𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐫𝐞𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨

La sera arrivò presto per tutti e i due si ritrovarono a dormire insieme questa volta, gli era stata data una delle capanne in legno e pietra che era momentaneamente libera. Non era molto grande, ma neanche piccolissima, in due ci si poteva stare più che bene, se non fosse che il biondo era ancora contrariato dal bacio che avevano avuto il giorno precedente. Seonghwa sembrava la persona più tranquilla sulla faccia del pianeta e allo stesso tempo non dava segni di voler parlare. Proprio per questo Hongjoong decise di uscire nel bel mezzo della notte, non riusciva a chiudere occhio e quella piccola capanna stava diventando addirittura soffocante assieme a tutti i pensieri che gli giravano in testa. Aveva bisogno di passare un po' di tempo solo per riflettere, così lasciò il maggiore a dormire ed uscì passando in silenzio tra tutti gli edifici di quell'accampamento, era molto grande e sicuramente più il tempo passava e più veniva espanso, camminando per un po' giunse fino ad un luogo che non aveva visto durante il giorno. Era l'angolo più lontano dall'entrata, dove si estendeva un piccolo campo di erba, era buio ma fuori gli edifici erano state poste alcune lanterne che rendevano l'atmosfera tranquilla e permettevano di vedere qualcosa.

Era notte fonda, ma poteva stare tranquillo dato che all'interno di quel posto non c'erano infetti, inevitabilmente pensò a come nel distretto non avrebbe mai potuto farlo, stare fuori la notte, per chi era stato trovato a vagare di notte non era finita affatto bene e a parte le ultime notti con Seonghwa, erano anni che non poteva permettersi di stare all'aria aperta nelle ore buie, e forse proprio per questo esserlo quella notte sembrava quasi speciale. Si sdraiò sull'erba fresca osservando il cielo pieno di stelle che si intravedeva tra le chiome degli alberi, quel posto era talmente silenzioso e con aria pulita che solo passare un po' di tempo lì fuori poteva aiutarti a mettere in ordine le idee.

I suoi pensieri vennero nuovamente riportati a Seonghwa poco dopo, diamine, quel ragazzo non avrebbe mai smesso di farlo dannare per un motivo o per un altro. Il suo comportamento era inspiegabile, o meglio, non lo sarebbe stato, se Hongjoong avesse voluto accettare quella spiegazione. Inizialmente sembrava che lo odiasse, cosa che aveva smentito, poi era passato al sembrare geloso, altra cosa che aveva smentito, poi d'improvviso lo aveva baciato lasciandolo di stucco. Ma ciò che più di tutti tormentava il biondo era il non poter essere sicuro di niente e il fatto che l'altro non volesse parlare della cosa lo metteva ancora più a disagio. Chiunque avrebbe pensato che lo avesse fatto perché provava interesse nei suoi confronti, ma forse era proprio quello che non lo lasciava dormire serenamente come avrebbe voluto, Hongjoong ad essere sinceri era spaventato da ciò e non sapeva se fosse pronto ad accettare tale realtà. Insomma, il grigio si era sempre comportato con lui in modo schivo e freddo sin da quando si erano conosciuti, per quale motivo tutto d'un tratto avrebbe dovuto voler trasformare il loro rapporto nell'ultima cosa che sarebbe dovuto essere? Hongjoong non aveva bisogno di nessuno nella sua vita, e sapeva che ciò era anche a causa di ciò che aveva passato. Aveva smesso di credere nell'amore molto tempo prima e non era disposto a credere che qualcuno potesse provarlo per lui, stava bene da solo e non aveva bisogno di qualcuno al suo fianco, certo, in questo caso non aveva avuto scelta, ma finché tra lui e il grigio ci fosse stata amicizia sarebbe stato perfetto. Perché, però, l'altro aveva deciso senza il suo consenso di prendere una strada così diversa e sbagliata?

