𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐚𝐧𝐧𝐨𝐯𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨
Jongho e Hongjoong si allontanarono dagli altri due e specialmente da Seonghwa, il primo era frustrato per via del comportamento del grigio e, anche se non era una persona rancorosa, ovviamente non gli era piaciuto quel gesto «Il tuo amico dovrebbe imparare a non usare la violenza» disse mentre stavano sotto un albero all'ombra, avevano visto che Yeosang era rimasto con il maggiore ma non gli dissero niente e continuarono a parlare tra di loro. «Il primo che l'ha usata sei stato tu però» rispose Hongjoong riferendosi a quando era entrato nel loro nascondiglio, «Ti ha fatto male?» vedendo che il minore non ribatté decise di porre una domanda che ancora non aveva fatto, «No tranquillo, mi è successo di peggio» Jongho si passò le dita sul labbro leggermente gonfio e sporco di sangue, il colpo non era stato troppo forte per fortuna ma ancora non si spiegava il motivo di quel gesto. «Avresti potuto lasciarci soli, sai?» gli fece notare il biondo, in effetti non dovevano essere affari suoi ciò che i due facevano e si dicevano, però lui non aveva cattive intenzioni quando aveva deciso di rispondere in quel modo a Seonghwa, e questo lo sapevano tutti. «Quindi sarebbe colpa mia?» in quel momento, Jongho si sentì accusato di colpe che non aveva, magari non aveva fatto la scelta migliore decidendo di dire quelle cose ma una persona normale avrebbe reagito in un altro modo, «Non ho detto questo»
«Non pensi che sia un po' geloso?» il moro decise di dire ciò che gli era sembrato per togliersi la colpa di dosso, di fatto anche lui, come Yeosang, aveva notato quell'atteggiamento di quasi gelosia nei suoi confronti, Seonghwa era geloso di lui e del fatto che parlasse con Hongjoong più di quanto facesse lui, ma non lo aveva detto perché non voleva immischiarsi in affari che non lo riguardavano, aveva solo cercato di essere gentile. «Geloso di cosa?» chiese Hongjoong con un cipiglio in volto, non aveva mai pensato a quello e non ne aveva motivo, «Beh di me, sicuro che siete solo amici?» rispose il minore con tono inquisitore, ma l'altro rise appena per quelle affermazioni insensate «Ma ti pare, ci conosciamo appena» affermò appena prima che una voce si udisse alle sue spalle.
«Ehi» disse Yeosang avvicinandosi ai due e intrecciando subito la sua mano con quella del moro per poi dargli un semplice bacio sulla guancia sotto gli occhi sorpresi di Hongjoong. «Ehi, che stavi facendo?» domandò il moro lanciando un'occhiata a Seonghwa, il quale era rimasto seduto in terra a guardare il laghetto, circa una ventina di metri alle spalle di Hongjoong. «Nulla nulla» il castano decise di non dire ciò che si era detto con Seonghwa, non gli sembrava giusto poiché aveva detto quelle cose solo per aiutare il grigio, poi ciò che avrebbero fatto i due non lo riguardava affatto e ne era più che consapevole.
«Che ti ha detto?» chiese allora Jongho facendo un cenno con la testa verso Seonghwa, inducendo gli altri a guardare nella stessa direzione. «Solo che è dispiaciuto» rispose semplicemente Yeosang avendo capito che il maggiore fosse pentito di averlo fatto, «Beh potrebbe chiedermi scusa allora» osservò oggettivamente il moro guadagnandosi uno sbuffo da parte del biondo «Meglio che lo lasci stare».
«Di che stavate parlando?» chiese allora Yeosang agli altri due, «Del fatto che Seonghwa sembra geloso di me» Jongho rispose lanciando un'occhiatina al biondo, che ancora non credeva che ciò fosse possibile «Ti ho detto che non è così» disse infatti subito dopo, solo per poi sentirsi dire la stessa cosa da Yeosang «Peccato perché in effetti lo sembra». Sia lui che il moro sembravano aver avuto la stessa impressione e ciò lasciò stranito Hongjoong che ovviamente non ci credeva affatto, come era possibile che Seonghwa fosse passato in soli quattro giorni dall'odiarlo all'essere geloso di lui, non era possibile.
«Vi sbagliate» replicò il maggiore scuotendo la testa, ma non sarebbe bastato per far cambiare idea agli altri, «Sono piuttosto sicuro in realtà» affermò Yeosang passandosi una mano tra i capelli, «Che ne sai? Sarà solo arrabbiato con il mondo come sempre» continuò Hongjoong basandosi sul fatto che loro li conoscevano da meno di 24h e non avrebbero potuto sapere con certezza niente su di loro, «Se lo dici tu» concluse il castano con un'alzata di spalle, consapevole che non avrebbe avuto senso continuare ad insistere e che alla fine non erano affari suoi.
