𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨

Passò un po' di tempo da quando Seonghwa aveva detto ad Hongjoong che gli piaceva e questi lo aveva subito rifiutato. L'atmosfera era diventata stranamente più leggera probabilmente grazie al fatto che finalmente avevano fatto un po' di chiarezza tra loro. La sera si stava avvicinando e Seonghwa stava pensando a come fare, sarebbero potuti ripartire ma Daejeon era ancora lontana e si sarebbero comunque dovuti rifermare poco più avanti, spostandosi con i cavalli si erano stancati decisamente meno, seppur un po' avessero faticato, perciò a Seonghwa venne un'idea. Non potevano dormire lì nel bosco, ma lui avrebbe potuto fare da guardia permettendo all'altro di farlo, almeno così uno di loro avrebbe riposato, non avevano altra scelta anche perché Hongjoong non avrebbe potuto fare da guardia dato che non avrebbe saputo difendersi.

«Stanotte dormirai tu mentre io faccio da guardia» gli disse arrivandogli vicino e ricevendo uno sguardo di disappunto da parte del minore «Cosa? Hai intenzione di rimanere sveglio tutta la notte!?» si allarmò Hongjoong, oltre che non essere salutare, poi sarebbe stato estremamente stanco il giorno seguente e ne avrebbero risentito i suoi riflessi anche nel combattimento, insomma non era affatto prudente non dormire, specialmente se si è già sottoposti a forti stress come quelli che stavano vivendo loro. «Hai un'idea migliore?» gli chiese Seonghwa con un sopracciglio alzato, «Facciamo a turno, non puoi non dormire per due giorni di fila» il biondo propose la cosa più ovvia, senza pensare al fatto che lui non ne sarebbe stato in grado. «E se arriva qualche infetto mentre io dormo? Come hai intenzione di convincerlo a non mangiarci?» Seonghwa fece notare come quell'idea fosse da scartare a priori, ma non era invece così nella mente del minore, il quale subito pensò alle possibili soluzioni «Ti sveglio» disse ovvio dopo poco, «Non faresti in tempo» in effetti se si è colti di sorpresa non si ha praticamente il tempo di fare niente, per non parlare del fatto che Seonghwa non era neanche un robot che si sveglia a comando, avrebbe avuto bisogno di un attimo per capire cosa fare e quell'attimo sarebbe potuto essere fatale per entrambi.
«Allora insegnami a difendermi così non c'è più il problema» fu allora che Hongjoong decise di tirare fuori di nuovo quella questione, non capiva che problema avesse l'altro con quello e più andavano avanti, più sentiva di non essere di alcun aiuto e voleva imparare anche lui ad usare una pistola, oltre che un aiuto per l'altro era anche una sicurezza personale. «Ancora? Ti ho già spie-» iniziò il maggiore per poi venire interrotto bruscamente dall'altro, il quale alzò il suo tono di voce «No! Non puoi dire che ora non abbiamo le armi o i proiettili, quindi spiegami che ti costa insegnarmelo» lo attaccò Hongjoong lasciando sulle sue labbra la frase a metà. Seonghwa si ritrovò in difficoltà, non aveva più alcuna scusa a cui appigliarsi dopo che Geonhak gli aveva dato un'altra pistola e delle munizioni, non era che non volesse insegnarglielo, ma adorava talmente tanto proteggerlo che avrebbe voluto continuare a farlo finché gli fosse stato possibile, Hongjoong gli piaceva anche perché era indifeso e, sebbene gli avesse chiaramente detto di non ricambiare, non si sarebbe mai stancato di difenderlo ed aiutarlo. «Niente ma non è necessario» il grigio tentò di sviare la cosa, ma senza molto successo dato che il minore era intenzionato a convincerlo «A me sembra proprio di sì invece» disse guardandolo negli occhi «Per favore, perché non vuoi aiutarmi?» gli domandò alla fine con voce quasi delusa, e fu allora che Seonghwa non resistette ed accettò «E va bene, ti insegnerò se ci tieni tanto».

