4. Memento Mori
Alzo la testa,
cerco l'energia che mi serve per affrontare un'altra giornata,
Fuori c'è la tempesta,
Mi aspetta un'altra giornata grigia triste quanto incasinata,
Dio benedica il caffè,
Peccato che l'ho finito ieri mattina senza comprare un altro pacco,
Ieri sono tornato alle tre,
Senza bere caffè misa che finirò per cadere sulla scrivania stanco,
Quindi scendo giù,
Grazie a Dio sotto c'ho il negozietto 24 su 24,
Sento che non ce la faccio più,
Penso che in questo periodo avrei proprio bisogno di un distacco.
Entro dentro di fretta,
Un silenzio tombale vi pervade ma è normale vista l'ora,
Ripenso alla mia vita infetta,
Mentre mi avvicino allo scaffale del caffè vedo una sora,
La stanchezza inizia a danneggiarmi,
Chiudo gli occhi e li riapro velocemente ma non c'è nessuno,
Sento dei passi dietro e decido di girarmi,
Ma tutto si blocca e finisco dentro una selva oscura a gambe incrociate seduto.
***
Non vedo nulla cazzo,
Tutto è così buio come se io fossi diventato cieco all'istante,
Nessuna luce nessun palazzo,
Lontano dallo smog, lontano dalla città e da qualsiasi losco abitante,
Non vedo nemmeno me stesso,
Inizio subito a preoccuparmi e tento di muovermi ma sono intrappolato,
Io che pensavo che prima fossi perso,
Ma a quanto pare essere veramente persi vuol dire tutt'altro.
Non riesco a leggere nemmeno i miei pensieri,
Non c'è cosa peggiore che ritrovarsi a mani legate da una fune invisibile,
Adesso so cosa provavano i guerrieri,
Quando stavano per andare in una guerra con una fine facilmente prevedibile.
Luce bianca che mi acceca
Mi risveglio dal nulla steso sul pavimento in una pozza di sangue ,
Un buco nel petto che mi stecca
Subito dopo sento il bruciore del proiettile che mi infrange,
Il terrore mi incatena,
Mentre un volto coperto si staglia nel mio campo visivo,
Tiene in una mano una candela,
Con l'altra stringe la pistola mentre mi fissa aspettando prima di darmi il colpo decisivo.
Sento urla dalla cassa,
Annegando nel mio stesso sangue inizio a perdere coscienza,
La vista è sfuocata e scarsa,
Cosa ho fatto di male per meritare tale fine in perfetta sapienza?
Perdo sangue cazzo ho un buco nel petto,
All'improvviso mi ritrovo ancora dentro quel maledetto bosco,
Inizio a vedere un traghetto,
Guardandolo meglio e studiandolo quasi lo riconosco,
Mi preparo ad accettare la mia fine,
Finalmente riesco ad alzarmi e a vedere meglio di prima,
Sono arrivato quasi al confine,
Qui la vita e la morte sono divise da un lago e qualche rima,
Vedo Caronte arrivare,
A bordo del suo traghetto pieno di dolore e rimpianti,
Con la mano mi dice di aspettare,
All'improvviso mi sveglio sul pavimento avvertendo luce dei la lampeggianti,
Un medico stacca il defibrillatore,
L'altro controlla il mio battito cardiaco e la mia pressione,
Giro la testa e vedo il rapinatore,
Dentro un sacchetto mentre tirano su la cerniera coprendo il suo volto privo di alcuna emozione,
Vedo la barella è vicina,
Mi caricano su con attenzione poi mi portano dall'ambulanza,
Lascio il negozietto dopo la rapina,
I poliziotti stanno investigando sull'accaduto mentre fuori c'è l'adunanza.
Non lo so cosa ho di così speciale,
Forse è stato il mio angelo custode,
Potevo restare su quel pavimento e sanguinare,
Eppure sono vivo grazie alla sorte,
Grazie a Dio posso vedere adesso
Le pareti dell'ambulanza e i medici che ho addosso,
5 minuti fa ero ancora steso,
Ora invece sono sano e salvo sto vivendo un vero paradosso.
Memento mori. Carpe Diem.
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