Capitolo 15
Maki
Ero andata a fare una passeggiata al chiaro della luna.
Dormire non è una delle cose che amo fare.
Nella passeggiata i raggi biancastri della luna mi schiarivano la pelle.
Guardai il foulard al mio polso sinistro. Quel colore sembrava così chiaro con il riflesso.
Vado verso un parco dove andavo da piccola e non era cambiato per nulla,mi siedo sulle ginocchia nel messo per guardare le stelle.
Con la mano creo due piccole fiammelle di un colore biancastro.
Inizio a farle volteggiare come per rincorrersi.
Amo giocare con le formine che creano con il mio fuoco.
Quelle due fiammelle sarebbero dovute stare ferme nel cielo a rappresentare i miei genitori e la terza stella da creare,la più grande che rappresentava Igneel,ma la mia testa aveva deciso di fare altro e di creare due fiammelle che si rincorressero.
"Cosa ci fai qui?"
Chiede una voce maschile.
"Mistgun."
Chiamo il suo nome.
"Esatto. Tu chi sei?"
"Maki. Una maga inutile di Fairy Tail."
"Nessun mago è inutile,neanche il più scarso."
Inizio a ridere.
"Sei proprio come dicono."
"Perché? Cosa dicono di me?"
"Che sei timido,misterioso,enigmatico e saggio."
"Saggio? Ma si drogano?"
Inizio a ridere di gusto,senza fermare le fiammelle.
"Quindi sei misterioso,enigmatico e timido?"
"Beh,misterioso solo perché pochi hanno visto la mia faccia quindi deduco di si. Per il resto...Non so."
Gli faccio un cenno con il capo di venire a sedersi con me sul prato.
"Conosci qualche costellazione?"
Lui scoppia a ridere.
"Sono seria..."
"Ma davvero? Vedi una persona,coperta in volto che può sembrare sospetta di cui quasi nessuno conosce l'identità e tu gli chiedi delle costellazioni?"
Continua a ridere.
"Si,quelli che sanno la tua identità sono vivi,no?"
Scherzo io.
"Non saprei."
Cerca di fare una voce inquietante ma riesce solo a ottenere una mia risata che si unisce alla sua.
"Perché nascondi la tua faccia? Sei un mostro di qualche regione strana?"
Scherzo incalzando il discorso dopo un po'.
"C'è una ragazza che se mi vedrebbe soffrirebbe solo. Preferisco essere giudicato che farla soffrire ancora."
Proprio come Grey,vero Maki?
Lo guardo ammirandolo e ignorando la mia coscienza.
"Quindi non vuoi farla soffrire,eh."
Sorrido contenta.
Adesso so che qualche ragazzo per bene esiste ancora.
"Tu sei strana."
Mi giro verso di lui e lo guardo.
"Meglio,no?"
"Ecco appunto."
Inizia a ridere.
"Gli altri mi avrebbero subito chiesto chi e mi avrebbero chiesto il perché fossero strani,ma tu no. Diciamo che gli altri con me non ci avrebbero proprio parlato."
Ridacchia.
"Beh,essere strani vuol dire essere diversi. Essere diversi vuol dire non essere stati corrotti dal pensiero altrui."
Continuo a giocare con le fiammelle.
"Prendila!"
Dico passsandogliene una delle due.
"Come?"
"Hai tanti bastoni...serviranno a qualcosa no?"
Lui mi guarda sconvolto e ride.
Penso anche io e capisco il doppio senso ridendo con lui.
Prende un bastone piccolo e manovra la fiammella.
"È rilassante."
Dice
"Già. Anche tu sei strano."
"Oh,lo prendo per un complimento."
Mi sorride.
"Stai parlando con un'assassina."
Continuo tranquilla.
"Cosa? Stai scherzando,non ti ci vedo."
Continua a giocherellare con la fiamma,più velocemente.
"Invece no. Ho ucciso Juvia."
Lo guardo fermando la mia fiammella.
"Proprio oggi."
Mi guarda negli occhi,un po' intimorito.
"Secondo me non l'hai uccisa."
"Invece si. Ero gelosa di lei e casualmente non l'ho difesa da un attacco."
Dico con tono monocorde fissandolo.
Non riesco a metterlo a disagio.
"Ti piace Fullbuster?"
Chiede.
"Non ci sei cascato? Peccato,era convincente. Se parli con il ragazzo in questione di dice proprio quello che ti ho appena detto."
Mi rigiro tornando a giocare con la fiamma.
"Comunque no. Non mi piace. Purtropo me ne sono innamorata,come tu di quella ragazza."
"Elsa. Il suo nome è Elsa."
Anche lui guarda il cielo scuro pieno di stelle.
"Elsa Scarlett. Ci hai perso la testa,eh."
"Già. Sono un idiota a nascondermi."
"No,hai i tuoi motivi. Se il parere degli altri conta così tanto,beh a nessuno andrà mai bene qualsiasi cosa tu faccia. Tanto ne vale e fai quello che vuoi."
"Dici così,ma allora perché sei qua?"
Lo guardo stranita.
"Dici di fare quello che vuoi,che alla gente non andrà mai bene nulla ma a te distrugge questo. Vorresti piacere a tutti. Sbaglio?"
"Si. Io ho sempre fatto quello che volevo."
Le sue parole mi colpiscono.
"Ah si? Allora perché alla gilda ti conoscono solo Natsu,Gray,Lucy,Elsa,Happy e Juvia? Perché sei stata tutti questi anni via dalla gilda? Perché ora non sei a ridere con Gray?"
Mi scappa una risata malinconica.
"Hanno proprio ragione su di te."
Mi alzo.
Mi segue con il suo sguardo.
"Non vado via."
Mi corico a pancia in su per vedere meglio le stelle.
"Capisci tutto da poche cose. Bravo Mistgun. O meglio,Gerard."
Mi guarda confuso.
"Elsa parla sempre di Gerard,io sono brava nella logica ma in questo caso anche il più stupido degli adolescenti lo avrebbe capito."
"Elsa...parla di me?"
"Si,tantissimo. Io non sto in gruppo con loro ma Lucy mi raccontava spesso di questo Gerard,ovvero tu. Dice che l'hai salvata."
"Io l'ho ferita..."
"Secondo lei no. Sai,noi ragazze abbiamo questa brutta abitudine di preferire il ragazzo che amiamo a tutto,anche a costo di soffrire più e più volte."
"I tuoi occhi brillano."
Mi dice,li batto più velocemente.
"Io stessa farei di tutto per Gray."
"Voi ragazze siete ingenue."
Sbuffa lui.
"E voi al posto di farci soffrire,dovreste proteggerci. Tu dovresti andare da Elsa e dirle che la ami. Non mi va di sentire i tuoi rimpianti in futuro."
Sta per rispondere qualcosa.
"Non è mai tardi."
Lo precedo.
Lui tace e guarda una stella fissa.
"Se quella stella che fissi ti collega a lei,fallo. Vai da lei. Lei ti ama tanto."
Lui mi guarda sorridendo.
Poi si corica accanto a me.
"Che belle le stelle" esclama.
"Si,palle infuocate che rendono il buio meno scuro e spaventoso."
Spengo la fiammella bianca.
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