, non lasciò nemmeno per un secondo che lo sguardo vagasse sul suo corpo, troppo imbarazzato e timoroso di poter apparire irrispettoso.
Fece un piccolo passo indietro lasciando che il sovrano si avvicinasse al bordo vasca, dandogli le spalle e permettendogli di avere davanti ai propri occhi una visione completa del suo corpo.
La sua pelle era così estremamente chiara e delicata che Jimin ebbe il terrore che si ustionasse a contatto con l'acqua bollente della vasca.
Solo quando parte del suo corpo fu immerso nell'acqua Jimin si accorse del labbro che si stava mordendo quasi con violenza, e del calore che lo aveva invaso.
Si schiarì piano la gola, prendendo un respiro ed avvicinandosi al suo re cercando di mantenere la calma e riprendersi da quella vista ai suoi occhi tanto perfetta.
Si inginocchiò al bordo e prese un panno, bagnandolo con l'acqua calda.
"Mio re, puoi...avvicinarti al bordo vasca per permettermi di prendermi cura di te?" Arrossì violentemente a quelle parole che erano uscite tanto spontanee dalla sua bocca.
Il sovrano fece come gli venne richiesto tanto gentilmente, e sempre dandogli le spalle, si avvicinò a Jimin in modo che potesse essergli esattamente difronte, proprio davanti alle sue ginocchia.
I gomiti poggiati al bordo in marmo della vasca, che allo stesso tempo erano ai lati delle gambe di Jimin, gli permettevano di tenere le mani lontane dall'acqua.
Stava andando a fuoco, letteralmente, non sapeva se avrebbe resistito per molto, ma cercò comunque, invano, di non darlo a vedere.
Eppure Yoongi sorrise percependo la sua tensione.
Jimin chiuse gli occhi e prese il panno, immergendolo nel liquido profumato, per poi portarlo alla sua ampia schiena e lasciare che la bagnasse, mentre con l'altra mano cospargeva l'olio sulla sua pelle.
Il contatto con le mani di Jimin fece rabbrividire il sovrano, che si ritrovò a chiudere gli occhi, amando quel tocco così delicato e dolce.
"M-mio re, se faccio qualcosa di sbagliato...dimmelo per...per favore" sussurrò Jimin continuando a strofinare il panno e la mano sulla sua schiena.
"Mhm" mormorò con un verso di piacere "tranquillo, sono sicuro che andrai benissimo"
Jimin si chiese se fosse una buona idea, quella di voler accudire Yoongi, perché fino a quel momento la vicinanza con il sovrano e quella voce così roca e profonda, gli stava facendo tutto tranne che bene.
Yoongi dal canto suo, si stava davvero rilassando. Anche le altre serve erano brave a prendersi cura di lui, massaggiando e idratando la sua pelle con delicatezza, ma quelle di Jimin sembravano mani del tutto diverse.
Le trovò molto più piacevoli, che con una velata insicurezza erano determinate a massaggiare tutti i punti delle sue spalle, passando poi il panno sulla schiena e ricominciando di nuovo il giro.
Una volta finito con la parte superiore della schiena, Jimin iniziò a cospargere di oli anche le braccia, arrivando poco più sopra dei polsi e lasciando le mani intoccate.
Forse egli stesso non lo notava ma il ragazzo stava facendo un lavoro molto minuzioso che non passò inosservato al re.
Yoongi anche se non poteva vederlo, capiva che il servo ce la stava mettendo tutta, prestando attenzione ad ogni piccola parte del suo corpo, tanto era silenzioso quanto era laborioso.
Sentì l'acqua calda bagnare finalmente la sua testa, facendo appiattire i capelli sulla sua fronte, ed un sospiro di piacere uscì inevitabilmente dalle sue labbra quando Jimin infilò le mani nei suoi capelli ed iniziò a massaggiare la sua cute con estrema cura e delicatezza, quasi a non volergli fare male.
Decisamente amava il tocco di quel ragazzo, sì, non c'erano dubbi.
D'altro canto Jimin, si era finalmente sciolto ed ora donava ogni minima attenzione al suo sovrano.
Con le mani gli fece reclinare la testa all'indietro, quasi a farla poggiare sulle sue cosce, ma continuando a lavare i suoi capelli scuri e morbidi ed avendo piena vista del suo meraviglioso volto.
Un volto dai lineamenti così particolari, eppure così belli, gli occhi chiusi, le folte ciglia bagnate da piccole gocce d'acqua, le labbra rosse, socchiuse ed un'espressione rilassata sul volto.
Quell'uomo era davvero la persona più bella che Jimin avesse avuto la possibilità di vedere.
La mente di Yoongi si scollegò, lasciando da parte tutti i pensieri che lo tormentavano e si lasciò totalmente andare sotto il tocco di Jimin.
Quello poteva catalogarlo come uno dei momenti più belli della sua vita accanto ad una delle tante feste che aveva organizzato per Dioniso anni addietro: ora era nelle mani di un bellissimo ragazzo, abbandonandosi completamente a lui e questo lo stava facendo sentire bene nella maniera più pura possibile.
