🍄Sunaxreader🍄
Reader: Neutro
Trama: /
Rating: 🍄(LEMON)
Mi alzai esultando e sollevando un cartellone su cui avevo scritto: RIN TI AMO. Aveva appena fatto punto, uno dei tanti, ma questa volta riuscivo a leggere nel suo volto inespressivo una sorta di ansia e tensione.
Non era solito mostrare i suoi sentimenti e emozioni, ma questa volta era diverso.
Stava giocando alle semifinali contro una squadra molto forte, il karasuno.
Erano ormai agli sgoccioli, 1-1, si stavano contenendo l'ultimo set.
La inarizaki era sempre stata una squadra molto forte e la notizia di essere passati in semifinale non ha portato della sorpresa.
Questa volta però, rispetto alle altre volte, dall'altra parte c'era una squadra molto più competitiva e vogliosa di vittoria. E soprattutto molto più difficile da battere.
Luisi girò verso la mia direzione dopo aver sentito il mio tifo, mantenne la stessa espressione di sempre ma nei suoi occhi vedevo un sentimento nuovo, commozione.
Avevo imparato a percepire le sue emozioni in base al suo sguardo, anche quando tutti quanti pensavano fosse indifferente io guardandolo solo attraverso i suoi occhi gialli-grigiastri percepivo come si sentiva davvero. D'altronde anche lui è un essere umano e in quanto tale prova emozioni diverse, solo che non le espone a chiunque.
Gli feci un grande sorriso e alzai il pollice per fargli capire che stava giocando bene e di non lasciarsi demoralizzare dai suoi avversari.
La partita continuò, nessuna delle due squadre era intenzionata a perdere.
La tensione cresceva diminuto in minuto, tutti i ragazzi erano stremati.
24-24, mancava veramente poco, non si poteva intuire chi delle due squadre avrebbe vinto...
25-24 per il karasuno... Ci riprenderemo il punto!
Toccava all'altra squadra battere... un ragazzo alto con i capelli scuri si posizionò. Lanciò la palla... Atsumu la ricevette, lanciandola nel campo avversario... continuarono con questi passaggi fino a quando un ragazzino con i capelli arancioni apparve praticamente dal nulla, schiacciando perfettamente e facendo cadere la palla nel campo della inarizaki.
Fiscio, 26-24, fine della partita... vince il karasuno.
Rimasi in piedi per alcuni secondi cercando di metabolizzare che la squadra del mio ragazzo non sarebbe passata alle finali e che il loro percorso per quest'anno si concludeva con questa partita. Si misero tutti in riga, facendo un inchino e ringraziandogli avversari e gli spettatori.
Io ero ancora lì, immobile con il cartellone stretto nelle mani.
Dopo aver compreso la situazione sistemai le mie cose e mi diressi verso gli spogliatoi,dovevo farmi vedere forte dai ragazzi... almeno per tirarli su di morale.
Appena arrivai li trovai però tutti fuori, intenti ad ascoltare il loro capitano, o almeno, quello che fino a quell'ultima partita era stato loro capitano.
Li stava spronando a dare il massimo e impegnarsi, dicendo di non arrendersi mai.
Quasi mi misi a piangere davanti a queste fantastiche parole. Il coach rimasto in disparte per tutta la durata del discordo di Kita, fece la sua comparsa, iniziando a fare i complimenti a tutti e invitandoli a festeggiare tutti insieme l'ultimo giorno prima di tornare a casa e riprendere con la vita quotidiana.
Io feci il mio ingresso in quel momento, non appena i ragazzi mi videro si girarono tutti verso di Suna, rimasto in disparte per tutto il tempo con lo sguardo perso nel nulla. Mi avvicinai a lui e con fare calmo gli accarezzai piano i capelli, solamente a me permetteva di toccare i suoi bellissimi e vellutati capelli. Lo aiutava a calmarsi e io lo sapevo bene.
