- 𝒮𝓅𝒾𝓇𝒾𝓉 𝒮𝓊𝓇𝓋𝒾𝓋𝑜𝓇 -
EROE
Nome:
Lyon
Cognome:
Endhort
Età:
18 anni
Di quale delle tre Regioni fa parte:
Phaeris
Aspetto:
Lyon è senza dubbio un ragazzo particolare, ma spesso la sua figura svanisce tra le tante vaganti per Phaeris. Sarà per i suoi abiti consumati? Oppure per le sue mani ricoperte da piccole cicatrici? L'unica cosa che lui ritiene decente di se stesso è il suo berretto, e forse è per questo che non se ne separa mai. Beh, se lo togliesse i suoi capelli sarebbero un cespuglio di grovigli, ma quello è decisamente il meno. La sua capigliatura, per quel che fuoriesce dal cappello, è mossa e scompigliata, ed è di un bel marroncino chiaro. Se li taglia da solo con un coltellino, perciò è bene apprezzare lo sforzo. Il suo volto è ovale, il suo naso è a patata e la sua pelle è rosea, ricoperta un po' qua e un po' là da un pizzico di lentiggini. Gli occhi, invece, sono di un marrone molto scuro e intenso, con sfumature brillanti che gli donano uno sguardo molto profondo.
Carattere:
Lyon è un ragazzo che a primo impatto tende a isolarsi, osservando guardingo ciò che lo circonda, come si aspettasse che da un momento all'altro possa succedere il peggio. Inizialmente si guardarebbe intorno con un cipiglio sul muso, inclinando la testa o portandosi una mano dietro la nuca nel caso in cui qualcosa attraesse la sua attenzione. Un tratto caratteristico di Lyon è sicuramente la sua bravura nel tiro con l'arco, che gli è stato insegnato fin da quando era solo un bambino. L'arco e le frecce che utilizza attualmente se li è costruiti lui rovistando tra oggetti abbandonati e, sul malgrado, rubacchiando un paio di cosette da qualche benestante. La sua mira, con il passare degli anni, è diventata semplicemente ottima. L'arco gli serve per cacciare le lepri, i daini, i cinghiali, gli uccelli o qualsiasi altro animale selvatico si possa trovare nella sua regione, e per generazioni è sempre stata la caccia a far sopravvivere economicamente la sua intera famiglia. Saper usare l'arco, tra l'altro, gli ha conferito anche un discreto occhio d'osservatore. Con il passare del tempo ha imparato a cogliere le incertezze nel viso della gente, e ciò gli ha permesso di individuare chi cerca o meno di ingannarlo, specialmente quando sta per cedere qualche leprotto e deve trattare sul prezzo di vendita. Nonostante non sia del tutto restio a dire anche lui qualche piccola bugia, i bugiardi pantentati solitamente gli danno il voltastomaco. Se qualcuno sta mentendo o sta giocando con i sentimenti altrui, in sostanza, il suo sesto senso lo saprà. Certe volte, però, chiude un occhio, specie quando vede qualcuno in difficoltà. Dopotutto anche lui ha un cuore, e vale la pena usarlo. Quando vuole e quando ce n'è bisogno sa dimostrarsi davvero amichevole e premuroso, talvolta anche dolcemente comico! A discapito del primo impatto Lyon sa dimostrarsi- quando vuole e soprattutto con chi vuole -un ragazzo buono come il pane, e a constatarlo c'è il suo impegno nel puntare sempre a non seguire pregiudizi e a non aggrapparsi mai alle varie dicerie che spopolano in tutta Zaaroth. Se qualcuno dei suoi compagni avesse bisogno di conforto, perciò, Lyon non esiterebbe nell'ascoltare i pensieri di quella persona e dargli tutto il suo appoggio, anche se alla fine potrebbe uscirsene con una frasetta che potrebbe far ridere, ma far anche riflettere. (Meme mood) Lyon è, però, uno che si fa prendere molto dalle situazioni, e quando si accorge che il contesto potrebbe essere pericoloso tende a tentennare. Se si ritrovasse in qualcosa che ha a che fare con i lettori, in particolare, la sua determinazione vacillerebbe. Di loro ha una paura boia, ma non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura. Si vergogna un sacco di questa debolezza, e non fa altro che pensare a un modo per diventare più coraggioso. Il problema, però, è che Lyon pensa troppo, e il tempo per giungere a una giusta conclusione non ce l'ha. È troppo cauto, troppo prudente, troppo poco avventato. Sa che ogni persona dovrebbe avere almeno un po' di sfrontatezza, un po' di pazzia: lui vorrebbe essere più istintivo, ma non ci riesce. Sta cercando di imparare ma, per ora, non ha funzionato assolutamente nulla. Ed è per questo che nel profondo lui si considera solo un codardo, un povero illuso che si traveste da eroe per dare un senso alla propria vita. Sotto sotto pensa che stare assieme ai suoi nuovi compagni potrebbe aiutarlo a migliorare, o almeno ci spera tanto.
