FORGOTTEN

Un terribile dolore martellava la testa del povero Daniel, ritrovatosi disteso al suolo ed in una pozza di sangue, mentre un odore pungente caratterizzava la zona.

Daniel: Cosa è successo?

Mugugnò tra sè e sè, i suoi occhi si stavano pian piano abituando all'oscurità, così come la memoria che stava tornando. Iniziò infatti a ricordare il motivo per cui aveva perso i sensi: la volpe, Foxy, gli aveva conficcato l'uncino in pieno volto e pertanto fu un miracolo se era ancora vivo. Daniel si ritenne piuttosto fortunato e fece per toccarsi il volto, pensando di essersela cavata con una grossa cicatrice.

Daniel: Un momento...

Si fermò appena arrivò ad una delle guance, allertato dal non sentire il freddo contatto delle sue mani tremolanti, bensì di due zampe plasticose e ricoperte di una leggera pelliccia. Subito lo sguardo di Daniel puntò a controllare dal petto in giù, notando così di essere stato inserito completamente in una delle tute di ricambio degli animatronics, fatta eccezione della propria testa che era ancora libera.

Daniel: Oh merda, che cazzo mi hanno fatto?!

Esclamò facendo un passo indietro, come se volesse sfuggirne. Ciò che lo stupì maggiormente però fu ricordare che solitamente quelle tute erano piene di meccanismi, viti ed altri aggeggi appuntiti... fin troppi per essere indossati da qualcuno senza subire danni mortali!
Daniel però era ancora sano come un pesce e non sentiva alcun dolore, come poteva essere possibile? Inoltre fu inevitabile per lui chiedersi il motivo per cui gli animatroni lo avevano messo lì dentro. Era forse un modo per nascondere i cadaveri delle loro vittime? Ma anche se fosse stato quello il caso, restava comunque il fatto che lui era ancora vivo, quindi per quale diamine di motivo si trovava lì?

Daniel: Certo, mi credevano morto... ma si sbagliavano.

Ipotizzò mentre osservava il costume che stava indossando: oltre alle macchie di sangue e sporcizia presenti su di esso, notò che era caratterizzato da un colore giallo, anzi, dorato. Due bottoni neri invece erano stati fissati sul petto assieme ad un papillon viola. Oltre i colori, bisognava dire che la somiglianza della tuta con quella dell'orso Freddy era molta, pertanto Daniel riconobbe che si trattava di un custome dotato del meccanismo springlock, perciò ora il ragazzo si spiegava il motivo per lo stava indossando senza problemi, ma al contempo capì di non essere ancora del tutto al sicuro.

Daniel: Devo togliermi questa roba prima che si attivino le molle...

Non conosceva bene come maneggiare la tuta, ma sapeva che il meccanisimo springlock le permetteva di funzionare in due modi: manuale ed autonomo. Il primo accadeva quando il meccanismo era spento, quindi le parti meccaniche dell'endoscheletro si ritraevano quanto bastava per far spazio ad un corpo umano. L'altra modalità era quindi l'opposto e con essa il costume funzionava come qualsiasi altro animatrone. Daniel ebbe la fortuna di ritrovarsi nel primo caso dato che non ci vuole molto a capire che nessuno dovrebbe trovarsi dentro una springlock mentre il meccanismo è attivo. Il pericolo però restava dato che le tute erano molto delicate: un movimento brusco e il meccanismo si sarebbe attivato.

Daniel: Ok, p-posso farcela...

Restando quindi calmo, iniziò a levarsi la tuta tentando di far uscire fuori una delle braccia, ma stranamente notò che era bloccata, così come fu con l'altra, inoltre ogni movimento era stranamente doloroso. Iniziò a temere che qualche meccanismo si fosse già attivato, così decise di controllare per confermare la sua ipotesi. Sapeva che c'erano due pulsanti di attivazione, uno era sulla maschera e quindi non doveva preoccuparsene, mentre l'altro era cammuffato come bottone sul petto. Controllò allora quest'ultimo, ma stupito notò che era già completamente attivo, inoltre sembrava bloccato dato che Daniel non riusciva a spegnerlo. A tal punto i suoi dubbi aumentarono ancora di più, così deglutì ed abbassò nuovamente lo sguardo, stavolta sbirciando all'interno del costume.

Daniel: Oh no, n-no... no!