Non avrebbe avuto senso continuare a negarglielo, e non aveva più alcuna motivazione valida per non farlo, così accettò anche se non di buon grado. Gli avrebbe insegnato ad usare una pistola, sicuramente non sarebbe diventato un esperto dato che comunque lui non era un insegnante, però quello era il massimo che poteva fare e se lo sarebbero dovuti far andare bene.
Si alzò dal masso su cui stava seduto e prese in mano la sua pistola, per fortuna anche l'altra che avevano era uguale e quindi avrebbe potuto insegnargli tranquillamente con quella. Hongjoong lo seguì felice di essere riuscito a convincerlo e anche leggermente in ansia dato che non aveva mai sparato prima, «Allora, con questo sganci il caricatore» iniziò il grigio pigiando un piccolo pulsante che stava vicino all'impugnatura e togliendo il caricatore per poi rimetterlo, sotto gli occhi attenti del minore. «Per sparare devi tirare indietro il carrello» continuò nel mentre che provava le sue parole con i gesti, tirò a sé la parte finale dell'arma provocando un rumore metallico da parte di essa «Adesso il colpo è in canna»
«Quindi è pronta a sparare?» chiese Hongjoong per capire meglio, ma l'altro scosse la testa «C'è la sicura di togliere» rispose spostando una piccola levetta posta sul lato dell'arma «Quando la sicura è disinserita si vede un pallino rosso, che altrimenti verrebbe coperto» gli mostrò tale pallino e il biondo annuì convinto.

«Dammi la mano» asserì poi porgendogli la sua, Hongjoong fece come gli era stato detto e Seonghwa gli mise l'arma in mano spostandogli l'indice dietro il grilletto «Regola numero uno, metti il dito sul grilletto solamente nel momento in cui devi sparare. E regola numero due, mai puntare la pistola a qualcuno, quindi non a me o a qualsiasi altra persona che ti sta intorno. Capito?» erano regole semplici e forse scontate, ma dirlo non faceva mai male ed era meglio avere un po' di sicurezza in più. «Ma tu lo hai fatto» disse Hongjoong riferendosi a quando aveva ucciso quei banditi e anche a quando l'aveva puntata a Jongho. «Infatti, ho detto che tu non puoi farlo» Seonghwa non voleva che il minore lo facesse semplicemente perché non era bravo a maneggiare un arma, mentre lui poteva permettersi di farlo perché dopo anni che le usava sapeva bene come essere sicuro di non far partire un colpo accidentale, e comunque lo faceva solo in situazioni di pericolo. «Adesso tieni» gli lasciò la pistola in mano in modo che potesse provare a sparare, Hongjoong sentì subito che fosse pesante, ma questo non è un segreto d'altronde, la osservò per qualche secondo ripetendosi a mente come funzionava e poi seguì l'altro poco più lontano.

«Prova a sparare a quell'albero lì» gli indicò un tronco che a dire la verità Hongjoong non aveva capito neanche quale fosse, troppo impegnato a maneggiare con cura la pistola, «Anzi no, prima prova a sparare e basta» si corresse Seonghwa vedendo l'insicurezza presente negli occhi del minore. Hongjoong provò a mettersi in una posizione per separare, ma il grigio lo riprese dandogli un colpo dietro la gamba «La gamba destra va avanti, le braccia devono stare tese e se eviti di tremare è meglio» gli disse per prenderlo un po' in giro dato che il biondo non stava affatto tremando, era solo molto attento a ciò che faceva «Non sto tremando cretino» con la mano libera gli diede una spinta facendolo arretrare mentre il maggiore ridacchiava leggermente. Seonghwa gli corresse la postura delle braccia e poi diede le ultime indicazioni «È una semiautomatica, perciò dopo aver sparato il primo colpo, puoi sparare anche gli altri singolarmente premendo più volte il grilletto senza bisogno di ritirare il carrello, capito?», Hongjoong annuì prendendo un bel respiro ma esitando un po', non era facile e ad essere sinceri aveva anche un po' di paura, non aveva mai sparato prima e, sebbene volesse farlo, non si sentiva così sicuro. Seonghwa lo notò, ma aspettò dandogli il tempo che gli serviva, si ricordava di come anche lui quando a diciassette anni dovette sparare per la prima volta avesse una gran paura di farlo, ma non aveva avuto scelta e non per sua volontà era diventato bravo a farlo. Aveva spiegato all'altro le cose tecniche, ma si rese conto che forse ciò di cui aveva bisogno fosse di un aiuto anche pratico oltre che teorico, e prenderlo in giro come aveva fatto prima non era stato di aiuto perciò optò per essere più disponibile e gentile per una volta. Si avvicinò all'altro mettendoglisi dietro nella stessa identica posizione «Che fai?» chiese Hongjoong confuso, «Sei troppo insicuro, ti aiuto» mise anche le mani sopra le sue e il biondo fece un sospiro di sollievo poiché in effetti un aiuto in più era ciò che gli serviva.