Storia:
Nato tra l'omertà e l'indolenza di Phaeris, Lyon possiede così tanti fratelli e sorelle da non poterli nè contare nè riconoscere. Suo padre pare essere un lettore che ama spassarsela alla grande, e sua madre è stata solo una delle tante prede che ha violentato e abbandonato. Non ha mai, dunque, potuto godere dell'affetto di un padre, ma ciò non ha scaturito alcun problema per lui. L'unica cosa che rimpiange è avere nelle sue vene il sangue di uno di quegli sporchi assassini. Sua madre gli ha insegnato tutto ciò che sa: dal lavare i piatti al stendere i panni, dalla lettura alla scrittura, dal riconoscere le costellazioni al tiro con l'arco. Lei era originaria di Etzen, era la figlia di un lettore, ma la sua famiglia venne assalita da debiti e fu costretta a "rifugiarsi" nella regione più povera e ostile di tutta Zaaroth. Lyon non è mai stato a Etzen, nè a Vanhial, ma sua madre gliene ha parlato così tanto che ormai forse sa più lui che un libro di storia. La passione per il tiro con l'arco giunse ai suoi sette anni, quando si esercitava nel piccolo giardinetto di casa, utilizzando cuscini bucati come bersagli. Sua madre è sempre stata l'unica persona importante per lui e lo è tutt'ora. Mentre va a caccia, e delle volte ci resta per giorni, la vede spesso andare in casa dei vicini, e pare si diverta molto a sparlare con loro del più e del meno, forse anche troppo! Dunque non c'è molto da dire sulla vita di Lyon: l'unico contesto fuori dalle righe pare essere proprio il suo incontro con Revlis.
Orientamento sessuale:
Pansessuale
⚠️ATTENZIONE: Chi è più sensibile magari salti la prossima parte- NON FATE I BIMBI CATTIVI, SALTATELA.
Come sarebbe dovuto morire:
Una sera, mentre stava per rincasare con un bel bottino, Lyon vide una manciata di seguaci dei lettori importunare verbalmente una donna e la sua bambina. Gli venne spontaneo pensare a quanto quella madre possa essere stata sconsiderata e imprudente: a Phaeris si rischia già di giorno, figurarsi la notte. E la crudeltà di quelle terre, nonostante ci fosse nato e le conoscesse meglio di chiunque altro, continuava a gelargli il sangue. Guardò l'una, l'altra e poi loro. Per un attimo esitò, insicuro se fosse meglio intervenire o non immischiarsi, ma nel giro di qualche secondo la bambina venne presa per i capelli e la donna finì scaraventata per terra. Senza pensarci un minuto di più, afferrò l'arco e scoccò una freccia nella mano di colui che aveva immobilizzato la più piccola, permettendole di liberarsi e correre verso di lui. La madre si mise a gridare, e mentre uno di loro strappò le sue vesta sgualcite e iniziò a possederla, gli altri quattro si accanirono su Lyon, sfoderando lame e armi di ogni genere. Prima che uno di loro lo prendesse per il collo, il ragazzo riuscì per miracolo a scoccare un'ultima freccia, che si conficcò dritta in un'occhio di uno dei seguaci. Questo urlò, accasciandosi sulle ginocchia e stringendo la freccia con entrambe le mani, mentre un fiotto di sangue gli scivolava dall'occhio alla guancia e dal mento ricadeva a terra. Due dei barbari, nel frattempo, riacciuffarono la bambina, e subito dopo l'ultimo di loro sguainò un machete e trapassò furioso il petto di Lyon. Quest'ultimo non ebbe nemmeno il tempo di urlare o battere ciglia: in un attimo una ventata impetuosa innalzò a mezz'aria tutti i seguaci e madre compresa, che ne rimasero allibiti. L'aria era così densa e potente che Lyon dovette tenersi al terreno sottostante, chiudendo gli occhi e immaginando di trovarsi in uno stupido incubo. Dopo qualche istante, la corrente iniziò a scaraventare i malcapitati più e più volte su e giù contro il terreno, spaccando loro le ossa fino a ucciderli tutti uno dopo l'altro. Lyon non si rese conto nè del sangue, nè di essere indenne e nè della bambina che stava scappando: davanti a lui, a un palmo del suo naso, quello che sembrava essere un gufo lo osservava curioso.
