𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨

La giornata seguente iniziò più tardi del solito, trovandosi dentro un luogo chiuso e buio non si erano svegliati al sorgere del sole, ma bensì più tardi. Meglio per loro dopotutto, avevano sicuramente recuperato un po' di sonno, soprattutto Hongjoong che la notte era rimasto sveglio più a lungo del solito. Ma sotto un altro punto di vista non era stato affatto una buona cosa, dato che in quel modo avevano sprecato tempo prezioso per viaggiare. Appena Seonghwa aprì gli occhi, notò come prima cosa, e forse anche unica, che il biondo teneva un braccio su di lui; si girò a guardarlo osservandolo ancora addormentato come un angelo e sorrise teneramente per poi tornare serio subito dopo, pensò che si fosse solo mosso nel sonno e senza rendersene conto gli fosse andato più vicino del previsto, così si alzò lentamente spostandogli il braccio solo per poi rendersi conto che il sole fuori era già alto da un pezzo. Era strano che Hongjoong non si fosse ancora svegliato dato che in genere era il primo a farlo, ma forse era solo perché era parecchio stanco e aveva bisogno di riposare. Ad ogni modo, il grigio lo svegliò subito dopo richiamandolo per dirgli che si sarebbero dovuti rimettere in marcia.

Il tempo di ripartire arrivò poco dopo, avevano ripreso tutte le loro cose per poter continuare quel viaggio e Hongjoong si era fatto dare dal cugino delle armi in più, o meglio, gli aveva raccontato cosa gli era successo e Geonhak aveva insistito per aiutarli ad armarsi nel modo migliore e muoversi più sicuri. Anche Seonghwa lo aveva ringraziato accettando di buon grado la pistola e i proiettili offertigli.
Il momento di salutarsi arrivò ben presto, ai due erano stati restituiti i cavalli ed erano pronti ad andarsene, ma ovviamente prima Hongjoong si era preoccupato di ringraziare il cugino promettendogli che sarebbe tornato da lui ogni volta che ne avesse avuto bisogno. Proprio mentre i due consanguinei stavano parlando, Seoho si avvicinò a Seonghwa, con il quale fino a quel momento aveva scambiato non molte parole «Rimarrai con lui, vero?» gli chiese diretto, aveva passato buona parte della notte a riflette su quello che gli aveva detto Hongjoong, non gli ci era voluto molto per capire che quel ragazzo fosse estremamente fragile nonostante non lo sembrasse affatto visto da fuori, «Devo per forza» rispose Seonghwa inconsapevole della serietà con cui l'altro aveva inteso quella domanda, «Io non vi conosco bene, però ho capito una cosa parlando con lui» continuò Seoho, non conosceva abbastanza bene il grigio e proprio per questo la paura che potesse ferire Hongjoong c'era. Certamente, Seoho non conosceva bene neanche il biondo, ma in primo luogo era il cugino del suo compagno, e poi parlandoci aveva avuto modo di capire il suo carattere, e il suo animo buono gli aveva detto di dire quelle cose anche a Seonghwa. «Cosa?» domandò il grigio curioso di sapere dove volesse arrivare con quel discorso, «È un ragazzo molto fragile, anche se non lo mostra, dovresti stare attento a quello che fai» sentendo quelle parole Seonghwa ne rimase sorpreso, tutto si aspettava meno che di sentirsi dire una cosa del genere. Hongjoong sin da subito gli aveva tenuto testa, scherzando con lui e talvolta dandogli corda, non era un tipo che si faceva intimidire o che fosse emotivamente debole, ma ciò che lui non sapeva era che la fragilità di Hongjoong stava in un lato del suo essere che non coincideva con quello della sua socievolezza.

«Non ci siamo separati un momento da giorni ormai ed è sempre stato sicuro di sé, non mi è sembrato così sensibile» affermò ricevendo uno sguardo di disappunto da parte dell'altro, «Se vorrà fartelo capire lo capirai, però ti ripeto, dovresti stare attento e non giocare con i suoi sentimenti» lo avvertì allora Seoho per concludere vedendo che gli altri due avevano finito di salutarsi e sapendo che di lì a poco li avrebbero raggiunti. «Non ho intenzione di farlo, però, lo terrò a mente» disse infine Seonghwa riflettendo su quella frase, perché mai avrebbe dovuto giocare con i suoi sentimenti? E soprattutto, come avrebbe fatto se a momenti non sapeva gestire neanche i suoi? Però, forse a pensarci bene, ciò che aveva fatto non era stato così carino da parte sua, probabilmente non avrebbe dovuto fare finta di niente riguardo ciò che aveva fatto.