Piano piano aprì le braccia, per farmi capire che volesse un mio abbraccio.
Con un sorriso da ebete in faccia lo presi tra le mie braccia, stringendolo a me più che potevo per fargli sentire il mio sostegno.
Si comportava così solo in occasioni speciali. Io lo trovavo adorabile, ma lui odiava farsi vedere vulnerabile davanti agli altri.
Sentì delle gocce bagnarmi la maglietta, iniziai a cullarlo dolcemente cercando di calmarlo, non l'avevo mia visto piangere... Per di più i suoi compagni non facevano che fissarlo preoccupati, non c'era da biasimarli, non l'avevano mai visto in queste condizioni.
Per fortuna Kita si mise in mezzo e disse ai ragazzi di lasciarci dasoli, e subito dopo si avvicinò a me dicendomi che sarebbero andati un po' in giro, quindi ci saremo rincontrati tutti nella hall dell'hotel per poter poi andare a cenare insieme.
Annuì insilenzio, continuando ad accarezzare il mio ragazzo che poco a poco si stava calmando sempre più.
Dopo vari minuti passati attaccati nel nostro abbraccio, lui alzò la testa rivelando il suo viso. Aveva gli occhi rossi dal pianto e una lacrima che scendeva. Gli asciugai il viso con le mani e gli diedi un bacio a fior di labbra.
S: "Grazie T/n... non so cosa farei senza di te..."
T/n: "Non dirlo neanche per scherzo! Tu sei un vero uomo, riesci sempre ad essere razionale e indipendente, io ti sorreggo solo in caso di caduta, ma non voglio che pensi che senza di me non saresti nulla!"
Accennò un leggero sorrisino e dopo avermi lasciato un bacio sulle labbra e sulla fronte mi prese la mano e con la borsa sulle spalle ci dirigemmo verso l'hotel.
T/n: "Rin"
S: "Mh?"
T/n: "Sei stato grandioso!"
Mi guardò mezzo scioccato, non capendo il perché di questa frase, avevano perso d'altronde, ma volevo fargli capire che aveva fatto di tutto per vincere quel pomeriggio e per me ci era riuscito alla grande.
Annuì leggermente con la testa continuando a camminare.
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Dopo esserci fatti una bella doccia ci dirigemmo verso la hall per poter incontrare i nostri amici. Io indossavo dei jeans e una maglietta abbastanza normale. Suna invece aveva deciso di sfoggiare il suo guardaroba, mettendosi un paio di jeans neri strappati, con delle catene e una felpa nera. Era veramente bellissimo, amavo il suo stile. Appena arrivati i gemelli presero in assalto Suna iniziando a prenderlo in giro.
A: "Oh, il nostro caro Rin è veramente dispiaciuto per la partita. Non preoccuparti, ci sono io qui a proteggerti"
Provò ad allungare le braccia cercando di abbracciare il castano, ricevendo uno schiaffetto nella mano.
Subito ritirò le braccia gemendo di dolore.
A: "Ahi! Rin, così mi farai male, tesoruccio!"
S: "La smetti?"
Suna rispose con il suo solito tono scocciato.
O: "Scusalo, 'Tsumu è sempre così- si girò verso il fratello- Chiedi scusa, su!"
A: "Non farmi ridere, 'Samu"
O: "..."
A: "No, non chiederò scusa, è solo un giochino suuu!"
Guardando gli sguardi scocciati degli altri sbuffo e si allontanò verso l'uscita borbottando tra se stesso.
Dopo aver deciso in quale ristorante andare ci incamminammo sotto il cielo stellato.
Non avevamo il tempo per deprimerci, avevamo una sola sera per noi, ci dovevamo divertire!
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Dopo aver mangiato decidemmo di andare in discoteca, o almeno io, Suna, Atsumu e Osamu (obbligato dal gemello) ci dirigemmo verso una delle discoteche più in voga del momento.