Non riuscì a dire altro appena fu vittima di uno spettacolo orrendo: i vari meccanismi erano tutti attivi ed avevano trafitto la maggior parte del suo corpo, tanto che poteva vedere sbucare fuori dalla sua pelle ossa spezzate ed organi vitali fatti letteralmente a pezzi. Un capogiro lo colse all'improvviso assieme ad un improvviso senso di nausea, facendolo arretrare al muro. Si chinò allora per vomitare, ma per ovvie ragioni non accadde nulla.

Daniel: Come faccio ad essere ancora vivo... n-non capisco, sono ridotto malissimo!

Si chiese tremante mentre si osservava da capo a piedi. Quei danni sembravano solo visivi dato che dopotutto lui si sentiva ancora bene.
Doveva vederci chiaro in quella faccenda assurda, letteralmente dato che la stanza era dannatamente buia. Così rimase vicino ai muri per cercare l'interruttore della luce, che fortunatamente trovò poco dopo. Premette allora il pulsante di accensione, ma in quel momento si ritrovò davanti il volto di un animatrone, così Daniel fece un passo indietro spaventato, notando poi che era solo una delle teste di ricambio appoggiata su alcuni scaffali.

Daniel: Certo, questo è il Backstage, è quì che mi hanno portato.

Tirò un sospiro di sollievo ed osservò la lampadina sul soffitto, la quale per quanto malfunzionante lo tranquillizzava. Subito dopo gli balzò all'occhio il tavolo che si trovava al centro della stanza, ed in particolare la sua attenzione fu attirata dagli oggetti posti sopra di esso: la maschera della tuta che stava indossando ed una strana provettta. Daniel la afferrò incuriosito, era vuota ed un'etichetta sporca di sangue la nominava "Remnant".

Daniel: Che roba è...?

La osservò per qualche istante, per poi lasciarla dove l'aveva trovata, qualunque cosa fosse di certo non lo avrebbe aiutato in quel momento. Ciò che il guardiano sapeva era di doversene andare subito da lì, non poteva sapere se quelle macchine assassine sarebbero tornate da lui e non ci teneva a scoprirlo rimanendo lì a far nulla. C'erano due porte, una etichettata come Safe Room, l'altra invece segnava che poteva essere usara solo dai dipendenti. Si diresse allora da quest'ultima e la aprì silenziosamente per poter sbirciare: essa portava alla Dining Area, ovvero la sala principale della pizzeria, quindi l'uscita non doveva essere lontana. Al momento il luogo era completamente avvolto dall'oscurita, eccetto il palcoscenico, illuminato dalle luci colorate che puntavano direttamente sui tre protagonisti del locale: Freddy Fazbear, un orso marrone dotato di un galante cilindro ed un papillon neri, mentre alla sua sinitra c'era Chica, un pollo giallo che portava con se un piccolo cupcake rosa di plastica. Infine c'era Bonnie, il coniglio violetto che sfoggiava la sua chitarra rossa. Daniel guardò con disgusto i tre animatronics, erano sempre stati macchine progettate per i bambini, per farli ridere e giocare... o almeno fino a quella notte! Il povero guardiano, ignaro della realtà, era stato inspiegabilmente attaccato da quelle macchine durante il suo turno, eppure prima di quel momento erano sempre stati normali. Certo, vagavano liberi per il locale durante la notte, ma ciò per Daniel non era mai stato un problema, era sempre stato tutto nella norma.

Daniel: Ottimo, l'uscita è lì a pochi passi dal palcoscenico...

Riflettè mentre osservava una porta a due ante, arrossita dalla luce tremolante della scritta EXIT appostata su di essa. Il ragazzo chiuse poi la porta e si ritirò nel Backstage per riflettere sul da farsi: non sapeva se quelle macchine all'esterno fossero sveglie, pertanto non gli conveniva farsi vedere.

Daniel: Chiamare la polizia sarebbe un'ottima soluzione, ma il cellulare è al momento irraggiungibile essendo nelle tasche dei pantaloni...

Riflettè osservando la tuta, maledicendola per tenerlo prigionero... quando fu proprio in quel momento che la soluzione si mostrò ai suoi occhi.

Daniel: Un attimo, è proprio questa tuta la chiave per uscire di quì!

Esclamò mentre osservava la maschera sul tavolo, pensando di poter usare la sua "trappola" a proprio vantaggio ed usarla come travestimento. Magari, cammuffandosi da animatrone, avrebbe potuto raggiungere l'uscita innosservato.

Daniel: Vale la pena tentare, cosa ho da perdere in fondo....