Quando, qualche tempo dopo, Lyon chiese a Revlis il perché quella sera avesse ucciso anche la madre, la risposta fu piuttosto semplice: se si trovava in compagnia di tali persone, quel giorno, era per vendere sua figlia.
Cosa pensa-
-del suo Grande Spirito: Chiamarlo "grande" spirito è un eufemismo! Nel caso di Lyon e Revlis, infatti, sarebbe meglio chiamarlo "piccolo" spirito, ma tralasciamo... Non riesce ancora a capire perché abbia scelto lui, andiamo, chi mai vorrebbe legarsi a un dannato fifone come lui? Pensa che Revlis si sia avvicinato a lui solo per la sua bravura con l'arco, ma in realtà non fa altro che chiedersi il perché lo abbia salvato. Ha provato a chiederglielo, ma la risposta del suo fidatissimo socio è sempre la stessa: "Tu sei tu, è per questo che l'ho fatto!"
-dei Lettori:
Ha paura di loro. Non sa esattamente da cosa è scaturito il suo terrore verso quelle serpi, come le chiamerebbe lui, ma ne è davvero spaventato. Crede siano capaci di qualsiasi cosa e pensa che nessuno di loro sarebbe mai in grado di "cambiare" schieramento senza avere qualche losco piano che gli passa per la testa. Una persona che decide tutt'a un tratto di allearsi con i propri nemici secondo lui è un'incoerente, o semplicemente pensa di essere così furbo da fare il doppio gioco. Non si fiderebbe mai davvero del tutto di uno di loro, nemmeno se si rivelasse la persona più dolce e buona al mondo. Detesta i lettori con tutto se stesso, e soprattutto detesta l'effetto che hanno su di lui.
-dei suoi compagni:
Il dover viaggiare con delle nuove conoscenze lo farebbe stare parecchio sull'attenti, ma sotto sotto lo intrigherebbe. Un'avventura di quelle belle toste forse è proprio ciò che gli servirebbe, e cos'è un'avventura senza dei compagni di squadra? Spera solo che non si accorgino troppo presto di avere accanto un vigliacco...
Disponibile ad una relazione?
Sì dai, è disponibile- CREDO-
NEL SENSO CHE SE NESSUNO LO VUOLE
STARÀ DA SOLO E VABBUÒ
Se sì, come si comporterebbe? Se dovesse innamorarsi, Lyon inizierebbe a cercare inconsapevolmente la compagnia e lo sguardo della persona amata, non realizzando subito i propri sentimenti. Gli ci vorrebbe, infatti, un po' di tempo per capire appieno ciò che prova per quella persona. Si ritroverebbe a pensare alla sua cotta soprattutto di notte, e solo alla fine capirebbe di essere perdutamente innamorato di lei. In una relazione Lyon sarebbe sicuramente dolce e protettivo, e passo dopo passo potrebbe anche riuscire a esprimere con la sua/il suo partner tutte le sue insicurezza, desiderando che lei/lui faccia altrettanto.
