Capitolo 8
Maki
"Gray?!"
Cerco di sussurrare.
Le sue labbra sono attaccate alle mie.
Ero convinta che gli piacesse Juvia...magari si è ricordato di quando eravamo piccoli.
Nel nostro bacio leggo una rabbia da parte sua,ma per cosa?
Il ragazzo non si accorge di starmi baciando,forse.
Vedo i suoi occhi chiusi e le sue sopracciglia corrugate.
Mi lascio andare e anche io chiudo gli occhi.
Il ragazzo di cui sono sempre stata innamorata mi sta baciando.
Appena si stacca da me,noto le sue labbra leggermente arrossate e mi scappa un sorriso.
"Scusa. Sei molto carina-" dice in un tono quasi...forzato.
Quando torniamo alla gilda vediamo Juvia ridere e scherzare con un ragazzo e a Gray si irrigidiscono i muscoli e si serra la mascella.
"Vieni un attimo perfavore."
Dice duro guardandomi.
Annuisco e inizio a seguirlo.
Mi porta dietro ad una porta,lasciandola socchiusa e mi bacia,una seconda volta,con più rabbia.
Ah,non mi bacia perché gli piaccio,ma per sfogare la sua rabbia.
Una parte della mia mentalità masochista però è convinta che io gli piaccia.
Dannata me.
Appena usciamo dalla stanza lui cerca qualcosa,probabilmente lo sguardo di Juvia per vedere se ci ha visti.
"Io devo andare."
Dico delusa guardando per terra,iniziando a camminare per arrivare dal vecchio.
"Ok."
Dice semplicemente,probabilmente non glie ne importa nulla.
"Hai un lavoro per me? Magari da fare da sola?"
Specifico nella mia richiesta.
"Scusa,ma il tuo aiuto era necessario Maki. Certo ne ho uno per te. Dev'essere semplice,no?"
Mi da un volantino.
Leggo la prima riga
"Devo partire? Perché è così lontano?"
Chiedo quasi in un sussulto.
"Hai letto ciò che c'è scritto?"
Per la prima volta lo vedo alzare le sopracciglia mostrandomi entrambi i suoi occhi.
"Si,perché? Cosa c'è di strano?"
Il vecchio sorride,nascondendo di nuovo i suoi occhi con i sopracciglioni bianchi.
"Chiedi a Gray,Natsu,Lucy,Elsa,Juvia o qualsiasi altra persona in questa gilda di leggerlo."
Lo guardo stranita.
"Ok,va bene."
Mi incammino verso la mia amica,seduta a parlare con Natsu.
Appena la sto per raggiungere inizia ad urlare contro Natsu e ad arrossire.
Certo che Natsu l'ha proprio conquistata...
"Lucy,mi fai un favore?"
La interrompo.
"Certo."
Dice guardandomi stupita.
"Mi leggi questo volantino? Sai non so se vedo bene..."
Lucy corruga la fronte.
"Ok...passa."
Allunga la mano,non convinta,per afferrare il volantino.
Mi guarda.
"È uno scherzo?"
"No,perché? Non leggi?"
Chiedo molto stranita.
"No,Non c'è scritto nulla di leggibile sono solo macchie!"
Inizia a scaldarsi indicando il volantino.
Stare con Natsu le fa male.
"Dai a me."
Interviene il ragazzo.
"Ma sei sicura che ci sia scritto qualcosa?"
Inizia a ribollirmi il sangue nelle vene.
"Se ve lo chiedo vuol dire che c'è scritto qualcosa! Razza di rimbecilliti come fate a non leggere niente?!"
Le mani iniziano a formare del fuoco blu.
"Non ti scaldare,non riusciamo a leggere nulla!"
Cerca di calmarmi il maschio.
"Fa' vedere."
Dice Cana prendendo il foglio.
"Ma li stai prendendo in giro? Ha ragione Natsu non c'è scritto nulla ma Lucy sbaglia non sono macchie,sono forme geometriche."
Le due iniziano una polemica su cosa fosse disegnato su quel volantino.
Molti altri volevano vedere quel volantino,ma Natsu riesce a prenderlo.
"ADESSO BASTA! FINITELA. Maki,tu vedi scritte delle parole?"
Annuisco con la testa.
"Allora ci sarà scritto qualcosa. Tu traducilo e vedi di cosa si tratta."
"Non ho bisogno di tradurlo,è scritto nella nostra lingua. So perfettamente cosa c'è scritto qua sopra!"
Guardo male gli altri. Come fanno a non vedere che c'è scritto- ecco perché il vecchio mi ha guardata con i suoi occhi chiedendomi se riuscivo a leggere.
In questo momento mi sento stupida e calmo la rabbia che mi è salita troppo facilmente.
Qualcosa dai due maschi di casa la dovevo pur prendere,no?
"Devo partire. Ciao ragazzi."
Dico semplicemente senza dare spiegazioni.
"Dove vai?"
Chiede la scarlatta.
"In un posto lontano."
"Per fare cosa?"
Chiede Cana.
"Una missione."
"Ma lontano quanto?"
Chiede Lucy.
"Molto,ci vorranno giorni di viaggio."
Sbuffo al pensiero.
Io odio tutti i veicoli.
"Dove?"
Chiede Natsu.
"Giappone."
Dico semplicemente lasciandoli di stucco.
Continuo a camminare fino a raggiungere l'uscita.
Lo sguardo di tutti addosso mi fa un bruttissimo effetto e il fatto di sapere che verrò criticata è ancora peggio.
Cammino sul muretto in pietra stando attenta a non cadere nel fiume.
Guardo quei pochi passano con le loro piccole navi che navigano tranquilli.
Qualche soffio di vento mi sposta i capelli e non c'è sensazione migliore. Solo una cosa mi fa cadere nel lago.
In quel viaggio sarò da sola.
In quel viaggio l'unica voce che sentirò sarà la mia,l'unica persona con cui combatterò sarà me stessa,l'unica persona che mi accoglierà quando arriverò a casa sarò sempre solo io.
Non avrò contatti con nessuno,sino lontanissima da tutti e tutto è ho problemi nel relazionarmi con le persone.
Perfetto direi.
Prima di cadere nel lago due braccia mi afferrano.
Quelle braccia muscolose e calde le riconoscerei tra mille.
"Perché da sola se hai la fobia,dannazione?!"
Mi urla contro la voce strozzata che mi è stata vicina per quasi tutta la mia vita,la voce di Lucy.
"Ha la fobia di stare da sola?"
"Ha la fobia di essere sola e di essere dimenticata."
Corregge e precisa la mia biondina preferita.
"Cavolo,questo le impedisce molte cose allora...Come ha fatto tutto questo tempo?"
Il ragazzo segue un filo logico molto acuto,mi sorprende.
"C'ero io ogni volta che tornavo a casa e sapeva di non essere sola. Ci sono sempre stata io."
Sento il suo tono di voce instabile,come se avesse un rimpianto o come se fosse pentita.
Vorrei accarezzare la guancia e dirle che va tutto bene,ma sono svenuta come un'idiota per colpa di una fobia rarissima che rende invivibile la vita di chi la ha e dei suoi amici.
"Stai tranquilla,non è nulla di grave,Lucy."
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