𝐄𝐏𝐈𝐋𝐎𝐆𝐎
Finalmente, dopo tanto tempo, il freddo era arrivato e insieme ad esso anche la nuova vita che Seonghwa e Hongjoong si erano faticosamente costruiti. Era una giornata come le altre quella mattina, Hongjoong aveva aperto gli occhi incontrando la fastidiosa luce del sole e, come di consueto, ritrovandosi intrappolato tra e braccia del maggiore. Le coperte coprivano parzialmente i loro corpi nudi che si riscaldavano a vicenda in quella fredda mattina di autunno, il biondo sospirò sentendo che anche l'altro si stava svegliando, finalmente libero di poterlo scansare dal proprio corpo «Riesci a non starmi appiccicato per una notte?» chiese fingendo di essere disturbato dalla cosa e provocando un leggero broncio sul volto appena sveglio di Seonghwa «Non penso» rispose proprio questi facendolo ridacchiare. «Chi l'avrebbe mai detto che saremmo diventati così?» esatto, chi mai avrebbe detto che sarebbero diventati il tipo di coppia che dorme nello stesso letto ogni notte, vive sotto lo stesso tetto e si coccola davanti ad un caminetto acceso? Non si sarebbero mai aspettati che la loro vita potesse diventare così, eppure eccoli lì, a distanza di un mese da quando si erano conosciuti, la vita di entrambi era completamente cambiata e loro non ne potevano essere più felici.
Seonghwa era riuscito a cambiare totalmente, a ritrovare il sé che conosceva prima della scomparsa della sua famiglia. Era grazie ad Hongjoong se fosse riuscito ad essere di nuovo felice come non era da anni, era diventato più affettuoso e non portava più quell'aria di scontrosità e arroganza che aveva quando il biondo lo aveva conosciuto, o almeno non la portava con le persone a cui teneva. Era stato difficile per entrambi, ognuno di loro aveva dei mostri nel passato che li inseguivano, ma proprio affidandosi l'uno all'altro erano riusciti a sconfiggerli. Hongjoong non aveva più avuto paura dei suoi sentimenti ed aveva imparato a non nasconderli, avevano scelto insieme di lasciare le loro vite per crearne una migliore, una in cui non avrebbero più avuto bisogno di nessuno se non di loro stessi, in modo da poter vivere felici lasciandosi alle spalle le brutte avventure che avevano dovuto superare. Avevano lasciato il loro lavoro, per Seonghwa era stato più difficile prendere quella decisione dato che non sarebbe più potuto tornare indietro e così facendo avrebbe rinunciato ad una posizione decisamente buona, ma lo aveva fatto per l'altro, perchè voleva stare insieme a lui nel modo più tranquillo possibile.
Erano andati a vivere fuori dal distretto, prendendo esempio da San si erano impossessati di una casa di campagna poco lontana da Gangneung e l'avevano resa abitabile grazie all'aiuto di Mingi e, sorprendentemente di San, il qualche dopo essere stato stressato più e più volte da Seonghwa aveva accettato di fornirgli i materiali di cui avevano bisogno. Era stato un lavoro lungo, ma adesso a distanza di un mese potevano finalmente dire di avercela fatta ed aver reso quel posto definitivamente abitabile, era una vecchia casa di campagna fatta di legno e pietra, aveva un ampio cortile recintato e si trovava vicina il punto giusto al distretto. Il maggiore cacciava per vivere e se avevano bisogno di altro lo andava a prendere in città, con l'aiuto di conoscenti che gli passavano ciò che gli serviva, vivevano bene insomma e non potevano desiderare di meglio.
«Oggi vengono i tuoi amici?» domandò Hongjoong alzandosi dal letto e lasciando l'altro con la faccia sepolta nel cuscino, «Perchè me lo hai ricordato?» rispose ironicamente infastidito Seonghwa, quel giorno sarebbero veramente dovuti andare da loro Yunho, Mingi e Seok, un po' per festeggiare il fatto che finalmente avevano terminato i lavori alla casa. A quel punto, dovendosi alzare, il grigio si mosse andando dietro dietro il minore che stava seduto sul bordo del letto, gli cinse il busto con le braccia e gli lasciò un delicato bacio sul retro del collo. Hongjoong apprezzò quei tocchi e lentamente girò la testa per poterlo baciare a sua volta, fu Seonghwa poi ad unire le loro labbra in un breve bacio a stampo.
Dopo ciò si alzarono per poter iniziare la giornata, non passò molto infatti che i loro amici si palesarono in lontananza tra i campi, infatti non c'era una vera e propria strada che portava a quella casa circondata dalla natura, ma solamente una piccola e sterrata. Hongjoong aveva conosciuto già gli amici del grigio che erano diventati subito anche suoi amici, erano simpatici e quando si stava con loro ci si divertiva sempre, proprio per questo ci andava d'accordo. Erano andati da loro per passare una giornata insieme, con Seonghwa si vedevano ormai poco purtroppo e quando potevano li andavano a trovare, ma fino a quel momento ci erano andati solo per aiutare con la casa, non per riposarsi e passare una giornata assieme. Quando arrivarono decisero di mangiare qualcosa insieme, e Mingi ovviamente aveva pensato come prima cosa a portare della birra con sé per rallegrare l'atmosfera e perché, secondo lui, non poteva esistere in pomeriggio tra amici senza dell'alcool ad accompagnare il tutto. Perciò passarono la giornata a ridere e scherzare, semplicemente godendosi il tempo assieme finendo poi buttati tutti sui due divani del salotto con le pance piene e le bottiglie di birra in mano.