Sapeva di non poter evitare quell'argomento per sempre, e si rese conto in quel momento di non aver mai dato importanza a cosa ne pensasse Hongjoong, non sapeva se gli fosse piaciuto, non sapeva se gli avesse fatto schifo, e neppure cosa pensasse di lui dopo che lo aveva fatto. Non sapeva niente di niente e si era concentrato talmente tanto su sé stesso da dimenticarsi quasi che quel bacio aveva coinvolto due persone. Se non altro, aveva capito che a lui Hongjoong piaceva, e forse anche più di ciò che si aspettava, non pensava che avrebbe mai detto una cosa del genere eppure certe volte il destino non va dove ci aspettiamo, così nel suo caso lo aveva portato a dubitare del sé che conosceva per dare spazio ad una nuova sfumatura del suo essere. Seonghwa stava cambiando e se all'inizio questo cambiamento lo aveva respinto in tutti i modi, adesso stava iniziando a capire che non c'era modo di evitarlo, e se comunque ci fosse stato ormai sarebbe stato troppo tardi. 

Ripartirono così alla volta del distretto di Daejeon con i loro due cavalli, che poi loro non erano. Un'altra calda giornata era iniziata e prevedevano di arrivare abbastanza lontano, ma purtroppo così non fu, infatti dovettero continuare per la foresta e, ad eccezione di alcune zone più ampie, dovevano stare attenti alla moltitudine di alberi presenti per non rischiare di andare a sbatterci contro. Nonostante ciò, riuscirono a percorrere una distanza piuttosto elevata fermandosi solo una volta per mangiare e bere, di cibo ne avevano abbastanza e speravano di arrivarci fino alla loro destinazione, l'acqua invece era più difficile che bastasse, per questo era necessario bere il meno possibile. 

Si fermarono solo a metà pomeriggio, poichè le bestie erano molto stanche e non avrebbe avuto senso continuare ancora, specialmente perchè poi sarebbero diventate meno docili. Per tanto decisero di sostare in mezzo al bosco, non sapevano quanto tempo ci sarebbero stati, ma era probabile che ormai avrebbero atteso di nuovo il buio, senza sapere come avrebbero fatto a superare la notte dato che dormire all'aria aperta era l'ultima cosa che potessero permettersi di fare, era troppo pericoloso e il rischio di venire attaccati da alcuni infetti nel mezzo della notte era molto alto. Ma questo era un problema a cui avrebbero pensato in seguito.
Legarono i cavalli a degli alberi e si sedettero su alcune rocce per riposare e bere un po' d'acqua, Seonghwa non aveva smesso un minuto di osservare il biondo, sapeva di dovergli parlare e dopo quello che gli aveva detto Seoho si sentiva anche in dovere di scusarsi, non poteva sapere se quello che gli aveva detto fosse vero, ma il ragazzo gli era sembrato molto serio quando lo aveva detto e, per quanto potesse essere improbabile ai suoi occhi, forse veramente Hongjoong era un po' insicuro e fragile come lo aveva definito Seoho. Doveva trovare il coraggio di tirare fuori quell'argomento, ci pensò e ripensò su un'infinità di volte prima di decidersi ad aprir bocca e tentare di sistemare le cose tra loro.

«Volevo chiederti scusa per l'altro giorno al fiume, si insomma, se ti ha dato fastidio» iniziò spostandosi per sedersi nel masso più vicino al biondo, il quale ghignò incredulo per ciò che aveva appena sentito, aveva veramente aspettato due giorni per parlargli di quello e poi non aveva comunque il coraggio di dirlo chiaramente? «Cosa? Il fatto che tu mi abbia baciato così dal nulla?» chiese sarcastico come se volesse rinfacciarglielo, «Già» Seonghwa rimase per un momento senza parole, non sapeva come continuare e nonostante fosse consapevole di dover essere lui a dire qualcosa, non ci riusciva. Per fortuna fu Hongjoong a parlare mantenendo un tono provocatorio «Non mi ha dato fastidio quello, non prima che decidessi di comportarti come se non avessi fatto nulla evitando di parlarmi» disse chiaramente ciò che pensava e in quel momento il grigio capì che il suo comportamento gli aveva dato più fastidio di quanto pensasse, forse le parole di Seoho erano vere in fondo. «Non stavo evitando di parlarti, avevo solo bisogno di rimettere in ordine i pensieri» affermò Seonghwa con un tono calmo, ma il modo in cui l'altro gli rispose gli fece capire che di lì a poco sarebbero potuti sfociare in un litigio, «Ah si? E allora sentiamo che ordine hai fatto, con tutto il tempo che hai avuto i pensieri adesso si potrebbero specchiare tra loro per quanto sono puliti» Hongjoong usò di nuovo l'ironia per evitare di sentirsi dire qualcosa che non voleva sentire, e coprire la sua paura che quel bacio avesse potuto significare qualcosa. «Intanto non mi parlare con questo tono, sto solo cercando di chiarire la cosa» disse Seonghwa alzandosi in piedi e mettendosi davanti all'altro, il quale lo guardò dal basso impegnandosi per reggere il suo sguardo «Va bene allora sentiamo cosa hai da dire» lo invitò a parlare volendo che quella conversazione finisse il prima possibile, è vero che voleva che Seonghwa gli parlasse, ma l'atmosfera che si era creata non era molto tranquilla e forse sarebbe stato meglio se fossero andati oltre facendo finta di niente invece di confrontarsi con dei sentimenti che entrambi odiavano. «Mi dispiace se ci sei rimasto male per quello, se vuoi la verità stavo cercando di capire me stesso» affermò Seonghwa con la voce di nuovo tranquilla, sapeva che fosse giunto il momento di dirlo, insomma, era comprensibile che l'altro volesse conoscere il perché delle sue azioni.