Forse si stava facendo troppe paranoie, magari Seonghwa non voleva niente di tutto ciò che pensava e ciò che cercava era solo sesso, poteva essere che non sapesse come dirglielo ed avesse usato quel bacio un po' come segnale, in quel caso sarebbe stato diverso. Hongjoong aveva paura di essere amato e di amare, e questo lo sapeva perfettamente pure lui, proprio per tale motivo nella sua vita non aveva mai avuto rapporti duraturi, ma anzi la maggior parte erano prettamente passionali. Eppure c'era qualcosa in tutto quello, che continuava ripetergli che il motivo per cui Seonghwa lo aveva baciato fosse un altro, e se da una parte voleva conoscerlo, dall'altra era troppo spaventato da ciò, tanto che forse avrebbe preferito che non ne avessero più parlato.
Quello era il suo problema, non riusciva neanche volendo ad accettare di poter essere importante per qualcuno, forse perché non lo era mai stato, o forse perché c'era stato chi gli aveva fatto perdere fiducia nei sentimenti. Hongjoong credeva fortemente di essere incapace di affezionarsi a qualcuno, non si direbbe a vederlo da fuori, era un ragazzo normale tutto sommato, aveva avuto delle brevi relazioni, delle amicizie e una vita semplice. Ma dentro non si sentiva un ragazzo qualunque, era diverso da tutti coloro che aveva conosciuto, aveva visto i suoi amici sposarsi con una bella donna e fare una famiglia, tutti coloro che aveva conosciuto piano piano erano andati avanti con la loro vita e lui era l'unico ad essere rimasto indietro, legato solo al suo lavoro e al suo passato. Da un pezzo ormai aveva smesso di chiedersi il perché di ciò, aveva semplicemente accettato di essere fatto in quel modo, consapevole che non avrebbe mai trovato ciò che la gente chiamava amore per colpa di gli aveva fatto credere che esso fosse soltanto una menzogna.

Era rimasto leggermente ferito, tuttavia, da quel bacio, si aspettava che Seonghwa gli parlasse dopo ciò, anche solo per dargli delle spiegazioni riguardo quel gesto, eppure non lo aveva fatto e i suoi tentativi di capirne qualcosa erano stati tutti respinti. C'era una cosa importante, però, a cui non aveva dato la giusta importanza, un po' perché era stato talmente preso dal resto per rifletterci e un po' perché in fondo aveva paura di cosa avrebbe significato per lui. Quando le loro labbra si erano toccate per quei pochi secondi, gli era piaciuto, e non sembrava un bacio come i soliti che dava, ovvero uno di quelli che diventano sempre più passionali fino a ritrovarsi nudo sotto qualcun altro. Se ci avesse riflettuto meglio, probabilmente avrebbe capito quali erano le intenzioni di Seonghwa proprio dal modo in cui lo aveva fatto, però venne distratto prima ancora di potersene render conto.

Seoho aveva visto il biondo camminare fino a stendersi sul prato e dopo un po' di ripensamenti, chiedendosi se preferisse stare solo, aveva deciso di andare da lui per sapere se ci fosse un problema. Si erano appena conosciuti, ma gli stava già molto simpatico e vederlo vagare nel bel mezzo della notte lo aveva inevitabilmente preoccupato. «Che fai qui fuori?» gli domandò arrivandogli da dietro, tanto che Hongjoong si alzò di scatto mettendosi paura «Scusa, non volevo spaventarti» lo rassicurò sedendosi accanto a lui, nel mentre che il biondo fece un respiro di sollievo rilassandosi. «Non importa» rispose Hongjoong poggiando le mani sulle ginocchia, «Problemi a dormire?» anche lui non aveva molto sonno e quella era una cosa che faceva spesso esattamente come l'altro, capitava che non riuscisse a dormire e ogni volta era abituato ad andare un po' fuori nel tentativo di trovare pace e conciliare il sonno, esattamente come stava facendo Hongjoong.
«Già» disse questi non avendo molta voglia di parlare, «Posso aiutarti?»
«Non penso in realtà, ho solo molti pensieri per la testa» il biondo sperò che se ne andasse con quella frase, stare da solo a riflettere lo aiutava in genere, però non voleva neanche risultare scorbutico allontanando una persona che voleva solo aiutarlo. «A volte parlarne aiuta» lo incalzò Seoho deciso ad aiutarlo, era una persona molto estroversa e gli dispiaceva vedere gli altri stare male «Cosa c'è che ti turba?» gli chiese mettendosi più comodo accanto a lui, «È solo... Una cosa che è successa» disse Hongjoong giocando con le mani come se fosse agitato, quando invece l'unica cosa che lo rendeva tale erano i suoi pensieri.

