🍄Tamuraxreader🍄
Richiesta di: bakugou_shinekacchan spero ti piaccia anche questa💙🧚♀️
Reader: Femm
Trama: /
Rating:🍄(LEMON)
Giravo per i corridoi alla ricerca del club di fotografia.
Avevo un mano un piccolo dépliant datomi dal preside della scuola non appena iscritta.
Mi aveva avvisato che sarei stata l'unica ragazza in quell'istituto, dicendomi anche che ero stata un'eccezione, visto che solitamente non accettavano ragazze.
Mio padre era un vecchio amico del preside, e in qualche modo a me sconosciuto ha convinto il preside a farmi entrare in quella scuola per soli ragazzi.
Avevo solo mio padre, che però il lavoro lo costringeva a partire e trasferirsi costantemente. Questa volta c'era toccato trasferirci in mezzo alle montagne, lontani da tutti. Avevamo cercato un liceo che potesse accogliermi, ma tutti erano molto distanti... tutti tranne la Morimori Academy.
Ad un tratto vidi attaccato alla porta un cartellino con scritto a caratteri cubitali: Club di fotografia.
Mi illuminai e mi sistemai un minimo la divisa prima di bussare con colpi decisi alla porta.
Aspettai in ansia per alcuni secondi, per poi veder venir aperta la porta da un ragazzo alto con i capelli azzurri.
Gli feci un sorriso cordiale, ma subito lui mi squadrò scioccato.
Molto probabilmente era per il fatto che in quell'istituto non c'era mai stata una ragazza, e da un giorno all'altro vedersi spuntare una persona di sesso femminile era un po' scioccante.
Mi fece entrare e vidi tutti gli altri ragazzi del gruppo.
Mi presentai a loro e dopo un giro di presentazioni mi spiegarono il vero scopo di quel club.
Rimasi scioccata, ma essendo già iscritta non potevo ritirarmi. Finita la prima riunione scappai velocemente da quel posto, già pensando a come andarmene via da quella scuola di matti.
Una mano fermò la mia corsa, facendomi girare per attirare a sé la mia attenzione.
Era il ragazzo dai capelli azzurri.
T: "Hei, so che questo club ti sembrerà strano, ma io e gli altri abbiamo pensato che essendo l'unica ragazza del club potessi fare un'eccezione e non partecipare alla "gara" su chi scopa di più"
Da una parte fui felice di sentire ciò, perché comunque non volevo partecipare a questa stramba competizione, ma dall'altra un qualcosa mi spingeva a mettermi in gioco per non farmi sembrare diversa da loro. Volevo essere accettata e farmi nuove amicizie, e pensavo che solo partecipando come tutti gli altri potevo ottenere la loro simpatia.
Incrocia le braccia al petto cercando di sembrare una dura, per poi dire:
T/n: "Oh, non c'è bisogno di mettermi in una campana di vetro. Sono grande abbastanza da sapere cosa voglio, e in questo momento voglio partecipare insieme a voi"
Rimase un po' scioccato dalle mie parole, sicuramente non tutti i giorni facevano questi sconti agli altri, ma subito dopo mi fece un sorrisetto malizioso e disse:
T: "Come vuoi tu. Sappi solo che non ci andremo leggeri solo perché sei una ragazza"
T/n: "È proprio quello che voglio"
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Erano passate due settimane da quando ero entrata a far parte del club di fotografia e si avvicinava sempre più l'inizio della competizione. Avevo fatto amicizia con varie persone e ormai ero diventata abbastanza popolare tra i ragazzi. Inoltre Tamura si comportava in modo protettivo con me. Ogni volta che vedeva che qualche ragazzo mi si avvicinava iniziava a dare i numeri per poi portarmi in un luogo più tranquillo. Non mi dispiaceva affatto, anche perché lo trovavo un bel ragazzo e a volte avevo avuto delle fantasie su di lui. Sinceramente non volevo partecipare più alla competizione, anche perché non lo trovavo più interessante.
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Il primo giorno di competizione ci ritrovammo nella nostra stanza del club dove raccontammo delle nostre conquiste. Io ero ancora idecisa, quindi per il primo giorno non avevo fatto nessun passo avanti. Quando fu però il turno di Tamura di raccontare, rimasi scioccata e adirata dal vederlo tutto spavaldo per aver scopato con un primino. Per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio, pensando al fatto che lui anche dopo essersi comportato in modo strano con me si era portato a letto un altro. Mi balenò in mente un'idea. Decisi quindi di partecipare attivamente a questa competizione giusto per gustarmi la faccia stupida del ragazzo che ormai mi aveva conquistata.
Il giorno seguente addescai un ragazzo di terza e senza troppi giri riuscì a portarlo a letto con me. Quando entrai in quella stanza ero soddisfatta del mio lavoro e non aspettavo che il mio turno per annunciare a tutti cosa avessi fatto. Come al solito si fece un giro per lasciare il tempo di raccontare un po' a tutti le loro conquiste. Quando finalmente fu il mio turno raccontai per filo e per segno tutti i dettagli di quella serata. Mentre raccontavo riuscivo a sentiro lo sguardo dell'azzurro su tutto il mio corpo, come a voler farmi i raggi x. Quando fu il suo turno però raccontò anche lui di averci dato dentro, facendomi adirare ancora di più e facendomi venire voglia di batterlo in questa stramba competizione.