«E cosa hai capito?» per la verità, Seonghwa non si sentiva affatto pronto a dirlo, e in quel momento le parole non gli vennero neanche per ammetterlo, per dirlo ad alta voce per la prima volta «Niente, non ho capito niente» mormorò tornando a sedersi, come se fosse stato improvvisamente colpito da un pensiero e ne fosse rimasto accalappiato. Hongjoong lo osservò incredulo, sembrava dovesse dirgli chissà cosa e invece non era niente? Non poteva crederci, ma allo stesso tempo non era sicuro di voler sapere quale fosse quella cosa. «Tutto qui? Questo casino per dirmi che alla fine non hai capito niente?» domandò osservandolo sedersi con sguardo scettico. Seonghwa sembrò fermarsi un attimo per riflettere, era vero, doveva dirlo e non poteva continuare a nasconderlo, a quel punto poi tanto valeva essere sincero e mettere da parte la paura una volta per tutte «Una cosa l'ho capita in realtà» disse qualche minuto dopo, il biondo era tornato a guardare altrove pensando che non ci fosse più niente da dire. «Allora dilla forza, o hai intenzione di metterci altri due giorni?» lo incitò ormai esausto di quella tensione che provava da un po', «Ho capito che tu mi piaci, e ti ho baciato perchè fino a due giorni fa credevo di essere etero, contento adesso?» buttò finalmente fuori il maggiore senza avere il coraggio di guardarlo in faccia, ma dopotutto già era qualcosa aver ammesso di provare dei sentimenti per lui. Appena udite quelle parole Hongjoong si sentì sprofondare, non poteva essere vero, lui doveva rimanere lontano dai sentimenti e pensava che la compagnia di una persona fredda come il grigio fosse di aiuto, non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in una trappola del genere. Doveva dirglielo, esattamente come gli aveva suggerito Seoho, doveva dirgli che non ricambiava e che non voleva niente da lui, eppure il pensiero di farlo lo faceva restare ammutolito. «Quindi...» iniziò una frase senza sapere come continuarla, ma per fortuna fu l'altro a farlo, «Quindi per colpa tua sto mettendo in discussione me stesso e no, non stavo scherzando quando ho detto che mi piaci» affermò Seonghwa chiarendo ogni dubbio.
Hongjoong ci pensò un po', sapeva che non sarebbe riuscito ad aprirsi, non lo aveva mai fatto con nessun altro e non avrebbe iniziato adesso, per tanto la scelta migliore era sforzarsi e chiudere tutto con una semplice frase «Tu no, non mi piaci, però spero che quel bacio rubato ti abbia aiutato a capirti» sentì una sensazione strana mentre la disse, come se nel mentre avesse sentito la stessa sofferenza provata dal maggiore nell'udirla, ma ingoiò il groppo che aveva in gola e si allontanò dopo averlo visto annuire comprensivo.

Seonghwa si aspettava una cosa del genere, e sebbene avesse fatto male, non poteva pretendere niente dal biondo e forse alla fine era meglio così, si sarebbe messo l'anima in pace una volta per tutte ed avrebbe continuato a vivere come sempre, sperando di liberarsi da tutti i dubbi che aveva avuto fino a quel momento.











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-LO SO perdonatemi, vi giuro che le cose si sistemeranno tra pochissimo-













































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