«Racconta» lo incitò ancora, ma il biondo sembrava non volersi far convincere «Non penso sia il caso», per sua sfortuna, il maggiore non era un tipo che si arrendeva facilmente, così vedendo che Hongjoong non aveva molta intenzione di parlarne di sua spontanea volontà, decise di andare a tentativi «Fammi indovinare, sei preoccupato per il viaggio?», il minore scosse il capo guardando in basso, «Hai fatto del male a qualcuno?» ancora una volta non ci fu alcun segno, se non una piccola risata da parte del biondo come se avesse detto una castroneria. «Ci sono di mezzo dei sentimenti?» questa volta, Hongjoong alzò la testa incontrando gli occhi scuri dell'altro, era stato un gesto istintivo, ed era proprio lo stesso che Seoho stava cercando come risposta «Ah quindi è di questo che si tratta» affermò con un sorriso in volto felice di aver capito, «No, non è come credi» lo fermò subito l'altro iniziando a dubitare del fatto che non parlarne avrebbe aiutato, sicuramente se avesse condiviso i suoi dubbi avrebbe potuto avere le idee più chiare e anche ricevere dei consigli su cosa fare.
«Proprio non vuoi dirmelo, eh?» disse Seoho ridacchiando, al ché Hongjoong rispose in modo forse un po' troppo aspro «E tu vuoi proprio saperlo, eh?» dopo quelle parole, il maggiore capì di star esagerando forse, ma in realtà Hongjoong non voleva rispondergli male, la frase gli era uscita semplicemente troppo secca.

«Scusami posso essere un po' impiccione a volte, però non credi che parlarne con qualcuno ti aiuterebbe?» gli disse allora Seoho con tono più leggero, «Forse» il biondo prese un bel respiro riflettendo sul da farsi, per poi decidersi a dirgli cosa non andasse con la speranza di aiutare anche sé stesso a capire meglio la situazione «Si tratta di Seonghwa» sospirò nel mentre che disse quella frase, «Il tipo con i capelli grigi? Geonhak ha paura che ti lasci solo» si lasciò scappare l'altro ricordando di quando il compagno gli aveva raccontato della loro chiaccherata. «Forse sarebbe meglio» commentò Hongjoong seppur non lo pensasse veramente, Seonghwa non avrebbe potuto lasciarlo prima che fossero arrivati, e anche allora non era sicuro di volere che lo lasciasse, perché in ogni caso sarebbe dovuto tornare indietro in qualche modo. «Ti ha fatto qualcosa?» chiese allarmato Seoho, nonostante gli fosse sembrato che i due avessero un bel rapporto, «No no, assolutamente, però ecco... Diciamo che qualcosa ha fatto» mormorò ancora molto titubante, Hongjoong era un tipo estroverso ma quando si trattava di sé stesso aveva difficoltà ad aprirsi, usava spesso l'ironia come armatura per nascondere le sue insicurezze, proprio per questo in quel momento sembrava quasi aver paura di dire troppo. «Ohh mi piacciono i gossip, è per questa cosa che ha fatto che sei così combattuto?» disse Seoho con tono più sereno e alto per invogliarlo a parlare e magari tirargli un po' su il morale, dopo qualche secondo di silenzio il biondo si decise a dire ciò che era successo «Mi ha baciato».
«Wow ma è una cosa bella, no?» esclamò il maggiore, nonostante era evidente che l'altro non fosse ne fosse affatto entusiasta. «Insomma, è complicato da spiegare» rispose Hongjoong volendo evitare l'argomento, ma l'altro lo incoraggiò ancora una volta «Provaci almeno», così prendendo un bel respiro si decise a spiegare brevemente ciò che era accaduto tra loro «Inizialmente mi odiava, poi è diventato sempre più strano e d'improvviso mi ha baciato, non so cosa pensare e lui non sembra avere la minima intenzione di parlarne» affermò cercando di fare lui stesso chiarezza tra i suoi pensieri, «Capisco, quindi è per questo che stai male, perché ha fatto ciò che voleva senza pensare ai tuoi sentimenti?» domandò in conferma Seoho iniziando a capire cosa realmente stesse disturbando il minore.