Iniziammo a ballare e a bere, soprattutto a bere, io non reggevo l'alcol infatti dopo a malapena 3 giri sentivo la testa girare. Suna e i gemelli invece anche dopo 5 giri di bevute sembravano in forma, li invidiavo.
Piano piano i gemelli si persero tra la folla, lasciando me e Suna ad un ballo molto eccitante.
Mi iniziai a strusciare su di lui cosa che lo fece eccitare molto, lo potevo notare dalla protuberanza dei suoi jeans, già bella evidente.
Piano piano mi staccai da lui, solo per il gusto di vederlo arrappato. Un uomo sulla quarantina decise di avvicinarsi a me, pensando di poterci provare.
Suna nella foga del momento non se ne rese conto, almeno fino a quando l'uomo non allacciò le braccia sulla mia vita e iniziò a percorrere il mio corpo con le sue luride mani.
Suna divenne rosso dalla rabbia e con i pugni stretti si avvicinò all'uomo per poi dargli un gancio destro.
L'uomo si staccò da me dolorante, tastandosi la guancia.
???: "Ragazzino, che cazzo vuoi?Eh?"
S: "Ma che vuoi tu! Lascia in pace T/n! Brutto verme schifoso! Se ti avvicinerai di nuovo a noi non farai in tempo a fiatare che ti ritroverai in un ambulanza. SIA CHIARO! ORA SMAMMA!"
In tutto ciò mi aveva preso con una mano la testa e con l'altra la vita, stringendomi tra le sue braccia.
L'uomo più scocciato che arrabbiato se ne andò sbuffando, in cerca di qualcun'altro da molestare.
Suna rimase in questa posizione perun po', fino a quando mi prese la testa con le mani e guardandomi negli occhi disse:
S: "T/n, torniamo in hotel, non ho proprio voglia di incontrare altri molestatori per questa sera"
Annuì d'accordo con lui, quindi ci dirigemmo in hotel, prendendo un taxi per arrivare prima. Nel viaggio io rimasi con lo sguardo fisso verso il finestrino con la mano intrecciata in quella del mio ragazzo.
Suna invece, stava chiamando i gemelli per sapere dove fossero e avvisarli del nostro ritorno all'hotel.
Chiuse la chiamata e si girò verso di me.
T/n: "Allora? Li hai avvisati?"
S: "Si, ho chiamato Osamu, ha detto che Atsumu è ubriaco fradicio e lui sta cercando di placare gli ormoni del fratello per poter poi tornare in hotel"
T/n: "Non mi soprende!"
Suna bisbigliò un "troppo da lui"e abbassò lo sguardo verso le nostre mani che non erano intenzionate ad abbandonarsi.
Appena arrivati nell'hotel ci dirigemmo in silenzio religioso in camera, sapevamo entrambi che ci saremo dati alla pazza gioia quella notte.
Non appena entrammo lui chiuse a chiave la porta e si girò verso di me con uno sguardo molto diverso dal solito.
S: "Oh, T/n, non sai quanto mi ha dato fastidio quando quell'uomo ti ha palpato il corpo! Mi da fastidio pensare che è stato lui l'ultimo uomo a godere grazie a te, lasciami rivendicare il mio territorio"
Si avvicinò sempre di più a me, iniziando a spogliarmi non più solo con gli occhi. In pochi minuti mi spogliò totalmente lasciandomi con solo le mutande. Si leccò le labbra guardandomi il mio corpo nudo davanti ai suoi occhi.
S: "Che bella vista T/n. Mi fai eccitare"
Arrossì violentemente, anche se ormai facevamo sesso da tanto tempo, non riuscivo a realizzarlo e ogni volta mi imbarazzavo sotto il suo sguardo affamato.
Con fare audace, lo spogliai lasciandolo in boxer, per poi abbassarmi all'altezza della sua erezione.
