Richiesta di: Kia0402

Reader: Femm

Trama: 'La mia ragazza?'

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T/n: "Non insistere, non ci andrò!"

D: "Invece ci verrai eccome. Non fare storie, mamma e papà mi hanno detto di portarti con me, non possiamo disobbedire"

Sbuffai mentre mio fratello mi prendeva per mano e mi trascinava fuori dalla casa.
Ci stavamo dirigendo verso la palestra dove si sarebbe dovuto allenare insieme ai suoi compagni di squadra.
Ero più piccola di lui, ed essendo inizio anno non avevo ancora avuto modo di fare amicizia con i miei nuovi compagni di classe, ritrovandomi a rimanere ogni sera in camera mia a non fare nulla.
Mio fratello ovviamente voleva farmi svagare, anche perché vedermi ridotta a non fare nulla tutto il giorno gli dava veramente fastidio.
Quasi ogni giorno quindi, mi costringeva a venire ai suoi allenamenti, con la scusa di fare amicizia con i più piccoli della squadra. Ma a me non piaceva molto l'idea, anche perché erano dei ragazzi grandi e intimidatori e non avevo il coraggio di avvicinarmi a loro per conversare.

Tra i miei continui sospiri di noia arrivammo nella grande palestra, dove vidi i suoi compagni di squadra intenti ad allenarsi.
A capo di tutti loro c'era un ragazzo dai capelli grigi, che si dava da fare per aiutare gli altri.
Devo confessare che sin dall'inizio ero rimasta stupida dalla gentilezza e simpatia del ragazzo, tanto che ogni tanto provavo a parlarci.
Era l'unico che sembrava veramente carino e amichevole.

Entrai con mio fratello che subito mi abbandonò per dirigersi dagli altri ragazzi, lasciandomi davanti alla porta.
Come al solito, non appena il capitano arrivò fu accolto da un fragoroso saluto, mentre io non venivo degnata nemmeno di uno sguardo.
O almeno, oltre al solito saluto da parte di Sugawara nessuno mi notava.

Mi sedetti e aspettai annoiata la fine dell'allenamento, sperando che durasse il meno possibile.

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Quando finalmente tutti abbandonarono la palestra io potei tirare un sospiro di sollievo.
Mi avvicinai a Daichi che era intento a conversare con Sugawara.
Salutai il grigio e mi sistemai al fianco di mio fratello, che però trovò una scusa per andare negli spogliatoi e lasciarci soli.
Non sapevo come iniziare una conversazione quindi lasciai il comando al ragazzo, che sempre con un sorriso al volto iniziò a parlare.

Parlammo del più e del meno senza stancarci mai e senza avere momenti imbarazzanti.
Quando però controllai l'orologio mi resi conto che era passata un'ora e che mio fratello mi aveva lasciato vari messaggi:

"T/n, io torno a casa, mi sono ricordato solo ora di aver dimenticato di studiare storia. Non voglio disturbarvi visto che sembri molto a tuo agio con lui"

"Quando vuoi tornare a casa fammi uno squillo, ti vengo a prendere"

Decisi quindi di salutare Suga e incamminarmi verso casa, visto che non volevo far scomodare mio fratello già impegnato a studiare.
Non tardai a rientrare e subito fui accolta da Daichi che mi chiese dettagli sulla mia conversazione con il grigio. Troncai velocemente la sua curiosità dicendo di dover assolutamente chiamare una mia compagna di classe per un progetto, e lui non poté fare altro che lasciarmi ai miei doveri.

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Passarono ormai vari mesi. Io avevo  fatto amicizia con alcune mie compagne e finalmente avevo qualcuno con cui uscire la sera.
Nonostante questo continuavo a presentarmi agli allenamenti della squadra di pallavolo, forse perché mi rilassava guardare dei ragazzi allenarsi, o forse a causa di un ragazzo grigio.
Avevo instaurato un bellissimo rapporto con lui.
Era sempre stato vicino a me anche nel periodo in cui essendo troppo timida non riuscivo a farmi amici.
Mi piaceva passare il tempo insieme a lui.
Parlavamo tantissimo e facevamo un sacco di cazzate insieme.
La differenza d'età non si sentiva per nulla, sembravamo fatti l'uno per l'altra.
E forse anche per questo, o per le sue maniere dolci e premurose, che mi sono presa una cotta per lui.

È stato difficile accettare questi nuovi sentimenti, anche perché se il mio cuore stava già pensando a una futura relazione, la mia mente non era pronta per pensare di avere un ragazzo.
Anche grazie a mio fratello, che ha insistito molto con le sue solite battutine "ma ti piace suga?", "sareste veramente bene insieme", sono riuscita ad accettare queste sensazioni.