«Più o meno, insomma non è tanto per quello che ha fatto, quanto piuttosto perché dopo si è comportato da codardo» ed infatti era per quello che Hongjoong stava male, perché si fidava di Seonghwa ma il fatto che avesse deciso di evitare a priori l'argomento gli aveva fatto credere che non fosse interessato a come si sentisse lui, ma solo a sé stesso e a ciò che voleva. «E tu hai provato a parlargliene?» domanda forse un po' prevedibile, ma altrettanto stupida dato che aveva già detto del fatto che il grigio non ne volesse parlare, «Non vuole» rispose brevemente il biondo sperando in qualche consiglio su cosa fare. «Dagli tempo, magari ha solo bisogno di capire ciò che vuole veramente» Seoho provò a mettersi nei panni di entrambi per quanto potesse riuscirci, era facile pensare che forse Seonghwa fosse altrettanto in conflitto con sé stesso riguardo ciò che provava. «Si ma il fatto è che io non lo voglio e non so come dirglielo» parlò Hongjoong con voce quasi spezzata, non era che lui non volesse Seonghwa, in realtà gli piaceva anche la compagnia di quel ragazzo, ma ciò che lo terrorizzava era il fatto di poter rimanere ferito se tra loro fossero nati dei sentimenti, e proprio questo lo aveva sempre costretto nella vita a scappare da chiunque gli facesse provare qualcosa. «Perchè non vuoi?» chiese Seoho per capire meglio, «Perchè non sono capace di essere coinvolto sentimentalmente in qualcosa, non ci riesco e non voglio stare male» adesso si era aperto forse definitivamente esponendo la parte più insicura di sé stesso, e per sua fortuna il maggiore lo aveva capito ed aveva deciso di evitare di fare altre domande sull'argomento «In questo caso, se sei sicuro di cosa vuoi, dovresti semplicemente aspettare che lui sia pronto a parlare e dirglielo, è il modo migliore» gli consigliò infine ricevendo come risposta un cenno col capo da parte del biondo.

Poco dopo Seoho se ne andò lasciando l'altro da solo a riflettere. Hongjoong sapeva che il maggiore avesse ragione, quella era la scelta più giusta e se non voleva stare con lui avrebbe dovuto semplicemente dirglielo, ma c'era qualcosa che glielo impediva. Il pensiero di dirlo veramente ad alta voce lo faceva stare male, quasi come se non lo volesse veramente, ma allo stesso tempo aveva paura e la cosa peggiore era che non aveva idea di come affrontare tutto quello. Quel ragazzo scorbutico era riuscito a mandarlo in crisi come nessun altro aveva fatto prima di allora, e forse alla fine la conclusione migliore era quella di dirgli la verità, dirgli come si sentiva e lasciare che le cose andassero come dovevano andare. Sperare che tutto tornasse come prima era l'unica cosa che poteva fare, restava solo il problema del come glielo avrebbe detto. Per lui aprirsi non era affatto facile, e ciò voleva dire che avrebbe dovuto mettere da parte il suo essere estroverso e sicuro di sé che aveva avuto per tutto il viaggio, per mostrargli la sua parte più vulnerabile con la speranza che quella non fosse la scelta sbagliata.

Alla fine decise di tornare a dormire, infilandosi di nuovo nella capanna e stendendosi accanto al corpo dormiente del compagno di viaggio, lo osservò per qualche istante assicurandosi che stesse dormendo, e ricordandosi di nuovo di quel bacio che sembrava non voler più lasciare la sua mente. E cavolo, quanto avrebbe voluto in quel momento sentirlo accanto a sé, per riprovare quelle sensazioni che contro il suo volere lo facevano stare bene, proprio per questo dopo averci ripensato per almeno una decina di volte, si avvicinò a Seonghwa poggiandogli un braccio sulla pancia e mettendo il volto vicino alla sua spalla per poi chiudere gli occhi e addormentarsi nella quiete di quella notte di fine estate.








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-Finalmente si è scoperto qualcosa su Hongjoong, non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo perché Joong è così mini in fondo-





































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