Sarebbe disposto anche ad abbandonare la guerra e il suo Spirito per legarsi alla persona amata e vivere lontano da tutto e tutti?
L'idea di abbandonare la guerra è qualcosa gli barlumerebbe nella testa fin dal principio, e riguardo a ciò si sentirebbe anche piuttosto combattuto. Insomma, perché rischiare? Tuttavia, si è promesso di non tirarsi indietro, perciò i suoi pensieri non potrebbero far a meno di brancolare tra l'una e l'altra opzione. Abbandonare Revlis, però... No. No, anche se ci penserebbe sul serio, alla fine non riuscirebbe mai ad allontanarsi da lei.
Sceglierebbe mai, per qualsiasi motivo, di schierarsi con il nemico?
No, questo assolutamente no, ciò andrebbe contro ogni suo principio. Che sia amore, fiducia o morte, Lyon resterà sui suoi passi a tutti i costi. L'unico sfondo in cui potrebbe tentennare sarebbe nel caso in cui Revlis decidesse a tutti i costi di cambiare schieramento: solo e soltanto in un contesto del genere potrebbe allearsi dalla parte opposta.
Come reagirà quando scoprirà che lui non è altro che la reincarnazione di uno degli Eroi?
Ah. Lui... Un... Eroe? Ah.
La prima cosa che penserebbe è che sia uno scherzo: uno stupido, stupidissimo scherzo. D'accordo ragazzi, grandi, ci è proprio cascato, è stato divertente, ma non è possibile. Non è possibile! Andiamo, lui, Lyon Endhort, la reincarnazione di un celebre e potente eroe? Si metterebbe a ridere, chiedendosi che cosa siano bevuti tutti quanti per credere a una storia del genere. Dopo qualche istante, però, deglutirebbe, capendo finalmente che non c'è alcuno scherzo di pessimo gusto. Alla fine volterebbe lo sguardo in un punto imprecisato, sapendo perfettamente di non essere all'altezza di un ruolo. Poi guarderebbe Revlis, la sua forza, e qualcosa dentro di lui si sbloccherebbe. Da quel momento in poi cercherebbe sul serio di migliorarsi, di tirare fuori l'eroe che c'è in lui e di dimostrare che lo spirito di Xilon non è morto, ma continua a vivere in lui.
Cosa ama?:
❀ Il silenzio e la notte
▱ La quiete lo rilassa, lo tranquillizza e gli permette di concentrarsi di più sul luogo circostante. Dopotutto, c'è forse qualcosa di più bello che udire la notte solo i suoni del mondo? ▱
❀ Tirare con l'arco
▱ Questo è scontato, no? L'adrenalina, il suono della corda che si tende, il fruscio della freccia che taglia in due il vento... Gli piace, gli piace tanto. ▱
❀ La frutta
▱ Una mela al giorno toglie il medico di torno, no? Ovunque vada, terrà sempre almeno una mela, una fragola o un'arancia fresca in qualche tasca, ne va ghiotto! ▱
❀ Giocare a Scacchi
▱ Talvolta, quando il denaro non basta, si reca nella modesta dimora di uno dei più benestanti di Phaeris (per quanto uno possa essere benestante in un luogo del genere...) e partecipa a un bizzarro torneo settimanale con questo tizio e un paio di altri ragazzi come lui. All'inizio era una schiappa, e spesso perdeva quei pochi soldi che si portava dietro, ma col tempo si è fatto insegnare vari trucchetti strategici e anche se non è il migliore qualcosina la vince sempre. ▱
❀ Gli animali
▱ Paradossalmente, nonostante ne uccida a bizzeffe, a Lyon piacciono molto gli animali. Lo incuriosiscono parecchio, specie quelli che non ha mai visto dal vivo. Un amico di sua madre gli ha regalato un bestiario di Zaaroth, dove sono segnati e raffigurati tutti gli animali e le zone in cui è possibile trovarli, e ormai l'ha letto così tante volte da saperlo quasi tutto a memoria. ▱
Cosa odia?:
✿ Il fracasso
▱ Se c'è troppo fracasso non riesce a pensare, e se non riesce a pensare non sa cosa fare, e se non sa cosa fare si blocca. Questa è una delle cose che odia di se stesso: non riuscire a dosarsi e ad affrontare in modo istintivo le situazioni drastiche. ▱