Anche quel giorno ero in palestra a guardarlo allenarsi. Come alzava perfettamente la palla ai suoi compagni, come li capiva e cercava di dare consigli, era veramente bellissimo guardarlo impegnarsi.
Con sguardo perso aspettai con ansia la fine dell'allenamento, visto che come ogni giorno ritagliava per me un po' di tempo per poter parlare insieme.
Mi diceva sempre che non c'era bisogno di "sprecare" tempo per guardare gli allenamenti, ma ogni giorno mi presentavo lì, alla stessa ora, nella stessa palestra.
Inoltre ci guadagnavo. Mi accompagnava a casa ogni giorno, usando la scusa che era molto lontana e che era ormai tardi.

Finalmente i ragazzi uscirono dagli spogliatoi, e cercai con lo sguardo il grigio.
Probabilmente si stava ancora cambiando, quindi decisi di aspettarlo fino a che non rimasi completamente sola.
Andai alla porta dello spogliatoio e bussai forte per annunciarmi ma nessuno mi rispose, così decisi di aprire la porta e cercarlo.
Lo trovai immediatamente.
Era seduto in una panchina con le cuffie alle orecchie.
Assorto tra i suoi pensieri non si accorse della mia presenza fino a quando non gli misi una mano sulla spalla.
Si girò e dopo essersi levato le cuffie mi fece il solito sorriso.
Non parlammo per vari minuti, semplicemente rimanemmo seduti in quelle panchine circondati dal profondo silenzio.

S: "Sono un pessimo giocatore"

Mi girai perplessa da questa affermazione.
Aveva uno sguardo cupo rivolto verso il basso e dei piccoli ciuffetti grigi gli ricadevano nella fronte corrugata.

T/n: "Perché dici così? Cos'è successo ad allenamento?"

S: "Nulla. Semplicemente mi sono fatto superare da un primino, ma oltre a questo va tutto alla grande"

Sugawara era geloso?
No, impossibile.
Sembrava come arrabbiato con qualcuno, si, ma non con il primino in questione, bensì con sé stesso.
Era arrabbiato e deluso per non essere riuscito a mantenere il posto 'fisso' nella squadra.
Gli presi le mani tra le mie e gli sollevai il capo.

T/n: "Non dire così. Sai benissimo che anche senza essere il titolare sei un pilastro fondamentale della squadra. Senza di te non riuscirebbero ad andare avanti, e questo tu lo sai bene. Non buttarti giù così"

Mi fece un piccolo sorrisino.

S: "Forse hai ragione, ma io voglio diventare più forte per loro. Voglio migliorarmi, ma c'è come qualcosa che me lo vieta"

T/n: "Koushi, l'unico a vietarsi questo sei proprio tu. Tu puoi continuare a migliorarti benissimo senza essere titolare. Se mai un giorno avessere bisogno di te in una partita importante tu ti devi far vedere pronto.
Loro si fidano di te, devi imparare a fidarti di te stesso"

Colpito dal mio discorso si alzò pieno di forze, e tendendomi la mano mi prese in un abbraccio.
Rimanemmo così a lungo, fino a quando lui si staccò e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.
Non so perché, ma non ne fui sorpresa. Ricambiai il bacio e mi rifugiai nuovamente tra le sue braccia.
Tra un sospiro e l'altro lo sentí dire:

S: "Sapevo che la mia ragazza mi avrebbe tirato su di morale..."

Rimasi gelata sul posto sentendolo pronunciare queste tre parole.
Lui lo percepí e con un tono di voce spaventato mi chiese:

S: "Sempre se a te va bene essere la mia ragazza?"

Lo guardai negli occhi e avvicinandomi alle sue labbra sussurrai un:

T/n: "Mi va più che bene"

Per poi dare inizio a un lungo ed energico bacio.

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🍁Spazio me🍁
Devo dire che questa storia mi piace abbastanza.
Non so, ma ci voleva un po' di fluff in questo periodo.
Scusatemi per questo ritardo, ma diciamo che tra il rientro dalle vacanze, l'inizio ormai alle porte della scuola, vari vaccini, non sono riuscita a ritagliarmi del tempo per me.
Spero tanto che la scuola mi lasci un po' di spazio, anche perché non voglio per nessuna ragione tornare ai livelli dello scorso anno.
Speriamo quest'anno sia buono per tutti voi. Un bacio.
Bye<3
La prossima sarà una daichixreader fluff.

EleKozume
12 Settembre 2021