Erano passati ormai sei giorni dall'inizio della gara, e io avevo fatto molte conquiste. Mediamente mi portavo in camera quattro ragazzi al giorno. Ero fiera di vedere come Tamura mi squadrava mentre raccontavo le mie vicende. Lui invece sembrava sempre più stanco di questa gara, tanto che per due giorni di fila non ebbe nulla da raccontare.
L'ulimo giorno della competizione, dopo esserci riuniti tutti come nostro solito, lui mi fermò chiedendomi di parlare. Accettai e mi codusse in una classe vuota. Chiuse a chiave la porta e poi si girò verso di me.
T: "Senti, in questi giorni ho pensato al fatto che mi da veramente molto fastidio saperti tra le braccia di altri ragazzi... quindi senza girarci attorno, voglio che tu ti ritiri da questa competizione"
Lo guardai a bocca aperta cercando di realizzare cosa mi avesse appena confidato.
T/n: "Quindi vuoi che esca dal club solo perché a te da fastidio che io mi diverta con altri come hai fatto tu?!"
T: "Esattamente, non mi sembra difficile da capire"
Mi avvicinai a lui e lo presi per il colletto, avvicinando il suo viso al mio.
T/n: "Anche a me non piace saperti con altri. Abbandona la competizione con me"
Mi guardò con uno sguardo malizioso e annuì:
T: "Mi sembra un buon compromesso"
Detto ciò fece combaciare le nostre labbra in un bacio intenso e provocatorio.
Ovviamente ricambiai e senza voler aspettare lo iniziai a spogliare rudemente. Anche lui voleva andare oltre al bacio, quindi oltre ad aiutarmi a spogliarsi si sedette su una sedia per poi farmi accomodare sulle sue gambe. Iniziò a baciarmi lascivamente per tutto il collo, fino ad arrivare alle scapole. Succhiò la mia pelle lasciandoci dei segni rossi e violacei, mentre io gli levavo i vestiti rimasti. Mi dovetti fermare però, quando mi spinse verso il banco tenendo una mano al mio collo e portando l'altra alla mia intimità. Portai la testa all'idietro inarcandomi di più e cercando di prendere le sue mani, non tanto per fermarlo, ma solo perché era un gesto istintivo. Dopo avermi fatto gemere per un paio di minuti con le sue continue carezze alla mia femminilità mi fece levare la gonna e le mutandine, che fece sparire dietro di sé, rimanendo solo con la camicia della divisa scolastica. Si levò i boxer e dopo aver messo il preservativo iniziò a strusciarsi su di me. Ero ancora nella posizione di prima, con le gambe letteralmente spalancate. Aspettavo solo una sua mossa. Per fortuna non tardò, entrando dentro di me con tutta la sua lunghezza.
Era diverso dagli altri, lui si muoveva lentamente, e sinceramente era molto più piacevole. Prese a dare stoccate dentro e fuori, toccando ogni mio punto. Non facevo che gemere il suo nome instancabilmente.
Decisa a cambiare posizione perché ormai troppo scomoda, mi alzai e mi sedetti completamente su di lui, urlando per il cambiamento e l'intensità improvvisa. Mi avvicinai al suo orecchio sussurrandogli frasi senza senso, ma che a causa dei gemiti lo fecero arrossire ancora di più. Muovendo i fianchi insieme a lui vennì un secondo prima, accasciandomi su di lui per poi aspettarlo. Non uscì subito da me, aspettò che ci ristabilizzassimo per poi sfilarsi dolcemente. Gemetti a bassa voce per quel piccolo piacere che mi aveva donato. Stremata però mi appoggiai al suo petto per poi dirgli:
T/n: "Ti prego, non abbandonarmi. Mi piaci veramente"
Mi bacio finalmente nelle labbra e mentre sprofondavo in un sonno profondo lo sentì sussurrare:
T: "Non lo farò. Ci sarò al tuo risveglio e ne parleremo"
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Mi svegliai in camera sua, completamente vestita e... profumata(?)
Mi alzai dal letto e girai per la stanza, per poi vederlo apparire dal nulla e venire verso di me. Mi strappò un bacio per poi sedersi sul letto, aspettandomi. Mi sedetti spaesata e aspettai che parlasse:
T: "Ti ho portata qui e ti ho vestita e lavata"
Lo ringraziai e poi con sguardo basso dissi:
T/n: "Riguardo a ieri... Mi piaci veramente e ho partecipato alla competizione solo per cercare di farti ingelosire"
Mi guardò con un sorrisino malizioso e rispose:
T: "Beh, anche tu mi piaci se è per questo. In ogni caso non ti dovrai preoccupare più del club, ci siamo ritirati"
T/n: "Ah, grazie"
Si avvicinò a me e baciandomi nuovamente mi prese tra le sue braccia per poi dire:
T: "Ora però ho bisogno solo di sentire le tue mani su di me e i tuoi gemiti"
Ridemmo intrambi per poi iniziare a baciarci più intensamente.
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🍁Spazio me🍁
Questa one shot mi piace ma non mi piace, non so. Spero che vi piaccia e come al solito vi chiedo di lasciare una stellina o un commento. Bye<3
La prossima sarà una Sugawaraxreader fluff.
EleKozume
29 Agosto 2021
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