Capitolo 3

«Will» mormorò Nico tra sé e sé.
«anche il suo nome è stupendo»

Rendendosi conto di ciò che aveva appena detto, lo spartiata arrossì violentemente, maledicendo la pelle pallida che faceva risaltare ancora di più il suo rossore.

Will lo notò, e gli rivolse uno sguardo preoccupato

«Ehi, tutto bene? Hai caldo?»

Nico, cercando di riprendere il controllo di sé, annuì velocemente.

Il biondo gli sorrise, sollevato.

«Oh dei se è bello» un pensiero passò per la testa dell'altro, tentando invano di fermarsi, ma era troppo tardi.

«Mh, è normale per te fissare le persone come se fossero gli dèi scesi in terra?»

Chiese Will con tono divertito: si era accorto che il corvino lo stava fissando da un po'.

«Uh, no, niente, ero un attimo sovrappensiero» Nico gli fece un sorriso forzato, che assomigliava leggermente a un ghigno e, riscuotendosi, riprese la sua solita aria fredda e distaccata, facendo un cenno con la mano all'altro di seguirlo.

Lo guidò attraverso tutto l'accampamento, mostrandogli tutto ciò che c'era, e alla fine si fermò davanti ad una piccola tenda nera.

«Questa è la mia tenda» spiegò Nico al biondo.

Tenne un lembo aperto e gli fece segno di entrare, poi si infilò anche lui nell'apertura e la chiuse dall'interno (faccina molto pervy mode on).

La tenda dall'esterno pareva minuscola, e invece era divisa in due padiglioni che fungevano da stanze, con all'interno due specie di lettini e delle ruvide coperte di un materiale strano, un misto di iuta(?) e lana grezza.

«Scegli una stanza, sarà la tua da ora in poi»

«Ma come, tu vivi qui?» chiese Will, sorpreso. Pensava che uno come Nico, come minimo, abitasse in un palazzo reale, magari al cospetto di un re, o di un principe (coffcoffRedegliSpettricoffcoff).

Il biondino vagò un po' per la tenda, poi scelse la seconda stanza.

«E ora?»

Nico lo guardò storto.

«E ora cosa?»

«Che facciamo?»

«Mh...» (Io avrei qualche idea...🌚 *faccia da pedoluna*) «possiamo fare un giro per il campo, oppure andare ad allenarci, ad esempio con le spade, con le lance, con l'arco...»

Iniziò ad elencare l'altro, tenendo il conto sulle dita della mano destra.

Will si illuminò non appena Nico pronunciò la parola 'arco'.
«Si si si, il tiro con l'arco, il tiro con l'arco!» (*Merida mode on*)

L'altro lo guardò malissimo.

Will si accorse della sua espressione.

«Ehm... va bene il tiro con l'arco, si»

Incrociò le braccia al petto e guardò da un'altra parte, tentando di sembrare indifferente. Così facendo, non notò il leggerissimo sorriso che increspava le labbra di Nico.

Entrambi uscirono in silenzio dalla tenda di Nico e si avviarono per l'accampamento.

Will era un po' a disagio nel parlare con quel ragazzo, anche se ne era già incredibilmente attratto.

Arrivarono davanti ad un grosso muro che recintava un'arena in terra battuta. Un intero lato del muro era tappezzato di ogni tipo di arma che Will avesse mai visto. Lance in bronzo, spade lucenti, archi perfetti, frecce affilate...

Il biondo si sentiva gli occhi grandi quasi il doppio mentre cercava di assimilare il fatto che avesse davanti a lui un'intera armeria.

Nico notò il suo sguardo stupito, le pupille dilatate al massimo, e ridacchiò sottovoce.

«Anche a me ha fatto questo effetto la prima volta, ma poi ci si abitua»

Will annuì senza staccare lo sguardo dalla parete.

«Allora, questo allenamento quando inizia?»

Nico lo osservò compiaciuto e sguainò la sua spada in un battito di ciglia:

«Ora.»

Angolino della pazza:
EHI FINALMENTE SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE :D
*schiva una padella*
Uhm, ok vi lascio il capitolo e ciaoooh
*scappa in Messico*

~mad skull

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