1. Polvere | Σκόνη

Sono nato dalla polvere, per questo sono grato alla terra,
Sono figlio della madre natura colpevole del mio destino effetto serra,
Sempre in dubbio e sempre triste, mi chiedo cosa ho di sbagliato,
Da piccolo sfogliavo quelle riviste, leggevo per sentirmi meno abbandonato,
Da un padre incosciente, ho pianto lacrime sangue sul mio cuscino,
A 10 anni ero già adolescente, sempre in conflitto con il mio angiolino,
E scusami madre se ti ho sempre risposto male,
Ma sono cresciuto incazzato e solo in mezzo al freddo abissale,
Sono io il figlio Caos, basta solo un mio srocchiar di dita
E la vendetta sarà la mia arma quando per voi sarà finita,
Ricordatevi sempre quando vedrete quella polvere chi sono io,
Quanta polvere che ho preso in faccia prima di cadere nel oblio
Adesso guardami rinascere dalla cenere, no, non sono Gesù Cristo,
Ma ho imparato che perde solo chi preferisce a tacere per questo io insisto.

* * *

Quando chiudo gli occhi vedo tante maschere ma pochi volti
Qua è tutta scena e resta in piedi solo chi ha meno ricordi,
Meno morti sulla coscienza, meno tradimenti incisi sulla fedina,
Quello che soffre di più è quello che ama la sapienza non chi nasconde una nocciolina,
Finti sapientoni giocano in trasferta, perdono sul contropiede con la verità,
La vita ha l'aria di una prostituta inesperta, ma sorprende sempre con le sue abilità.

* * *

I miei sogni diventati polvere aspirati poi dalla gente cattiva,
Queste aspirapolveri con sguardi da vipere hanno l'aria abusiva,
I miei sogni riposano 3 metri sotto terra dentro una barra,
Con sopra una lapide dalla scritta "RIP" accompagnata dalla solita poesia amara,
E quanto è monotona questa vita che si basa sui soldi e il lavoro?
Quanto sarebbe bello capire che la natura è il nostro vero tesoro,
Ogni volta che cado a terra, sorrido sempre al suolo,
In fondo sono fatto di polvere, ed è come abbracciare mamma senza dover assumermi un ruolo.

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