✿ I litigi
▱ Quando qualcuno litiga, solitamente urla, e ciò non gli piace per niente. È probabile che si immischi nel litigio, tentando in qualche modo di calmare i bollenti spiriti dei litiganti, provando a tranquillizzarli e a fare il punto della situazione. ▱
✿ La noia
▱ Non ama la monotonia, tantomeno annoiarsi. Piuttosto che starsene con le mani in mano farebbe qualsiasi cosa! ▱
✿ La crudeltà
▱ Come può qualcuno essere così meschino da far del male gratuito? Come possono i lettori trovare gusto nel dolore altrui? Li detesta. ▱
✿ La codardia
▱ Non gli piacciono molto i codardi, ed è anche per questo che non sopporta la sua stessa codardia. ▱
Il suo legame con lo Spirito:
Anche se avere accanto un tipo esuberante come Revlis può sembrare una tortura, lui e Lyon custodiscono davvero un grande legame. C'è grande complicità tra loro due, si preoccupano molto l'uno dell'altro e si capiscono come nessun altro al mondo. Revlis è entrato come un uragano (letteralmente) nella vita di Lyon, e lui ormai lo considera un blocco basilare e importante della sua vita e della sua quotidianità. Revlis lo sprona, lo stuzzica, lo fa sentire apprezzato e sicuramente migliore di quello che è. Senza di lui, probabilmente e in qualsiasi caso, si sentirebbe perso.
IL SUO SPIRITO
Nome:
Revlis
Specie di Spirito:
Bestiale
Aspetto:
Revlis è un piccolo gufo alto quanto una mela o poco più, che tende a presentarsi subito come un minuscolo peperino. È cosparso di svariate piume dorate, distinte da mille sfumature dai toni pastello. Il suo piccolo becco è nero, aguzzo e super appuntito, e aldilà del suo potere pare essere la sua arma preferita, specialmente quando Lyon fa qualcosa che non gli va giù. Prenderlo a beccate e vedergli storcere un po' il naso, infatti, pare dargli molte soddisfazioni. Gli enormi occhi violacei di Revlis sono ciò che traspare di più del suo aspetto, e non per niente si illuminano al buio! Non c'è molto altro da dire sul suo aspetto: con i suoi due occhioni grandi farebbe tenerezza anche al più freddo dei cuori.
Carattere:
Revlis è una tipo molto attivo, ma è senza dubbio l'essere più ruffiano e coccolone che esista in tutta Zaaroth: sta sempre alla ricerca di amorevoli grattini da parte di chiunque! È anche un dormiglione di prima categoria e non manca mai di stendersi a riposare perfino nei luoghi più strani. Una volta Lyon lo ritrovò a sonnecchiare beatamente tra le lenzuola appena pulite dalla madre, beccandosi dunque uno scapellotto per aver lasciato che quella "sporca bestiola" giacesse laddove non avrebbe dovuto. Il posto preferito di Revlis per i suoi pisolini, però, resta solo uno: sotto il cappello di Lyon (un posto comodo e morbido, chi non lo vorrebbe?), dove ci si nasconde molto spesso. Durante qualche lunga camminata gli piace in particolare essere portato su una spalla o in una delle sue tasche, infatti le rare volte in cui lo si vede svolazzare a lungo sono solo quelle in situazioni di pericolo. Lui adora essere cosparsa di attenzioni da Lyon, non per niente ama troppo sonnecchiare tra le sue gambe e farsi trasportare dalle sue morbide carezze. Di solito gongola un sacco quando riceve dei complimenti da qualcun altro, ma non apprezza quando quel qualcun altro dona troppe attenzioni al suo Lyon. Revlis non è geloso, è gelosissimo! Infatti, è molto facile che si metta a guardare storto qualche soggetto che si avvicina troppo al ragazzo, anzi, talvolta può dare pure qualche beccata. Aldilà di ciò, in molti casi Revlis sa dimostrarsi un tipetto parecchio determinato, scattante e sicuro di sé, specie nei casi in cui il suo socio ha bisogno di una mano.
