~2~ Aʟᴄᴏʟ ~2~

Un'altra giornata, un'altra notte da solo.

Blight alzò la bottiglia di whisky verso il cielo, sorridendo, per poi berne qualche sorso.

Si appoggiò alla ringhiera del tetto di un edificio qualsiasi, sulla quale era riuscito a salire.

Durante il giorno, andava in giro per la città a cercare cibo e, soprattutto, alcol, entrando e rubando in locali o supermercati.

Per fortuna aveva qualcuno che lo aiutava: Lust Swan. Quest'ultimo lavorava nel Russian Roulette, uno strip club nei meandri della città di Chicago, certe volte aiutava Blight a prendersi una pausa dalla fuga.

Blight aveva passato solo due anni di quiete, quelli subito dopo l'incendio.

Nell'ultimo anno, invece, Ink Paint aveva messo una taglia di un milione di dollari sulla sua testa.

Persino alcuni complici che avevano sempre aiutato la sua famiglia, l'avrebbero tradito se non fosse stato abbastanza veloce a far perdere le sue tracce.

Si fidava solo di Lust.

Anche se preferiva non andare da lui molto spesso, per paura di metterlo in pericolo.

Aveva pensato molte volte di farla finita.

Aveva perso tutto.

La sua casa, la sua famiglia...

...Il suo amato...

I ricordi di quel giorno tornavano solamente quando era sobrio. Ecco perchè beveva sempre.

Era orribile per lui ricordare le ultime frasi che gli avevano detto.

Lui non si trovava nella casa.

Era andato ad un locale, una finta edicola, per prendere 5 biglietti e 5 carte d'identità e passaporti falsi per un viaggio di sola andata verso le Hawaii.

Dopo anni si erano finalmente messi d'accordo sul luogo dove passare i prossimi anni, lontani da una città che ormai li conosceva troppo bene.

Blight e SwapFell avevano scelto la destinazione.

Blight gli aveva fatto la proposta di matrimonio da poco e avevano deciso di sposarsi proprio lì.

Ci voleva poco tempo, un'ora andata e ritorno per sorpassare tutta la città sino a quell'edicola, per prendere il necessario e poi andare all'aeroporto per l'aereo che sarebbe partito l'ora dopo.

Non era andato da solo. Lust e Zeffer erano andati con lui.

Quando tornarono, la casa era già in fiamme.

Non ricordava i dettagli.

Erano confusi e sfocati nella sua mente.

C'era una folla, pensava.

Quindi era passato dal retro.

Ricordava... che Lust gli diceva di non entrare, ma lui non lo ascoltò, troppo scosso, e troppo impaurito per quella verità che aveva davanti agli occhi.

Era entrato in quella casa.

E ne era uscito per miracolo.

Piangendo.

Accasciandosi al suolo e guardando la casa esplodere per il fuoco. Pensava che qualcuno avesse lasciato acceso il gas.

Non pensava fossero stati la Mob, loro non cucinavano mai.

Pensava che fosse stato qualcun altro.

Ma forse voleva solo dare la colpa a qualcuno per ciò che era successo alla sua famiglia.

Forse era stato veramente "solo un incidente", come aveva detto la polizia.

Questi erano gli unici ricordi che aveva, forse i dettagli erano troppo dolorosi per essere ricordati.

Bastavano quelli a farlo sentire in colpa e a distruggerlo dall'interno.

Aveva preso solo cinque cose dalla casa, o almeno così pensava, dato che non se ne ricordava.

La sciarpa di SwapFell, un po' strappata e bruciacchiata, il coltello di Dust, una parte della catena giallastra che Fell indossava attaccata ai pantaloni e l'orologio di Horror, anche se era rotto e non funzionava.

Queste quattro cose le indossava sempre, insieme alla sua giacca di pelle rovinata bianca, la maglietta nera, i jeans neri strappati e gli stivali neri. Nonchè gli unici vestiti che aveva e che lavava una volta alla settimana.

Il quinto oggetto che era riuscito a salvare era una foto. Una foto di tutti e cinque.

Non ricordava in che occasione l'avevano scattata. Forse era stato Fell a insistere a farne una.

La teneva stretta a sè, nella tasca interna sinistra della sua giacca. Accanto al cuore.

Non era mai stato sentimentale prima dell'incendio.

Quella foto non significava niente per lui. Era semplicemente una foto scattata in un momento di noia.

Ora invece era tra gli ultimi ricordi materiali che aveva di loro.

Era diventata il suo più grande tesoro. E forse anche il suo unico.

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