In quel momento, pur di cambiare discorso, Hongjoong si ricordò della ferita che l'altro portava sul braccio «Come sta il tuo braccio piuttosto?» gli chiese facendo un cenno della testa verso la sua spalla, «Bene penso» rispose Yeosang ma il biondo volle assicurarsene «Fa vedere».
«Perchè non ne parli con lui?» a dispetto degli altri due, fu Jongho a riportare a galla il discorso, ignaro del fatto che Yeosang ne avesse già parlato con Seonghwa. «Di cosa?» Hongjoong aveva intuito a cosa si riferisse l'altro, ma lo chiese con la minima speranza che fosse un'altra cosa, mentre con cautela srotolava la benda sporca di sangue dal braccio del minore.
«Del fatto che è geloso» ripeté un'ennesima volta Jongho facendo sospirare l'altro, «Sono convinto che non sia così, ma tanto prima o poi dovrò parlarci comunque» pur di farli smettere il biondo disse che ci avrebbe parlato, anche perché in effetti era così dato che doveva ancora sapere cosa avesse avuto da dirgli Seonghwa poco prima. «Non penso ci sia nulla di male in ogni caso, anche noi due ci siamo conosciuti più o meno come voi» fu di nuovo Yeosang a parlare lasciandosi scappare il loro piccolo segreto, ma tanto ormai Hongjoong era l'unico a non saperlo, «Ma voi non-» iniziò il biondo volendo dire che non c'era niente tra i due perciò non potevano paragonarsi, ma con sua sorpresa si sbagliava; «Stiamo insieme» affermò secco Jongho lasciando per un attimo Hongjoong con la bocca aperta.
«Siamo fidanzati» disse di nuovo questa volta Yeosang sospirando per il dolore che provava al braccio rimasto senza protezione, «Oh.. a vedervi non sembra» disse semplicemente il biondo non sapendo come altro reagire, non se lo aspettava però non erano affari suoi dopotutto. «Lo sappiamo, non si sa mai come la gente potrebbe reagire quindi non lo mostriamo» disse ancora il castano riferendosi al fatto di essere gay, in una società come quella in realtà non era una cosa a cui la gente faceva molto caso, con tutti i problemi che c'erano agli altri non importava, però c'era ancora qualcuno da cui non era benvista come cosa.
Hongjoong non aveva problemi con quello, lui stesso poteva esserlo, non gli piaceva darsi delle etichette, ma aveva sempre saputo che gli uomini lo attirassero più delle donne. Era probabilmente una delle prime cose che aveva capito nella vita, da quando il padre gli vietava di passare il tempo con le femmine perché secondo lui sarebbe dovuto diventare un uomo e non sprecare il tempo a fare cose da donna. Ma nonostante ciò, il pensiero che il grigio potesse essere geloso di lui ancora rimaneva incompatibile con la situazione, sicuramente c'era un'altra spiegazione dietro al suo comportamento.
«Probabilmente fate bene. La ferita è apposto comunque, ci vorrà un po' prima che si cicatrizzi completamente» affermò dopo aver finito di medicare la ferita del castano, gli altri due annuirono per poi scambiarsi uno sguardo, «Ci lasceresti un attimo soli?» chiese Jongho cercando di non sembrare sgarbato, Hongjoong ne rimase sorpreso ma dopo ciò che aveva appena appreso poteva capirne il motivo, «Certo» rispose prima di allontanarsi in un'altra direzione con il suo zaino.
«Perchè lo hai fatto andare via?» domandò Yeosang al compagno quando il biondo fu abbastanza lontano, Jongho lo guardò e sorrise «Perchè volevo fare questo» disse prima di spingere il più basso contro il tronco di un albero e unire le loro labbra. Yeosang si sorprese di ciò poiché avevano deciso che non si sarebbero mostrati a nessuno insieme in quel modo, ma non si toccavano dal giorno precedente e il moro aveva una gran voglia di farlo. Per un attimo non pensarono più agli altri due e fecero come se ci fossero solo loro, nonostante presto sarebbero stati veramente soli non gli bastava, volevano comportarsi liberamente senza preoccuparsi di chi avevano attorno.