Sesso:
Maschio
⚠️ATTENZIONE: Dai, ormai lo sapete-
Come è morto il suo Eroe nel tentativo di salvarlo?:
Xilon, l'eroe rincarnatosi in Lyon, morì durante una battaglia contro una decina di lettori, che tramortirono e lo seppellirono vivo. Quei lettori erano in cerca di Revlis, volevano catturarlo per ricavare più informazioni sugli spiriti, così Xilon decise di prendere con delicatezza il suo piccolo amico e di chiuderlo a malincuore in un armadio mentre dormiva, così da guadagnare abbastanza tempo per mettere fuori gioco tutti quei nemici. Quando Revlis utilizzò il suo potere per uscire fuori a raggiungere il suo Eroe era troppo tardi, di lui non vi era più traccia. Lo cercò disperato per un paio giorni, sicuro fosse ancora vivo, finché un giorno, d'un tratto, sentì qualcosa dentro di sé spezzarsi e sciogliersi come neve al sole. Xilon, dopo ore di agonia, chiuso chissà dove in una cassa sottotera, era morto.
Cosa pensa-
-dei compagni che si sono legati ai Lettori:
L'unica cosa che sa è che gli mancano, gli manca il rapporto che si era formato quando lottavano tutti insieme l'uno al fianco dell'altro. Molti di loro ora non riesce a capirli, forse perché sono tutti così diversi da confonderlo. Se c'è una cosa che rimpiange è che alcuni di loro si siano lasciati trasportare dal dolore e dalla sofferenza... Revlis nel cassetto dei suoi pensieri pensa che tutti gli spiriti abbiano un lato umano, e secondo lui è proprio quel lato a fargli provare sentimenti di amore verso i loro evocatori. Amore non è devozione o falsa speranza, e il solo pensiero che alcuni di loro si siano uniti a dei lettori soltanto perché rivedevano in loro ciò che avevano perso gli stringe il cuore.
-dell'umano a cui si è legato:
Pensa che Lyon sia davvero una brava persona, anche se nei modi potrebbe ancora migliorare. Certo, forse è un tantino politico con se stesso, ma crede che dentro di lui risieda un forte temperamento che ancora tutto da scoprire. Revlis ama Lyon soprattutto per questo: in un modo o in un altro, non smette mai di sorprenderlo.
Perchè si è unito a questo umano?
Potrebbe sembrare strano, ma se si è avvicinato a Lyon non è per la grande somiglianza tra lui e Xilon o per la sua bravura con l'arco. Revlis pensa ci sia davvero qualcosa di grande in Lyon, qualcosa che va oltre l'apparenza del suo carattere e che non aveva visto nemmeno nel suo vecchio amico. Se adesso si trova al suo fianco è perché crede che lui, con il giusto sforzo e incentivo, potrebbe diventare davvero un ottimo Eroe.
Potere:
Controllo del vento
▱Revlis può generare onde d'urto di media portata, ma se servisse può creare anche soltanto delle piccolo correnti d'aria. Solo nei casi più estremi, potrebbe intensificare la sua forza e- come ha fatto per salvare Lyon -fondare dei mulinelli tanti potenti da trascinare e scaraventare quanto vuole persone o oggetti a suo piacimento. Una cosa che di tanto in tanto fa attraverso il suo potere, inoltre, è far "volare" Lyon (e a lui piace un sacco!), aiutandolo così durante la caccia in modo da permettendogli di salire velocemente su alberi o di scagliare qualche freccia in volo. ▱
For F3reline , hope you like it! ^^
NON HO RICONTROLLATO MA VABBUÒ-
BEH- Non sono per nulla soddisfatta di lui-
Cioè, okayèunpatato, ma avrei potuto scriverlo meglio-
Voglio dire- AVREI POTUTO SCRIVERE DI PIÙ ;-;
E niente, adieu
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