In quel momento però, il cuore di Hongjoong iniziò ad andare più veloce, e non era per via della pistola, Seonghwa gli stava addosso e senza il suo consenso quell'organo aveva deciso proprio in quel momento di aumentare la sua velocità. «Pronto?» chiese il maggiore in conferma, l'altro annuì così gli prese un dito e lo portò a togliere la sicura che aveva inserito prima di dargli l'arma, poi gli fece spostare anche l'altro dito per metterlo sul grilletto ed infine schiacciò costringendo Hongjoong a fare lo stesso. Il colpo partì finendo dritto nel tronco di un albero e appena il forte scoppiò si udì, dai rami delle piante intorno a loro si levò uno stormo di uccelli spaventati dal rumore. Seonghwa prese praticamente tutto il rinculo, sapendo che l'altro non sarebbe stato pronto a farlo, non sapendo neanche quanto fosse forte. Infatti, Hongjoong arretrò leggermente con il busto come gesto istintivo spingendo contro quello del maggiore «Non devi andare indietro però» gli disse il grigio vicino all'orecchio, «Si scusa» l'altro si voltò senza pensarci verso di lui per poi rimanere spiazzato quando si trovò il volto di Seonghwa a pochi centimetri dal suo, non si aspettava che fosse così vicino e per un attimo entrambi si bloccarono guardandosi negli occhi, o meglio, inizialmente gli occhi e poi le labbra. Entrambi ricordarono quando si erano baciati la prima volta e si resero conto di quanto fossero attratti a vicenda dalle loro labbra, ma Hongjoong aveva troppa paura dei sentimenti dell'altro per fare qualcosa, e Seonghwa dopo essere stato rifiutato pensava che baciarlo di nuovo avrebbe solo peggiorato le cose. Così, dopo qualche secondo di tensione, fu il maggiore ad allontanarsi facendo un passo indietro «F-forza adesso prova da solo».
Gli era tremata la voce.
Non gli era mai capitato prima e adesso era successo proprio a causa di quel ragazzo, distolse lo sguardo cercando di dimenticare quel momento e lo stesso fece l'altro, tornando con la mente sull'oggetto che ancora teneva in mano.

Il tempo passò, e non parlarono per niente di quello, Hongjoong fece pratica scaricando l'arma ed evitando di riflettere su cosa provava, non poteva permettersi di farsi piacere qualcuno sul serio, e non sarebbe certo successo con il grigio. Seonghwa lo aveva osservato, aiutandolo di tanto in tanto e facendosene una ragione sul fatto che l'altro non aveva intenzione di assecondare ciò che apparentemente lui provava. Ancora stava cercando di accettarsi per ciò che era, non era facile ma più andava avanti e più capiva di non poter continuare a mentire a sé stesso, perciò forse la cosa migliore era smettere di porre resistenza a quel cambiamento che lo aveva in poco tempo travolto.

Il buio arrivò ben presto, e prima che calasse definitivamente la notte Seonghwa fece un giro lì nei paraggi per controllare se ci fossero degli infetti, non sembrava così, era un bosco grande ma bisognava anche considerare che proprio perché essi non percorrevano grandi distanze, era improbabile che una persona dopo essere stata morsa e sapendo di stare per morire decidesse di correre in mezzo ad una foresta, magari per scappare dalle persone che conosceva in modo da non ucciderle dopo essersi trasformata, ma le probabilità non erano così alte. In genere gli infetti si potevano trovare vicino ai vecchi centri abitati, in delle case, in dei luoghi umidi e bui, ma difficilmente in un luogo sperduto e deserto come quello.
Perciò decisero infine che avrebbero dormito a turno, in modo da riposarsi entrambi e allo stesso tempo rimanere protetti, Hongjoong non era ancora troppo bravo ma almeno aveva imparato a sparare, per tanto se avesse sentito dei rumori avrebbe semplicemente potuto usare la torcia per vedere cosa ci fosse e nel caso sparare, cosa che avrebbe sicuramente svegliato anche l'altro dato che stava accanto a lui.

Il primo a dormire fu proprio Hongjoong, e dato che non si sentiva così sicuro ad addormentarsi nel mezzo di una foresta nonostante avesse l'altro che lo proteggeva, Seonghwa decise di tenergli la mano ed accarezzargli il dorso di essa per farlo rilassare «Non ti devi preoccupare se ci sono io, dormi» gli disse mentre stava appoggiato con la schiena ad un tronco ed Hongjoong invece sdraiato a terra. Così, dopo poco il biondo si addormentò e Seonghwa rimase a guardarlo grazie alla fioca luce della luna, era innegabilmente perso per quell'individuo e la consapevolezza che l'altro non lo volesse lo faceva stare male, ma allo stesso tempo non era ancora così sicuro di sé da provarci chiaramente per tentare di farlo cadere ai suoi piedi. Però ciò che non sapeva era che non ne aveva bisogno perché Hongjoong già provava qualcosa per lui, solo che neanche lui stesso se ne era reso conto.









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-Spero funzioni veramente così una pistola, purtroppo o per fortuna non ho mai sparato a nessuno lmao. Anyway, good luck per il prossimo capitolo che vi piacerà assai ;).-











































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