Hongjoong si allontanò e poi si girò per guardarli, sorrise istintivamente a quella scena, i due insieme erano davvero carini e nessuno poteva affermare il contrario. Il suo sorriso svanì però appena la sua mente ricordò il motivo per cui lui non era mai riuscito ad avere con qualcuno quel qualcosa che aveva inaspettatamente visto tra Jongho e Yeosang. Si voltò nuovamente per lasciargli la loro privacy e i suoi occhi andarono inevitabilmente a posarsi sulla figura di Seonghwa ancora seduto sull'erba a guardare il laghetto, sospirò ed esitò prima di decidersi ad avvicinarvisi. Dopo quello che gli avevano detto gli altri due non sapeva cosa pensare, era assurda una cosa del genere però se lo avevano detto un minimo di fondamento avrebbero pur dovuto avere tali supposizioni.
«Cosa volevi dirmi?» domandò al grigio sedendosi di fianco a lui, «Niente di importante» rispose Seonghwa continuando a guardare avanti, a quel punto non aveva più senso dirgli il motivo per cui lo aveva chiamato, ci aveva provato ad allontanarli ma come al solito aveva fatto casino e non ci era riuscito, non poteva negare però di aver sentito un senso di compiacimento dentro di sé appena il biondo era andato a parlargli. «Non sembrava così prima» disse Hongjoong curioso di sapere cosa fosse quella cosa tanto urgente, «Beh non è più importante» affermò allora il maggiore, non voleva allontanarlo di nuovo, però quello non era esattamente l'argomento su cui preferiva conversare in quel momento. «Perchè lo hai fatto?» Hongjoong non demorse e cercò di capirci qualcosa in più sul suo atteggiamento, con ancora la parole di Yeosang e Jongho che gli frullavano per la testa. «Non lo so» in effetti non avrebbe saputo come rispondere a quella domanda, nonostante parlare con Yeosang gli avesse forse fatto aprire un po' gli occhi, continuava a pensare che l'altro si sbagliasse e che lui per il biondo non provasse nulla. «Non si picchia qualcuno per nessun motivo» Hongjoong era deciso a trovare una risposta alla domanda precedente sia per curiosità e sia per capire quanto le affermazioni degli altri due fossero vere, nonostante credesse che fossero impossibili.
«Mi dava fastidio, ok?» buttò fuori Seonghwa d'improvviso con tono scocciato, ancora senza guardare il minore seduto alla sua destra, «Ma stava parlando con me» ricordò il biondo contrariato, «E allora? Mi dava fastidio comunque» ripeté Seonghwa spazientito voltandosi finalmente verso l'altro.
«Yeosang dice che sei geloso» Hongjoong decise di dire ciò che pensava, inconsapevole del fatto che il castano lo avesse prima detto a lui stesso, Seonghwa in risposta ridacchiò incredulo del fatto che quel ragazzo lo avesse veramente detto anche al biondo, se voleva metterlo in una situazione scomoda ci era sicuramente riuscito. «E tu ci credi?» chiese poi per sapere prima cosa ne pensasse il minore, non avrebbe mai ammesso che fosse vero, perché neanche lui lo sapeva in realtà. «Dovrei?» domandò a sua volta Hongjoong, uno voleva sapere cosa pensasse l'altro e uno voleva che l'altro gli dicesse cosa pensare. Il grigio non disse nulla e tornò a guardare avanti estremamente confuso, cosa avrebbe dovuto dire? Che si, forse sera geloso perché non sopportava vederlo troppo vicino ad altri, ma come avrebbe fatto a dire una cosa del genere quando lui stesso non riusciva ad accettarlo?
Seonghwa non si accettava per ciò che si stava rendendo conto di essere, e la cosa peggiore era che non aveva idea di come farlo, aveva paura di ciò che provava ma allo stesso tempo aveva voglia di capirsi per stare meglio. Ma era troppo orgoglioso, o forse si potrebbe dire codardo, per farsi aiutare.
«Seonghwa?» fu Hongjoong a richiamarlo non avendo ricevuto risposta, timoroso che quel silenzio stesse sostituendo invece una risposta affermativa «Non sei geloso, vero?» gli chiese non appena l'altro si fu girato, «Certo che no» disse il maggiore cercando di sembrare il più sicuro possibile e facendo una risatina amareggiata per fargli capire che fosse impossibile una cosa del genere. Ma allo stesso tempo non riuscì a togliere gli occhi di dosso ad Hongjoong, come se non bastasse quel ragazzo aveva iniziato ad accalappiare il suo sguardo a causa del suo volto fottutamente perfetto. «Allora perché mi guardi così?» il biondo notò gli occhi di Seonghwa fissi su di lui e aggrottò le sopracciglia non capendo cosa fosse preso all'altro, ma il grigio scosse leggermente la testa nel modo più naturale che gli fosse riuscito «Non ti guardo in alcun modo».