Si convinse mentre afferrò la maschera e, senza pensarci troppo, la indossò. Ora che era completamente travestito si decise a tornare alla porta e sbirciò un'ultima volta prima di uscire allo scoperto: fortunatamente i tre robots erano ancora immobili sul palcoscenico. Il ragazzo prese allora un bel respiro e, evitando di attirare troppo l'attenzione, uscì dal Backstage chiudendosi la porta alle spalle... non si tornava più indietro.
Localizzò nuovamente la porta d'uscita e la raggiunse senza troppi problemi, afferrando vittorioso le due maniglie che lo separavano dalla libertà.

Daniel: No, no, no... dannazione fatemi uscire da questo inferno!

Reagì improvvisamente frustrato appena notò che era tutto chiuso a chiave! Lasciò poi andare le maniglie e sospirò, deluso ma ancora determinato a sopravvivere.

Daniel: Deve pur esserci un altro modo.

Fu in quel momento che ripensò al suo capo, il quale una volta aveva menzionato che teneva sempre nel suo ufficio un mazzo di chiavi di riserva.

Daniel: L'ufficio di Fred è vicino al mio, basterebbe sol-...

Improvvisamente un rumore di passi interruppe le speculazioni di Daniel, il quale si girò di scatto e notò subito in lontananza il movimento delle tende presenti su un piccolo palcoscenico, conosciuto anche come Covo del Pirata. Daniel rimase lì impalato a fissare le tende che si muovevano sempre più frequentemente, finché una testa dalle sembianze di volpe non sbucò da lì, mentre un occhio luminoso osservava da capo a piedi il guardiano mascherato.

Foxy: Non sei uno di noi... non mi inganni! Posso sentire la carne viva e viscida che si nasconde dietro l'ennesimo tranello!

Sibilò la volpe mentre lasciò completamente il suo nascondiglio, nel mentre Daniel deglutì e arretrò: a quanto pare Foxy era l'unico ad aver capito le sue intenzioni.
Non rimasero molto a fissarsi e nella frazione di pochi attimi l'animatrone si avventò su di lui, non lasciandogli via di scampo e piantandogli l'uncino in una delle cavita della maschera, sfilandogliela ed attirando così l'attenzione dei tre animatronics sul palcoscenico.

Bonnie: A quanto pare il nostro nuovo ospite non gradisce rimanere quì.

Chica: Un vero peccato, quel costume gli calza a pennello...

Freddy: Temo che dovremo anticipare il momento della seconda "occultazione".

Chica: Fortunatamente il sacco per la carne ha ancora tanto spazio!

Daniel: Oh merda, state lontani pazzi!

Indietreggiò appena vide che anche gli altri tre si stavano avvicinando, ma in quel momento Foxy si preparò ad un secondo attaccò agitando l'uncino contro Daniel nel tentativo di pugnalarlo con esso. Il ragazzo venne colpito svariate volte, finchè non riuscì ad afferrare il braccio dell'automa per respingerlo. Con non poca fatica riuscì a sbilanciare la volpe e ne approfittò per sgusciare via, correndo al corridoio che portava alla porta sinistra dell'ufficio. Una volta lì la sua prima idea fu quella di barricarsi dentro, ma non era saggio dato che aveva già usato prima molta dell'energia elettrica, pertanto tornò al piano principale: l'ufficio del capo. Poteva raggiungerlo tramite il corridoio destro, ma prima di uscire decise di chiudere la porta opposta in modo da rallentare i suoi nemici e costringerli a fare il giro per raggiungerlo. Non c'era altro tempo da perdere, così Daniel raggiunse in fretta l'ufficio del suo capo, iniziando a frugare in giro.

Daniel: Andiamo, dove cazzo sono?

Si chiese con il cuore in gola mentre controllava tra i vari cassetti di una scrivania, finchè non tirò un sospiro si sollievo appena trovò un mazzo di chiavi. Fu però stupito nel vedere che assieme ad esso c'era una revolver, portandolo quindi a chiedersi il motivo per cui il suo superiore fosse armato. Decise però di prendere la cosa come fortuita: ciò non avrebbe ucciso quelle macchine, ma dei proiettili ben piazzati le avrebbero stordite a dovere.

Daniel: Ottimo, parli del diavolo, e spuntano le corna.

Commentò il ragazzo, caricando la pistola appena udì bussare alla porta dell'ufficio, che poco dopo fu sfondata da Foxy.

Foxy: Non hai scampo, il tuo destino è segnato!

Daniel: Staremo a vedere, bastardo!