«Vi ricordate di quella volta avevamo bevuto talmente tanto da non capire più dove stavamo andando?» domandò fiero Mingi mentre era leggermente brillo, nessuno di loro lì era ubriaco, però si poteva dire fossero allegri. Lui e Yunho quando avevano scoperto che il loro amico si era innamorato di un ragazzo si misero a ridere, e vederli insieme era ancora parecchio strano dato che Seonghwa si era sempre dichiarato etero puro, e a ripensarci faceva anche un po' ridere come adesso fosse quasi un tutt'uno con Hongjoong. «Quella era la sera prima che io partissi, Mingi» gli ricordò amaramente il grigio come per dire che non fosse una cosa da raccontare, ma il rosso non la intese e subito dopo aver ricordato si rivolse ad Hongjoong «Oh giusto è vero! Vuoi sapere dove stava il tuo amore la sera prima che vi conosceste?» sentendo quelle parole il biondo ridacchiò annuendo curioso. «Non mi sembra il caso...» provò a dissuaderlo il più grande fra tutti decisamente contrario al tirare fuori quella storia che di memorabile aveva ben poco, «Ebbene, stava al pub ad ubriacarsi con noi due e a rifiutare un bellissimo ragazz-» continuò Mingi seduto sulla poltrona mentre Hongjoong lo ascoltava attentamente appoggiato al petto di Seonghwa, entrambi seduti sul divano e costantemente uniti. «No, questo non non è vero» il grigio lo interruppe appena ebbe sentito del ragazzo, non era vero che lo aveva rifiutato perché non lo aveva mai neanche guardato, ma all'amico piaceva certe volte ingigantire le cose, «Se lo avessi guardato avresti visto che era veramente bello» Yunho, seduto sull'altro divano vicino a Seok, appoggiò il suo ragazzo facendo ridere gli altri.
«Stai zitto, Yunho, tra tutti io ero quello più sobrio» e appena quelle parole lasciarono la bocca di Seonghwa, i due amici scoppiarono in un'acuta risata, «Non ti sei visto mentre tornavamo a casa» affermò il moro che era anche l'unico a ricordarsi qualcosa di quella camminata all'una di notte. «Sapete che quella passeggiata oltre il coprifuoco è stata ciò che mi ha fottuto?» disse Seonghwa ricordando come Jacob l'aveva usata per ricattarlo e costringerlo ad uscire dal distretto con Hongjoong, il quale sentendo quelle parole ricordò la stessa cosa e si alzò per un attimo dal suo petto per guardarlo in faccia «Grazie eh» urlò dandogli un pugnetto sulla spalla e in risposta il maggiore lo strinse di più a sé come per scusarsi. «Dovevate vederlo la mattina seguente» affermò poi Seok riferendosi alle condizioni in cui versava Seonghwa quel giorno da ubriaco e facendo ridere nuovamente tutti. «Caro Hongjoong, cosa hai fatto al nostro amico?» domandò Mingi la biondo, riferendosi al fatto che da quando lo aveva conosciuto era completamente cambiato, «L'ho migliorato direi» rispose Hongjoong tornando nella posizione precedente e facendo nascere un sorriso sulle labbra del grigio.
La giornata andò avanti così, con i cinque amici che scherzavano e Seonghwa che rimase l'oggetto di discorso principale di tutte le conversazioni. Stettero bene e per la prima volta il grigio sentì di avere di nuovo una famiglia, non era la sua vera, ma quelle erano le uniche persone che erano riuscite a riempire il vuoto lasciatogli dalla vita e non ne poteva essere più felice. Solo con loro si sentiva libero di essere sé stesso e, cosa più importante, riusciva ad essere felice.
Ben presto giunse la sera e gli altri tre se ne andarono come era giusto che fosse, dopo aver riso e scherzato tutto il pomeriggio anche Hongjoong e Seonghwa erano abbastanza stanchi, ma proprio quest'ultimo si prese un momento per sé prima che facesse buio. Il tramonto era ben visibile dalla collina su cui stava la loro casa e dopo aver salutato gli amici si appoggiò ad un tronco che stava lì caduto e si rivolse all'orizzonte rosso per riflettere. Quel giorno non era solamente importante perché erano andati da lui Yunho, Mingi e Seok o perché avevano finito di sistemare la casa, quel giorno era importante per lui perché erano passati esattamente nove anni da quando il mondo si era capovolto. Nove anni da quel quattro ottobre in cui aveva perso ogni membro della sua famiglia e la sua vita si era rivoluzionata, e adesso, a distanza di nove anni poteva finalmente dire di essere di nuovo felice e di aver lasciato andare quella parte del suo passato. Hongjoong lo aveva visto rimanere lì fuori da solo ed aveva deciso di avvicinarglisi per sapere cosa avesse tutto d'improvviso, non ricordava lui l'importanza di quel giorno per l'altro.