«D'accordo, sta bene la mano?» Hongjoong decise di cambiare discorso, sentendo che qualcosa stava diventando troppo strana. Puntò l'attenzione sulla mano dell'altro che ancora aveva la fasciatura di due giorni prima, notò anche come di lì a poco stare all'aperto non sarebbe stato più così sicuro a causa del buio in arrivo. «Sta meglio» disse Seonghwa tornando a fissare la natura, per modo di dire dato che in realtà l'unica cosa che aveva davanti agli occhi erano ancora le fattezze del più piccolo. «Mi fai vedere?» gli chiese il biondo porgendo la sua, Seonghwa ci appoggiò la propria lasciando che l'altro sciogliesse le bende ormai completamente sporche di terra e polvere. Hongjoong si assicurò che la mano stesse bene, i graffi erano scomparsi quasi tutti e non era più così rossa, per fortuna che lo aveva medicato in tempo altrimenti la sua mano a quest'ora sarebbe stata ancora in alto mare. Nel mentre che il biondo era concentrato sulla sua mano, Seonghwa lo osservò esattamente come pochi minuti prima, rendendosi una volta per tutte conto dell'attrazione che sorprendentemente provava nei suoi confronti. I suoi occhi che si illuminavano quando era sereno, i suoi capelli biondi tirati indietro che ogni tanto gli ricadevano sulla fronte, forse anche un po' troppo più lunghi del necessario. Ed infine le sue labbra che, al contrario di quelle di Seonghwa, non erano screpolate ma sembravano quelle di una qualche creatura angelica. Più osservava il volto del minore e più sentiva quella sensazione in petto, non l'aveva mai provata per nessuno, nonostante le numerose compagne che aveva avuto, ciò che sentiva per il biondo era diverso e se ne rendeva conto lui stesso, ma non sapeva come definirlo. Ancora una volta, pensò che Yeosang avesse ragione, forse avrebbe dovuto solo provare e sperare che andasse bene, sperare che lo aiutasse a risolvere la crisi in cui stava piano piano scivolando, a dargli una risposta. Ma cosa avrebbe fatto se tale risposta non fosse stata quella che voleva? O peggio, fosse stata quella che temeva?
«Hongjoong» accalappiato dall'altro, lo richiamò facendogli alzare lo sguardo mentre egli intanto aveva già lasciato la sua mano senza rimetterci niente, tanto ormai le ferite si erano rimarginate. «Mh?» Hongjoong lo guardò confuso capendo soltanto che Seonghwa si stava avvicinando eccessivamente a lui tutto d'improvviso, «Posso... Posso provare una cosa?» chiese questi leggermente sporto verso il volto dell'altro, il biondo rimase immobile sperando di aver capito male e che l'altro non volesse fare ciò che pensava, fece una risatina nervosa prima di parlare «Perchè me lo chiedi?» domandò a sua volta quando ormai tra loro c'erano circa venti centimetri di distanza, il grigio non seppe cosa rispondere e si chiese un'ultima volta se quello che stava per fare fosse veramente la cosa giusta, gli avrebbe fatto mettere in discussione ogni sua certezza, e non sapeva se fosse pronto a farlo, ma allo stesso tempo avrebbe solo voluto che quella fastidiosa sensazione passasse e a quanto pareva quello era l'unico modo per far sì che accadesse.
Si guardarono negli occhi mentre Seonghwa iniziò lentamente ad avvicinarsi sempre di più, potevano quasi sentire i loro respiri sulla pelle e per un attimo il maggiore pensò di prendere il suo volto con le mani, ma un improvviso urlo li fece allontanare di scatto e guardare altrove. Si girarono verso sinistra prima di riguardarsi con sguardi preoccupati «Yeosang» dissero all'unisono prima di alzarsi e precipitarsi nella direzione dalla quale era provenuto l'urlo, ovvero la stessa da dove era venuto Hongjoong non molto prima. Nessuno dei due voleva pensare a cosa stavano per fare, e probabilmente sapevano che non ne avrebbero neanche più parlato, nessuno dei due voleva farlo, e in quel momento vennero bruscamente riportati con i piedi per terra facendogli ricordare di trovarsi nella realtà e non in un film d'avventura.
☾ ⋆. : ゚・*⋆ :.✧.: ⋆*・゚: .⋆ ☽︎
-Se volevo farmi odiare ci sto riuscendo alla grande direi, vi giuro che tra poco accadrà veramente qualcosa tra di loro-
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top