Gridò il ragazzo sicuro di sè e sparò dritto nell'occhio robotico della volpe, che cadde al suolo in tilt. Daniel sapeva che non sarebbe rimasto lì fermo a lungo, così si affretto ad uscire dalla stanza, ma lì vide nel fondo del corridoio Chica avanzare verso di lui. Cercò di afferrarlo, ma fortunatamente il ragazzo riuscì a raggiungere l'ufficio e premette con forza il pulsante di chiusura della porta destra, per poi cadere a terra esausto, per ora era al sicuro.

Daniel: Forza, devi solo raggiungere l'uscita...

Sapeva che non poteva rimanere lì a lungo ed osservò la porta sulla sinistra pianificando da lì la sua fuga. Si alzò e premette il pulsante per aprirla, ma dall'oscurita balzò fuori Bonnie.

Bonnie: Nessuno può scappare da quì, nessuno!

Il coniglio meccanico finì per mordere il braccio di Daniel, il quale strinse i denti dolorante... a quanto pare il morso era cosi potente da trapassare la protezione della tuta che indossava. Daniel puntò allora l'arma contro la mascella di Bonnie e sparò finchè quest'ultimo non cadde al suolo. Fatto ciò, il ragazzo si dileguò nel corridoio correndo a perdifiato. Improvvisamente però fu colto da un capogiro, talmente forte da farlo fermare.

Abbiamo bisogno di te

Non scappare

AIUTACI

Daniel: BASTA!

Urlò il ragazzo tappandosi le orecchie, vedendo poi delle figure bianche avventarsi su di lui e farlo cadere al suolo. Non ebbe il tempo di riprendersi che due zampe marroni si presentarono davanti a lui. Daniel alzò lo sguardo ed incrociò gli occhi bianchi e luminosi di Freddy Fazbear.

Daniel: C-cosa diavolo volete da me?

Ma l'orso non rispose e si limitò ad avventarsi su di lui. Daniel però aveva ancora voce in capitolo, così sparò alle giunture sulle gambe dell'orso, riuscendo a sbilanciarlo. Non c'era tempo da perdere: Daniel oltrepassò Freddy e corse via, raggiungendo la porta d'uscita ed utilizzando le chiavi per aprirla. Una volta fuori si diresse alla sua auto, ma si ricordò che le chiavi per aprirla erano nelle tasche della sua giacca.

Daniel: No, dannazione!

Battè un pugno contro il vetro, non riusciva a raggiungerle daĺla tuta, l'unica soluzione era tagliare la corda a piedi. Appena però si voltò, si ritrovò davanti la figura fluttuante di un orso molto simile al costume che indossava.

??: Non vai da nessuna parte!

L'orso diede così un pugno in pieno viso a Daniel, facendogli così perdere i sensi.
Poco dopo il ragazzo si risvegliò dolorante, era completamente buio e non riusciva a capire dove si trovasse, finchè una luce non lo accecò. Riuscì poi a intravedere delle sbarre davanti a se, dalle quali le sagome degli animatronics stavano discutendo tra di loro.

Freddy: Il bastardo non vuole morire, a quanto pare è stato infettato con il remnant... e solo una cosa potrà metterlo ko definitivamente...

Detto ciò l'orso si voltò verso Daniel e lo fissò dritto negli occhi.

Freddy: Benvenuto all'Inferno!

Daniel: Ehy, che succede? Fatemi uscire da quì!

Daniel afferrò le sbarre cercando di liberarsi, ma era bloccato lì. Improvvisamente vide Freddy attivare qualcosa, seguito poi da un calore insopportabile. Fu in quel momento che Daniel capì di essere finito nel forno delle cucine.

Daniel: Oh cazzo, no, no, fatemi uscire dannati pazzi!

Gridò disperato prendendo a pugni lo sportello, nel mentre le fiamme non tardarono ad arrivare, avvolgendolo rapidamente nella loro morsa mortale. Daniel iniziò a bruciare vivo, gridando di dolore e implorando aiuto, finchè non vide il buio per la terza volta quella notte, ma in quel caso non si risvegliò più.

Benvenuto nella nostra famiglia!

Ora non ti lasceremo più andare...

Shhh...

Rimani in silenzio!

So che ora sei confuso, ma vedrai...

Questo è solo l'inizio!

Ci vendicheremo!

Tutti!

Sarà divertente...


SPAZIO AUTORE

Buon Halloween a tutti!
Ah, non è più Halloween?
Ehm... facciamo finta lo sia!

COMUNQUE

Spero che la one-shot vi sia piaciuta! Non ne ho mai fatta una prima d'ora... quindi spero che sia venuto fuori qualcosa di carino!

O meglio, qualcosa di spaventoso dato il tema!

Detto ciò io vi saluto, a presto con nuovi libri! :D

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