Il massaggio al suo cuoio capelluto continuò ancora per qualche minuto, durante i quali si concesse di aprire di poco gli occhi, restando ad osservare quella creatura che faceva invidia alle ninfee più belle.
I sorrisi morbidi che Jimin gli regalava lo facevano sentire sull'Olimpo.
Cosa gli succedeva? Perché il suo cuore batteva tanto alla sola vista di un suo servo, per giunta anche nuovo?
Poteva giurare ci fosse lo zampino di Afrodite, pronta a giocare con il suo cuore inviandogli Jimin.
Neanche si accorse di quando una volta finito con i suoi capelli e portato con delicatezza la sua testa in una posizione normale, Jimin si alzò in piedi dopo aver slacciato i sandali.
"Mio signore" lo chiamò debolmente, al che Yoongi girò solo il capo alle sue spalle chiedendosi mentalmente perché si fosse alzato in piedi.
A Jimin si mozzò il fiato solo guardandolo: il riflesso dell'acqua limpida si proiettava sul suo viso, i capelli che gocciolavano gli andavano in parte sugli occhi e la pelle lattea sembrava quasi brillare con le goccioline.
"Posso entrare insieme a te? Cioè voglio dire- non insieme a te! Oh Dei...entrare in vasca per aiutart-"
"Jimin" Yoongi fermò la parlantina del ragazzo che sembrava essere ritornato un peperone "entra pure"
Cosí con un grande sospiro, entrò in vasca, posizionandosi davanti al re.
"Da quando il vasca si entra vestiti?" inarcò un sopracciglio il monarca.
"Ti ho già detto, Signore... sono qui per prendermi cura di te, non per fare il bagno" abbassò la testa timidamente il servo.
Yoongi semplicemente annuí, non tanto contento della scelta del ragazzo, ma non poteva pretendere l'eccesso, non in quel momento.
Continuò a rilassarsi, anche quando le mani di Jimin iniziarono a massaggiargli il petto, passando poi al torace sott'acqua.
Come prima Jimin era attento e teneva lo sguardo basso, a differenza del sovrano che continuava a fissarlo forse troppo spudoratamente.
Starò esagerando? Si chiese.
Ma quando Jimin massaggiò le gambe partendo dalle ginocchia e a salire, si tranquillizzò.
Probabilmente il ragazzo sapeva bene quello che gli stava facendo, le sensazioni che gli stava provocando.
Si morse il labbro, cercando di reprimere le emozioni che stavano prendendo il sopravvento, e continuò a guardare il viso del giovane che aveva davanti, intento a donargli attenzioni.
"Ti piace così tanto toccarmi, Jimin?" disse poi, incapace di trattenersi.
Lui sgranò gli occhi ed abbassò la testa, sentendo le guance andare a fuoco.
"I-io...no, cioè sì, voglio dire è...solo che hai una pelle così...delicata e.." strinse gli occhi e scosse la testa. "P-perdonami..."
Yoongi sorrise leggermente a quella tenera vista, e si avvicinò a lui. "Guardami" ordinò.
Jimin eseguì l'ordine e puntò i suoi grandi occhi su quelli scuri del sovrano, deglutendo.
"Vederti arrossire, a causa mia, è la cosa più dolce e bella che io abbia mai avuto la possibilità di vedere" mormorò, vicinissimo alle sue labbra.
E successe tutto in un istante, i sentimenti presero il sopravvento sulla ragione, e le dita della sua mano sfiorarono la morbida guancia del ragazzo.
Subito si ritrasse terrorizzato, non poteva, non voleva ucciderlo, non lui, non Jimin, dopo che questi gli aveva fatto provare emozioni tanto forti nel giro di poche ore.
Lo aveva toccato, e in brevi istanti non avrebbe neanche potuto guardarlo negli occhi.
Eppure non accadde.
Yoongi strinse gli occhi, notando delle sfumature dorate sulla pelle di Jimin, che aveva ancora gli occhi chiusi, nel desiderio di essere toccato ancora.
Che avesse ingerito qualche fungo allucinogeno?
No, impossibile, eppure Jimin era davanti a lui.
Jimin respirava, il suo cuore batteva e le emozioni vorticavano nella sua mente, non era diventato oro.
O meglio, la sua guancia aveva assunto sfumature dorate, ma lui era più vivo che mai.
Che fosse un miracolo?
Sicuramente.
Jimin doveva necessariamente essere un miracolo inviatogli da Zeus.
Allora lo chiamò, sussurrò con dolcezza il suo nome, e quando egli aprì gli occhi, Yoongi portò nuovamente la mano sulla sua guancia.
Ed essa quasi brillò.
Sentì le lacrime inondargli gli occhi, aveva desiderato per così tanto tempo il contatto umano, e allora non gli importò più di nulla.
Portò la mano alla sua nuca, lo spinse in avanti, e fece ciò che aveva desiderato fare dalla mattina.
E le loro labbra si unirono in un bacio.
Io e imjungshoo_k siamo tornate ehehe
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