«Che hai?» chiese sedendosi accanto a lui, «Oggi sono nove anni da quando la mia famiglia è morta» il maggiore fu semplicemente sincero e parlò con un tono basso e triste, che subito colpì l'altro al cuore. «Già.. dimenticavo» per un momento Hongjoong non seppe cosa dire, ma fu il grigio a decidere di aprirsi con lui per condividere in un certo senso quella malinconia che lo aveva d'improvviso afflitto. «Sai... Mio fratello aveva dieci anni quando è stato ucciso, non penso che dimenticherò mai quella notte» gli eventi di quel giorno lo avevano cambiato, e anche volendo non si sarebbe mai dimenticato del corpo inerme del fratello che giaceva tra le sue braccia o di quelli fatti a pezzi dei suoi genitori. «Hai detto che è morto a causa delle persone» il biondo ricordò della prima volta che avevano parlato di quello, «Quella notte lui sarebbe dovuto rimanere in casa a dormire, io avrei dovuto salvare i nostri genitori. Eppure nessuno dei due ha fatto ciò che doveva» rispose Seonghwa più che per raccontarlo all'altro, per fare ordine dentro di sé e trovare una sorta di rassegnazione. «Non è colpa vostra, sono morte centinaia di persone quel giorno» Hongjoong gli accarezzò il braccio per cercare di farlo stare un po' meglio, mentre il maggiore era sempre più propenso ad aprirsi. «Quella è stata la prima volta in cui ho avuto veramente paura, erano due gli infetti che hanno ucciso i miei genitori, io ero a pochi passi da loro con un coltello in mano, ma non ce l'ho fatta, sono rimasto lì paralizzato. Poi è arrivato lui, e non potevo lasciare che vedesse tutto quello, così siamo scappati e da quel momento la mia vita è cambiata» raccontò brevemente, «Chiunque avrebbe avuto paura al posto tuo, hai semplicemente fatto ciò che era più logico fare» il minore cercò di tirargli un po' su il morale, e decise per questo di raccontargli anche qualcosa su di sé in modo da fargli capire che non era l'unico ad aver passato dei momenti del genere «Quel giorno è morta anche mia madre, e nel momento in cui ero rimasto chiuso in quel garage con lui, ero talmente arrabbiato che avrei voluto ucciderlo. Avevo una pistola in mano, è vero ti avevo detto di non saperla usare e infatti era così, ma quella era la pistola di mio padre ed era anche la prima volta che la prendevo. Ma ti giuro, che se avessi saputo come usarla, probabilmente lui non avrebbe rivisto il sole sorgere un'altra volta. Però non me ne faccio una colpa, se lei è morta è soltanto colpa sua, e io ero semplicemente troppo impotente per fare qualcosa» raccontò ripensando a sua madre, aveva pianto talmente tante lacrime a quel tempo che adesso pensarci non gli faceva quasi più né caldo e né freddo, era triste ma aveva trovato una sorta di rassegnazione a quel punto. «Probabilmente hai ragione» Seonghwa decise di concludere lì quel discorso abbracciando l'altro, il quale subito dopo unì le loro labbra in un lento e passionale bacio sotto le luci del tramonto.
Adesso potevano dire di essere completi, non c'era nient'altro che potevano desiderare dalla vita di più di ciò che già avevano. Si erano aiutati a vicenda, risollevandosi e facendo affidamento l'uno sull'altro erano riusciti a creare un legame tra i più forti che possano esistere. Si sono costruiti una vita, diversa da quella che avevano e molto più felice, loro non vivevano in una favola purtroppo, quella era la cruda e triste realtà, ma erano lo stesso riusciti a raggiungere il loro lieto fine facendo affidamento solo sulle proprie forze. Anche quando avrebbero voluto mollare, si erano rialzati ed erano andati avanti, non c'è alcuna strega cattiva nella loro storia ma ciò contro cui avevano lottato era ben peggiore. Avevano sconfitto i propri demoni, ognuno grazie all'aiuto dell'altro, e finalmente erano liberi di essere felici.
E mentre loro si abbracciavano di fronte ad un bel tramonto, nella camera, dentro un particolare cassetto del biondo, era ancora presente la boccetta di quella cura che probabilmente sempre lì sarebbe rimasta.
𝐅𝐈𝐍𝐄.
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-e siamo giunti alla fine vera e propria, yeee.
spero che questa storia vi sia piaciuta, non farò un discorso lungo come ho fatto per le altre, perché qui ho semplicemente poco da dire. Ho avuto diversi momenti mentre la stavo scrivendo in cui ero in procinto di lasciare tutto, non pensavo che mi stesse venendo bene ed ero molto demoralizzata. però alla fine ho deciso di continuarla e sono contenta di averla finita, poiché ciò che è uscito non mi dispiace affatto. detto ciò fatemi sapere che ne pensate, mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti <3-
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