Gli levai velocemente i boxer per ritrovarmi davanti il suo membro di notevole lunghezza (che cringe muoio). Iniziai a baciargli la capella nel mentre che con le mani facevo su e giù per tutta la sua lunghezza. Glielo leccai prima di metterlo tutto in bocca. Continuavo a guardarlo negli occhi, la sua faccia totalmente rossa, cercava di coprirsi con le mani, senza smettere con il mio lavoretto gli presi i polsi e poggiai le sue mani sulla mia testa, nel mentre che facevo allacciare i nostri sguardi uno più eccitato dell'altro.
S: "T/N~ CAZZO! COSÌ MI FARAI VENIRE!"
Ringhiò nel mentre che iniziava a dare un suo ritmo con dei colpi di bacino, nel mentre che premeva la mia testa ancora più a fondo.
Venne e rilasciò il suo seme dentro la mia bocca. Mi alzai davanti a lui con ancora la bocca piena e nel mentre che lo fissavo negli occhi ingoiai tutto il liquido bianchiastro.
Vedendomi svolgere questa azione non potér esistere e si avvicinò, prendendomi per le cosce e girandomi facendo sbattere la mia schiena con il suo petto. Lo sentivo, voleva definitivamente prendermi.
S: "T/n, lo sai quanto mi fai arrapare quando fai così?"
Con fare innocente mossi la testa in risposta negativa per poi sentire la sua voce roca nel mio orecchio dire:
S: "Ah no? Vuoi che te lo dimostri?"
Senza perdere altro tempo mi lanciò nel letto a pancia in giù, mettendosi sopra di me.
Mi alzò il bacino e premette la sua punta contro il mio culo.
T/n: "RIN~"
Riuscì solo a gridare il suo nome nel mentre che lui sghignazzava. Deciso a scoparmi per bene entrò diretto dentro il mio buco posteriore.
S: "Mh... Così... stretto..."
Gemetti ancora di più, gli diedi un piccolo colpetto per fargli intuire di muoversi.
Sibillò in disappunto, ma non riuscendo a resistere prese a muoversi dentro e fuori per un bel po'.
Io ero in uno stato di trance, non riuscivo a fare altro oltre che a gemere a bassa voce, fino a quando colpì un determinato punto a lui tanto conosciuto.
Prese a stoccate il mio fondoschiena, iniziando anche a darmi schiaffi, io non riuscendo più a tenermi sulle gambe scivolai a contatto con il letto, lui non sodddisfatto mi prese per i fianchi e mi rimise a quattro zampe,dandomi un'altro schiaffo.
Il dolore era nulla in confronto alla sensazione di felicità ed eccitazione che scorreva nella mie vene.
T/n: "Rin~ ci sono quasi-"
Stavo per venire, me lo sentivo.
S: "Anch'io, vieni con me"
I nostri gemiti si sincronizzarono mentre il suo bacino continuava ad andare avanti e indietro. Le mie gambe stavano tremando, non riuscivo a fermarle, ma per qualche strana ragione ero felice, felice di tremare per lui, di essere un tutt'uno con lui.
S: "Adesso-"
Venimmo entrambi, lui dopo essersi svuotato dentro di me uscì e mi circondò il corpo con le sue mani. Prese ad accarezzarmi tutto il corpo, facendomi rabbrividire a contatto con le sue mani gelide. Prese una coperta e ci coprì entrambi. Passarono alcuni minuti, stavo ormai in dormiveglia, ma riuscivo un minimo a capire e distinguere le cose.
Ad un certo punto il castano affianco a me sussurro qualcosa:
S: "Ti amerò per sempre..."
Poi sprofondai in un sonno profondo.
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🍁Spazio me🍁
Suna è uno dei miei personaggi preferitiii quindi ho amato scrivere questa storia, lo ammetto!
Se vi piace lasciate una stellina o un commento. Bye<3
La prossima sarà una Yakuxreader fluff.
EleKozume
10 Maggio 2021
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